COMUNICATO INVITO STAMPA Amalia Ercoli Finzi, prima donna laureata in Ingegneria Aeronautica in Italia, ospite dell’Università di Pisa
Pisa, 3 maggio 2024 - E’ stata la prima donna a laurearsi in Ingegneria Aeronautica in Italia, è considerata una delle maggiori esperte di ingegneria aerospaziale e ha dedicato gran parte della sua vita a studiare le comete, contribuendo alla riuscita della celebre missione Rosetta. Amalia Ercoli Finzi, classe 1937, sarà ospite dell’Università di Pisa per il ciclo “Scintille. Donne che fanno scienza”. L’appuntamento aperto al pubblico è lunedì 6 maggio, alle 17.00, nell'Aula Magna Storica della Sapienza (Via Curtatone e Montanara, 15).
L’incontro sarà introdotto dai saluti del rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi e con la scienziata dialogheranno Renata Pepicelli, delegata per le attività in Gender Studies and Equal Opportunities dell’Ateneo pisano, e Margherita Capitani, Studentessa di Ingegneria Energetica all’Università di Pisa.
L’appuntamento è il secondo del ciclo "Scintille. Donne che fanno scienza" organizzato dalla Commissione Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA). La rassegna è rivolta alla comunità universitaria, a docenti e studenti delle scuole superiori del territorio e alla cittadinanza tutta. Al centro il ruolo delle donne nelle STEM (Discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) con l’obiettivo di sensibilizzare sulle disparità di genere e mostrare come le donne stiano contribuendo e abbiano contribuito significativamente a cambiare il panorama scientifico.
INVITO STAMPA Pisa sostenibile: firma protocollo sindaco rettore
Il 7 maggio alle 11 al Palazzo alla Giornata dell’Università di Pisa (Lungarno Pacinotti) il rettore dell’Ateneo pisano Riccardo Zucchi e il sindaco di Pisa Michele Conti firmano il protocollo Pisa sostenibile.
Nell’occasione sarà presentato il progetto N0W (Nearly Zero Waste) per la gestione dei rifiuti dell’Università di Pisa elaborato dalla Commissione per la Sostenibilità di Ateneo in collaborazione con Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e Contarina SpA. Partecipano la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice alla Sostenibilità e Agenda 2030, l’assessore all’ambiente del Comune di Pisa Giulia Gambini, Giulia Romano della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo, il presidente Conai Ignazio Capuano, Paolo Contò, direttore Consiglio di Bacino Priula e Luca Barbon di Contarina Spa.
Presentazione del libro: L’Ebreo errante. Nuove prospettive su un mito europeo
Appuntamento letterario alla Gipsoteca di Arte Antica di Pisa (piazza San Paolo all’Orto, 20) dove, martedì 7 maggio 2024 alle ore 17:15, si terrà la presentazione del volume L’Ebreo errante. Nuove prospettive su un mito europeo, a cura di Fabrizio Franceschini e Serena Grazzini (Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).
Interverranno: il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi; il professor Adriano Fabris (Università di Pisa), la professoressa Laura Quercioli Mincer (Università degli Studi di Genova) e il professor Claudio Galderisi (Recteur Région Académique Nouvelle Aquitaine).
Nel volume antropologi, storici, filosofi, letterati, linguisti, ebraisti, studiosi del teatro e delle arti seguono la multiforme fortuna dell’enigmatico Errante e ne indagano, in dialogo tra loro, significati reali e simbolici che hanno segnato profondamente la cultura europea, soprattutto – ma non solo – in senso antisemita.
Questa figura, emblema o stigma dal Seicento in poi del popolo ebraico, nella sua dimensione extraterritoriale, si è impressa infatti nell’immaginario collettivo, stimolando la fantasia mitopoietica di grandi scrittori, straordinari artisti e umili cantori, divenendo paradigma di pensiero, sollecitando tra gli orrori del XX secolo e di fronte alla barbarie nazista una sua rilettura dall’interno stesso del mondo ebraico.
Indizione delle elezioni della Scuola IMT Alti Studi Lucca per il triennio 2024-2027
Sono indette le elezioni del Rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca per il triennio 2024–2027.
Le candidature devono pervenire, entro e non oltre le ore 12 del giorno 10 maggio 2024.
Tutte le informazioni nel bando in allegato.
Corso ID Plant in occasione dell‘International Day for Biodiversity 2024
Tutte le informazioni al link: https://www.unipi.it/index.php/presentazione/item/27956
Corso ID Plant in occasione dell‘International Day for Biodiversity 2024
In occasione dell‘International Day for Biodiversity 2024 (mercoledì 22 maggio 2024) e nell’ambito dell’iniziativa Biodiversity 2024 promossa dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA), mercoledì 22 e giovedì 23 maggio avrà luogo presso l’Orto e Museo Botanico un corso teorico-pratico dal titolo "ID Plant - Corso introduttivo all'identificazione di piante vascolari".
Il corso, della durata complessiva di 16 ore, si propone di offrire ai partecipanti gli strumenti di base per l’identificazione di piante spontanee della flora italiana. I partecipanti potranno così acquisire le conoscenze necessarie per identificare in autonomia una specie di pianta vascolare.
Programma
Mercoledì 22 maggio 2024
9:00 – 13:00 Introduzione teorica
13:00 – 14:00 Pausa pranzo
14:00 – 18:00 Raccolta materiale vegetale
Giovedì 23 maggio 2024
9:00 – 18:00 Identificazione materiale raccolto
13:00 – 14:00 Pausa pranzo
Numero massimo dei partecipanti: 15
Prenotazione obbligatoria all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Bonifica metalli pesanti: nuovo sistema sino al doppio più efficiente di quelli esistenti
Pisa, 2 maggio 2024 - L’Università di Pisa ha sperimentato un nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli pesanti dai sedimenti marini sino al doppio più efficiente di quelli esistenti. I risultati dello studio compiuto su campioni dragati nel porto di Piombino in Toscana sono stati pubblicati sulla rivista Heliyon. In particolare, dopo 95 giorni di trattamento, l’innovativo sistema ha permesso una riduzione significativa di cromo (48,80%), nichel (61,53%), piombo (63,30%), rame (72,84%) e zinco (56,30%).
“Per la bonifica elettrocinetica dei sedimenti marini abbiamo ideato una particolare configurazione esagonale della matrice che si è dimostrata più efficiente nella rimozione dei metalli pesanti rispetto a quella lineare solitamente utilizzata – ha spiegato il professore Renato Iannelli del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Ateneo pisano - Il progetto dell’impianto, la sua realizzazione e l’intera sperimentazione sono stati totalmente realizzati presso nostro dipartimento che ha una tradizione ventennale di studi sulla decontaminazione da metalli pesanti e idrocarburi”.
La bonifica elettrocinetica dei sedimenti avviene grazie alla migrazione dei metalli da catodi ad anodi sino al pozzetto catodico dove si solubilizzano e vengono così rimossi. Le configurazioni elettrodiche a tutt’oggi più utilizzate hanno una maglia quadrata, costituita da file di catodi alternate a file di anodi, in cui però questa migrazione rallenta in prossimità del catodo, tanto da richiedere un aumento della corrente e quindi un maggiore consumo di energia. La matrice esagonale ideata all’Università di Pisa, in cui ogni catodo è circondato da sei anodi, risolve questo inconveniente. Dimezzando infatti il numero dei catodi rispetto agli anodi, nella zona in cui nella configurazione tradizionale si osserva il rallentamento della migrazione dei metalli, la corrente raddoppiata facilita il completamento del percorso.
Campionamenti subacquei dei sedimenti sul fondale del porto di Piombino (LI)
“I risultati di questa sperimentazione sui sedimenti marini prelevati dal porto di Piombino sono molto incoraggianti – conclude Renato Iannelli – questa ottimizzazione del processo di bonifica è utile per ridurre i consumi, i tempi di trattamento e gli scarti. Nell’ottica dell’economia circolare i sedimenti bonificati potranno poi essere convenientemente riusati come materiali di recupero nei cantieri e nei manti stradali”.
Insieme a Renato Iannelli hanno collaborato allo studio per l’Ateneo pisano Isabella Pecorini, ricercatrice, Francesco Pasciucco, assegnista di ricerca, e i dottorandi Erika Pasciucco ed Alessio Castagnoli.
Il Modulo Jean Monnet EUMOMI segnalato come “Success Story” dall’agenzia EACEA
La European Education and Culture Executive Agency della Commissione Europea ha individuato come progetto esemplare il modulo Jean Monnet "Mobilità, migrazioni e integrazione europea" (EUMOMI) che si è concluso a novembre dello scorso anno. Coordinato da Simone Paoli, ricercatore di Storia delle Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, il modulo finanziato dal programma Erasmus+ è stato segnalato – al termine della valutazione finale che si è appena conclusa – come un progetto che può costituire un esempio per nuove iniziative sulla stessa tematica.
Particolarmente apprezzati sono risultati la forte integrazione tra le varie componenti di EUMOMI, che combinava didattica, ricerca e terza missione e il numero, oltre che la rilevanza, delle iniziative e delle pubblicazioni scientifiche nate nei tre anni di sviluppo.
I moduli Jean Monnet sono programmi brevi di insegnamento o corsi singoli nel quadro degli studi sull'Unione europea offerti presso un istituto di istruzione superiore. In effetti la complessa relazione tra la libera circolazione delle persone, le migrazioni e l’integrazione europea ha costituito in primo luogo l’argomento centrale di un inedito corso di 42 ore destinato agli studenti iscritti alla laurea magistrale “Unione Europea, processi globali e sostenibilità dello sviluppo”, ma fruibile dalla generalità degli studenti dell’Ateneo. Coerentemente con lo scopo di tutte le azioni Jean Monnet, il modulo ha rafforzato il ruolo degli studi europei nei curricula dell'Università di Pisa, in tal modo accrescendo il profilo nazionale e internazionale dell’ateneo nel campo degli studi europei. EUMOMI, tuttavia, ha coinvolto anche i dottorandi e attori non accademici, con azioni rivolte al pubblico generale, contribuendo all’attuale dibattito sulla sfida posta dalle migrazioni all’Unione Europea.
I risultati più significativi del progetto costituiscono ora una corposa eredità, come spiega lo stesso Simone Paoli (nella foto a destra): “Il corso, erogato completamente in inglese, ha ottenuto un alto livello di gradimento nelle valutazioni degli studenti e continuerà ad arricchire l’offerta formativa dell’Ateneo, anche nell’ambito dell’alleanza Circle U. Il sito web, al quale sono state dedicate molte energie, è diventato un punto di incontro per condividere le informazioni in materia di migrazioni, mobilità e integrazione e continua a essere aggiornato. La partecipazione delle associazioni e delle scuole – tra l’altro attraverso un percorso di formazione destinata ai docenti delle medie superiori – allo scopo di favorire la cittadinanza attiva e consapevole avrà un’eco lunga. Parimenti, la qualità del dibattito nei convegni e seminari previsti dal progetto, che ha coinvolto i massimi esperti internazionali in occasione della conferenza finale, ha fatto crescere nuove relazioni e intensificato quelle già esistenti, confermando l’università come uno spazio di dialogo e collaborazione al centro di quella diplomazia scientifico-culturale di cui si sente più che mai bisogno”.
Lotta alla corruzione e democrazia: il ruolo della digitalizzazione
La lotta per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione come lotta contro la corruzione, per l’uguaglianza e per la democrazia, a favore di un potere distribuito. È questo il tema centrale dell’incontro pubblico che si terrà giovedì 2 maggio, alle ore 17, presso l’aula magna storica del Palazzo della Sapienza. In dialogo, moderati dalla giornalista Francesca Franceschi: Paolo Coppola - docente di Informatica dell’Università di Udine e autore del libro “+ Digitale, - Corruzione, + Democrazia” - e Alberto Vannucci, docente di Politiche per l'integrità dell'amministrazione dell’Università di Pisa.
L’incontro è il secondo appuntamento del ciclo “Dialoghi su digitale e società” organizzato dall’Università di Pisa e pensato per offrire alla cittadinanza e alla comunità accademica, un’opportunità di un confronto con esperti di settore e un’occasione per saperne di più sulle tecnologie digitali e la rivoluzione informatica in atto nella nostra società.
AI generativa: individuate le sei aree di applicazione più rilevanti di ChatGPT
Quali sono i possibili casi di applicazione dei nuovi chatbot basati su IA, come ChatGPT? In due recenti studi pubblicati su riviste Elsevier, ricercatori dell’Università di Pisa hanno analizzato quantitativamente i task che gli utenti richiedono ai Generative Large Language Models (LLMs), individuando sei aree per le quali l’applicazione di questi chatbot innovativi potrebbe essere particolarmente determinante: risorse umane, programmazione software, office automation, social media, motori di ricerca ed educazione. I risultati di questi studi sono stati pubblicati su Technovation (Future applications of generative large language models: A data-driven case study on ChatGPT) e Technological Forecasting and Social Change (The impact of ChatGPT on human skills: A quantitative study on twitter data).
Gli autori dello studio fanno parte del gruppo di ricerca Business Engineering for Data Science (B4DS): “Tramite lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di Natural Language Processing (NLP), siamo in grado di analizzare dati testuali di tipi diversi, come articoli scientifici, brevetti e user-generated content (ad esempio, post pubblicati sui social media), descrizioni di corsi – spiega Filippo Chiarello, ricercatore alla Scuola di Ingegneria e neo vicedirettore del Teaching and Learning Centre dell’Università di Pisa – Il nostro obiettivo è estrarre informazioni per supportare la progettazione didattica e altri processi decisionali”.
Dall’analisi dei dati è emerso che, nelle aree risorse umane, programmazione software e office automation, ChatGPT e simili possono supportare il lavoro dei professionisti, specialmente per i compiti più meccanici e che generalmente richiedono un notevole dispendio di tempo. Ad esempio, gli utenti richiedono spesso di riassumere documenti testuali, o cercare informazioni di dominio. Per l’area dei social media, la AI Generativa può aiutare nei compiti di content creation, come la scrittura di tweets e la generazione automatica di immagini. Questo da un lato prospetta scenari promettenti per potenziare la creatività umana, dall’altro apre anche scenari preoccupanti, per diffusione di contenuti fake e per la potenziale minaccia all’originalità di scrittori e disegnatori. Un’altra area che è emersa è quella dei motori di ricerca: dai dati si osservano numerosi commenti relativi al fatto che i vari Google Search, Microsoft Bing, etc. potrebbero essere sostituiti dai nuovi chatbot basati su IA generativa. Inoltre, è stato misurato l’impatto che questi strumenti hanno sulle competenze. Gli ambiti riguardano le aree di comunicazione, collaborazione e creatività, lavoro con i computer, assistenza, social media. In questo panorama, il mondo dell’educazione sarà sicuramente influenzato da queste nuove tecnologie, sia positivamente (ChatGPT può essere usato per supportare il lavoro degli educatori per cercare informazioni, sviluppare lezioni e materiale didattico, correggere compiti, etc.) sia negativamente (ChatGPT potrebbe essere sfruttato per svolgere compiti al posto degli studenti e facilitare fenomeni di plagio).
L’impegno del gruppo di ricerca B4DS si riflette nei numerosi progetti di ricerca, tra cui ENCORE (ENriching Circular use of OeR for Education), che analizza l'utilizzo delle risorse educative aperte; DETAILLs che si concentra sull’AI generativa a supporto della progettazione di prodotti sostenibili; il progetto PRA mira ad analizzare documenti provenienti dalle attività di didattica e di ricerca dei docenti, per individuare misure di allineamento. B4DS guida anche, in collaborazione con CIMEA, un Osservatorio che monitora l'evoluzione delle competenze.
Il gruppo di ricerca B4DS è composto dai professori Antonella Martini, Andrea Bonaccorsi e Gualtiero Fantoni, dai ricercatori Filippo Chiarello, Vito Giordano e Irene Spada e da 4 dottorandi. Più info su http://b4ds.unipi.it/.