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Venerdì, 20 Gennaio 2012 10:28

Donne, scienza e pari opportunità

ricercatrici di primatologiaLa primatologia è stata a lungo considerata una disciplina modello per le pari opportunità. Tra i fattori che hanno contribuito a tale immagine, l'esposizione mediatica di alcune famose scienziate come Jane Goodall e Dian Fossey ha rafforzato la convinzione che le donne siano maggiormente rappresentate in primatologia che in discipline simili e che rivestano più frequentemente ruoli di rilievo. Tuttavia, nonostante rappresentino la maggior parte della popolazione universitaria, il numero di donne cui vengono affidati ruoli di responsabilità nella ricerca e nelle istituzioni è anche in questo settore ancora molto esiguo.

Un recente studio, condotto dall'Università di Pisa e dall'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma, pubblicato sulla rivista "PLoS ONE", ha dimostrato che, al pari di altre discipline scientifiche, anche la primatologia soffre di alcune dinamiche che ostacolano e spesso impediscono al sesso femminile il raggiungimento di posizioni di responsabilità. È il noto fenomeno del "tetto di cristallo", elegante definizione per descrivere quel punto, praticamente invisibile come il cristallo, oltre il quale la carriera delle donne si ferma. Questa metafora ben rappresenta le difficoltà a cui molte donne devono far fronte per fare carriera nei diversi campi del sapere. Tra queste, stereotipi culturali, discriminazione e, soprattutto, una divisione ineguale del carico di lavoro familiare tra uomini e donne.

Elisabetta Palagi, dell'Università di Pisa, e Elsa Addessi, dell'Istc-Cnr, hanno svolto, insieme a Marta Borgi dell'Istituto superiore di sanità, un "censimento" per conto della Società internazionale di primatologia che ha evidenziato che "non solo le donne hanno maggiori difficoltà a raggiungere le più alte posizioni della carriera accademica ma le primatologhe pubblicano meno dei loro colleghi uomini - spiega Elsa Addessi - Tale dato potrebbe dipendere da un minor accesso alle risorse necessarie per condurre ricerche di alta qualità. Inoltre, i risultati ottenuti in termini di numero e tipo di pubblicazioni non sempre corrispondono al loro successo professionale in termini di posizioni ottenute". Dallo studio emerge anche un dato incoraggiante. "La differenza nel numero di articoli pubblicati da uomini e donne non corrisponde a una differenza simile nell'impatto scientifico di tali lavori - prosegue Elisabetta Palagi - Pertanto, le primatologhe sembrano pubblicare meno articoli dei loro colleghi uomini, ma di più alto impatto scientifico".

"Un articolo pubblicato su Nature nel 2001 denunciava la condizione delle donne giapponesi, vittime di un sistema accademico con profondi stereotipi culturali. Il suo titolo, 'One woman is enough...', riportava la motivazione addotta da un professore per aver rifiutato una donna per un posto vacante. Dieci anni dopo molte donne in tutto il mondo hanno sfiorato il soffitto di cristallo, ma in poche lo hanno abbattuto. One woman is still not enough", conclude Addessi.

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iUnipiScoprire il percorso più veloce per arrivare in facoltà a piedi, in macchina o in bus, conoscere l'indirizzo e l'orario di apertura delle biblioteche, trovare il recapito dei docenti e del personale dell'Università di Pisa e contattarli con un solo tap, collegarsi ai siti delle strutture, dei dipartimenti o ad Alice, il portale degli studenti, per cercare informazioni sui corsi o sugli esami. Tutto questo è possibile grazie a "iUnipi", la App per iPhone, iPad e iPod dedicata all'Università di Pisa, "fatta in casa" da due laureandi dell'Ateneo, Dario Puliero e Domenico D'Agostino. La App è già disponibile gratuitamente sullo AppStore della Apple e, a poche settimane dalla sua pubblicazione, è stata già scaricata da circa 700 utenti.

domenico_dagostino"iUnipi" consente di trovare informazioni sull'Ateneo, con particolare riferimento alla localizzazione delle strutture (facoltà, dipartimenti, centri bibliotecari, ecc.), del personale e dei servizi offerti. La App offre collegamenti diretti a numeri telefonici, siti internet e a indirizzi di posta elettronica e, tra le altre cose, consente la visualizzazione su mappa delle strutture universitarie: grazie alla geolocalizzazione, tramite l'applicazione "Mappe", è possibile calcolare il percorso più breve per la meta prescelta, scegliendo anche il mezzo di trasporto. L'applicazione, scaricabile gratuitamente, si caratterizza rispetto ad altre con finalità analoghe e già presenti in rete per il fatto che la maggior parte delle informazioni sono fruibili dai dispositivi anche in assenza di connettività di rete.

dario_pulieroLa App è l'evoluzione di un progetto sviluppato da due studenti dell'Ateneo nell'ambito del "Corso di sviluppo di applicazioni per iOS" organizzato dal dipartimento di Informatica in collaborazione con Data Port-Apple Solution Expert. I due ragazzi, laureandi in Ingegneria dell'informazione, hanno già alcune esperienze nel mondo della programmazione: Dario Puliero, di Pisa, dal 2008 si occupa di amministrazione di sistemi operativi e di Content Management Systems. Domenico D'Agostino, originario della provincia di Reggio Calabria, da un anno sviluppa applicazioni su piattaforma iOS come freelance.


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MatricolandosiLe immatricolazioni all'Università di Pisa per l'anno accademico 2011/2012 sono aumentate di 529 unità e di oltre cinque punti percentuali. I dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo confermano la tendenza alla crescita già evidenziata nei mesi precedenti e segnalano, alla stessa data di inizio gennaio, un numero di 10.909 immatricolati contro i 10.380 del 2010/2011. Dopo il calo dello scorso anno, quando gli immatricolati erano scesi da 11.470 a 10.380, il dato segna il ritorno al trend positivo che ha contraddistinto l'ultimo decennio di vita dell'Ateneo e conferma per il sesto anno consecutivo il superamento della quota di 10.000 immatricolazioni.

Nel calcolo degli immatricolati rientrano sia gli studenti che iniziano una carriera ai corsi di laurea triennale o a ciclo unico, sia coloro che scelgono di continuare gli studi iscrivendosi al primo anno dei corsi di laurea magistrale. Il termine per immatricolarsi, fissato al 30 settembre, consentiva fino alla fine di dicembre 2011 la possibilità di immatricolarsi con il pagamento di una mora.

Rispetto allo scorso anno, le facoltà che hanno registrato un incremento maggiore sono Economia, con 252 studenti in più e 20,9 punti percentuali, Scienze matematiche fisiche e naturali (+238 e 17,9%), Ingegneria (+148 e 6,8%) e Scienze politiche (+102 e 17,1%). Significativa è anche la crescita di Lettere e filosofia (+90 e 9,4%), Lingue e letterature straniere (+71 e 11,8%) e Agraria (+59 e 28,1%). In controtendenza sono invece i corsi interfacoltà (-179 e 24,8%), oltre che le facoltà di Medicina e chirurgia (-113 e 11,5%), Giurisprudenza (-64 e 7,3%), Medicina veterinaria (-46 e 21,2%) e Farmacia (-14 e 7,5%).

StudentiIn termini assoluti, Ingegneria rimane la facoltà più grande con 2.318 immatricolati, seguita da Scienze MFN con 1.566, Economia con 1.460, Lettere e filosofia con 1.046, Medicina e chirurgia con 954, Giurisprudenza con 817, Scienze politiche con 699, Lingue e letterature straniere con 672, Agraria con 269, Farmacia con 173 e Medicina veterinaria con 171. I corsi interfacoltà raccolgono 544 nuovi studenti, quelli interuniversità 74 e quelli in convenzione con l'Accademia navale di Livorno 146.

Per quanto riguarda i corsi di laurea, quelli più numerosi sono la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con 686, Lingue e letterature straniere con 570, Economia aziendale con 429, Economia e commercio con 373, Ingegneria biomedica con 318, Scienze sociali e del servizio sociale con 293, Ingegneria civile ambientale e edile con 291, Infermieristica con 273, Scienze biologiche con 266, la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia con 233, Banca finanza e mercati finanziari con 222, Discipline dello spettacolo e della comunicazione con 206 e Scienze politiche internazionali e dell'amministrazione con 203.

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Tirreno Pisa
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PisaNotizie.it
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Martedì 17 gennaio 2012 alle ore 17.15 nell'Aula multimediale di Palazzo Ricci (via del Collegio Ricci), il teologo e biblista Marcello Marino, Priore della Comunità monastica di Bose, parlerà di "Straniero, nemico e prossimo nel Nuovo Testamento". L'iniziativa fa parte del ciclo di incontri di introduzione multidisciplinare alla Bibbia "L'incontro con l'Altro. Fascinosum et Tremendum. Temi biblici tra difesa dell'identità e integrazione, accoglienza e rifiuto", organizzati da Marisa Bonamici, Piergiorgio Borbone, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Daria Coppola, Bruno Di Porto, Adriano Fabris, Roberto Filippini, Gianfranco Fioravanti, Piero Floriani, Gabriella Garzella, Cesare Letta, Alessandro Martinengo, Stefano Perfetti, Mauro Ronzani, Elena Salibra, Maria Antonietta Sanna, Marina Soriani Innocenti, Giuseppina Stella Galbiati.

"I Timpanaro: una famiglia di intellettuali del Novecento" è il titolo della giornata di studio che avrà luogo mercoledì 18 gennaio 2012 al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi.

L'iniziativa fa seguito alla mostra inaugurata lo scorso 26 novembre nella stessa sede in occasione dell'anniversario della scomparsa di Sebastiano Timpanaro junior, insigne filologo che, assieme alla madre Maria Cardini, donò nel 1957 il nucleo di opere grafiche dal quale prese origine, per volontà di Carlo Ludovico Ragghianti, il Gabinetto Disegni e Stampe dell'Università di Pisa.

Il convegno vedrà la partecipazione di illustri studiosi, che presenteranno aspetti diversi del lavoro e dell'attività di Sebastiano Timpanaro senior, di Sebastiano Timpanaro junior, di Maria Cardini e di Maria Augusta Morelli, a testimonianza di una famiglia di intellettuali impegnati in una fervida e incessante attività di ricerca scientifica che impresse un segno profondo nella storia della cultura del Novecento.

Alla presenza di Maria Augusta Morelli Timpanaro apriranno i lavori Silvia Panichi, Sandra Pesante e Alessandro Tosi. Tra i relatori, Lucietta Di Paola, Michele Feo, Francesca Fedi, Piero Floriani, Piergiorgio Parroni e Lucia Tongiorgi Tomasi.

Agostino Monorchio, docente di Campi elettromagnetici, e Marco Luise, docente di Telecomunicazioni alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, sono stati nominati "fellow" dell'IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), l'associazione internazionale di professionisti impegnata a favore del progresso della tecnologia a beneficio dell'umanità. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Monorchio "per i suoi contributi allo sviluppo di metodi di calcolo per l'elettromagnetismo e alla realizzazione di metamateriali mediante l'uso di superfici selettive in frequenza" e a Luise "per i suoi contributi al settore della sincronizzazione e dell'elaborazione del segnale nelle telecomunicazioni".

L'"IEEE fellowship" è conferita a una personalità con un eccellente primato di risultati, provenienti da diverse aree scientifiche, che vanno dai sistemi aerospaziali, all'ingegneria informatica, delle telecomunicazioni e biomedica, all'elettronica. Per il 2012, sono 322 i professionisti che nel mondo hanno ottenuto il riconoscimento. Attraverso i suoi 385.000 membri in 160 paesi del mondo, l'IEEE promuove lo sviluppo della tecnologia per l'umanità e pubblica circa il 30% del materiale tecnico riguardante i diversi settori di interesse.

Le ricerche del professor Monorchio hanno contribuito a sviluppare nuove metodologie di calcolo per la progettazione elettromagnetica in grado di sfruttare pienamente le moderne risorse di calcolo oggi a disposizione. I metamateriali da lui indagati sono materiali 'artificiali' con proprietà fisiche non reperibili in natura che permettono la realizzazione di dispositivi tecnologici innovativi, quali a esempio antenne miniaturizzate, filtri compatti, o l'insorgenza di effetti e fenomeni originali quali l'invisibilità radar e ottica.

L'attività di ricerca del professor Luise si svolge nell'ambito delle telecomunicazioni, e più specificamente nel campo delle radiotrasmissioni terrestri e via satellite, delle comunicazioni "wireless", e dei sistemi di posizionamento satellitari. Oltre che presso l'Università di Pisa, è anche docente alla Scuola di Alti Studi IMT (Istituzioni, Mercati, Tecnologie) di Lucca, ed è direttore esecutivo della Rete di Eccellenza della Commissione Europea su "Wireless Communications NEWCOM++".

Venerdì 13 Gennaio 2012 nella sede della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa si svolgerà la riunione annuale dei ricercatori del Centro interuniversitario di ricerca sui sistemi integrati per l'ambiente marino (ISME), organizzata dal Centro "E.Piaggio". Come consuetudine, tale incontro sarà anche l'occasione per un workshop scientifico aperto a tutte le realtà del settore, in modo da favorire la cooperazione e la sinergia in un ambito di ricerca delicato e strategico per il nostro Paese, caratterizzato da più di 7.000 chilometri di costa. Così nell'incontro di Pisa, oltre alle componenti universitarie, saranno presenti il CNR, la Scuola Sant'Anna e la WASS di Livorno.

L'ISME raggruppa i ricercatori italiani attivi nelle applicazioni delle moderne tecnologie dell'informazione all'ingegneria dei sistemi marini, inclusi i robot e i veicoli autonomi subacquei, le comunicazioni e i sistemi acustici, le boe intelligenti, i data-base ambientali e i sistemi di supporto alle decisioni.

In occasione del workshop, il Centro "Piaggio" presenterà i recenti risultati del progetto Europeo "UAN", che studia la costruzione di una rete wireless sottomarina grazie a piccoli robot subacquei che si muovono lungo il canale di trasmissione marino comportandosi da ripetitori per migliorare di volta in volta la qualità delle comunicazioni. Sarà inoltre presentato il progetto "Thesaurus", coordinato dal Centro "Piaggio" assieme alla Scuola Normale, all'Università di Firenze e al CNR-ISTI con il finanziamento della Regione Toscana, e finalizzato all'esplorazione dei siti archeologici subacquei.

Servirà a costruire un database con i classici del pensiero economico tradotti nelle varie lingue europee il Multilateral Project LLP/Erasmus "EE-T. Economic e-Translations into and from European Languages" appena attivato all'Università di Pisa. Finanziato dall'Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA) dell'Unione Europea (518297-LLP-2011-IT-ERASMUS-FEXI) e coordinato dai professori Marco Guidi e Massimo Augello, il progetto è il primo del genere che coinvolge un gruppo multidisciplinare di economisti, storici del pensiero economico, storici economici e linguisti e che mira a costruire e mettere a disposizione della comunità scientifica una banca di testi on line relativi alla storia dell'economia politica e una serie di contributi di ricerca sulla formazione e circolazione internazionale delle idee e dei linguaggi economici.

Come tutti i Multilateral Projects, questo programma, di durata biennale, mira a promuovere uno degli obiettivi di Europa 2020: favorire il "triangolo della conoscenza" tra ricerca, istruzione e innovazione. Al contempo, saranno sperimentate forme innovative di didattica on line e di social networking che possano avvicinare gli studenti a questi risultati di indagine scientifica, fornendo loro testi economici del passato sui quali svolgere le loro esercitazioni e le loro ricerche di tesi.

L'idea di base che ha attratto l'attenzione dell'Unione Europea è che in tempi di crisi economica ci sia bisogno di avvicinare studenti e lettori ai classici del pensiero economico: una "ricchezza delle idee" che fa il parallelo con la "ricchezza delle nazioni" e insegna a evitare errori che già sono stati compiuti nel passato.

Sono partner del progetto, oltre all'Università di Pisa, l'Università di Paris 2 Panthéon Assas, l'Università di Hohenheim di Stoccarda, l'Università di Barcelona, l'Università di Lisbona, l'Università di Messolongi, L'Università di Bucarest e la Middle East Technical University di Ankara, oltre che due partner privati, Pixel e Connectis di Firenze.

Da gennaio è attivo un portale (http://eet.pixel-online.org/) nel quale sarà possibile trovare progressivamente i vari prodotti del progetto e al quale saranno chiamati a contribuire, in una inedita prospettiva "social", tutti gli studiosi e gli studenti interessati.

Un quadro che raffigura il Palazzo alla Giornata come appariva all'inizio del Novecento, opera dell'artista pisano Ferruccio Pizzanelli, tra i maggiori esponenti della pittura toscana del XX secolo. Il dipinto è stato consegnato, martedì 10 gennaio 2012, dai rappresentanti della direzione generale della Fondiaria SAI e dell'Agenzia generale SAI di Pisa nelle mani del rettore Massimo Augello. Cornice della cerimonia la suggestiva Sala dei Mappamondi dello stesso Palazzo oggi sede del rettorato, il luogo per di più in cui il giovane Pizzanelli aveva tenuto la sua prima esposizione.

Nel loro intervento, il rettore dell'Ateneo Pisano, i vertici della Società assicuratrice, Piergiorgio Costantini e Cesare Zunino, e l'agente generale e procuratore della Società, Maurizio Sbrana, hanno ricordato la solida tradizione di collaborazione che lega le due Istituzioni, che va anche al di là delle convenzioni sottoscritte per agevolare il ricorso ai servizi assicurativi da parte del personale e degli studenti dell'Università. Negli scorsi anni, infatti, la SAI ha finanziato l'istituzione di borse di studio a laureati in discipline giuridiche ed economiche con tesi in argomento assicurativo; ha permesso di acquisire una preziosa collezione mineralogica che è entrata a far parte del patrimonio scientifico dell'Ateneo e che è possibile ammirare al Museo di Storia naturale e del territorio di Calci; ha contributo all'acquisto di nove manoscritti giovanili di Enrico Fermi; ha donato il ritratto di Galileo Galilei che è stato collocato nella Sala al piano terra di Palazzo alla Giornata.

Il rettore ha quindi sottolineato il ruolo sociale svolto dalla compagnia di assicurazione "attraverso l'impegno convinto in campo culturale, poiché il grado di progresso di ogni società si misura a partire dalla sua capacità di trasmettere cultura e di guardare sempre, e con fiducia, al futuro". I rappresentanti della Sai hanno messo in evidenza il profondo legame che lega la Società e la sua Agenzia generale alla città di Pisa, di cui l'Università è senza dubbio tra le più importanti istituzioni e il principale luogo di elaborazione e di trasmissione del sapere.

I professori di Storia dell'arte, Lucia Tomasi Tongiorgi e Alessandro Tosi, hanno tracciato un breve profilo di Ferruccio Pizzanelli, un artista abile con i pennelli, così come nella lavorazione artistica del cuoio, e capace di descrivere con la sue opere paesaggi e volti autentici della tradizione toscana. È stato inoltre illustrato il volume dedicato al pittore pisano e al dipinto su Palazzo alla Giornata, realizzato dalla SAI con un testo curato dal professor Stefano Renzoni.

Nella stessa occasione, alla presenza del preside della facoltà di Agraria, Manuela Giovannetti, è stato anche presentato il volume curato dai professori Alessandro Tosi e Romano Paolo Coppini sui due grandi affreschi realizzati da Ferruccio Pizzanelli nell'Aula Magna della facoltà di Agraria e su quello che si trova nell'ex Clinica dermatologica.

C'è anche un docente dell'Università di Pisa nella nuova "Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi" appena nominata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Mauro Rosi, docente di Geochimica e Vulcanologia e direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell'Ateneo pisano, è il nuovo vicepresidente dell'organo di consulenza scientifica del capo dipartimento della Protezione civile che raccoglie le competenze di 58 professori universitari, rappresentanti dei principali enti di ricerca nazionali (come Cnr e Ingv) ed esperti tecnici delle diverse tipologie di rischi naturali, ambientali e industriali.

Le nomine, sono state firmate a fine dicembre dal presidente del consiglio Mario Monti su proposta del capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, che ha indicato in Luciano Maiani, ex presidente del Cnr, il presidente e in Giuseppe Zamberletti il presidente emerito. La nuova commissione sarà articolata in cinque settori corrispondenti alle varie tipologie di rischio: settore rischio sismico; settore rischio vulcanico; settore rischi meteo-idrologico, idraulico e di frana; settore rischi chimico, nucleare, industriale e trasporti; settore rischio ambientale e incendi boschivi. Compito della nuova commissione sarà fornire al dipartimento della Protezione civile pareri di carattere tecnico-scientifico in relazione alle diverse tipologie di rischio e anche indicazioni per migliorare le capacità di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi.

Mauro Rosi si è laureato a Pisa in Geologia nel 1974 ed è professore ordinario di Vulcanologia dal 2002. Dal 2006 è direttore del dipartimento di Scienze della Terra. Attualmente ricopre l'incarico di presidente della Federazione Nazionale di Scienze della Terra ed è membro del consiglio scientifico dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il professor Rosi ha un'esperienza pluridecennale nella gestione di crisi vulcaniche di tutto il mondo (eruzione del St. Helens-USA 1980, Nevado del Ruiz-Colombia 1985, Guagua Pichincha e Tungurahua-Ecuador 1999, St. Helens-USA 2004, Merapi-Indonesia 2006, Isola Reunion-Oceano Indiano 2009) e in Italia (Etna, 1981; Etna 1983; Stromboli 1985; Etna 2001; Etna 2002; Stromboli 2002-2003; Stromboli 2007). Rosi ha anche svolto, in alcuni casi, il ruolo di consulente per conto di autorità governative per l'assunzione di decisioni in materia di protezione civile (N. del Ruiz-Colombia 1985, Guagua Pichincha e Tungurahua-Ecuador 1999) e organismi internazionali (Nazioni Unite luglio 2011).

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