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Venerdì, 03 Dicembre 2021 15:30

L'Ateneo ricorda Poorya

La comunità dell’Università di Pisa si unisce al cordoglio per la prematura e inaspettata scomparsa di Poorya Sarhadi studente del corso in Discipline dello spettacolo e della comunicazione, nonché brillante fotografo e tra i fondatori di streetphotographersfoundation.com.
Alla sua famiglia, agli amici e a alla comunità iraniana va la vicinanza e l'affetto dell'Ateneo.

In memoria di Poorya pubblichiamo uno dei suoi migliori scatti e una foto con gli amici.

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AIRC DCCIUn progetto multidisciplinare a cui partecipa un gruppo di ricerca del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa con la professoressa Chiara Gabbiani e il ricercatore Alessandro Pratesi si è aggiudicato uno degli ambiti finanziamenti dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Il progetto dal titolo “A multi-Omics approach to establish the molecular mechanisms of Anticancer Gold Compounds in the Systems Biology Era” avrà una durata complessiva di cinque anni e potrà beneficiare di uno stanziamento totale pari a 626.000 euro.

L’obiettivo principale di questa ricerca, che riunirà le migliori conoscenze e competenze nei campi della chimica inorganica, delle scienze “omiche”, della biochimica e della bioinformatica, riguarderà lo studio dei meccanismi molecolari di alcuni composti chimici dell'oro in una prospettiva di “Systems Biology”. A questo scopo verrà messa a punto un’innovativa strategia investigativa multi-omica di validità generale ed estensibile allo studio di altri potenziali farmaci a base di metalli.

Data la complessità intrinseca dei sistemi biologici, un approccio integrativo fondato su proteomica, metabolomica e metallomica, verrà sfruttato per caratterizzare le risposte delle cellule cancerose a seguito del trattamento con alcuni selezionati composti citotossici a base di oro. Questo approccio olistico potrà evidenziare i meccanismi di azione distintivi dei metallofarmaci nei confronti delle cellule cancerose, con particolare riguardo per il tumore ovarico, aprendo definitivamente la via alla progettazione "guidata dal meccanismo" ed alla sintesi di nuove e più efficienti molecole ad azione antitumorale.

Venerdì, 03 Dicembre 2021 11:10

Consegna delle medaglie ai laureati con lode

Martedì 7 dicembre, alle ore 11, nel cortile del Polo San Rossore 1938 dell’Università di Pisa (in via Risorgimento), sarà piantato un albero di melograno per festeggiare i 60 anni di Amnesty International. All’iniziativa, promossa dal gruppo Amnesty di Pisa nell’ambito del progetto “Facciamo crescere i diritti”, interverranno Paolo Mancarella, rettore dell'Università di Pisa, Monica Sanna, responsabile Circoscrizione Toscana, Amnesty International, Renata Pepicelli, docente di Islamistica e Storia dei Paesi Islamici, Università di Pisa, e Francesca Pezzella, ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia). A seguire si terrà un flash mob per Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna in stato di fermo in Egitto da quasi due anni, per cui proprio il 7 dicembre è attesa l’udienza a lungo rinviata.

Sabato 4 dicembre alle 15.00, alla fiera “Più Libri più Liberi" di Roma(Sala Polaris - EUR), si tiene la presentazione del volume “Il potere del pifferaio magico. Dalle fake news al populismo digitale: la risposta della scienza” edito dell’Associazione Coordinamento University Press Italiane (UPI) di cui fa parte la Pisa University Press. Moderati dalla giornalista e curatrice del libro Gianna Fregonara intervengono alcuni degli autori Simona Argentieri, Antonio Bicchi, Maria Chiara Carrozza, Mario Morcellini e Gianni Riotta.

Il volume disponibile in modalità Open Access dà conto dei sottili fili che intrecciano libertà di informazione, capacità di comunicazione scientifica, rischi per la propria incolumità e scelte davvero responsabili per sé e per la comunità in cui si vive.

La lotta alle informazioni scientifiche false, o ritenute tali in un determinato momento storico, comporta un difficile equilibrio fra la libertà di ricerca e la protezione dei cittadini dall’informazione ingannevole, che induca a comportamenti dannosi o a speranze infondate. In un simile contesto la comunità accademica, data la propria missione istituzionale, deve rivendicare un ruolo attivo e autorevole.

“La scelta concreta – spiega la presidente UPI Claudia Napolitano della Pisa University Press - è stata quella di incaricare Gianna Fregonara, giornalista ed esperta di scuola e università, di realizzare dodici interviste ad altrettanti personaggi autorevoli su importanti temi come la sostenibilità ambientale, le nuove frontiere della medicina, l’integrazione e l’immigrazione, l’intelligenza artificiale e molto altro. Ponendo sempre un’attenzione specifica ai temi delle false informazioni, dei rischi che queste comportano, delle azioni per combatterle.

La pubblicazione di questo volume nasce nell’ambito delle iniziative a cura dell’Associazione Coordinamento University Press Italiane (UPI), di cui fanno parte quattordici University Press, espressione di altrettanti Atenei.

Grazie a nuove tecnologie realizzate e messe a disposizione del personale sanitario dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, sono più di 2000 i pazienti con Covid-19 delle diverse ondate monitorati nel loro domicilio (a casa o negli alberghi sanitari) con alti livelli di sicurezza e controllo costante. I risultati del monitoraggio eseguito attraverso la piattaforma di telemedicina E@asyCare sono stati presentati da Andrea Caiti, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa, Luca Fanucci, professore ordinario di Elettronica nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Claudia Congestrì, responsabile organizzativa Usca di Pisa, Luca Puccetti, segretario FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) - sezione di Pisa.

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Nella foto, da sinistra, Luca Fanucci, Giulia Sannino, Claudia Congestrì, Luca Puccetti.

La piattaforma è stata sviluppata da IngeniArs S.r.l., spin-off dell’Università di Pisa, e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, nell’ambito del progetto SatNav E@syCare. Grazie al finanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea, il sistema di telemonitoraggio E@syCare è stato potenziato e personalizzato per il monitoraggio dei pazienti contagiati dal virus: SatNav E@syCare è stato così sperimentato nelle Aziende USL Toscana Nord-Ovest e Toscana Centro.

In un anno, a partire da ottobre 2020 fino a novembre 2021, sono stati seguiti con il sistema E@syCare 2.329 pazienti e sono state eseguite 42.241 misurazioni. Il kit per il monitoraggio da remoto è composto da un tablet e da sensori Bluetooth per la misurazione di parametri vitali quali la temperatura, la pressione arteriosa, la saturimetria dell’ossigeno e la frequenza cardiaca. I dati rilevati vengono acquisiti automaticamente dal tablet e successivamente trasmessi, tramite rete dati 3G, ad una cartella sanitaria elettronica disponibile sul cloud. I medici USCA possono quindi monitorare a distanza lo stato di salute di ogni paziente accedendo a tale cartella da un qualsiasi terminale (PC, notebook, smartphone, etc.); i dati possono essere resi accessibili anche ai Medici di Medicina Generale affinché riescano ad operare un efficace follow-up dei loro assistiti.

Alla nuova versione della piattaforma di telemonitoraggio utilizzata per i pazienti Covid è stata aggiunta la possibilità di digitalizzare esami come l’ecografia polmonare, la pianificazione degli accessi sul territorio, la gestione digitalizzata delle visite ai pazienti, di effettuare il monitoraggio dell’attività fisica del paziente tramite smartwatch, e di geo-localizzare le misure acquisite, in modo da fornire ai medici delle mappe per analisi epidemiologiche.

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“Grazie alla piattaforma – ha spiegato Claudia Congestrì, responsabile organizzativa Usca di Pisa - siamo riusciti a seguire più di 500 pazienti solo negli ultimi due mesi riducendo l’uso della carta e di conseguenza il rischio di errori di trascrizione delle informazioni anagrafiche e sanitarie”. “Abbiamo automatizzato i nostri processi – ha poi aggiunto -, risparmiando tempo che è stato reinvestito nell’assistenza attraverso la pianificazione degli accessi, la semplicità di utilizzo e la facile condivisione dei dati con i colleghi. Ringraziamo tutto lo staff di ingegneri per aver assecondato rapidamente tutte le nostre richieste per adattare la piattaforma alle esigenze legate alla situazione pandemica”.

 

“Questi buoni risultati ottenuti sul territorio sono frutto della costante collaborazione tra medici e ingegneri – ha commentato Luca Fanucci, docente di elettronica nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – Il team di ingegneri che ha lavorato al progetto ha accolto le varie proposte di personalizzazione del sistema e implementato velocemente le nuove funzionalità, mantenendo un’interfaccia utente semplice ed intuitiva. Caratteristica fondamentale per l’adozione e il successo di una nuova tecnologia. Siamo molto orgogliosi di aver potuto contribuire all’immenso lavoro dei medici USCA nella gestione della pandemia. Ci dispiace solo che il progetto E@syCare SatNav dell’Agenzia Spaziale Europea terminerà alla fine dell’anno quando siamo ancora in mezzo alla quarta ondata. Stiamo comunque esplorando nuove strade per continuare”.

“La piattaforma è stata sicuramente molto utile in questa fase emergenziale per monitorare a distanza i numerosi pazienti Covid – ha infine aggiunto Luca Puccetti, segretario provinciale di FIMMG Pisa – questa esperienza ci ha permesso di apprezzare a pieno l’utilità della telemedicina all’interno dei modelli di cura dei pazienti sul territorio e sono sicuro che il suo utilizzo non terminerà con la fine della pandemia. Essa sarà fondamentale per la gestione dei pazienti cronici a domicilio, soprattutto pazienti con scompenso cardiaco, e con BPCO, garantendo loro un miglior accesso alle cure, un miglior follow-up e una migliore qualità della vita”.

Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite nel 1992.

In occasione della giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità, l'Università di Pisa, attraverso le narrazioni di studenti con disabilità raccolte nella collana "Progetti di vita", vuole ricordare il suo impegno a sostegno di tutte le persone che si impegnano nello studio universitario per costruire il proprio futuro. Per Unipi gli studenti sono al centro, ogni giorno.

"Progetti di vita", pubblicata dalla Pisa University Press e diretta dal professor Luca Fanucci e dalla professoressa Sandra Lischi, è a cura dell’Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità (USID) dell’Ateneo, in collaborazione con il Polo comunicazione del Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura (CIDIC).
Si avvale di un Comitato scientifico composto dal rettore Paolo Mancarella, che al tema ha dedicato gran parte del suo impegno istituzionale, dai due direttori e dai professori Arturo Marzano, in qualità di delegato per Gender Studies and Equal Opportunities, Giovanni Cioni, docente di Neuropsichiatria infantile, Fabio Dei, docente Discipline demoetnoantropologiche, e Angelo Gemignani, docente di Psicobiologia e psicologia fisiologica.

La collana ha cadenza trimestrale o quadrimestrale e viene pubblicata on line sulla piattaforma open access visibile all'indirizzo: https://progettidivita.unipi.it/ .


Pisa, 2 dicembre 2021 – Grazie a nuove tecnologie realizzate e messe a disposizione del personale sanitario dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, sono più di 2000 i pazienti con Covid-19 delle diverse ondate monitorati nel loro domicilio (a casa o negli alberghi sanitari) con alti livelli di sicurezza e controllo costante.

I risultati del monitoraggio eseguito attraverso la piattaforma di telemedicina E@asyCare sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Andrea Caiti, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa, Sabina Ghilli, direttore di Zona - Società della Salute Pisana, Giuseppe Figlini, presidente Ordine dei Medici della provincia di Pisa, Luca Fanucci, docente di Elettronica nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Claudia Congestrì, responsabile organizzativa Usca di Pisa, Luca Puccetti, segretario FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) - sezione di Pisa, Giuseppe Gentile, amministratore unico dell’azienda IngeniArs S.r.l..

La piattaforma è stata sviluppata da IngeniArs S.r.l., spin-off dell’Università di Pisa, e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, nell’ambito del progetto SatNav E@syCare.

Grazie al finanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea, il sistema di telemonitoraggio E@syCare è stato potenziato e personalizzato per il monitoraggio dei pazienti contagiati dal virus: SatNav E@syCare è stato così sperimentato nelle Aziende USL Toscana Nord-Ovest e Toscana Centro.
Il kit per il monitoraggio da remoto è composto da un tablet e da sensori Bluetooth per la misurazione di parametri vitali quali la temperatura, la pressione arteriosa, la saturimetria dell’ossigeno e la frequenza cardiaca. I dati rilevati vengono acquisiti automaticamente dal tablet e successivamente trasmessi, tramite rete dati 3G, ad una cartella sanitaria elettronica disponibile sul cloud. I medici USCA possono quindi monitorare a distanza lo stato di salute di ogni paziente accedendo a tale cartella da un qualsiasi terminale (PC, notebook, smartphone, etc.); i dati possono essere resi accessibili anche ai Medici di Medicina Generale affinché riescano ad operare un efficace follow-up dei loro assistiti.

Alla nuova versione della piattaforma di telemonitoraggio utilizzata per i pazienti Covid è stata aggiunta la possibilità di digitalizzare esami come l’ecografia polmonare, la pianificazione degli accessi sul territorio, la gestione digitalizzata delle visite ai pazienti, di effettuare il monitoraggio dell’attività fisica del paziente tramite smartwatch, e di geo- localizzare le misure acquisite, in modo da fornire ai medici delle mappe per analisi epidemiologiche.

“Grazie alla piattaforma – ha spiegato Claudia Congestrì, responsabile organizzativa Usca di Pisa - siamo riusciti a seguire più di 500 pazienti solo negli ultimi due mesi riducendo l’uso della carta e di conseguenza il rischio di errori di trascrizione delle informazioni anagrafiche e sanitarie”.
“Abbiamo automatizzato i nostri processi – ha poi aggiunto - risparmiando tempo che è stato reinvestito nell’assistenza attraverso la pianificazione degli accessi, la semplicità di utilizzo e la facile condivisione dei dati con i colleghi. Ringraziamo tutto lo staff di ingegneri per aver assecondato rapidamente tutte le nostre richieste per adattare la piattaforma alle esigenze legate alla situazione pandemica”.

“Questi buoni risultati ottenuti sul territorio sono frutto della costante collaborazione tra medici e ingegneri – è intervenuto, Luca Fanucci, docente di elettronica nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa - Il team di ingegneri che ha lavorato al progetto ha accolto le varie proposte di personalizzazione del sistema e implementato velocemente le nuove funzionalità, mantenendo un’interfaccia utente semplice ed intuitiva. Caratteristica fondamentale per l’adozione e il successo di una nuova tecnologia. Siamo molto orgogliosi di aver potuto contribuire all’immenso lavoro dei medici USCA nella gestione della pandemia. Ci dispiace solo che il progetto E@syCare SatNav dell’Agenzia Spaziale Europea terminerà alla fine dell’anno quando siamo ancora in mezzo alla quarta ondata. Stiamo comunque esplorando nuove strade per continuare”.

“La piattaforma è stata sicuramente molto utile in questa fase emergenziale per monitorare a distanza i numerosi pazienti Covid - ha infine commentato Luca Puccetti, segretario provinciale di FIMMG Pisa - questa esperienza ci ha permesso di apprezzare a pieno l’utilità della telemedicina all’interno dei modelli di cura dei pazienti sul territorio e sono sicuro che il suo utilizzo non terminerà con la fine della pandemia. Essa sarà fondamentale per la gestione dei pazienti cronici a domicilio, soprattutto pazienti con scompenso cardiaco, e con BPCO, garantendo loro un miglior accesso alle cure, un miglior follow-up e una migliore qualità della vita”.

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