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Si è tenuta a Parigi venerdì 18 novembre la General Assembly di Circle U., l’Alleanza universitaria europea di cui fa parte l’Università di Pisa insieme ad altri otto prestigiosi atenei europei. Organizzata dalla Université Paris Cité, l’assemblea è stata l’occasione per discutere del nuovo assetto dell’Alleanza in vista della partecipazione alla nuova call della Commissione Europea che ha stanziato un budget di 384 milioni di euro a supporto delle Alleanze Universitarie Europee. Nel corso dell’Assemblea Generale è stato anche eletto il nuovo presidente di Circle U.: è Vincent Blondel, rettore dell’Università di Louvain, succeduto a Svein Stølen, rettore dell’Università di Oslo.

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Il gruppo delle rettrici e dei rettori con in primo piano Vincent Blondel, nuovo presidente di Circle U.

All’evento hanno partecipato le rettrici e i rettori delle nove università di Circle U., tra cui anche il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, accompagnato dal prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali Giovanni Federico Gronchi insieme al precedente prorettore Francesco Marcelloni e alla coordinatrice di Circle U. Paola Cappellini.

Vincent Blondel ha dichiarato: "Sin dalle nostre prime discussioni sull'Alleanza nel 2018, sono stato convinto che l'iniziativa delle Università Europee guiderà il futuro del panorama europeo dell'istruzione superiore e della ricerca. Dopo due anni di fase pilota, sono ancora più convinto che l'alleanza avrà un impatto significativo su ciò che siamo come singole università e su come adempiamo alle nostre missioni di istruzione, ricerca e terza missione per la società. Con questa ambizione in mente, sono lieto di succedere a Svein Stølen e non vedo l’ora di lavorare con i miei colleghi per rendere Circle U. una realtà per tutti".

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Le nove università di Circle U. – che oltre all’Ateneo pisano sono Aarhus University (Danimarca), Humboldt-Universität zu Berlin (Germania), King’s College London (UK), Université Paris Cité (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università di Louvain (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Universität Wien (Austria) – cooperano con l'obiettivo di creare entro il 2025 un’università europea inclusiva, interdisciplinare e fortemente orientata alla ricerca. La missione principale è quella di rafforzare i legami tra insegnamento, ricerca, innovazione e società per rispondere alle grandi sfide globali di oggi e di domani, concentrandosi sulle tematiche della democrazia, del cambiamento climatico e della salute globale.

Mercoledì, 23 Novembre 2022 11:16

La scienza va in radio

La divulgazione scientifica va in radio e protagonista è il mondo animale. Alessandro Cini (foto) etologo e ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa ogni mercoledì intorno alle 15 è su Controradio all'interno del programma “Stato brado” condotto da Giovanni Barbasso.

Nella sua rubrica Cini affronta temi e curiosità sul comportamento animale in modo leggero, ma scientificamente rigoroso. “Il coleottero che si innamorò di una bottiglia di birra”, “la vespa che murò vivi i suoi figli”, “animali allo specchio”, “api che fanno la ola”, “le cornacchie e i semafori”, “fare i conti...nel mondo animale” sono alcuni titoli delle pillole già andate in onda.

Alessandro Cini si occupa da circa 15 anni del comportamento sociale e della comunicazione negli insetti sociali, quali vespe, calabroni e api, nonché dell'etologia applicata alle sfide dell'Antropocene.

Mercoledì, 23 Novembre 2022 10:37

La scienza va in radio

alessandro_cini (2).jpgLa divulgazione scientifica va in radio e protagonista è il mondo animale. Alessandro Cini (foto) etologo e ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa ogni mercoledì intorno alle 15 è su Controradio all'interno del programma “Stato brado” condotto da Giovanni Barbasso.

Nella sua rubrica Cini affronta temi e curiosità sul comportamento animale in modo leggero, ma scientificamente rigoroso. “Il coleottero che si innamorò di una bottiglia di birra”, “la vespa che murò vivi i suoi figli”, “animali allo specchio”, “api che fanno la ola”, “le cornacchie e i semafori”, “fare i conti...nel mondo animale” sono alcuni titoli delle pillole già andate in onda.

Alessandro Cini si occupa da circa 15 anni del comportamento sociale e della comunicazione negli insetti sociali, quali vespe, calabroni e api, nonché dell'etologia applicata alle sfide dell'Antropocene.

Aperto a tutti e gratuito, il corso si svolge in presenza al Dipartimento di Economia e Management (via Cosimo Ridolfi, 10, Pisa) e nell’Aula Savi dell'Orto botanico (Via Luca Ghini, 13) dal 2 dicembre 2022 al 17 aprile 2023 per un totale di 110 ore suddivise in 6 moduli, più un seminario residenziale e attività di autoformazione.

Il corso affronta in prospettiva interdisciplinare i temi della crisi e della transizione ecologica, le politiche di contrasto (mitigazione, adattamento, conservazione), i connessi rischi sociali (diseguaglianza, disoccupazione ed esclusione) e le strategie per una giusta transizione fondata su politiche eco-sociali integrate. La formula prevede un mix di lezioni frontali e laboratoriali, con analisi di caso, esercitazioni e attività di gruppo (simulazioni, discussioni guidate, rielaborazione di esperienze, ecc.).

Leggi i dettagli: https://cisp.unipi.it/corso-di-alta-formazione-ecoesione-strumenti-per-promuovere-la-giustizia-sociale-nella-transizione-ecologica-ii-edizione-2022/ 

Si chiama IR-Access ed è un dispositivo che trasforma le normali carrozzine con spinta a mano in mezzi motorizzati in grado di percorrere terreni accidentati. Il prototipo è stato sviluppato nell’ambito del progetto transfrontaliero Italia-Francia “Itinera Romanica+”, che la lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale del Romanico diffuso nelle cinque regioni coinvolte nel programma: Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La carrozzina “potenziata” servirà proprio per poter garantire alle persone con mobilità ridotta l’accesso a siti di interesse archeologico e culturale, che spesso si collocano su terreni accidentati.

“Il dispositivo per la motorizzazione di carrozzine – spiega Francesco Bucchi, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa - può essere dato in dotazione a strutture di interesse turistico. In 10-15 minuti può essere applicato alla parte posteriore di normali carrozzine. Il montaggio non prevede modifiche permanenti alla carrozzina, ma avviene mediante dei semplici morsetti. La struttura metallica che viene montata dietro lo schienale della carrozzina supporta due motori elettrici, originariamente utilizzati per la motorizzazione di monopattini. La parte rotante del motore elettrico è spinta contro ognuna delle due ruote della carrozzina e trasmette il moto alla ruota per attrito. Il comando dei motori avviene attraverso un joystick che, inviando segnali a una opportuna scheda di controllo dei motori, permette avanzamento, retromarcia e curve”.

La soluzione proposta – aggiunge Luca Fanucci, docente di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e delegato per l’inclusione di studenti e personale con disabilità o con DSA nell’Ateneo pisano – permette alla persona con disabilità di affrontare anche percorsi in leggera salita. Infatti, grazie alla motorizzazione delle ruote posteriori della carrozzina, sulle quali grava quasi tutto il peso della persona, la capacità di trazione aumenta sensibilmente, riuscendo a scaricare a terra forze più elevate necessarie per l'avanzamento della carrozzina, specie in salita. Inoltre, l'aggiunta di una terza ruota anteriore, non motorizzata e autosterzante, facilmente reperibile in commercio, permette di affrontare percorsi non regolari (ad esempio ghiaia, sterrato, erba, ecc.)".

Questa attività è nata nel 2020 grazie all’iniziativa del Comune di Capannori, in provincia di Lucca. Assieme ai due dipartiment Unipi, il Comune si sta ora muovendo per tentare di coinvolgere aziende disposte a seguire la fase di ingegnerizzazione e produzione del dispositivo, in modo da passare dal prototipo al prodotto commerciale, e individuare altre forme di finanziamento. “Il progetto Itinera Romanica+ ha riservato grande spazio al tema dell’Accessibilità – commenta l'assessore Francesco Cecchetti del Comune di Capannori – IR ACCESS rappresenta un obiettivo importante per questa amministrazione, che sicuramente avrà un seguito progettuale e di collaborazione con di dipartimenti di Ingegneria Civile e Industriale e dell'Informazione dell'Università di Pisa. L'obiettivo è arrivare a un suo utilizzo generalizzato sia da parte delle istituzioni, per rendere accessibili i luoghi della cultura, i sentieri escursionistici, i siti archeologici, i musei, sia anche da parte di strutture turistiche private e di singoli cittadini che ne faranno richiesta. Itinera Romanica+ ha veramente toccato temi importanti e rilevanti sui temi della mobilità accessibile, proponendo soluzioni innovative".

È la professoressa Elena Bonaccorsi la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Già direttrice del Museo negli anni 2019-2020, Elena Bonaccorsi è docente di Mineralogia e svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze della Terra, dove si occupa di cristallografia strutturale e cristallochimica di minerali.

Oltre all’attività accademica, Elena Bonaccorsi è stata membro del Comitato Scientifico Regionale della Toscana per l’Educazione Scientifica e responsabile del GEOLAB laboratorio didattico di Scienze della Terra del suo dipartimento. Collabora con la Ludoteca Scientifica per l’organizzazione dei percorsi dedicati alle scuole. Ha organizzato diverse mostre didattico-scientifiche e laboratori didattici a Pisa, Firenze e Genova. Ha svolto workshop per insegnanti all’interno dell’iniziativa regionale Pianeta Galileo, sessioni in convegni nazionali sulla didattica delle geoscienze e corsi di formazione per insegnanti.

“Il prossimo anno – dice la direttrice – ci vedrà impegnati nella realizzazione di progetti avviati dalla precedente direzione sotto la guida del professor Damiano Marchi, come l’inaugurazione della “Sala dell’evoluzione dell’uomo”, un allestimento permanente che presenterà le principali tappe evolutive dell’uomo, con un approfondimento dedicato a Homo naledi. Abbiamo inoltre in programma l’apertura al pubblico dell’esposizione temporanea “Kryptos. Inganno e mimetismo nel mondo animale”, dedicata all’affascinante arte di nascondersi degli animali, ma anche di fingersi qualcosa di diverso per ingannare le prede o i possibili predatori. Sarà inoltre rinnovato l’allestimento della Galleria dei minerali. Il museo continuerà il suo lavoro di presenza nell’università, sul territorio, nelle scuole, con le insegnanti e gli insegnanti, con i visitatori esperti, con i visitatori di passaggio, con chi vuole imparare e con chi vuole giocare con la natura. Con l’obiettivo di rendere il museo sempre più vicino alle persone”.

Un disegno è il prodotto dell’utilizzo di un oggetto che rilascia una traccia colorata su una superficie. Per disegnare sono indispensabili raffinate tecniche di manipolazione, che includono una selezione accurata dell’oggetto e della superficie su cui vogliamo lasciare una traccia. Questa attività non è esclusiva della nostra specie. Alcuni hanno infatti insegnato ad altre specie animali, come scimmie ed elefanti, a disegnare fornendo loro il materiale adatto e un training adeguato. Ora, per la prima volta, Elisabetta Palagi (Università di Pisa), Virginia Pallante (Università di Amsterdam), Achim Johann (NaturZoo di Rheine) e Mike Huffman (Università di Kyoto) hanno osservato due maschi di gelada (Theropithecus gelada) sviluppare spontaneamente due differenti tecniche di manipolazione delle pietre che portano al rilascio del colore su superfici dure, costituite da cemento o pietra.
Bernd, un maschio sub-adulto, ha sviluppato una tecnica che consiste nello strofinare in modo ripetuto una pietra su una superficie orizzontale o verticale (etching and releasing technique). La tecnica di Bako, il maschio dominante della colonia, appare invece più complessa. Dopo aver selezionato la pietra, il cui colore contrasta con quello della superficie su cui verrà utilizzata, Bako la strofina in modo vigoroso producendo polvere e piccoli frammenti colorati. A questo punto la scimmia afferra i piccoli frammenti tra pollice e indice (presa di precisione) e traccia dei segni sulla superficie (grind and finger technique).

 

“Nonostante non sia possibile affermare con certezza che l’intenzione dei due maschi sia deliberatamente quella di colorare una superficie, Bako e Bernd mostrano una forte preferenza nella scelta dei supporti dove effettuare questa attività – spiega la professoressa Elisabetta Palagi dell’Ateneo pisano - Queste azioni avvengono quasi esclusivamente laddove la pietra può lasciare il segno, raramente vengono scelte superfici inconsistenti. Inoltre, quando impegnati in queste attività “artistiche”, i soggetti mostrano una grande attenzione a quanto stanno facendo, non distogliendo quasi mai lo sguardo dalla superficie su cui avviene il rilascio del colore”.

 

“La manipolazione delle pietre, con conseguente rilascio di colore – conclude Palagi – appare alquanto piacevole (auto-remunerativa) per gli animali, come succede per ogni forma di gioco in molte specie animali, inclusa la nostra. Queste osservazioni, seppur episodiche, suggeriscono come la creatività e l’innovazione, attività ritenute quasi esclusivamente umane, possano invece avere radici antiche nell’evoluzione del comportamento umano”.

 

 

Riferimenti articolo scientifico

Titolo articolo Stone handling in geladas (Theropithecus gelada): implications for spontaneous drawing‑like activity as a playful behavior

https://doi.org/10.1007/s10164-022-00764-z

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 21 e 22 novembre i Comitati unici di garanzia dell’Università di Pisa, della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna organizzano l’evento “Università e pratiche di contrasto alla violenza di genere”.

Il programma prevede lunedì 21 novembre alle 21.00 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci, 2) la proiezione del film “Una donna promettente” di Emerald Fennell a ingresso gratuito a cui seguirà un dibattito. Martedì 22 dalle 10 alle 18 alle Benedettine (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16) un convegno sulle pratiche di contrasto alla violenza di genere nelle università a partire dall’esperienza dello Sportello interuniversitario attivo a Pisa dallo scorso giugno (Il programma completo della due giorni)

enrica_santarcangelo copia.jpgEnrica Santarcangelo, professoressa associata di Fisiologia dell'Università di Pisa, medico specialista in Psicologia ha ricevuto l’Ernest R. Hilgard Award for Scientific Excellence. Il premio le è stato conferito dal Board dell’International Society of Hypnosis (ISH) riunitosi a Cracovia lo scorso giugno.

“Given to an individual whose lifetime of published experimental work substantially advances the understanding of the process of hypnosis and the ability to predict the outcome of its applications”, recita la motivazione del premio, un riconoscimento per l’impegno che Enrica Santarcangelo ha dedicato allo studio delle differenze fisiologiche tra persone che hanno una diversa capacità di accettare suggestioni, comunemente identificata con il termine “ipnotizzabilità”. L’osservazione di tali differenze, che sono presenti anche se non si induce lo stato ipnotico e, in alcuni casi, anche in assenza di suggestioni, ha permesso infatti di spostare il focus della ricerca sull’ipnotizzabilità dall’ambito puramente psicologico a quello più strettamente medico.

“Sarebbe stato ben strano - dice Enrica Santarcangelo - che persone con alta ipnotizzabilità, il 15% della popolazione generale, fossero sopravvissute all’evoluzione solo perché capaci di modificare comportamento, percezione e memoria in base alle loro immagini mentali. E’ per questo che ho cercato di identificare differenze fisiologiche che potessero indurre, come effetto collaterale, una diversa capacità di accettare suggestioni e sperimentare lo stato ipnotico”.

Il lavoro svolto in alcuni decenni dalla professoressa dell’Ateneo pisano non solo ha confermato il ruolo dell’ipnotizzabilità nel controllo cognitivo del dolore, ma ne ha anche indicato l’importanza in ambito di prognosi cardiovascolare e neuroriabilitazione così come nella scelta di terapie farmacologiche personalizzate per il controllo del dolore.

La professoressa si è detta molto grata a tutti i colleghi - fisiologi, cardiologi, neurologi, internisti, ma anche psicologi, fisici, matematici e ingegneri - che hanno creduto nell’approccio che ha proposto e hanno collaborato ai suoi studi.

"In linea con lo spirito della Società Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana (SII) – conclude Santarcangelo – mi auguro che i medici siano spinti a interessarsi sempre di più a questo ambito della ricerca, penso che i tempi siano ormai maturi per proporre ai medici attuali e futuri un approccio davvero olistico alla persona, confortata dal gran numero di studenti di Medicina che frequentano ogni anno il mio corso sui correlati fisiologici dell’ipnotizzabilità”.

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