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Pisa - In occasione della Festa della Toscana 2022, mercoledì 30 novembre alle 18, al Museo della Grafica (Lungarno Galileo Galilei 9) sarà presentata la mostra “L’occhio della scienza Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze, racconta il rapporto stretto e complesso fra e pratica scientifica e fotografia sin dalla sua nascita nel 1839. Articolata in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” –, la mostra vuole così illustrare le applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari attraverso 228 stampe digitali e più di cento di autori.

Per ulteriori informazioni:

https://museodellagrafica.sma.unipi.it/2022/11/presentazione-della-mostra-locchio-della-scienza-un-secolo-di-fotografia-scientifica-in-italia/

 

Il 30 novembre alle 17.00 nella sede del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università di Pisa di Palazzo Venera (Via Santa Maria 36), si terrà la presentazione del volume "Canzone nera” (Adelphi), raccolta di poesie della poetessa polacca e premio Nobel per la letteratura Wisława Szymborska. La traduzione delle poesie, composte tra il 1944 e il 1948 e finora inedite in Italia, è ad opera di Linda Del Sarto, ex-allieva dell'Università di Pisa.

Dialogano con la traduttrice i docenti dell’Università di Pisa Valeria Tocco, Giovanna Tomassucci, Fausto Ciompi e, in collegamento telematico, la professoressa Iwona Gralewicz Wolny dell’Università della Slesia di Katowice.

L’evento è a ingresso libero e gratuito e sarà tramesso anche in streaming sulla piattaforma Zoom a questo link.

Il 24 novembre del 1992, esattamente trent’anni fa, José Saramago, lo scrittore portoghese insignito con il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998 e di cui in questi giorni ricorrono i cento anni dalla nascita, fece tappa all’Università di Pisa, nell’ambito di un’iniziativa organizzata dall’Associazione Sete Sóis Sete Luas, in collaborazione con il professor Domenico Corradini, direttore dell’Istituto di Filosofia del Diritto, e la professoressa Maria José de Lancastre, del Dipartimento di Lingue.
Nell’Aula Magna Nuova della Sapienza, completamente gremita, Saramago tenne una lezione dal titolo “L’illusione democratica” (il cui testo è disponibile a questo link) in cui, come disse all’inizio, parlò di politica e non di letteratura: “ho pensato che, essendo così confusi i tempi in cui viviamo, non sarebbe totalmente fuori luogo che uno scrittore, cittadino fra i cittadini, portasse in questa sede il risultato di certe sue riflessioni politiche, magari controcorrente e contro la moda, ma sincere e forse meritevoli della vostra stessa riflessione”.

saramago collage

Nel suo discorso, l’autore di “Storia dell'assedio di Lisbona” sviluppò un’analisi critica del percorso di globalizzazione e universalizzazione della democrazia intesa secondo i parametri occidentali. Come “abbiamo imparato dai libri, ma soprattutto dalle lezioni della vita – affermò - ci servirebbe a poco una democrazia politica, per quanto equilibrata mostrasse di essere nelle sue strutture interne e nel suo funzionamento, se essa non fosse stata istituita in quanto radice e ragione di una effettiva e concreta democrazia economica e di una non meno effettiva e non meno concreta democrazia culturale”. La sua denuncia era mirata innanzitutto contro i gruppi finanziari internazionali, “le cui attività, in questo stesso momento, stanno trascinando verso la catastrofe ecologica il pianeta in cui viviamo, casa comune degli uomini senza dubbio, ma non loro proprietà esclusiva”.
La giornata pisana di José Saramago ebbe altri momenti di incontro, come testimoniano le immagini scattate all’epoca, e si incastonò all’interno di un più ampio viaggio che il futuro Premio Nobel fece in provincia di Pisa. Soprattutto, in quel frangente si creò un legame speciale con l’Associazione Sete Sóis Sete Luas di Pontedera, del quale l’autore portoghese è stato presidente onorario fino al momento della sua scomparsa nel 2010.
Questo rapporto speciale è testimoniato anche dalla scelta di Saramago di cedere i diritti d'autore sulla versione italiana del libro “L'anno mille993” all’Associazione di Pontedera, permettendo la nascita e contribuendo alla crescita del Festival Sete Sóis Sete Luas. Il Festival, d’altro canto, fin dal nome si è ispirato al suo romanzo “Memorial do convento”, i cui personaggi sono visionari sognatori che si aggirano in un'Europa medievale oppressa dall'Inquisizione. Per evadere da quella realtà, Balzar Sete Sóis e Blimunda Sete Luas costruiscono la “passarola”, una macchina volante che è divenuta emblema del Festival grazie al suo potere simbolico ed evocativo, come metafora dei sogni e della libertà utopica di cui José Saramago è stato assiduo sostenitore.

Si ringrazia il professor Bruno Mazzoni e il direttore del Festival Sete Sóis Sete Luas, Marco Abbondanza.

Dal 23 al 25 novembre si è tenuto a Pisa, presso il Meeting Art Craft Center, il Congresso nazionale della associazione italiana di Risonanza Magnetica in Medicina (AIRMM). Vista la coincidenza il 23 novembre con il Fibonacci Day, la XIII edizione del congresso si è aperta con un corso sulla programmazione delle sequenze di impulsi in MR tenuto da illustri relatori internazionali e reso disponibile, in presenza ed in teleconferenza, ai partecipanti affiliati alla Società Internazionale di Risonanza Magnetica in Medicina (ISMRM).

I lavori sono cominciati con il professore Aldo Paolicchi che ha portato il saluto del Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi. Sempre Paolicchi, in qualità di Direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, ha poi sottolineato la necessità di far collaborare le diverse competenze per lo sviluppo della ricerca cogliendo in questo lo spirito multidisciplinare del Congresso AIRMM.
E infatti proprio grazie alla collaborazione tra i numerosi Enti e gruppi di ricerca che a Pisa si occupano di RM, dalle basi fisiche alle applicazioni cliniche, – ha continuato Paolicchi – che è stato possibile giungere a notevoli risultati scientifici e di infrastrutture come ad esempio la creazione del primo Centro di Ricerca ad Ultra Alto Campo (Imago7) in Italia.

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Il professor Mirco Cosottini dell'Università di Pisa in apertura del convegno

Durante le diverse sessioni del Congresso sono quindi stati affrontati, con la consueta impronta interdisciplinare, gli sviluppi tecnologici e le applicazioni cliniche più recente della risonanza magnetica. Tra i vari temi trattati sono da segnalare quelli relativi all’uso ibrido della RM che si affianca ad altre tecnologie sia a fini diagnostici (MEG-RM, EEG-PET-RM) che terapeutici (LINAC-RM, MR-GFUS) nonché le potenzialità di nuovi contrasti in RM (CEST e nanostrutture).

In omaggio alla tradizione di ricerca dell’Università di Pisa, il professor Pietro Pietrini ha tenuto una lectio magistralis intitolata “MR and Physiology” sulla neuro e psicofisiologia approcciata attraverso tecniche di risonanza magnetica funzionale. La partecipazione di numerosi giovani ricercatori provenienti da tutta Italia si è conclusa infine con la premiazione dei migliori contributi scientifici appartenenti alla differenti categorie (“Biomedical Engineering Hardware and Physics”, “Biology and Preclinical”, “Application Neuro”, “Application Body”) che hanno composto il “caleidoscopico mondo della Risonanza magnetica” che per tre giorni si è riunito a Pisa.

ilaria_bonaduce.jpgPisa - Dagli strati più alti dell’atmosfera arriva un nuovo approccio rivoluzionario per la pulizia e il restauro delle opere d’arte. Si tratta dell’ossigeno atomico che in natura si trova tra gli 80 e i 300 km da terra con una concentrazione massima tra gli 85 e i 125 km. Produrre l’ossigeno atomico con macchinari di facile utilizzo e validarne i protocolli d’uso per la conservazione dei beni culturali sono gli obiettivi di MOXY, un progetto europeo appena partito che ha come unico partner italiano l’Università di Pisa.

“I metodi di pulizia delle opere d’arte attualmente disponibili richiedono un contatto con le superfici e l’utilizzo di innumerevoli prodotti con rischi per la salute e l’ambiente – spiega la professoressa Ilaria Bonaduce del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa referente per il progetto - Da questo punto di vista MOXY mira a una rivoluzione verde grazie allo sviluppo di una tecnologia pulita, che utilizza nient'altro che atomi di ossigeno. L’ossigeno atomico rappresenta un approccio radicalmente nuovo che potrà consentire di rimuovere in sicurezza contaminanti altamente problematici senza contatto, senza solventi e senza liquidi”.

La base dell'innovativo concetto del progetto MOXY deriva dal lavoro di due scienziati della NASA (Sharon Rutledge Miller e Bruce Banks) che per primi negli anni '90 hanno applicato l'ossigeno atomico per pulire "Bathtub", un dipinto di Andy Warhol vandalizzato a colpi di rossetto. Da allora, l'ossigeno atomico è però rimasto estraneo al mondo dell’arte. Il team di MOXY mira adesso a colmare questo divario e a portare l’ossigeno atomico dallo spazio al campo della conservazione del patrimonio culturale.

 

“All’Università di Pisa lavoreremo per comprendere l’interazione chimica che si instaura tra il plasma di ossigeno atomico e i materiali organici che costituiscono le opere d’arte con particolare attenzione ai dipinti moderni e contemporanei particolarmente delicati e fragili - spiega Ilaria Bonaduce – Un altro aspetto che indagheremo saranno i gas prodotti durante la pulitura con l’ossigeno atomico, e questo per assicurare la sicurezza dei conservatori all’opera sui manufatti artistici”.

Insieme a Ilaria Bonaduce lavorano al progetto per l’Università di Pisa Celia Duce, Ilaria Degano, Alessia Andreotti, Silvia Pizzimenti e Jacopo La Nasa.

Complessivamente, il consorzio del progetto MOXY è fortemente multidisciplinare e comprende esperti di fisica del plasma, di chimica, di scienza della sostenibilità, di restauro e di conservazione dei beni culturali provenienti da università, centri di ricerca, musei e imprese. Oltre all’Università di Pisa i partener sono Universiteit Gent (BE), Universiteit Van Amsterdam (NL), Technische Universiteit Eindhoven (NL), Universiteit Weloop (FR), Icomos Lietuva (LT), Moderna Museet (SE), Kompiuterinis Procesu Valdymas (LT), Statens Museum For Kunst (DK).

Lunedì, 28 Novembre 2022 09:40

Eugenio Baldacci & Friends in concerto

Venerdì 2 dicembre, alle ore 19.00, presso Piazza Dante, si terrà il concerto musicale e strumentale di Eugenio Baldacci & Friends .

Si tratta di un'attività autogestita organizzata dall'associazione News e svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina 2443

L’Amministrazione ha siglato il 24 novembre 2022 l’accordo di contrattazione integrativa con il quale si è stabilita l’erogazione, solo per l’anno 2022, di un benefit straordinario e temporaneo per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale

Dal 25 novembre al 9 dicembre è possibile richiedere il Bonus bollette.

I dettagli sono contenuti nella circolare 40/22 e nella circolare 42/22 che integra la precedente.

Leggi le FAQ

Per dubbi o chiarimenti contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

1. Leggi la circolare su  https://www.unipi.it/  Personale -Servizi -Welfare Integrativo; 2. Accedi e inizia a compilare il Form; 4 Prendi il file .xlsx che hai salvato e caricalo nell'apposito spazio della domanda n°2; 5 Finisci di compilare il Form e invia

Lunedì 28 novembre alle 17.30, nella Biblioteca di Filosofia e Storia dell’Università di Pisa in via Paoli 9, si inaugura la mostra "La Commune", dedicata alla Comune di Parigi del 1871 e promossa dal Centro Filippo Buonarroti. All’incontro inaugurale intervengono Franco Bertolucci (Biblioteca Franco Serantini), Renzo Giannini (Centro Filippo Buonarroti Toscana) e per l'Università di Pisa Simone Maria Collavini, Roberta Ferrari, Gian Luca Fruci, Antonella Gioli e Biancamaria Rizzardi.

Con l’occasione verranno esposti materiali e libri del Sistema Bibliotecario di Ateneo sull’argomento, con le opere di autori sulla Comune e altri testi di studio e approfondimento sul tema. I pannelli, che ripercorrono la vicenda della Comune di Parigi del 1871, resteranno esposti presso le Biblioteche di Filosofia e Storia e di Italianistica e Romanistica (in Piazza Torricelli 2) fino al 23 dicembre.

L’intento della mostra, a 150 anni dagli eventi, è ricordare la ricchezza degli ideali e le realizzazioni della Comune che, in una città e per poche settimane, instaurò un vero governo del popolo, intraprendendo azioni concrete (moratoria degli affitti, requisizione degli alloggi abbandonati, abolizione delle trattenute sui salari, etc.) e ponendosi come obiettivi la lotta alla disoccupazione, la democrazia nelle aziende, la parità di retribuzione a parità di lavoro per donne e uomini.

Lunedì 5 dicembre alle 17.30 la Biblioteca di Antichistica (in via Santa Maria 44) ospiterà la tavola rotonda dal titolo "La Commune: l'evento, la narrazione, l'azione e la parola delle donne” dedicata a una lettura degli eventi del 1871 parigino attraverso l'esperienza femminile. Partecipano Maria Borsò, del Centro Buonarroti Toscana e Segreteria SPI CGIL Pisa, e per l’Università di Pisa Gian Mario Cazzaniga, Vinzia Fiorino, Iacopo Leoni. Moderano Bianca Maria Rizzardi e Antonietta Sanna.

Il Centro Filippo Buonarroti, con la proposta di questa mostra nelle biblioteche umanistiche dell’Università di Pisa, prosegue la propria attività volta a far conoscere al pubblico italiano temi di particolare rilevanza per la storia del movimento operaio internazionale.

Giovanni Brunetti, laureato in Storia e civiltà del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, ha vinto l’Edizione XXVI del Premio Spadolini Nuova Antologia, riconoscimento assegnato dall'omonima Fondazione alle migliori tesi di laurea e dottorato sulla Storia politica e culturale dell'Italia contemporanea.

Il giovane premiato, 25 anni e originario di Cecina in provincia di Livorno, ha approfondito il tema della transizione dal fascismo al secondo dopoguerra nel territorio della provincia livornese nella sua tesi di laurea magistrale dal titolo "Dio non paga il sabato. La defascistizzazione della provincia di Livorno (1943-1947)", discussa nel corso del 2021 con il professore di Storia contemporanea Gianluca Fulvetti.

Il Premio Spadolini Nuova Antologia, ispirato a quello fondato dallo statista fiorentino Giovanni Spadolini in onore della madre Lionella, è un riconoscimento di carattere nazionale assegnato annualmente a tesi discusse negli ultimi tre anni da candidati che non abbiano superato i 35 anni di età. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Firenze nei primi mesi del 2023.

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