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Hotel_SterpaiaSei strutture ricettive da mettere a disposizione, a tariffe agevolate, dei docenti, dei ricercatori, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti dell'Università di Pisa, oltre che dei loro familiari, nonché degli ospiti stranieri dell'Ateneo. È questo il contenuto della convenzione sottoscritta tra Università di Pisa e Paim Turismo, cooperativa con sede in Cascina.

L'accordo, che rende la città di Pisa ancora più accogliente per studenti e studiosi, sarà in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno, con possibilità di proroga. È stato firmato dal direttore generale dell'Ateneo, Riccardo Grasso, e dal presidente di Paim Turismo società cooperativa, Roberto Guiggiani. Un'analoga convenzione è stata stipulata con il Centro ricreativo dei dipendenti universitari, sia per prenotazioni singole, sia per manifestazioni ed eventi organizzati dal Crdu.

Hotel_SanTommasoLe strutture interessate sono Casa San Tommaso, nei pressi di Piazza dei Miracoli; Casa Betania, nella zona di Cisanello; il Villaggio Boboba a Marina di Pisa; l'Hotel Casale La Sterpaia, l'Ostello La Sterpaia e la Casa per ferie Piaggerta, tutti nella Tenuta di San Rossore.

Le prenotazioni potranno essere fatte dagli ospiti direttamente alle strutture alberghiere, contattando l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Sul sito dell'Ateneo, nella sezione delle Convenzioni, si possono consultare i dettagli dell'accordo.

rettori toscani con assessore bobbioI rettori dei tre atenei generalisti della Toscana e il nuovo assessore regionale all'Università e alla Ricerca, Emmanuele Bobbio, si sono riuniti a Pisa nell'ambito della Giornata di studio sulla valutazione della ricerca, organizzata dall'Università di Pisa in collaborazione con quelle di Firenze e Siena. Oltre ai rettori Massimo Augello, Angelo Riccaboni e Alberto Tesi, all'incontro hanno partecipato il presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Stefano Fantoni, e il membro del Consiglio direttivo dell'ANVUR e docente dell'Ateneo pisano, Andrea Bonaccorsi.

"Questa Giornata di studio – ha detto il professor Augello nei saluti introduttivi – fa parte di un ciclo che proseguirà a marzo a Siena, dove discuteremo di trasferimento tecnologico, e subito dopo a Firenze, dove rifletteremo sul rapporto tra università e sistema sanitario. Con queste iniziative, vogliamo da un lato porre un'attenzione forte sulla ricerca, come fattore decisivo per il rilancio economico della nostra regione e dell'intero Paese; dall'altro, valorizzare le potenzialità del sistema universitario toscano, che è stabilmente ai primi due o tre posti in Italia e che si dimostra altamente competitivo rispetto alle aree più dinamiche del panorama accademico internazionale".

"È stato un piacere e un'emozione tornare oggi a Pisa, la città dove ho studiato, per la mia prima uscita pubblica come assessore - ha commentato Emmanuele Bobbio, appena nominato nella Giunta regionale, con deleghe per l'Università e la Ricerca – ed è stato ancora più significativo essere qui a parlare di ricerca insieme ai massimi esponenti del sistema universitario toscano, che ha tutte le caratteristiche per diventare un modello di riferimento a livello nazionale per la sua capacità di formare talenti, creare innovazione e interagire con il territorio, anche ai fini del suo sviluppo economico".

Giovedì, 27 Febbraio 2014 15:32

Scomparsa la professoressa Elena Fasano Guarini

Elena Fasano GuariniÈ scomparsa la professoressa Elena Fasano Guarini, a lungo docente di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa.

Venerdì 28 febbraio 2014, alle ore 10.30, nell'aula Multimediale di Palazzo Ricci, si terrà una commemorazione della professoressa.

Elena Fasano Guarini era nata a Milano il 16 aprile 1934. Allieva della Scuola Normale Superiore (1952-1955) come vincitrice del primo concorso di ammissione aperto anche alle donne, si era laureata in Lettere all'Università di Pisa e, successivamente, era stata borsista presso l'Istituto italiano di studi storici di Napoli. Dal 1958 al 1963 ha lavorato a Parigi, alla VIe section de l'Ecole Pratique des Hautes Etudes, sotto la direzione dì F. Braudel, con la qualifica di Préparateur de recherche. Rientrata in Italia, nell'ambito del progetto sull'Atlante storico italiano diretto da M. Berengo, L. Gambi, G. Martini, ha usufruito di contratti del CNR grazie ai quali ha svolto la ricerca per la redazione della Carta del Granducato di Toscana che, pubblicata nel 1973, è rimasta un unicum nell'impresa, e a tutt'oggi costituisce un modello ineguagliato di cartografia storica.

Dal 1969 è stata incaricata di Storia medievale e moderna, e poi di Storia moderna all'Università di Cagliari, dove è stata anche assistente ordinario di Storia moderna. Con l'anno accademico 1973-74 ha iniziato a insegnare alla Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa come professore incaricato di Storia degli antichi stati italiani. Vinto il concorso di professore ordinario di Storia moderna nel 1980, Elena Fasano Guarini dal 1980 al 1983 ha tenuto la cattedra di Storia moderna all'Università di Urbino, e nel 1984 è stata richiamata come professore ordinario di Storia moderna dalla Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa, di cui è stata anche preside dal 15 febbraio 1994 al 1° novembre 1997, dopo aver ricoperto le cariche di Direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea (dal 1985 al 1987) e di Presidente del Corso di Laurea in Storia. Per meriti culturali era stata insignita del Cavalierato della Repubblica. È andata in pensione nel 2008. Nel 1998 è stata insignita dell'Ordine del Cherubino e nel 2012 è stata nominata Professore Emerito.

 

Logo AnvurSi terrà venerdì 28 febbraio, dalle ore 10 al Polo Carmignani, una Giornata di studio sulla valutazione della ricerca, organizzata dall'Università di Pisa in collaborazione con gli atenei di Firenze e Siena. L'incontro, aperto dal rettore Massimo Augello, sarà introdotto e coordinato dal presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), Stefano Fantoni.

La mattinata proseguirà con le relazioni dei professori Roberto Barale, prorettore alla Ricerca dell'Università di Pisa, Vincenzo Sorrentino, prorettore alla Ricerca dell'Università di Siena, e Giacomo Poggi, prorettore vicario dell'Università degli studi di Firenze. L'ultimo intervento sarà affidato al professor Andrea Bonaccorsi, componente del Consiglio direttivo dell'ANVUR, oltre che docente dell'Ateneo pisano, che porterà il suo contributo al dibattito sul rapporto tra sistema della valutazione e governo della ricerca.

La Giornata di studio è la prima di una serie di iniziative promosse dai tre atenei generalisti della Toscana per porre un'attenzione forte sul settore della ricerca, che rappresenta un fattore decisivo non solo per lo sviluppo delle università, ma anche per il rilancio economico, sociale e culturale della nostra regione e dell'intero Paese. Dopo l'appuntamento pisano, a marzo ci sarà una giornata a Siena sul trasferimento tecnologico e, a seguire, un'altra a Firenze per affrontare il rapporto tra università e sistema sanitario.

Il professor Augello ha presentato l'iniziativa ricordando che "l'indagine portata a termine dall'ANVUR lo scorso anno, pur con tutti i limiti e i dubbi avanzati da più parti, ha permesso di conoscere in dettaglio l'attività svolta all'interno delle università e dei centri di ricerca italiani, dei singoli settori disciplinari e dei dipartimenti e, scendendo ancora di livello, perfino di ognuno dei circa 55.000 tra docenti e ricercatori che operano nelle nostre realtà. Studi di tale portata, che hanno pochi eguali nel mondo, pongono le università all'avanguardia in Italia tra le pubbliche amministrazioni più trasparenti e 'certificate'. Si tratta ora di utilizzare le enormi potenzialità di questo database per analizzare i punti di forza e di debolezza del sistema e per programmare le conseguenti azioni a breve, medio e lungo termine. La Giornata di studio pisana si propone di dare un contributo significativo in questa direzione".

All'iniziativa parteciperanno anche i rettori delle Università di Firenze, Alberto Tesi, e di Siena, Angelo Riccaboni, oltre al nuovo assessore regionale con delega all'Università e alla Ricerca, Emmanuele Bobbio, che farà a Pisa la sua prima uscita ufficiale presentandosi alla comunità scientifica toscana.

Logo Dsu ToscanaTutti gli studenti iscritti negli Atenei della Toscana in possesso dei requisiti di reddito e merito previsti dalla normativa ricevono la borsa di studio erogata dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. A ricordarlo è una classifica pubblicata dal Sole 24 ore basata su un'elaborazione dell'Osservatorio regionale Piemonte sul diritto allo studio. Nella classifica vengono indicate le Università di Firenze, Pisa e Siena fra le 19 che riescono a conseguire questo importante traguardo dell'erogazione del beneficio monetario e di tutti i servizi connessi alla totalità degli idonei rispetto alle caratteristiche reddituali, patrimoniali e di rendimento negli studi richieste dall'apposito bando di concorso promosso appunto dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio.

E' quindi grazie alle rilevanti risorse messe a disposizione dalla Regione e gestite dall'Azienda DSU che in Toscana è possibile garantire l'accesso agli studi universitari ai soggetti privi di mezzi economici particolarmente capaci e meritevoli, come ha riconosciuto e sottolineato il Rettore dell'Università di Siena Angelo Riccaboni commentando la classifica.

Un risultato che viene conseguito oramai da molti anni e che vede il DSU Toscana anche per l'anno accademico 2013/14 in linea con l'obiettivo di soddisfare tutti gli aventi diritto alla borsa di studio che sono al momento 13118 complessivi in tutte e tre le sedi (4606 iscritti a Firenze, 5431 iscritti a Pisa e 3081 iscritti a Siena).

"La classifica – commenta il Presidente DSU Toscana Marco Moretti – conferma una tendenza che la nostra istituzione ha seguito fino ad oggi nel destinare in accordo con la Regione una cospicua parte delle risorse nel sostegno allo studio ritenendo non solo di ottemperare alla propria mission istituzionale ma anche di contribuire alla formazione dei giovani ed al loro accrescimento culturale e professionale in una fase economica particolarmente critica dove non è scontato l'accesso all'università da parte di coloro che non sono in condizione di permetterselo". (Comunicato DSU)

QS rankingNell'anno del 450° anniversario dalla nascita di Galileo, per l'Università di Pisa arriva un riconoscimento internazionale proprio nella disciplina in cui lo scienziato pisano ha dato i contributi più significativi. Nelle classifiche Top 200 appena pubblicate dal "QS World University Rankings by Subject", l'Ateneo sale al 24° posto nel mondo proprio nella Fisica, scalando ben 18 posizioni rispetto allo scorso anno, quando occupava il 42° posto. L'indagine di QS, l'agenzia Quacquarelli Symonds che dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo e che da quattro anni stila classifiche anche dei singoli ambiti disciplinari, si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione.

La buona performance dell'Università di Pisa è confermata anche dagli altri 11 posizionamenti di prestigio raggiunti nei vari settori: nelle "Natural Sciences", oltre al successo della Fisica, l'Ateneo ottiene tra il 101° e 150° posto nella Matematica. Una bella sorpresa arriva dai ranking delle "Arts and Humanities", dove l'Ateneo si conferma tra il 101° e il 150° in Storia, e debutta tra il 151° e il 200° posto in Lingua e letteratura inglese, Linguistica e Filosofia.

Migliora anche la Medicina che, nel settore delle "Life Sciences & Medicine", passa dal 151°-200° al 101°-150° posto. Stabile invece la disciplina di Farmacia, che si mantiene nella posizione 151°-200°. Nel settore "Engineering & Technology" confermata la posizione dell'Ateneo pisano tra 101°-150° nell'Informatica e tra 151°-200° nell'Ingegneria Elettrica ed Elettronica. Stesso risultato anche per Giurisprudenza e Statistica, che nelle "Social Sciences and Management" sono tra la 151° e 200° posizione.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
NazionePisa.it
InToscana.it
PisaToday.it 
PisaInformaFlash.it
Controcampus.it 
StampToscana.it 
TirrenoPisa.it 

repara_projectA recently granted 3.6 M Euro research project, funded by the European Commission, aims to transform new and existing computing applications for deployment to state-of-the-art heterogeneous computing systems. The resulting parallel implementations offer significant benefits in performance, energy efficiency, and product development costs for applications such as railway monitoring, industrial manufacturing, and healthcare.

The 3.6 M Euro REPARA project, supported with more that 2.6M Euros by the Seventh Framework Programme (FP7) for Research and Technological Development, the EU's main instrument for funding research – will bring together expertise from academic institutions and industry specialists across five countries.

Starting in September 2013, the REPARA project will run for 3 years and will focus on deploying applications to parallel heterogeneous computing systems. The project aims to make the performance and energy efficiency benefits of such computers available to end users without the high development effort usually associated with such complex architectures. The automated tools and methodologies targeted by REPARA are designed to reduce time-to-market and development costs, leading to more competitive products.

The project involves FIVEacademic institutions: University Carlos III of Madrid in Spain, HSR Raperswil in Switzerland, Technische Universität Darmstadt in Germany, University of Szeged in Hungary, and University of Pisa in Italy. In addition, two industrial partners play key roles in the project: Ixion Industry and Aerospace in Spain and Evopro Innovations in Hungary both contribute their practical expertise across a broad spectrum of key applications.

(Press Relaese form the website of the REPARA Project)

marco_daneluttoLa Commissione Europea ha approvato il progetto di ricerca REPARA finanziandolo con 2.6 milioni di euro su un costo totale di 3.6 milioni. Il progetto, a cui partecipa anche anche l'Università di Pisa, avrà 3 anni per raggiungere un obiettivo molto ambizioso: fornire strumenti e metodologie per lo sviluppo di nuove applicazioni capaci di sfruttare al meglio le enormi potenzialità di calcolo dei sistemi che includono processori multi-core, coprocessori grafici paralleli ed acceleratori hardware.

"Il nostro mondo è sempre più gestito da sistemi informatici complessi che svolgono per noi i compiti più diversi: dal controllo e alla sicurezza, all'ambito produzione e dell'industria – ha spiegato il professor Marco Danelutto (foto) del Dipartimento di Informatica che coordina il gruppo di ricerca dell'Ateneo pisano impegnato in REPARA - Questi sistemi richiedono tipicamente un grosso sforzo di programmazione per raggiungere le elevate prestazioni di cui sono capaci. L'obiettivo del progetto è lo sviluppo di strumenti di programmazione che permettano la realizzazione di applicazioni che, rispetto alle attuali, risultino fino a due volte più veloci e con un consumo energetico ridotto della metà."

Oltre all'Ateneo pisano REPARA coinvolge altre quattro istituzioni accademiche (l'Università Carlos III di Madrid in Spagna, FHO HSR Rapperswil in Svizzera, Technische Universitad di Darmstadt in Germania, l'Università di Szeged in Ungheria) e due industrie (Evopro Innovation in Ungeria ed Ixion Industry and Aerospace in Spagna).

"Il nostro principale contributo al progetto – ha concluso Marco Danelutto – è costituito dall'ambiente per la programmazione parallela FastFlow, sviluppato in collaborazione con l'università di Torino e disponibile sotto licenza open source. FastFlow permette infatti di ottenere ottime prestazioni, paragonabili o, in certi casi, migliori a quelle che si hanno utilizzando ambienti di programmazione allo stato dell'arte".

Nell'ambito del progetto REPARA, l'Università di Pisa si avvarrà della collaborazione del gruppo di ricerca diretto da Marco Aldinucci al Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino, Dipartimento con cui l'Ateneo ha una convenzione per la collaborazione in progetti di ricerca fin dal 2009.

Ne hanno parlato:
Tirreno.it
Nazione Pisa
AdnKronos
LiberoQuotidiano
InToscana.it
PisaInformaFlash
StampToscana.it
GoNews.it
Controcampus.it
NovedaFirenze.it

Nell'arco dei secoli la casa natale di Galileo Galilei a Pisa è stata localizzata in varie sedi. Il professor Alberto Del Guerra, in un intervento preparato in occasione di un incontro dedicato al rapporto tra lo scienziato e la città promosso dal Comune di Pisa, prova a ripercorrere le tappe della ricerca della casa natale di Galileo Galilei a partire dalle prime indicazioni di fine '800 fino alla localizzazione finale.

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Galileo, casa in fortezzaGalileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 da Vincenzo Galileo e Giulia Ammannati, che si erano sposati in Pisa nel 1562. Come risulta dal libro del battesimo conservato al Duomo di Pisa Galileo fu battezzato "in Chapella di S.to Andrea". A Pisa c'era la Cappella di S.to Andrea in Kinseca, quella della Fortezza, l'attuale Fortezza Sangallo. Da qui la prima ipotesi del '800 della nascita di Galileo "in Fortezza", che riprendeva la tradizione che il padre di Galileo fosse un uomo d'arme, soldato o sergente. Nel 1864, in occasione del III centenario della nascita fu apposta una lapide commemorativa, ora andata dispersa.
 

Galileo casa BoccaSuccessivamente fu riconosciuto che il padre di Galileo non era uomo d'arme, bensì un valente musicista. Nel novembre 1563 Vincenzo Galilei stipulò un contratto di affitto per una casa di proprietà della Famiglia Bocca in Pisa, dove andò ad abitare con la moglie Giulia Ammannati e dove teneva lezioni di musica. Ed ecco che nasce la seconda ipotesi, che collocò la casa natale di Galileo proprio nella casa di proprietà della Famiglia Bocca. Anche in questo caso una lapida fu apposta nel III centenario della morte di Galileo ed è tuttora visibile all'angolo tra Borgo Largo e Via Mercanti.
 

Galileo, casa AmmannatiEra tuttavia ancora da risolvere il problema della parrocchia dove Galileo era stato battezzato: infatti, nell'atto di battesimo di Galileo è scritto "....in Chapella di S.to Andrea" e non si fa riferimento alla parrocchia di San Michele in Borgo, a cui afferiva la casa dei Bocca in via Mercanti. La soluzione fu trovata cinquanta anni fa dal professor Giorgio Del Guerra, medico e studioso di Storia della Medicina e della Storia di Pisa. A Pisa c'erano due cappelle di S.to Andrea: S.to Andrea di Kinseca (quella della Fortezza) e S.to Andrea "foris porta". Proprio nella parrocchia di S.to Andrea "foris porta" si trovava la casa dei nonni di Galileo Galilei, casa Ammannati, dove fu finalmente collocata con ragionevole certezza la dimora natale del grande scienziato pisano. Tale casa è all'attuale numero civico 24 e 26 di Via Giuseppe Giusti.

Alberto Del Guerra 

Christian GrecoSi è formato anche all'Università di Pisa Christian Greco, il giovane egittologo che negli scorsi giorni è stato nominato direttore del Museo Egizio di Torino, secondo per ampiezza e qualità delle collezioni solo a quello del Cairo.

Nato nel 1975 ad Arzignano, in provincia di Vicenza, il dottor Greco si è laureato in Archeologia del Vicino Oriente all'Università di Pavia, prima di approdare a Leiden per l'Erasmus. Nella città olandese ha iniziato a collaborare con il locale museo egizio e ha preso una seconda laurea in Egittologia. All'Università di Pisa ha conseguito il dottorato in Egittologia, lavorando sotto la supervisione della professoressa Marilina Betrò a una tesi sui testi della Tomba Tebana di Ramose (TT 132), tesoriere del re Taharqa (690-664 a.C.). Con la professoressa Betrò ha inoltre collaborato in Egitto alla missione archeologica pisana nella necropoli dell'antica Tebe.

Dopo aver collaborato con il museo di Chicago, come epigrafista in Egitto, Christian Greco è diventato curatore di una delle collezioni egizie più importanti d'Europa, quella del Museo delle Antichità di Leiden. Dal 2012 ha tenuto inoltre i corsi di Archeologia egiziana e nubiana all'Università di Leiden, il migliore centro di egittologia dei Paesi Bassi.

greco e betròPochi giorni fa, a coronamento di una carriera breve, ma senza dubbio già prestigiosa, il dottor Greco è stato scelto come direttore del Museo Egizio di Torino dal Consiglio di amministrazione della Fondazione dell'ente, vincendo un bando di selezione a cui hanno partecipato 101 candidati nazionali e internazionali, molti dei quali di eccellente livello scientifico.

"Ho sempre creduto nella bravura e nel talento di Christian Greco e sono molto felice, non solo per lui, ma anche per il futuro del Museo di Torino, che ne riceverà un impulso straordinario - dice la professoressa Betrò - La Fondazione ha indicato con questa scelta una via da perseguire: abbiamo tantissimi giovani di grande talento e preparazione, che meritano spazio. Bisogna darglielo e darlo anche a coloro che non trovandolo in Italia hanno dovuto cercarlo all'estero".

Nella foto in basso Christian Greco, con la professoressa Marilina Betrò e Lucia Grassi, altro membro della missione archeologica, nella Tomba Tebana 14.

Ne hanno parlato: 
TirrenoPisa.it 
StampToscana.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 

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