Nasce a Pisa il master per formare il data scientist
Si chiuderanno il 28 novembre le iscrizioni al nuovo master di secondo livello in Big Data Analytics & Social Mining, frutto della collaborazione tra l'Università di Pisa e il CNR, le cui lezioni partiranno a febbraio del 2015 e dureranno un anno. Basato sull'esperienza e sui progetti sviluppati all'interno del laboratorio SoBigData, che vede appunto riuniti studiosi delle due prestigiose istituzioni, il master è stato presentato in Rettorato dal direttore Dino Pedreschi, dal coordinatore del SoBigData Lab, Fosca Giannotti, e dai ricercatori del laboratorio, Anna Monreale, Claudio Lucchese e Maurizio Tesconi. Erano inoltre presenti il prorettore vicario dell'Ateneo, Nicoletta De Francesco, il direttore del dipartimento di Informatica, Franco Turini, e il presidente dell'Area del Cnr di Pisa e direttore dell'IIT-CNR, Domenico Laforenza. In rappresentanza delle numerose aziende e degli enti che a vario titolo collaborano con il SoBigData Lab – tra i quali ISTAT, ENEL, Wind, Octo Telematics, Coop, Tiscali, il "Sole 24 Ore", BNova, Almaviva - all'incontro ha partecipato il dottor Walter Fabbri, dell'IT Officer dell'Unicoop Tirreno Scrl.
Tra le primissime e più innovative iniziative del genere nel panorama universitario italiano, il master in "Big Data Analytics & Social Mining" è rivolto ai laureati magistrali in qualunque disciplina e mira a formare la figura professionale del "data scientist", la più interessante del XXI secolo secondo "The Economist". "Lo scienziato dei dati – ha sintetizzato il professor Pedreschi (nella foto in basso a destra) - deve avere almeno tre competenze specifiche. La prima è sapere gestire, acquisire, organizzare ed elaborare dati. La seconda è sapere come estrarre conoscenza dai dati. La terza capacità è lo storytelling, il sapere comunicare a tutti, con diverse forme di rappresentazione, le storie suggerite dai dati". Il "data scientist" è insomma una figura emergente e preziosa che unisce le competenze dell'informatico, dello statistico e del narratore, al fine di estrarre le pepite d'oro nascoste sotto le montagne dei Big Data. Il tutto entro una forte dimensione etica, perché un uso distorto dei Big data può porre a rischio la nostra libertà e i nostri diritti.
I Big Data sono, infatti, le briciole digitali che le attività umane lasciano per effetto del nostro uso quotidiano delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Briciole che registrano la realtà dei comportamenti individuali e collettivi con una scala e precisione senza precedenti. Questi strumenti stanno rivoluzionando la scienza e il business e diventando la materia prima dei prossimi cambiamenti economici e sociali: aiuteranno i governi ad attuare politiche più efficaci e le persone a migliorare la qualità della loro vita, così come aiuteranno le aziende a progettare prodotti migliori e a creare nuovi modelli di business. Per trasformare questi vasti oceani di dati disordinati in conoscenza organizzata sarà indispensabile poter contare su un numero sempre più elevato di professionisti qualificati, che oggi sono invece largamente insufficienti. Il master pisano in "Big Data Analytics & Social Mining" è nato proprio per rispondere a questa esigenza.
Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
InToscana.it
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it
In arrivo SEAS, il software gratuito per la diagnosi energetica degli edifici
La diagnosi energetica degli edifici si potrà realizzare presto con l'ausilio di un software professionale, completamente gratuito, nato dalla collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell'Università di Pisa e l'ENEA. SEAS, questo il nome dell'applicativo, è frutto del lavoro svolto nell'ambito dell'Accordo di Programma tra Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ed ENEA per la Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale.
SEAS è un software con interfaccia grafica flessibile e user-friendly, per eseguire audit energetici degli edifici. Sarà destinato all'analisi di edilizia residenziale, uffici, scuole e degenze ospedaliere, svolgendo il calcolo dei fabbisogni dei vettori energetici per i servizi di riscaldamento (esclusi gli impianti a tutt'aria), la produzione di acqua calda sanitaria, l'illuminazione e così via. I sistemi che utilizzano fonti rinnovabili implementati sono gli impianti solari termici, gli impianti fotovoltaici, le pompe di calore, i generatori a biomassa. Un'ulteriore routine permette di svolgere l'analisi costi-benefici dei possibili interventi di retrofit energetico proposti dall'auditor.
La procedura di calcolo per la diagnosi energetica degli edifici eseguita da SEAS è aggiornata alle più recenti normative tecniche del settore, con integrazioni e correzioni necessarie per adattare nel migliore dei modi i risultati alla reale gestione dei locali effettuata dall'utenza.

L'interfaccia grafica consente un'intuitiva conduzione della simulazione da parte dell'auditor. La flessibilità nelle possibilità di inserimento dei dati e soprattutto la disponibilità dell'opzione di suddivisione dell'edificio in zone funzionali, ciascuna con le sue caratteristiche tecniche e di utilizzo, permette di simulare praticamente qualsiasi configurazione di sistema edificio-impianto.
"Le caratteristiche del software - ha detto Walter Grassi, professore ordinario di Fisica tecnica industriale e coordinatore del progetto di ricerca per l'Università di Pisa - lo rendono uno strumento idoneo a rispondere alle richieste provenienti dalle direttive dell'Unione Europea e a una domanda di mercato per l'efficienza energetica in continua crescita, in modo particolare per il segmento dell'efficienza energetica nella pubblica amministrazione.
L'ENEA sta mettendo SEAS a disposizione di tutti gli operatori pubblici e privati che operano nel settore. Il team che ha realizzato il software suddetto è costituito dagli ingegneri Daniele Testi, vice coordinatore del progetto (in attesa di prendere servizio come professore associato), Paolo Conti, Davide Della Vista, Elena Menchetti (Energy Manager dell'Università di Pisa) e Eva Schito. Lo stesso gruppo, cui si è aggiunto l'ingegner F. Leccese, ha recentemente redatto un ebook sulle nuove norme UNI TS 11300:2014, pubblicato dall'Editore Maggioli.
Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it
PisaInformaFlash.it
GreenReport.it
50Canale.tv
Daniele Gorgone Trio, featuring Roberto Gatto in concerto
Mercoledì 26 Novembre 2014 dalle 21:30 alle 23:30 si tiene al Lumiere, in vicolo del Tidi, il concerto del Daniele Gorgone Trio, featuring Roberto Gatto, organizzato dall'associazione "Isola Jazz", con il Patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Università Di Pisa.
Ingresso gratuito.
Daniele Gorgone - pianoforte
Roberto Gatto - batteria
Matteo Anelli - contrabbasso
Un trio dove tradizione e modernità si fondono, costituito dal pianista toscano Daniele Gorgone, che vanta già collaborazioni e incisioni discografiche con star internazionali del jazz (Scott Hamilton, Dave Schnitter, Jesse Davis, Flavio Boltro e molti altri) e vincitore di vari concorsi nazionali di jazz, supportato dalla batteria di uno dei maestri internazionali della musica afroamericana, Roberto Gatto, eletto miglior batterista jazz italiano diversi anni di fila a partire dagli anni ottanta, con incisioni discografiche con musicisti del calibro di Chet Baker, Pat Metheny, Joe Zawinul e molti altri, e dal giovane talentuoso contrabbassista pisano Matteo Anelli. In repertorio rivisitazione di standards poco trafficati e originali di Gorgone.
Leggi i dettagli sul sitoInfo
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Luigi Martinale 6tet in concerto
Mercoledì 12 Novembre 2014 dalle 21:30 alle 23:30 si tiene al Lumiere, in vicolo del Tidi, il concerto del Luigi Martinale 6tet, organizzato dall'associazione "Isola Jazz", con il Patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Università Di Pisa.
Ingresso gratuito
Luigi Martinale, pianoforte e composizione
Tino Tracanna, sax soprano e tenore
Alberto Mandarini, tromba e flicorno
Giancarlo Maurino, flauto e sax alto
Mauro Battisti, contrabbasso
Paolo Franciscone, batteria
La potenza espressiva di un sestetto, con una front line di tre illustri solisti della scena nazionale italiana, supportati da una sezione ritmica solida e fantasiosa, è la principale caratteristica del nuovo gruppo di Luigi Martinale, che firma una nuova serie di composizioni originali. Un gruppo di musicisti che macina groove trascinanti, collettivi dal forte impatto emozionale, oasi di lirismo poetico, in una scrittura contemporanea radicata nella più pura tradizione jazzistica.
Info
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La sonda Rosetta sbarca sulla cometa Churyumov-Gerasimenko
Dopo più di 10 anni di viaggio, la sonda Rosetta sbarca sulla cometa Churyumov-Gerasimenko e il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa organizza una conferenza e una diretta per seguire l'evento. L'appuntamento è mercoledì 12 novembre, a partire dalle ore 18, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dove Pierre Henri del CNRS (Francia), ex-dottorando a Pisa e attualmente co-investigatore di un esperimento a bordo della sonda Rosetta, presenterà la missione e i suoi obiettivi scientifici. Seguirà la trasmissione in diretta dell'evento organizzato dal centro operativo dell'ESA, durante il quale saranno mostrate le prime immagini riprese dal lander. L'avvenimento, organizzato dal professor Francesco Califano del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, è di particolare rilevanza perché sarà la prima volta che un veicolo costruito dall'uomo tenterà di atterrare su una cometa.
Rosetta è una missione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) con partecipazione dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) dedicata all'esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare. Il suo obiettivo primario è quello di seguire la cometa Churyumov-Gerasimenko durante parte della sua orbita attorno al Sole e di studiarla da vicino. Dopo il lancio in marzo 2004 e più di dieci anni di viaggio, Rosetta ha finalmente raggiunto la cometa in agosto 2014. L'obiettivo scientifico principale della missione è la comprensione dell'origine delle comete, che fanno parte dei corpi più antichi del Sistema Solare. L'esplorazione della cometa consiste nella caratterizzazione del nucleo e della chioma, la determinazione delle loro proprietà dinamiche, lo studio della morfologia e della composizione per ottenere informazioni preziose sulle origini del Sistema Solare.
Rosetta è composta da una navicella che seguirà la cometa nel suo viaggio attorno al Sole e da un lander, chiamato Philae, che studierà il nucleo cometario dalla superficie. Il prossimo 12 novembre la sonda Rosetta rilascerà il lander Philae, che una volta atterrato, eseguirà delle analisi chimico-fisiche del nucleo e ne studierà la struttura interna. La navicella rimarrà attorno alla cometa per seguire l'evoluzione della sua attività durante l'avvicinamento al Sole fino all'estate 2015 e poi durante l'allontanamento fino a fine 2015.
(Copyright Spacecraft: ESA/ATG medialab; Comet image: ESA/Rosetta/NAVCAM)
L’Università di Pisa entra nel Consiglio europeo per le lingue
L'Università di Pisa, rappresentata dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, è ufficialmente entrata a far parte del Consiglio Europeo per le Lingue (CEL). Creato nel 1997 col sostegno dell'allora Direzione Generale XXII della Commissione Europea, il CEL è un'associazione permanente che ha lo scopo di incrementare quantitativamente e qualitativamente la conoscenza delle lingue e delle culture in Europa e al di là dei confini europei.
I continui processi di espansione, integrazione e globalizzazione determinano mutamenti rapidi e costanti all'interno della comunità europea, ponendo un'esigenza massiccia e senza precedenti di politiche e azioni efficaci che favoriscano la comunicazione interculturale e interlinguistica. In questo contesto, il Consiglio Europeo ha riunito i massimi specialisti internazionali nel settore delle politiche linguistiche per sostenere le infrastrutture linguistiche dell'Europa unita e promuovere l'apprendimento e la diffusione delle lingue.
Interlocutore privilegiato della Commissione Europea, Il CEL ha rapporti con le università e istituzioni più prestigiose, mediando a vari livelli per gestire, creare e anticipare il futuro linguistico dell'Europa: «Essere membri del CEL è un'opportunità importante per il nostro Ateneo - spiega la professoressa Marcella Bertuccelli, direttore del Centro Linguistico e rappresentante del dipartimento all'interno del Consiglio Europeo per le Lingue - Lavoreremo infatti fianco a fianco con colleghi che operano nel settore delle politiche linguistiche, con la possibilità di suggerire linee di sviluppo e partecipare a progetti sull'apprendimento e l'insegnamento delle lingue per lo studio e per il lavoro, sulla traduzione e l'interpretariato, sulla qualità dell'addestramento linguistico a tutti i livelli scolastici, sul ruolo delle università nelle politiche linguistiche europee».
Il primo appuntamento è per il forum biennale, che si svolgerà a Bruxelles il 4 e 5 dicembre, sul tema "Which language policy for Europe?". Il forum è introdotto da Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, con una relazione su "Some Lessons from five Years EU Council Presidency". In quell'occasione saranno presentati e discussi i risultati dei gruppi di lavoro attualmente attivi sui progetti europei in ambito linguistico.
L’Università di Pisa entra nel Consiglio europeo per le lingue
L'Università di Pisa, rappresentata dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, è ufficialmente entrata a far parte del Consiglio Europeo per le Lingue (CEL). Creato nel 1997 col sostegno dell'allora Direzione Generale XXII della Commissione Europea, il CEL è un'associazione permanente che ha lo scopo di incrementare quantitativamente e qualitativamente la conoscenza delle lingue e delle culture in Europa e al di là dei confini europei.
I continui processi di espansione, integrazione e globalizzazione determinano mutamenti rapidi e costanti all'interno della comunità europea, ponendo un'esigenza massiccia e senza precedenti di politiche e azioni efficaci che favoriscano la comunicazione interculturale e interlinguistica. In questo contesto, il Consiglio Europeo ha riunito i massimi specialisti internazionali nel settore delle politiche linguistiche per sostenere le infrastrutture linguistiche dell'Europa unita e promuovere l'apprendimento e la diffusione delle lingue.
Interlocutore privilegiato della Commissione Europea, il CEL ha rapporti con le università e istituzioni più prestigiose, mediando a vari livelli per gestire, creare e anticipare il futuro linguistico dell'Europa: «Essere membri del CEL è un'opportunità importante per il nostro Ateneo - spiega la professoressa Marcella Bertuccelli, direttore del Centro Linguistico e rappresentante del dipartimento all'interno del Consiglio Europeo per le Lingue - Lavoreremo infatti fianco a fianco con colleghi che operano nel settore delle politiche linguistiche, con la possibilità di suggerire linee di sviluppo e partecipare a progetti sull'apprendimento e l'insegnamento delle lingue per lo studio e per il lavoro, sulla traduzione e l'interpretariato, sulla qualità dell'addestramento linguistico a tutti i livelli scolastici, sul ruolo delle università nelle politiche linguistiche europee».
Il primo appuntamento è per il forum biennale, che si svolgerà a Bruxelles il 4 e 5 dicembre, sul tema "Which language policy for Europe?". Il forum è introdotto da Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, con una relazione su "Some Lessons from five Years EU Council Presidency". In quell'occasione saranno presentati e discussi i risultati dei gruppi di lavoro attualmente attivi sui progetti europei in ambito linguistico.
La sonda Rosetta sbarca su una cometa: al Polo Fibonacci la diretta dell’evento
Dopo più di 10 anni di viaggio, la sonda Rosetta sbarca sulla cometa Churyumov-Gerasimenko e il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa organizza una conferenza e una diretta per seguire l'evento. L'appuntamento è mercoledì 12 novembre, a partire dalle ore 18, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dove Pierre Henri del CNRS (Francia), ex-dottorando a Pisa e attualmente co-investigatore di un esperimento a bordo della sonda Rosetta, presenterà la missione e i suoi obiettivi scientifici. Seguirà la trasmissione in diretta dell'evento organizzato dal centro operativo dell'ESA, durante il quale saranno mostrate le prime immagini riprese dal lander. L'avvenimento, organizzato dal professor Francesco Califano del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, è di particolare rilevanza perché sarà la prima volta che un veicolo costruito dall'uomo tenterà di atterrare su una cometa.
Rosetta è una missione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata all'esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare. Il suo obiettivo primario è quello di seguire la cometa Churyumov-Gerasimenko durante parte della sua orbita attorno al Sole e di studiarla da vicino. Dopo il lancio in marzo 2004 e più di dieci anni di viaggio, Rosetta ha finalmente raggiunto la cometa in agosto 2014. L'obiettivo scientifico principale della missione è la comprensione dell'origine delle comete, che fanno parte dei corpi più antichi del Sistema Solare. L'esplorazione della cometa consiste nella caratterizzazione del nucleo e della chioma, la determinazione delle loro proprietà dinamiche, lo studio della morfologia e della composizione per ottenere informazioni preziose sulle origini del Sistema Solare.
Rosetta è composta da una navicella che seguirà la cometa nel suo viaggio attorno al Sole e da un lander, chiamato Philae, che studierà il nucleo cometario dalla superficie. Il prossimo 12 novembre la sonda Rosetta rilascerà il lander Philae, che una volta atterrato, eseguirà delle analisi chimico-fisiche del nucleo e ne studierà la struttura interna. La navicella rimarrà attorno alla cometa per seguire l'evoluzione della sua attività durante l'avvicinamento al Sole fino all'estate 2015 e poi durante l'allontanamento fino a fine 2015.
Per maggiori informazioni:
http://www.asi.it/it/attivita/sistema_solare/rosetta/
http://blogs.esa.int/rosetta/
Dal Sud America a Pisa, gli studenti “Inclinados” conquistano la città della Torre pendente
Con le loro bandiere hanno composto la carta geografica del Sud America nel cortile del rettorato, salutando così l'Università di Pisa che li ospiterà per due anni. Sono i ragazzi di "Inclinados hacia América Latina", il progetto promosso direttamente dall'Ateneo per gli studenti di paesi latinoamericani, che per il terzo anno consecutivo arrivano in città per frequentare un corso di laurea magistrale. I ragazzi – oltre una trentina – provengono da Perù, Messico, Costa Rica, Argentina, Colombia, Venezuela, Honduras, Brasile, Cile e, per la prima volta, da Cuba. Grazie a una borsa di studio e altre agevolazioni, potranno seguire le lezioni nei vari dipartimenti e frequentare un corso di italiano al CLi, seguiti da una tutor madrelingua, Belkis Hernández, in servizio presso l'International Office del rettorato. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato alcuni di loro e ci siamo fatti raccontare le loro storie.
Il primo degli "Inclinados" arrivato ormai due anni fa è Guillermo Gardella, 27 anni, argentino di Cordoba, già laureato in Economia, che ha scelto di venire a Pisa per seguire il corso in "Banca, finanza aziendale e mercati finanziari": «Dopo la laurea all'Università nazionale di Cordoba avevo voglia di fare un'esperienza all'estero – dice Guillermo – Ad aprile 2012 ho scoperto l'esistenza del progetto promosso dall'Università di Pisa visitando l'Expò EuroPosgrados, una fiera argentina dedicata alle università europee, e dopo pochi mesi sono arrivato qua. Nel mio Paese non c'è la possibilità di frequentare un corso in Finanza in una università pubblica e Pisa mi ha dato anche questa opportunità». Guillermo, il cui bisnonno era originario di Genova ed emigrato in Argentina nei primi del Novecento, deve sostenere ancora quattro esami e probabilmente entro luglio conseguirà la sua laurea italiana: «Pisa mi ha accolto molto bene e il mio desiderio sarebbe rimanere qua e trovare un lavoro nel settore bancario e finanziario. Anche perché da poco mi ha raggiunto la mia ragazza Pilar, una dei nuovi "Inclinados" argentini – in tutto siamo 5 – che studieranno qua per due anni».
Dal Messico, per ora, l'unica arrivata è Diana Carmona che, per sdrammatizzare, si è presentata con un paio di baffoni neri tipici del suo paese. La ragazza ha 27 anni, è laureata in Chimica farmaceutica e Biologia nel campus di Tabasco della Universidad Autónoma de Guadalajara, e qui sta frequentando il secondo anno del corso in Biosicurezza e qualità degli alimenti: «Sono stati alcuni studenti pisani in Erasmus a Madrid a parlarmi del progetto "Inclinados" ed è così che ho deciso di venire qui – racconta Diana – A Pisa mi sono ambientata molto bene, abito con quattro ragazze italiane e frequento il corso di lingua al CLi». Alla domanda su cosa le manca di più del Messico, Diana risponde senza esitazione "il cibo piccante!", anche se ci tiene a sfatare alcuni miti sul suo Paese: «Mi piacerebbe far sapere a tutti gli italiani che il chili con carne e il burrito non sono tipici messicani – li hanno inventati gli americani - che non portiamo il sombrero e che non siamo così pigri come di solito veniamo descritti».
Tutti le chiedono come ha fatto a lasciare il mare e il clima dei Caraibi, ma Susan Velasquez, 36 anni, di San José in Costa Rica, non ha dubbi: «Sognavo l'Italia da molto tempo e il progetto "Inclinados", scovato su internet, mi ha dato un lasciapassare per arrivare qua». In Costa Rica Susan lavorava già da otto anni come psicologa per il Ministero delle Politiche sociali ma, con un'aspettativa di due anni, potrà specializzarsi a Pisa studiando Psicologia clinica e della salute: «Sono arrivata due mesi fa ma mi sento già a casa – racconta Susan – Certo, mi mancano il sole, il clima caldo e il cibo caraibico, come il black beans and rice, la banana verde e la zuppa di fagioli, ma sono entusiasta di fare questa esperienza e sono sicura che a Pisa mi troverò benissimo». Del Costa Rica Susan ci tiene a ricordare alcune caratteristiche, forse poco conosciute: «Il nostro è un Paese con due oceani, dove non esiste l'esercito perché siamo una nazione pacifica e dove tutte le risorse vengono investite nelle politiche sociali, nell'educazione, nella salute. Queste sono le cose più belle del mio Paese».
La vera sorpresa del progetto "Inclinados" di quest'anno è Yanoski Mesa Ilizastegui, studente di 33 anni che viene da Cuba, probabilmente il primo in assoluto all'Università di Pisa. Yanoski, laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni ed elettronica, lavorava all'Habana, a capo di un piccolo gruppo in un'azienda del settore dell'ICT che forniva servizi internet in particolare a hotel e strutture turistiche. In Italia è potuto arrivare grazie a un amico italiano di suo padre, originario di Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa, che ha garantito per lui, e così Yanoski ha potuto iscriversi alla laurea magistrale in Ingegneria elettronica: «Uscire dal mio Paese è molto difficile, ma non impossibile – spiega lo studente – servono una motivazione, molti documenti e ovviamente un sostegno economico. Se sono arrivato qui a Pisa, dove c'è una università bellissima e gente bellissima, è grazie all'amico di mio padre e al progetto "Inclinados", che offre molte agevolazioni per stare qua». Tra poco Yanoski si trasferirà in un appartamento con altri tre italiani e potrà conoscere da vicino le abitudini di vita dei suoi coetanei: «Quando sono arrivato qui le persone mi sembravano molto fredde e distaccate, ma poi ho capito che era solo un modo diverso di porsi con gli altri rispetto a noi cubani». Cresciuto in un paese comunista, con un embargo che dura dagli anni cinquanta, abituato a sfruttare al massimo le poche risorse che ci sono, Yanoski è rimasto molto sorpreso dal modo "consumistico" di vivere la vita in Italia. Belkis, la tutor degli studenti, ha raccontato che Yanoski è stato l'unico degli studenti latinoamericani a consegnare la documentazione in formato digitale, rimanendo stupito di come qui viene "sprecata" la carta: «Da noi non si spreca niente – commenta il ragazzo – e con solo una piccola parte delle risorse che avete qui, a Cuba si potrebbe fare tantissimo». Alla domanda se qui a Pisa si sente solo, Yanoski risponde con una frase che contiene tutto l'orgoglio cubano: «Io non mi sento solo, da noi si dice che "un cubano può più che un esercito unito"».
'Il doppio sguardo' in mostra a Calci
Patrocinata dal Comuni di Pisa e di Calci, organizzata e ospitata dall'Università di Pisa nella sede espositiva del Museo di Storia Naturale di Calci, sabato 8 novembre è stata inaugurata la mostra "Il doppio sguardo. La frammentazione del cosciente", di Mauro e Michele da Caprile, rispettivamente pittore e fotografo, padre e figlio.
Pubblichiamo di seguito l'introduzione alla mostra, che resterà aperta fino al 10 dicembre, scritta dall'architetto e docente esterno dell'Ateneo, Andrea Bulleri, sul tema "Riflessione sull'urbanesimo contemporaneo".
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La mostra "Il doppio sguardo. La frammentazione del cosciente" propone due visioni (anche generazionali) a confronto sul tema della identificazione e riconoscibilità urbana. Pitture e rielaborazioni digitali propongono una consolatoria rappresentazione oggettiva dei luoghi profondamente simbolica: materializzando scenari metafisici intrisi di una malinconia dolente, in cui il senso di perdita e straniamento è definitivo. Gli edifici e le pareti divengono teatro allegorico, sono distorti nell'impasto cromatico dei pixel: l'umanità è assente e quando si manifesta assume sembianze oniriche o le fattezze artificiali di una bambola. La nostra coscienza frammentata nega ogni possibile radicamento. I luoghi mantengono un loro innegabile carattere, senza la presenza dei loro artefici. Il fascino generato dal loro degrado conduce ad una dimensione naturale pronta a riprendere il sopravvento: permane una speranza, mista a disincanto, verso un'ineludibile dimensione ciclica che rimanda ad Hesse.
Negli scatti fotografici proposti il distacco emotivo si dissolve in istantanee che esplorano un paesaggio urbano trascurato, senza progetto, senza prospettive: ormai precluso appare ogni possibile riavvicinamento con la natura. La presenza dell'uomo è costante discreta e problematica: anima spazi privi di ogni connotazione qualificativa.
Mauro (1935) e Michele (1970) da Caprile, padre e figlio, pittore e fotografo, definiscono due diverse dimensioni esistenziali, due differenti prospettive che discendono dalla medesima consapevolezza dell'irrimediabile frammentazione di ogni codice storico identificativo. La città generica cresce quando la città storica si irrigidisce, cristallizzandosi nella sua immagine stereotipata. L'immagine è consumata così come lo era lo spazio. Si assiste alla messa in scena della città e dell'immaginario della città stessa (Las Vegas), alla celebrazione rituale del suo doppio parodistico ed iperbolico. Ormai consumato appare il passaggio da "funzione" a "finzione". La città sembra adagiarsi sempre più su una rete infrastrutturale di comunicazione e trasporti allargata ed estesa. Il "passeggero", caratterizzato solo dalla sua destinazione, prevale sul "visitatore", che ancora ha la possibilità di definire un percorso. Il "visitatore" sembra aver preso il posto del "civis". La codificazione omologante di un sistema di informazioni, necessarie per garantire l'orientamento, ha sostituito il linguaggio. La "segnaletica" ha svuotato di senso i "segni".
Andrea Bulleri
docente esterno di Composizione Architettonica