Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Un torneo di calcetto molto particolare si è svolto al Liceo Carducci di Pisa: tre squadre, due del Carducci e una dell’IIS Santoni di Pisa si sono sfidate in un torneo cinque contro cinque. In campo però non erano schierati i canonici dieci giocatori, perché a custodire le porte delle due squadre c’erano due portieri elettronici, El.Go. (Electronic Goal Keeper), progettati e costruiti dal team del professor Luca Fanucci, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa.
El.Go. è un sistema costituito da una sagoma di forma umana e da un sistema elettro-meccanico che permette a questa di scorrere lungo la linea di porta, emulando l’azione di un portiere umano. I portieri elettronici erano pilotati da due ragazzi disabili, che sedevano alle spalle della porta, in modo da avere la stessa prospettiva di un portiere. Gli El.Go. agivano come una sorta di avatar, permettendo quindi ai due ragazzi di giocare effettivamente la partita con la squadra.
Si tratta del secondo evento che coinvolge El.Go., dopo la prova dello scorso anno, svoltasi sempre al liceo Carducci, in cui le squadre si erano sfidate con un solo portiere elettronico. “Quest’anno – spiega Fanucci – abbiamo messo in campo due portieri, uno per squadra, e migliorato prestazioni e sicurezza. Ma non troppo… La bravura del portiere dipende dalla prontezza di riflessi, dalla concentrazione e dalla velocità del pilota che lo guida. In questo modo i ragazzi possono davvero giocare e far parte della squadra”.
Per pilotarlo, sono possibili diverse interfacce, dal joystick ai pedali, a sensori che colgono il movimento della testa. In questo modo potranno scendere in campo molti ragazzi diversamente abili. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – aggiunge Giuseppe Anastasi, direttore del DII – che ha impegnato per diverso tempo molto dei nostri studenti e ricercatori per risolvere una quantità di problemi, dalla meccanica al controllo. Ma crediamo che sia parte della vocazione della ricerca, oltre la soluzione di problemi teorici, o il trasferimento tecnologico verso l’industria, anche il proporre soluzioni per una migliore integrazione sociale, aprendo spazi e opportunità a persone che prima non l’avevano. Anche per i nostri studenti è stato molto formativo”.

In effetti, il team di El.Go. ha lavorato accanitamente per mettere a punto in tempo tutti i dettagli. Inclusa la porta sui cui è montato il sistema, costruita a mano da Luca Baldanzi, dottorando al DII e che ha dedicato anima e corpo al progetto, assieme a colleghi che nel frattempo avevano trovato posto di lavoro altrove, persino all’estero, ma che non hanno mai smesso di contribuire all’evoluzione del progetto. E il torneo è stato un successo.

“Una bellissima esperienza per tutti – dichiara la professoressa Silvia Cifarelli, docente al liceo Carducci e organizzatrice del torneo – per i nostri ragazzi è una opportunità di toccare con mano il significato dello sport come inclusione, e in cosa la tecnologia può contribuire a costruire una società più aperta”.

“Ci vorrebbe un El.Go. per ogni scuola - conclude Fanucci – per dare l’opportunità a tutti i ragazzi di sperimentare l’ebbrezza del gioco in squadra. Per adesso il sistema è un prototipo, costruito grazie al contributo dei giovani LEO del Distretto 108LA. In particolare ringrazio i responsabili del progetto, Carlo Gasperini e Maria Ginevra Gnesi, e la presidentessa del Distretto Martina Cecchi, che hanno creduto con entusiasmo nel progetto. Adesso, siamo in cerca di un’azienda che possa adattare El.Go. a una produzione in serie e diffonderlo”.

Venerdì 8 e sabato 9 giugno nell’Auditorium del Complesso Le Benedettine, in Piazza San Paolo a Ripa D’Arno, si svolgerà il convegno dedicato al nuovo Regolamento europeo sulla privacy, organizzato dal master in "Internet ecosystem: governance e diritti" del dipartimento di Giurisprudenza.
Il Regolamento europeo, entrato in vigore da pochi giorni, ha cambiato lo scenario della protezione dei dati personali, introducendo nuovi diritti per i cittadini europei e prevedendo la necessità per aziende, istituzioni, enti che trattano i dati personali di adottare logiche diverse rispetto al passato nella scelta delle misure adeguate per garantire soprattutto la sicurezza dei dati trattati, sempre più a rischio come hanno dimostrato recenti vicende. La nuova e complessa normativa è attesa ora alla prova della prassi e delle sfide poste da questa.
Su questo attualissimo e delicato tema si confronteranno i rappresentanti dell’Autorità Garante della privacy italiana - la vice presidente Augusta Iannini e il precedente garante Francesco Pizzetti - e i corrispondenti colleghi spagnoli. Il convegno rappresenta, infatti, il primo incontro di studi italo-spagnolo sullo specifico tema del trattamento dei dati personali, che vedrà autorità e studiosi dei due paesi discutere le modalità con cui il regolamento si sta attuando. Saranno presenti anche la professoressa Giusella Finocchiaro, presidente della Commissione legislativa incaricata di adeguare il diritto italiano alla legge europea, e diversi altri importanti relatori, tra cui gli autori dei primi commentari alla previgente legge sulla privacy e ora al regolamento.
“Il regolamento europeo – precisa la professoressa Dianora Poletti (nella foto), ordinario di Diritto privato e di Diritto dell’informatica e direttrice del master – segna l’apertura di una nuova fase nella disciplina della tutela dei dati delle persone, resasi necessaria per rafforzare i diritti dei cittadini europei di fronte a una dimensione sempre più collettiva e preoccupante dell’uso delle informazioni. Il convegno costituisce un’occasione importante di confronto sulle sfide europee e di suggerimento per la soluzioni dei numerosi aspetti applicativi posti dalla normativa, che sarà utile anche per gli operatori pratici. Sono lieta della presenza nell’Ateneo pisano dei rappresentanti dell’Autorità garante, che ha anche concesso il patrocinio all’iniziativa, dei più autorevoli esperti del settore, che hanno contribuito alla costruzione del regolamento, e anche di molti giovani studiosi di varie università che si stanno dedicando allo studio della materia".
L’incontro è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Pisa. La partecipazione è libera, mentre le ultime registrazioni sono possibili collegandosi al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il programma del convegno è consultabile sul sito dell’Università, all'indirizzo: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3823-l-entrata-in-vigore-del-regolamento-ue-2016-679-la-riforma-alla-prova-della-prassi-in-italia-e-in-spagna

Un torneo di calcetto molto particolare si è svolto al Liceo Carducci di Pisa: tre squadre, due del Carducci e una dell’IIS Santoni di Pisa si sono sfidate in un torneo cinque contro cinque. In campo però non erano schierati i canonici dieci giocatori, perché a custodire le porte delle due squadre c’erano due portieri elettronici, El.Go. (Electronic Goal Keeper), progettati e costruiti dal team del professor Luca Fanucci, del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo.

El.Go. è un sistema costituito da una sagoma di forma umana e da un sistema elettro-meccanico che permette a questa di scorrere lungo la linea di porta, emulando l’azione di un portiere umano. I portieri elettronici erano pilotati da due ragazzi disabili, che sedevano alle spalle della porta, in modo da avere la stessa prospettiva di un portiere. Gli El.Go. agivano come una sorta di avatar, permettendo quindi ai due ragazzi di giocare effettivamente la partita con la squadra.

elgo interno1.jpg
Squadre Carducci - Santoni

Si tratta del secondo evento che coinvolge El.Go., dopo la prova dello scorso anno, svoltasi sempre al liceo Carducci, in cui le squadre si erano sfidate con un solo portiere elettronico. “Quest’anno – spiega Fanucci – abbiamo messo in campo due portieri, uno per squadra, e migliorato prestazioni e sicurezza. Ma non troppo… La bravura del portiere dipende dalla prontezza di riflessi, dalla concentrazione e dalla velocità del pilota che lo guida. In questo modo i ragazzi possono davvero giocare e far parte della squadra”.

Per pilotarlo, sono possibili diverse interfacce, dal joystick ai pedali, a sensori che colgono il movimento della testa. In questo modo potranno scendere in campo molti ragazzi diversamente abili.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto - aggiunge Giuseppe Anastasi, direttore del DII – che ha impegnato per diverso tempo molto dei nostri studenti e ricercatori per risolvere una quantità di problemi, dalla meccanica al controllo. Ma crediamo che sia parte della vocazione della ricerca, oltre la soluzione di problemi teorici, o il trasferimento tecnologico verso l’industria, anche il proporre soluzioni per una migliore integrazione sociale, aprendo spazi e opportunità a persone che prima non l’avevano. Anche per i nostri studenti è stato molto formativo”.

elgo interno 2.jpg
El.Go in porta

In effetti, il team di El.Go. ha lavorato accanitamente per mettere a punto in tempo tutti i dettagli. Inclusa la porta sui cui è montato il sistema, costruita a mano da Luca Baldanzi, dottorando al DII e che ha dedicato anima e corpo al progetto, assieme a colleghi che nel frattempo avevano trovato posto di lavoro altrove, persino all’estero, ma che non hanno mai smesso di contribuire all’evoluzione del progetto. E il torneo è stato un successo.

“Una bellissima esperienza per tutti – dichiara la professoressa Silvia Cifarelli, docente al liceo Carducci e organizzatrice del torneo – per i nostri ragazzi è una opportunità di toccare con mano il significato dello sport come inclusione, e in cosa la tecnologia può contribuire a costruire una società più aperta”.

“Ci vorrebbe un El.Go. per ogni scuola – conclude Fanucci – per dare l’opportunità a tutti i ragazzi di sperimentare l’ebbrezza del gioco in squadra. Per adesso il sistema è un prototipo, costruito grazie al contributo dei giovani LEO del Distretto 108LA. In particolare ringrazio i responsabili del progetto, Carlo Gasperini e Maria Ginevra Gnesi, e la presidentessa del Distretto Martina Cecchi, che hanno creduto con entusiasmo nel progetto. Adesso, siamo in cerca di un’azienda che possa adattare El.Go. a una produzione in serie e diffonderlo”.

 

Pisa diventa “RoboTown”, la città dei robot, grazie alla seconda edizione del Festival Internazionale della Robotica, ospitato per la seconda edizione, dal 27 settembre al 3 ottobre 2018, nella città toscana che vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività per la ricerca, lo sviluppo, l’applicazione di sistemi robotici verso settori sempre più ampi, che ormai arrivano a coinvolgere (e migliorare) ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Dopo l’esordio del 2017, caratterizzato da un successo record con oltre 10 mila presenze, si conferma estesa e rilevante la rete delle istituzioni di Pisa che hanno confermato il valore e la rilevanza del Festival come elemento chiave per pianificare l’ulteriore sviluppo territoriale, per aumentarne la notorietà a livello mondiale e, soprattutto, per dimostrare come la robotica, in tutte le sue declinazioni, sia una tecnologia amichevole per l’uomo. I sistemi robotici, infatti, sono a servizio dell’uomo per aiutarlo e per agevolarlo, mai per sostituirlo, a meno che non si tratti di compiere incarichi pesanti e pericolosi. 

EGO1_3.JPG 
Ego, il robot del Centro di Ricerca “E.Piaggio” dell’Università di Pisa in grado di intervenire e lavorare in zone inaccessibili e pericolose

 

In questi giorni si rinnova il protocollo di intesa che vede impegnarsi nell’organizzazione e nel sostegno del secondo Festival Internazionale della Robotica Regione Toscana, Comune di Pisa, Provincia di PisaUniversità di PisaScuola Normale SuperioreScuola Superiore Sant'Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche di PisaIstituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, Centro di Ricerca “E.Piaggio” dell’Università di Pisa, Centro di Eccellenza Endocas dell’Università di Pisa, Irccs Fondazione Stella MarisCamera di Commercio, Azienda Ospedaliero-Universitaria PisanaFondazione Arpa. Confermata la direzione del Festival di Franco Mosca, presidente della Fondazione Arpa e professore emerito di chirurgia generale all’Università di Pisa. Alla direzione artistica è stato riconfermato Renato Raimo, che curerà la regia e condurrà l’evento clou, in programma il 3 ottobre al Teatro Verdi di Pisa, con la partecipazione di Andrea Bocelli. 

Aumentano le sedi che ospitano gli eventi dell’edizione 2018 del Festival Internazionale della Robotica, per rispondere alle esigenze di un programma dove sono più numerose le aree di interesse e che si distribuisce sul territorio, dalla Versilia a Pontedera, lungo l’Arno Valley. A Pisa, tra le sedi, si ricordano gli Arsenali Repubblicani, il convento delle Benedettine e il palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa, la Stazione Leopolda, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna, i Navicelli, l’Opera della Primaziale, la Camera di Commercio, il Centro di Ricerca Enel, l’Unione Industriale Pisana, la Domus Mazziniana, le Officine Garibaldi, il Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, la Torre Guelfa della Cittadella, il Museo e il Cantiere delle Navi Antiche, il Centro di Restauro del Legno Bagnato. Con la nuova edizione si aggiungono il Teatro Puccini a Torre del Lago (Lucca) e la Fondazione Piaggio di Pontedera (Pisa).  

soft_hand_3.jpg
La mano robotica SoftHand, che replica i meccanismi di funzionamento della mano umana. progettata dal Centro Piaggio in collaborazione con IIT

 

Il programma si sta delineando e comprende già decine di eventi di carattere scientifico, divulgativo, musicale e culturale, per rispondere alle esigenze di un pubblico ampio e variegato, proprio come ampia è la presenza della robotica – intesa nel senso più ampio del termine – nella vita quotidiana. Sono previsti eventi sul contributo della robotica in sanità, nella cooperazione umanitaria, nella nautica da diporto, anche per permettere alle persone differentemente abili di affrontare un viaggio in mare in sicurezza, nello sport, nell’industria e nel mercato del lavoro. La riflessione si soffermerà sulle implicazioni etiche, sociali, economiche legate alla sempre più massiccia diffusione della robotica, senza tralasciare aspetti che coinvolgono la “green economy”, il recupero e la conservazione dei beni culturali, la medicina, esplorando anche il ruolo di professioni come quella dell’infermiere nella gestione delle nuove tecnologie. 
 
Attenzione particolare riservata alla robotica educativa, che permette al Festival di avviare una collaborazione con Internet Festival, in programma dall’11 al 14 ottobre 2018, sempre a Pisa. All’interno dell’Internet Festival, saranno proposti laboratori di robotica educativa pensati per gli studenti delle scuole, dalle elementari alle superiori. Grazie a questa partnership, Internet Festival e Festival Internazionale della Robotica propongono laboratori che vedono protagoniste le nuove generazioni, per facilitare il coinvolgimento degli studenti, dei docenti e di tutti coloro che vorranno entrare in contatto con la robotica o approfondire la conoscenza delle tecnologie che stanno ridisegnando il futuro dell’educazione e della didattica. A proposito di collaborazioni, da segnare quella con BRIGHT 2018, la Notte dei Ricercatori, che in particolare nella città di Pisa prevede eventi diffusi di divulgazione scientifica, con particolare attenzione per la robotica.

009_sliderDII.png
Squadre di veicoli sottomarini autonomi per azioni di montoraggio e intervento in mare, progettati dal team di ricerca in robotica subacquea del Centro Piaggio

 

Anche la seconda edizione del Festival presenta un cartellone culturale con concerti, spettacoli e un occhio particolare per il cinema, proponendo il nuovo concorso cinematografico “Pisa Robot Film Festival”, rassegna per scoprire quanto sia saldo il legame tra il mondo della celluloide e quello della robotica. 

In un programma in continuo aggiornamento, con decine di appuntamenti, ecco alcune date da non dimenticare: 27 settembre inaugurazione al Teatro Verdi; 28 settembreBRIGHT 2018, la Notte dei Ricercatori; 29 settembre (pomeriggio) concerto “LOLA”, nell’aula magna della Sapienza, Università di Pisa (pomeriggio), “ROBOTopera” al Teatro Puccini di Torre del Lago (sera); 30 settembre concerto con la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini, presso la Domus Mazziniana; 1 ottobre concerto di strumenti antichi presso la Domus Mazziniana (pomeriggio) “Totentanz” di Franz Liszt al Camposanto Monumentale del Duomo di Pisa (sera); 2 ottobre opera “Don Cristobal” alla Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa; 3 ottobre concerto con Andrea Bocelli e Maria Luigia Borsi al Teatro Verdi di Pisa.  
 
Per seguire il Festival: www.festivalinternazionaledellarobotica.it , Facebook, Twitter, Instagram.

L'Università di Pisa raggiunge un nuovo importante traguardo: Google finanzierà un progetto rivolto allo sviluppo del Pensiero Computazionale destinato ai docenti delle discipline scientifiche e tecnologiche delle scuole secondarie superiori. Il progetto, uno dei tre vincitori del Google Educator Grant Award in Italia, è stato ideato da Paolo Ferragina e Fabrizio Luccio professori del Dipartimento di Informatica dell’Ateneo pisano ed è supportato dal Comune di Pisa e dalla Fondazione Innovazione e Sviluppo Imprenditoriale della Camera di Commercio di Pisa. Il grant segue altri finanziamenti destinati alla ricerca scientifica che Google ha nel tempo erogato allo stesso Dipartimento.

Il concetto di pensiero computazionale ha acquisito una rilevanza grandissima negli anni più recenti. Nato agli albori dell’informatica ha ricevuto il battesimo ufficiale in un articolo pubblicato nel 2006 da Jeanette M. Wing, direttrice del Dipartimento di Computer Science dell’Università Carnegie Mellon degli Stati Uniti, e successivamente ha innescato una serie di studi e progetti didattici in tutto il mondo. Ricordando le parole di Jeanette Wing, il professor Fabrizio Luccio osserva che “il pensiero computazionale riflette il modo con cui gli esseri umani e non i computer ragionano: non si propone cioè di portare gli uomini a ragionare come computer ma esattamente il contrario”. Infatti, il Pensiero Computazionale è inteso come attitudine mentale a descrivere, analizzare e risolvere problemi (problem solving) progettando algoritmi che possano poi essere sperimentati su un calcolatore. Pertanto, “nel progettare il percorso formativo – sottolinea il professor Luccio – abbiamo pensato che fosse fondamentale partire dalla formulazione e risoluzione di problemi alla lavagna prescindendo inizialmente dall'uso del calcolatore, come proprio delle discipline scientifiche. Il concetto di partenza è dunque l’algoritmo e non la sua formulazione come un programma, o coding”.

Il progetto, della durata di sei mesi (da ottobre 2018 a marzo 2019), prevede dieci lezioni frontali tenute da docenti universitari e altrettante attività di laboratorio ad esse correlate. Il punto focale, evidenzia il professor Paolo Ferragina, sarà quello di “descrivere in un linguaggio matematico elementare problemi reali e loro soluzioni algoritmiche che nascono in vari ambiti in cui l’impiego dell’informatica è oggi fondamentale quali crittografia, motori di ricerca, bioinformatica, reti sociali, intelligenza artificiale, big data e robotica. Ampio spazio verrà riservato alla discussione con i partecipanti su come le nozioni presentate in classe potranno essere trasferite nell’insegnamento della scuola secondaria di cui proprio i partecipanti sono gli esperti. Così, le attività laboratoriali saranno declinate in due modi: alcuni docenti realizzeranno in linguaggio Python gli algoritmi visti in classe con l’aiuto di personale universitario e membri del club CoderDojo di Pisa, altri potranno approfondire alcuni argomenti e progettare moduli, possibilmente multi-disciplinari, che siano utilizzabili direttamente in classe con gli studenti delle scuole.”

Il percorso formativo, accreditato dal MIUR e disponibile sulla piattaforma Sofia, coinvolgerà inizialmente le scuole dell’area pisana e, per motivi logistici, potrà essere frequentato al più da cento partecipanti ai quali non sarà richiesta alcuna conoscenza pregressa di informatica, ma sarà diffuso anche in streaming tramite la piattaforma Mediateca dell’Università di Pisa così che possa essere fruito da docenti di altri istituti superiori della Toscana e di altre regioni. Tutto il materiale didattico sarà reso disponibile pubblicamente sul sito del corso.

“L'Università di Pisa è da sempre sensibile alle iniziative rivolte alle scuole – dichiara il rettore Paolo Mancarella - Questo progetto conferma come Pisa sia ormai un riferimento per la formazione informatica, dalle scuole superiori fino ai percorsi universitari. L’informatica poi è la disciplina che mi ha portato a Pisa, quindi la soddisfazione per me è doppia. Per questo ringrazio di cuore, a nome mio personale e di tutto l’Ateneo, i colleghi e amici Paolo Ferragina e Fabrizio Luccio che, ancora una volta, hanno saputo dare lustro alla nostra Università”.

Come già osservato, il progetto conta sul supporto del Comune e della Fondazione ISI. L’assessora Marilù Chiofalo commenta: “Con il suo sistema di educazione e alta formazione e ricerca dal nido all’Università, Pisa è la città dell’umanesimo scientifico di Galileo, dove la conoscenza prodotta in attività di ricerca viene applicata a tecnologie digitali o analogiche per migliorare la vita delle persone di ogni età, a partire dalle dimensioni fondamentali dei processi di apprendimento e del funzionamento del sistema di educazione e istruzione, della salute, del lavoro in un potentissimo circolo virtuoso. A Pisa, i luoghi educativi diventano laboratori di ricerca universitari, e il sistema pubblico di ricerca diventa attrattivo per quello privato con partnership inedite sia nella visione che nell’investimento di risorse. L’innovativa avventura introdotta da questo progetto ideato dall’Università di Pisa, in partnership con il Comune, la Fondazione ISI e Google, è un altro straordinario e unico biglietto da visita per la nostra città nel mondo”.

Per la Fondazione ISI il presidente Valter Tamburini ha espresso “grande soddisfazione per l’approvazione di questo progetto che, fin da subito, abbiamo ritenuto di grande importanza per migliorare la capacità degli insegnanti di trasferire ai propri studenti l’attitudine mentale alla soluzione dei problemi, capacità fondamentale per promuovere l’imprenditorialità nei giovani. Aumentare la propensione all’imprenditoria è un obiettivo molto ambizioso della Fondazione e può essere raggiunto solo attraverso un cambio di mentalità nei giovani che passa proprio dalla costruzione di quelle abilità fondamentali che un imprenditore deve avere, tra cui il problem solving. La Fondazione consapevole dell’importanza di lavorare in questa direzione in collaborazione con gli istituiti scolastici, si farà parte attiva nella promozione del progetto affinché quanti più docenti possibile possano aderirvi".

Il sito del progetto: http://ilpensierocomputazionale.di.unipi.it.

 

Nella sera del 3 Giugno, gli Arsenali Repubblicani hanno fatto da suggestiva cornice all’evento conclusivo della settimana che l’Ateneo ha dedicato alle celebrazioni per il 170° anniversario della battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara. Numeroso il pubblico intervenuto alla lezione in prosa dal titolo 'Io vorrei che a Metternicche', scritta e curata da Franco Farina_6032225-2.jpg

La presenza della compagnia di studenti universitari 'I Nosodi' e l’accompagnamento dei cori della Filarmonica Pisana e del Liceo Ulisse Dini hanno permesso di riproporre in un’ottica diversa e emozionante gli eventi storici accaduti sul campo di Curtatone il 29 maggio 1848. I bellissimi costumi di scena, gentilmente offerti dalla Fondazione Cerratelli, hanno reso l’ambientazione reale e particolarmente coinvolgente.

interno metternicche 2

Fino al 30 giugno è visitabile la mostra "Addio mia bella addio. L’Università di Pisa e la memoria di Curtatone e Montanara" al Centro Congressi Le Benedettine. L’esposizione, ad ingresso gratuito, sarà aperta da lunedì a venerdì 15.00-19.00 e il sabato 9.00-12.00; il 16 giugno ci sarà un'apertura speciale dalle 16.00 alle 22.00.

L’Accademia dei Disuniti di Pisa, fondata nel 1624 (data nello stile pisano ab Incarnatione),  bandisce il IV Concorso Nazionale “ I Disuniti” di prosa, poesia, aforismi, sul tema "Nel Segno di Pisa".
Le opere devono fare riferimento alla pisanità nell’attualità cittadina, nella storia, nella cultura, nel folklore, nei luoghi della memoria.

Il concorso è organizzato con il patrocinio della Prefettura e del Comune di Pisa e con il sostegno della Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativo.

Leggi i dettagli sul bando

L’Accademia dei Disuniti di Pisa, fondata nel 1624 (data nello stile pisano ab Incarnatione),  bandisce il IV Concorso Nazionale “I Disuniti” di prosa, poesia, aforismi, sul tema "Nel Segno di Pisa".
Le opere devono fare riferimento alla pisanità nell’attualità cittadina, nella storia, nella cultura, nel folklore, nei luoghi della memoria.

Il concorso è organizzato con il patrocinio della Prefettura e del Comune di Pisa e con il sostegno della Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativo.

Leggi i dettagli sul bando

Lunedì, 04 Giugno 2018 14:27

Concorso fotografico "Il mio Erasmus"

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa