Fumetti, video e guide tematiche: gli studenti Unipi al lavoro per il Museo Nazionale di Palazzo Reale
Un fumetto che racconta della granduchessa di Toscana Eleonora di Toledo e del suo abito rosso conservato al Museo Nazionale di Palazzo Reale a Pisa, ma anche guide tematiche, video e prodotti multimediali. Sono questi alcuni dei prototipi ai quali stanno lavorando gli studenti del corso di Comunicazione museale della professoressa Antonella Gioli dell’Università di Pisa. L’iniziativa fa parte dei progetti speciali della per la didattica dell’Ateneo pisano ed è realizzata in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Direzione regionale musei della Toscana di cui fa parte il Museo Nazionale di Palazzo Reale. E sarà proprio quest'ultimo che alla fine vagliarà le proposte degli studenti per poi scegliere quale realizzare.
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“Anche di fronte a questa emergenza il nostro lavoro va avanti fra riunioni e lezioni in teleconferenza – dice Antonella Gioli del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere – #unipinonsiferma quindi, come abbiamo cercato di raccontare in un videoclip sul sito di Museia, il nostro laboratorio di cultura museale”.
Gli studenti e le studentesse al lavoro per ideare i nuovi prodotti di comunicazione del Museo di Palazzo Reale sono 23, fra iscritti ai corsi di studio in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, Scienze dei Beni Culturali e Storia delle Arti Visive, dello Spettacolo e dei nuovi media. Singolarmente o divisi in team i ragazzi e le ragazze realizzeranno in tutto 15 prototipi fra prodotti a stampa, multimediali e digitali. La speranza, emergenza permettendo, di presentarli nel corso del Giugno pisano.
“Siamo alla seconda edizione del progetto speciale per la didattica “Università Musei Pubblici” – spiega Antonella Gioli – l’anno scorso abbiamo lavorato sulla comunicazione del Museo Nazionale di San Matteo con risultati immediatamente visibili come si vede ad esempio dal nuovo striscione sulla facciata. In generale il nostro obiettivo è di mettere alla prova i ragazzi e le ragazze per far loro sviluppare conoscenze, competenze sino alla realizzazione concreta delle loro idee”.
Accanto ad Antonella Gioli come responsabile scientifica, il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa impegnato nel progetto comprende Martina Lerda, assegnista di ricerca, Sara Bruni, Elena Janniello, Marina Sabatini, Rita Salis collaboratrici del Laboratorio Museia, e Davide Musco in qualità di studente tutor. L’iniziativa si avvale inoltre della partecipazione di Fabrizio Vallelonga, direttore del Museo Nazionale di Palazzo Reale, Giulia Coco, Caterina Bay, Federica Pupi della Direzione regionale musei della Toscana, e Serena Baldi della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Pisa.
All’Università di Pisa un viaggio virtuale con Dante in occasione del #Dantedì
In occasione del #Dantedì, mercoledì 25 marzo dalle 18,15, si terrà in diretta su Facebook “Lo giorno se n’andava…un viaggio virtuale con Dante”. L’evento, introdotto dal professore Alberto Casadei, professore dell’Ateneo pisano e coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli italianisti, prevede una serie di flash-readings della Commedia di Dante Alighieri letti da studenti, dottorandi, ricercatori e docenti dell’Università di Pisa più vari ospiti che si avvicenderanno on line. Al termine delle letture il gruppo “Naufraghi Inversi” presenterà la performance Dante Inferno - La Commedia: fra volgare e volgare e a seguire Lorenzo Monteforte, del gruppo di musica popolare Plateìa, proporrà una performance dal titolo DanTaranta: la Commedia e le terzine della pizzica salentina.
L’iniziativa è coordinata da Leonardo Canova e Vito Portagnuolo del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa per conto dell’Associazione degli Italianisti (Adi).
Coronavirus: addio a Christin Tadjuidje Kamdem

Dagli studenti di Medicina la campagna "Fighting panic with information" per contrastare la disinformazione su COVID-19
Nei giorni dell’emergenza coronavirus e dell’hashtag #UnipiNonSiFerma, arrivano anche le iniziative degli studenti: L'IstaMina, la lista degli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, ha creato la campagna “Fighting panic with information” per aumentare la sensibilizzazione sul tema COVID-19, pubblicata anche sulla loro pagina Facebook.
“Nella moltitudine di notizie che girano in questi giorni abbiamo deciso di affidarci solo a fonti verificate, per cui abbiamo creato delle infografiche semplificate che trattano alcuni dei temi di maggiore interesse della situazione attuale, poiché siamo convinti che un'informazione chiara e corretta sia un'arma importante durante questa emergenza - spiegano i rappresentanti di L'IstaMina - Quello pubblicato è il primo capitolo dal titolo "Chi è il nostro nemico?", a cui seguiranno altri due capitoli sui quali stiamo ancora lavorando e che pubblicheremo nei prossimi giorni per completare il progetto "COVID-19 Awareness!". Noi, così, facciamo la nostra parte, e speriamo che questo materiale informativo possa essere utile a chiunque abbia voglia di saperne di più sul tema”.
Luni: new details from the discovery of the temple in the Porta Marina district
The last archaeological excavation campaign carried out by the University of Pisa in Luni in 2019 brought to light a temple dating back to the second half of the 1st century AD in the Porta Marina district. The building overlooks the Cardo Maximus, the town’s principal north-south road, and rises from what was originally thought to be ‘simply’ a domus.
“The private space occupied by the domus, therefore, became a sacred area for the inhabitants of the district and probably also for those who worked in the nearby port, from which the building must have been visible,” explains associate professor Simonetta Menchelli from the University of Pisa, who coordinates the excavations.
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The high platform on which the temple was built has disappeared completely, but taking into consideration the foundations of the service quarters below the cella and the pronaos, archaeologists were able to reconstruct the plan of the building with a single quadrangular cella. This appears to be similar to those of other temples of that period in Luni, for example the Temple of Diana or in Ostia.
“During the next campaign in 2020, the aim will be to bring to light the remains of the stairway leading to the temple, which could be reached from the Cardo Maximus,” continues Simonetta Menchelli.
But these are not the only developments which have emerged from the excavations carried out by the University of Pisa in the area of Luni near the port, where, over the last few years, archaeologists have identified two domus from the 2nd century BC which underwent numerous reconstructions, renovations and changes of use over the centuries.
In the southern domus, the excavations have uncovered part of a peristyle paved with a cement marble composite, which must have had a fountain nearby and/or vaults decorated with shells, which can be deduced by the large number of bivalve mollusks found embedded in the mortar.
“These were commonly used to embellish houses with natural elements linked to an aquatic environment, but they also had a symbolic function, as shells were considered to be symbols of prosperity and fertility,” says Simonetta Menchelli.
As far as the second more northerly domus is concerned, the building housed a system used for washing skins and cloth and here, at the end of the 6th century AD, a house was built where two rooms were excavated, one with a fireplace in the middle, and an external courtyard. The area was therefore occupied until the end of the 7th and beginning of the 8th century AD and its inhabitants must have been wealthy as can be seen from the amphorae discovered there containing foodstuffs which came from all over the Mediterranean (Campania, Tunisia/Algeria, Greece, Turkey and the Syria-Palestine area).
The University of Pisa’s archaeological excavation campaigns in Luni have been carried out under concession granted by the Soprintendenza Archeologica Liguria in synergy with the Museo Archeologico Nazionale di Luni and the Comune di Luni. Students from the University of Pisa, the Istituto Parentucelli Arzelà in Sarzana and the Liceo Costa in La Spezia are participating in the campaign, coordinated on site by Paolo Sangriso, with Alberto Cafaro, Stefano Genovesi, Rocco Marcheschi, Silvia Marini, and the collaboration of Domingo Belcari.
Professor Stephen Carmody (Troy University, Alabama, USA) is also participating on site, with the classification of the paleobotanical material which he recovered through the flotation of the archaeological layers. This study will provide significant data about the natural environment in Luni and the related anthropic interaction.
Associate professor Adriano Ribolini (DST, UniPi) is carrying out the Ground Penetrating Radar investigation aimed at identifying the buildings buried in the southern sector of the town in order to delineate the plan and direct future excavations, while Vincenzo Palleschi (CNR, Pisa) is dealing with the 3D modelling of the structures and Younes Naime (DCFS, UniPi) with the study of the archaeozoological finds.
The results of the archaeological campaign were presented during the Open Day last October attended by more than 350 visitors.
Fig. 1. The excavation site viewed from the east.
Fig. 2. A few of the mollusks embedded in the masonry
Fig. 3. A close-up of the temple remains viewed from the south
Fig. 4. The Open Day in Luni (12 October 2019)
COVID-19: dagli studenti di Medicina la campagna "Fighting panic with information"
Nei giorni dell’emergenza coronavirus e dell’hashtag #UnipiNonSiFerma, arrivano anche le iniziative degli studenti: L'IstaMina, la lista degli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, ha creato una campagna dal titolo "Fighting panic with information" per aumentare la sensibilizzazione sul tema COVID-19, pubblicata anche sulla loro pagina Facebook.
“Nella moltitudine di notizie che girano in questi giorni abbiamo deciso di affidarci solo a fonti verificate, per cui abbiamo creato delle infografiche semplificate che trattano alcuni dei temi di maggiore interesse della situazione attuale, poiché siamo convinti che un'informazione chiara e corretta sia un'arma importante durante questa emergenza - spiegano i rappresentanti di L'IstaMina - Quello pubblicato è il primo capitolo dal titolo "Chi è il nostro nemico?", a cui seguiranno altri due capitoli sui quali stiamo ancora lavorando e che pubblicheremo nei prossimi giorni per completare il progetto "COVID-19 Awareness!". Noi, così, facciamo la nostra parte, e speriamo che questo materiale informativo possa essere utile a chiunque abbia voglia di saperne di più sul tema”.
Scientists have discovered the antihypertensive properties of rocket, the same which give it its tangy flavour
Rocket helps to control hypertension and cardiovascular diseases thanks to an active ingredient capable of lowering blood pressure which is the very ingredient that gives this salad leaf its characteristic tangy flavour. The discovery comes from the University of Pisa where a team of pharmacologists led by Professor Vincenzo Calderone carried out a study in collaboration with the University of Florence, the University of Naples ‘Federico II’, and the ‘Council for Agricultural Research and Economics’ (CREA) in Bologna. The research, published in the 'British Journal of Pharmacology’, the most prestigious pharmacological journal at international level, has in fact demonstrated the vasorelaxing and antihypertensive properties of the isothiocyanate Erucin, an active ingredient produced by the plant as a defense mechanism and which gives rocket its characteristic tangy flavour and smell.
“When rocket leaves are cut or chewed,” explains Alma Martelli, a researcher from the University of Pisa and first author of the publication, “the glucosinalets and the myrosinase enzyme come into contact producing the isothiosyanate Erucin. While the latter is a defense mechanism for the plant helping to keep animals away, for man it is instead an active ingredient of natural origin capable of relaxing vascular smooth muscles and lowering blood pressure by releasing hydrogen sulfide.”
From the right, Eugenia Piragine, Alma Martelli, Vincenzo Calderone, Valentina Citi and Lara Testai
The researchers demonstrated the vasorelaxing and antihypertensive properties of the isothiosyanate Erucin both in vitro, on human aortic cells and on isolated vessels, and in vivo, on spontaneously hypertensive animals.
“This discovery has important repercussions in the medical field as in order to obtain these antihypertensive effects we will certainly be able to administer the purified active ingredient as a supplement but we will be able to obtain the same effects, at least in part, through a choice of diet,” emphasizes Alma Martelli. “In fact, in contrast to the other plants belonging to the Brassicaceae family such as cabbage, broccoli or horseradish, rocket can be eaten raw. This means that the enzyme does not lose activity through cooking, ensuring the synthesis of Erucin.”
Alma Martelli, who carried out the research, has been a researcher in Pharmacology at the Department of Pharmacy at the University of Pisa since 2014. In 2016 she received an important international award, the ‘Ciro Coletta Youg Investigator Award’, for her research in the field of isothiocyanates and hydrogen sulfide. More recently, last March, she received the ‘Best Oral communication Award’ at the ‘Le Basi farmacologiche dei Nutraceutici’ congress for her research into the antihypertensive properties of Erucin.
Alma Martelli works in a team led by Professor Vincenzo Calderone including associate professor Lara Testai and the researchers Valentina Citi and Eugenia Piragine. The team has been studying the cardiovascular properties of hydrogen sulfide for years and the pharmacology of composites from natural origins, two strands of research which have come together in this study recently published in the ‘British Journal of Pharmacology’.
Dagli allievi di Medicina e Biotecnologie arrivano sui social i video di #stopcovid19
L'evento BioTecnoLogico, per riflettere su OGM e vaccini, è rimandato (in maniera plausibile) a mercoledì 30 settembre e a giovedì primo ottobre 2020, ma le studentesse e gli studenti di Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore che lo promuovono non hanno rallentato il loro lavoro e, anzi, hanno intensificato le attività di divulgazione scientifica sui social. In particolare, un gruppo costituito in particolare da allieve e allievi di Medicina e Biotecnologie della Scuola Superiore Sant'Anna ha lanciato l’hashtag #stopcovid19, che ha assunto una sua identità e autonomia comunicativa, soprattutto grazie al successo del recente video contraddistinto dall’hashtag #gimme6challenge, per “far vedere” e per insegnare in maniera divertente i sei movimenti consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per lavarsi in maniera corretta le mani.
Il successo di questo video è stato la scintilla che ha dato vita al gruppo #stopcovid19. La clip accompagnata da questo hashtag doveva essere una rubrica di transizione e invece il gruppo di allieve e allievi ha deciso di continuare a mettere in gioco le proprie conoscenze e la propria fantasia per aiutare a fronteggiare l'emergenza coronavirus e continuare nelle attività di divulgazione scientifica.
Ora il team sta preparando nuovi video, sempre da far circolare sui social per richiamare l'attenzione ora sull'importanza di restare a casa, ora sui suggerimenti per gestire la quarantena, ora sulle “bufale” che rischiano di rendere ancora più difficile la lotta contro il virus. Il gruppo sta dunque proponendo un “manuale social di sopravvivenza” e di debunking di notizie false, come contributo alla battaglia comune per prevenire il contagio da Sars-CoV-2.
La strategia di divulgazione scientifica è semplice: raccogliere le informazioni da fonti autorevoli, come l'OMS, i siti ministeriali, le riviste scientifiche, riassumere i punti fondamentali e raccontarli in maniera accattivante in video pensati su misura per i social. Il team cerca di spiegare la logica e la biologia alla base della lotta al virus e delle misure di sicurezza, sapendo che questo renderà più facile accettarle e metterle in pratica. Non è un caso se la prima clip (visualizzabile a questo link) è dedicata proprio alla necessità di restare a casa, una necessità talvolta difficile da accettare ma che ha un suo fondamento scientifico, per rallentare e poi bloccare il contagio da Sars-CoV-2.
Buona visione e, soprattutto, buona condivisione!
Abilitazione alla professione medica: i provvedimenti per il coronavirus
A causa dell'emergenza per la diffusione del corona virus, il percorso di abilitazione alla professione di medico chirurgo è stato modificato, ai sensi dell’articolo 102 comma 1 del DL 17-3-2020 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale - n. 70).
Per l'anno 2019 (II sessione)
I candidati della seconda sessione - anno 2019 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, che abbiano già conseguito il giudizio di idoneità nel corso del tirocinio pratico-valutativo, sono abilitati all’esercizio della professione di medico-chirurgo.
Leggi i risultati finali della selezione
Per l’anno 2020
Le prove scritte previste per l’esame di abilitazione non dovranno essere sostenute. Gli iscritti alla I sessione 2020 che non hanno svolto il tirocinio pre-lauream riceveranno per email le istruzioni e le assegnazioni entro il 2 aprile pv ed inizieranno il tirocinio nelle strutture come previsto da bando il 7 aprile p.v.