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sergio tofanelliUn nuovo tassello per spiegare la nostra storia e le nostre origini. Una ricerca internazionale ha analizzato la porzione del cromosoma Y a trasmissione esclusivamente maschile nella popolazione della Sardegna, scoprendo che l'isola contiene quasi l'intera gamma di variazioni del DNA degli Europei continentali ed alcune mutazioni specifiche. Lo studio ha visto primariamente coinvolti tre gruppi sardi: l'Istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irgb-Cnr) di Monserrato (Cagliari), il Centro di sequenziamento e supercalcolo del Crs4 e l'Università degli Studi di Sassari ed ha coinvolto ricercatori di altri gruppi nazionali ed europei (rispettivamente Università di Pisa e di Bilbao) ed americani (University of Michigan e National Institute on Aging di Baltimora). I risultati della ricerca sono pubblicati sul numero di agosto della rivista "Science" in un articolo intitolato "Low pass DNA sequencing of 1,200 Sardinians reconstructs European Y chromosome phylogeny".

Gli scienziati hanno potuto combinare dati archeologici e genomici per definire con una precisione senza precedenti la velocità con cui si accumulano le mutazioni su questo cromosoma. Ciò ha permesso di ricostruire le diverse fasi di popolamento della Sardegna e di suggerire una "stratigrafia genetica" delle migrazioni preistoriche che hanno plasmato il continente europeo. Questo ricalibrato orologio molecolare ha collocato a circa 200.000 anni fa l'antenato capostipite di tutta l'attuale variabilità genetica della nostra specie.

"Il nostro ruolo specifico in questo studio – ha spiegato Sergio Tofanelli (foto), antropologo molecolare del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa - è stato quello di aver fornito e analizzato dei campioni toscani di DNA che sono risultati utili per fissare lungo la genealogia del cromosoma Y i principali cambiamenti demografici intervenuti e, quindi, per calibrare il tasso di cambiamento molecolare avvenuto nel corso del tempo. Esistono infatti evidenze molecolari e non molecolari del ruolo cruciale esercitato ripetutamente dalla Toscana come zona di passaggio per il flusso di genti dal continente alle isole del Mediterraneo".

"Dal punto di vista metodologico – ha concluso Tofanelli – il nostro studio è significativo perché rimette al centro della ribalta scientifica il cromosoma Y ritenuto poco informativo e marginale in quanto piccolo, diverso nella sequenza e portatore soltanto di una manciata di geni. Forse si può dire che oggi abbiamo aiutato un brutto anatroccolo a diventare un giovane cigno".

Ne hanno parlato:
Avvenire
Avvenire.it
AdnKronos.it
Panorama.it
Wired.it
Italiaglobale.it
AgenziaInPress
PisaInformaFlash.it

Giovedì, 01 Agosto 2013 10:20

I nuovi orari estivi dei musei dell'Ateneo

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Tutti i nuovi orari dei musei dell'Università di Pisa per l'estate 2013. E in più una novità: sino al 15 settembre per visitare le Collezioni egittologiche dell'Ateneo non servirà fissare un appuntamento. Il piccolo museo egizio in via san Frediano 12, nato nel 1962 grazie ad una donazione di una discendente della famiglia di Ippolito Rosellini, è aperto il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 10 alle 13 e martedì e giovedì dalle 15 alle 20.

Per quanto riguarda gli altri musei dell'Ateneo ecco gli orari sino al 15 settembre. Il Museo della Grafica in lungarno Galilei 9 è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 22, mentre lunedì è giorno di chiusura. La Gipsoteca in piazza san Paolo all'Orto 20, presso l'omonima chiesa, si può visitare mercoledì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 13 e martedì e mercoledì dalle 15 alle 20. Il Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano n. 2/B è aperto al pubblico martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e lunedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 20.

Nuova apertura estiva anche per l'Orto e Museo Botanico in via Luca Ghini 13 Pisa che è visitabile dal lunedì a sabato dalle 9 alle 18. Per tutto agosto poi il Museo di Storia Naturale di Calci è aperto dal lunedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 19,45, mentre nel mese di settembre sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16,45 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18,45.

Ne hanno parlato:
Tirreno.it
La Nazione
Controcampus.it
PianetaUniversitario.it
PisaInformaFlash.it
GoNews.it
AgiPress

apiario_homePresso i campi sperimentali del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (DiSAAA-a) dell'Università di Pisa, a Colignola, nel Comune di San Giuliano Terme, è stato realizzato un apiario didattico-sperimentale, dove studenti e tesisti avranno un'opportunità unica di crescita nello specifico campo della apicoltura e della apidologia. Il DiSAAA-a è tra i primi in Italia a possedere un apiario didattico-sperimentale direttamente ubicato su un terreno di proprietà dell'università.

Sono già state disposte 45 arnie di Apis mellifera e altre 25 saranno trasferite nei prossimi giorni. A regime, rimarranno stabilmente collocate nei campi sperimentali di Colignola 25 arnie. Il docente responsabile è Angelo Canale, titolare del corso di Apidologia e Apicoltura tenuto nell'ambito della laurea magistrale in Produzioni agroalimentari e gestione degli agroecosistemi, coadiuvato da Paolo Giannotti, funzionario tecnico presso lo stesso dipartimento. 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
Intoscana.it
Greenreport.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
Gonews.it 

Martedì, 30 Luglio 2013 14:21

Metti una sera a cena… con il rettore

Una cena speciale per i 120 studenti toscani ospiti alla residenza dei Praticelli nella settimana di orientamento TUO@uni. Nella serata inaugurale i ragazzi hanno cenato alla mensa insieme al rettore Massimo Augello che, tra saluti ufficiali e chiacchiere, li ha accolti per la loro prima esperienza all'Università di Pisa. Dal 29 luglio al 2 agosto, infatti, 360 studenti toscani delle classi quarte e quinte delle scuole superiori 'proveranno' a frequentare l'università toscana per capire quale potrebbe essere il percorso più appropriato per le loro aspirazioni e capacità. Tutto questo grazie a un progetto promosso dalla Regione Toscana che coinvolge anche le università di Firenze, Siena e Siena Stranieri.

L'Università di Pisa ha accolto 120 ragazzi all'interno della residenza "I Praticelli", dove stanno assistendo a lezioni di illustri professori - tra cui il filosofo Remo Bodei – e stanno "assaggiando" un po' di vita universitaria. In questi giorni docenti e ricercatori dell'Università, della Scuola Normale e della Scuola Sant'Anna terranno lezioni e seminari spaziando nei vari ambiti disciplinari, dalla letteratura alla filosofia, da internet alle energie rinnovabili, dall'agronomia, alla veterinaria, alla medicina. I ragazzi potranno inoltre visitare il Centro "Avanzi", l'Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado e il Polo Logistica di Livorno. Un ricco programma organizzato dai referenti per l'orientamento dei dipartimenti che si aggiunge alle tante iniziative promosse dal Comitato orientamento dell'Ateneo per instaurare un dialogo proficuo con i futuri studenti dell'Università di Pisa.

Cieli sempre più puliti anche grazie a un consorzio formato dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) dell'Università di Pisa e da due imprese pisane, la società Catarsi Ing. Piero & C. e AM Testing, nata come spin-off dell'Ateneo. Il consorzio toscano si è aggiudicato un bando lanciato dal Clean Sky, la più importante partnership fra Commissione Europea e grande industria per la promozione di programmi di ricerca in campo aeronautico, all'interno del VII Programma quadro. La realizzazione del progetto, promosso da Avio, porterà al consorzio pisano un finanziamento di circa 2,1 milioni di euro, a fronte di un volume di attività del valore di 3,1 milioni di euro, che coinvolgerà oltre al consorzio una fitta rete di subfornitori locali.

La sfida consiste nel progettare, realizzare e impiegare un complesso sistema di prova finalizzato a verificare sperimentalmente le caratteristiche di una innovativa trasmissione meccanica, Power Gearbox (PGB), sviluppata per il motore aeronautico Geared Turbo Fan (GTF) di futura generazione.

"L'architettura del GTF – spiega il professor Marco Beghini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa - consente di disaccoppiare meccanicamente l'elica del velivolo (la sezione fan/propeller) dall'albero della turbina tramite l'inserimento di una Power Gearbox basata su un potente e sofisticato rotismo epicicloidale. La soluzione permette di ottimizzare in modo indipendente i regimi di rotazione di entrambi i sotto-sistemi e quindi di ottenere un significativo incremento di prestazioni dell'intero sistema di propulsione che si traduce in risparmio di carburante e riduzione di emissioni inquinanti e di rumore".

Al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) dell'Università di Pisa è affidato il compito di curare l'adattamento della test facility, di progettare il banco di prova e di effettuare l'analisi dei risultati delle prove. La AM Testing supporterà il DICI nelle attività di progettazione, sarà responsabile del commissioning del sistema di prova e della conduzione dell'attività sperimentale. La società Catarsi Ing. Piero & C. realizzerà e assemblerà il banco di prova.

"Lavoreremo in stretta collaborazione – ha concluso Marco Beghini - per raggiungere l'ambizioso obiettivo nei 20 mesi previsti. L'attività, oltre a risultati di generale interesse dal punto di vista tecnico-scientifico, porterà un beneficio significativo nel territorio toscano e nazionale, non solo in termini di sviluppo del know-how, ma anche di tipo economico. I partner del consorzio considerano l'attività un'occasione per creare nuova occupazione di alto livello e per stimolare la rete dei subfornitori locali".

Dal 29 luglio al 2 agosto, 360 studenti toscani delle classi quarte e quinte delle scuole superiori 'proveranno' a frequentare l'università toscana per capire quale potrebbe essere il percorso più appropriato per le loro aspirazioni e capacità. L'Università di Pisa accoglierà 120 ragazzi all'interno della residenza "I Praticelli", dove potranno assistere a lezioni di illustri professori - tra cui il filosofo Remo Bodei – e lunedì sera cenare alla mensa con il rettore Massimo Augello. L'iniziativa fa parte del progetto regionale TUO@uni, giunto quest'anno alla seconda edizione. Lunedì alle 14.30 la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti si videocollegherà con le quattro sedi del progetto (Firenze, Pisa e Siena e Siena Stranieri) per fare un saluto e un augurio di buon lavoro ai ragazzi che inizieranno la loro esperienza.

I 360 studenti delle superiori (120 a Firenze, 120 a Pisa, 120 a Siena) per una settimana, alloggeranno gratis nelle residenze universitarie, mangeranno alla mensa, parteciperanno a lezioni, dibattiti, seminari e alla vita universitaria per capire concretamente quella che potrebbe essere la scelta più opportuna da fare. Molto intenso il programma che aspetta i ragazzi a Pisa: docenti e ricercatori dell'Università, della Scuola Normale e della Scuola Sant'Anna terranno lezioni e seminari spaziando nei vari ambiti disciplinari, dalla letteratura alla filosofia, da internet alle energie rinnovabili, dall'agronomia, alla veterinaria, alla medicina. Potranno inoltre visitare il Centro "Avanzi", l'Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado e il Polo Logistica di Livorno. Un ricco programma organizzato dai referenti per l'orientamento dei dipartimenti che si aggiunge alle tante iniziative promosse dal Comitato orientamento dell'Ateneo per instaurare un dialogo proficuo con i futuri studenti dell'Università di Pisa.

"Crediamo molto in questo progetto – spiega Stella Targetti – perché è fondamentale mettere i ragazzi e le ragazze nelle condizioni migliori per scegliere il percorso universitario più congeniale. Infatti, la percentuale di studenti italiani che lascia gli studi universitari dopo il primo anno è del 17%, e una delle cause dell'abbandono è proprio una scelta iniziale sbagliata perché al momento di iscriversi i ragazzi erano poco o male informati. Oltretutto tra chi abbandona, gli studenti che rischiano di lasciare per sempre l'università sono i più svantaggiati dal punto di vista sociale, geografico e culturale. Nella selezione dei 360 – conclude la vicepresidente – abbiamo perciò pensato di agevolare chi ha genitori con titoli di studio più bassi, chi abita in Comuni più piccoli e più lontani dal capoluogo di Provincia, chi ha frequentato una scuola superiore che non si trova in una provincia dove c'è una sede di Ateneo".

All'organizzazione di TUO@uni hanno collaborato l'Ardsu, le Università di Firenze, Pisa e Siena, l'Università per stranieri di Siena, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna e l'Ufficio Scolastico Regionale.

Venti borse di studio da 1.000 euro per venti matricole si iscriveranno al corso di studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni dell'Università di Pisa entro il 31 dicembre 2013. Le borse saranno assegnate secondo una graduatoria di merito stilata in base ai risultati ottenuti dagli studenti nel test di valutazione per i corsi di Ingegneria che si svolgerà nella prima settimana di settembre.

Il progetto "20 borse per 20 matricole" nasce dalle sollecitazioni di molti enti ed aziende che operano nell'ICT, un settore che, nonostante la crisi, resta trainante per l'economia nazionale e internazionale e che ha dunque continuamente bisogno di figure professionali adeguatamente formate.

"Questa iniziativa costituisce un vero modello di relazione tra università, aziende ed enti che operano nel campo dell'ICT - ha dichiarato il professor Enzo Dalle Mese, presidente del corso di studi in ingegneria delle telecomunicazioni – desidero quindi esprimere loro il più vivo ringraziamento auspicando che sia la prima di numerose altre".

Le aziende e gli enti che hanno contribuito all'istituzione delle borse sono: IDS Ingegneria dei Sistemi SpA, SECO Srl, INTECS SpA, WiTech SpA , WASS - Whitehead Sistemi Subacquei SpA, Pasquali Microwave Systems s.r.l, Cloud Comnet, IEEE AES Society, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni - Unità di Ricerca Pisa

Per maggiori informazioni è possibile inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., telofonare allo 0502217564 e consultare i siti www.tlc.ing.unipi.it e www.ingegneriatlcpisa.it.

E' nato a Pisa l'Istituto Nazionale di Ricerche in Foniatria "Guido Bartalena" (INRF) frutto di un accordo fra le Università di Pisa, Torino, Napoli 2, e Reggio Emilia. La firma dell'atto costitutivo è avvenuta lo scorso giugno e l'Istituto avrà sede proprio a Pisa presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale in via Savi n. 10. Lo scopo dell'Istituto sarà di promuovere la ricerca scientifica e tecnologica sulla comunicazione verbale ed in particolare sull'apparato fono articolatorio, sulla deglutizione e sulla riabilitazione in ambito fono audiologico. L'INRF si propone inoltre di organizzare attività didattiche rivolte a studenti e professionisti interessati allo studio di questa patologia.

"L'Istituto è stato intestato al professor Guido Bartalena – ha spiegato il professor Francesco Ursino ordinario di Audiologia e Foniatria e promotore dell'iniziativa - perché nel periodo che diresse la clinica dell'Ateneo pisano dimostrò di possedere capacità cliniche eccellenti e soprattutto moderne. Bartalena fu sempre promotore di tutte le innovazioni in ambito otorinolaringoiatrico riuscendo a far emergere la clinica e la Scuola pisana in ruoli nazionali di primo piano, fondò il primo e moderno centro di audio-fonologia e fu uno dei primi promotori, in campo nazionale, della nascita della disciplina foniatrica".

"L'Istituto che oggi porta il suo nome – ha concluso Ursino - vuole significare la continuità culturale che la Scuola foniatrica pisana vuole mantenere viva nei riguardi di quell'intuito clinico di modernizzazione che Bartalena maturò già nei lontani anni '70".

Il presidente onorario dell'INFR è il professor Oskar Schindler dell'Ateneo di Torino. Il consiglio direttivo è composto dal professor Umberto Barillari (Università di Napoli 2) che ha il ruolo di presidente, dalla professoressa Elisabetta Genovese (Università di Modena-Reggio Emilia) come vicepresidente, dal professor Francesco Ursino (Università di Pisa) come direttore scientifico, da due membri componenti che sono il professor Stefano Berrettini (Università di Pisa) e il professor Roberto Albera (Università di Torino) e dal professor Bruno Fattori (Università di Pisa) che ha l'incarico di segretario.

Le Università toscane sono all'avanguardia in Italia e intendono mettere sempre più il loro enorme potenziale di ricchezza al servizio dello sviluppo e della crescita del nostro territorio. Proprio per rendere concreta questa idea, i rettori dell'Università di Firenze, Alberto Tesi, di Pisa, Massimo Augello, e di Siena, Angelo Riccaboni, stanno programmando una serie di iniziative pubbliche con l'amministrazione regionale, con le altre principali istituzioni e con il sistema delle imprese toscane, per individuare in modo congiunto alcuni progetti strategici su cui investire nell'immediato futuro. Alla base vi è la volontà delle Università generaliste di proseguire nel percorso di collaborazione con il governo regionale, che ha già dato frutti in particolare per quanto riguarda la politica sanitaria e l'offerta dei dottorati di ricerca. L'obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente una politica integrata del sistema toscano dell'alta formazione e della ricerca, che anche le recenti indagini dell'Anvur e del Censis confermano ai primissimi posti nel panorama nazionale.

Il rapporto Anvur, che ha monitorato la ricerca del nostro Paese nel periodo 2004-2010, ha registrato l'elevato potenziale del sistema universitario toscano che, per il risultato complessivo e per l'ampiezza e la varietà di settori d'avanguardia, è ai vertici in Italia. L'indagine elaborata dal Censis ha ribadito, sulla scia di quanto emerso dalle diverse classifiche internazionali sulle migliori università, l'eccellenza degli atenei toscani, con Siena che è al primo posto in Italia, Pisa e Firenze rispettivamente al terzo e quarto tra le università con più di 40.000 iscritti.

Nell'accogliere con soddisfazione questi risultati, i professori Augello, Riccaboni e Tesi hanno sottolineato la necessità di continuare sulla strada intrapresa, consolidando le collaborazioni reciproche in atto e quelle con le altre istituzioni universitarie toscane, nella prospettiva di rafforzare al massimo il sistema toscano dell'alta formazione e della ricerca. Già nel prossimo appuntamento su "Nuove frontiere di integrazione tra servizio sanitario regionale e università", in programma a Firenze venerdì 26 luglio, i rettori richiameranno gli esiti delle recenti indagini, con l'intenzione di condividere con il governo regionale possibili percorsi di potenziamento del sistema universitario toscano al fine di supportare la crescita dell'economia e della società della nostra regione.

Con un corso di cinque giorni insegneranno agli ingegneri africani come si costruisce un semplice dispositivo biomedico utilizzando le tecnologie disponibili gratuitamente in rete. Con il progetto OS4BME (Open Source for Biomedical Engineering), scritto e ideato dalla professoressa Arti Ahluwalia del Centro di ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, e Daniele Mazzei e Carmelo De Maria del FabLab Pisa (entrambi ricercatori post-doc dello stesso Centro "E. Piaggio"), i ricercatori pisani voleranno ad agosto a Nairobi per dar vita a una Summer school di alta tecnologia. Il progetto ha come obiettivo quello di adattare la filosofia del Do It Yourself (DIY) e del making-fabing allo sviluppo di semplici dispositivi biomedicali a basso costo ma ad alto impatto etico-sanitario.

Il corso si orienterà in particolare verso la realizzazione di un Baby Monitor utilizzando risorse open source. Questo semplice dispositivo, dotato di carica batteria solare e basato sull'elettronica Arduino, permette allo staff ospedaliero di monitorare in maniera remota movimenti o respiri e il pianto di un neonato. Tutto il materiale, compresa la stampante 3D verranno donati alla fine del corso alla Kenyatta University e al FabLab Nairobi.

La Summer school è un'iniziativa organizzata da un consorzio di 9 università africane che si prefiggono lo scopo di creare un sistema di health-care sostenibile, dando vita a una rete di eccellenza universitaria per l'ingegneria biomedica in Africa con il supporto dell'United Nations Economic Commission for Africa (UNECA). Durante il corso verrà introdotta la filosofia del making-fabing mostrando come grazie alle recenti tecnologie open source come Arduino, le stampanti 3D e similari sia possibile costruire semplici ma utilissimi dispositivi biomedicali. Durante il corso verranno inoltre affrontate le tematiche di regolamentazione e sicurezza elettrica per la realizzazione di dispositivi biomedicali.

L'intero progetto Open Baby Monitor verrà documentato dagli studenti del corso sul wiki del FabLab Pisa (http://wiki.fablabpisa.org), primo passo verso la creazione di una piattaforma Open Source Biomedicale per il consorzio. Oltre al team del Centro Piaggio e FabLab Pisa saranno presenti in veste di tutor anche Giorgio Mattei e Serena Giusti, dottorandi di Ingegneria Biomedica, e Alejandro Callara, laureando in Ingegneria biomedica. Il progetto è ufficialmente supportato da Arduino attraverso una donazione di kit di sviluppo e schede elettroniche.

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