Approvato il Piano di azioni positive del CUG per il triennio 2018-2020
È stato approvato dagli Organi di Ateneo il Piano di azioni positive 2018-2020 proposto dal CUG, il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa. Si tratta di un piano articolato e importante, giocato sia sul versante del contrasto alle discriminazioni e della promozione della cultura di genere, sia su quello del rafforzamento del benessere organizzativo in tutte le strutture. Molteplici le iniziative programmate per il prossimo triennio: per incentivare la “genderizzazione” nella didattica e nella ricerca, è prevista l’attivazione di un insegnamento di “Studi di genere” aperto agli/alle studenti di tutti i corsi di laurea, e da riconoscere come crediti liberi. Allo stesso tempo saranno istituiti premi di laurea per tesi, anche dottorali, sui temi gender related, che dovranno trovare sempre più spazio nei contenuti della rice
Sul piano del benessere organizzativo il PAP dedica un importante paragrafo alla la materia dello smart working, sottolineando l’esigenza dell’avvio di uno studio, un’analisi di fattibilità che eventualmente conducano all’attivazione di un progetto di sperimentazione di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, riconducibili appunto al lavoro agile. Inoltre è prevista l’istituzione di un Tavolo tecnico che, riunendo delegato alla sicurezza, RSPP, Nucleo di valutazione, CUG, Ufficio formazione e welfare e medico competente, affronterà in maniera coordinata tutta la materia del benessere organizzativo e dell’impatto che su di esso può esercitare lo stress lavoro-correlato, al fine di progettare in maniera unitaria sia la rilevazione dei disagi e dei bisogni, sia le attività di formazione sul tema.
«La grande forza di questo piano triennale è la sua capacità di rivolgersi a tutta la comunità di Ateneo – commenta la professoressa Nicoletta De Francesco, prorettrice vicaria con delega alle pari opportunità – È uno strumento che propone azioni e misure che si rivolgono al personale tecnico-amministrativo, ai/alle docenti, agli/alle studenti e a tutto il personale precario che a vario titolo vive e opera all’interno dell’università. Non è scontato perché non tutti i PAP hanno questo respiro, così come, ad esempio, non in tutte le università la popolazione studentesca trova nel CUG una rappresentanza».
L’approvazione del PAP arriva in concomitanza della pubblicazione del bando di selezione per la figura del/della consigliere/a di fiducia dell’Ateneo, recentemente istituita dall’Università di Pisa, su proposta del CUG: nella linea del contrasto alle discriminazioni, il/la consigliere/a sarà chiamato a prestare assistenza e ascolto a tutela di chi, all’interno della comunità universitaria, si ritenga vittima di una condotta discriminatoria o comunque lesiva delle norme contenute nel codice etico relative a condotte quali molestie sessuali, abuso di potere, favoritismi, e discriminazioni che attraverso il genere intersecano molteplici altri fattori, dall’età, alla posizione accademica, all’orientamento sessuale. Il bando è rivolto a persone terze rispetto all’Università e dotate di particolari requisiti personali e professionali.
«Sul piano del contrasto alle discriminazioni e della promozione della cultura di genere continueremo a lavorare per l’incremento della presenza femminile a tutti i livelli della carriera universitaria, con particolare riferimento alla docenza, alle funzioni dirigenziali del personale tecnico-amministrativo, alla composizione degli organi di Ateneo e all’assunzione di incarichi direttivi all’interno dello stesso – conclude Elettra Stradella, ricercatrice del dipartimento di Giurisprudenza e presidente del CUG – Punto di partenza sono sicuramente i dati che emergono dal progetto TRIGGER, un progetto europeo finanziato all’Ateneo coordinatrice Rita Biancheri che si è concluso nel dicembre 2017 e che ha creato un Data Base dedicato al monitoraggio delle carriere femminili e maschili, su sei dipartimenti “target”, ora acquisito dall’Università di Pisa e in fase di estensione a tutti i dipartimenti. Anche grazie a questo potremo adottare il bilancio di genere come strumento permanente di monitoraggio e programmazione».
Come i denti, anche gli impianti dentali si ammalano
Anche gli impianti dentali si ammalano e nei prossimi anni ci sarà un incremento dei casi in Europa. Lo rivela uno studio condotto all’Università di Pisa dal professor Filippo Graziani, docente al dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'Area Critica e presidente eletto della Federazione Europea di Parodontologia: «Nel nostro studio abbiamo stimato l'andamento dei casi sia di parodontite, sia di perimplantite, la patologia che colpisce gli impianti dentali - spiega Graziani - I risultati dimostrano che, da qui al 2025, la parodontite rimarrà stabile nel numero complessivo di casi, mentre la diffusione delle patologie collegate agli impianti dentali crescerà in maniera rilevante, di pari passo con la diffusione dell’implantologia». Lo studio è pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology.
La parodontite colpisce 743 milioni di persone nel mondo e rappresenta la sesta malattia cronica più frequente a livello globale. Nella ricerca sono stati interpellati 113 esperti europei sulle previsioni più probabili in ambito parodontale nei prossimi anni. Per condurre l’indagine è stato utilizzato il metodo Delphi, un metodo iterativo che si svolge attraverso più fasi di formulazione e valutazione delle opinioni di un gruppo di esperti su un dato argomento e serve a far emergere una visione completa e condivisa sul tema di interesse.
«Livelli elevati di placca, abitudine al fumo e presenza di parodontite sono associate a un rischio maggiore di sviluppare perimplantite – conclude Graziani – Tuttavia questi indicatori possono essere messi sotto controllo prima del trattamento. Infine, se attuato un corretto programma di mantenimento professionale, 3-4 controlli all’anno, si può ridurre l’incidenza della patologia e assicurarne un successo più duraturo».
Approvato il Piano di azioni positive proposto dal CUG per il triennio 2018-2020
È stato approvato dagli Organi di Ateneo il Piano di azioni positive 2018-2020 proposto dal CUG, il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa. Si tratta di un piano articolato e importante, giocato sia sul versante del contrasto alle discriminazioni e della promozione della cultura di genere, sia su quello del rafforzamento del benessere organizzativo in tutte le strutture. Molteplici le iniziative programmate per il prossimo triennio: per incentivare la “genderizzazione” nella didattica e nella ricerca, è prevista l’attivazione di un insegnamento di “Studi di genere” aperto agli/alle studenti di tutti i corsi di laurea, e da riconoscere come crediti liberi. Allo stesso tempo saranno istituiti premi di laurea per tesi, anche dottorali, sui temi gender related, che dovranno trovare sempre più spazio nei contenuti della ricerca.
Sul piano del benessere organizzativo il PAP dedica un importante paragrafo alla la materia dello smart working, sottolineando l’esigenza dell’avvio di uno studio, un’analisi di fattibilità che eventualmente conducano all’attivazione di un progetto di sperimentazione di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, riconducibili appunto al lavoro agile. Inoltre è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico che, riunendo delegato alla sicurezza, RSPP, Nucleo di valutazione, CUG, Ufficio formazione e welfare e medico competente, affronterà in maniera coordinata tutta la materia del benessere organizzativo e dell’impatto che su di esso può esercitare lo stress lavoro-correlato, al fine di progettare in maniera unitaria sia la rilevazione dei disagi e dei bisogni, sia le attività di formazione sul tema.
«La grande forza di questo piano triennale è la sua capacità di rivolgersi a tutta la comunità di Ateneo – commenta la professoressa Nicoletta De Francesco, prorettrice vicaria con delega alle pari opportunità (nella foto a destra) – È uno strumento che propone azioni e misure che si rivolgono al personale tecnico-amministrativo, ai/alle docenti, agli/alle studenti e a tutto il personale precario che a vario titolo vive e opera all’interno dell’università. Non è scontato perché non tutti i PAP hanno questo respiro, così come, ad esempio, non in tutte le università la popolazione studentesca trova nel CUG una rappresentanza».
L’approvazione del PAP arriva in concomitanza della pubblicazione del bando di selezione per la figura del/della consigliere/a di fiducia dell’Ateneo, recentemente istituita dall’Università di Pisa, su proposta del CUG: nella linea del contrasto alle discriminazioni, il/la consigliere/a sarà chiamato a prestare assistenza e ascolto a tutela di chi, all’interno della comunità universitaria, si ritenga vittima di una condotta discriminatoria o comunque lesiva delle norme contenute nel codice etico relative a condotte quali molestie sessuali, abuso di potere, favoritismi, e discriminazioni che attraverso il genere intersecano molteplici altri fattori, dall’età, alla posizione accademica, all’orientamento sessuale. Il bando è rivolto a persone terze rispetto all’Università e dotate di particolari requisiti personali e professionali.
«Sul piano del contrasto alle discriminazioni e della promozione della cultura di genere continueremo a lavorare per l’incremento della presenza femminile a tutti i livelli della carriera universitaria, con particolare riferimento alla docenza, alle funzioni dirigenziali del personale tecnico-amministrativo, alla composizione degli organi di Ateneo e all’assunzione di incarichi direttivi all’interno dello stesso – conclude Elettra Stradella, ricercatrice del dipartimento di Giurisprudenza e presidente del CUG – Punto di partenza sono sicuramente i dati che emergono dal progetto TRIGGER, un progetto europeo finanziato all’Ateneo coordinatrice Rita Biancheri che si è concluso nel dicembre 2017 e che ha creato un Data Base dedicato al monitoraggio delle carriere femminili e maschili, su sei dipartimenti “target”, ora acquisito dall’Università di Pisa e in fase di estensione a tutti i dipartimenti. Anche grazie a questo potremo adottare il bilancio di genere come strumento permanente di monitoraggio e programmazione».
L’irreversibile evoluzione delle risorse: Castelli, Laurita e Giacomin
Giovedì 17 maggio, dalle ore 15:00, nell'aula F6 della Scuola di Ingegneria si terrà la terza conferenza del ciclo "L’irreversibile evoluzione delle risorse", promosso da Ingegneria senza Frontiere e realizzato con i contributi dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.
Interverranno Giulio Castelli A big world on a small planet: I Planetary Boundaries e l'uomo nell'Antropocene, Beatrice Laurita Questa è l'acqua. Tecnologie antiche e nuove sfide e Antonio Giacomin Pompe EMAS, dalla teoria alla pratica.
La conferenza sarà occasione di formazione e discussione su temi sempre più presenti all’interno della società. Cambiamenti climatici e problematiche ambientali legate all’inquinamento e al veloce esaurimento delle risorse del nostro pianeta hanno imposto come priorità una riflessione attenta sullo sfruttamento critico e sostenibile delle risorse (acqua, suolo, metalli…). Insieme a un gruppo di relatori provenienti da Università e Centri di Ricerca nazionali ed internazionali verranno discusse teorie e modelli di sviluppo sostenibili delle risorse, ampliando l’analisi energetica (spesso non esaustiva) ad una basata sul secondo principio della termodinamica, per finire a parlare di tecnologie antiche e nuove di sfruttamento della risorsa per eccellenza, l’acqua.
Info: http://isf-pisa.org/
L’irreversibile evoluzione delle risorse: Antonio Valero incontra gli studenti
Martedì 15 maggio, alle ore 10:00, nel polo A della Scuola di Ingegneria si terrà la seconda conferenza del ciclo "L’irreversibile evoluzione delle risorse - Antonio Valero incontra gli studenti", promosso da Ingegneria senza Frontiere e realizzato con i contributi dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.
La conferenza sarà occasione di formazione e discussione su temi sempre più presenti all’interno della società. Cambiamenti climatici e problematiche ambientali legate all’inquinamento e al veloce esaurimento delle risorse del nostro pianeta hanno imposto come priorità una riflessione attenta sullo sfruttamento critico e sostenibile delle risorse (acqua, suolo, metalli…). Insieme a un gruppo di relatori provenienti da Università e Centri di Ricerca nazionali ed internazionali verranno discusse teorie e modelli di sviluppo sostenibili delle risorse, ampliando l’analisi energetica (spesso non esaustiva) ad una basata sul secondo principio della termodinamica, per finire a parlare di tecnologie antiche e nuove di sfruttamento della risorsa per eccellenza, l’acqua.
Info: http://isf-pisa.org/
L'irreversibile evoluzione delle risorse: Bonetti e Valero
Lunedì 14 maggio, dalle ore 15:00, nell'aula F02 della Scuola di Ingegneria si terrà la prima conferenza del ciclo "L’irreversibile evoluzione delle risorse”, promosso da Ingegneria senza Frontiere e realizzato con i contributi dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.
Interverranno Valentina Bonetti Perfectly imperfect: how to waste energy and be happy e Antonio Valero Black, Green, Multicolour or Grey future? It depends on you guys.
La conferenza sarà occasione di formazione e discussione su temi sempre più presenti all’interno della società. Cambiamenti climatici e problematiche ambientali legate all’inquinamento e al veloce esaurimento delle risorse del nostro pianeta hanno imposto come priorità una riflessione attenta sullo sfruttamento critico e sostenibile delle risorse (acqua, suolo, metalli…). Insieme a un gruppo di relatori provenienti da Università e Centri di Ricerca nazionali ed internazionali verranno discusse teorie e modelli di sviluppo sostenibili delle risorse, ampliando l’analisi energetica (spesso non esaustiva) ad una basata sul secondo principio della termodinamica, per finire a parlare di tecnologie antiche e nuove di sfruttamento della risorsa per eccellenza, l’acqua.
Info: http://isf-pisa.org/
Incontro con Piercamillo Davigo all’Università di Pisa
Giovedì 10 maggio, dalle 15,30 alle 18,00, nell'aula magna del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa (Via Filippo Serafini, 3) si svolge l'incontro con Piercamillo Davigo, magistrato con una lunga carriera nell'analisi e nel contrasto dei sistemi illeciti e della corruzione, dal titolo "Evoluzione della corruzione: studi di caso, esperienze, testimonianze". L'incontro, aperto e gratuito fino a esaurimento posti, è un’iniziativa del Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione dell’Ateneo Pisano.
Selezione per 1 posto di categoria D, con contratto di lavoro a tempo indet., presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, riservato alle categorie di cui al d.lgs. n. 66/2010. Scad. 7/06
Lingue e intelligenza artificiale
"Lingue e intelligenza artificiale" (Carocci, 2018) è il titolo dell'ultimo libro di Mirko Tavosanis, professore di Linguistica italiana al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Da sempre interessato tra lingua e tecnologie Tavosanis è anche autore di un blog, "Linguaggio e scrittura".
Pubblichiamo di seguito un estratto dal capitolo finale del libro.
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Nell’industria informatica, e non solo, è diffusa la fiducia nell’affidabilità delle previsioni sugli sviluppi tecnici. Guardando ciò che è disponibile oggi sembra facile individuare ciò che sarà disponibile domani.
In realtà, le previsioni sono sempre difficili. Lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale in relazione alla lingua dipende da molti fattori il cui peso oggi non è quantificabile. In primo luogo, l’estensione delle tecniche di “intelligenza artificiale”: può darsi che nel prossimo futuro vadano incontro a un rapido sviluppo, ma può anche darsi che tutte le svolte più importanti all’interno di questo paradigma siano già state compiute e che i miglioramenti da ora in poi siano solo di lieve entità. Su questo, i pareri degli addetti ai lavori oscillano da un estremo all’altro.
Inoltre, le questioni tecniche si combinano con questioni di altro genere. In passato, il pubblico ha rifiutato diversi prodotti informatici per ragioni puramente culturali. La tecnologia non opera in un vuoto, ma in un contesto in cui le mode o le scelte politiche e sindacali possono creare le condizioni per il successo o l’abbandono di interi settori di lavoro.
Detto questo, anche presupponendo tecnologie di “intelligenza artificiale” che non siano troppo innovative rispetto a quelle esistenti, esistono numerose aree in cui un forte sviluppo è prevedibile o perfino probabile. In alcuni casi, anzi, le possibilità di sviluppo sembrano perfino sottovalutate dall’industria.