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Una giornata di studio per affrontare il tema, assai delicato e di grande attualità, dello status e delle garanzie dei giudici amministrativi, contabili, tributari e militari. Sarà questo l'argomento del seminario dal titolo "Indipendenza, imparzialità e responsabilità dei giudici speciali", che si svolgerà venerdì 1° giugno 2012, nell'Aula Magna del Polo didattico Carmignani di Piazza dei Cavalieri. All'incontro parteciperanno alcuni dei rappresentanti più autorevoli delle diverse giurisdizioni speciali, della dottrina che si è occupata del tema e del mondo dell'avvocatura: Niccolò Zanon, membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa; Paolo Berruti, membro del Consiglio Nazionale Forense; Maurizio Nicolosi, presidente di Sezione del Tar Toscana; Vittorio Raeli, consigliere della Corte dei Conti sezione giuridica della Puglia e già membro del Consiglio di Presidenza; Giovanni Barone, magistrato componente del Consiglio della Magistratura militare; Carlo Vallini, presidente della Commissione Tributaria Provinciale di Pisa. I lavori saranno coordinati dai docenti dell'Ateneo pisano, Francesco Dal Canto e Saulle Panizza, mentre le conclusioni saranno affidate al professore emerito Alessandro Pizzorusso, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

L'iniziativa conferma l'attenzione che l'Università di Pisa, e in particolare la facoltà di Giurisprudenza, dedica ai temi dell'ordinamento giudiziario e della magistratura. Non a caso, l'Ateneo pisano è stato tra i primi in Italia dove tale insegnamento - previsto come fondamentale ai primi del '900, quando a in segnarlo a Pisa era Lodovico Mortara, e poi progressivamente dimenticato dalla programmazione didattica - è stato riattivato e inserito nel percorso universitario degli studenti di Giurisprudenza a partire dai primi anni '90, sotto la guida del professor Pizzorusso.

L'appuntamento testimonia anche gli ottimi rapporti di collaborazione con l'Ordine degli avvocati di Pisa e con la Scuola Forense dell'Alto Tirreno, che recentemente hanno portato alla stipula di una convenzione tra la Pisa University Press, casa editrice dell'Università di Pisa, e la Scuola Superiore dell'Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense per la pubblicazione della rivista "Cultura e Diritti. Per una formazione giuridica".

Il tema affrontato è centrale nell'attuale dibattito, sia a livello dottrinale che politico-istituzionale. La questione dell'indipendenza dei giudici speciali è infatti un problema annoso, che tuttavia negli ultimi tempi è divenuto più delicato e avvertito. La Costituzione, con l'articolo 108, se ne occupa solo marginalmente, limitandosi a rinviare la disciplina alla legge, la quale, solo negli ultimi decenni, ha progressivamente dotato le magistrature speciali di un sistema di guarentigie analogo, ancorché non coincidente, a quello che la Costituzione riserva espressamente alla magistratura ordinaria. Permangono tuttavia diverse criticità derivanti dal ruolo particolare che svolgono tali giudici, dalle modalità con le quali essi sono reclutati e dal particolare sistema di autogoverno che garantisce la loro autonomia.

Il 30 e 31 maggio, al Centro Interforze Studi Applicazioni Militari (CISAM) di San Piero a Grado, si terrà il convegno "Campi elettromagnetici e innovazione tecnologica in ambito difesa, industria e ricerca", con la presenza e la partecipazione di qualificati esperti nazionali e internazionali. Il convegno si prefigge di fare il punto sullo stato dell'arte della compatibilità elettromagnetica nei suoi numerosi settori di applicazione, affinché l'impiego dei campi elettromagnetici in ambito civile e militare sia sempre più sicuro. L'organizzazione è stata curata dal CISAM, dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa e dall'Istituto ITE Vallauri della Marina Militare.

L'impiego sempre più diffuso dei campi elettromagnetici, soprattutto per dispositivi e applicazioni quali i telefoni cellulari e il Global Positioning System (GPS), ha sicuramente migliorato la qualità della vita, rendendo il mondo sempre più piccolo e vivibile. La diffusione dell'informazione in maniera così capillare e accessibile a tutti è stata possibile grazie all'applicazione pratica delle equazioni di Maxwell. I campi elettromagnetici hanno inoltre contribuito in maniera determinante all'avanzamento e al progresso nel settore medico, industriale e militare, mediante tecnologie fino a qualche anno fa impensabili. Il proliferare dei campi da pochi Hz a oltre 300 GHz ha però contribuito al cosiddetto "inquinamento elettromagnetico", che, se fuori controllo, può determinare disservizi e malfunzionamenti a qualunque apparecchio elettrico ed elettronico, dai più semplici a quelli più complessi. Per tale motivo, si rende necessario garantire, fin dalla fase progettuale, la compatibilità elettromagnetica fra apparecchi che devono operare a stretto contatto fra di loro, mediante tecniche quali la schermatura, il filtraggio e la messa a massa. Non meno importante e sempre più attuale, è la ricerca dei possibili effetti biologici indotti dai campi elettromagnetici sull'uomo, che potrebbero causare patologie a breve e a lungo termine.

Il convegno si articolerà in sessioni tematiche (Prospettive e aspettative, Monitoraggio, Metodologie di misura, Effetti biologici e salute umana, Normative, Schermature) nelle quali verranno presentati numerosi lavori di enti di ricerca e governativi, aziende ed agenzie di controllo sui recenti sviluppi dell'impiego, del controllo e della misura dei campi elettromagnetici. In occasione del convegno si terrà la Mostra "Arte e Scienza" dove saranno esposte le opere della monografia "Metamorfosi dell'iconografia nell'arte di Francesco Guadagnuolo".

Immagine tribunaleUna giornata di studio per affrontare il tema, assai delicato e di grande attualità, dello status e delle garanzie dei giudici amministrativi, contabili, tributari e militari. Sarà questo l'argomento del seminario dal titolo "Indipendenza, imparzialità e responsabilità dei giudici speciali", che si svolgerà venerdì 1° giugno 2012, nell'Aula Magna del Polo didattico Carmignani di Piazza dei Cavalieri. All'incontro parteciperanno alcuni dei rappresentanti più autorevoli delle diverse giurisdizioni speciali, della dottrina che si è occupata del tema e del mondo dell'avvocatura: Niccolò Zanon, membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa; Paolo Berruti, membro del Consiglio Nazionale Forense; Maurizio Nicolosi, presidente di Sezione del Tar Toscana; Vittorio Raeli, consigliere della Corte dei Conti sezione giuridica della Puglia e già membro del Consiglio di Presidenza; Giovanni Barone, magistrato componente del Consiglio della Magistratura militare; Carlo Vallini, presidente della Commissione Tributaria Provinciale di Pisa. I lavori saranno coordinati dai docenti dell'Ateneo pisano, Francesco Dal Canto e Saulle Panizza, mentre le conclusioni saranno affidate al professore emerito Alessandro Pizzorusso, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

L'iniziativa conferma l'attenzione che l'Università di Pisa, e in particolare la facoltà di Giurisprudenza, dedica ai temi dell'ordinamento giudiziario e della magistratura. Non a caso, l'Ateneo pisano è stato tra i primi in Italia dove tale insegnamento - previsto come fondamentale ai primi del '900, quando a in segnarlo a Pisa era Lodovico Mortara, e poi progressivamente dimenticato dalla programmazione didattica - è stato riattivato e inserito nel percorso universitario degli studenti di Giurisprudenza a partire dai primi anni '90, sotto la guida del professor Pizzorusso.

L'appuntamento testimonia anche gli ottimi rapporti di collaborazione con l'Ordine degli avvocati di Pisa e con la Scuola Forense dell'Alto Tirreno, che recentemente hanno portato alla stipula di una convenzione tra la Pisa University Press, casa editrice dell'Università di Pisa, e la Scuola Superiore dell'Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense per la pubblicazione della rivista "Cultura e Diritti. Per una formazione giuridica".

Il tema affrontato è centrale nell'attuale dibattito, sia a livello dottrinale che politico-istituzionale. La questione dell'indipendenza dei giudici speciali è infatti un problema annoso, che tuttavia negli ultimi tempi è divenuto più delicato e avvertito. La Costituzione, con l'articolo 108, se ne occupa solo marginalmente, limitandosi a rinviare la disciplina alla legge, la quale, solo negli ultimi decenni, ha progressivamente dotato le magistrature speciali di un sistema di guarentigie analogo, ancorché non coincidente, a quello che la Costituzione riserva espressamente alla magistratura ordinaria. Permangono tuttavia diverse criticità derivanti dal ruolo particolare che svolgono tali giudici, dalle modalità con le quali essi sono reclutati e dal particolare sistema di autogoverno che garantisce la loro autonomia.

Comunicato stampa della Biblioteca Universitaria di Pisa

26 giugno2012

Pubblichiamo il comunicato stampa redatto dalla Biblioteca Universitaria di Pisa a seguito della riunione del Gruppo di lavoro tecnico sul palazzo della Sapienza, convocato dal rettore Massimo Augello per lunedì 25 giugno 2012, a cui hanno partecipato il sindaco Marco Filippeschi e i rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte nella questione.


Nella giornata di ieri, 25/06/2012, si è svolto l'incontro del gruppo di lavoro tecnico indetto dal Rettore dell'Università per trovare soluzione al problema del trasferimento della Biblioteca Universitaria di Pisa, al fine di procedere ai lavori di consolidamento dell'Edificio della Sapienza. L'incontro ha evidenziato una volta di più la difficoltà di trovare una soluzione definitiva per la Biblioteca Universitaria di Pisa, che necessita di una collocazione per il suo ingente patrimonio bibliografico.

L'Ufficio del Demanio, a cui era demandato il compito di svolgere un'indagine per reperire nel centro cittadino un bene demaniale, idoneo per collocazione e dimensioni a contenere l'intero posseduto della Biblioteca, ha individuato nel palazzo dell' Intendenza di Finanza di Piazza Carrara una possibile soluzione per l'esigenze della stessa. Il medesimo ha fatto però presente che il palazzo richiede onerosi lavori di ristrutturazione e tempi di lavorazioni quantificabili in almeno 5 anni.

Una soluzione intermedia scaturita dall'incontro, potrebbe però essere quella di cominciare ad utilizzare una parte dell'edificio, soprattutto gli ambienti collocati al piano terra, per l'apertura di un punto di consultazione al fine di non interrompere del tutto il servizio offerto agli utenti dell'Istituto.

Nel contempo la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, preso atto delle difficoltà illustrate dal Rappresentante del Demanio, nelle more della ricollocazione di parte del materiale più significativo della Biblioteca nella sua sede storica e del recupero edilizio dell'Edificio di piazza Carrara, ha stabilito di rivolgersi al mercato privato per trovare una soluzione alternativa, anche se a titolo oneroso per il Ministero, per le prime esigenze di immagazzinamento del materiale librario, soluzione da trovare nei tempi più rapidi.

Nel frattempo, per svolgere le proprie funzioni gestionali, la Biblioteca Universitaria ha trovato accoglienza temporanea presso la sede della locale Soprintendenza, che ha messo a disposizione spazi adeguati per consentire lo svolgimento delle attività ordinarie di funzionamento interrotte dal 29 maggio u.s..

Così pure, sempre grazie alla collaborazione con la Soprintendenza, è stato possibile trovare spazi idonei e tutelati per accogliere gli arredi di pregio dell'Istituto (quadri, stampe, statue ecc....) e per il materiale bibliografico più prezioso attualmente ospitato in un'apposita stanza blindata all'interno della sede della Biblioteca.

Infine resta da segnalare la disponibilità del Rettore a far collocare al piano terra dell'Edificio della Sapienza quel materiale bibliografico che, per il piano di sgombero predisposto dall'Ateneo, dovrà essere per primo inscatolato e trasferito dal secondo piano della Biblioteca.

Gli intervenuti concordano sulla necessità, sull'urgenza di interventi di consolidamento alla luce dell'ordinanza sindacale del 29 maggio u.s.

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In via Volta la sede provvisoria della Biblioteca Giuridica

Un'ampia sala, che sarà aperta da lunedì 25 giugno, accoglie parte del materiale bibliografico di proprietà dell'Ateneo finora custodito nelle strutture della Sapienza

23 giugno 2012

Sarà aperta lunedì 25 giugno 2012 la sede provvisoria della Biblioteca Giuridica, che raccoglie e mette a disposizione degli studenti, dei docenti e del pubblico parte del materiale bibliografico custodito fino a qualche settimana fa nelle strutture del Palazzo della Sapienza di proprietà dell'Ateneo e sede della Facoltà di Giurisprudenza.

La nuova sede, che si trova in via Volta n. 4 all'interno del Palazzo del Granduca, dispone di una grande sala affrescata, con 25 postazioni per lettura e consultazione. Al suo interno sono stati ricavati circa 500 metri lineari di scaffalatura destinati ad accogliere libri e riviste, con particolare attenzione per le opere di più frequente consultazione e per i testi che rientrano tra i programmi di esame. La sede provvisoria servirà inoltre come punto di servizio per richiedere, ritirare e restituire il materiale giuridico portato via dalla Sapienza e trasportato nell'Archivio generale dell'Ateneo di Montacchiello.

"I lavori per fronteggiare l'emergenza Sapienza stanno proseguendo a un ritmo molto intenso su più fronti – ha dichiarato il prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci – grazie all'impegno dimostrato dal personale tecnico/amministrativo e bibliotecario dell'Ateneo, che ringrazio davvero in modo sentito. Ritengo molto soddisfacente essere riusciti a dare una nuova sede operativa alla Biblioteca Giuridica, a poco più di venti giorni dall'ordinanza del sindaco di Pisa con cui si imponeva la chiusura immediata del Palazzo".

Fino all'estate la Biblioteca Giuridica sarà aperta la mattina, dal lunedì al venerdì, tra le ore 11 e le 13, e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15 alle 17. A partire da settembre sarà invece adottato un orario più esteso.

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Per una riflessione costruttiva sul futuro della Sapienza. Nota dell'Ateneo

15 giugno 2012

La stampa locale continua a riportare notizie e opinioni di varia provenienza che non sembrano tener conto di quanto realmente accaduto nelle ultime settimane al Palazzo della Sapienza; notizie e opinioni che, allo stesso tempo, sembrano confondere poteri e responsabilità di ognuna delle istituzioni coinvolte. Per questo, vogliamo tornare ancora una volta, sperando sia l'ultima, a spiegare come sia nata e si sia sviluppata questa vicenda, fissando alcuni dati oggettivi che devono fare da punto di riferimento per comprendere la questione e per sviluppare con serietà una riflessione profonda e costruttiva:

1) Il Palazzo della Sapienza è stato sgomberato a seguito di una specifica ordinanza del sindaco di Pisa, con la quale si intimava "di procedere immediatamente a mantenere inutilizzato per le attuali destinazioni l'intero edificio". Tale ordinanza è giunta al termine dell'iter di verifica richiesto dall'Università dopo le recenti scosse di terremoto e del relativo sopralluogo svolto dai Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. In pericolo non vi era solo l'edificio della Sapienza, con il prezioso patrimonio librario e culturale che custodisce, ma l'incolumità delle migliaia di studenti, docenti e ricercatori, amministrativi e tecnici, turisti e cittadini pisani che ogni giorno frequentavano quella sede.

2) Tutti gli accertamenti effettuati hanno confermato le preesistenti gravi criticità strutturali del Palazzo, legate soprattutto all'eccessivo carico costituito dai libri della Biblioteca Statale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (che ammontano a circa 600.000 volumi), criticità aggravate a seguito dell'ultimo sciame sismico. L'Ateneo di Pisa, negli ultimi decenni, ha denunciato ripetutamente questa condizione di degrado dell'immobile, segnalando la non sostenibilità di un'azione di affastellamento di libri nei piani e nelle soffitte di un palazzo storico, che certamente non è nato per questi scopi. Ancora negli ultimi mesi prima della chiusura, il rettore Massimo Augello è tornato sulla questione, denunciando la gravità della situazione direttamente al ministro Lorenzo Ornaghi, che ha personalmente incontrato a Roma.

3) L'Università di Pisa ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per ridurre al minimo i disagi a carico degli studenti, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e di tutti coloro che quotidianamente "vivono" la sede della Sapienza; per gestire la prima emergenza legata alla didattica e alle altre attività della Facoltà di Giurisprudenza e per riprogrammare gli spostamenti del personale e delle stesse attività future; per provvedere alla salvaguardia dei beni artistici presenti nel Palazzo; per svuotare le strutture e le biblioteche dell'Ateneo presenti nell'edificio. In tal senso, ha operato in tempi rapidi e con elevata professionalità, attivando immediatamente una "Unità di crisi", come riconosciuto da tutti i soggetti interessati e dagli stessi studenti.

4) Niente era stato fatto in passato per quanto di competenza della Biblioteca Statale, che appartiene – lo ribadiamo - al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonostante le molteplici segnalazioni sulle criticità dell'edificio. È evidente che fino a quando non sarà completato il trasferimento dei volumi di tale Biblioteca, non sarà possibile procedere con gli ulteriori e necessari accertamenti sullo stato dell'edificio e, di conseguenza, non sarà programmabile un piano di intervento, dettagliato nelle modalità e nelle tempistiche di svolgimento.

5) L'Università di Pisa, in attesa delle decisioni degli altri enti cui competono le iniziative al riguardo e di concreti segnali da parte delle istituzioni locali, ha convocato con procedura d'urgenza una "Conferenza dei servizi", con l'intento di affrontare, tra gli altri, il problema della sede temporanea - o di una eventuale nuova sede, da cercare nel centro storico della città - dove collocare la Biblioteca Statale, che rappresenta un patrimonio fondamentale per tutta la città. In sede di Conferenza dei servizi, l'Ateneo è stata l'unica istituzione, assieme al Demanio, ad aver avanzato ipotesi concrete, anche mettendo in gioco il proprio patrimonio immobiliare, dimostrando così un alto senso di responsabilità e la piena consapevolezza dell'esigenza di dare risposte veloci e adeguate alla dolorosissima chiusura del Palazzo della Sapienza. E altrettanto farà l'Ateneo nella prossima Conferenza dei Servizi, che sarà convocata a breve, nella speranza che anche le altre istituzioni e organismi coinvolti, mettendo da parte i proclami e le dichiarazioni di principio, avanzino ipotesi concrete e realmente praticabili per la soluzione dei problemi legati al trasferimento della Biblioteca Statale, da sottoporre al competente Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sarà cura del rettore portare gli esiti della Conferenza dei Servizi a conoscenza dell'opinione pubblica e degli organi di stampa.

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La delibera approvata dal Senato Accademico 

13 giugno 2012

"Il Senato accademico, udita la dettagliata relazione del rettore sulla difficilissima situazione venutasi a determinare a seguito dell'ordinanza di chiusura della Sapienza emanata dal sindaco di Pisa per ragioni di sicurezza, prende atto con soddisfazione della tempestività e dell'incisività delle misure adottate dall'Ateneo per far fronte ai problemi di più urgente emergenza che rischiavano di paralizzare l'attività della facoltà di Giurisprudenza; mentre non può non rilevare che una prova di analoga tempestività e incisività non sembra essere venuta dalle altre istituzioni pubbliche direttamente o indirettamente coinvolte nella vicenda.

In particolare, le operazioni indispensabili per il trasferimento in altre sedi del materiale custodito nella Biblioteca Statale, di pertinenza del MIBAC (che costituisce il presupposto di qualunque intervento di messa in sicurezza dell'edificio) a tutto oggi non risultano nemmeno iniziate.

Le necessarie sedi alternative, anche a carattere provvisorio, non risultano individuate dalle varie istituzioni che erano rappresentate nella Conferenza dei servizi svoltasi per iniziativa dell'Ateneo lo scorso 4 giugno.

Il Senato ritiene non realistica l'ipotesi che la Biblioteca Statale, almeno nelle sue dimensioni attuali, possa essere nuovamente ospitata nei locali già occupati, rivelatisi inidonei come dimostrato dalle relazioni tecniche e perizie sino ad ora prodotte. Ritiene inoltre non percorribile una strada che porti ad individuare nella Sapienza ulteriori nuovi spazi, sottraendoli alla facoltà di Giurisprudenza che dovrà invece al più presto poter tornare nella sua storica sede.

Fino a quando questo non sarà possibile, occorrerà fare in modo che le attività istituzionali di didattica e ricerca della facoltà e dei dipartimenti coinvolti si possano svolgere in sedi il più possibile unitarie, evitando i rischi di una diaspora che ne comprometterebbe la funzionalità prima ancora che l'identità.

Il Senato infine, nel prendere atto dell'iniziativa del Rettore finalizzata ad indire a breve un a nuova conferenza dei servizi, è dell'avviso che gli Enti coinvolti debbano sottoporre al tavolo di confronto soluzioni operative tali da consentire, nel più breve tempo possibile, alla Biblioteca Statale di procedere al trasferimento di tutto il materiale e all'Università di attuare gli interventi finalizzati a mettere in sicurezza l'edificio e riaprirlo dopo le necessarie opere di consolidamento".

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In Rettorato la Conferenza dei servizi sulla Sapienza

4 giugno 2012

Massima attenzione e disponibilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte, insieme alla consapevolezza che il Palazzo della Sapienza, la Biblioteca Universitaria e la facoltà di Giurisprudenza rappresentano un patrimonio fondamentale per l'Università e la città di Pisa. Nello stesso tempo, è emersa la constatazione che non esistono sedi che, per caratteristiche e disponibilità, possano ospitare nell'immediato e in modo definitivo la Biblioteca Universitaria e quindi la necessità di individuare una soluzione provvisoria, attraverso un apposito Gruppo di lavoro. Sono questi i principali esiti della Conferenza dei Servizi convocata dal rettore Massimo Augello per lunedì 4 giugno 2012, alla quale hanno partecipato, oltre all'Università, rappresentanti della Biblioteca Universitaria, della Soprintendenza per i Beni architettonici, della Direzione generale Beni culturali e paesaggistici per la Toscana, della Direzione generale per le biblioteche, del Comune e della Provincia di Pisa, della Regione Toscana, della Prefettura, dell'Agenzia del Demanio e dello Stato Maggiore della Difesa.

Nell'intervento introduttivo, il rettore, ribadendo l'importanza del Palazzo e della sue Biblioteche nella storia dell'Università e della città di Pisa e quindi la necessità di coinvolgere gli enti territoriali nella soluzione del problema, ha precisato le ragioni che hanno portato alla chiusura del Palazzo della Sapienza, legate soprattutto alla criticità della presenza degli oltre 700.000 volumi delle biblioteche in un edificio storico, oltre che all'evento sismico delle ultime settimane. Ha quindi illustrato i provvedimenti già adottati dall'Università e dalla facoltà di Giurisprudenza per ridurre al minimo i disagi a carico degli studenti, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e di tutti coloro che quotidianamente frequentano la sede della Sapienza. Analoghi provvedimenti sono stati presi per salvaguardare i beni artistici presenti nel Palazzo. A nome delle due istituzioni direttamente coinvolte, il rettore e la dottoressa Maddalena Ragni, della Direzione generale Beni culturali e paesaggistici per la Toscana, hanno quindi sottolineato l'importanza di sviluppare un'azione comune a tutti gli enti potenzialmente interessati, sia del territorio che a livello nazionale, insistendo in particolare sull'urgenza di individuare uno spazio adeguato e disponibile in tempi rapidi, di circa 4/5.000 metri quadri, in grado di ospitare definitivamente la Biblioteca o, in subordine, di un luogo per accogliere provvisoriamente i libri da essa custoditi.

Tra le diverse strutture prese in considerazione nella prima ipotesi, nessuna è parsa praticabile per caratteristiche e immediata disponibilità e dunque alla fine è prevalso l'orientamento di cercare una soluzione provvisoria dove spostare i libri della Biblioteca Universitaria, in modo da permettere lo sgombero dei locali attualmente occupati e un esame completo e puntuale degli interventi da realizzare all'interno del Palazzo della Sapienza. Sulla base di una seria programmazione e della conseguente prevedibile ingente spesa, potranno essere inoltre attivati dei percorsi per ottenere finanziamenti ad hoc da parte del governo o dei vari ministeri interessati.

La Conferenza si è conclusa con la decisione di nominare un Gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal rettore e dalla dottoressa Ragni e composto da un rappresentante per ognuna delle istituzioni concretamente interessate al problema, con il compito di condividere e coordinare le soluzioni future. Infine, si è ipotizzato di individuare una sede operativa della Biblioteca Universitaria, in analogia a quanto fatto per la Biblioteca Giuridica dell'Ateneo, e svolgere i servizi ritenuti essenziali, rendendo così immediata testimonianza della continuità della stessa Biblioteca Universitaria, oltre che di gestire tutte le problematiche comuni legate allo sgombero dei locali da essa occupati nel Palazzo della Sapienza.

Leggi il verbale della seduta del 4 giugno

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Nuove disposizioni della facoltà di Giurisprudenza

2 giugno 2012

Nonostante i gravi inconvenienti determinati dalla chiusura della Sapienza, l'attività della Facoltà proseguirà regolarmente. In particolare, gli esami di profitto e di laurea continueranno a svolgersi senza alcuna variazione, se non, ovviamente, per quanto riguarda le sedi previste. Anche i ricevimenti degli studenti riprenderanno regolarmente fin dalla prossima settimana: per quanto riguarda i docenti afferenti al Dipartimento di Diritto privato, a Palazzo Matteucci, in piazza Torricelli, 2 (adiacente a Piazza Dante); per quanto riguarda quelli afferenti ai Dipartimenti di Scienze economiche e di Istituzioni, impresa e mercato, nelle sedi di questi Dipartimenti presso la Facoltà di Economia, in via Ridolfi, 10.

Da lunedì entrerà in attività un front office al piano terra del Polo Carmignani, dove riprenderanno anche i ricevimenti della Segreteria didattica (martedì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30; giovedì dalle 10 alle 12) e quelli dell'Ufficio per i rapporti internazionali (lunedì dalle 10 alle 12; mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30). Sarà inoltre aperto al più presto un punto studio in via Volta dove gli studenti potranno disporre dei testi di più frequente consultazione e di quelli loro occorrenti per la preparazione delle tesi di laurea (previamente individuati d'intesa con i docenti), che erano collocati nei Dipartimenti della Sapienza.

Gli esami di laurea si svolgeranno, secondo il calendario previsto, nell'Aula Magna della Facoltà di Scienze; quelli di profitto, si svolgeranno, sempre secondo il calendario previsto, nelle sedi indicate nel sito della Facoltà.

La Facoltà tiene a ringraziare pubblicamente il governo e l'amministrazione dell'Ateneo per la straordinaria dimostrazione di efficienza data in questa difficile occasione, e i colleghi delle Facoltà di Scienze e Economia, e dei Dipartimenti di Biologia, Istituzioni, impresa e mercato e Scienze economiche per la loro solidale collaborazione.

Il nuovo calendario con gli spostamenti è consultabile sul sito della facoltà

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L'Ateneo al lavoro per il Palazzo della Sapienza

Illustrati i primi provvedimenti per la gestione dell’emergenza e i piani di intervento futuri

30 maggio 2012

"È stato il giorno più triste da quando sono rettore, perché la chiusura del Palazzo della Sapienza, con la Biblioteca Universitaria e la facoltà di Giurisprudenza, è una gravissima perdita per tutta la comunità pisana, accademica e non". Con queste parole, il rettore dell'Università di Pisa, Massimo Augello, ha aperto la conferenza stampa destinata a fare un primo bilancio delle iniziative messe in atto e di quelle programmate in relazione alla chiusura dell'edificio storico, centro e cuore dell'Ateneo pisano.

"La situazione del Palazzo - ha detto il rettore – ci preoccupava da diverso tempo, perché allarmanti erano i pareri forniti dai nostri esperti. Per questo, avevo già avuto modo di esprimere al ministro per i Beni e le attività culturali, Lorenzo Ornaghi, il nostro 'grido di dolore' per le condizioni in cui versava questo patrimonio dell'Università e della città di Pisa. Su questa situazione è intervenuto in maniera decisiva lo sciame sismico che sta ancora interessando il centro e il nord del Paese, rendendo inevitabile l'iter che ha portato alla chiusura dell'edificio".

Proprio nell'ottica di un patrimonio che appartiene all'intera comunità pisana e non solo, il professor Augello ha convocato una Conferenza dei servizi per il prossimo lunedì 4 giugno, aperta alle istituzioni locali e regionali, oltre che ai rappresentanti dei ministeri potenzialmente interessati. "L'idea – ha continuato – è di trovare insieme delle soluzioni prima temporanee e poi definitive, facendosi carico ognuno di una parte del problema".

Il rettore, insieme al prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, e al professor Walter Salvatore, l'esperto di Tecnica delle costruzioni che nell'ultimo anno e mezzo era stato incaricato di svolgere un'indagine estesa sulle condizioni strutturali della Sapienza, ha quindi fatto il punto sulle prime iniziative adottate e sui progetti a medio termine. "Immediatamente dopo l'Ordinanza di chiusura del sindaco – ha ricordato – abbiamo messo su una task force che sta operando a tempo pieno e con grande professionalità". La prima questione era naturalmente legata alla gestione delle emergenze e quindi al problema degli esami, dei ricevimenti, dei convegni già programmati in Sapienza. Su questo aspetto, l'Ateneo e la facoltà di Giurisprudenza hanno aperto un front office, veicolando le informazioni anche attraverso i rispettivi siti istituzionali. Gli esami previsti in questi giorni sono stati trasferiti in altre strutture universitarie. In questa prima fase, che durerà fino a settembre, i docenti di Giurisprudenza saranno ospitati nelle facoltà di Economia, Scienze politiche e al dipartimento di Diritto pubblico di Piazza dei Cavalieri. Il personale tecnico-amministrativo in parte sarà impegnato a recuperare documenti e altro materiale custodito in Sapienza, in parte continuerà a svolgere il quotidiano lavoro amministrativo. Del patrimonio librario di oltre 3.500 metri lineari della biblioteca di Giurisprudenza-sezione ubicata in Sapienza è stato individuato un nucleo di circa 500 metri lineari composto da volumi funzionali alla didattica (quelli più utilizzati per esami, tesi e dottorati) che sarà messo a disposizione in uno spazio di consultazione, prestito e studio in via di individuazione. Il resto sarà trasferito all'archivio storico dell'Ateneo di Montacchiello e, dopo la catalogazione, sarà reso disponibile tramite servizio di staffetta.

Entro settembre sarà individuata una sede unitaria dove trasferire il nascente dipartimento di Giurisprudenza, che prenderà il posto dell'attuale facoltà.

Dopo l'estate, con la piena ripresa delle attività didattiche, per ospitare le lezioni saranno utilizzati i poli di Ateneo, in attesa dell'inaugurazione a dicembre del nuovo polo di Economia agraria di via Matteucci, che garantirà ulteriori 2.500 posti a disposizione degli studenti. Buone notizie anche per le opere d'arte – in maggioranza tele e incisioni – conservate all'interno del Palazzo, che, dopo la catalogazione eseguita dalla professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, saranno trasferite a Palazzo Lanfranchi.

Più in prospettiva, l'obiettivo prioritario è quello di rendere il prima possibile il Palazzo libero dalle cause di criticità individuate durante il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e cioè liberare i locali della Biblioteca Universitaria, i cui 600.000 volumi sono collocati su 2.000 metri quadrati e su circa 15 chilometri lineari di scaffalatura. A quel punto si potranno definire meglio le linee di intervento per la messa in sicurezza e il recupero dell'edificio, al fine di restituire nel più breve tempo questo patrimonio all'Università e alla città. I tempi sono difficili da stimare in questa fase, ma quasi sicuramente non saranno inferiori ai due anni.

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Nuove sedi degli esami

29 maggio 2012

Sul sito della facoltà di Giurisprudenza sono state pubblicate le nuovi sedi degli esami previsti per i prossimi giorni: http://www.jus.unipi.it/

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Apertura di un front office informativo

29 maggio 2012

Da mercoledì 30 maggio sarà attivo un front office a cui gli studenti si potranno rivolgere per avere informazioni sulle attività didattiche e sugli altri appuntamenti previsti nel Palazzo della Sapienza e che, a seguito della chiusura dell'edificio, dovranno essere spostati in altre sedi.
Lo sportello sarà aperto nella aula studio della facoltà di Giurisprudenza, con accesso da via Curtatone e Montanara, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 e sarà raggiungibile al numero telefonico 050 2212864.
Si consiglia comunque di consultare il sito della facoltà di Giurisprudenza http://www.jus.unipi.it/ che sarà costantemente aggiornato.

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Il comunicato della Facoltà di Giurisprudenza

29 maggio 2012

Oggi, 29 maggio, è stata notificata un'ordinanza del Sindaco con la quale, sulla base di una perizia dei Vigili del fuoco sollecitata dall'Ateneo dopo il terremoto che ha colpito alcune regioni italiane, si dispone l'immediata chiusura a tempo indeterminato del Palazzo della Sapienza per ragioni di sicurezza. Si tratta di una cosa semplicemente sconvolgente, e non solo sul piano psicologico, perché comporterà appunto uno sconvolgimento nella vita della Facoltà con prevedibili gravi inconvenienti. In attesa delle soluzioni a medio e a lungo termine che gli organi di governo dell'Università sono già all'opera per individuare ed attuare, si sta provvedendo fin d'ora, in collaborazione con i competenti uffici dell'Amministrazione, a prendere tutte le misura necessarie per ridurre al minimo le disfunzioni e i disagi per gli studenti, che nei prossimi giorni potranno comunque trovare sul sito della facoltà, o chiedere via mail le varie informazioni disponibili. In particolare, si è già ottenuta la disponibilità delle aule dove far svolgere gli esami di profitto e di laurea in sostituzione di quelle non utilizzabili in Sapienza, e si stanno predisponendo le modalità per consentire agli studenti di disporre dei testi da consultare ai fini della preparazione della tesi.
 

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Pubblichiamo di seguito il testo della mail che il rettore Massimo Augello ha inviato ai docenti, al personale amministrativo, tecnico e bibliotecario, e agli studenti dell'Ateneo relativo alla chiusura immediata del Palazzo della Sapienza.

Palazzo della Sapienza

29 maggio 2012

Carissimi,

questa mattina è stata recapitata in Rettorato l'Ordinanza del Sindaco di Pisa relativa al Palazzo della Sapienza, con la quale si notifica "di procedere immediatamente a mantenere inutilizzato per le attuali destinazioni l'intero edificio". A seguito di tale Ordinanza abbiamo disposto la cessazione immediata di tutte le attività all'interno del Palazzo e la sua chiusura al pubblico, iniziando a programmare un piano per lo sgombero dell'intero edificio in tempi rapidi.

L'Ordinanza del Sindaco giunge al termine dell'iter di verifica della vulnerabilità sismica del Palazzo, richiesta dall'Università, dopo le scosse di terremoto di questi giorni. A seguito dello sciame sismico che sta interessando il centro-nord dell'Italia, provocando un aggravamento dei problemi esistenti sulla struttura della Sapienza, l'Ateneo ha infatti richiesto una verifica sulla sicurezza dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse e gravi criticità, legate soprattutto all'eccessivo carico costituito dai libri della Biblioteca Universitaria ospitati ai piani superiori, che nel tempo o in caso di sisma potrebbero compromettere la stabilità dell'intera struttura, oltre a mettere a rischio l'incolumità delle tante persone che ogni giorno la frequentano. Di qui il provvedimento adottato questa mattina dal Sindaco.

Il Palazzo della Sapienza rappresenta, per storia e tradizione, il centro dell'Università di Pisa, oltre che un patrimonio architettonico e culturale che dobbiamo assolutamente salvaguardare, anche assumendo decisioni impegnative e dolorose. Coscienti di questa alta responsabilità, abbiamo adottato i primi provvedimenti del caso, chiudendo l'accesso del pubblico al Palazzo, predisponendo ulteriori accertamenti per monitorarne la stabilità e proseguendo con i lavori già avviati per la sua messa in sicurezza, programmando infine un piano di sgombero e di trasferimento temporaneo di tutte le strutture presenti.

L'Ateneo è già al lavoro per limitare i disagi che inevitabilmente si creeranno nelle prossime settimane e per ridurre i tempi che saranno necessari per riaprire l'edificio. Sono obiettivi che vogliamo perseguire con il massimo dell'impegno, consci delle difficoltà che dovranno affrontare i docenti, il personale amministrativo, tecnico e bibliotecario, e gli studenti che quotidianamente lavorano, frequentano e dunque "vivono" il Palazzo della Sapienza.

Il Rettore
Massimo Augello

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Leggi l'ordinanza del Sindaco

29 maggio 2012


cover rivista Advanced Functional MaterialsNon servono più costosi macchinari e complicati processi di lavorazione ma, grazie a una ricerca condotta all'Università di Pisa, per fabbricare microstrutture e microsistemi in silicio basta un contenitore di plastica, una soluzione di acqua e acido fluoridico e un contatto elettrico per far passare la corrente. L'innovativa tecnologia di microlavorazione è stata sviluppata nei laboratori del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dal gruppo di ricerca guidato da Giuseppe Barillaro e il lavoro è stato recentemente premiato con la copertina della rivista "Advanced Functional Materials" che ha pubblicato anche un articolo con i risultati della ricerca (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adfm.201102124/pdf).

Il silicio è il materiale principale con cui sono realizzati i circuiti elettronici, tanto che la famosa Silicon Valley in California, nota per le sue aziende di elettronica, prende il suo nome da questo elemento. Il silicio è inoltre fondamentale in molti settori dell'industria, da quella biomedicale, dove vengono utilizzati ad esempio microsistemi in silicio per l'amplificazione del DNA, a quella delle automobili, dove sono utilizzati sensori in silicio per il monitoraggio della pressione dei pneumatici o la gestione dell'apertura dell'airbag.

Microgripper ottico"Il principale vantaggio della tecnologia di microlavorazione elettrochimica da noi sviluppata è quello di offrire la possibilità di realizzare in ogni laboratorio microstrutture e microsistemi complessi in silicio utilizzando una cella elettrochimica, molto più semplice e notevolmente meno costosa delle apparecchiature ad oggi utilizzate per microstrutturare il silicio con elevata flessibilità, sia a livello commerciale che in ambito di ricerca", spiega Barillaro. "La flessibilità e le potenzialità di microfabbricazione della tecnologia ECM (Electro-Chemical Micromachining) sono tuttavia comparabili, e per alcuni aspetti superiori, a quelle delle tecnologie attualmente disponibili a livello commerciale e in ambito di ricerca".

gruppo ricerca BarillaroIl processo di lavorazione sviluppato nei laboratori di Ingegneria consiste nel mettere una piastrina di silicio - sulla quale è stata definita la geometria della struttura o del sistema da realizzare mediante un processo litografico - in contatto con una soluzione acquosa contenente una piccola percentuale di acido fluoridrico, applicare un'opportuna tensione tra la piastrina di silicio, che funge da anodo della cella elettrochimica, e un filo di platino, che funge da catodo della cella elettrochimica, immerso nella soluzione acquosa e controllare in tempo reale la corrente che scorre attraverso la cella in modo da rimuovere in maniera controllata il silicio coerentemente con la geometria definita sulla sua superficie. È possibile fabbricare in questo modo sia strutture in silicio quali tubi, punte, spirali, piani, fori con dimensioni micrometriche, sia microsistemi complessi quali sistemi micro-(opto)-electromeccanici o sistemi optofluidici.

Giuseppe Barillaro, insieme ai suoi collaboratori Margherita Bassu, Salvatore Surdo, Lucanos M. Strambini, ha recentemente presentato i risultati della ricerca sulla tecnologia ECM al congresso internazionale di Malaga "Porous Semiconductors - Science and Technology Conference" e la presentazione ha vinto il premio di "Best Talk of the Conference".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
PisaInformaFlash.it 

Mercoledì 30 maggio, alle ore 16.00, alla Biblioteca di Filosofia e Storia in via Pasquale Paoli 9, Stefano Busellato, Franco Ferrarotti, Alfonso M. Iacono e Andrea Orsucci presenteranno il volume "Friedrich Nietzsche, 
Epistolario" (1885-1889), pubblicato da Adelphi. Nell'occasione saranno presenti i curatori del volume, Giuliano Campioni e Maria Cristina Fornari, e la traduttrice Vivetta Vivarelli. Seguirà un concerto di Lieder con musiche di Nietzsche, Schubert, Schumann, Brahms e Wagner eseguite da
Stefano Busellato (baritono) e Carlo Pernigotti (pianoforte).

Mercoledì 30 maggio, alle ore 10.00, nell'Aula 1 di Palazzo Ricci, si terrà l'incontro "Orientarsi al lavoro in tempo di crisi", un'iniziativa promossa dalla facoltà di Lettere e filosofia e dal Centro per l'impiego di Pisa per accompagnare gli studenti verso il mondo del lavoro. I consulenti di orientamento e selezione del Centro per l'impiego presenteranno i servizi ai ragazzi, spiegheranno come si scrive un curriculum vitae e una lettera di presentazione e daranno alcuni consigli su come prepararsi al colloquio di selezione.

È nato all'Università di Pisa il Centro di studi e ricerche sul volontariato, un'articolazione del dipartimento di Scienze politiche e sociali che funzionerà da un lato come luogo di aggregazione per docenti e giovani studiosi, dall'altro come referente istituzionale verso il mondo del volontariato e gli enti che se ne occupano. Il Centro raccoglie la tradizione e le competenze dell'Ateneo nel campo del volontariato: a Pisa sono attivi già da diversi anni un corso di laurea triennale in "Scienze sociali e del servizio sociale" e uno di laurea specialistica in "Sociologia e politiche sociali", oltre a uno specifico insegnamento in "Sociologia del terzo settore", tenuto dal professor Andrea Salvini, che è unico in Toscana e tra i pochi in Italia dedicati al fenomeno del volontariato.

La prima iniziativa pubblica del nuovo Centro si terrà lunedì 28 maggio 2012, nell'Aula Magna Storica della Sapienza, con il convegno dal titolo "Quale volontariato?" e con la presentazione del numero monografico della rivista "Sociologia e ricerca sociale", edita da Franco Angeli, dedicato a "Forme e dinamiche del volontariato in Italia".

Il convegno sarà aperto, alle ore 15, dai saluti del preside di Scienze politiche, Claudio Palazzolo, e dell'editor della casa editrice Franco Angeli, Claudia Camerini. Interverrà quindi il prorettore per gli Affari giuridici, Francesco Dal Canto, che porterà il benvenuto dell'Ateneo e svilupperà una riflessione sulle prospettive di riforma della legge 266/1991, che regola i rapporti tra volontariato e istituzioni. Subito dopo, studiosi di diverse università e responsabili delle principali reti di coordinamento e di promozione del volontariato, con il coordinamento del professor Andrea Salvini, si confronteranno sul presente e sulle prospettive future del volontariato.

Nel corso dell'incontro sarà presentato il libro sulle forme e sulle dinamiche del volontariato in Italia. Curato da docenti, giovani ricercatori e dottorandi dell'Università di Pisa, il volume mira a ricostruire i caratteri essenziali che il volontariato ha assunto nella realtà sociale del nostro Paese, approfondendo soprattutto le dinamiche di trasformazione che lo stanno attraversando e che implicano una riflessione sulla natura, sull'identità e sugli orizzonti del fenomeno.

Il volontariato costituisce un fenomeno particolarmente diffuso e consolidato nella nostra regione, dove sono più di 300.000 le persone che svolgono attività di volontariato organizzato e gratuito e circa 100.000 i volontari che operano in modo continuativo e durevole. Il settore è in continua crescita e, almeno da un punto di vista quantitativo, non sembra soffrire troppo della crisi in atto. Tale crisi, tuttavia, ha effetti paradossali, perché da un lato produce l'aumento dei bisogni materiali delle persone e delle famiglie, specie di quelle più deboli, e richiede quindi una presenza più incisiva, articolata e capillare del volontariato; dall'altro riduce la capacità di fare fronte a queste necessità impellenti, sia perché si riducono i fondi a disposizione del welfare, sia perché i volontari sono impegnati a fronteggiare gli effetti della crisi nella propria dimensione personale, riducendo gli spazi e il tempo a disposizione per gli altri.

Il volontariato, in Toscana come nel resto d'Italia, sta attraversando un periodo di trasformazione particolarmente cruciale, poiché alcuni processi in atto – per esempio, l'accentuazione delle caratteristiche di professionalizzazione e burocratizzazione e la frammentazione delle associazioni - hanno messo in crisi i suoi modelli organizzativi, arrivando a porre in discussione natura e fini del movimento. La proposta che partirà da Pisa tenderà invece a promuovere un'idea di volontariato basata su un progetto di società condivisa, in cui al centro ci siano il graduale ampliamento della sfera di cittadinanza e il raggiungimento di livelli sempre più elevati di coesione e di giustizia sociale. Su un piano più operativo, l'incontro servirà per rilanciare un modello che sia in grado di rispettare e valorizzare la pluralità e le diverse vocazioni del volontariato, e che nello stesso tempo sappia lavorare in rete, condividendo idee e risorse proprio nell'ottica di una società più solidale.

Nessun rischio immediato per il Palazzo della Sapienza di Pisa e per le tante persone che ogni giorno la frequentano, ma una situazione che sicuramente verrà tenuta sotto stretto controllo, in attesa delle decisioni degli organi competenti.

A seguito dello sciame sismico che ha interessato il centro-nord dell'Italia negli ultimi giorni, con epicentro in Emilia, provocando un aggravamento dei problemi esistenti sulla struttura, l'Università di Pisa ha richiesto una verifica sulla sicurezza dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. Gli esiti del sopralluogo, che si è svolto immediatamente dopo la richiesta la mattina di giovedì 24 maggio, saranno comunicati ufficialmente nei prossimi giorni, anche se vi è già la conferma di una situazione certamente critica, ma non di allarme immediato.

Da tempo lo storico Palazzo della Sapienza presenta degli evidenti fenomeni di dissesto, tanto che erano già in corso da diversi mesi alcuni rilevanti interventi di consolidamento e manutenzione, concentrati in particolare sul loggiato intermedio e nella parte dell'edificio sottostante i locali occupati ai piani superiori dalla Biblioteca Universitaria.

La Biblioteca, ricca di un patrimonio bibliografico di circa 600.000 volumi fra cui preziosi manoscritti e cinquecentine, nonostante il nome non dipende dall'Università ma dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e sin dal 1823 ha sede nel Palazzo della Sapienza, che dal 1959 è in uso perpetuo e dal 2002 interamente di proprietà dell'Ateneo. Le problematiche di sicurezza dell'edificio risultano al momento principalmente legate all'eccessivo carico costituito dai libri della biblioteca ospitati ai due piani superiori, che nel tempo o in caso di sisma potrebbe compromettere la stabilità dell'intera struttura.

Quando l'iter di verifica - avviato dalla richiesta da parte dell'Università - arriverà nei prossimi giorni alla sua conclusione formale da parte del Comune di Pisa con l'emissione di un verbale di notifica, saranno anche evidenziate le azioni necessarie alla messa in sicurezza dell'edificio e dei sui occupanti, decisioni che l'Ateneo metterà in atto - anche se impegnative e dolorose - per salvaguardare un patrimonio storico non solo dell'Ateneo stesso ma di tutta la città di Pisa.

Con una cerimonia di premiazione ospitata nell'Aula Magna dell'Università di Copenaghen, lo scorso 8 maggio la Commissione europea ha ufficialmente attribuito all'Università di Pisa il "Diploma Supplement Label", l'etichetta di prestigio che valorizza i titoli accademici rendendoli più spendibili nel mondo del lavoro. Il "Diploma", è stato ritirato dal professor Francesco Fornai, delegato nell'occasione a rappresentare l'Università di Pisa, e rappresenta un importante riconoscimento per l'attività svolta dall'Ateneo nell'ambito della attività formativa internazionale.

Il "Diploma Supplement Label" riconosce alla nostra università il merito di rilasciare, secondo le modalità richieste, il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma Supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

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