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Lunedì, 26 Giugno 2017 08:26

"I matti delle Giuncaie" in concerto

Il 30 Giugno alle 22, ad "Arnovivo" (golena di Lungarno Buozzi), "I matti delle Giuncaie" in concerto con il tour "Noi non siamo stanchi" .

Ingresso gratuito

Il concerto è organizzato dall'Associazione IMATS.

Contatti:
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https://www.facebook.com/Associazione-IMATS-760999280716911/

Lunedì, 26 Giugno 2017 08:06

"I matti delle Giuncaie" in concerto

Il 30 Giugno alle 22, ad "Arnovivo" (golena di Lungarno Buozzi), "I matti delle Giuncaie" in concerto con il tour "Noi non siamo stanchi" .

Ingresso gratuito

Il concerto è organizzato dall'Associazione IMATS.

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oltreEuropa.jpgSi rinnova per il biennio 2017-2019 la mobilità internazionale KA107, il programma dell’Erasmus+ che apre le porte per i Paesi “oltre l’Europa”. L'Agenzia Nazionale Erasmus+ ha appena approvato la proposta dell’Università di Pisa con alcune novità importanti, tra cui l’apertura verso nuove mete, come Georgia, Thailandia, Etiopia e Tunisia, che si aggiungono a Cambogia, Laos, Mongolia, Vietnam, Egitto, Marocco, Serbia, Kyrgyzstan, Kazakhstan e Tajikistan. Per il biennio 2017-2019 sono state finanziate un totale di 100 mobilità, di cui 49 borse per studenti incoming, 35 borse per staff incoming (attività di teaching e di training) e 16 borse per personale docente outgoing (per svolgere attività di insegnamento).

«Pensiamo di aver raggiunto un risultato molto positivo - commenta Francesco Marcelloni, delegato all’Internazionalizzazione dell’Ateneo - Nel prossimo biennio potremo contare su un finanziamento di circa 363.000 euro che ci consentirà di proseguire o iniziare percorsi di internazionalizzazione e di possibile cooperazione scientifica con diversi Paesi, che sono considerati di grande importanza per le strategie di internazionalizzazione dell’Ateneo. Il finanziamento ci permetterà di continuare il lavoro intrapreso con le precedenti progettualità 2015-2017 e 2016-2018 e di rendere sempre più rilevante la presenza del nostro Ateneo in diverse aree geografiche».

Nell’ambito delle due progettualità precedenti, sono state realizzate 120 mobilità (suddivise in 51 studenti incoming, 44 staff incoming e 18 professori dell’Università di Pisa che sono andati all'estero per svolgere un periodo di insegnamento presso una delle istituzioni di istruzione superiore partner del progetto. A settembre, inoltre, arriveranno ulteriori 30 studenti incoming, per un totale quindi di 150 mobilità all’attivo.

Cosa è la Mobilità internazionale per crediti KA107
Da oltre 25 anni l'Europa finanzia il programma Erasmus, che ha permesso a oltre 3 milioni di studenti europei di trascorrere parte dei loro studi in un altro istituto di istruzione superiore (HEI) nel resto d'Europa. A partire dal 2015 è stata aperta questa possibilità anche agli individui e alle organizzazioni provenienti da altre parti del mondo. Infatti, attraverso l'azione Mobilità internazionale per crediti International Credit Mobility (ICM) KA 107, gli istituti di istruzione superiore europei possono candidarsi presso le rispettive Agenzie Nazionali per istituire accordi di mobilità con le loro controparti in paesi partner in tutto il mondo, al fine di inviare e ricevere studenti, dottorandi e personale.

L'azione KA107 permette dunque la realizzazione di progetti di mobilità coerenti con la strategia di internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore, con l'obiettivo di attrarre studenti e docenti verso le università europee, sostenendole nella competizione con il mercato mondiale dell'istruzione superiore e allo stesso tempo ampliare il raggio di destinazioni possibili per gli studenti e i docenti d'Europa con un’apertura verso i Paesi del resto del mondo.

Venerdì, 23 Giugno 2017 10:38

Cessione di mezzi agricoli al Centro Avanzi

Il Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi”, ai sensi dell’art 52, comma 2 del Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità,  ha intenzione di cedere 8 mezzi agricoli (7 trattrici e uno spaccalegna).

Leggi i dettagli nell'Avviso

Le strutture eventualmente interessate possono rivolgersi entro e non oltre il 30/06/2017 all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

I beni saranno  visionabili presso il CiRAA “E. Avanzi”.
Contatti: dal lunedi al venerdi ore 8.00 -12.00. Telefono 348/4002089 – Sig. Andrea Mondini.

Venerdì, 23 Giugno 2017 09:13

Teatro didattico al Polo Piagge

Studenti attori protagonisti di una lezione-spettacolo sulla crisi economica per un’esperienza pilota di teatro didattico all’Università di Pisa. A conclusione del corso di Economia politica, un gruppo di otto ragazzi e ragazze ha messo in scena una pièce a partire dal libro "Nulla è come appare. Dialoghi sulle verità sommerse della crisi economica" di Mario Morroni, professore del dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo. Sul palco, o meglio in cattedra, Alex Antonescu, Damiano Arcuri, Monica Maurelli, Laura Messina, Sonia Messina, Matteo Nebbiai, Alessia Orsini e Federico Paparatto guidati dalla regista Patrizia Pasqui che ha curato anche l’adattamento del testo insieme all’autore del volume.

teatro didattico


Gli studenti si sono così trovati ad interpretare vari ruoli dando vita ad un dialogo a più voci. Fra i personaggi c’erano ad esempio la keynesiana Agata, Silvano, ambientalista convinto, il neoliberista Max, e ancora Sara, studentessa di antropologia.

“Questa esperienza di teatro didattico – spiega Mario Morroni – ha reso possibile un approccio un po’ diverso all’economia che si è rivelato utile anche nell’apprendimento dei concetti e quindi anche agli esami”.
A partire da questa iniziativa e per il prossimo anno accademico, l’idea del professore Morroni è quindi di strutturare l’attività attraverso un progetto più ampio. Intanto, per chi volesse vedere la performace è disponibile il video della lettura sul portale Mediaeventi dell’Ateneo.

Venerdì, 23 Giugno 2017 08:53

Teatro didattico all’Università di Pisa

Studenti attori protagonisti di una lezione-spettacolo sulla crisi economica per un’esperienza pilota di teatro didattico all’Università di Pisa. A conclusione del corso di Economia politica, un gruppo di otto ragazzi e ragazze ha messo in scena una pièce a partire dal libro "Nulla è come appare. Dialoghi sulle verità sommerse della crisi economica" di Mario Morroni, professore del dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo. Sul palco, o meglio in cattedra, Alex Antonescu, Damiano Arcuri, Monica Maurelli, Laura Messina, Sonia Messina, Matteo Nebbiai, Alessia Orsini e Federico Paparatto guidati dalla regista Patrizia Pasqui che ha curato anche l’adattamento del testo insieme all’autore del volume.
Gli studenti si sono così trovati ad interpretare vari ruoli dando vita ad un dialogo a più voci. Fra i personaggi c’erano ad esempio la keynesiana Agata, Silvano, ambientalista convinto, il neoliberista Max, e ancora Sara, studentessa di antropologia.
“Questa esperienza di teatro didattico – spiega Mario Morroni – ha reso possibile un approccio un po’ diverso all’economia che si è rivelato utile anche nell’apprendimento dei concetti e quindi anche agli esami”.
A partire da questa iniziativa e per il prossimo anno accademico, l’idea del professore Morroni è quindi di strutturare l’attività attraverso un progetto più ampio. Intanto, per chi volesse vedere la performace è disponibile il video della lettura sul portale mediaeventi dell’Ateneo (http://mediaeventi.unipi.it/video/Nulla-e-come-appare-Dialogo-sulla-crisi-economica-11-maggio-2017/b04ae5fda870de8044852de5ceba04cd).

Andrea Caiti, professore di robotica subacquea al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e ricercatore al Centro "E. Piaggio” dell’Università di Pisa ha ricevuto la nomina a "Fellow" dell'IEEE in occasione della conferenza Oceans ’17, in corso in questi giorni ad Aberdeen, in Scozia, per i suoi contributi scientifici nel campo dell'acustica subacquea e della robotica marina.

Si tratta di un riconoscimento internazionale di grande prestigio che la IEEE, la più grande società dei ricercatori di ingegneria al mondo, conferisce a un numero molto ristretto e selezionato dei suoi membri. Il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione ha già diversi altri "Fellow" dell'IEEE tra i propri docenti e ricercatori, e con questa ulteriore nomina si conferma una delle punte di eccellenza della ricerca scientifica italiana e internazionale.

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Nella foto Andrea Caiti (a destra) con Christian De Moustier, presidente della IEEE Oceanic Engineering Society.

L’ingegnere Virginia Mamone, borsista di ricerca presso il Centro EndoCAS per la Chirurgia Assistita dal Calcolatore dell’Università di Pisa, ha vinto il premio Springer per il miglior articolo scientifico nella categoria giovani ricercatori. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso della conferenza internazionale AVR (Augmented Virtual Reality) che si è svolta in Salento dal 12 al 15 giugno.

virginia_mamone
Originaria di Marina di Massa, Virginia Mamone si è laureata in ingegneria biomedica all’Università di Pisa alcuni mesi fa con una tesi da cui è derivato l’articolo scientifico per cui è stata premiata. Intitolato “Robust Laparoscopic Instruments Tracking Using Colored Strips”, lo studio permette in modo semplice, accurato e ed efficace di tracciare il movimento degli strumenti chirurgici laparoscopici in un ambiente simulato con realtà aumentata.

Virginia Mamone ha svolto questa ricerca nell’ambito di SThARS, un progetto finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana di cui è capofila l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sotto il coordinamento del professore Vincenzo Ferrari, bioingegnere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Insieme a Virginia Mamone, coautori dell’articolo sono anche Rosanna Maria Viglialoro e Fabrizio Cutolo dell’Ateneo pisano, Filippo Cavallo della Scuola Superiore Sant’Anna e Simone Guadagni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

L’ingegnere Virginia Mamone, borsista di ricerca presso il Centro EndoCAS per la Chirurgia Assistita dal Calcolatore dell’Università di Pisa, ha vinto il premio Springer per il miglior articolo scientifico nella categoria giovani ricercatori. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso della conferenza internazionale AVR (Augmented Virtual Reality) che si è svolta in Salento dal 12 al 15 giugno.
Originaria di Marina di Massa, Virginia Mamone si è laureata in ingegneria biomedica all’Università di Pisa alcuni mesi fa con una tesi da cui è derivato l’articolo scientifico per cui è stata premiata. Intitolato “Robust Laparoscopic Instruments Tracking Using Colored Strips”, lo studio permette in modo semplice, accurato e ed efficace di tracciare il movimento degli strumenti chirurgici laparoscopici in un ambiente simulato con realtà aumentata. Virginia Mamone ha svolto questa ricerca nell’ambito di SThARS, un progetto finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana di cui è capofila l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sotto il coordinamento del professore Vincenzo Ferrari, bioingegnere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Insieme a Virginia Mamone, coautori dell’articolo sono anche Rosanna Maria Viglialoro e Fabrizio Cutolo dell’Ateneo pisano, Filippo Cavallo della Scuola Superiore Sant’Anna e Simone Guadagni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

La federazione mondiale dei giornalisti scientifici ha realizzato un kit di strumenti sulla "nuclear safety culture" ora disponibile on line. L’idea lanciata nel 2015 dal professore Walter Ambrosini dell’Università di Pisa durante la sua presidenza dell'European Nuclear Education Network (ENEN) è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo NUSHARE che sta giungendo a conclusione.


nuclear safety

Il kit di strumenti, scritto da giornalisti per giornalisti e curato dall'Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire francese, ha come obiettivo di mettere in grado i professionisti della comunicazione di tutto il mondo di scrivere competentemente circa i problemi legati al nucleare e, in particolare, alla "cultura della sicurezza" sviluppata in questo ambito.

“La federazione mondiale dei giornalisti scientifici è solita produrre ‘educational media’ in modo da fornire ai giornalisti le basi scientifiche per commentare gli avvenimenti legati, ad esempio, alla pandemia di Ebola o all'incidente di Fukushima – commenta Walter Ambrosini – e anche in questo caso si tratta di un passo importante per creare un collegamento diretto tra la comunità scientifica e chi ha come scopo del proprio lavoro l'informazione e la divulgazione scientifica”.

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