Sguardi nel futuro, per capire il mondo che verrà
Martedì 24 ottobre 10,45 Sala Mappamondi Rettorato Università di Pisa (Lungarno Antonio Pacinotti, 43) presentazione ciclo di incontri "Sguardi nel futuro" organizzato dall’Ateneo su un format lanciato da Piero Angela.
Otto appuntamenti in programma da ottobre 2023 a febbraio 2024 fra studentesse, studenti ed esponenti del mondo della ricerca scientifica e tecnologica, dell’industria e dell’economia e delle scienze sociali.
Intervengono:
Riccardo Zucchi, rettore Università di Pisa
Piero Bianucci, scrittore, giornalista scientifico e curatore di “Sguardi nel futuro”
Laura Elisa Marcucci, delegata all'orientamento
Dario Pisignano, direttore del dipartimento di Fisica e curatore di “Sguardi nel futuro”
Veronica Neri, responsabile scientifica Polo della Comunicazione - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC)
USID: traguardo importante per Sara che si è laureata in Scienze Infermieristiche
Ospedale di Cisanello, aula CS1. La linea del traguardo passa da qui e Sara Scornavacche, studentessa sorda dell’Università di Pisa, la taglia nel migliore dei modi, conquistando la tanto desiderata laurea triennale in Scienze Infermieristiche, dopo aver discusso una tesi dal titolo “Gli occhi dei pazienti con disabilità uditiva e gli occhi degli infermieri. Le barriere comunicative del nursing perioperatorio”.
Una laurea, quella raggiunta mercoledì 18 ottobre col massimo dei voti e sognata fin da quando era bambina, che si aggiunge a quella, sempre triennale, in Scienze Geologiche che la ragazza aveva brillantemente conseguito il 20 settembre 2019, pochi giorni prima di superare il concorso di accesso alle Professioni Sanitarie e immatricolarsi ad Infermieristica.
“Tutti noi sappiamo che con la sordità oggi è difficile affrontare un percorso universitario, come il mio per la mancanza di accessibilità – ha detto Sara Scornavacche ricordando la sua esperienza all’Università di Pisa - Desidero esprimere la mia profonda gratitudine all'Università di Pisa, in particolare ai professori Luca Fanucci, come delegato della disabilità, ma anche all’ex delegato e ex rettore Paolo Mancarella, con la sua immensa sensibilità, allo staff dell’USID e agli interpreti LIS, che mi hanno sostenuto durante il mio percorso universitario nonostante le sfide legate alla sordità e all'accessibilità. Grazie a loro, ho conseguito due lauree, una in Geologia e l’altra in Infermieristica, realizzando così due dei miei sogni più grandi”.
“La laurea in Infermieristica è stata una sorpresa incredibile per me, un traguardo che mai avrei pensato di raggiungere – ha raccontato ancora Sara - Questo percorso universitario è stato pieno di ostacoli, soprattutto a causa della pandemia, ma non ho mai smesso di lottare. È stata una sfida che ho affrontato con determinazione e una grande sfida anche per il personale sanitario e medico”.
Infine, la neolaureata ha mandato un messaggio di incoraggiamento a tutte le studentesse e a tutti gli studenti con disabilità che stanno considerando un percorso simile al suo o in ambito scientifico: “È vero che questi percorsi possono sembrare spaventosi e pieno di incertezze, ci saranno paure di non farcela, pensieri di mollare per pregiudizi e stereotipi, pensieri di non saper come fare e come affrontarli, tanti sacrifici e delusioni. Con questo voglio dirvi, affrontate le sfide giorno dopo giorno, date tempo al tempo e credete sempre nei vostri sogni, e vedrete che riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi, superando ogni ostacolo. Siate audaci, siate determinati e credete sempre in voi stessi. Il mondo è pieno di opportunità, anche per chi come noi deve superare barriere comunicative. Insieme, possiamo fare la differenza e rendere il mondo un luogo più accessibile per tutti."
“Sara - ha commentato Luca Fanucci, Delegato all’inclusione degli studenti e del personale con disabilità e DSA - ha contagiato con la sua gioiosità tutte le persone con cui è venuta in contatto nel corso della sua carriera universitaria. Le sono personalmente grato per l’entusiasmo con cui ha partecipato a tutte le iniziative e collaborazioni che gli abbiamo proposto negli anni, non ultimo contribuire alla collana Progetti di Vita con la narrazione della sua personale esperienza”.
Originaria del comune di Poggibonsi (SI) Sara Scornavacche, 29 anni compiuti il 10 aprile, oltre ad essere una valente studentessa è anche un’educatrice, docente di Lingua dei segni italiana e una mediatrice culturale di Lingua dei segni italiana/internazionale. Negli anni ha collaborato con le scuole dell’infanzia e le scuole primarie e secondarie nelle province di Livorno e di Siena. Oltre ad aver collaborato con associazioni che si occupano di bambini con difficoltà comunicative. Come mediatrice culturale, Sara è traduttrice di due lingue e collabora con una cooperativa che si occupa di assistenza agli immigrati, aiutando diversi ragazzi sordi stranieri che non conoscono la nostra lingua. Svolge, infine, attività di volontariato, in particolare presso il Dynamo Camp.
Nei suoi anni universitari è stata seguita dall'USID, l'Ufficio Servizi per l'Inclusione di studenti con disabilità dell’Università di Pisa, prevalentemente mediante l'affiancamento di studenti part-time e del servizio di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana), che gli hanno garantito la piena accessibilità alle lezioni e alle attività di tirocinio.
Si è laureato a Pisa il primo studente rifugiato arrivato con i corridoi universitari di UNICORE
È arrivato a Pisa grazie a UNICORE, il progetto University Corridors for Refugees promosso dall’UNHCR e dal MAECI per favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria in Italia, e dopo tre anni Mehari ha ottenuto la laurea in “Exploration and applied Geophysics”, discussa al Dipartimento di Scienze della Terra con relatore il professor Adriano Ribolini. Il suo è un grande risultato, arrivato dopo un lungo percorso che dall’Eritrea, passando dall’Etiopia, lo ha portato a Pisa come rifugiato insieme a Tesfalem, che si laureerà tra poche settimane in “Computer Science and Networking”. Alla discussione della tesi erano presenti per conto dell’Ateneo anche il rettore Riccardo Zucchi - che gli ha consegnato il diploma di laurea - Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali, Marcello Di Filippo, referente del progetto UNICORE per l’Università di Pisa, e alcuni rappresentanti dell’Ufficio per le Relazioni Internazionali.
“È un grande giorno per me ed è bello essere circondati dalle persone che hanno supportato il progetto UNICORE – ha commentato Mehari - A Pisa ho vissuto anni molto intensi, sono arrivato nel periodo difficile della pandemia ed è stata dura, ma con l'aiuto di tutti sono riuscito a raggiungere il traguardo della laurea. Adesso spero di rimanere qua, per il mio futuro spero in un dottorato oppure in un lavoro nel mio settore”.
Mehari e il rettore Riccardo Zucchi.
"Tramite il progetto UNICORE l'Università di Pisa ha accolto due studenti rifugiati provenienti dall'Etiopia a partire dall'anno accademico 2020-21 – ricorda il professor Giovanni Federico Gronchi – Questa azione rientra a pieno titolo fra quelle realizzabili all'interno del Manifesto delle Università inclusive, promosso sempre dall'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati con lo scopo di favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e alla ricerca e di promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica, al quale il nostro Ateneo ha aderito con convinzione. Non bisogna dimenticare inoltre che l'attività è in linea anche con gli SDG (Sustainable Development Goals), che hanno anche l'obiettivo di garantire un’educazione di qualità, equa e inclusiva al fine del benessere dell’umanità. È un grande piacere dunque assistere alla laurea del primo dei due studenti giunti a Pisa: questo è il segno che il programma funziona e vale la pena di proseguirlo e rimarca anche la stretta sinergia fra l’internazionalizzazione e la promozione dell’integrazione ed inclusione nella partecipazione attiva alla vita accademica".
Mehari e Tesfalem.
"Quando viene fornita loro una concreta opportunità, i rifugiati dimostrano di essere una risorsa per la società ospite – aggiunge il professor Marcello Di Filippo – In fondo, chiunque di noi, in una situazione analoga, non chiederebbe carità, ma la possibilità di dimostrare quanto vale". "Abbiamo bisogno di belle storie per tenere accesa la luce della speranza, e questa è una bella storia: di accoglienza, di accesso all'istruzione universitaria, di sviluppo di competenze – commenta la professoressa Enza Pellecchia – Soprattutto ha il sapore di un futuro ricco di possibilità. Si tratta di un traguardo non solo individuale, ma collettivo".
Mehari salutato dal rettore Riccardo Zucchi, dal direttore del Dipartimento di Scienze della Terra Luca Pandolfi e dal prorettore Giovanni Federico Gronchi.
Questo evento, che simboleggia la conclusione di un fruttuoso percorso iniziato nel settembre 2020, è stato festeggiato anche dai rappresentanti dell’ampia rete di partner locali, ovvero la Caritas Italiana, la Diaconia Valdese e la Chiesa Valdese, l’Associazione Sante Malatesta, i Medici con l’Africa Cuamm, il Centro Linguistico d’Ateneo (CLI), il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) e il DSU Toscana, che durante tutto il ciclo di studio hanno assicurato agli studenti il supporto necessario (anche di tipo economico) e favorito il loro adattamento alla vita universitaria, in particolare nel difficoltoso periodo della pandemia. Tra questi erano presenti, in particolare, Francesco Paletti, responsabile degli osservatori delle povertà e delle risorse della Caritas Diocesana di Pisa, Adriana Papagna in rappresentanza della Diaconia Valdese, e Linda Graziadei del Gruppo di Pisa di Medici con l’Africa Cuamm. Anche grazie al loro aiuto e alla loro costante presenza, Mehari e Tesfalem si sono potuti integrare nel tessuto cittadino di Pisa e hanno potuto vivere al meglio la loro esperienza universitaria. A complimentarsi con il neolaureato c’era anche l’ex rettore Paolo Mancarella, che dopo la firma del Manifesto delle Università inclusive, aveva aderito in maniera convinta al Progetto UNICORE.
Mehari con i professori Marcello Di Filippo e Adriano Ribolini, Tesfalem, i rappresentanti dell'Ufficio per le Relazioni Internazionali Unipi e delle associazioni che sostengono il progetto UNICORE.
“Siamo molto orgogliosi di festeggiare Mehari, il nostro primo laureato del progetto UNICORE – ha detto il rettore Riccardo Zucchi alla fine della discussione della tesi – In questa occasione mi sento in dovere di ringraziare tutti gli enti che hanno aiutato i due ragazzi arrivati dall'Eritrea a integrarsi nella loro nuova vita a Pisa. Tutto questo dimostra ancora una volta che la missione di una università è sempre quella di favorire la crescita culturale, la conoscenza e il dialogo anche di chi proviene da situazioni difficili come i contesti di guerra. Proprio in questi giorni la CRUI, riferendosi al recente conflitto scoppiato in Medioriente, ha ricordato come le università siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture, nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace”.
Grandi risultati per gli atleti e le squadre del Centro Ricreativo Dipendenti dell’Università di Pisa
Il Centro Ricreativo Dipendenti Universitari (CRDU) ha ottenuto, con i suoi atleti e le sue squadre, tre grandi risultati ai campionati italiani nelle discipline delle bocce, dragon boat e nuoto.
Per quanto riguarda le bocce, ha conquistato due primi posti nelle categorie Singolo cartellinati e Coppie con le vittorie di Maurizio Paolicchi, che ha battuto il rappresentante della Statale di Milano con un perentorio 12 a 0, e del duo Paolicchi–Passera, anche in questo caso contro la coppia di Milano con il punteggio di 12 a 8.
Nella splendida cornice del lago di Massaciuccoli si è svolto il campionato nazionale di dragon boat con la presenza di 12 Squadre in rappresentanza di altrettanti atenei. L’armo pisano, completato a pochi giorni dalla manifestazione dopo il terzo posto a pari merito dello scorso anno e con soli tre allenamenti effettuati, fin dalla prima batteria si è calato nella manifestazione con grinta e massimo impegno, vincendo le prime due con ampio margine sulle seconde. La semifinale ha visto invece la vittoria dell’imbarcazione di Padova, ma il secondo posto ha comunque dato la possibilità di accedere alla finalissima a quattro. Per la vittoria si sono così scontrate Padova - Firenze – Venezia e Pisa e, dopo 250 metri tiratissimi, la vittoria è andata alla rappresentativa di Firenze, mentre il fotofinish ha decretato la seconda posizione di Pisa davanti alla squadra di Venezia. Un secondo posto che vale come una vittoria.
Nell’ultimo fine settimana a Mestre si è svolto il campionato nazionale di nuoto, in cui il CRDU si è presentato con una formazione agguerrita rispetto alla prima edizione in cui ha partecipato con sole due atlete. Grazie allo scouting di Chiara Caccamo e Rosalba Risaliti la squadra è arrivata a contare venti elementi. Sono state numerose le vittorie e i piazzamenti nelle singole categorie e nelle staffette, anche con distacchi impressionanti, che hanno portato al raggiungimento di un grande terzo posto generale dopo la numerosa rappresentativa della Statale di Milano e la squadra di casa di Venezia.
“Siamo felici di questi ottimi risultati – ha detto il presidente del CRDU, Federico Soldani – che testimoniano il buon lavoro fatto all’interno dell’Ateneo da tanti rappresentanti della nostra comunità. Con i campionati di bocce, dragon boat e nuoto si chiude la stagione 2023, che ha visto un’ampia partecipazione alle competizioni sportive in varie discipline e anche diversi piazzamenti di rilievo”.
Parcheggi Pisamo
L'Università di Pisa ha sottoscritto con Pisamo S.r.l., azienda per la mobilità del comune di Pisa, un accordo che consente al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (anche a tempo determinato), ai professori e ricercatori (anche a tempo determinato) e agli assegnisti di ricerca, provenienti da fuori centro urbano ed impossibilitati ad usufruire del mezzo pubblico, di acquistare abbonamenti mensili per i parcheggi a sosta controllata B1 e B2 delle zone esterne al centro storico alla tariffa agevolata dei residenti (27,00 euro invece di 45,00 euro).
Il personale che fosse interessato potrà fare richiesta dei tagliandi mensili accedendo al seguente form on line: https://forms.office.com/e/gKMLnSNC07.
Per motivi organizzativi la richiesta dovrà essere effettuata con congruo anticipo rispetto alla data di decorrenza dell’abbonamento (possibilmente 10 giorni lavorativi antecedenti alla data di inizio validità) e la consegna dei titoli avverrà previo appuntamento.
I titoli avranno validità 30 giorni solari a partire dalla data di decorrenza.
Per agevolare gli utenti è prevista la possibilità di poter acquistare contestualmente fino a un massimo di 3 titoli che vanno a coprire complessivamente un periodo fino a 90 giorni consecutivi, e di poter ricorrere al ritiro con delega a favore di altro personale unipi.
I titoli rilasciati dagli uffici di questo ateneo agli utenti richiedenti riporteranno: il numero progressivo dell’abbonamento, la data di emissione, data di inizio e fine validità, la targa auto del dipendente dell’Università, il n. di matricola del fruitore.
L’iniziativa è nata per venire incontro alle esigenze di coloro che si trovino impossibilitati (ad es. per esigenze organizzative familiari, spostamenti da o verso zone non servite dal trasporto pubblico locale) ad usufruire dei mezzi pubblici o di mobilità sostenibile per raggiungere il luogo di lavoro: questa Università ha infatti adottato, con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 516 /2022 del 22 dicembre 2022, il Piano Spostamento Casa Lavoro/ Studio (PSCL), che ha come obiettivo quello di ridurre il traffico dei veicoli privati dei lavoratori.
Per ulteriori informazioni, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grandi risultati per gli atleti e le squadre del CRDU
Il Centro Ricreativo Dipendenti Universitari (CRDU) ha ottenuto, con i suoi atleti e le sue squadre, tre grandi risultati ai campionati italiani nelle discipline delle bocce, dragon boat e nuoto.
Per quanto riguarda le bocce, ha conquistato due primi posti nelle categorie Singolo cartellinati e Coppie con le vittorie di Maurizio Paolicchi, che ha battuto il rappresentante della Statale di Milano con un perentorio 12 a 0, e del duo Paolicchi–Passera (a sinistra nella foto in basso), anche in questo caso contro la coppia di Milano con il punteggio di 12 a 8.
Nella splendida cornice del lago di Massaciuccoli si è svolto il campionato nazionale di dragon boat con la presenza di 12 Squadre in rappresentanza di altrettanti atenei. L’armo pisano, completato a pochi giorni dalla manifestazione dopo il terzo posto a pari merito dello scorso anno e con soli tre allenamenti effettuati, fin dalla prima batteria si è calato nella manifestazione con grinta e massimo impegno, vincendo le prime due con ampio margine sulle seconde. La semifinale ha visto invece la vittoria dell’imbarcazione di Padova, ma il secondo posto ha comunque dato la possibilità di accedere alla finalissima a quattro. Per la vittoria si sono così scontrate Padova - Firenze – Venezia e Pisa e, dopo 250 metri tiratissimi, la vittoria è andata alla rappresentativa di Firenze, mentre il fotofinish ha decretato la seconda posizione di Pisa davanti alla squadra di Venezia. Un secondo posto che vale come una vittoria.
Nell’ultimo fine settimana a Mestre si è svolto il campionato nazionale di nuoto, in cui il CRDU si è presentato con una formazione agguerrita rispetto alla prima edizione in cui ha partecipato con sole due atlete. Grazie allo scouting di Chiara Caccamo e Rosalba Risaliti la squadra è arrivata a contare venti elementi. Sono state numerose le vittorie e i piazzamenti nelle singole categorie e nelle staffette, anche con distacchi impressionanti, che hanno portato al raggiungimento di un grande terzo posto generale dopo la numerosa rappresentativa della Statale di Milano e la squadra di casa di Venezia.
“Siamo felici di questi ottimi risultati – ha detto il presidente del CRDU, Federico Soldani – che testimoniano il buon lavoro fatto all’interno dell’Ateneo da tanti rappresentanti della nostra comunità. Con i campionati di bocce, dragon boat e nuoto si chiude la stagione 2023, che ha visto un’ampia partecipazione alle competizioni sportive in varie discipline e anche diversi piazzamenti di rilievo”.
Start Cup Toscana: premiate le migliori idee imprenditoriali e innovative del trasferimento tecnologico degli atenei toscani
Lo scorso 16 ottobre si è svolta la finale regionale della Start Cup Toscana, presso i locali della Scuola Superiore Sant’Anna, che ha ospitato l’edizione di quest’anno. Come di consueto, anche l’edizione di quest’anno è finanziata e patrocinata dalla Regione Toscana, tramite l’URTT (Ufficio regionale di Trasferimento Tecnologico) nell’ambito del progetto per l’autonomia “Giovanisì”.
Le premiazioni sono state introdotte dall’assessora all’Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere, Alessandra Nardini che ha ribadito l’importanza di fare sistema nel territorio toscano nell’ambito della ricerca e della “terza missione” attraverso il quale le conoscenze e le competenze vengono trasmesse al sistema produttivo e all’intera società.
I vincitori della Start Cup Toscana 2023 sono:
- Clepio Biotech (Life Sciences - MED Tech), Università degli Studi di Firenze
- FluidWire Robotics (Industrial), Scuola Superiore Sant’Anna
- Soundsafe Care (Life Sciences - MED Tech), Scuola Superiore Sant’Anna
Il premio “Green and Blue”, messo in palio dal Gruppo Gedi, media partner del PNI, è stato assegnato a InnoMarble (Cleantech & Energy), Scuola Normale Superiore.
A Clepio Biotech va anche il premio speciale in servizi di incubazione offerto da Pont-tech.
Menzione speciale, assegnata dallo Studio Rubino sull’Intellectual Property, a RNA Shield progetto dell’Università di Pisa e vincitore della Call For Ideas 2023, presentato dalla dott.ssa Maria Spada e dalla prof.ssa Susanna Pecchia. Al progetto hanno lavorato anche Diego Palpacelli Laureato in Biotecnologie Vegetali e Microbiche e attualmente titolare di una borsa di studio dell'Associazione Rotary International presso il Centro di ricerca IBMCP di Valencia, Marco Fambrini tecnico laureato e Prof. Claudio Pugliesi entrambi esperti in Genetica agraria. Tutti i componenti del team appartengono al Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.
Da sinistra a destra: Andrea Caneo, laureando in Biotecnologie vegetali e microbiche (laurea magistrale), Maria Spada, dottoranda, e Susanna Pecchia, ricercatrice nel settore Patologia vegetale.
La call for ideas 2023 consiste in un insieme di azioni volte al consolidamento dei collegamenti tra la comunità scientifica universitaria e il mondo dell’impresa, al fine di interfacciare le due realtà sulle reciproche opportunità di sviluppo e di connessione e con l’obiettivo di supportare ricercatori e start-up che presentano idee tecnologiche innovative attraverso un processo di crescita e di reale posizionamento sul mercato. La medesima call è stata vinta a pari merito da Cernais, progetto del prof. Andrea Cerase (altro membro del team Nicola Pomella), la cui idea di base consiste nello sviluppo di nuovi farmaci e terapie per malattie genetiche rare. La startup realizza un sistema ibrido di drug discovery basato su artificial intellicence (AI-powered genetic/small molecule screening in 3rd generation reporter systems) per uno screening efficace e cost-effective.
RNA Shield è una formulazione a base di dsRNA di un prototipo di biofungicida per il controllo del fungo patogeno delle piante Botrytis cinerea causa della malattia della muffa grigia. La tecnologia utilizzata si basa sull'interferenza dell'RNA, un processo biologico naturale mediante il quale piccole molecole di RNA a doppio filamento (dsRNA) silenziano l'espressione dei geni target andando a colpire specifiche molecole di mRNA. È così possibile sviluppare biofungicidi basati sull’RNAi per silenziare specificamente i geni chiave per la crescita di agenti patogeni parassiti senza produrre organismi geneticamente modificati (OGM). L'obiettivo finale è creare una polvere liofilizzata che possa essere miscelata con acqua e poi spruzzata sulle piante e sui frutti.
Nove studenti e dottorandi in partenza per le università di Stati Uniti e Canada grazie all’accordo con ISSNAF
Sono nove gli studenti dell’Università di Pisa – sei studenti di laurea magistrale e tre dottorandi – che stanno per partire per un periodo di studio nelle università del Nord America grazie all’accordo stipulato nel 2019 con ISSNAF (Italian Scientists & Scholars In North America Foundation), un’organizzazione no-profit che connette oltre 3500 accademici e ricercatori italiani operanti negli Stati Uniti e in Canada e sostiene la cooperazione scientifica tra l’Italia e il Nord America. ISSNAF è stata fondata nel 2007 da 36 scienziati italiani, tra cui 4 premi Nobel, con il sostegno dell’Ambasciata Italiana a Washington DC.
L’accordo prevede la possibilità, ogni anno, per circa 15 studenti tra PhD e laurea magistrale di svolgere un periodo di studio o ricerca presso istituzioni nordamericane. Il periodo di mobilità è di 6 mesi per i dottorandi e di 3 mesi per gli studenti di laurea magistrale. Nel 2022 sono stati 16 gli studenti e dottorandi che si sono recati presso prestigiose istituzioni nordamericane quali, ad esempio, Harvard, Princeton, Purdue e Stanford.
“Grazie al bando ISSNAF ho potuto raggiungere Fermilab, il laboratorio di fisica delle particelle del governo americano a Chicago, per poter svolgere la mia tesi magistrale nel campo dell’AI – racconta Franco Terranova, studente magistrale di Artificial Intelligence and Data Engineering – Esperienze di questo tipo aiutano a sviluppare diverse skills rilevanti per prospettive future in ambito internazionale”.
Franco Terranova.
“Il mio periodo di studio in Nord America si è svolto nel gruppo del Professor Alberto Salleo presso il dipartimento di Material Science & Engineering dell'Università di Stanford – ricorda Giulia Salzano, studentessa magistrale di Fisica – Questi tre mesi sono stati molto formativi per me, non solo perché mi hanno permesso di acquisire conoscenze in un settore d'avanguardia come la computazione neuromorfica, ma soprattutto perché mi hanno dato la possibilità di esplorare e vivere il mondo della ricerca in un'istituzione d'eccellenza il cui prestigio si fonda sull'interdisciplinarietà e il lavoro di squadra tra i vari gruppi e dipartimenti”.
Giulia Salzano.
“Grazie all'ISSNAF, ho avuto il privilegio di lavorare alla Purdue University sul mio progetto di tesi incentrato sul potenziamento di una rete neurale per il denoising delle immagini ecografiche – racconta Chiara Delli Colli, studentessa magistrale di Ingegneria biomedica – Questa incredibile opportunità mi ha permesso di collaborare con una figura illustre, il professor Eugenio Culurciello, e il suo team di dottorandi. Attraverso questa esperienza, ho acquisito e potenziato diverse competenze tecniche specifiche del mio campo, ma anche su altri campi. Posso tranquillamente affermare che questa opportunità abbia arricchito il mio bagaglio culturale e personale, oltre le mie aspettative".
“L'implementazione di una ricerca indipendente e all'avanguardia seguita dalla combinazione di risultati positivi direttamente nella mia tesi è stata la parte unica della mia esperienza all'università di Calgary, in Canada, che è stata possibile vincendo la borsa di ISNAAF”, commenta Amin Mohammad Gholipour Aghdam, studente magistrale di Ingegneria civile e industriale.
Amin Mohammad Gholipour Aghdam.
"The ISSNAF internship proved to be an invaluable opportunity that greatly enhanced my educational path. It empowered me to autonomously tackle a project, fostering a comprehensive grasp of my academic discipline – dichiara Israel Abebe Admasu, studente magistrale di Neuroscience – Beyond broadening my knowledge, this experience solidified my dedication to excelling in academia and conducting meaningful research within the field of Neuroscience. The Internship was conducted at Harvard Medical School”.
Israel Abebe Admasu.
“Sono stato fortunato ad aver trascorso tre mesi presso l’Arizona State University per la mia tesi sui problemi a frontiera libera, e devo dire che è stata un’esperienza incredibilmente stimolante e formativa. Non solo ho fatto progressi significativi nella mia ricerca, ma ho anche ampliato i miei orizzonti culturali e accademici – conclude Matteo Talluri, studente magistrale di Matematica – L’ambiente internazionale, l’attenzione alla ricerca di qualità e la bellezza del luogo hanno reso questa esperienza indimenticabile e altamente raccomandabile per chiunque desideri arricchire il proprio percorso accademico e personale”.
Matteo Talluri.
Inaugurato il laboratorio congiunto Università di Pisa – Baker Hughes | Nuovo Pignone
È stato inaugurato giovedì 18 ottobre presso la Palazzina Piaggio della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa in Largo Lucio Lazzarino 1, un nuovo laboratorio per la “Progettazione delle macchine a fluido” dove lavorerà un gruppo di ricerca e progettazione che vede assieme l’Università di Pisa e Baker Hughes | Nuovo Pignone.
Le attività di ricerca e progettazione del laboratorio congiunto hanno come obiettivo la sostituzione del gas naturale fossile con gas verdi da fonti rinnovabili nell’alimentazione delle turbine per la produzione di energia, così da contribuire al raggiungimento delle “zero emissioni nette” entro il 2050.
Il laboratorio nasce all’interno delle attività previste dall'accordo quadro firmato dall’Ateneo pisano e Baker Hughes e che ha consolidato una collaborazione strategica nel campo della ricerca per la transizione energetica iniziata nel 2010.
Accordo tra Università di Pisa e Baker Hughes per la collaborazione tecnico-scientifica in ambito energia
Rendere ancora più efficace e trasversale la ricerca e la sperimentazione per incoraggiare nuovi progetti che coniughino l’innovazione tecnologica con il percorso della transizione energetica verso un’energia a zero emissioni nette. È questo uno degli obiettivi più ambiziosi dell’accordo quadro che l’Università di Pisa e l’azienda Baker Hughes hanno firmato oggi, consolidando una collaborazione strategica nel campo della ricerca per la transizione energetica iniziata nel 2010.
“Con questo accordo quadro confermiamo la nostra volontà di consolidare le relazioni e le sinergie con le imprese del territorio – ha dichiarato il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Negli anni sono state molte le attività di ricerca svolte in collaborazione con Baker Hughes, ma da oggi inizia una nuova fase. L’accordo che abbiamo appena firmato dà, infatti, maggior organicità ad un rapporto iniziato oltre dieci anni fa con i nostri dipartimenti di ingegneria e quello di economia e management, che adesso potrà, invece, allargarsi anche ad altre aree, permettendo lo sviluppo di sempre nuovi progetti di ricerca e di innovazione tecnologica nell'ambito della sostenibilità ambientale”.
“In Baker Hughes lavoriamo per proporre soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la decarbonizzazione lungo l’intera catena del valore dell’energia, che puntiamo a rendere più sicura, più sostenibile e più efficiente per le persone e per il pianeta - dichiara Paolo Noccioni, Presidente di Nuovo Pignone, IET, Baker Hughes - Siamo felici di allargare il perimetro della collaborazione con l’Università di Pisa, perché per noi la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni sono la chiave per affrontare un percorso lungo e sfidante come quello verso la transizione energetica. Siamo convinti che il successo di questo percorso dipenda dalla capacità di attivare un sistema di rapporti e collaborazioni con le migliori eccellenze accademiche e aziendali, oltre che con le Istituzioni e le comunità locali nelle quali operiamo”.
“Questo accordo intende consolidare e ampliare la collaborazione tra Baker Hughes e la nostra università, per far fronte alle sfide poste dalla transizione energetica – ha spiegato la professoressa Chiara Galletti, delegata del rettore per le relazioni industriali - L’utilizzo di vettori energetici da fonti rinnovabili, quali l’idrogeno verde, richiede una forte innovazione tecnologica, in quanto le tecnologie esistenti sono state tradizionalmente sviluppate per combustibili fossili. Tale innovazione può essere stimolata efficacemente dall’interazione tra il mondo accademico e quello industriale. Questo accordo è perfettamente in linea con gli obiettivi strategici dell’attuale governance sulla valorizzazione delle conoscenze attraverso un dialogo sempre più stretto con il territorio.”
A conferma della concretezza di questo accordo, nel pomeriggio è stato inaugurato, presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, un primo laboratorio congiunto per la “Progettazione delle macchine a fluido”.
"Questo laboratorio rappresenta il coronamento di anni di collaborazione tra l'Ateneo e Baker Hughes in moltissimi settori dell'ingegneria - ha dichiarato il professor Leonardo Bertini, coordinatore della struttura - Nel laboratorio troveranno posto tutti quegli studenti e quei dottorandi che svolgono attività di ricerca in collaborazione con Baker Hughes su tematiche di interesse comune con l'Università e qui potranno accedere a strumenti di calcolo avanzati, messi a disposizione direttamente dall'azienda. Questo è un elemento estremamente importante per la loro formazione di ingegneri perché li mette a contatto con le problematiche quotidiane del loro lavoro. Sono convinto che questa collaborazione rappresenti una grande opportunità anche per la Toscana e per tutto il Paese".
L’accordo quadro siglato con Baker Hughes rappresenta, infine, una grande opportunità anche per studentesse e gli studenti dell’Università di Pisa, grazie alla possibilità tirocini curricolari ed extra curricolari che agevoleranno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Per non parlare delle borse di ricerca e di dottorato che l’azienda finanzia. Baker Hughes ha, inoltre, lanciato presso l'Università di Pisa il premio di Laurea intitolato alla memoria del collega Daniele Tampucci.
Nell’occasione della firma dell’accordo quadro è stato presentato anche un Protocollo di Intesa che delinea le principali progettualità che i due soggetti intendono realizzare insieme, con riferimento alla terza missione universitaria e che riguardano in particolar modo la valorizzazione e la diffusione delle materie STEM, l’inclusione e la parità di genere.