Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

In occasione della cerimonia di chiusura dell’anno accademico dell’Accademia dei Lincei, è stato assegnato a un dottorando dell’Università di Pisa il premio “Tito Maiani” per la tesi di laurea in Fisica. Francesco Di Renzo è stato premiato al cospetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la tesi “Detecting a stochastic background of gravitational waves with non-standard polarizations”, uno studio “di alto livello sia nella parte interpretativa sia per l’analisi teorica e sperimentale”, come si legge nelle motivazioni.

La cerimonia si è aperta con la relazione del Presidente dell’Accademia dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio sull'attività svolta, cui ha fatto seguito la conferenza del professor Giuseppe Galasso su "La nazione europea”. Nell'occasione sono stati conferiti i vari premi assegnati dall'Accademia a studiosi e ricercatori che si sono distinti nei campi delle discipline umanistiche e scientifiche.

direnzo1.jpg
Francesco Di Renzo con il presidente dell'Accademia, professor Alberto Quadrio Curzio.

Francesco Di Renzo, originario di Pisa, si è laureato nel 2015 con relatore il dottor Giancarlo Cella, dell’INFN sezione di Pisa, e attualmente è dottorando al dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. Membro della Collaborazione Virgo, i suoi interessi di ricerca riguardano le onde gravitazionali, sia da un punto di vista teorico sia sperimentale, le teorie alternative della gravità e i test sperimentali sulla relatività generale.

Il premio “Tito Maiani” per la tesi di laurea in Fisica è stato istituito dall’Accademia Nazionale dei Lincei al fine di onorare la memoria del dottor Tito Maiani, prematuramente scomparso, con i fondi messi a disposizione dalla famiglia. Il premio, pari a 2.500 euro, è destinato a tesi di laurea su argomenti di ricerca riguardanti lo studio sperimentale dell’Universo, la rilevazione di onde gravitazionali da sorgenti astrofisiche e cosmologiche o lo studio sperimentale delle proprietà del campo gravitazionale.

direnzo_mattarella.jpg
Francesco Di Renzo (il primo a sinistra) tra i giovani premiati dal Presidente Mattarella.

Due specie vegetali legate al territorio toscano, come fagiolo zolfino in primis e pomodoro costoluto fiorentino, si sono rivelati dei potenti alleati per prevenire le complicanze del diabete. E’ questo quanto emerge a conclusione del progetto IDARA finanziato dalla Regione Toscana e coordinato dal professor Umberto Mura del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.

In particolare l’obiettivo del progetto era di individuare nuove molecole capaci di inibire in modo selettivo l’aldoso reduttasi, un enzima responsabile di molte complicanze del diabete che però, se totalmente bloccato, non è più in grado di svolgere parte della sua azione che è anche positiva e detossificante.

“Il progetto ha messo in evidenza la grossa potenzialità di alcune specie vegetali quali fonti di inibitori differenziali aprendo la strada ad un nuovo approccio investigativo nella individuazione di componenti utili alla prevenzione delle complicanze del diabete e al controllo di processi infiammatori correlati – spiega Umberto Mura – viene così ad ampliarsi il quadro d’azione benefica che una appropriata alimentazione è in grado di offrire”.

Il progetto biennale IDARA – acronimo che sta per Inibitori Differenziali dell’Aldoso Reduttasi negli Alimenti – è stato finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito del Bando di Ricerca Nutraceutica. Il dipartimento Biologia dell’Università di Pisa come capofila e quello di Farmacia hanno condotto la ricerca affiancati da alcuni partner sul territorio – la Galileo Research, i Laboratori Baldacci e l’Azienda Agricola Fattoria Le Prata nell’area pisana e l’Azienda Agricola Mario Agostinelli a Reggello, Firenze.

A conclusione del progetto, il 22 giugno nell’aula magna Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci dell’Università di Pisa si svolgerà il workshop “Alimenti funzionali: un valido ausilio nel controllo della patologia diabetica e dei processi infiammatori”.

 

Ne hanno parlato:
Ansa salute e benessere
Ansa terra e gusto
Repubblica.it
Toscana24 - Il sole24Ore
InToscana.it
IlGiornalediSicilia.it
LaSicilia.it
GoNews.it
Meteoweb.it
Pisatoday.it
RadioVeronca (adnKronos)
PisaInformaFlash.it

Gli studenti universitari iscritti agli Atenei e istituti universitari della Toscana, associati in organizzazioni legalmente costituite o riuniti in raggruppamenti di fatto e interessati a svolgere attività culturale, potranno chiedere un contributo per la realizzazione di iniziative a favore della collettività studentesca.

L'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana sostiene infatti attività di sviluppo sociale, culturale ed aggregativo promosse da associazioni e gruppi studenteschi attraverso la concessione di contributi finanziari erogati con un apposito bando per complessivi 50.000 euro, 17.000 destinati agli studenti degli atenei fiorentini, 20.000 per quelli pisani e 13.000 per quelli senesi.

Le proposte progettuali, da effettuare in ambito culturale, artistico, sportivo, ricreativo, ambientale, sociale ed altri d'interesse degli studenti, non dovranno avere fini di lucro ed essere realizzate gratuitamente a favore degli studenti universitari toscani.

Le richieste di contributo potranno essere presentate da gruppi composti da almeno 10 studenti universitari regolarmente iscritti o da associazioni studentesche legalmente riconosciute formate da almeno 5 componenti.

La scadenza per l'inoltro delle richieste è fissata a mercoledì 12 luglio 2017 e le domande vanno presentate esclusivamente tramite l'apposita modalità on line presente sul sito del DSU Toscana www.dsu.toscana.it

Il 20 giugno alle 17.30, nell'Aula AM2 del Polo Fibonacci, l'associazione "Pisa Città di frontiera" organizza l'incontro "La legge 194: capiamone di più!".

Interverranno Claudia Torrisi, Filippo Poltronieri, Federica Delogu, Sebastian Viskanic, Elisabetta Canitano di "Obiezione vostro onore", ripercorrendo la storia della 194, le "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" e le difficoltà della sua applicazione, soprattutto in territorio romano.

Insieme a Serena Fredda della rete "Io Decido" si discuterà delle rivendicazioni che hanno contraddistinto il tavolo "salute sessuale e riproduttiva" del percorso "Non Una Di Meno".

L'incontro è organizzato con i contributi di Ateneo per le attività studentesche.

Info e contatti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì, 16 Giugno 2017 10:52

La legge 194: capiamone di più!

Il 20 giugno alle 17.30, nell'Aula AM2 del Polo Fibonacci, l'associazione "Pisa Città di frontiera" organizza l'incontro "La legge 194: capiamone di più!".

Interverranno Claudia Torrisi, Filippo Poltronieri, Federica Delogu, Sebastian Viskanic, Elisabetta Canitano di "Obiezione vostro onore", ripercorrendo la storia della 194, le "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" e le difficoltà della sua applicazione, soprattutto in territorio romano.

Insieme a Serena Fredda della rete "Io Decido" si discuterà delle rivendicazioni che hanno contraddistinto il tavolo "salute sessuale e riproduttiva" del percorso "Non Una Di Meno".

L'incontro è organizzato con i contributi di Ateneo per le attività studentesche.

Info e contatti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì 20 giugno si terrà a Pisa, nel Palazzo del “Consiglio dei Dodici” in Piazza dei Cavalieri, il convegno "L’Europa dello sviluppo. La BEI alle porte del suo 60° compleanno: un’epoca di cambiamenti o un cambiamento d’epoca?", promosso dalla Fondazione Manlio Resta in collaborazione con il dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e il Centro interuniversitario di documentazione sul Pensiero Economico Italiano di Pisa.

La giornata sarà presieduta dal rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella e si aprirà alle ore 10 con i saluti del professor Massimo Augello, presidente del Centro Interuniversitario di documentazione sul Pensiero Economico Italiano, Silvio Bianchi Martini, direttore del dipartimento di Economia e Management, Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, Vanni Resta, presidente della Fondazione Manlio Resta.
Il convegno intende ricordare l’economista Manlio Resta, che dal dicembre 1950 fino a tutto l'anno accademico 1954-55 svolse la sua attività di insegnamento e ricerca presso la neonata facoltà di Economia di Pisa, partecipando attivamente alla creazione dell’Istituto di Scienze economiche. Oltre alla memoria dell’illustre accademico i lavori intendono ricordare il ruolo della Banca Europea per gli investimenti nello sviluppo economico del nostro Paese, a partire dai Trattati di Roma fino ad oggi, e fare il punto sull’applicazione del Piano Juncker in Toscana. Verranno, dunque, analizzate le piattaforme di investimento per favorire l'accesso al credito da parte delle aziende e presentati casi di successo attuati mediante gli apporti dell’istituto di credito europeo. Il convegno fornirà anche l’occasione per svolgere la cerimonia di premiazione del “Premio di laurea Manlio Resta” giunto alla sua quarta edizione.

L’evento ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa e del Comune di Pisa.
La partecipazione al convegno è libera.

Venedì 16 giugno sono stati premiati i vincitori del concorso fotografico “Il mio Erasmus”, l’iniziativa promossa dall’Università di Pisa per celebrare i 30 anni dell’Erasmus. Primo classificato è Simone Spagnoli, 22 anni, originario di Viareggio, con la foto “Libertà”. Simone studia Informatica e ha svolto l’Erasmus a Bristol nel 2016. Secondo classificato è Wissam Ouertani, 25 anni, originario di Venezia, con la foto “Kapadokya”. Studente di Medicina e Chirurgia, Wissam è appena ritornato dall’Erasmus a Mersin, in Turchia. Terzo posto per Elisa Bertoncini, 21 anni, di Vicopisano, con la foto “Try something new”. Elisa, studentessa di Discipline dello spettacolo e della comunicazione, ha svolto l’Erasmus a Leicester lo scorso semestre.

premiazione_mio_erasmus_2017.jpeg

Il concorso fotografico era rivolto agli studenti outgoing e incoming dell’Università di Pisa che hanno partecipato al programma e l’intento era raccogliere scatti che raccontassero significativamente l’esperienza vissuta durante la mobilità. I vincitori sono stati premiati dal rettore Paolo Mancarella, che ha consegnato loro i premi in palio: una action camera, uno smartwatch e delle lenti-obiettivi supplementari per smartphone. Alla premiazione erano inoltre presenti Francesco Marcelloni, delegato del rettore per l’Internazionalizzazione, Cristina Orsini, coordinatore delle attività per la promozione dell'Ateneo all’estero e per la gestione dei Programmi comunitari e internazionali, e i membri della commissione giudicatrice Susanna Bianchi, Francesca Bianchini e Bruno Sereni.

Pubblichiamo qui di seguito foto e motivazioni del premio.

1° classificato: Simone Spagnoli, per la fotografia “Libertà”

L’immagine giudicata più rappresentativa tra tutte quelle ricevute è di Simone Spagnoli, dal titolo “Libertà”. L’opera, oltre che per la buona realizzazione tecnica, la bellezza del panorama e dei colori, è risultata particolarmente significativa per il messaggio che vi si può leggere, sintetizzato nel titolo stesso della foto. Un ragazzo che rappresenta i giovani della sua generazione, che davanti al paesaggio sconfinato e sconosciuto del mondo, il mondo attuale, difficile e pieno di sfide e di incognite, non perde la voglia di viaggiare, di conoscere, di mettersi alla prova e di confrontarsi con l’alterità. Il bagaglio delle ricchezze acquisite consentirà di tornare a casa, guardando al futuro con occhi nuovi, in attesa di ripartire. Il messaggio che quest’opera veicola dell’esperienza Erasmus è l’opportunità di scegliere liberamente di arricchire il proprio bagaglio culturale ed educativo vivendo delle esperienze lontani da casa. Un invito ai giovani a cogliere tutte le opportunità che si presentano loro, ad avere fiducia in se stessi e a credere nel contributo che possono dare al futuro in termini di soluzioni fresche e innovative.

1-_libertà_simone_spagnoli.JPG

DSCN2918.jpeg
Simone Spagnoli premiato dal rettore Paolo Mancarella (a destra) e dal delegato per l'Internazionalizzazione, professor Francesco Marcelloni. 

2° classificato: Wissam Ouertani, per la fotografia “Kapadokya”

L’ immagine classificata al secondo posto è quella di Wissam Ouertani, dal titolo “Kapadokya”. L’opera, ben realizzata dal punto di vista tecnico, colpisce immediatamente per il paesaggio sconfinato e mozzafiato e per la vivacità dei colori. Questa immagine apre uno scorcio su una particolare regione della Turchia, con i suoi paesaggi così diversi dai nostri. L’immagine esprime uno dei concetti principali legati all’esperienza Erasmus: aprirsi a nuove realtà e a nuove persone, avere la possibilità di viaggiare in posti lontani, con lo scopo di allargare i propri orizzonti. Le mongolfiere ben simboleggiano culture e mondi diversi, che seppur lontani e variegati, sono accumunate dalle persone che contribuiscono alla loro diffusione. Persone che, grazie all’esperienza Erasmus, possono incontrarsi e conoscersi per scoprirsi tutti cittadini dello stesso mondo. 

Kapadokya.jpeg

DSCN2913.jpeg 
Wissam Ouertani premiato dal rettore Paolo Mancarella (a destra) e dal delegato per l'Internazionalizzazione, professor Francesco Marcelloni.

3° classificato: Elisa Bertoncini, per la fotografia “Try something new”

L’opera è stata scelta perché, oltre alla buona realizzazione tecnica, riassume alcuni concetti già presenti nelle altre due foto vincitrici, a cui però aggiunge un tocco di originalità. Nella sua semplicità, con il suo bianco e nero, il volto della ragazza protagonista cattura l’attenzione, esprimendo alcune delle emozioni che più caratterizzano i giovani di oggi. Un paesaggio deserto, insolito, da conoscere e scoprire in cui una ragazza affronta una nuova sfida. Insieme alla paura e all’insicurezza, convivono l’entusiasmo e la voglia di sperimentare tipici dei giovani. L’immagine, quindi, incarna un altro dei concetti dell’esperienza Erasmus: avere il coraggio di lasciare le proprie certezze e i propri punti fermi, per ricercarne di nuovi, attraverso nuove sfide che mettano alla prova i propri limiti e che possano contribuire a migliorarsi per migliorare anche il mondo in cui viviamo.

 3-_Try_something_new_Elisa_Bertoncini.jpg

 DSCN2911.jpeg 
Elisa Bertoncini premiata dal rettore Paolo Mancarella (a destra) e dal delegato per l'Internazionalizzazione, professor Francesco Marcelloni.

Dopo il successo dello scorso autunno, ripartono con l’inizio della stagione estiva i science camp organizzati al Museo degli Strumenti per il Calcolo dell’Università di Pisa. Quest'anno con la possibilità di stare fino alle 16.15 invece che solo fino alle 14.15. Partenza alle 9.00, con accoglienza fin dalle 8.15. Una immersione totale nella scienza, nella quale mettersi in gioco in prima persona attraverso esperimenti, osservazioni, attività manuali e il confronto con i coetanei. Per sperimentare in prima persona attraverso un approccio ludico le leggi che regolano il mondo che ci circonda.

Per due settimane, dal 19 al 30 giugno, bambini e bambine dai 6 ai 13 anni saranno accompagnati a riflettere su scienza, tecnologia e ambiente per prepararli a contribuire a una società realmente democratica e sostenibile dal punto di vista ambientale. Durante il percorso verrà realizzato il Portfolio o quaderno dell’esperimento, per imparare che cos’è il metodo scientifico e come si prepara un programma sperimentale: costruire un’ipotesi, analizzare i dati, trarre le conclusioni e comunicare i risultati ottenuti.

Il pomeriggio del 21 giugno dalle 16.30 in poi sarà dedicato al Coder Dojo, un'organizzazione che ha come scopo quello di introdurre le giovani generazioni alla programmazione. Un’occasione perfetta per iniziare a dar vita alle proprie idee strabilianti e imparare i linguaggi del computer. Prenotazioni per l’incontro al sito https://zen.coderdojo.com/dojo/it/pisa-province-of-pisa/pisa.

A questo link è disponibile il video promo dell’iniziativa: https://www.youtube.com/watch?v=oZHws5rr1Ws

Dal 18 al 21 giugno il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ospita il XXVII convegno nazionale della Società Italiana di Etologia, il più importante appuntamento in Italia per parlare di animali e del loro comportamento. Circa 130 studiosi ed esperti si riuniranno nella Certosa di Calci, sede del Museo, per discutere sui temi più diversi, dalle capacità matematiche degli animali, ai comportamenti sociali di dominanza e cooperazione nei pesci e negli uccelli o ancora all’empatia dei primati.
Il convegno, organizzato dal Museo di Storia Naturale e dai Dipartimenti di Biologia e Veterinaria dell’Ateneo pisano, comprende quattro sessioni plenarie tenute da speaker nazionali e internazionali (Francesco Bonadonna, Angelo Bisazza, Frans B. M. de Waal e Adam R. Reddon). Nel corso dei lavori sono inoltre previste le commemorazioni da parte di allievi, colleghi ed amici di tre grandi etologici italiani recentemente scomparsi: Floriano Papi, padre dell’etologia pisana, Mario Zanforlin, fondatore della scuola di Padova, e Danilo Mainardi, prima professore a Parma e poi a Venezia. Mercoledì 21 giugno, a conclusione del convegno, si svolgerà infine la premiazione del concorso fotografico “Eto-click: il comportamento animale in un click”, promosso e organizzato dal Museo di Storia Naturale. Il 22 giugno a conclusione dell'intero ciclo di conferenze, si terrà una giornata dedicata alla fotografia naturalistica. Prima degli interventi, verrà ricordato grazie alla sua produzione fotografica, Luca Bracci, amico e fotografo naturalista pisano recentemente scomparso.

A Pisa nasce il corso di dottorato (Ph.D) in Data Science. Università di Pisa, Scuola Normale, Scuola Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi Lucca e CNR, rilasceranno il massimo titolo accademico universitario, il diploma internazionale di Ph.D (equivalente a quello italiano di Dottore di Ricerca) nella disciplina che studia i “Big Data” e l’impatto che la “Data Science” ha sulla società e sulla scienza nel suo complesso.

big_data33333.jpg

 

È la prima volta che le cinque istituzioni formative e di ricerca rilasceranno un titolo accademico in maniera congiunta: uno sforzo collaborativo per garantire agli studenti del corso di dottorato in Data Science la possibilità di indagare tutte le possibili diramazioni teoriche e pratiche della disciplina. Otto il numero di posti messi a concorso per l’anno accademico 2017/2018, che avrà inizio il primo novembre; tre gli anni di durata del corso. Il bando è emanato dalla Scuola Normale e gli studenti che vinceranno il posto saranno a tutti gli effetti allievi “normalisti”, ma seguiranno corsi nelle varie istituzioni a Pisa e Lucca e sul diploma conseguito al termine del corso di studi campeggeranno i loghi delle 5 istituzioni universitarie e di ricerca coinvolte. Il dottorato, il cui coordinatore è il professor Dino Pedreschi, professore di Informatica all’Università di Pisa, accoglierà candidati provenienti da qualunque laurea magistrale, purché sostenuti da una solida motivazione e preparazione personale e una forte propensione verso lo studio degli aspetti quantitativi del proprio ambito di studio. Il corso è in lingua inglese.

"Esprimo grande soddisfazione per la nascita di questo dottorato altamente innovativo e multidisciplinare - ha commentato Dino Pedreschi - che consolida e rafforza l'ecosistema della ricerca di Pisa come culla della Data science. Ricordo che l'Ateneo pisano è stato il primo in Italia a promuovere, già nel 2002, la laurea magistrale in 'Data Science and Business Informatics' e che da allora i nostri laboratori hanno lanciato i primi progetti Europei di quella che oggi chiamiamo "Big data analytics". È dunque particolarmente significativo che la lunga storia di collaborazione fra le nostre cinque istituzioni sfoci oggi, e per la prima volta, in un titolo accademico congiunto. Nelle settimane scorse abbiamo collaborato alla stesura del rapporto del G7 delle Accademie sulla centralità della Data Science come fattore dirompente di sviluppo. Con questa questa nuova iniziativa del PhD in Data Science, Pisa si fa trovare pronta alla sfida".

data science presentazione dottorato

L’obiettivo nel nuovo Ph.D, il primo emanato in Italia (in contemporanea con l’Università di Bologna), è di formare la nuova generazione di ricercatori “data scientist”, in grado di sfruttare il patrimonio di dati per l’avanzamento delle conoscenze in tutte le discipline scientifiche. La professione del “data scientist” è in testa a tutte le classifiche dei nuovi lavori più ricercati, il recente rapporto “Il futuro del lavoro” del World Economic Forum la indica come l’unica in crescita costante, a livello globale, in tutti i settori scientifici e produttivi. Che cosa è un “data scientist”? Un mix fra informatico, statistico e narratore, in grado di acquisire e integrare i dati, estrarne senso e raccontare le storie che i dati suggeriscono, ad esempio attraverso la visualizzazione. Il tutto valutando gli aspetti etici e l’impatto sulla società e sulla scienza.

La “data science” infatti è un cambio di paradigma che investe tutte le discipline scientifiche, spingendo verso la scoperta di conoscenze che emergono dalle enormi masse di dati disponibili. Conoscenze che possono suggerire agli scienziati nuovi modelli per comprendere più a fondo la complessità dei fenomeni sociali, economici, biologici, tecnologici, culturali, naturali. La disponibilità dei “big data” ha spinto verso la convergenza di discipline e tecnologie molto diverse: basi di dati e data mining, machine learning e intelligenza artificiale, sistemi complessi e network science, statistica e fisica statistica, analisi dei testi, matematica applicata. La “data science” nasce proprio dall’incontro di questa diversità multi-disciplinare.

data_science_3.jpg

A questo proposito, da tempo in Toscana si è coagulata intorno al nucleo dell’Università di Pisa, del CNR (Istituti ISTI e IIT) e delle Scuole Normale, Sant’Anna e IMT, una massa critica di ricercatori “data scientist” che hanno dato vita a numerosi progetti europei pioneristici in questo ambito. Due anni fa la Commissione Europea, nel programma Horizon 2020, ha scelto il consorzio a guida pisana “SoBigData.eu” per dar vita alla infrastruttura europea di ricerca sui Big Data, il “CERN” della Data Science. Il dottorato in “Data Science”, che vede collaborare i medesimi partner del consorzio, ribadisce l’importanza di questa collaborazione: i dottorandi potranno sperimentare i nuovi metodi in tutti gli ambiti disciplinari, facendo forza sull’esperienza sviluppata in questi anni dai partner. Tutte le istituzioni che collaborano al dottorato di Data Science contribuiranno in egual misura ad offrire agli studenti del corso i migliori standard di studio e ricerca, oltre che all’effettiva erogazione delle borse.

 

Foto in alto, da destra, Guido Caldarelli (IMT Lucca), Fabrizio Lillo (Università di Bologna), Marcella Aglietti (Università di Pisa), Vincenzo Barone (SNS), Dino Pedreschi (Università di Pisa), Pierdomenico Perata (Sant'Anna), Claudio Montani (CNR, Pisa), Fosca Giannotti (CNR, Pisa), il giornalista Massimo Marini.

Foto in basso, da destra, Marcella Aglietti (Università di Pisa), Vincenzo Barone (SNS), Dino Pedreschi (Università di Pisa), Pierdomenico Perata (Sant'Anna), Claudio Montani (CNR, Pisa), Fosca Giannotti (CNR, Pisa),

 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa