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Comunicati stampa

Sabato 23 anche il Sistema Museale di Ateneo (SMA) dell'Università di Pisa partecipa alla manifestazione cittadina "Sport a Pisa". Fra le varie iniziative ci saranno due speciali attività, "Caccia alla statua" e "Caccia al tesoro botanica", con partenza dalle Logge di Banchi dove sarà presente un punto informativo aperto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. In pratica le persone, e soprattutto i bambini, cui sarà fornita una cartolina con un indizio, saranno invitate ad andare a visitare l'Orto Botanico (orario 9-20) e la Gipsoteca di arte antica (orario 17-20). Una volta trovata la soluzione, potranno imbucare la cartolina nelle apposite cassette indicando il nome della pianta o della statua, i loro recapiti e soprattutto una descrizione della pianta o della statua perché la migliore sarà premiata con una sorpresa. Chi si presenterà con la cartolina all'Orto botanico avrà diritto ad entrare gratuitamente mentre alla Gipsoteca di arte antica l'ingresso è normalmente libero.
Il punto dello SMA in Banchi fornirà inoltre informazioni sulle attività formative per le scuole svolte nei musei dell'Università di Pisa e in particolare sul progetto "Mens sana in corpore sano" svolto in collaborazione con il CUS-Centro universitario sportivo nell'ambito del quale sono stati già realizzati 33 percorsi educativi presso la Gipsoteca di arte antica, l'Orto botanico e il Museo di Anatomia Umana "F. Civinini".

cervelloSfruttando la neuroplasticità del cervello si aprono nuove prospettive per la cura di alcuni disturbi della visione. Uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Pisa in collaborazione con Holly Bridge e Uzay E. Emir dell'Università di Oxford ha dimostrato che, grazie al neurotrasmettitore GABA, la corteccia visiva è capace di recuperare alcune sue funzionalità dopo un deficit: «La nostra ricerca ha provato che un breve periodo di esperienza visiva anormale è in grado di modificare la percezione visiva e i circuiti del cervello in soggetti umani adulti – spiegano Claudia Lunghi e Maria Concetta Morrone, entrambe docenti presso del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale e di ricerca traslazionale – Il sistema GABAergico può essere modulato farmacologicamente e quindi queste scoperte possono essere utilizzate per lo sviluppo futuro di strategie terapeutiche mirate a esaltare la neuroplasticità, come per esempio nel caso di danno cerebrale, o per il recupero della funzionalità visiva in disturbi della visione binoculare quali l'ambliopia, anche dopo il periodo critico».

Lunghi e Morrone Al fine di studiare i meccanismi alla base della neuroplasticità del sistema visivo nell'adulto, il gruppo di ricerca ha bendato un occhio a soggetti volontari adulti e ha utilizzato la spettroscopia di risonanza magnetica per misurare la concentrazione di GABA a livello della corteccia visiva prima e dopo il periodo di visione monoculare. Per quantificare la concentrazione di GABA al meglio, è stata utilizzata una macchina di risonanza magnetica a 7 Tesla, uno strumento grazie al quale è possibile misurare di proprietà del cervello che fino a poco tempo fa erano ottenibili solamente utilizzando metodi invasivi negli animali.

effetto sul GABALo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Current Biology, riporta che il cambiamento percettivo è proporzionale alla diminuzione del neurotrasmettitore inibitorio GABA (acido γ-aminobutirrico) a livello della corteccia visiva primaria: «La neuroplasticità, ovvero la capacità del sistema nervoso centrale di essere modificato dall'esperienza, è massima durante lo sviluppo, quello che si chiama periodo critico – continuano le due scienziate – Questa capacità di modificarsi da parte del sistema nervoso garantisce all'organismo di adattarsi all'ambiente esterno che cambia continuamente, e costituisce un vantaggio evolutivo. È importante che la neuroplasticità sia limitata dopo la chiusura del periodo critico per evitare fenomeni di mal adattamento. Per questo motivo, fino a poco tempo fa si riteneva che la corteccia visiva adulta non fosse affatto plastica».

«Lo studio che abbiamo realizzato dimostra la forte plasticità del cervello dell'adulto – concludono Lunghi e Morrone – e quindi la sua potenziale capacità di riorganizzarsi anche dopo una lesione invalidante. Il fatto che l'inibizione GABAergica sia modificata dall'esperienza visiva è importante, perché dimostra che la neuroplasticità nell'adulto è mediata da meccanismi neurali simili a quelli osservati negli animali durante lo sviluppo nella regolazione dei periodi critici».

Ne hanno parlato: 
Repubblica
Greenreport
HealthCare
Tirreno Pisa
Controcampus 
StampToscana

Sfruttare i segnali non verbali – come gli sguardi, i gesti e i movimenti corporei – per un insegnamento più efficace delle lingue straniere – anche con il supporto di materiale audiovisivo – è l'obiettivo di una ricerca condotta all'Università di Pisa che, con un approccio "multimodale", mira a valorizzare nella didattica le risorse non linguistiche che accompagnano la comunicazione. Il punto su questo filone di studi è stato fatto a Pisa in occasione di un workshop che si è svolto presso il dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, organizzato da Belinda Crawford, docente di Lingua inglese dell'Ateneo pisano, che coordina l'Unità di ricerca sui Corpora istituita recentemente al Centro Linguistico di Ateneo alla quale partecipano Silvia Bruti, Veronica Bonsignori, Gloria Cappelli, Silvia Masi, Sabrina Noccetti e Daniele Franceschi.

«Sulla scia dei profondi cambiamenti nel nostro modo di comunicare, che vede l'utilizzo di mezzi digitali sempre più sofisticati – spiega la professoressa Crawford - negli ultimi anni c'è stato un interesse crescente nella multimodalità non solo come tema di ricerca in vari contesti discorsivi, ma anche come approccio per rendere più efficace la didattica nell'ambito dell'insegnamento delle lingue. Attraverso l'uso dei materiali multimodali che catturano la comunicazione autentica e contestualizzata, gli apprendenti possono acquisire solide competenze linguistiche e pragmatiche, sfruttando segnali sia verbali sia non verbali».

Grazie allo sviluppo progressivo della comunicazione digitale, le risorse multimodali e multimediali che forniscono un input autentico, attuale e anche di grande appeal per gli studenti sono sempre più numerose. Basta pensare a video clip estratti da film, serie televisive, documentari, reality show o ai video disponibili sui siti dei media di informazione come la BBC o la CNN; oppure le OpenCourseWare lectures, lezioni universitarie disponibili gratuitamente tramite internet, come gli Yale Open Courses; o anche i TEDTalks, brevi conferenze su una vasta gamma di argomenti in varie discipline.

«Per fare un esempio – aggiunge la professoressa Crawford – per aiutare gli studenti a comprendere il significato del verbo frasale "crowd out" (escludere con forza) utilizzato durante una conferenza TedTalk, possiamo focalizzare l'attenzione sul gesto che accompagna le parole, cioè un movimento ampio del braccio verso l'esterno, che rappresenta visivamente il concetto a livello sia iconico sia metaforico. A livello della comprensione, la capacità di sfruttare i segnali non verbali è particolarmente importante quando l'input linguistico contiene elementi che spesso creano ostacoli, come espressioni idiomatiche, l'uso dell'umorismo, metafore, strategie retoriche che caratterizzano diverse situazioni comunicative e ambiti discorsivi».

La ricerca si colloca nelle recenti iniziative promosse dal Centro Linguistico di Ateneo che comprendono il Progetto CAP (Corpora audiovisivi plurilingui per lo sviluppo di percorsi didattici in autoapprendimento) e l'accordo recentemente stabilito con il Centro Linguistico dell'Università di Berkeley, in California, per la collaborazione allo sviluppo della Berkeley Language Center Library of Foreign Language Film Clips (LFLFC).

Venerdì 22 maggio parte "Libemus! I piaceri della tavola nella storia", una rassegna con conferenze, esposizioni, aperitivi e lezioni di cucina organizzati nei Musei dell'Università di Pisa. L'iniziativa, promossa dal Sistema Museale d'Ateneo, porterà i visitatori a scoperta della tavola nella storia, con degustazioni di piatti dell'epoca romana ed esposizioni di vasellame da tavola e da banchetto in uso nel periodo etrusco, greco e romano.

Il primo appuntamento è venerdì 22 maggio, alle ore 18.00, alla Gipsoteca di Arte Antica, in piazza S. Paolo all'Orto 20, con la conferenza "A cena da Trimalcione. Eccessi e stravaganze della mensa romana" tenuta da Chiara Tarantino. Nell'occasione sarà inaugurata l'esposizione temporanea "La dispensa degli antichi. Recipienti da cucina e servizi da tavola dalle collezioni dell'Antiquarium", a cura di Fulvia Donati, che sarà visitabile fino al 5 giugno (ingresso gratuito, visite guidate 2,50 euro, per prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Sabato 23 maggio, alle ore 18.00, l'appuntamento è all'Orto Botanico, in via Luca Ghini 13, dove Gianni Bedini terrà la conferenza "Botanica nel bicchiere: le piante degli aperitivi" e a seguire Lorenzo Zambini parlerà de "Le calorie dell'aperitivo". Seguirà un "Aperitivo all'Orto" con il Caffè Letterario Voltapagina.

Venerdì 12 giugno, alle ore 19.00, all'Istituto IPSSAR Matteotti, in via Garibaldi 194, si terrà la lezione di cucina e degustazione "Chiedilo ad Apicio. Alimenti e ricette degli antichi Romani", con Valerio Vittori e Chiara Tarantino. Le informazioni per partecipare alla lezione di cucina con degustazione – al costo di 35 euro – sono disponibili a sul sito web http://www.sma.unipi.it/it/eventi-e-news/item/102-libemus.html. Il corso potrà avere al massimo 25 partecipanti e sarà attivato con un minimo di 18. Per informazioni e iscrizioni, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o telefonare ai numeri 050 2213626 o 050 2213625.

languagesSfruttare i segnali non verbali – come gli sguardi, i gesti e i movimenti corporei – per un insegnamento più efficace delle lingue straniere – anche con il supporto di materiale audiovisivo – è l'obiettivo di una ricerca condotta all'Università di Pisa che, con un approccio "multimodale", mira a valorizzare nella didattica le risorse non linguistiche che accompagnano la comunicazione. Il punto su questo filone di studi è stato fatto a Pisa in occasione di un workshop che si è svolto presso il dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, organizzato da Belinda Crawford (nella foto in basso a sinistra) docente di Lingua inglese dell'Ateneo pisano, che coordina l'Unità di ricerca sui Corpora istituita recentemente al Centro Linguistico di Ateneo alla quale partecipano Silvia Bruti, Veronica Bonsignori, Gloria Cappelli, Silvia Masi, Sabrina Noccetti e Daniele Franceschi.

«Sulla scia dei profondi cambiamenti nel nostro modo di comunicare, che vede l'utilizzo di mezzi digitali sempre più sofisticati – spiega la professoressa Crawford - negli ultimi anni c'è stato un interesse crescente nella multimodalità non solo come tema di ricerca in vari contesti discorsivi, ma anche come approccio per rendere più efficace la didattica nell'ambito dell'insegnamento delle lingue. Attraverso l'uso dei materiali multimodali che catturano la comunicazione autentica e contestualizzata, gli apprendenti possono acquisire solide competenze linguistiche e pragmatiche, sfruttando segnali sia verbali sia non verbali».

Belinda Crawford Grazie allo sviluppo progressivo della comunicazione digitale, le risorse multimodali e multimediali che forniscono un input autentico, attuale e anche di grande appeal per gli studenti sono sempre più numerose. Basta pensare a video clip estratti da film, serie televisive, documentari, reality show o ai video disponibili sui siti dei media di informazione come la BBC o la CNN; oppure le OpenCourseWare lectures, lezioni universitarie disponibili gratuitamente tramite internet, come gli Yale Open Courses; o anche i TEDTalks, brevi conferenze su una vasta gamma di argomenti in varie discipline.

«Per fare un esempio – aggiunge la professoressa Crawford – per aiutare gli studenti a comprendere il significato del verbo frasale "crowd out" (escludere con forza) utilizzato durante una conferenza TedTalk, possiamo focalizzare l'attenzione sul gesto che accompagna le parole, cioè un movimento ampio del braccio verso l'esterno, che rappresenta visivamente il concetto a livello sia iconico sia metaforico. A livello della comprensione, la capacità di sfruttare i segnali non verbali è particolarmente importante quando l'input linguistico contiene elementi che spesso creano ostacoli, come espressioni idiomatiche, l'uso dell'umorismo, metafore, strategie retoriche che caratterizzano diverse situazioni comunicative e ambiti discorsivi».

La ricerca si colloca nelle recenti iniziative promosse dal Centro Linguistico di Ateneo che comprendono il Progetto CAP (Corpora audiovisivi plurilingui per lo sviluppo di percorsi didattici in autoapprendimento) e l'accordo recentemente stabilito con il Centro Linguistico dell'Università di Berkeley, in California, per la collaborazione allo sviluppo della Berkeley Language Center Library of Foreign Language Film Clips (LFLFC).

Martedì, 19 Maggio 2015 09:30

Arriva in commercio il pomodoro SuperBio

pomodoro canestrino superbioE' appena arrivato in commercio il pomodoro SuperBio prodotto dall'azienda orto vivaistica l'Ortofruttifero di Arena Metato (Pisa) e frutto di una ricerca multidisciplinare coordinata dalla professoressa Manuela Giovannetti del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa e pubblicata sulla rivista scientifica internazionale "British Journal of Nutrition".

Le piantine coltivate per il 2015 sono 10.000 e saliranno a 70.000 il prossimo anno. Il segreto del pomodoro SuperBio è il particolare tipo di simbiosi chiamata "micorriza" che si instaura tra le radici delle piante e alcuni microrganismi benefici del suolo. Lo studio condotto dai ricercatori dell'Ateneo pisano ha dimostrato che il pomodoro SuperBio contiene concentrazioni più elevate di calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%), oltre ad un maggior livello licopene (18,5%). Le due varietà testate e prodotte dall'azienda l'Ortofruttifero ora in commercio sono il pomodoro canestrino di Lucca e il pomodoro pisanello.

"I pomodori prodotti da piante coltivate biologicamente e con i loro microrganismi simbionti – ha detto Manuela Giovannetti – mostrano anche un più elevato potere anti-estrogenico, e rappresentano un esempio di produzione ecologica e sostenibile del cibo, capace di ridurre l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ottenendo cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori".

Ne hanno parlato:
La Nazione - Pisa
La Nazione - Viareggio
Nazione.it
Il Tirreno - Pisa
InToscana.it
Greenreport.it
WineNews.it
PisaInformaFlash.it
GoNews.it
Luccaindiretta.it
LuccaOnLine.it
AskaNews.it
AgenziaImpress.it
StampToscana.it

Martedì, 19 Maggio 2015 09:29

Arriva in commercio il pomodoro SuperBio

E' appena arrivato in commercio il pomodoro SuperBio prodotto dall'azienda orto vivaistica l'Ortofruttifero di Arena Metato (Pisa) e frutto delle ricerche coordinate dalla professoressa Manuela Giovannetti del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Le piantine coltivate per il 2015 sono 10.000 e saliranno a 70.000 il prossimo anno. Il segreto del pomodoro SuperBio è il particolare tipo di simbiosi chiamata "micorriza" che si instaura tra le radici delle piante e alcuni microrganismi benefici del suolo. Lo studio condotto dai ricercatori dell'Ateneo pisano ha dimostrato che il pomodoro SuperBio contiene concentrazioni più elevate di calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%), oltre ad un maggior livello licopene (18,5%). Le due varietà testate e prodotte dall'azienda l'Ortofruttifero ora in commercio sono il pomodoro canestrino di Lucca e il pomodoro pisanello.

Giovedì 21 maggio alle 21, al Cinema Teatro Lux in piazza Santa Caterina a Pisa va in scena "Siamo quello che mangiamo? Il cibo tra natura e cultura", una conferenza spettacolo che fa parte del ciclo di incontri progetto "Pisa verso EXPO 2015" organizzato dal Centro Nutrafood dell'Università di Pisa.
Una serata fra letture, racconti, poesie, immagini e musica nata da un'idea di Manuela Giovannetti e Alfonso Maurizio Iacono. Sul palco anche Roberto Scarpa, Renzo Boldrini e Luca Morelli per la musica. I brani scelti offriranno visioni del cibo tra il comico, il tragico, il surreale e l'ironico con l'intento di suscitare emozioni, dubbi e domande su noi stessi e sul nostro rapporto con il corpo e con l'alimentazione, raccontando il rapporto che i popoli e gli individui hanno istituito con il mangiare e il bere. La conferenza spettacolo è a ingresso libero ma è necessario prenotarsi scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Dopo una breve malattia è scomparsa nella notte tra 14 e 15 maggio Daniela Meucci, una delle anime del cineclub Arsenale. Fin dal 1982, insieme alla "fami­glia" del cine­club (pre­miato dalla Fice a Man­tova nel 2014 come miglior sala d'essai ita­liana dell'anno), Daniela Meucci ha ideato e con­dotto – accanto alla pro­gram­ma­zione quo­ti­diana – cen­ti­naia di incon­tri con regi­sti, autori, arti­sti, pro­mosso ini­zia­tive di impe­gno civile e sociale, costruito una rete fit­tis­sima di col­la­bo­ra­zioni col ter­ri­to­rio, le asso­cia­zioni, la scuola, l'università. Ha saputo, insomma, creare occa­sioni pre­ziose di pen­siero e di incon­tro, segnate dal suo stile sobrio e schivo e dalla sua ele­gante essenzialità.
L'Università di Pisa partecipa al lutto per la scomparsa di Daniela Meucci e vuole ricordarla con questo breve testo scritto dalla professoressa Maria Antonella Galanti

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Meucci DanielaDaniela Meucci era tra i fondatori del Cinema Arsenale e nel tempo ha continuato a organizzarne e animarne le iniziative. L'Arsenale è un luogo caro a chi ama il cinema, perché da tanti anni rende possibile visionare anche film destinati a non circolare o a passare inosservati, affiancando alle proiezioni occasioni di riflessione interessanti e coinvolgenti. L'Arsenale è un luogo importante, a Pisa, per un ulteriore motivo: perché il suo pubblico è da sempre costituito in larga misura anche dagli studenti del nostro Ateneo.
Con Daniela Meucci sono state molte le collaborazioni per rassegne o singoli film; film certamente non di cassetta o dal sicuro successo in termini di biglietti, quanto piuttosto in sintonia rispetto a qualche iniziativa culturale dell'Università. Molti ricorderanno il suo carattere schivo e i suoi modi a volte un po' asciutti. Chi la conosceva da più lungo tempo, invece, non può che ripensare con gratitudine alla passione e al calore che profondeva nell'impegno per la diffusione della cultura cinematografica nella nostra città, soprattutto in riferimento alle giovani generazioni di studenti.

Maria Antonella Galanti
Prorettore per i Rapporti con il Territorio

Sabato 16 maggio è Notte dei Musei anche all'Università di Pisa e il Sistema Museale di Ateneo aderisce con aperture straordinarie, visite guidate e tante iniziative per tutti.
Al Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei 9) alle 18.00 c'è l'inaugurazione della mostra "Rose & Rose" con visita gratuita fino alle 23.30 di tutte le esposizioni in corso. Al Museo di Storia Naturale (Via Roma 79, Calci) alle 15.00 si inaugura la mostra di Riccardo Guasco "IN/PRINTING Il comportamento animale tra Scienza e Arte" e dalle 21.00 alle 24.00 apertura straordinaria e visite libere. Nella Gipsoteca di Arte Antica (Piazza S. Paolo all'Orto 20) dalle 20.00 alle 24.00 "Storie di uomini e di Dei": visite guidate tematiche e aperitivo al museo. Le Collezioni Egittologiche (Via S. Frediano 12) sono aperte dalle 21.00 alle 23.00 con visite guidate per scoprire una delle più ricche collezioni di antichità egiziane della Toscana. Ricco anche il programma del Museo degli Strumenti per il Calcolo (Via Bonanno Pisano 2/B - area vecchi macelli) aperto dalle 20.00 alle 24.00: oltre alle visite guidate "Divulgazione della scienza nel Settecento" alla collezione di strumenti di fisica della Sala Pacinotti, si parlerà anche, con giochi e simulazioni, di Vito Volterra, matematico, laureato e docente a Pisa, nonché pioniere nello studio dei modelli degli ecosistemi.

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