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Sono aperte le iscrizioni per il prossimo Circle U. MUN, in programma a Bruxelles da 10 al 14 dicembre, con alcune sessioni da frequentare prima online. Il Model United Nations (MUN) è un forum internazionale per studenti incentrato su una simulazione delle Nazioni Unite, basato su dibattiti e discussioni riguardanti questioni globali di attualità. Quest’anno tema del MUN sarà l’Artificial Intelligence.

Durante il MUN, gli studenti dovranno lavorare come delegati delle Nazioni Unite, chiamati a risolvere specifici problemi insieme ad altri delegati internazionali. Il MUN aiuta i partecipanti a sviluppare abilità nel parlare in pubblico, nel condurre un dibattito e nella scrittura, oltre a potenziare il pensiero critico, le capacità di lavorare in gruppo e di leadership. È concepito per coinvolgere gli studenti e permettere loro di sviluppare una comprensione più profonda delle questioni mondiali attuali.
Tutte le informazioni sul Circle U. MUN sono disponibili a questo link: https://www.cwmun.org/circleu_brussels2024 .

Il MUN è promosso da Circle U., l’Alleanza Universitaria Europea che comprende nove atenei europei, tra cui l’Università di Pisa, e che insieme rappresentano più di 470.000 studenti, 38.000 accademici, 26.400 amministrativi e 119 facoltà e dipartimenti.

L'Università di Pisa supporterà la partecipazione di 5 studenti, contribuendo alle spese di viaggio secondo quanto previsto dal programma Erasmus Plus. I contributi saranno assegnati sulla base della graduatoria stilata dal comitato di selezione. Il pagamento della fee sarà a carico dello studente. Per informazioni, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Scadenza per inviare la propria candidatura: 11 settembre 2024. L'eventuale concessione del contributo sarà comunicata dall’Università di Pisa dopo questa data.

Guarda il video dell’edizione 2003

locandina

Pisa, 18 giugno 2024 – Costante emergenza sangue all’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” (ODV) del Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) dell’Università di Pisa. Le richieste di plasma e di sangue a supporto della vita dei nostri animali sono infatti in continuo aumento, e nonostante il Servizio di Medicina Trasfusionale lavori attivamente dal 1994, la richiesta supera l’offerta di questi “prodotti salvavita”. Da qui l’appello ai proprietari di cani e gatti affinché portino i loro animali a donare il sangue. A fronte di questa disponibilità, lo staff dell’Ospedale offre un vero e proprio checkup sanitario gratuito, indispensabile per includere un cane o un gatto fra i donatori e per monitorare nel tempo lo stato di benessere degli animali donatori. Sono previste visita clinica, esami del sangue completi, esame di urine e feci, test per le principali malattie infettive (ad esempio Leishmania, filaria, malattie trasmesse da zecche, FIV/FeLV) nonché gruppo sanguigno.

“La domanda di sangue è in continuo aumento, anche grazie all’evolversi degli interventi terapeutici – dice il direttore del dipartimento di Scienze veterinarie professore Francesco Di iacovo - oltre servire in caso di emorragie, all’Ospedale Veterinario usiamo quotidianamente plasma e globuli rossi concentrati per curare più patologie, ad esempio avvelenamenti, disturbi vari della coagulazione, anemia emolitica”

Per diventare donatori, cani e gatti devono essere in salute e avere un’età compresa fra i 2 e gli 8 anni; il peso corporeo deve essere superiore ai 25 kg nel cane e ai 5 kg nel gatto. Dal punto di vista tecnico-operativo, il prelievo avviene dalla vena giugulare, si tratta di una procedura non dolorosa che dura circa 5-10 minuti e che viene eseguita sul cane sveglio mentre nella maggior parte dei gatti è necessaria una lieve sedazione. Il giorno della donazione, l’animale deve arrivare digiuno, ma una volta fatto il prelievo la sua giornata torna a scorrere normalmente.

“Il Servizio di Medicina Trasfusionale Veterinaria gestisce una propria banca, in modo che il sangue, conservato in una emoteca, sia sempre a disposizione dei medici dell’Ospedale Didattico e dei veterinari liberi professionisti che sono sul territorio – conclude la professoressa Micaela Sgorbini direttrice dell’Ospedale – La donazione è un atto d’amore fra animali mediato dall’uomo e può salvare molte vite, consideriamo questo progetto di grande rilevanza sociale e per questo siamo a completa disposizione per rispondere a dubbi o domande e per incontri anche con le associazioni del territorio e i comuni cittadini”.


La ricercatrice Àngela Puig-Sirera del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa è stata insignita del “Premio Giovanni Tournon 2023” per la memoria scientifica pubblicata nella rivista Computers and Electronics in Agriculture e dal titolo “Design, development, and assessment of a High-Throughput Screening (HTS) system for the macroscopic root water uptake modeling”. Il premio è istituito dall’Accademia di Agricoltura di Torino in collaborazione con UNASA (Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell'Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare ed alla Tutela Ambientale) e rivolto agli studiosi di temi afferenti al settore dell’idraulica agraria.

premio_agraria.jpg
Da sinistra: Luca Maria Battaglini (Segretario Accademia di Agricoltura di Torino), Prof. Marco Devecchi (Presidente Accademia di Agricoltura di Torino), Àngela Puig-Sirera e Prof. Pietro Piccarolo (Presidente UNASA).

Nel lavoro, presentato da Àngela Puig-Sirera, 33 anni, originaria di València (Spagna), si riportano i risultati di un progetto di ricerca scientifica indirizzato alla progettazione, allo sviluppo e alla calibrazione di un sistema di monitoraggio avanzato ad alto rendimento, utilizzato per la modellizzazione della risposta agli stress idrici e/o salini delle piante in ambiente semi controllato. Il sistema, progettato dal laboratorio di Sensoristica e Modellistica Agroidrologica (AgrHySMo Lab.) e validato in collaborazione con i gruppi di ricerca della patologia vegetale e dell’arboricoltura, rientra tra i prodotti della linea di ricerca del DiSAAA-a finalizzata allo sviluppo di metodologie di monitoraggio avanzato dello stato idrico del sistema suolo-pianta e presenta ricadute applicative nell’ambito della selezione di piante Drought-Ready.

La commissione, composta da esperti del settore, ha sottolineato l’intensità della sperimentazione, la qualità delle analisi svolte e la rilevanza delle conclusioni nel contesto del cambiamento climatico.

Immagine2.jpgPisa, 18 giugno 2024 – Costante emergenza sangue all’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” (ODV) del Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) dell’Università di Pisa. Le richieste di plasma e di sangue a supporto della vita dei nostri animali sono infatti in continuo aumento, e nonostante il Servizio di Medicina Trasfusionale lavori attivamente dal 1994, la richiesta supera l’offerta di questi “prodotti salvavita”. Da qui l’appello ai proprietari di cani e gatti affinché portino i loro animali a donare il sangue. A fronte di questa disponibilità, lo staff dell’Ospedale offre un vero e proprio checkup sanitario gratuito, indispensabile per includere un cane o un gatto fra i donatori e per monitorare nel tempo lo stato di benessere degli animali donatori. Sono previste visita clinica, esami del sangue completi, esame di urine e feci, test per le principali malattie infettive (ad esempio Leishmania, filaria, malattie trasmesse da zecche, FIV/FeLV) nonché gruppo sanguigno.

“La domanda di sangue è in continuo aumento, anche grazie all’evolversi degli interventi terapeutici – dice il direttore del dipartimento di Scienze veterinarie professore Francesco Di iacovo - oltre servire in caso di emorragie, all’Ospedale Veterinario usiamo quotidianamente plasma e globuli rossi concentrati per curare più patologie, ad esempio avvelenamenti, disturbi vari della coagulazione, anemia emolitica”

Per diventare donatori, cani e gatti devono essere in salute e avere un’età compresa fra i 2 e gli 8 anni; il peso corporeo deve essere superiore ai 25 kg nel cane e ai 5 kg nel gatto. Dal punto di vista tecnico-operativo, il prelievo avviene dalla vena giugulare, si tratta di una procedura non dolorosa che dura circa 5-10 minuti e che viene eseguita sul cane sveglio mentre nella maggior parte dei gatti è necessaria una lieve sedazione. Il giorno della donazione, l’animale deve arrivare digiuno, ma una volta fatto il prelievo la sua giornata torna a scorrere normalmente.

“Il Servizio di Medicina Trasfusionale Veterinaria gestisce una propria banca, in modo che il sangue, conservato in una emoteca, sia sempre a disposizione dei medici dell’Ospedale Didattico e dei veterinari liberi professionisti che sono sul territorio – conclude la professoressa Micaela Sgorbini direttrice dell’Ospedale – La donazione è un atto d’amore fra animali mediato dall’uomo e può salvare molte vite, consideriamo questo progetto di grande rilevanza sociale e per questo siamo a completa disposizione per rispondere a dubbi o domande e per incontri anche con le associazioni del territorio e i comuni cittadini”.


Avviso: il corso di perfezionamento “Transizione Energetica nei Siti Patrimonio UNESCO e nelle Città d’Arte” non verrà attivato nell'anno accademico 2023/24 per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti.

Sede
Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Obbiettivo del corso

  1. Formare figure agenti del cambiamento che partecipano attivamente alla transizione energetica sperimentando il ruolo che i siti patrimoni dell’umanità e le città d’arte possono svolgere per la mitigazione del cambiamento climatico e la promozione dello sviluppo sostenibile e sviluppando l'importanza dell'istruzione, dell'empowerment dei giovani e di azioni concrete per la protezione, la conservazione e la promozione del Patrimonio Mondiale per stimolare la produzione di energia rinnovabile.
  2. Comprendere l’importanza dei piani di gestione dei siti Patrimonio dell’Umanità, a cosa servono e come poter orientare i processi partecipativi per la transizione energetica all’interno delle città in accordo con la governance politica;

Requisiti per l'ammissione
Possono presentare domanda di ammissione coloro che sono in possesso di Laurea triennale o titolo equivalente.
Saranno titoli preferenziali laurea magistrale in ogni disciplina: tale valutazione verrà effettuata solo nel caso che il numero di domande sia superiore al numero massimo degli iscrivibili.

Scadenza domanda di ammissione
6 luglio 2024

Numero posti disponibili
Il numero massimo dei partecipanti al Corso di Perfezionamento è pari a 140 (70 ordinari e 70 uditori).

Costo
Il costo di iscrizione al Corso di Perfezionamento sarà di:

  • studente ordinario:250 euro
  • studente uditore: 150 euro

Bando

Contatti
Prof. Marco Raugi, Direttore del Corso
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Il Comune di San Salvatore Monferrato bandisce l'edizione 2024 del premio di laurea "San Salvatore Monferrato".

Tutte le informazioni nel bando in allegato.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 30 novembre 2024 alle ore 12.00.

Un Ateneo che assicura una laurea ben spendibile sul mercato del lavoro, con tassi di occupazione più alti e maggiori guadagni rispetto sia alla media toscana che a quella nazionale. È questa, in estrema sintesi, la fotografia dell'Università di Pisa che emerge dal XXVI Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato all’Università degli studi di Trieste il 13 giugno scorso da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario al quale aderiscono 78 atenei.

L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 113.833 laureati dell'Università di Pisa.

Partendo dai laureati triennali, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea - che comprende anche la quota di coloro che sono in formazione retribuita, secondo le indicazioni dell’Istat - è del 72,8%. Il 32,1% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato e il 27,8% a tempo determinato, l’11,3% svolge invece un’attività in proprio. Il dato positivo è che la retribuzione media dei laureati pisani, di 1.405 euro mensili netti, è in linea con la media della Toscana (1.419 euro) e più alta della media nazionale (1.384 euro). Il 60,9% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Per i laureati magistrali biennali il tasso di occupazione a un anno sale al 77,5%, in linea con la media della Toscana e più alto della media italiana (75,7%). Maggiore è anche la retribuzione media, che per i pisani è di 1.476 euro mensili netti, contro i 1.416 euro della Toscana e i 1.432 euro su base nazionale.

A cinque anni dal conseguimento del titolo, infine, il tasso di occupazione sale al 90,8% per Pisa rispetto a una media nazionale dell’88,2% con un incremento anche della retribuzione mensile netta che per Pisa è pari a 1.819 euro mensili contro i 1.755 euro a livello regionale e i 1.768 euro della media nazionale.

Il 62,4% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 35,4% nel pubblico; il 2,2% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 75,4%, mentre l’industria accoglie il 22,9% degli occupati; 1,2% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

"I dati di AlmaLaurea sono anche quest'anno molto incoraggianti, - ha dichiarato la professoressa Laura Elisa Marcucci, delegata del rettore alle attività di orientamento - perché dimostrano ancora una volta come i ragazzi e le ragazze che scelgono l'Università di Pisa per i propri studi facciano una scelta vincente nella costruzione del loro percorso di vita. Sicuramente il dato che impressiona di più è il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea, pari al 90.8%, senza variazioni significative tra le varie aree disciplinari e, ancora più importante, senza grandi differenze tra uomini e donne".

La scheda completa del Rapporto 2024 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Pisa è disponibile sul sito del Career Service www.unipi.it/careerservice.

LogoEssenzialeAlmaLaurea.jpgUn Ateneo che assicura una laurea ben spendibile sul mercato del lavoro, con tassi di occupazione più alti e maggiori guadagni rispetto sia alla media toscana che a quella nazionale. È questa, in estrema sintesi, la fotografia dell'Università di Pisa che emerge dal XXVI Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato all’Università degli studi di Trieste il 13 giugno scorso da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario al quale aderiscono 78 atenei.

L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 113.833 laureati dell'Università di Pisa.

Partendo dai laureati triennali, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea - che comprende anche la quota di coloro che sono in formazione retribuita, secondo le indicazioni dell’Istat - è del 72,8%. Il 32,1% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato e il 27,8% a tempo determinato, l’11,3% svolge invece un’attività in proprio. Il dato positivo è che la retribuzione media dei laureati pisani, di 1.405 euro mensili netti, è in linea con la media della Toscana (1.419 euro) e più alta della media nazionale (1.384 euro). Il 60,9% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Per i laureati magistrali biennali il tasso di occupazione a un anno sale al 77,5%, in linea con la media della Toscana e più alto della media italiana (75,7%). Maggiore è anche la retribuzione media, che per i pisani è di 1.476 euro mensili netti, contro i 1.416 euro della Toscana e i 1.432 euro su base nazionale.

A cinque anni dal conseguimento del titolo, infine, il tasso di occupazione sale al 90,8% per Pisa rispetto a una media nazionale dell’88,2% con un incremento anche della retribuzione mensile netta che per Pisa è pari a 1.819 euro mensili contro i 1.755 euro a livello regionale e i 1.768 euro della media nazionale.

Il 62,4% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 35,4% nel pubblico; il 2,2% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 75,4%, mentre l’industria accoglie il 22,9% degli occupati; 1,2% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

"I dati di AlmaLaurea sono anche quest'anno molto incoraggianti, - ha dichiarato la professoressa Laura Elisa Marcucci, delegata del rettore alle attività di orientamento - perché dimostrano ancora una volta come i ragazzi e le ragazze che scelgono l'Università di Pisa per i propri studi facciano una scelta vincente nella costruzione del loro percorso di vita. Sicuramente il dato che impressiona di più è il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea, pari al 90.8%, senza variazioni significative tra le varie aree disciplinari e, ancora più importante, senza grandi differenze tra uomini e donne".

La scheda completa del Rapporto 2024 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Pisa è disponibile sul sito del Career Service www.unipi.it/careerservice.

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo ha lanciato il progetto "n0w - nearly Zero waste", in collaborazione con il Comune di Pisa, il CONAI e Contarina SpA.

Il progetto mira a migliorare la raccolta differenziata e a ridurre i rifiuti non riciclabili nell’Ateneo attraverso:

  • uno studio sull'impatto dei circa 50mila membri della comunità universitaria sulla produzione di rifiuti
  • una campagna di sensibilizzazione (https://sostenibile.unipi.it/n0w/ )
  • nuovi cestini per la raccolta differenziata
  • un software innovativo per monitorare i rifiuti.

La Commissione invita tutte e tutti a contribuire a questa prima fase dell’iniziativa, scrivendo una frase sul tema della sostenibilità che termini con "n0w" sul form sul sito del progetto.

Le frasi saranno parte di un'installazione artistica e di una campagna di poster art nel nostro Ateneo.

Pr aggiornamenti su questo progetto e altre iniziative:  @unipisostenibile su Instagram.
https://sostenibile.unipi.it/n0w/ 

 

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo ha lanciato il progetto "n0w - nearly Zero waste", in collaborazione con il Comune di Pisa, il CONAI e Contarina SpA.

Il progetto mira a migliorare la raccolta differenziata e a ridurre i rifiuti non riciclabili nell’Ateneo.

I punti principali sono:

  • uno studio sull'impatto dei circa 50mila membri della comunità universitaria sulla produzione di rifiuti
  • una campagna di sensibilizzazione (https://sostenibile.unipi.it/n0w/ )
  • nuovi cestini per la raccolta differenziata
  • un software innovativo per monitorare i rifiuti.

La Commissione invita tutte e tutti a contribuire a questa prima fase dell’iniziativa, scrivendo una frase sul tema della sostenibilità che termini con "n0w" sul form sul sito del progetto.

Le frasi saranno parte di un'installazione artistica e di una campagna di poster art nel nostro Ateneo.

Pr aggiornamenti su questo progetto e altre iniziative:  @unipisostenibile su Instagram.
https://sostenibile.unipi.it/n0w/ 

 

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