All'Università il primo laureato magistrale in Intelligenza artificiale
L'Università di Pisa, tra le primissime in Italia, ha conferito la prima laurea magistrale in Informatica con curriculum in Intelligenza artificiale. Il neolaureato, che ha riportato la votazione di 110/110 e lode, si chiama Vlad Alexandru Pandelea ed è nato nel 1994 a Onesti in Romania. Con la supervisione dei professori Davide Bacciu, ricercatore senior del dipartimento pisano di Informatica, e Erik Cambria, associato della Nanyang Technological University di Singapore, ha discusso una tesi sullo sviluppo di un agente conversazionale, cioè un software in grado di interagire con l'uomo sostenendo un dialogo in linguaggio naturale, comprendendo le richieste e le intenzioni dell'umano e fornendo risposte coerenti con queste ultime.
In particolare, la tesi di Pandelea ha riguardato il primo agente conversazionale che integra informazione derivata dall'audio della domanda in aggiunta alla sua trascrizione. Lo studio mostra come l'aggiunta dell'informazione audio sia essenziale per comprendere meglio le intenzioni e la disposizione emotiva dell'uomo e, di conseguenza, per ottenere un'interazione uomo-macchina più precisa e soddisfacente.
La tesi è stata sviluppata in collaborazione con la Nanyang Technological University di Singapore, nella cui sede il neolaureato ha trascorso tre mesi a inizio 2019, con il supporto del Bando Tesi all'Estero e dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Vlad Alexandru Pandelea aveva già conseguito all'Università di Pisa la laura triennale in Informatica con una tesi che applica tecniche di intelligenza artificiale ai dati di un gioco online, avendo come supervisori i professori Davide Bacciu e Vincenzo Gervasi. Prima di andare a Singapore, lo studente aveva frequentato per tre mesi l'Università di Linkoping, in Svezia, grazie a una borsa Erasmus.
La laurea magistrale in Informatica si suddivide in quattro curriculum: a quello in Artificial Intelligence si aggiungono infatti gli altri in Data and Knowledge: Science and Technologies, in ICT Solutions Architect e in Software: Programming, Principles and Technologies. L’obiettivo comune è di fornire una formazione che unisce gli aspetti metodologici e scientifici di natura fondazionale con una visione del valore della sperimentazione innovativa verso le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie abilitanti, come appunto nel caso dell'Intelligenza artificiale. Tutti i curriculum hanno una decisa caratterizzazione internazionale, con la presenza di molti studenti stranieri, tra i più preparati e motivati, che scelgono l'Ateneo pisano e in particolare il dipartimento di Informatica per il prestigio e per la capacità di rispondere in pieno alle attuali esigenze formative.
Nel porgere le congratulazioni al neolaureato, il rettore Paolo Mancarella, che ha partecipato alla discussione della tesi come presidente della Commissione, ha evidenziato la capacità di promuovere innovazione didattica da parte dell'Ateneo in molti ambiti disciplinari e in particolare nell’informatica, settore che quest'anno festeggia i 50 anni dall'istituzione del corso di laurea, primo in Italia.
"I diversi curriculum della laurea magistrale in Informatica - ha aggiiunto il professor Gian-Luigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica - forniscono il bagaglio scientifico, tecnologico e culturale per comprendere le reali opportunità delle tecnologie innovative, combinando la prospettiva scientifica con quella tecnologica grazie all’insieme delle competenze presenti nel nostro dipartimento. Mi complimento con Vlad Alexandru Pandelea, che nel suo percorso di studi ha saputo utilizzare al meglio tali competenze e le opportunità fornite dall'Ateneo prima con l'esperienza Erasmus in Svezia e poi con il supporto alla realizzazione della tesi nell'Università di Singapore, di riconosciuta eccellenza".
Ricordi del 1986
Inaugurazione del Dipartimento di Informatica
Incontro "Tra crepe del marmo e mafie di confine"
Dagli aranci e limoni della Certosa di Pisa una crema viso antirughe e olii d’oliva agrumati
Dai limoni e dagli aranci della storica Certosa di Pisa sono nati dei prodotti unici, una crema viso antirughe con elevate proprietà antiossidanti e olii agrumati di oliva buoni, salutari e sostenibili. A produrli a livello di prototipo è stata da una equipe di ricercatori dell’Università di Pisa composta da Angela Zinnai, Francesca Venturi e Laura Pistelli del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, e Luisa Pistelli e Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia, insieme ai giovani collaboratori di entrambi i dipartimenti. Il lavoro è stato svolto nell’ambito del progetto interregionale marittimo italo francese “Mare di Agrumi” da poco giunto a conclusione.
“Grazie al criotrattamento delle bucce o della polpa degli agrumi, seguendo un processo basato sull’impiego del freddo – spiega Angela Zinnai – siamo riusciti a preservare e massimizzare le proprietà sensoriali e nutrizionali dei composti ad elevato valore nutraceutico contenuti in queste materie prime per creare degli oli e dei succhi di particolare valore salutistico che poi abbiamo utilizzato per realizzare, in via sperimentale, dei prodotti alimentari e cosmetici”.
In particolare, per arricchire la crema di proprietà antiossidanti e prolungarne la conservazione i ricercatori hanno utilizzato l’estratto dei semi dell’arancio amaro. Per quanto riguarda invece gli olii di oliva agrumati, le analisi hanno evidenziato la presenza di buone quantità di carotenoidi, tirosolo e naringenina, sostanze che hanno proprietà antinfiammatorie e antistaminiche, utili per contrastare i radicali liberi, potenziare il sistema immunitario e ridurre il colesterolo e la glicemia.
Campioni di crema prodotti
“Gli oli di oliva agrumati” potrebbero sostituire il burro e gli olii vegetali raffinati nelle produzioni dolciarie e gastronomiche, ma possono anche essere consumati in caso di regimi alimentari particolari legati a scelte etiche o a problemi di salute - continua Angela Zinnai – infatti oltre a far bene si tratta di prodotti molto gradevoli al gusto ideali per esempio nella cottura del pesce, nella preparazione dei dolci o per condire a crudo”.
Nell’ambito del progetto, l’utilizzo degli agrumi della Certosa di Calci è andato di pari passo con la valorizzazione di altri agrumeti storici del territorio come quelli nelle Ville della Lucchesia o di Massa Carrara, di cui sono ancora allo studio le particolari proprietà.
“Uno degli obiettivi del progetto era di arrivare a produrre un marchio legato agli agrumi del territorio – conclude la professoressa Luisa Pistelli – arrivati ora alla fine della prima fase, per accedere ai nuovi finanziamenti, stiamo cercando giovani aziende del territorio che lavorino nella coltivazione o trasformazione degli agrumi che vogliano partecipare con noi”.
Consegnato il Premio Martelli per la migliore tesi di specializzazione in Radiodiagnostica
È stato consegnato a Rosa Cervelli, il Premio Martelli del Rotary Club Viareggio Versilia, istituito in ricordo del professor Dino Martelli, primario di radiologia dell’ospedale di Pietrasanta. Il premio è stato organizzato dalla socia Sandra Cosci con il supporto del professor Sandro Paci ed è stato ideato e finanziato da Pier Nello Martelli, figlio del professor Dino Martelli, con il patrocinio dell’Università di Pisa.
Nel suo intervento il professor Paci ha spiegato che questa borsa di studio è andata alla migliore tesi di specializzazione in Radiodiagnostica degli ultimi due anni e la vincitrice, Rosa Cervelli, laureata con lode, è stata scelta come più meritevole tra i candidati. La dottoressa, molto soddisfatta per questo riconoscimento, ha ringraziato il Rotary Club e ha proseguito poi con la presentazione del suo lavoro precisando quanto sia sempre più importante, nella medicina moderna, il ruolo del medico radiologo.
Alla cerimonia erano presenti il presidente del Rotary Club Viareggio Versilia Carlo Bigongiari, il dottor Pier Nello Martelli, il professor Davide Caramella, direttore dell’Unità Operativa di Radiodiagnostica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana oltre che direttore della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica, il professor Sandro Paci e Sandra Cosci.
All'Università di Pisa la conferenza internazionale "Marx 201. Ripensare l'alternativa"
Apertura con la sessione sul Capitalismo a cui parteciperà il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini
Si aprirà nel pomeriggio di mercoledì 8 maggio, nell’Aula Magna del Polo Carmignani, la conferenza internazionale dal titolo "Marx 201. Ripensare l’alternativa", a cura dei professori Alfonso Maurizio Iacono, dell'Ateneo pisano, e Marcello Musto, della York University di Toronto. Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella e del presidente della Regione, Enrico Rossi, si terrà la prima sessione sul tema “Capitaliamo”, con interventi di Silvia Federici (Hofstra University, USA) su "Genere, ‘razza' e accumulazione originaria nell’opera di Marx. Una prospettiva femminista”, di Bob Jessop (Lancaster University, UK), su "Capital as a Social Relation: Form Analysis and Class Struggle”, di Alfonso Maurizio Iacono su "La merce entra in scena nel teatro del postmoderno” e di Maurizio Landini (segretario generale CGIL), su "Il lavoro nel capitalismo globalizzato. Per una nuova internazionale”.
Il convegno proseguirà poi il 9 e 10, ospitando in totale trenta prestigiosi studiosi provenienti da 14 paesi e rilevanti esponenti politici e sindacali, tra i quali Luciana Castellina e Álvaro García Linera (vicepresidente della Bolivia).
Guardando oltre le rituali celebrazioni del bicentenario della nascita del filosofo tedesco che si sono succedute lo scorso anno, l'appuntamento pisano si propone di discutere in modo critico e innovativo, nelle nove sessioni plenarie in cui si articolerà, i temi classici della riflessione marxiana (Capitalismo, Democrazia, Lavoro, Comunismo) e parallelamente di sviluppare un’analisi approfondita su alcune tematiche non frequentemente accostate al suo pensiero: Nazionalismo, Migrazione, Ecologia, Religione, Genere.
I lavori intendono mostrare un Marx molto diverso dalla vulgata che lo ha descritto come dogmatico, economicista ed eurocentrico. Al contrario, le sue idee sono ancora indispensabili per comprendere la società capitalista e ripensare un modello economico-sociale alternativo. “Marx – afferma il professor Iacono – si pose il problema di come funzionasse un sistema che in nome della libertà si basava contraddittoriamente ma fondamentalmente sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e lo analizzò criticamente. Cercò di disvelare quell’imbroglio sottile e diffuso secondo cui i processi economici sarebbero naturali ed eterni e quindi immutabili, mentre invece sono storici e come tali modificabili dagli uomini. La sua idea era che potessero e dovessero essere gli sfruttati a mutare quello stato di cose, ritrovando dignità, orgoglio, autonomia mentre cercavano un futuro alternativo per loro e per tutti. Le realtà dello sfruttamento e delle diseguaglianze sono ancora lì tragiche e minacciose. Ma l’alternativa va oggi ripensata criticamente alla luce delle esperienze passate e a partire dei problemi che incombono, da quelli ambientali a quelli razziali, da quelli di genere a quelli economici. Di questo discuteremo all'Università di Pisa, dove vi è un'importante tradizione di studi su Karl Marx”.
Grazie anche ad alcune ricerche di recente pubblicazione, Karl Marx appare sempre più come un autore capace di esaminare le contraddizioni della società capitalista ben oltre il conflitto tra capitale e lavoro. Egli ha scritto diffusamente delle società extra-europee e, smentendo quanti hanno assimilato la sua concezione del comunismo al mero sviluppo delle forze produttive, ha assegnato rilevanza alla questione ecologica. Inoltre, si è occupato approfonditamente di molteplici tematiche che sono state spesso sottovalutate, quando non ignorate, da molti dei suoi studiosi. Tra queste figurano la ricerca di forme di proprietà collettive non controllate dallo Stato, la centralità della libertà individuale nella sfera economica e politica, l’analisi dei processi migratori, l’emancipazione di genere, le potenzialità emancipatrici della tecnologia e la critica dei nazionalismi: tutte questioni fondamentali per i nostri giorni.
"Da oltre un decennio - ha commentato il professor Musto - numerosi articoli in prestigiosi quotidiani e riviste hanno descritto Marx come un pensatore preveggente e la cui attualità continua a ricevere costante conferma. Pressoché ovunque, sono riapparsi corsi universitari e conferenze internazionali a lui dedicati. I suoi testi, ristampati o pubblicati in nuove edizioni, sono rispuntati sugli scaffali delle librerie e la ricerca sulla sua opera, abbandonata per un lungo ventennio, è ripresa in modo considerevole”.
Rocca di Ripafratta: firmata un’intesa tra Università, Comune di San Giuliano Terme e associazione “Salviamo la Rocca”
È stato firmato nella Sala Mappamondi del rettorato un protocollo di intesa tra Università di Pisa, Comune di San Giuliano Terme e associazione “Salviamo la Rocca” che avvia un percorso di studio e approfondimento per il recupero del complesso monumentale della rocca di San Paolino in Ripafratta. Il documento è stato sottoscritto dal rettore Paolo Mancarella, dal sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio e dal presidente dell’associazione “Salviamo la Rocca” Francesco Noferi.
Il protocollo di intesa costituisce il primo passo per la formazione di un comitato, che si farà promotore, insieme ad altri enti e soggetti interessati a partecipare, di vagliare le possibilità di recupero della rocca e promuoverne il valore storico monumentale nel più ampio contesto delle risorse del territorio. Nello specifico, sarà compito del comitato elaborare uno studio di fattibilità in merito all’individuazione del percorso più idoneo per l’avvio e il completamento dei lavori di recupero della Rocca.
La sottoscrizione del protocollo avviene anche alla luce della recente decisione del comune di San Giuliano Terme di acquistare la Rocca di Ripafratta, attualmente di proprietà privata; in questo modo viene a risolversi, una delle questioni principali che, di fatto, ha fino ad oggi impedito un fattivo recupero della rocca. Il protocollo segue inoltre una prima convenzione quadro sottoscritta dal dipartimento di Ingegneria dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa, dal Comune di San Giuliano Terme e dall’Associazione Salviamo La Rocca, per lo sviluppo di ricerche finalizzate alla conoscenza, conservazione e valorizzazione della Rocca di San Paolino a Ripafratta.
La Rocca di San Paolino in Ripafratta è un’importante testimonianza del sistema difensivo esistente nella piana tra Lucca e Pisa e si inserisce in un complesso storico-ambientale di grande valore culturale, paesaggistico, turistico, rappresentato dal confine fortificato tra le Repubbliche di Pisa e Lucca, nella Valdiserchio-Oltreserchio. Eretta in origine dalla consorteria dei nobili di Ripafratta, fu fortificata dalla Repubblica marinara e a lungo contesa con i vicini lucchesi fino alla caduta definitiva, insieme al territorio pisano, in mano fiorentina. La Rocca fu quindi restaurata – su progetto del Sangallo – e adeguata alle armi da fuoco “alla moderna”. Abbandonata dal XVII secolo, seppure oggetto di una campagna di scavi archeologici da parte dell’Università di Pisa negli anni ’80, si trova oggi in condizioni di forte degrado.
Marx 201. Ripensare l'alternativa
Trenta prestigiosi studiosi provenienti da 14 paesi e rilevanti esponenti politici e sindacali, tra i quali Luciana Castellina, Maurizio Landini e Álvaro García Linera (vicepresidente della Bolivia), si ritroveranno all'Università di Pisa, dall'8 al 10 maggio al Polo Carmignani, per la conferenza internazionale dal titolo "Marx 201. Ripensare l’alternativa" (https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/4416-marx-201-ripensare-l-alternativa), a cura dei professori Alfonso Maurizio Iacono, dell'Ateneo pisano, e Marcello Musto, della York University di Toronto. Guardando oltre le rituali celebrazioni del bicentenario della nascita del filosofo tedesco che si sono succedute lo scorso anno, l'appuntamento pisano si propone di discutere in modo critico e innovativo, nelle nove sessioni plenarie in cui si articolerà, i temi classici della riflessione marxiana (Capitalismo, Democrazia, Lavoro, Comunismo) e parallelamente di sviluppare un’analisi approfondita su alcune tematiche non frequentemente accostate al suo pensiero: Nazionalismo, Migrazione, Ecologia, Religione, Genere.
I lavori intendono mostrare un Marx molto diverso dalla vulgata che lo ha descritto come dogmatico, economicista ed eurocentrico. Al contrario, le sue idee sono ancora indispensabili per comprendere la società capitalista e ripensare un modello economico-sociale alternativo. “Marx – afferma il professor Iacono – si pose il problema di come funzionasse un sistema che in nome della libertà si basava contraddittoriamente ma fondamentalmente sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e lo analizzò criticamente. Cercò di disvelare quell’imbroglio sottile e diffuso secondo cui i processi economici sarebbero naturali ed eterni e quindi immutabili, mentre invece sono storici e come tali modificabili dagli uomini. La sua idea era che potessero e dovessero essere gli sfruttati a mutare quello stato di cose, ritrovando dignità, orgoglio, autonomia mentre cercavano un futuro alternativo per loro e per tutti. Le realtà dello sfruttamento e delle diseguaglianze sono ancora lì tragiche e minacciose. Ma l’alternativa va oggi ripensata criticamente alla luce delle esperienze passate e a partire dei problemi che incombono, da quelli ambientali a quelli razziali, da quelli di genere a quelli economici. Di questo discuteremo all'Università di Pisa, dove vi è un'importante tradizione di studi su Karl Marx”.
Grazie anche ad alcune ricerche di recente pubblicazione, Karl Marx appare sempre più come un autore capace di esaminare le contraddizioni della società capitalista ben oltre il conflitto tra capitale e lavoro. Egli ha scritto diffusamente delle società extra-europee e, smentendo quanti hanno assimilato la sua concezione del comunismo al mero sviluppo delle forze produttive, ha assegnato rilevanza alla questione ecologica. Inoltre, si è occupato approfonditamente di molteplici tematiche che sono state spesso sottovalutate, quando non ignorate, da molti dei suoi studiosi. Tra queste figurano la ricerca di forme di proprietà collettive non controllate dallo Stato, la centralità della libertà individuale nella sfera economica e politica, l’analisi dei processi migratori, l’emancipazione di genere, le potenzialità emancipatrici della tecnologia e la critica dei nazionalismi: tutte questioni fondamentali per i nostri giorni.
"Da oltre un decennio - ha commentato il professor Musto - numerosi articoli in prestigiosi quotidiani e riviste hanno descritto Marx come un pensatore preveggente e la cui attualità continua a ricevere costante conferma. Pressoché ovunque, sono riapparsi corsi universitari e conferenze internazionali a lui dedicati. I suoi testi, ristampati o pubblicati in nuove edizioni, sono rispuntati sugli scaffali delle librerie e la ricerca sulla sua opera, abbandonata per un lungo ventennio, è ripresa in modo considerevole".
Nella foto in alto: la presentazione della conferenza con, da sinistra, i professori Iacono, Musto e Elvira Concheiro, dell'Universidad Nacional Autónoma de México.
Bando per 3 premi per l'ideazione di un'opera artistica per i 50 anni del primo corso di Laurea in Informatica
La nascita dell’Informatica italiana a Pisa ha marcato in maniera indelebile il tessuto sociale ed industriale della nazione, formando un nucleo di competenze, innovazione e ricerca che negli anni ha disseminato e non smette di disseminare la cultura dell’Informatica in Italia e nel Mondo.
È proprio con la volontà di ricordare e celebrare questo episodio tanto importante della storia culturale, scientifica ed industriale italiana che l’Università di Pisa ha deciso di emanare un bando per l’assegnazione di premi alle più originali ideazioni di un’opera artistica finalizzata a commemorare i 50 anni dalla nascita, presso il presente ateneo, del primo corso di Laurea in Informatica.
Il concorso ha la finalità di selezionare i tre progetti più meritevoli di una scultura o di un’installazione permanente che celebri i cinquant’anni dalla nascita del primo corso di Laurea in Informatica, assegnando un premio del valore di Euro 1.000,00 per il primo classificato, e due premi, entrambi del valore di Euro 500,00 al secondo e terzo classificato.
Planimetria generale area Pontecorvo