Il presidente dell’Istat a Pisa per parlare di benessere equo e sostenibile
"Il Benessere Equo e Sostenibile: nuove sfide per la statistica e la politica" è il titolo del seminario che il professore Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, terrà il 24 aprile alle 11,30 nella sala conferenze del Polo Piagge dell'Università di Pisa.
Al centro dell'incontro l'idea di benessere, un concetto che cambia secondo tempi, luoghi e culture e che non può quindi essere stabilito univocamente, ma solo attraverso un processo che coinvolga i diversi attori sociali. Proprio per questo il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, un organo di rilievo costituzionale al quale partecipano rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e del terzo settore, e l'Istat hanno unito le proprie forze per giungere alla definizione di un insieme condiviso di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del nostro Paese, i cosiddetti BES, cioè gli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile. Non un singolo indicatore dunque ma un complesso, e pressoché unico al mondo, insieme di 134 parametri che descrivono i 12 domini del benessere - dall'istruzione, al lavoro, passando per le relazioni sociali e il paesaggio. Gli indicatori selezionati aspirano a divenire una sorta di "Costituzione statistica", cioè un riferimento costante e condiviso dalla società italiana in grado di segnare la direzione del progresso che la medesima società vorrebbe realizzare.
L'incontro con il professore Enrico Giovannini fa parte del ciclo di appuntamenti del mercoledì organizzati dal Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa.
Luca Telese in aula per parlare di giornalismo ai tempi di Twitter
Mercoledì 24 aprile, alle ore 14.15, il corso di Diritto dell'Informatica del dipartimento di Economia e Management ospiterà il noto giornalista e scrittore Luca Telese, che interverrà sul tema "Giornalismo e comunicazione ai tempi di Twitter". L'incontro si terrà nell'Aula 5 del dipartimento di Economia e Management, in via Cosimo Ridolfi 10, e sarà trasmesso in diretta streaming su Radioeco.it, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa.
La prepotente diffusione delle tecnologie e la rapidità della circolazione dell'informazione, priva di filtri, ha sicuramente determinato un nuovo modo, per il giornalista, di "fare notizia", cui si accompagna la consapevolezza che la possibilità di attingere facilmente al patrimonio informativo non è esente da rischi di natura legale. Con questa ottica di riflessione l'evento si inserisce nel corso di insegnamento di Diritto dell'informatica, attivato dalla professoressa Dianora Poletti dieci anni fa, che si occupa dei risvolti giuridici connessi all'impiego delle tecnologie e che affronta tematiche fortemente innovative: dal cloud computing alle responsabilità in Internet; dal riuso dei dati alla moneta elettronica, dal copyright on-line ai domain names.
L'iniziativa è organizzata insieme alla Fondazione culturale La Versiliana, di cui Telese è stato collaboratore, nell'ambito di una convenzione in essere tra tale istituzione e l'Ateneo pisano per lo sviluppo di iniziative comuni.
Invasioni digitali al Museo degli Strumenti per il Calcolo
Il Progetto HMR del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e il Museo degli Strumenti per il Calcolo partecipano alle "Invasioni Digitali", un'iniziativa nata in rete che coinvolge molti musei italiani. L'idea è di unire divertimento e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale: l'invasione (pacifica) del Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano 2/B a Pisa è programmata per sabato 20 aprile dalle 10.30. HMR offrirà agli invasori del Museo un'introduzione storico/tecnologica e un po' di spunti per ispirare una caccia video/fotografica alla collezione del Museo. Sponsor dell'iniziativa sono la gelateria De' Coltelli che offrirà un gelato a tutti gli invasori e Inventiva DN che curerà la cronaca video dell'invasione. E' previsto un biglietto di 3 euro come contributo per l'apertura dedicata del Museo.
L’Ordine del Cherubino per undici docenti dell’Ateneo
Venerdì 19 aprile, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, undici docenti sono stati insigniti dell'Ordine del Cherubino, l'onorificenza assegnata dall'Università di Pisa ai professori che hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell'Ateneo per i loro particolari meriti scientifici e culturali o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell'Ateneo. La cerimonia è stata aperta dall'intervento del rettore Massimo Augello, che nell'occasione ha anche nominato sei professori emeriti.
Quest'anno i professori insigniti dell'Ordine del Cherubino sono stati Marco Pasquali, Marco Santochi, Eleuterio Ferrannini, Walter Grassi, Alfonso Maurizio Iacono, Sonia Senesi, Paolo Rossi, Roberto Barbuti, Claudio Palazzolo, Manuela Giovannetti, Bruno Mazzoni.
La nomina a professore emerito mira a dare rilievo pubblico a questa figura, caratterizzata in modo particolare per i contributi rilevanti e originali dati nel campo scientifico, didattico e accademico. I nuovi docenti emeriti sono Aldo Balestrino, Remo Bodei, Umberto Laffi, Andrea Maggiolo Schettini, Pietro Menotti, Marco Nuti.
Arte botanica nel terzo millennio
"Arte botanica nel terzo millennio" è il titolo della mostra che si inaugura al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi a Pisa sabato 20 aprile alle 17,30. La mostra, che resterà aperta sino al 15 luglio, presenta opere di molti dei più brillanti e raffinati artisti contemporanei.
Il percorso espositivo si apre con i riferimenti alla lezione di Rory McEwen, Margaret Mee e Margaret Stones, che alla metà del '900 seppero indicare la modernità della pittura botanica in termini di sensibilità artistica e descrizione scientifica.
Seguono poi oltre 150 opere che, con una sorprendente varietà di soluzioni linguistiche e tecniche, testimoniano l'ampia gamma descrittiva e interpretativa con cui gli artisti riescono a restituire la complessità del mondo naturale, fornendo un quadro complessivo di un fenomeno che investe problematiche legate alle varietà sistematiche, alla biodiversità e all'ambiente. Il visitatore potrà ammirare una significativa selezione di opere provenienti dalla collezione londinese di Shirley Sherwood, la più importante e prestigiosa raccolta di autori contemporanei, oltre ad un nucleo di opere di artisti brasiliani e un'ampia panoramica di artisti italiani.
Il percorso si conclude con alcuni protagonisti della scena artistica contemporanea che hanno rivolto al tema una significativa attenzione. Dalle attente meditazioni sulle tecniche e sui maestri dei secoli passati, alle coraggiose sperimentazioni grafiche e materiche che uniscono dipinti e tempere a fotografie, collage, video e istallazioni, sarà così proposto un viaggio di suggestioni ed emozioni in uno splendido giardino di arte e di scienza.
Agli inizi del terzo millennio, la pittura botanica costituisce un ambito di espressione artistica di sorprendente vitalità. In una continuità con la tradizione che sin dal Rinascimento ha inaugurato, con il genio di Leonardo e Dürer, una nuova visione e interpretazione del mondo naturale, passando nei secoli attraverso l'opera di grandi artisti europei come Jacopo Ligozzi, Maria Sibylla Merian, Nicolas Robert o Pierre-Joseph Redouté, l'universo del fiore rappresenta uno dei motivi più forti e affascinanti della ricerca artistica.
La descrizione visiva di una pianta, di un petalo o di una foglia, unificando la qualità estetica del gesto artistico ad un preciso interesse scientifico e naturalistico, costituisce ancora oggi il mezzo privilegiato dai botanici per illustrare peculiarità morfologiche e sistematiche, anche a dispetto degli esiti più sofisticati offerti dalle moderne tecnologie di riproduzione.
Come testimoniato dall'attività di grandi istituzioni scientifiche internazionali (Royal Botanic Gardens, Kew, London; The New York Botanical Garden; Jardim Botânico do Rio de Janeiro; The Royal Horticultural Society, London) e dalla specificità di collezioni di altissimo profilo e prestigio (Shirley Sherwood Collection, London; Oak Spring Garden Library di Rachel Mellon, Virginia, USA; Hunt Institute for Botanical Documentation, Pittsburgh, USA) l'esercizio grafico e pittorico sulla natura nasce e si rafforza nel dialogo con la scienza per arrivare a straordinari esiti di qualità espressiva e varietà stilistica.
La mostra Arte botanica nel terzo millennio intende dunque documentare, in una dilatata dimensione geografica e nella caratterizzazione dei diversi ambiti naturalistici locali, le ricerche più recenti e affascinanti.
Donne e cibo: risorsa, salute, immagine
"Alimentazione e qualità della vita. Donne e cibo: risorsa, salute, immagine" è titolo del libro che sarà presentato venerdì 19 aprile alle 14,30 nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il volume è curato da Annalaura Carducci, Adriana Ciurli e Irene Giorgi ed è pubblicato nella collana della Pisa University Press "Studi di genere e pari opportunità" diretta dalla professoressa Rita Biancheri. Alla presentazione interverranno i professori Rossano Massai, Manuela Giovannetti e Rita Biancheri insieme all'assessore della Provincia di Pisa Giacomo Sanavio e ad Alfredo Quinones Galvan, dirigente medico metabolismo e nutrizione del CNR.
Difendere le piante dagli organismi nocivi
"Le nuove frontiere della difesa delle piante dagli organismi nocivi". E' questo il tema della giornata di studio organizzata dalla sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili che si svolgerà venerdì 19 aprile dalle 9,00 al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa in via del Borghetto.
La difesa delle piante dagli organismi nocivi è un argomento di stringente attualità per numerosi motivi. I relatori della giornata di studio forniranno gli elementi conoscitivi, scientifici e tecnici, utili a avviare un dibattito mirato a approfondire le prospettive della materia. Da un lato infatti gli scambi commerciali favoriscono la diffusione di patogeni e parassiti, complicando sempre più il quadro sanitario delle nostre specie coltivate e forestali. Ne sono drammatici esempi di questi ultimi anni l'introduzione della batteriosi dell'actinidia, del "cimicione" del pino e del "punteruolo rosso" delle palme. Dall'altro lato le normative sull'impiego di fitofarmaci finalizzate a garantire la sicurezza degli operatori, dei consumatori e dell'ambiente sono sempre più stringenti. L'arsenale chimico odierno è infatti profondamente diverso da quello del passato, anche recente, e l'elemento centrale di questo nuovo quadro operativo è il PAN, il Piano d'Azione Nazionale per l'uso "sostenibile" dei prodotti per la difesa delle piante.
La maglietta 'smart' che cura la mente
È una T-shirt intelligente, tessuta con sensori ed elettrodi in grado di monitorare lo stato emotivo dei pazienti psichiatrici, che a breve sarà testata in tre centri clinici a Pisa, Strasburgo e Ginevra su persone affette da disturbi bipolari: dopo XX anni di studio, è arrivato alla fase di sperimentazione PSYCHE (Personalised monitoring SYstem for Care in Mental HEalth), il progetto europeo coordinato dal Centro di Ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa a cui partecipano dieci partner europei multidisciplinari, provenienti da Italia, Svizzera, Francia, Germania, Spagna e Irlanda, tra cui università, aziende private, centri di ricerca e ospedali.
"Lo scopo principale del progetto è lo sviluppo di una piattaforma multisensoriale e multi-parametrica basata su substrati tessili e dispositivi indossabili per il monitoraggio a breve e lungo termine di pazienti - spiega Enzo Pasquale Scilingo, ricercatore del Centro Piaggio e coordinatore della ricerca - In questo modo si va a creare uno strumento di supporto al medico psichiatra nella diagnosi della malattia, ma anche e soprattutto nella prognosi, nella risposta al trattamento farmacologico e nella prevenzione di episodi maniaco-depressivi".
La visione di PSYCHE propone un approccio innovativo alla gestione della malattia mentale: i pazienti inclusi nello studio vengono dotati di una piattaforma costituita da uno smartphone e una maglietta sensorizzata. La maglietta, confortevole e completamente realizzata in tessuto con elettrodi e sensori integrati nel substrato tessile, rappresenta un'innovativa tecnologia sviluppata da una società con sede al Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio, Smartex S.r.l., con cui l'Università di Pisa ha una collaborazione di lungo corso.
"Durante lo studio, al paziente viene chiesto di indossare la maglietta due volte la settimana per un periodo di follow-up di 14 settimane - continua Scilingo - La maglietta sensorizzata consente l'acquisizione sia di parametri fisiologici quali l'elettrocardiogramma (ECG) e la frequenza respiratoria, sia di parametri comportamentali quali il movimento e la postura. Due volte la settimana, qualche ora prima di andare a letto, il paziente indossa la maglietta e utilizza lo smartphone per registrare la propria voce, compila test psicologico/cognitivi, e annota il proprio stato emotivo. Durante la notte, poi, la maglietta continua a registrare i dati fisiologici". La mattina seguente, attraverso lo smartphone, tutti i dati acquisiti verranno inviati a un database centralizzato sul quale è implementato un sistema di datamining in grado di fare un'analisi multivariata utilizzando parametri fisiologici, voce, analisi del sonno e parametri comportamentali, con lo scopo di identificare e predire lo stadio della malattia.
Un altro scopo del progetto è inoltre agevolare il processo di comunicazione e feedback verso il paziente attraverso un rapporto costante e diretto tra il medico e lo stesso. "Tale processo è supportato e agevolato dallo smartphone abilitato a ricevere comunicazioni da un portale web a cui il medico può accedere - conclude Scilingo - Lo scambio di informazioni serve a facilitare l'interazione medico-paziente e allertare i medici o gli operatori professionali in casi di ricaduta o durante il verificarsi di episodi critici".
Convegno internazionale sul poeta e drammaturgo spagnolo Luis de Góngora
Al via un convegno internazionale sul grande poeta e drammaturgo spagnolo Luis de Góngora. "La Edad del Genio: España e Italia en tiempos de Góngora" è il frutto della collaborazione tra l'Università Pompeu Fabra di Barcellona e il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa ed è il secondo appuntamento internazionale promosso dal gruppo di ricerca "Todo Góngora". I lavori cominceranno giovedì 18 aprile a Palazzo Matteucci in piazza Torricelli a Pisa e si concluderanno sabato 20.
La scelta della sede pisana è stata dettata dall'esigenza di indagare e approfondire i molteplici rapporti che legano l'opera del grande poeta barocco e la coeva cultura italiana. Da qui la prospettiva interdisciplinare del convegno il cui programma prevede interventi di specialisti italiani e spagnoli dell'opera di Góngora e di studiosi di letteratura italiana del Seicento.
Satelliti spaziali: allo studio un sistema di propulsione «green» ispirato agli insetti
Rivoluzionare i sistemi finora utilizzati per la propulsione dei satelliti e delle sonde spaziali grazie a carburanti "green" e traendo ispirazione dal mondo animale. E' questo l'obiettivo del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), finanziato con circa due milioni e mezzo di euro nell'ambito del 7° Programma Quadro. PulCheR, che ha preso avvio a gennaio 2013 e durerà tre anni. Il progetto è coordinato da ALTA SpA, uno spin-off dell'Università di Pisa, e conta otto partner internazionali fra cui il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Ateneo pisano.
"Le competenze chimiche all'interno del progetto riguardano la progettazione e la preparazione di catalizzatori adatti a propulsori sia monopropellente che bi-propellente", ha spiegato la professoressa Daniela Belli dell'Università di Pisa, che lavora a PulCheR insieme al professor Luca Labella con la collaborazione della dottoressa Sara Dolci.
Lo scopo di Pulcher è di sviluppare dei razzi che utilizzino propellenti più ecologici rispetto a quelli attualmente usati (alcuni dei quali, come l'idrazina, hanno un alto potenziale tossico e cancerogeno) e che allo stesso tempo mantengano elevate prestazioni del motore. Per fare questo i ricercatori hanno tratto ispirazione dal comportamento da un insetto, il coleottero bombardiere che per difendersi da ragni e formiche espelle ad intermittenza una miscela bollente che deriva dalla decomposizione dell'acqua ossigenata prodotta da ghiandole che ha nell'addome.
"Con PulCheR – ha concluso Daniela Belli - vogliamo realizzare un sistema di propulsione analogo in cui la spinta sia generata da tanti piccoli impulsi che si ottengono iniettando a bassa pressione e ad alta frequenza i propellenti nella camera di combustione".