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Da giovedì 30 giugno 2011 è on line la nuova Homepage dell'Università di Pisa (www.unipi.it). Il progetto, partito subito dopo l'elezione del rettore Massimo Augello e coordinato dal prorettore vicario con delega alla comunicazione, Nicoletta De Francesco, mira ad aggiornare la precedente versione sul modello delle migliori università anglosassoni e a rendere più coerenti e organiche le informazioni presenti.

Caratteristiche principali della nuova Homepage sono il mix tra funzione di servizio e funzione informativa, l'apertura alla dimensione internazionale e la proiezione verso il futuro dei nuovi canali comunicativi multimediali. Senza dimenticare l'aspetto grafico, che è stato studiato per dare risalto ai contenuti del sito, come nel caso dello Slideshow che, attraverso immagini scelte e brevi didascalie, offre una prima presentazione della realtà dell'Ateneo pisano.

Una barra di navigazione orizzontale mette in evidenza i cinque macro settori dell'Università – Ateneo, Didattica, Ricerca, Relazioni internazionali, Territorio/Imprese – e una verticale permette l'accesso immediato alle pagine più visitate dalle diverse categorie di utenti, in primo luogo gli studenti. La sezione centrale è stata pensata per accogliere un'ampia parte informativa, strutturata in due testate: "UnipiNews", il giornale on line con notizie, approfondimenti, interviste e interventi firmati; "UnipiEventi", il calendario quotidiano di seminari, convegni, mostre e iniziative di rilievo.

La nuova Homepage permette di collegarsi ai nuovi canali dell'Università su iTunesU e YouTube, con il progetto di attivare nei prossimi mesi le pagine dell'Ateneo su Facebook e Twitter, e di visualizzare la rassegna stampa, che nel frattempo si è arricchita diventando anche rassegna video e a breve rassegna web. Primo sito universitario italiano, ha news aggiornate in lingua inglese, pensate soprattutto per valorizzare al massimo le attività di ricerca che si svolgono nell'Ateneo.

Il progetto è stato realizzato con professionalità tutte interne all'Ateneo, essendo stato curato e gestito dall'Ufficio stampa e comunicazione con il supporto del Servizio sistemi informatici e del Centro interdipartimentale di servizi informatici per l'area umanistica (CISIAU). Le traduzioni degli articoli sono a cura del Centro linguistico interdipartimentale.

Come ha sottolineato la professoressa De Francesco, "la nuova Homepage si propone di offrire contenuti e linguaggi più diretti, moderni e innovativi. Questo è solo il primo passo per il rinnovamento dell'intero sito dell'Università di Pisa al cui progetto sta lavorando un gruppo di docenti, studenti e tecnici".

Si chiama "KickNKeep" ed è un videogame multiplayer sul calcio che simula uno dei momenti più emozionanti di una partita, il calcio di rigore. La particolarità è che il gioco è una App per iPhone e iPod touch sviluppata da Paolo Carrara, studente dell'Università di Milano che ha frequentato il corso iOS promosso dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e le cui lezioni sono al top dei download sul sito iTunesU. Dei 60 studenti iniziali, hanno concluso il corso 46 studenti e di questi 19 hanno superato l'esame realizzando un progetto.

La App di Paolo Carrara è stata giudicata la migliore del corso per la grafica e la dinamica di gioco, che ha presupposto lo sviluppo di formule matematiche complesse per riprodurre movimenti fedeli al modo di colpire la palla: con il movimento del dito sullo schermo si possono determinare direzione, effetti e velocità della palla oppure, scegliendo la parte del portiere, decidere quale angolo coprire. "KickNKeep" è inoltre l'unica App multiplayer a essere stata progettata, che per funzionare necessita di due dispositivi che andranno a interfacciarsi via bluetooth.

A breve la App "KickNKeep" sarà disponibile su AppStore, il negozio virtuale della Apple dove invece è già arrivato il progetto "SatWeather" di Andrea Tondo, studente di Informatica di Pisa, che per questo primato ha ricevuto una menzione speciale alla fine del corso iOS. "SatWeather" è una App che mostra l'animazione di immagini meteorologiche catturate dal satellite (fonte eumetsat.int e ssec.wisc.edu), destinata a chiunque voglia vedere "con occhi diversi" la situazione del meteo in Europa e negli Stati Uniti: non fornisce direttamente le previsioni future, ma osservando l'andamento delle perturbazioni nelle ultime ore passate è possibile farsi un'idea accurata di cosa accadrà.

Un bel successo per gli studenti del corso iOS dell'Università di Pisa, il primo attivato in Italia e diventato in poche settimane il più scaricato su iTunesU: in 12 lezioni Goran Djukic, esperto del CNR, ha insegnato a programmare le famose "App" per smartphone e tablet e migliaia di utenti della rete lo hanno scaricato da casa: a fine maggio sono stati registrati 57.508 download.

Tra i 12 progetti consegnati a fine corso dai 60 studenti, sono stati selezionati quattro finalisti: oltre al vincitore "KickNKeep", "SportNews", "ManyMoles" e "iUnipi", applicazioni che comunque arriveranno presto su AppStore. Il progetto "List" ha ricevuto una menzione speciale per il migliore codice.

Raggiungere l'obiettivo di una mobilità pulita e sostenibile attraverso lo studio di vetture alimentate a idrogeno. A più di tre anni dall'avvio del programma, la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa presenta in un convegno a Firenze i primi risultati e le prospettive pratiche del "Progetto H2 Filiera Idrogeno", una ricerca fortemente voluta e finanziata dalla Regione Toscana nell'ambito della sua politica sulla sostenibilità ambientale come "fattore fondamentale per lo sviluppo".

L'incontro, in programma il 29 giugno a Palazzo Strozzi Sacrati, in Piazza Duomo, vuole fare il punto sullo stato delle ricerche e mostrare a un vasto pubblico i risultati raggiunti in un settore in continua ascesa. Esperti e operatori del settore, insieme a rappresentanti del mondo politico, proporranno una riflessione sullo sviluppo futuro di una mobilità basata sull'uso dell'idrogeno come vettore di energia attraverso vicoli ZEV (Zero Emission Vehicles) economici ed efficienti.

Nel progetto sono coinvolti vari dipartimenti della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna, che hanno lavorato su due principali linee di attività: la messa a punto di veicoli con motori che possano utilizzare come combustibile anche l'idrogeno; il lavoro su veicoli elettrici alimentati con celle a combustibile che utilizzano idrogeno per produrre energia elettrica in modo assolutamente pulito.

Il convegno inizia alle ore 10 con i saluti di Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca, Roberto Barale, prorettore alla ricerca dell'Università di Pisa, Maria Chiara Carrozza, direttore della Scuola Superiore Sant'Anna, e Pierangelo Terreni, preside della facoltà di Ingegneria a Pisa. Angelo Moreno di ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, presenterà una panoramica europea sull'idrogeno come vettore energetico per la mobilità. Alle 12, durante l'incontro con i giornalisti, verrà inoltre presentato il video "Io vado a idrogeno".

Nel pomeriggio spazio ai singoli ricercatori e a riflessioni sul passaggio dai progetti di ricerca al loro concreto trasferimento tecnologico. Un altro obiettivo del progetto, infatti è la ricerca di tecnologie che possano generare nuove attività economiche sul territorio, dalla produzione di componentistica, alla produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell'energia necessaria per la funzionalità del sistema. E questo rappresenta una delle scommesse vinte dal Progetto Filiera Idrogeno. Infatti, gli studi e le tecnologie sviluppate fino ad oggi hanno portato alla nascita di un circolo virtuoso tecnico-scientifico con almeno altri due importanti progetti regionali già avviati: Savia e NanoCatGeo.

Silvia Lametti, dottoranda del dipartimento di Informatica seguita dal professor Marco Vanneschi, ha vinto la borsa di studio del "Google European Doctoral Fellowship 2011", il programma di Google per il supporto della ricerca universitaria nel campo dell'accesso all'informazione. La proposta di ricerca presentata al concorso da Silvia Lametti ha vinto nel settore della "Computer Architecture" e riguarda lo studio di nuovi metodi per la programmazione parallela di architetture multicore.
Questa opportunità di studio viene offerta annualmente a un numero ristretto di dottorandi di tutto il mondo che si distinguono per risultati e competenze, come forma di incentivo allo sviluppo dell'informatica e delle tecnologie. Il finanziamento è diretto al sostegno di un progetto di ricerca nel settore del "Social computing", cioè dello studio della condivisione di conoscenze e della costruzione di comunità attraverso internet.

Uno studio chimico-fisico per monitorare il microclima che circonda le opere d'arte e per assicurare le condizioni più idonee alla loro conservazione, con l'obiettivo di realizzare e mettere in commercio un sensore ambientale che sia allo stesso tempo efficiente, di facile uso ed economicamente accessibile. È questo il percorso che i ricercatori pisani stanno seguendo all'interno del progetto internazionale "MEMORI" e che li ha già portati a sperimentare i loro strumenti su capolavori quali la "Dama con l'ermellino" di Leonardo e la "Medusa" di Caravaggio, oltre che su vari altri dipinti conservati alla Galleria degli Uffizi di Firenze, alla Tate Britain di Londra, al Museo nazionale di Cracovia, al Museo di belle arti di Valencia e alla Galleria d'arte nazionale di Copenaghen.

"MEMORI" è un progetto internazionale che riunisce 14 gruppi di ricerca e istituti del patrimonio culturale europei, che fanno parte di Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Romania, Spagna e Regno Unito, con il coordinamento dell'Istituto norvegese per la ricerca dell'aria "NILU". Finanziato già all'interno del VI Programma Quadro dell'Unione Europea, il progetto ha ricevuto tre milioni di euro nell'ambito del VII Programma Quadro, con il compito di sviluppare il programma nel prossimo triennio.

Il progetto "MEMORI" è focalizzato sugli inquinanti ambientali che si possono comunemente trovare nel micro ambiente che circonda le opere d'arte e che possono essere nocivi alla loro conservazione. A volte gli inquinanti ambientali, primi tra tutti gli acidi organici, possono essere emessi dall'opera d'arte stessa - per esempio dai materiali che la costituiscono, come gli strati pittorici, il legno o i tessuti - ma possono anche derivare da materiali impiegati in passate operazioni di restauro e conservazione. Sebbene infatti i musei possono proteggere gli artefatti dalle aggressioni esterne, come l'inquinamento cittadino e le variazioni termo igrometriche, una maggiore conoscenza è tuttora necessaria per comprendere il complesso microclima che si instaura intorno all'oggetto stesso. Il progetto si propone di colmare questa lacuna, di studiare dei sistemi per mitigare l'aggressività del microclima che circonda le opere d'arte e di sviluppare una nuova generazione di strumenti di monitoraggio ambientale, i dosimetri, funzionali e accessibili per piccoli e grandi istituti culturali. In questo modo, i conservatori avranno la possibilità di conoscere in tempo reale se un'opera d'arte è situata in una locazione idonea, o se è necessario prendere dei provvedimenti per migliorarne le condizioni di conservazione o di esposizione.

Il nostro Paese è rappresentato dal dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa, attraverso l'attività del centro di Scienze chimiche per la conservazione del patrimonio culturale (SCIBEC), con la professoressa Maria Perla Colombini e la dottoressa Ilaria Bonaduce. Il gruppo di ricerca ha oltre venti anni di esperienza nel settore della ricerca scientifica dedicata alla salvaguardia dei beni culturali. All'interno del progetto "MEMORI", Pisa fa da capofila per lo studio degli effetti degli inquinanti ambientali sulla conservazione delle vernici pittoriche, la prima barriera che un dipinto offre al mondo esterno. Le ricerche pisane permetteranno di valutare l'esistenza di parametri che consentano di attestare il rischio a cui è sottoposto l'oggetto conservato, stabilendo i valori limite oltre i quali è necessario intervenire per salvaguardare l'opera, assicurandone una efficace conservazione preventiva.

Antonio PratelliLo scorso 6 giugno, in occasione della Conferenza Internazionale Urban Transport 2011, il professor Carlos Brebbia del Wessex Instute of Technology (UK) ha consegnato al professor Antonio Pratelli, docente di Ingegneria dei trasporti all'Università di Pisa, la "WIT Eminent Scientist Medal" 2011 per il suo "outstanding contribution to Transport Engineering". La WIT Medal è conferita una volta all'anno dal Consiglio direttivo (equivalente del nostro Senato accademico) del Wessex Institute of Technology di Southampton allo studioso di una disciplina che si è distinto in modo particolare in ambito scientifico e costituisce un prestigioso riconoscimento a livello internazionale.

Antonio Pratelli è professore ordinario presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa dove tiene corsi di tecnica del traffico e di ingegneria dei sistemi di trasporto e attualmente ha un insegnamento sulla logistica della distribuzione presso il Polo Universitario di Livorno. Ha tenuto per molti anni il corso di teoria e tecnica del traffico presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze e insegnato discipline di ingegneria dei sistemi di trasporto all'Università di Siena.

Nel corso della sua carriera accademica, il professor Pratelli ha sviluppato contatti internazionali che lo hanno portato a essere visiting professor presso la Iowa State University (USA), il College of Engineering della University of Bahrain, la Faculty of Transport and Traffic Sciences dell'University of Zagreb (Croatia). Ha diretto progetti di interesse nazionale sul trasporto collettivo e sulla gestione dei sistemi di trasporto in situazioni di emergenza. Presso il dipartimento di Ingegneria civile dell'Università di Pisa dirige un laboratorio che si occupa sia certificazione di misure di traffico, sia di studi di fattibilità e di pianificazione delle reti urbane e dei nodi logistici.

Nelle sue ricerche ha affrontato vari argomenti dell'ingegneria dei trasporti, che vanno dalla simulazione dei flussi su reti di trasporto alla stima della domanda di spostamento e al controllo del traffico, seguendo in genere un approccio modellistico e applicativo basato sulla programmazione matematica e sull'ottimizzazione su rete. In particolare, si distinguono i vari lavori di ricerca sul trasporto collettivo nei contesti a domanda debole, dove ha anche proposto un nuovo e originale modello matematico per la progettazione delle linee su corridoio a deviazione. Di rilievo sono poi gli studi svolti nel campo sicurezza stradale sulla percezione visiva nel progetto delle intersezioni a rotatoria, settore nel quale ha dato dei contribuiti anche sui modelli di capacità.

Ne hanno parlato:

Tirreno Pisa

PisaInformaFlash.it

Venerdì, 01 Luglio 2011 07:33

La Kurt-Koffka-Medaille a Concetta Morrone

premiazione concetta morroneÈ stata assegnata a Concetta Morrone, docente di Fisiologia dell'Università di Pisa, e a David Burr, professore dell'Università di Firenze, la Medaglia Kurt-Koffka, un importante riconoscimento internazionale che l'Università di Giessen conferisce ogni anno a scienziati che si siano distinti nel campo della ricerca nella psicologia cognitiva o dello sviluppo.

Concetta Morrone e David Burr sono tra i ricercatori più illustri nel campo della psicologia cognitiva. Molti dei loro lavori sono diventati dei classici ripresi nei libri di testo e, in alcuni casi, sono stati citati oltre 200 volte. Concetta Morrone e David Burr hanno condotto studi sulla percezione visiva durante i movimenti saccadici, la percezione del movimento e, negli ultimi anni, sull'organizzazione della rappresentazione visiva a livello corticale.

In molti casi, le loro scoperte hanno aperto nuovi campi di ricerca ispirando molti altri ricercatori. Nel corso della loro carriera David Burr e Concetta Morrone si sono anche dedicati allo sviluppo delle funzioni visive, eseguendo esperimenti di percezione su diversi gruppi di età, dall'infanzia fino all'età adulta avanzata.

Ne hanno parlato:

Tirreno Pisa

premiatoIt is called 'KickNKeep' and is a multi-player football video game which simulates one of the most exciting moments of a match, i.e. penalties. The particular aspect of this is that this game is an 'App' for iPhone and iPod Touch developed by Paolo Carrara, a student at the University of Milan who followed the 'iOS' course promoted by the I.T. Department at the University of Pisa. These lessons are classified as being at the top of the downloads from the iTunesU site. From an initial student attendance of 60, 46 finished the course and of these 19 passed the final exam in which a project had to be presented.

Paolo Carrara's 'App' was judged as being the best in the course for its graphics and the dynamics of its game which required a development of complex mathematical formulae to reproduce movements which truly capture the way a ball is kicked. With one movement of one's finger on the screen one can determine direction, effects and the speed of the ball. Or if one is playing the part of the goal keeper one can decide which corner of the goal to cover. 'KickNKeep' is, furthermore, the only 'App' multi-player to be designed which, in order to function, needs two devices which will interface via bluetooth.

Soon the 'KickNKeep 'App' will be available from AppStore, Apple's virtual store where already the project 'SatWeather' has arrived. This is by Andrea Tondo, a student of I.T. at Pisa, who, for his excellent project received a special mention at the end of the iOS course. 'SatWeather' is an App that shows animation of meteorological images captured by satellites (source: eumetsat.int and ssec.wisc.edu), for whosoever wishes to see 'with different eyes' the meteorological conditions in Europe and in the United States. It does not directly provide forecasts. However, by observing trends in atmospheric disturbance happening over the last two hours it is possible to get an accurate idea of what is going to happen.

gruppoThe 'iOS' course has been a great success for students of the University of Pisa; the first set up in Italy, it has become the most downloaded from iTunesU in just a few weeks. In 12 lessons Goran Djukic, expert of the CNR (National Centre for Research), has taught how to program the famous 'App' for smartphones and tablets; and thousands of internet users have downloaded it from their homes. At the end of May 57,508 people were registered as having downloaded it.

Among the 12 projects handed in at the end of the course (initally with 60 students) four finalists were selected: as well as the winner for 'KickNKeep' there were those who created 'SportNews', 'ManyMoles' and 'iUnipi' – applications which will soon be arriving at Apple Store. The project 'List' received a special mention for its best code.

Lunedì, 27 Giugno 2011 14:04

Auto a idrogeno per una mobilità pulita

 

motore ad idrogenoRaggiungere l'obiettivo di una mobilità pulita e sostenibile attraverso lo studio di vetture alimentate a idrogeno. A più di tre anni dall'avvio del programma, la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa ha presentato in un convegno a Firenze i primi risultati e le prospettive pratiche del "Progetto H2 Filiera Idrogeno", una ricerca fortemente voluta e finanziata dalla Regione Toscana nell'ambito della sua politica sulla sostenibilità ambientale come "fattore fondamentale per lo sviluppo".

L'incontro, che si è svolto il 29 giugno a Palazzo Strozzi Sacrati, in Piazza Duomo, ha fatto il punto sullo stato delle ricerche e mostrato a un vasto pubblico i risultati raggiunti in un settore in continua ascesa. Esperti e operatori del settore, insieme a rappresentanti del mondo politico, hanno proposto una riflessione sullo sviluppo futuro di una mobilità basata sull'uso dell'idrogeno come vettore di energia attraverso vicoli ZEV (Zero Emission Vehicles) economici ed efficienti.

Nel progetto sono coinvolti vari dipartimenti della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna, che hanno lavorato su due principali linee di attività: la messa a punto di veicoli con motori che possano utilizzare come combustibile anche l'idrogeno; il lavoro su veicoli elettrici alimentati con celle a combustibile che utilizzano idrogeno per produrre energia elettrica in modo assolutamente pulito.

Il convegno è iniziato con i saluti di Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca, Roberto Barale, prorettore alla ricerca dell'Università di Pisa, Maria Chiara Carrozza, direttore della Scuola Superiore Sant'Anna, e Pierangelo Terreni, preside della facoltà di Ingegneria a Pisa. Angelo Moreno di ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha tracciato una panoramica europea sull'idrogeno come vettore energetico per la mobilità. Alle 12, durante l'incontro con i giornalisti, è stato inoltre presentato il video "Io vado a idrogeno".

Nel pomeriggio è stato dato spazio ai singoli ricercatori e a riflessioni sul passaggio dai progetti di ricerca al loro concreto trasferimento tecnologico. Un altro obiettivo del progetto, infatti è la ricerca di tecnologie che possano generare nuove attività economiche sul territorio, dalla produzione di componentistica, alla produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell'energia necessaria per la funzionalità del sistema. E questo rappresenta una delle scommesse vinte dal Progetto Filiera Idrogeno. Infatti, gli studi e le tecnologie sviluppate fino ad oggi hanno portato alla nascita di un circolo virtuoso tecnico-scientifico con almeno altri due importanti progetti regionali già avviati: Savia e NanoCatGeo.

Ne hanno parlato:

RepubblicaFirenze.it

Toscana Notizie

Asca

InToscana.it

Unità Toscana

Tirreno

QN

Corriere Toscana

 

logoThe future of the internet lies in I Pv6, the new standard that will revolutionise the way of managing the net and which will allow the development of innovative services in a practically infinite way.  This protocol, which appeared in 2004, will be the only one utilised by 2025, the year when 'protocol I Pv4' which is commonly used today, will definitively 'retire'.  The University of Pisa,  has officially adopted the I Pv6 well in advance, thus entering, from today, into the network of the future.  The most evident characteristic of the new protocol is the vast availability of addresses.  If I Pv4 offers 7 addresses for every million square metres of ground surface, the I Pv6 offers 666,000 billion billions for every square metre.  Such a characteristic has decisive importance when we consider that the entering of India and China into the world of internet has literally 'dried up' the I Pv4 addresses that will definitively be used over the course of 2011.  This is demonstrated also by Microsoft's decision to spend a good 7 and a half million dollars on buying 666 thousand I Pv4 addresses from the Canadian company Nortel, which is  presently undergoing bankruptcy proceedings.

The University of Pisa, while still having considerable patrimony of I Pv4 addresses, has protected itself from possible market speculation by activating both the F Pv4 and I Pv6 protocols on its own network, thus guaranteeing a gradual and technologically prudent passage towards the new standard.  Furthermore, the new I Pv6 protocol has other important characteristics, such as the management of data transmission quality and security and the simplification of the configuration and management of the IP networks.  In other words, the standard I Pv6 is a modern protocol, studied specifically for the demands of the future.

The University of Pisa has been studying the new standard I Pv6 for a few years, and today it is one of the very first public administrations in Italy to adopt it in a realistic way.  This will allow the University of Pisa (the only Italian public institution registered up until now) to take part in the I Pv6 World Day which will be held this 8 June.  During this event participants will guarantee the accessability of their own institutional websites via I Pv6.  The University of Pisa, together with multinational companies like Google, Facebook, Yahoo! And YouTube, has been accredited with the title 'Network operator', since it has activated the I Pv6 transport protocol data on its network, and the title 'Website owner', since it has rendered its own site www.unipi.it accessible in I Pv6.

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