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È in partenza la prima edizione del master di primo livello in “Management dell’impresa sociale e pianificazione strategica” promosso dall’Università di Pisa. C’è tempo fino al 10 dicembre per iscriversi, i posti disponibili sono 20 per gli studenti e 30 per gli uditori e sono destinati a laureati di qualsiasi ordine e indirizzo.

Il master è di durata annuale e in presenza, le lezioni si svolgono dal 14 gennaio al 2 dicembre 2022. Il percorso formativo prevede 265 ore in aula e 500 ore di stage, per un totale di 60 crediti. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito.

Il master offre un contesto formativo in cui promuovere riflessioni, sia teoriche che pratiche, di fronte ai nuovi scenari normativi ed economico-sociali caratterizzanti il mondo delle imprese sociali. Si rivolge a chi si approccia per la prima volta a questo ambiente e a chi ne fa già parte e vuole formarsi come dirigente.

Le lezioni prevedono della attività di team building e di sostegno alla costruzione di un progetto di carriera personalizzato per ogni studente. Sono previste delle ore dedicate all’orientamento allo stage e di raccordo con l’impresa ospitante per garantire una piena aderenza dello stage al percorso professionale.

Il corso è organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa ed è l’evoluzione di corsi di alta formazione organizzati negli anni precedenti in collaborazione con le centrali cooperative Legacoop Toscana-Dipartimento Area Welfare, Coonfcooperative-FedersolidarietàToscana e AGCI-Solidarietà Toscana. È proprio presso le cooperative afferenti a questi partner che i diplomati del master potranno svolgere il tirocinio e trovare un eventuale sbocco lavorativo nel Terzo Settore.

È in partenza la prima edizione del master di primo livello in “Management dell’impresa sociale e pianificazione strategica” promosso dall’Università di Pisa. C’è tempo fino al 10 dicembre per iscriversi, i posti disponibili sono 20 per gli studenti e 30 per gli uditori e sono destinati a laureati di qualsiasi ordine e indirizzo.

Il master è di durata annuale e in presenza, le lezioni si svolgono dal 14 gennaio al 2 dicembre 2022. Il percorso formativo prevede 265 ore in aula e 500 ore di stage, per un totale di 60 crediti. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito.

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Il master offre un contesto formativo in cui promuovere riflessioni, sia teoriche che pratiche, di fronte ai nuovi scenari normativi ed economico-sociali caratterizzanti il mondo delle imprese sociali. Si rivolge a chi si approccia per la prima volta a questo ambiente e a chi ne fa già parte e vuole formarsi come dirigente.

Le lezioni prevedono della attività di team building e di sostegno alla costruzione di un progetto di carriera personalizzato per ogni studente. Sono previste delle ore dedicate all’orientamento allo stage e di raccordo con l’impresa ospitante per garantire una piena aderenza dello stage al percorso professionale.

Il corso è organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa ed è l’evoluzione di corsi di alta formazione organizzati negli anni precedenti in collaborazione con le centrali cooperative Legacoop Toscana-Dipartimento Area Welfare, Coonfcooperative-FedersolidarietàToscana e AGCI-Solidarietà Toscana. È proprio presso le cooperative afferenti a questi partner che i diplomati del master potranno svolgere il tirocinio e trovare un eventuale sbocco lavorativo nel Terzo Settore.

Tripletta importante per i musei di Ateneo nella graduatoria di merito con cui la Regione Toscana ha assegnato i contributi a 90 musei ed ecomusei di rilevanza regionale. Il risultato si rivela ancora più importante considerata la difficile situazione pandemica dello scorso anno che ha costretto i musei a chiudere al pubblico per un lungo periodo e a trasformare la propria offerta educativa e divulgativa in contenuti multimediali, liberamente accessibili da casa durante il lockdown.

Guida la graduatoria il Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale di Calci (con 58,663 punti), seguito dal Museo della Grafica (con 56,939 punti) e dall’Orto e Museo Botanico (con 55,999 punti). Nella valutazione sono stati presi in considerazione vari parametri, tra cui le dotazioni fisse dei musei, i servizi di accoglienza, il numero di visitatori, il numero di utenti on-line, le attività educative in presenza e on-line, gli eventi rivolti al pubblico in presenza e on-line e le attività di studio e ricerca.

«La nuova graduatoria della Regione Toscana per l’accesso ai contributi alla cultura è una conferma significativa del lavoro svolto dai musei dell’Ateneo – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella – Non solo il Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale si è  confermato al primo posto per il terzo anno consecutivo, ma i Musei del Sistema Museale di Ateneo Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e Orto e Museo Botanico, si sono classificati secondo e terzo, con il Museo della Grafica che ha addirittura scalato la classifica dal dodicesimo posto del 2020. In un momento come quello attuale, questa crescita è un segnale che ci fa guardare al futuro con ottimismo. Ci dice che i Musei dell’Ateneo pisano, tra le risorse culturali e turistiche più importanti di Pisa e del suo territorio, sono in ottima salute e che saranno tra i protagonisti della ripartenza cittadina. Di tutto ciò non posso che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, dal professor Damiano Marchi, direttore del Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale, alla professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo e ai direttori dei due Musei del Sistema Museale, professor Lorenzo Peruzzi e professor Alessandro Tosi e, naturalmente, al personale e ai docenti che operano con tanta dedizione in ciascun museo».

Onde sonore che misurano i polifenoli nel vino,  spettroscopia laser per il controllo qualità, superfood che nascono dagli scarti, packaging intelligenti, fiori ed erbe spontanee come cibo del futuro, questi sono alcuni dei temi in programma per “Il cantiere del cibo – work in progress: ricerca, tecnica, innovazione e cultura enogastronomica”.

Il convegno internazionale, organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa con il contributo del “Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali” (Mipaaf),  si terrà in presenza presso il Museo del Calcolo – Cittadella Galileiana a Pisa il 2 e 3 dicembre.

Il convegno è l'occasione per parlare dello stato dell'arte della ricerca nel settore agroalimentare. L'università di Pisa, infatti, collabora costantemente con la componente accademica internazionale (università di Oxford, Barcellona, della Tessaglia, del Portogallo e il CERN di Ginevra tra le altre) dialogando tra aree culturali e competenze diverse, per valorizzare l’eccellenza agroalimentare italiana.

Prodotti antichi come fiori e erbe spontanee, pane, vino e olio, che fanno parte da secoli della nostra tradizione enogastronomica, studiati con nuove tecnologie per valorizzarne appieno le proprietà nutrizionali o migliorare la coltivazione e la sostenibilità dei processi di lavorazione o di mantenimento.

Un aspetto di punta della ricerca dell'università di Pisa è rappresentato dalla nutraceutica: l’utilizzo dell’arricchimento con sostanze bioattive, anche derivanti da scarti di filiera, nella produzione di superfood, che uniscano i vantaggi dei prodotti funzionali con quelli degli alimenti nutraceutici e incrementino, la sostenibilità ambientale. Un cibo che fa bene, ma che è buono e in linea con la tradizione enogastronomica italiana.

Una disamina delle ultime tecnologie nel settore enologico: nuovi strumenti di analisi come le onde acustiche, oppure speciali sensori installati all'interno delle bottiglie che forniscono indicazioni sulle condizioni ambientali, consentono di monitorare l'evoluzione del vino.

Altro aspetto di tutto rilievo è quello della sostenibilità: la richiesta del mercato va verso lo sviluppo di packaging sempre più “green”, realizzati con gli scarti del prodotto stesso, l'utilizzo di sottoprodotti di lavorazione per la riduzione dei rifiuti, risparmio energetico e basso impatto sull'ambiente. Da qui anche alcune strategie innovative per migliorare il benessere degli animali da allevamento senza incidere sulla salubrità degli alimenti e sull'inquinamento.

Non è solo una moda che aggiunge estetica ai piatti: i fiori commestibili freschi o essiccati migliorano la nostra dieta - sono alimenti funzionali emergenti grazie al loro notevole valore nutritivo, insieme alle fitoalimurgiche: piante spontanee, conosciute fin dall'antichità, da raccogliere nei campi. Il bacino del Mediterraneo, infatti, è un crogiuolo di biodiversità di specie selvatiche edibili. La ricerca di composti bioattivi potrebbe portare a nuove fonti di antiossidanti per la dieta salutare, cambiando il loro ruolo in agricoltura: da erbe infestanti ad alimenti del futuro, da problema, a risorsa.

Ampio spazio anche per le produzioni tipiche: connotate dal forte legame con il territorio, e dalle loro caratteristiche di irreplicabilità. Protagoniste dell' “Identity marketing” che promuovere l’immagine delle produzioni tipiche attraverso il potenziale evocativo dei luoghi in cui esse nascono e l'importante legame con il turismo enogastronomico che può fare da volano per la promozione e la vendita dei prodotti.

Un altro tema importante è quello della sinestesia: il fenomeno sensoriale-percettivo in cui determinati stimoli evocano sensazioni di natura diversa da quella normalmente sperimentata: è possibile, ad esempio, “vedere” un suono o “sentire” un colore. Ne parlerà Charles Spence (Dipartimento di Psicologia Sperimentale, Università di Oxford, Inghilterra) e questo darà l'occasione per un esperimento di cui sarà protagonista il vino Nesos, prodotto all'Elba grazie all'immersione delle uve in mare.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione:

Per accedere al convegno è necessario esibire il Green Pass.

Il convegno può essere seguito anche online

Per registrarsi accedere al link seguente:

https://event.gotowebinar.com/event/84fe7dac-131a-4613-95eb-e6dcf77780c2

musei comboTripletta importante per i musei di Ateneo nella graduatoria di merito con cui la Regione Toscana ha assegnato i contributi a 90 musei ed ecomusei di rilevanza regionale. Il risultato si rivela ancora più importante considerata la difficile situazione pandemica dello scorso anno che ha costretto i musei a chiudere al pubblico per un lungo periodo e a trasformare la propria offerta educativa e divulgativa in contenuti multimediali, liberamente accessibili da casa durante il lockdown.

Guida la graduatoria il Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale di Calci (con 58,663 punti), seguito dal Museo della Grafica (con 56,939 punti) e dall’Orto e Museo Botanico (con 55,999 punti). Nella valutazione sono stati presi in considerazione vari parametri, tra cui le dotazioni fisse dei musei, i servizi di accoglienza, il numero di visitatori, il numero di utenti on-line, le attività educative in presenza e on-line, gli eventi rivolti al pubblico in presenza e on-line e le attività di studio e ricerca.

«La nuova graduatoria della Regione Toscana per l’accesso ai contributi alla cultura è una conferma significativa del lavoro svolto dai musei dell’Ateneo – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella – Non solo il Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale si è  confermato al primo posto per il terzo anno consecutivo, ma i Musei del Sistema Museale di Ateneo Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e Orto e Museo Botanico, si sono classificati secondo e terzo, con il Museo della Grafica che ha addirittura scalato la classifica dal dodicesimo posto del 2020. In un momento come quello attuale, questa crescita è un segnale che ci fa guardare al futuro con ottimismo. Ci dice che i Musei dell’Ateneo pisano, tra le risorse culturali e turistiche più importanti di Pisa e del suo territorio, sono in ottima salute e che saranno tra i protagonisti della ripartenza cittadina. Di tutto ciò non posso che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, dal professor Damiano Marchi, direttore del Centro di Ateneo - Museo di Storia Naturale, alla professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo e ai direttori dei due Musei del Sistema Museale, professor Lorenzo Peruzzi e professor Alessandro Tosi e, naturalmente, al personale e ai docenti che operano con tanta dedizione in ciascun museo».

Si è ufficialmente conclusa la stagione di gara 2020/2021 per l’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa. Per la prima volta il Team ha portato in gara due vetture: una della tradizionale categoria “Combustion” (Galileo) e il nuovo prototipo nella categoria “Driverless” (KerubLess).

Dal 25 al 29 luglio, la vettura Combustion ha gareggiato al Red Bull Ring in Austria, prima competizione in assoluto per molti membri della squadra. La Galileo ha conquistato il 4° posto in Business Plan, una delle prove statiche da affrontare in gara, collocando l’E-Team al 1° posto tra le squadre italiane per tale categoria. Nella classifica generale delle 27 squadre partecipanti, l’E-Team si è classificato al 15° posto.

Rilevanti anche i risultati raggiunti adß agosto all’Hockenheimring in Germania, la più importante competizione a livello mondiale di Formula Student. Negli eventi statici, la vettura Combustion ha guadagnato il 5° posto in Business Plan e l’8° posto in Cost Report. Nella classifica generale, l’E-Team ha raggiunto il 16° posto su 21, nonostante gli imprevisti tecnici affrontati. Il debutto della vettura Driverless è stato coronato da importanti risultati raggiunti nelle prove statiche. La KerubLess ha conquistato il 1° posto in Cost Report e il 7° in Business Plan, portando l’E-Team in cima alla classifica delle squadre italiane in queste categorie, ottenendo poi l’11° posto in classifica generale, su 17 Team partecipanti.

L’esperienza maturata nelle gare precedenti ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti nel corso dell’ultima gara, disputata al circuito italiano Varano de’Melegari il 10-13 ottobre e terminata con 6 podi per l’E-Team. Ancora una volta la Squadra si è confermata, a livello europeo, molto competitiva negli eventi statici, come dimostrano il 1° posto per il Cost Report Event e il 2° posto per il Business Plan Event ottenuti con la vettura Combustion. Scesa in pista, la Galileo si è piazzata all’8° posto in Endurance, una prova che consiste nel percorrere 22 km di tracciato per dimostrare le massime prestazioni della vettura e i suoi consumi, decisiva per dimostrare la performance complessiva del prototipo. L’E-Team ha raggiunto il 7° posto sulle 21 squadre della classifica generale. Ottima prestazione anche per la Driverless, che ha portato l’E-Team, per la prima volta nella sua storia, a vincere il 1° posto nella prova del Design. Scesa per la prima volta in pista, KerubLess ha superato le ispezioni meccaniche e le prove legate alla guida autonoma, piazzandosi al 4° posto in Accelerazione e ottenendo poi, nelle prove statiche, il 2° posto in Cost Report. L’E-Team si è così guadagnato il 4° posto nella classifica generale, su 6 squadre partecipanti.

Per la conclusione della Stagione ricca di successi, il rettore Paolo Mancarella ha organizzato un incontro con i membri dell’E-Team presso il Palazzo della Sapienza, tenutosi lo scorso 5 novembre. Hanno presenziato all’evento anche il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi, il professor Francesco Bucchi, la direttrice del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale Maria Vittoria Salvetti, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni Rocco Rizzo, il fondatore della squadra Massimo Guiggiani, il tecnico Dario Mondini e l’assessore del Comune di Pisa Paolo Pesciatini. Ognuno dei presenti ha tenuto a ringraziare i ragazzi per l’impegno e la passione che hanno dimostrato durante l’anno, per aver portato il nome dell’Università di Pisa in competizioni importantissime a livello europeo e per non essersi lasciati sopraffare dai due anni difficili che tutti abbiamo affrontato.

 

“Cinema e diversità. Tre film sulla disabilità nel cinema contemporaneo” è il titolo della tesi di Paolo Castiglia, studente con disabilità motoria, che il 29 novembre si è laureato con 110/110 e lode in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all'Università di Pisa.

“Non potrei essere più felice di aver concluso questa prima parte del mio percorso universitario all'Università di Pisa - ha dichiarato il neodottore - Da subito, grazie all'insostituibile e preziosa solerzia del dottor Alfonso Curreri e di tutto l’Ufficio Servizi per l'Integrazione di studenti con Disabilità, la mia inclusione all'interno del sistema universitario è stata totale e priva di ostacoli”.

Castiglia nella sua tesi, discussa a distanza, ha ricostruito la rappresentazione sociale della diversità nel cinema, portando alla luce il reticolo di pregiudizi, stereotipi, stigmatizzazioni o riduzioni retoriche della figura del disabile. Le tipologie di personaggi che si ritrovano sul grande schermo, dal freak fino al disabile di genio, hanno infatti in buona parte ostacolato una restituzione più profonda e autentica di questa figura dell’alterità dell’immaginario cinematografico. Banco di prova di questi schemi narrativi sono quindi tre film recenti: Lo scafandro e la farfalla (Julian Schnabel, 2007), Wonder (Stephen Chbosky, 2017), La forma dell’acqua (Guillermo Del Toro, 2017).

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La discussione della tesi a distanza, il momento della proclamazione

 

“Come analizzo nella mia tesi, la normalità è solo un'impostazione mentale e sta alla società e all'ambiente con il quale ci interfacciamo costruire un'idea di diversità che arricchisce e non divide – ha aggiunto il neodottore - In quest'ottica, la mia carriera universitaria all'interno dell'ateneo di Pisa è stata assolutamente positiva, sia per l'alto livello della sua offerta formativa, sia per l'umanità e la competenza del personale universitario nella sua interezza”.

“Accompagnare lo sviluppo di questa tesi mi ha portato a conoscere uno sguardo che indaga lucidamente e nello stesso tempo prende posizione - ha commentato il professore Maurizio Ambrosini, tutor di Castiglia - un discorso critico che non fa sconti ma riserva a ogni testo filmico un'attenzione appassionata”.



“Cinema e diversità. Tre film sulla disabilità nel cinema contemporaneo” è il titolo della tesi di Paolo Castiglia, studente con disabilità motoria, che il 29 novembre si è laureato con 110/110 e lode in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all'Università di Pisa.

“Non potrei essere più felice di aver concluso questa prima parte del mio percorso universitario all'Università di Pisa - ha dichiarato il neodottore - Da subito, grazie all'insostituibile e preziosa solerzia del dottor Alfonso Curreri e di tutto l’Ufficio Servizi per l'Integrazione di studenti con Disabilità, la mia inclusione all'interno del sistema universitario è stata totale e priva di ostacoli”.

Castiglia nella sua tesi, discussa a distanza, ha ricostruito la rappresentazione sociale della diversità nel cinema, portando alla luce il reticolo di pregiudizi, stereotipi, stigmatizzazioni o riduzioni retoriche della figura del disabile. Le tipologie di personaggi che si ritrovano sul grande schermo, dal freak fino al disabile di genio, hanno infatti in buona parte ostacolato una restituzione più profonda e autentica di questa figura dell’alterità dell’immaginario cinematografico. Banco di prova di questi schemi narrativi sono quindi tre film recenti: Lo scafandro e la farfalla (Julian Schnabel, 2007), Wonder (Stephen Chbosky, 2017), La forma dell’acqua (Guillermo Del Toro, 2017).

“Come analizzo nella mia tesi, la normalità è solo un'impostazione mentale e sta alla società e all'ambiente con il quale ci interfacciamo costruire un'idea di diversità che arricchisce e non divide – ha aggiunto il neodottore - In quest'ottica, la mia carriera universitaria all'interno dell'ateneo di Pisa è stata assolutamente positiva, sia per l'alto livello della sua offerta formativa, sia per l'umanità e la competenza del personale universitario nella sua interezza”.

“Accompagnare lo sviluppo di questa tesi mi ha portato a conoscere uno sguardo che indaga lucidamente e nello stesso tempo prende posizione - ha commentato il professore Maurizio Ambrosini, tutor di Castiglia - un discorso critico che non fa sconti ma riserva a ogni testo filmico un'attenzione appassionata”.


Didascalia: il memoento della proclamazione durante la laurea, in alto a sinistra Paolo Castiglia, secondo da destra in basso Maurizio Ambrosini

Si è ufficialmente conclusa la stagione di gara 2020/2021 per l’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa. Per la prima volta il Team ha portato in gara due vetture: una della tradizionale categoria “Combustion” (Galileo) e il nuovo prototipo nella categoria “Driverless” (KerubLess).

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Dal 25 al 29 luglio, la vettura Combustion ha gareggiato al Red Bull Ring in Austria, prima competizione in assoluto per molti membri della squadra. La Galileo ha conquistato il 4° posto in Business Plan, una delle prove statiche da affrontare in gara, collocando l’E-Team al 1° posto tra le squadre italiane per tale categoria. Nella classifica generale delle 27 squadre partecipanti, l’E-Team si è classificato al 15° posto.

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Rilevanti anche i risultati raggiunti ad agosto all’Hockenheimring in Germania, la più importante competizione a livello mondiale di Formula Student. Negli eventi statici, la vettura Combustion ha guadagnato il  posto in Business Plan e l’8° posto in Cost Report. Nella classifica generale, l’E-Team ha raggiunto il 16° posto su 21, nonostante gli imprevisti tecnici affrontati. Il debutto della vettura Driverless è stato coronato da importanti risultati raggiunti nelle prove statiche. La KerubLess ha conquistato il 1° posto in Cost Report e il  in Business Plan, portando l’E-Team in cima alla classifica delle squadre italiane in queste categorie, ottenendo poi l’11° posto in classifica generale, su 17 Team partecipanti.

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L’esperienza maturata nelle gare precedenti ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti nel corso dell’ultima gara, disputata al circuito italiano Varano de’Melegari dal 10 al 13 ottobre e terminata con 6 podi per l’E-Team. Ancora una volta la Squadra si è confermata, a livello europeo, molto competitiva negli eventi statici, come dimostrano il 1° posto per il Cost Report Event e il 2° posto per il Business Plan Event ottenuti con la vettura Combustion. Scesa in pista, la Galileo si è piazzata all’8° posto in Endurance, una prova che consiste nel percorrere 22 km di tracciato per dimostrare le massime prestazioni della vettura e i suoi consumi, decisiva per dimostrare la performance complessiva del prototipo. L’E-Team ha raggiunto il 7° posto sulle 21 squadre della classifica generale.

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Ottima prestazione anche per la Driverless, che ha portato l’E-Team, per la prima volta nella sua storia, a vincere il 1° posto nella prova del Design. Scesa per la prima volta in pista, KerubLess ha superato le ispezioni meccaniche e le prove legate alla guida autonoma, piazzandosi al 4° posto in Accelerazione e ottenendo poi, nelle prove statiche, il 2° posto in Cost Report. L’E-Team si è così guadagnato il 4° posto nella classifica generale, su 6 squadre partecipanti.

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Per la conclusione della Stagione ricca di successi, il rettore Paolo Mancarella ha organizzato un incontro con i membri dell’E-Team presso il Palazzo della Sapienza, tenutosi lo scorso 5 novembre. Hanno presenziato all’evento anche il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi, il professor Francesco Bucchi, la direttrice del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale Maria Vittoria Salvetti, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni Rocco Rizzo, il fondatore della squadra Massimo Guiggiani, il tecnico Dario Mondini e l’assessore del Comune di Pisa Paolo Pesciatini. Ognuno dei presenti ha tenuto a ringraziare i ragazzi per l’impegno e la passione che hanno dimostrato durante l’anno, per aver portato il nome dell’Università di Pisa in competizioni importantissime a livello europeo e per non essersi lasciati sopraffare dai due anni difficili che tutti abbiamo affrontato.

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