Circle U. prosegue il suo viaggio verso l’università europea del futuro
Spesso si è detto che far parte di Circle U. è come correre una maratona. E che la fase pilota dell'alleanza è stata solo uno sprint. L'ultima frenetica settimana della prima fase deve essere sembrata il riscaldamento per una maratona, con la settima National Conference a Bruxelles e la General Assembly a Oslo.
Il 23 e 24 ottobre, l’UCLouvain ha ospitato la conferenza “Creating now the university of tomorrow” che ha chiuso il ciclo delle National Conference, segnando la transizione alla prossima fase dell'alleanza. Per l’Università di Pisa hanno partecipato Giovanni F. Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali, Alessio Cavicchi, delegato del rettore per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione, il professor Marco Abate, e alcuni rappresentanti del personale tecnico amministrativo che fanno parte dei Work Package dell’Alleanza.
Nella nuova fase di Circle U. l’Università di Pisa coordinerà il gruppo di lavoro “Strengthening Societal Engagement" e, al suo interno, sarà responsabile di due task force specifiche: la prima è “Mapping the regional needs for an open discovery process”; l’altra è “Developing, scaling up and offering innovative educational activities that equip students to contribute to societal impact”.
L’Ateneo pisano sarà inoltre responsabile di altre due task force all’interno del gruppo di lavoro “Creating interdisciplinary and innovative teaching and learning opportunities”: una si occuperà delle “Short-term blended activities”, con il compito di organizzare i corsi brevi in comune con gli altri partners; l’altra è “Boosting the societal impact of research and innovation in the Knowledge Hubs and expanding the ERIA pilot activities for citizens and society involvement in research and innovation”, con il compito di organizzare di lectures e seminari per il coinvolgimento di cittadini e della società.
Negli ultimi due anni, le National Conference sono state organizzate dalle università partner di Circle U. con l'obiettivo di discutere lo sviluppo dell'Iniziativa delle Università Europee con i responsabili politici e gli stakeholder nel campo dell'istruzione superiore e della ricerca. La scelta di Bruxelles come sede dell'ultima conferenza del ciclo è stata simbolica, in quanto ha esteso il dibattito oltre il livello nazionale coinvolgendo gli stakeholder europei e con sede a Bruxelles.
La conferenza ha riunito più di 150 partecipanti provenienti dalle università partner, altre alleanze, reti universitarie, organizzazioni di stakeholder europei, ministri e altre autorità pubbliche, istituzioni dell'UE e altri partner. Insieme, è stato esaminato il ruolo delle alleanze nella trasformazione dell'istruzione superiore e della ricerca in Europa. Come questa nuova cooperazione transnazionale cambierà il modo in cui insegniamo, apprendiamo e facciamo ricerca? Come vengono influenzati i vari stakeholder: studenti, docenti, personale, settore non accademico? Come possiamo andare avanti e realizzare il potenziale delle pratiche innovative sviluppate dalle alleanze?
I risultati raggiunti
Guardando indietro ai primi tre anni dell'alleanza, ci sono numerosi risultati da festeggiare e su cui continuare a lavorare.
Tra i principali successi ci sono i Knowledge Hubs su Climate, Democracy e Global Health, che sono molto attivi e si occupano di alcune delle principali sfide che il mondo sta affrontando. Le Summer School, dieci in totale e organizzate dai Knowledge Hubs e dai Chairs, sono state un successo per due anni di seguito, dalle quali sono state sviluppate proposte di finanziamento per la ricerca.
I 46 Chairs hanno svolto un ruolo fondamentale in tutte le iniziative promosse da Circle U.: oltre alle Summer School, ci sono stati hackathon e challenge per gli studenti, finanziamenti per iniziative bottom-up, l’Inter Circle U. Prize e l’Early Career Researchers forum per gli accademici, per citarne solo alcune. La Circle U. Student Union (CUSU) ha svolto un ruolo significativo nella formazione dell'alleanza. E non dimentichiamo che questo lavoro è iniziato nel bel mezzo di una pandemia, e nel frattempo l’Alleanza è passata da sette a nove università.
"Tre anni nella vita delle nostre università sono quasi nulla. Ma guardando alla fase pilota, è davvero impressionante quanto abbiamo realizzato. Oltre alle iniziative concrete e alle opportunità sviluppate grazie a tutti i colleghi, siamo riusciti a creare le condizioni per rendere questa alleanza dinamica e sostenibile. Nella prossima fase, amplieremo le molte iniziative esistenti, esploreremo nuovi modi di insegnare, apprendere e lavorare insieme. Continueremo a plasmare il futuro dell'istruzione superiore e della ricerca," afferma Kevin Guillaume, segretario generale (nella foto in alto).
Guardando avanti
Alcune delle priorità del prossimo futuro sono il raggiungimento di procedure comuni e un miglior coordinamento tra le università, l’aumento del numero di short-term opportunities e l’ampliamento di opportunità per gli studenti.
"Uno dei compiti principali nella prossima fase sarà lo sviluppo del Circle U. Open Campus, un campus europeo virtuale che funge da punto unico di accesso alle opportunità educative e di mobilità. Questo sforzo coinvolgerà un gruppo diversificato, tra cui personale accademico, tecnico e amministrativo, e richiederà una coordinazione meticolosa," afferma il Decano del Campus Aperto, il professor Eivind Engebretsen.
A Oslo per definire la rotta
Il giorno successivo alla National Conference di Bruxelles, la General Assembly si è riunita all'Università di Oslo. Rettori, presidenti e studenti hanno discusso non solo dei progressi di Circle U. raggiunti fino ad oggi con la fase pilota, ma hanno anche riflettuto sul futuro dell'alleanza. Per l’Università di Pisa erano presenti il rettore Riccardo Zucchi e Giovanni F. Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali.
Tra i molti argomenti strategici, la General Assembly ha fornito input decisivi per la strategia globale di Circle U., discusso della necessità di monitorare e valutare i risultati, valutato opinioni su come promuovere il coinvolgimento degli studenti in futuro e riflettuto già sul prossimo periodo di finanziamento e sul cosiddetto "percorso di investimento" attualmente progettato dalla Commissione europea.
Rettori, presidenti e studenti hanno anche partecipato a una discussione molto interessante con l’Oslo Science City e hanno ulteriormente discusso la cooperazione con attori dell'innovazione locali e regionali.
“Le nostre discussioni hanno dimostrato ancora una volta che l’Alleanza Circle U. rappresenta un punto strategico nell'agenda di tutte le università partner. Sin dal lancio della nostra alleanza, ci siamo impegnati ad andare oltre a qualsiasi altro progetto finanziato dall'UE. E quindi, anche se la conclusione della fase pilota è un passo importante, i rettori e i presidenti, così come i rappresentanti del CUSU, stanno già guardando avanti alla prossima fase e anche oltre", afferma il presidente Vincent Blondel.
La muta. Spettacolo teatrale con Tommaso Radicioni
Tutte le informazioni al link: https://www.unipi.it/index.php/attivita-e-viaggi-studenteschi/item/26927-la-muta-spettacolo-teatrale-con-tommaso-radicioni
La muta. Spettacolo teatrale con Tommaso Radicioni
Lunedì 6 novembre, alle ore 18.30, presso lAula M2 del Polo Bruno Pontecorvo, avrà luogo lo spettacolo teatrale dal titolo "La muta" con Tommaso Radicioni.
L'evento è realizzato da PISA Città di Frontiera con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche autogestite.
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Getting the Plastic out of packaging: eco-packaging for food made from chitosan and essential oils developed from black soldier flies
The eco-packaging can be found as spray, liquid, film, or tray made from chitosan derived from the exoskeleton of insects such as the black soldier fly. The innovation to reduce the use of plastic in packaging comes from the PRIMA Fedkito project that has just been concluded, which is coordinated by Professor Barbara Conti of the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences at the University of Pisa.
Kumquat treated with chitosan
“Chitosan is a completely natural and biodegradable substance that has many uses in organic farming and in cosmetic, pharmacological, medical, veterinary and textile industries,” explains Barbara Conti. “It is generally obtained from the exoskeleton of crustaceans or the cell walls of mushrooms, but also from insects. Following a circular economy criterion, to produce it we used pupae of Hermetia illucens (Diptera Stratiomyidae), also known as the black soldier fly, bred on organic waste coming from the food chain”.
Black soldier fly.
In general, the packaging has been designed based on various food characteristics. It can be found as film, trays, or sprays to protect fruit, vegetables, meat, cheese, and cured hams.
To enhance the protective effects of chitosan, the researchers also experimented with the addition of essential oils, which alone have insecticidal and fungicidal properties. The result is a differently flavoured packaging with added sensory value, e.g., a chitosan and black pepper spray to enhance the organoleptic characteristics and the bright, fresh appearance of small hamburgers.
A further step forward in experimentation has been able to produce packaging that is not only sustainable but also intelligent. In fact, the research unit of the University of Bologna directed by Professor Elisa Michelini has developed new-generation biosensors, which are simple to use and inexpensive, to be applied to chitosan packaging, which are used to indicate the presence and quantity of contaminants, bacteria, mycotoxins, but also the quality of packaged food.
Tray made from chitosan and on the right with the addition of essential oils
The entire Fedkito project consortium includes, together with the University of Pisa, the Universities of Bologna, Hassan II of Casablanca in Morocco, Thessaly in Greece, the Sorbonne and the Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites for France, the Biotechnology Centre of Borj Cedria in Tunisia, and as corporate partners two Italian companies, Gusto parmigiano and Azienda Agricola Salvadori Furio.
Accolta in rettorato una delegazione della Kasetsart University di Bangkok
Il 30 ottobre l’Università di Pisa ha dato il benvenuto a una delegazione proveniente dalla Kasetsart University di Bangkok, composta dal vicepresidente incaricato delle relazioni internazionali, professor Kampanat Pensupar, dal direttore della Facoltà di Economia, professor Visit Limsombunchai, dalla delegata per l’internazionalizzazione della Facoltà di Agraria, professoressa Donludee Jaisut e dal direttore del Dipartimento di Storia, professor Korakit Choomgrant.
I quattro rappresentanti sono stati accolti dal prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali, professor Giovanni F. Gronchi, dai coordinatori per l’internazionalizzazione dei dipartimenti di Scienze della terra, Economia, Chimica e chimica industriale, Scienze veterinarie e Biologia e dal professor Mario Giorgi del dipartimento di Scienze veterinarie, protagonista di un’intensa attività di collaborazione con l’ateneo di Bangkok fin dal 2014. La visita è stata organizzata dall’Unità Programmi Internazionali di Cooperazione, Formazione e Mobilità, che nell’ambito dell’International Credit Mobility del programma Erasmus+ ha gestito mobilità di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo da e verso la Kasetsart University.
La visita istituzionale – volta a rafforzare ed estendere a nuovi ambiti la collaborazione fra l’Università di Pisa e l’ateneo thailandese – ha visto nella mattinata un momento di approfondimento tra i docenti su possibili futuri progetti comuni di didattica e ricerca e ulteriori scambi di studenti e docenti. La delegazione ha visitato nel pomeriggio l’ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado.
Via la plastica dal packaging: ecco gli eco-imballaggi a base di chitosano e oli essenziali
In spray, liquido, pellicola o in vaschette ecco gli eco-imballaggi a base di chitosano ricavato dall’esoscheletro di insetti come la mosca soldato nera. L’innovazione per ridurre l’uso della plastica nel packaging arriva dal progetto europeo PRIMA Fedkito appena giunto a conclusione e coordinato dalla professoressa Barbara Conti del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa.
Mandarino cinese rivestito con chitosano
“Il chitosano è una sostanza del tutto naturale e biodegradabile che ha molteplici usi in agricoltura biologica e nell’industria cosmetica, farmacologica, medica, veterinaria e tessile – spiega Barbara Conti – Generalmente si ricava dall’esoscheletro di crostacei o dalle pareti cellulari dei funghi, ma anche da insetti. Seguendo un criterio di economia circolare noi per produrlo abbiamo utilizzato le pupe di Hermetia illucens (Diptera Stratiomyidae), conosciuta anche come mosca soldato nera, allevata su scarti organici della filiera alimentare”.
In generale, gli imballaggi messi a punto sono stati pensati a seconda delle caratteristiche dei cibi. Si va dalla pellicola alle vaschette sino allo spray per proteggere frutta, verdura, carne formaggi e prosciutti in stagionatura.
Mosca soldato nera
Per potenziare gli effetti protettivi del chitosano, i ricercatori hanno inoltre sperimentato l’aggiunta di oli essenziali che già da soli hanno proprietà insetticide e fungicide. Il risultato sono stati imballaggi aromatizzati in modo diverso, con un valore aggiunto dal punto di vista sensoriale, come ad esempio uno spray al chitosano e pepe nero per esaltare le caratteristiche organolettiche e l’aspetto brillante e fresco di piccoli hamburger.
Un ulteriore passo avanti della sperimentazione è stata la produzione di imballaggi non solo sostenibili ma intelligenti. L’unità di ricerca dell’Università di Bologna diretta dalla professoressa Elisa Michelini ha infatti messo a punto dei biosensori di nuova generazione, economici e molto semplici da usare, da applicare sulle confezioni in chitosano per monitorare la presenza e la quantità di contaminanti, batteri, micotossine, ma anche la qualità del cibo confezionato.
Due vaschette prodotte con chitosano, a destra con l’aggiunta oli essenziali
Oltre all’Università di Pisa, il consorzio del progetto Fedkito comprende le Università di Bologna, Hassan II di Casablanca in Marocco, Tessaglia in Grecia, la Sorbona e il Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites per la Francia, il Centro di Biotecnologia di Borj Cedria in Tunisia e, come partner aziendali due italiane, Gusto parmigiano e Azienda Agricola Salvadori Furio.
Università di Pisa: parcheggi meno cari per dipendenti, docenti e ricercatori
Da questo autunno, l'abbonamento mensile per parcheggiare nelle zone a sosta controllata B1 e B2 delle zone esterne al centro storico di Pisa costerà, al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, ai professori, ai ricercatori e agli assegnisti di ricerca dell'Università di Pisa che non vivono nel centro urbano e non possono utilizzare la rete di trasporto pubblico, 27 euro (Iva inclusa) invece di 45 euro.
E questo grazie all'accordo che l'Ateneo ha recentemente firmato con la società Pisamo srl. La tariffa agevolata è riservata anche a dipendenti, docenti e ricercatori a tempo determinato.
La richiesta dei tagliandi mensili dovrà essere presentata almeno 10 giorni prima dell'inizio della validità dell'abbonamento. Ogni titolo avrà validità 30 giorni solari, con la possibilità di acquistarne contemporaneamente fino a 3, così da coprire un periodo complessivo di 90 giorni consecutivi.
I dettagli e le indicazioni operative dell’iniziativa sono reperibili alla pagina: Parcheggi Pisamo
Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Raffaello Ciucci
Domenica 29 ottobre è scomparso il professor Raffaello Ciucci, a lungo ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Qui di seguito pubblichiamo un ricordo di Raffaello Ciucci a firma del professor Gabriele Tomei.
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La mattina del 29 ottobre ci ha lasciati il professor Raffaello Ciucci, fino al 2014 professore ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Laureato alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento, ha fatto parte fin dai primi anni ’70 del gruppo di giovani ricercatori che ha contribuito in maniera significativa alla fondazione e all’animazione scientifica e culturale prima dell’Istituto di Sociologia e poi del Dipartimento di Scienze Sociali. Ha insegnato Principi e fondamenti del servizio sociale, Sociologia della famiglia e dell’educazione, Sociologia del Mutamento nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Sempre a Pisa ha insegnato Sociologia dei conflitti e della costruzione della pace nel corso di studio in Scienza della Pace e Sociologia Generale nel corso di studio in Comunicazione pubblica sociale e d’impresa. Tra il 1992 ed il 1999 ha insegnato Sociologia generale nella Facoltà di Economia dell’Università di Palermo e in quella di Scienze Politiche dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Raffaello Ciucci è stato uno studioso attento della teoria sociologica classica e contemporanea che ha sapientemente utilizzato per esplorare la sopravvivenza delle dimensioni non utilitaristiche e conviviali della vita sociale (si ricordano in proposito le sue ricerche su Ivan Illich e quelle sulle condizioni di possibilità della socialità comunitaria). Tuttavia, il suo impegno più ampio e appassionato lo ha dedicato alle ricerche sulla condizione giovanile, di cui ha indagato il progressivo indebolimento che a partire dagli anni ’80 ha caratterizzato la presenza nel mercato del lavoro e poi le più generali condizioni di definizione della soggettività.
Il programma di ricerca di Raffaello Ciucci ha sempre avuto uno sguardo applicativo, nelle scelte metodologiche ma anche nella vocazione pubblica che ha perseguito facendo del suo lavoro intellettuale una occasione di costante dialogo e confronto con i territori e i mondi associativi che ha sempre frequentato.
Raffaello Ciucci è stato anche un uomo delle istituzioni, di cui si è sempre messo a servizio con generoso senso di responsabilità ma anche con raro senso critico. Presso la sua Università di Pisa ha ricoperto l’incarico di vicepreside della Facoltà di Scienze Politiche, di presidente dei corsi di studio (laurea triennale) in Scienze Sociali e in Servizio Sociale e dei corsi di studio (laurea magistrale) in Sociologia e Programmazione e Politica dei Servizi Sociali, di direttore della Scuola di Dottorato in Scienze Politiche e Sociali. Nella sua città, Viareggio, è stato assessore alle Politiche Sociali trasformando le strategie e le pratiche di quel settore in un laboratorio collettivo di sperimentazione teorica e operativa.
Di Raffaello ci mancheranno le acute riflessioni, la capacità organizzativa, la sapienza politica, ma soprattutto il sorriso e la gentilezza.
I funerali si terranno martedì 31 ottobre alle ore 15 presso la Basilica di San Paolino a Viareggio.
Gabriele Tomei
Dipartimento di Scienze politiche
Università di Pisa
A Unipi il primo master in Scienze Sensoriali per un’Alimentazione Sana e Consapevole
E’ nato all’Università di Pisa il master di primo livello in Scienze Sensoriali per un’Alimentazione Sana e Consapevole in collaborazione con l’International Academy of Sensory Analysis. Obiettivo del master è rendere più consapevole l’approccio al cibo e più gratificante l’applicazione dei principi di una sana e corretta alimentazione a cominciare dalla dieta mediterranea. Il master è aperto ai laureati in ogni disciplina ed è possibile iscriversi sino al 13 novembre. Le competenze acquisite potranno essere spese in vari settori, dal tecnologico per ottimizzare il profilo sensoriale degli alimenti, alla comunicazione, al marketing, sino all’ambito educativo.
Il percorso formativo è organizzato in quattro moduli di cui tre on line, con lezioni concentrate tra il venerdì e il sabato da metà gennaio a metà luglio. Sono inoltre previste sessioni interattive di analisi sensoriale dei principali alimenti che caratterizzano la dieta mediterranea, ad esempio vino, pane e prodotti da forno, olio, formaggi, salumi, cioccolato, caffè.
“La dieta mediterranea è spesso citata nei programmi tv che parlano di cucina e di corrette abitudini alimentari per raggiungere il benessere, ma quando proviamo a calare questi concetti nella vita reale arrivano le difficoltà - spiega la professoressa Francesca Venturi dell’Università di Pisa - Sappiamo infatti scegliere il cibo che mangiamo e riconoscerne le caratteristiche al di là delle informazioni nutrizionali che troviamo sulle etichette?”.
“In realtà i nostri sensi ci parlano, ci danno indizi – continua Venturi - tuttavia, nella maggior parte dei casi non sappiamo ascoltare quello che il cibo ci racconta oppure ci facciamo distrarre da ciò che è appositamente aggiunto agli alimenti per condizionarci nelle scelte. Da qui l’esigenza del master, per sviluppare un approccio innovativo e consapevole alla scelta dei regimi alimentari”.
Il master è promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutraceutica e Alimentazione per la Salute Nutrafood. Il costo è di 3600 euro e sono previste agevolazioni e borse. Per info: https://www.agr.unipi.it/master-di-primo-livello-in-scienze-sensoriali-per-unalimentazione-sana-e-consapevole/
Premiato il lavoro dei musei universitari di Pisa
I musei universitari di Pisa si aggiudicano tre dei primi cinque posti nella graduatoria di merito con cui la Regione Toscana ha assegnato i contributi a 113 musei ed ecomusei di rilevanza regionale, con il primo posto all’Orto e Museo Botanico, il secondo posto al Centro di Ateneo Museo di Storia Naturale e il quinto posto al Museo della Grafica.
Nella valutazione sono stati presi in considerazione vari parametri, tra cui: le dotazioni fisse dei musei, i servizi di accoglienza, il numero di visitatori, il numero di utenti on-line, le attività educative in presenza e on-line, gli eventi rivolti al pubblico in presenza e on-line, le attività di studio e ricerca e le ore di apertura al pubblico.
Tripletta importante per i musei di Ateneo nel loro ultimo anno di permanenza tra i musei ed ecomusei accreditati dalla Regione Toscana, una permanenza decennale che risale al 2012 per il Centro di Ateneo Museo di Storia Naturale e per il Museo della Grafica e al 2014 per l’Orto e Museo Botanico.
A partire dal 2023 l’Orto e Museo Botanico, il Centro di Ateneo Museo di Storia Naturale e il Museo della Grafica, in quanto musei universitari, hanno presentato domanda di accreditamento al nuovo Sistema Museale Nazionale in base alla procedura prevista dal Ministero della Cultura per i musei statali. La richiesta per l’accreditamento nazionale comporterà quindi, a partire dal 2023, l’esclusione dal novero dei musei di rilevanza regionale, ma questo non significherà la cessazione della proficua collaborazione che ormai da oltre dieci anni contraddistingue i rapporti fra i musei e la Regione Toscana che proseguirà nell’attività di promozione delle attività espositive, educative e divulgative dei musei di Ateneo.