Pisa e il mondo Arabo
In occasione del Fibonacci Day del 23 novembre, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, si inaugura all’Archivio di Stato di Pisa la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che resterà aperta sino al 23 gennaio 2024. All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu.
La mostra è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche strepitosi per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.
“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.
“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.
"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.
Gli altri appuntamenti sono il 23 novembre un concerto di musica araba in Archivio in occasione dell’inaugurazione della mostra, la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.
"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."
Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa presentate in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti l’8 novembre.
Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli e Fabrizio Franceschini.
L’avventura della conoscenza: "amate le vostre idee al punto da lavorarci giorno e notte"
Aula Magna piena di studentesse e studenti per ascoltare la professoressa e Senatrice a vita Elena Cattaneo. L’incontro si è svolto il 7 novembre al Polo Carmignani nell’ambito di “Sguardi nel futuro”.
L'aula magna del Polo Carmignani durante l'incontro con la professoressa Elena Cattaneo
Hanno parteciapto all'iniziativa il Rettore dell'Ateneo pisano Riccardo Zucchi, il professore Dario Pisignano e lo scrittore e giornalista Piero Bianucci, entrambi curatori della rassegna insieme al Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC). La conferenza pisana della professoressa Cattaneo, introdotta da un preludio misicale del maestro Manfred Giampietro, è stata anche l’occasione per farle alcune domande sulla sua personale avventura nella conoscenza.
La professoressa Cattaneo e il Rettore Riccardo Zucchi
Professoressa Cattaneo, quali sono stati i temi che ha toccato in questo appuntamento pisano?
Principalmente ho parlato di quella che definisco 'l'avventura della conoscenza', cioè di come la scienza e la ricerca possano aiutarci ad avere maggiore fiducia nel futuro e di come il metodo scientifico, che ci aiuta a mettere alla prova idee e preconcetti e a superare i fallimenti, possa essere una efficace "bussola" che ci accompagna nella nostra esplorazione del mondo.
Cosa consiglia a chi vuole intraprendere una carriera nella scienza?
Di prepararsi ad affrontare difficoltà e fallimenti, perché nella scienza si procede per prove ed errori; di amare le proprie idee al punto da lavorarci giorno e notte per mesi, ma di essere pronti a lasciarle andare e a ricominciare da capo se prove ed esperimenti dimostrano che non sono abbastanza solide; di non mentire mai sui risultati delle proprie ricerche e di essere sempre pronti a difendere i dati e le prove da ogni tentativo di piegarli alle convenienze del momento.
Un suo ricordo personale all'inizio del suo percorso da scienziata.
Ricordo che, durante la mia tesi sperimentale in Farmacia negli anni '80, i risultati degli esperimenti che conducevo nella giornata venivano elaborati durante la notte e stampati da una grande stampante: la mattina dopo, io entravo in laboratorio letteralmente correndo, impaziente di leggere i numeri sui fogli. Se si ripetevano uguali a sei a sei, voleva dire che avevo lavorato bene e che potevo andare avanti. Ricordo ancora l’emozione dell’attesa, come davanti ai regali di Natale nell'istante prima di scartarli.
Quell’emozione non mi ha mai abbandonata. La provo tutte le volte che mi avvicino al microscopio per osservare il comportamento delle cellule o che ricevo i risultati di un esperimento o, ancora, quando in laboratorio a uno di noi viene in mente una nuova idea di cui già riusciamo a immaginare un percorso sperimentale.
"Robe dell’altro mondo" di Carrozzeria Orfeo al Teatro Nuovo
Venerdì 10 novembre alle 21 Carrozzeria Orfeo torna sul palco del Teatro Nuovo di Pisa con lo spettacolo ‘Robe dell’altro mondo’ , una pièce teatrale, nata nel 2012, tra le più visionarie della compagnia.
Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, censura e terrorismo ideologico sono elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato. In un mondo colpito da una profonda crisi economica, sociale e umana, e dove ogni via d’uscita sembra ormai perduta, l’unica speranza di salvezza sembra essere rappresentata dagli Alieni, da qualche tempo scesi sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi più gravi.
Studenti e dipendenti dell’Università di Pisa possono acquistare un biglietto ridotto a 10 euro
Botteghino del teatro aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online:
https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/robe-dellaltro-mondo-carrozzeria-orfeo
Info: Ufficio stampa Teatro Nuovo Pisa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"Robe dell’altro mondo" di Carrozzeria Orfeo al Teatro Nuovo
Venerdì 10 novembre alle 21 Carrozzeria Orfeo torna sul palco del Teatro Nuovo di Pisa con lo spettacolo ‘Robe dell’altro mondo’ , una pièce teatrale, nata nel 2012, tra le più visionarie della compagnia.
Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, censura e terrorismo ideologico sono elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato. In un mondo colpito da una profonda crisi economica, sociale e umana, e dove ogni via d’uscita sembra ormai perduta, l’unica speranza di salvezza sembra essere rappresentata dagli Alieni, da qualche tempo scesi sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi più gravi.
Studenti e dipendenti dell’Università di Pisa possono acquistare un biglietto ridotto a 10 euro
Botteghino del teatro aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online:
https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/robe-dellaltro-mondo-carrozzeria-orfeo
Info: Ufficio stampa Teatro Nuovo Pisa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pisa e il mondo Arabo
In occasione del Fibonacci Day del 23 novembre, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, si inaugura all’Archivio di Stato di Pisa la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che resterà aperta sino al 23 gennaio 2024. All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu.
La mostra è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche strepitosi per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.
“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.
“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.
"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.
Gli altri appuntamenti sono il 23 novembre un concerto di musica araba in Archivio in occasione dell’inaugurazione della mostra, la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” (ed. Carocci 2023) a cura di Daniele Mascitelli e Renata Pepicelli il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.
"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."
Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa presentate in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti l’8 novembre.
Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli e Fabrizio Franceschini.
Corso online del CISP "Il modello del 'Team interiore' e l'intelligenza emotiva"
Da lunedì 4 a domenica 19 dicembre il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell'Università di Pisa, all'interno della sua Scuola triennale Formatori e Formatrici, organizza il corso di formazione online "Il modello del 'Team interiore' e l'intelligenza emotiva".
Chi si approccia ai temi della formazione necessita di avere a disposizione strumenti e modelli di autoconoscenza e autoconsapevolezza, per imparare a gestire emotivamente le dinamiche di gruppo e le situazioni conflittuali. Questa competenza è importante in tutti gli ambiti, sia personali che professionali, in particolare per le posizioni di indirizzo e coordinamento.
Il corso presenta il modello del ‘Team interiore’ e alcuni approcci sull’intelligenza emotiva.
Il corso ha una durata complessiva di 16 ore, divise in due moduli di 8 ore, entrambi online. È possibile iscriversi sia a tutto il corso, sia ai singoli moduli.
Nel primo modulo, "Il modello del 'Team interiore' per lo sviluppo personale e professionale” a cura di Anja Corinne Baukloh, viene proposto il modello dello psicologo tedesco Schulz von Thun per la trasformazione delle proprie dinamiche interiori. Questo modello, ancora inedito in Italia, permette di sviluppare un approccio autentico ed efficace alla gestione di situazioni conflittuali e facilita il proprio sviluppo personale e professionale.
Nel secondo modulo, “Conoscere e utilizzare l'intelligenza emotiva” a cura di Sandro Mazzi, vengono esplorati gli approcci di Daniel Goleman e di Reuven Bar-On, che mettono a fuoco l’importanza sia della consapevolezza di sé e degli altri, che della capacità di gestire se stessi e le persone con le quali si collabora, al fine di avere un impatto positivo sugli altri, sapere come rimanere motivati e come fronteggiare i momenti di stress.
Il corso è aperto a tutti/e coloro che desiderano scoprire e rafforzare le competenze personali e relazionali, da utilizzare nella propria vita privata o professionale.
Il corso è destinato inoltre a chi, nel proprio contesto professionale, lavora con gruppi o singoli in apprendimento o crescita personale (quali insegnanti, formatori o formatrici, educatori/trici, counselor, coach, ecc.), ma costituisce un’occasione di apprendimento o di aggiornamento per chiunque si trovi, nel proprio contesto professionale o associativo, a interagire con colleghi/e o gruppi di lavoro.
Per ulteriori informazioni clicca qui o scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le iscrizioni sono aperte fino a martedì 28 novembre 2023 alle ore 12:00.
Quote ridotte per chi si iscrive entro martedì 21 novembre 2023.
Quote agevolate riservate al personale Unipi.
Il lessico della modernità
Il lessico della modernità. Continuità e mutamenti dal XVI al XVIII secolo (Carocci, 2023) è il nuovo libro curato di Simonetta Bassi, professoressa di Storia della Filosofia del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Primo volume di un’opera in due tomi, il libro offre materiali per studiare la trasformazione delle idee che costituiscono la tradizione moderna facendo emergere la dimensione plurale del moderno, punto di convergenza di tradizioni e temi eterogenei.
Pubblichiamo di seguito alcuni estratti dalla prefazione di Simonetta Bassi.
************
Questa pubblicazione si inserisce nel quadro delle iniziative del progetto di Eccellenza 2018-22 del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, volto a indagare i fenomeni di cambiamento e persistenza nello spazio euromediterraneo, con particolare attenzione a quei momenti in cui i due aspetti sono compresenti in relazione dinamica. […]
I contributi, autonomi e presentati in ordine alfabetico e affidati ad autori diversi e di diverse generazioni, analizzano da un punto di vista multidisciplinare le trasformazioni concettuali e lessicali che descrivono l’età moderna, delineando la complessità di un mondo in continuo movimento tra confronto con il passato e consapevole progettazione del futuro.[…]
Ha preso così forma un lavoro che lungi dal presentare, come può pure apparire a una prima occhiata, “medaglioni” autonomi e irrelati, ha l’ambizione di consentire, al contrario, l’individuazione di assonanze e prospettive di lettura a volte sorprendentemente convergenti, in una impostazione multidisciplinare assicurata dal solido contributo scientifico di studiosi di filosofia, storia, letteratura, storia dell’arte, diritto: l’indagine sulle “parole dei moderni” contribuisce a delineare la complessità di un mondo costantemente “in movimento” che si richiama agli elementi di continuità per renderli matrici di mutamenti ed evoluzioni, di svolte e rivoluzioni.
Israele/Palestina. Comprendere il conflitto per costruire la pace
Il conflitto israelo-palestinese a partire dal suo contesto storico, l’obbligo di proteggere i civili e il divieto di punizioni collettive secondo il diritto internazionale umanitario, le strategie comunicative di Hamas, i principi del giornalismo di pace e il ruolo dei media nel formare l’opinione pubblica. Sono questi i temi al centro dell’incontro “Israele/Palestina. Comprendere il conflitto per costruire la pace” organizzato dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (CISP) dell’Università di Pisa, che si svolge giovedì 9 novembre alle 17 nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza, in Via Curtatone e Montanara 15.
L’evento aperto al pubblico è moderato da Renata Pepicelli, studiosa di storia sociale del mondo arabo-islamico contemporaneo dell’Università di Pisa. Partecipano Arturo Marzano dell’Ateneo pisano, studioso dello Stato di Israele e del conflitto israelo-palestinese, Valeria Eboli dell’Accademia Navale di Livorno, esperta di diritto internazionale umanitario e delle sue applicazioni pratiche nei conflitti armati, Federico Oliveri del CISP, studioso di filosofia del diritto e di etica della comunicazione pubblica, e Pamela Murgia dell’Università di Macerata e di Cagliari, esperta di analisi del discorso, soprattutto politico e mediatico, in lingua araba.
L'iniziativa sarà introdotta dai saluti di Valentina Mangano, direttrice del CISP, e da Giorgio Gallo, co-fondatore del CISP e del corso di laurea in Scienze per la pace, esperto di analisi e trasformazione dei conflitti.
“Dal 7 ottobre il conflitto israelo-palestinese vive una drammatica escalation - spiegano le organizzatrici e gli organizzatori - Hamas e altri gruppi armati palestinesi hanno commesso un attacco terroristico con l'uccisione sommaria di civili israeliani, la presa di ostaggi e il lancio indiscriminato di razzi contro Israele. Il governo israeliano ha risposto con azioni contro i responsabili e con l’“assedio totale” di Gaza: una popolazione di 2,2 milioni di persone è oggi lasciata senza acqua potabile, senza cibo sufficiente, senza luce, senza carburante, senza medicinali, esposta a continui bombardamenti che non risparmiano civili, ospedali, luoghi di culto, abitazioni private, campi profughi”.
“In linea con la missione del Centro Interdisciplinare 'Scienze per la Pace' – conclude Valentina Mangano, Direttrice del CISP – invitiamo la comunità universitaria e la cittadinanza a un'iniziativa pubblica di approfondimento, finalizzata a contribuire alla comprensione della guerra in corso e alla promozione delle condizioni per una trasformazione nonviolenta del conflitto, per la fine delle violenze e la costruzione di una pace vera e duratura”.
FermiLab and University of Pisa: “Quantum Computing” an alliance for the future
The University of Pisa accelerates in the race for the quantum computer of the future by signing a cooperation agreement with FermiLab Chicago, seat of the Superconducting Quantum Materials & Systems Center (SQMS Center), one of the five centers of the US government’s National Quantum Initiative (NQI) set up to explore and promote quantum information science.
The objectives of this agreement are to advance quantum technologies as new and unique tools for the study of elementary particle physics and dark matter; to develop and provide new quantum platforms and bench tests for new approaches to quantum computation and metrology; to enhance technological strengths of researchers at Fermilab and the University of Pisa; to have an impact on technology transfer and commercialisation, by exploring the potential of quantum science and technology for practical applications.
“This agreement marks a very important step in the University’s scientific development, also for the prestigious history of Pisa University’ s computer science, as well as representing a great opportunity for our researchers and students,” commented the Rector of the University of Pisa, Riccardo Zucchi. “The collaboration we are launching today stems from our common interest in several research areas , from superconducting materials to microwaves, passing through gravitational waves and dark matter to super-fridges for cooling qubits, the development of new algorithms and Artificial Intelligence techniques with applications also in chemistry and biology. A collaboration that will involve several Departments, including Engineering, Physics, Pharmacy, Mathematics, Chemistry and Computer Science, made possible by a project initiated in recent years by Professor Paolo Ferragina, whom I would like to thank personally”.
“The partnership with the SQMS Center directed by Anna Grassellino, who carried out her university studies in electronic engineering at our university, will enable us to make a further qualitative leap forward in research into quantum technologies, on which both the European Commission (through one of the “flagship” programmes) and Italy as described in the National Research Plan 21-27 and with PNRR funds, are making huge investments,” commented Alessandro Tredicucci, Pro-rector for the organisation of research. “In particular, we hope that the multi-disciplinary competences put in place by the University will enable us to extend the impact of these technologies to new areas and sectors of research.”
In addition to joint research and development activities, the agreement with FermiLab also includes activities of interest for the Pisan academic community, such as the possibility of internships for university students, master’s students, doctoral students and post-doctoral researchers. It will also be possible to take part in exchange programmes, hold workshops and host researchers visiting the university. As well as the possibility of activating scholarships for students and post-doctoral researchers at the SQMS Center.
FermiLab e Università di Pisa: alleanza per il futuro del “Quantum Computing”
L’Università di Pisa accelera nella corsa al computer quantistico del futuro siglando un accordo di cooperazione con il FermiLab di Chicago, sede del Superconducting Quantum Materials & Systems Center (SQMS Center), uno dei cinque centri della National Quantum Initiative (NQI) del Governo statunitense nati per esplorare e promuovere la scienza dell'informazione quantistica.
Obiettivi dell’accordo: far progredire le tecnologie quantistiche come strumenti nuovi e unici per lo studio della fisica delle particelle elementari e della materia oscura; sviluppare e fornire nuove piattaforme quantistiche e banchi di prova per nuovi approcci di calcolo e metrologia quantistica; valorizzare i punti di forza tecnologici dei ricercatori di Fermilab e dell’Università di Pisa; avere un impatto sul trasferimento tecnologico e sulla commercializzazione, esplorando il potenziale della scienza e della tecnologia quantistica per applicazioni pratiche.
“Questo accordo segna un passo molto importante nello sviluppo scientifico dell’ateneo, che si inserisce nella prestigiosa storia dell’informatica pisana, oltre a rappresentare una grande opportunità per i nostri ricercatori e studenti – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – La collaborazione che avviamo oggi nasce dal comune interesse per più fronti di ricerca, da quelli relativi ai materiali superconduttivi a quelli sulle microonde, passando per onde gravitazionali e materia oscura. Fino ad arrivare ai super-frigoriferi per il raffreddamento dei qubit, allo sviluppo di nuovi algoritmi e a tecniche di Intelligenza Artificiale con applicazioni anche nella chimica e nella biologia. Una collaborazione che vedrà coinvolti i Dipartimenti di Ingegneria, Fisica, Farmacia, Matematica, Chimica, Informatica, e resa possibile da una progettualità avviata in questi anni dal professor Paolo Ferragina che ringrazio personalmente”.
“La partnership col centro SQMS diretto da Anna Grassellino, che tra l’altro proprio presso il nostro Ateneo svolse i propri studi universitari in ingegneria elettronica, ci consentirà di fare un ulteriore salto di qualità nella ricerca sulle tecnologie quantistiche, su cui sia la Commissione Europea (tramite uno dei programmi “flagship”), sia l’Italia, come descritto nel Piano Nazionale della Ricerca 21-27 e con i finanziamenti del PNRR, stanno portando avanti ingenti investimenti - ha commentato Alessandro Tredicucci, Prorettore per l’organizzazione della ricerca - In particolare, speriamo che le competenze multi-disciplinari messe in campo dall’Ateneo ci consentano di estendere l’impatto di tali tecnologie ad ambiti e settori di ricerca completamente nuovi”.
Oltre alle attività congiunte di ricerca e sviluppo, l’accordo con il FermiLab prevede anche attività di interesse per la comunità accademica pisana, come la possibilità di stage per studenti universitari, tesisti di master, tesisti di dottorato e ricercatori post-dottorato. Sarà possibile, inoltre, partecipare a programmi di scambio e ospitare workshop e ricercatori in visita presso l’Ateneo. Fino alla possibilità di attivare borse di studio per studenti e ricercatori post-dottorato presso il Centro SQMS.