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Anche quest'anno il dipartimento di Matematica e il corso di laurea in Matematica dell'Università di Pisa organizzano, nel periodo dal 5 al 7 febbraio, la Settimana Matematica, l'appuntamento rivolto a studenti delle ultime classi delle scuole superiori che sta diventando una tradizione consolidata nel panorama dell'orientamento universitario. Quest'anno sono in arrivo 160 ragazzi che provengono in prevalenza dalla Toscana, ma anche da altre regioni italiane.

La manifestazione, realizzata nell'ambito del piano lauree scientifiche, si terrà presso il dipartimento di Matematica in Largo Pontecorvo 5, e si articolerà in vari momenti finalizzati a coinvolgere gli studenti in attività matematiche significative e nello stesso tempo stimolanti. Agli studenti che parteciperanno è stata data la possibilità di scegliere tra 8 laboratori: Esplorazioni matematiche con i fogli di calcolo; Le curve dei Greci e le curve di Cartesio; Giochi con e senza probabilità; Costruzioni con riga e compasso; Strutture; Dalla mela di Newton all'era spaziale passando per Einstein: la matematica in orbita; L'algebra e i suoi segreti; La matematica delle elezioni.

Le tre giornate serviranno inoltre a far conoscere il corso di laurea e il dipartimento di Matematica della nostra Università offrendo ai ragazzi l'opportunità di seguire lezioni di matematica 'di tipo universitario' e conoscere le prospettive occupazionali, spesso inaspettate, del laureato in Matematica. Gli ospiti delle scuole superiori potranno infine entrare in contatto con studenti e dottorandi del corso di laurea in Matematica, che affiancheranno come tutors i partecipanti nelle varie attività previste.

L'iniziativa ha riscosso un enorme successo, testimoniato dalla sempre crescente quantità di richieste di partecipazione pervenute (più di 200), e ha valicato i confini regionali coinvolgendo, oltre alle scuole delle province di Pisa, Livorno, Lucca, Firenze, Massa Carrara, Grosseto, Pistoia, Siena, anche scuole di altre regioni (Liguria, Umbria, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia).

L'Università di Pisa ottiene pieni voti nella "Bussola della trasparenza" (http://www.magellanopa.it/bussola), il portale realizzato dal dipartimento della Funzione pubblica per misurare il livello di trasparenza dei siti delle pubbliche amministrazioni italiane. L'Ateneo pisano soddisfa infatti tutti i 66 indicatori presi in esame, risultando al vertice della classifica riservata agli atenei, insieme ad altri 24, su un totale di 68 università analizzate.

La "Bussola della trasparenza", aggiornata sulla base del decreto legislativo numero 33 del 2013, è un sistema che mira ad accompagnare le amministrazioni nel percorso di miglioramento continuo della qualità delle informazioni on line e dei servizi digitali, coniugando il monitoraggio dei siti con la partecipazione e la collaborazione dei cittadini. Tale sistema permette di valutare in tempo reale la conformità di ogni sito istituzionale ai diversi obblighi di pubblicazione a di trasparenza, oltre che di confrontarlo con quanto fatto dalle altre amministrazioni.

La base del sistema è costituita da un motore di ricerca che, grazie a una serie di sensori software e di algoritmi, analizza i siti in modo automatico e a intervalli temporali determinati. I dati raccolti vanno poi ad alimentare un vero e proprio magazzino (data warehouse) che, attraverso interfacce dedicate, è in grado di fornire informazioni certificate e aggiornate sull'andamento della trasparenza dei siti web istituzionali del nostro Paese.

Nello specifico, con l'approvazione del Piano triennale anticorruzione per gli anni 2014-2016 che contiene il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (disponibile nella sezione del sito dell'Ateneo "Amministrazione trasparente"), l'Università di Pisa pubblica una serie di dati e notizie che mirano a favorire il rapporto diretto tra l'amministrazione e il cittadino. Il Programma triennale è, appunto, il documento con cui le pubbliche amministrazioni rispondono a tale esigenza, resa obbligatoria dalla legge, in base a uno schema unitario e standard che possano permettere la comparazione fra i dati che vengono pubblicati online dalle diverse amministrazioni.

Alcuni anni fa era stato teatro di una scoperta eccezionale, nota alle cronache come il ritrovamento del Leviatano (Livyathan melvillei), il "mostro" marino evocato da Melville nel suo "Moby Dick". Grazie a un team di ricercatori internazionali – tra cui alcuni dell'Università di Pisa – quel mostro aveva preso forma nei resti fossili di un cetaceo preistorico ritrovato in Perù. Oggi il deserto di Ica – in particolare l'area costiera che si estende per 300 chilometri da Pisco a Yaucha – tornerà a essere terreno di studi paleontologici per un nuovo progetto di ricerca guidato da Giovanni Bianucci dell'Ateneo pisano, che ha ottenuto dal MIUR un finanziamento PRIN di 252.605 euro.

Quella specifica area geografica ha la caratteristica di essere un giacimento ricchissimo di fossili di vertebrati marini risalenti a diverse epoche del Cenozoico (da 45 a 2,5 milioni di anni fa). Questa volta l'attenzione dei ricercatori si focalizzerà sullo studio della relazione tra l'alta densità degli individui presenti in quel particolare ambiente costiero, l'aumento della produttività primaria e l'apporto di cenere vulcanica come fattore di fertilizzazione delle acque.

"Gli argomenti trattati in questo progetto sono di grande impatto e interesse per la comunità scientifica internazionale – spiega Bianucci – a partire dal fatto che viene investigato il Konservat- Lagerstätte (giacimento per conservazione) a vertebrati marini neogenici più significativo e famoso a livello mondiale, un vero e proprio laboratorio naturale dell'evoluzione dove sono stati scoperti fossili straordinari. La nostra ricerca potrà inoltre fornire un solido contributo per ricostruire con maggiore dettaglio i pattern relativi ai cambiamenti della diversità e della produttività primaria, utilizzando il record fossile per ricostruire le dinamiche evolutive di questi ecosistemi marini e delle loro complesse relazioni trofiche. Infine, per la prima volta viene condotto uno studio che analizza in dettaglio all'interno del record fossile le relazioni tra apporto di cenere vulcanica a mare e incremento della produttività primaria, un tema che ha grandi implicazioni anche per lo studio dei cambiamenti climatici del passato".

Il progetto vedrà collaborare tre unità operative, la prima con sede presso il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, la seconda al dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell'Università di Milano Bicocca e la terza al dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Camerino. L'unità di Pisa si occuperà degli aspetti che riguardano la paleontologia dei vertebrati (tassonomia, tafonomia, filogenesi), la micropaleontologia (diatomee) e la vulcanologia.

"L'ottima conoscenza delle aree di studio da parte del team di Pisa sarà fondamentale per indirizzare da subito le ricerche nei punti chiave degli affioramenti, nonché per dirigere al meglio le attività di campionatura relative agli altri campi di studio – aggiunge Bianucci – Grazie agli studi svolti negli anni precedenti, infatti, il nostro gruppo ha avuto la possibilità di consolidare i rapporti con le autorità e le istituzioni scientifiche delle aree in cui verranno svolte le attività di campo. Il Museo de Historia Natural dell'Universidad de San Marco di Lima parteciperà attivamente alle campagne nel deserto, sia in fase di organizzazione che di realizzazione, e fornirà un supporto tecnico per l'eventuale consolidamento dei reperti sul terreno e per il recupero e la preparazione di quelli più significativi: questi tipi di collaborazione contribuiranno al successo delle missioni".

Il 6 febbraio, alle ore 17, nell'Aula magna di Palazzo Matteucci (in Piazza Torricelli 2), l'Università di Pisa, in collaborazione con il Pisa Book Festival, ospiterà per il secondo anno consecutivo una delle tappe del Festival de la Fiction Française, organizzato dall'Ambasciata di Francia su tutta la penisola.

L'ospite pisano di quest'anno è Hubert Mingarelli, insignito del Premio Médicis nel 2003. Il pubblico potrà scoprire il romanzo "Un pasto in inverno", pubblicato dalla casa editrice Nutrimenti di Roma. Oltre a Mingarelli all'incontro sarà presente anche la sua traduttrice, Federica Romanò e si parlerà di letteratura, di traduzione e di rapporto tra autore e traduttore. Il dibattito sarà coordinato da Antonietta Sanna e Barbara Sommovigo, docenti del Seminario di Francesistica del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Per l'incontro è previsto anche un live tweeting sull'account @Unipisa. A raccontare l'evento in 140 caratteri ci saranno gli studenti della redazione Twitter dell'Ateneo.

"Un pasto in inverno" è un lungo racconto che mette in scena la sconcertante banalità del male. Tre soldati tedeschi in terra polacca, per sfuggire all'insopportabile ordine di fucilare i prigionieri, scelgono una missione fuori dal campo. Il loro compito è stanare qualche ebreo nascosto nei boschi coperti di neve. Loro malgrado i tre riescono nell'intento. Durante la preparazione di un magro e improvvisato pasto, a cui si aggiunge, come una sorta di muto e inquietante testimone, un viandante polacco, il prigioniero ebreo affamato e intirizzito dal freddo risveglia le coscienze. Che fare? Lasciarlo libero per salvarne almeno uno o farlo prigioniero per salvare solo se stessi? Sarà il male o la coscienza a indicare la via di uscita?

Dopo la prima sfida finita in parità, torna il duello a "colpi di scienza" tra i ricercatori di Pisa e Firenze. Giovedì 6 febbraio, alle ore 16, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo, si terrà il secondo appuntamento della serie "Guelfi contro Ghibellini" promossa dal Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa. A sfidarsi a "singolar tenzone" saranno questa volta Luca Ragaini dell'Università di Pisa e Paul Mazza dell'Università di Firenze, che si sfideranno sul tema "Mediterraneo, crocevia mondiale del traffico...di fauna!". Il pubblico farà da arbitro e guiderà l'incontro. I ricercatori avranno a disposizione 30 minuti ciascuno e poi via libera alle domande a cui gli scienziati dovranno rispondere. L'evento, completamente gratuito, terminerà con un tè caldo. Gli altri duelli della serie si terranno nei mesi di marzo e aprile.

locandina masterIn un'epoca caratterizzata dal potere delle immagini, come può un cineasta o un autore audiovisivo contribuire alla conoscenza, alla promozione, alla difesa dei diritti umani? All'Università di Pisa è nato il master per "Film maker sui diritti umani", un corso di 300 ore che si svolgerà tra Pisa e Buenos Aires che mira a formare persone consapevoli dell'uso dei linguaggi e delle tecnologie audiovisive in grado di raccontare storie di questo ambito. Affiancando alle lezioni storiche, filosofiche e cinematografiche specifici seminari e incontri con registi, il master offrirà agli studenti l'opportunità di confrontarsi non solo con studiosi ma anche con autori e protagonisti in campo cinematografico e audiovisivo rispetto alla trattazione dei diritti umani.

Ma perché proprio l'Argentina? L'idea del corso è nata in occasione della visita a Pisa di Estela Carlotto, presidente dell'associazione Abuelas de Plaza de Mayo, che a fine novembre ha tenuto una lezione agli studenti dell'Università di Pisa. Le "Abuelas" sono una delle organizzazioni fondatrici dell'IMD, l'Instituto Multimedia DerHumALC (Derechos Humanos en America Latina y el Caribe), che ha promosso l'istituzione del master e che contribuirà alla didattica nella seconda parte di lezioni che si svolgeranno in Argentina. "L'IMD nasce dalla quasi ventennale esperienza del Festival Internacional de Cine de Derechos Humanos di Buenos Aires, festival fondatore della rete internazionale dei festival cinematografici dei diritti umani – spiega Hugo Estrella, docente del corso di laurea in Scienze per la pace dell'Università di Pisa e coordinatore del master - L'Instituto farà anche da porta d'accesso ad altre realtà quali l'Archivo Nacional de la Memoria, il cui fondo archivistico multimediale è gestito proprio dall'IMD".

Il master, diretto dalla professoressa Sandra Lischi, si rivolge innanzitutto a laureati in triennali e magistrali che siano interessati a un particolare percorso storico-teorico e tecnico-realizzativo nel campo dell'audiovisivo a tematica sociale, in particolare a coloro che, con una preparazione storica, giuridica o filosofica, vogliano sperimentare una declinazione "audiovisiva" e realizzativa della propria formazione, e a chi, avendo già una preparazione cinematografica e audiovisiva, voglia acquisire strumenti critici e metodologici di approccio alle tematiche dei diritti civili e sociali. "Un'attività audiovisiva – aggiunge Estrella - che può andare, a seconda delle aspirazioni e dei contesti, dallo spot alla pubblicità-progresso al lungometraggio al documentario alla videoinstallazione fino a specifici prodotti per la rete, alla proposta di prodotti televisivi, a lavori indipendenti, ad allestimenti museali "multimediali". Le iscrizioni sono aperte fino a metà settembre e maggiori informazioni sono disponibili sul portale dei master http://filmmakerdu.unipi.it/.

Tra i docenti del corso, molti professori dell'Università di Pisa, professionisti del settore e testimonial d'eccezione, come Vera Vigevani Jarach, protagonista nei mesi scorsi della web serie del Corriere TV "Il rumore della memoria" di Marco Bechis, in cui ha raccontato la sua "doppia tragedia" di ebrea italiana sfuggita alla Shoah e di madre di una ragazza "desaparecida" durante la dittatura argentina.

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Tirreno Pontedera
NazionePisa.it
PaginaQ
Controcampus
PisaToday.it 
Greenreport.it 
Cinecittà News 
StampToscana 

Fornaciari con studenti Dieci studenti da tutto il mondo per la Summer School in "Osteoarchaeology and Paleopathology" che si è svolta nel mese di luglio nel laboratorio di Paleopatologia della Scuola Medica dell'Università di Pisa. I ragazzi - provenienti dall'Ohio, la Georgia, le Hawaii e l'Australia – hanno potuto acquisire le competenze necessarie per effettuare lo studio antropologico e paleopatologico di base dei resti scheletrici umani antichi, sotto la direzione e supervisione del professor Gino Fornaciari, mentre le attività di laboratorio sono state seguite da Valentina Giuffra e da Simona Minozzi.

Gli studenti sono stati istruiti sulle procedure di pulizia, consolidamento, restauro, siglatura, inventario e schedatura dei resti scheletrici e dentari; sono state affrontate le principali tematiche riguardanti lo studio antropologico dei resti scheletrici, in particolare le metodologie per la determinazione del sesso e dell'età alla morte degli individui, l'osteometria, il rilevamento dei caratteri ereditari e il rilevamento del grado di sviluppo delle inserzioni muscolari. Infine, gran parte delle lezioni è stata dedicata alla paleopatologia, cioè al riconoscimento delle malattie nei resti scheletrici.

studenti stranieri in labortorio Gli studenti hanno potuto anche visitare lo scavo archeologico di Badia Pozzeveri, dove si svolgeva contemporaneamente la Field School, organizzata in collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Università dell'Ohio e co-diretta dal professor Fornaciari e dal professor Clark Spencer Larsen, e hanno potuto osservare il lavoro archeologico e di recupero dei resti umani. Inoltre, sono state organizzate una visita alla divisione di Radiologia dell'Università di Pisa, dove gli studenti hanno potuto vedere l'applicazione delle indagini radiologiche ai resti scheletrici patologici, e una visita al Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini", dove sono conservati preziosi reperti anatomici.

La Divisione di Paleopatologia vanta un'esperienza pluriennale nel settore degli studi antropologici e paleopatologici: decine di studenti si sono formati nei suoi laboratori svolgendo tirocini e tesi di laurea e la Summer School è stata organizzata con lo scopo di internazionalizzare questo settore e diffonderne le competenze anche oltre i confini dell'Italia.

Venerdì, 01 Agosto 2014 11:19

Summer closure: August 2014

We would like to inform you that during the summer holidays, the International Office will be closed from the 7th to the 20th August.


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gruppo Summer SchoolSi è conclusa a fine luglio la Summer School promossa dall'Università di Pisa dal titolo "Exploring Innovation for Rural Transition" svoltasi in Garfagnana, precisamente nel paese di Sillico, nel comune di Pieve Fosciana (LU) e organizzata dai dipartimenti di Scienze veterinarie e di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa. La Summer School, che fa parte del programma europeo "International MSc of Rural Development Programme (IMRD)" e "Atlantis, Erasmus Mundus", si è svolta nel corso del mese di luglio e ha visto la partecipazione di 16 studenti provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei che hanno affrontato il tema della transizione nelle aree rurali, della produzione del cibo e della gestione dell'ambiente, della organizzazione di percorsi di sviluppo basati sulla cultura e le produzioni locali, ma anche su formule innovative di agricoltura e di creazione di impresa.

Il percorso formativo ha seguito una prospettiva multidisciplinare e ha rivolto lo sguardo in particolare verso il tema della sostenibilità, dell'innovazione in agricoltura e sui nuovi processi di comunicazione per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Il corso, ed è questa una delle sue peculiarità, si è svolto interamente in un'area rurale.

studenti summer schoolCosì gli studenti, hanno potuto vivere immersi in un contesto rurale, alternando le lezioni tenute da docenti dell'Università di Pisa, di Firenze e di altre università internazionali, alla presenza di professionisti di organizzazioni internazionali legate al mondo della cooperazione allo sviluppo e della produzione di cibo, visite di studio ad aziende e cooperative agricole della Garfagnana a momenti di confronto e di dialogo diretto con gli agricoltori, gli amministratori e la cittadinanza.

Le istituzioni locali della Garfagnana, con piena disponibilità, hanno garantito supporto e attenzione alle attività organizzate sul territorio, facilitando la comprensione dei percorsi di sviluppo avviati in questi anni in Garfagnana. Gli studenti, da parte loro, nei loro elaborati finali presentati pubblicamente hanno messo ben in evidenza gli elementi di forza e di novità dei percorsi di sviluppo avviati in Garfagnana, le soluzioni innovative adottate dalle imprese, ma anche le possibili azioni di miglioramento che possono essere intraprese. "Siamo certi che l'esperienza positiva della scuola estiva in Garfagnana rimarrà a lungo impressa nel vissuto degli studenti – ha detto il professor Francesco Di Iacovo, coordinatore della Summer School - non solo per la formazione didattica, ma anche per l'accoglienza, l'ospitalità e la disponibilità degli abitanti del Borgo di Sillico che li hanno fatto sentire come membri attivi della comunità, trasformando il borgo in una piccola casa del mondo".

ingegneriaVenti borse di studio da 1.000 euro per venti matricole si iscriveranno al corso di studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni dell'Università di Pisa entro il 31 dicembre 2014. Le borse saranno assegnate secondo una graduatoria di merito stilata in base ai risultati ottenuti dagli studenti nel test di valutazione per i corsi di Ingegneria che si svolgerà nella prima settimana di settembre. Il bando è disponibile sul sito www.ingegneriatlcpisa.it. L'iniziativa nasce dalle sollecitazioni di molti enti e aziende che operano nell'ICT, un settore che, nonostante la crisi, resta trainante per l'economia nazionale e internazionale e che ha dunque continuamente bisogno di figure professionali adeguatamente formate.

"Questa iniziativa costituisce un vero modello per le relazioni tra università, aziende ed enti che operano nel campo dell'ICT - ha dichiarato il professor Giuliano Manara, presidente del corso di studi - Desidero perciò ringraziare tutti i soggetti che hanno reso possibile questo progetto concreto e mirato in favore del nostro settore, ma anche del diritto allo studio".

Le aziende e gli enti che hanno contribuito all'istituzione delle borse sono IDS Ingegneria dei Sistemi SpA, SECO Srl, INTECS SpA, WiTech SpA, WASS - Whitehead Sistemi Subacquei SpA, Pasquali Microwave Systems s.r.l, Cloud Comnet, IEEE AES Society, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni - Unità di Ricerca Pisa, N&C Telecomunicazioni

Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 050 2217564, www.tlc.ing.unipi.it e www.ingegneriatlcpisa.it.

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