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Comunicati stampa

premiatiPHDplus2Torna a partire dal prossimo aprile il "PhD+", il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa per diffondere lo spirito imprenditoriale tra i dottorandi, e stimolare le loro capacità imprenditoriali. Alla luce dell'importanza che i temi del trasferimento tecnologico hanno assunto nella valutazione ANVUR e per l'assegnazione dell'FFO, quest'anno la partecipazione è stata estesa anche ad assegnisti, contrattisti, ricercatori, professori e personale tecnico dell'Ateneo.

L'altra novità del 2012 è che le lezioni saranno concentrate in due settimane, con seminari su proprietà intellettuale, definizione di un business plan, comunicazione, marketing, valorizzazione della ricerca, fund raising da soggetti istituzionali e privati. I seminari si svolgeranno in Aula Gerace, presso il dipartimento di Informatica in Largo B. Pontecorvo 3 a Pisa. Chi fosse interessato a partecipare può iscriversi entro il 31 marzo 2012 collegandosi al sito http://orientamento.unipi.it/Lists/PhD/NewForm.aspx?Source=/wp/IscrizioneOK.aspx

A seguito dell'iniziativa dello scorso anno, che ha visto la partecipazione di circa 80 persone, alcuni dottorandi hanno ottenuto risultati brillanti alle competizioni regionali e nazionali dedicate a premiare le giovani imprese innovative. In particolare 4 ragazzi del "PhD+" si sono classificati nelle prime sei posizioni della Start Cup Toscana, dove è risultato vincitore il progetto di una dottoranda dell'Ateneo pisano.

Per informazioni si prega di scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

tartaruga Le tartarughe sono una delle specie più a rischio e per salvaguardarle bisogna partire dalle uova. Grazie a un dispositivo studiato all'Università di Pisa è ora possibile localizzare i siti di nidificazione di tartarughe marine e terrestri e mettere in sicurezza le uova deposte fino alla loro schiusa. Il sistema di localizzazione, per cui l'Ateneo ha già depositato la domanda di brevetto, viene applicato con una colla atossica al carapace delle tartarughe e consente di seguire a distanza i comportamenti degli animali durante tutte le fasi della deposizione.

Il funzionamento del dispositivo si basa su un sistema di localizzazione globale (GPS), su un sistema di comunicazione wireless (ad esempio GPRS/UMTS) e sull'analisi di dati provenienti da sensori (accelerometro, bussola, sensori di luce e temperatura) ed è stato messo a punto da un team di studiosi dell'Ateneo pisano, tra cui Roberto Barbuti, Stefano Chessa e Alessio Micheli del dipartimento di Informatica e Giuseppe Anastasi, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione.

"Durante la deposizione la tartaruga compie dei movimenti specifici, quali lo scavo del nido nel terreno con movimenti alternati delle zampe posteriori e la progressiva inclinazione del corpo, inoltre il suo orientamento, rilevabile da una bussola, rimane lo stesso", spiega Roberto Barbuti del dipartimento di Informatica. "Questi movimenti specifici permettono di identificare la fase di deposizione con elevata probabilità di successo. Il sistema di riconoscimento del pattern di deposizione sarà reso flessibile dall'uso di tecniche di apprendimento automatico che consentiranno di rendere adatti i dispositivi a specie e contesti diversi".

tartaruga2Poiché normalmente la deposizione ha una durata di più di un'ora, gli addetti alla raccolta delle uova hanno il tempo di raggiungere la posizione segnalata e individuare l'animale anche in presenza di errori limitati dei dispositivi di localizzazione. Il dispositivo, la cui forma, dimensione e peso consentirà i normali movimenti dell'animale e non sarà danneggiato dai comportamenti di dominanza e accoppiamento dei maschi il cui piastrone (la parte inferiore della corazza) non potrà raggiungere una posizione così elevata sul carapace delle femmine. Il sistema sarà in grado di rilevare i movimenti tipici della tartaruga in deposizione e di comunicare, solo in questo caso, in tempo reale la posizione dell'animale.



Il dispositivo è stato recentemente oggetto di un servizio di approfondimento della Reuters inglese.
Guarda il servizio della Reuters.

Ne hanno parlato: 
Ansa.it 
Repubblica Firenze
Gazzetta di Parma
RepubblicaFirenze.it
TirrenoPisa.it 
LaNazione.it 
L'Unità.it
PisaNotizie.it 
PisaInformaFlash.it
Greenreport

L'Università di Pisa partecipa al lutto per la scomparsa del dottor Mario Nencetti, ex direttore amministrativo dell'Ateneo.

Nato a Pisa nel 1924 e laureatosi in Economia e commercio, il dottor Nencetti aveva iniziato la sua carriera all'interno del ministero del Tesoro, prima come vice segretario e poi come consigliere della Ragioneria generale dello Stato. Nel 1962 si era trasferito alla Scuola Normale e ne era diventato direttore amministrativo. Nel 1973 era stato nominato direttore amministrativo dell'Università di Pisa, carica che ha ricoperto fino al 1989, data in cui è cessato dal servizio per raggiunti limiti di età. Aveva quindi operato in collaborazione con i rettori Vincenzo Palazzolo, Ranieri Favilli, Bruno Guerrini e Gianfranco Elia. Il dottor Mario Nencetti è stato inoltre eccezionalmente destinatario dell'onorificenza dell'Ordine del Cherubino, il massimo riconoscimento che viene assegnato dall'Università di Pisa per i particolari meriti scientifici e culturali o per il contributo alla vita e al funzionamento dell'Ateneo.

"Non ho avuto modo di lavorare con il dottor Nencetti – è il ricordo del direttore amministrativo, Riccardo Grasso – anche se come lui provengo dalla Scuola Normale. Come direttore amministrativo, il dottor Nencetti ha dato un importante contributo alla vita della nostra Istituzione, operando in una fase di profondo cambiamento che è alla base dell'Università come la conosciamo oggi. Ricordo, in particolare, che negli anni in cui il dottor Nencetti è stato direttore amministrativo, l'Ateneo si è avviato, sulla scia del movimento del '68, a diventare autenticamente di massa, che ha visto modificare il suo assetto organizzativo, con il passaggio dagli Istituti ai Dipartimenti, che si è aperto al territorio attraverso una politica edilizia espansiva. Per la professionalità, la competenza e la disponibilità dimostrate, era assai stimato e apprezzato all'interno e all'esterno dell'Ateneo. Porgo quindi, a nome dell'Università di Pisa, le più sentite condoglianze alla famiglia del dottor Mario Nencetti".

Roan alla cinepresa Cosa ci fa Roan Johnson all'Università di Pisa? Tra poche settimane il regista pisano de "I primi della lista" girerà nei luoghi e negli spazi dell'Ateneo delle interviste a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, a cui sarà chiesto di parlare delle proprie esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Il progetto, ideato in collaborazione con l'Università di Pisa, potrebbe in futuro, se tutte le condizioni lo permetteranno, essere sviluppato in un film documentario.

Le video interviste saranno effettuate in sessioni di lavoro programmate tra la fine di marzo e il mese di aprile in diverse sedi dell'Università.

Gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo interessati a partecipare al progetto dovranno rispondere ad alcuni quesiti introduttivi e inviare il testo finale all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Lo staff di Johnson effettuerà una prima scrematura delle candidature e inviterà i selezionati a prendere parte a uno dei set predisposti per le riprese.

A questi link è possibile scaricare le domande da inviare allo staff di Johnson entro il 23 marzo:
- Domande per studenti 
- Domande per docenti, ricercatori e dottorandi
- Domande per il personale tecnico/amministrativo

Tutti gli aggiornamenti legati al progetto potranno essere seguiti sul sito www.unipi.it e sulle pagine Facebook (Università di Pisa – Pagina Ufficiale) e Twitter (@Unipisa) dell'Università.

Roan Johnson è laureato all'Università di Pisa, sede in cui attualmente sta seguendo il corso di dottorato in Storia delle arti visive e dello spettacolo, e ha già collaborato ad alcune attività di laboratorio del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione. Proprio a testimonianza dello stretto legame con il corso di laurea e con l'Ateneo, alcuni studenti potranno essere coinvolti nel progetto e fare esperienza diretta sul campo. L'Università di Pisa vanta infatti una lunga tradizione nel settore cinematografico e nel corso del tempo ha visto la presenza e l'apporto, a vario titolo, di registi come i fratelli Taviani, Mario Monicelli, Roberto Faenza, Paolo Virzì, Paolo Benvenuti.

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Che il frutto del pomodoro abbia assunto negli ultimi anni lo status di "cibo funzionale", capace cioè di ridurre il rischio di malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari, è ormai confermato dagli esperti. Ma è in qualche modo possibile aumentare il valore nutrizionale e nutraceutico di questa pianta? Uno studio finanziato dall'Università di Pisa ha dimostrato che i pomodori coltivati con microfunghi benefici hanno un più alto contenuto di sostanze minerali vantaggiose per la nostra salute. I risultati di questa ricerca sono stati appena pubblicati nel "British Journal of Nutrition" in un articolo dal titolo "Nutraceutical value and safety of tomato fruits produced by mycorrhizal plants" a firma di Manuela Giovannetti et al.

"I pomodori coltivati biologicamente con i loro simbionti naturali rappresentano un esempio di produzione ecologica e sostenibile del cibo", commenta la professoressa Giovannetti, docente di Microbiologia agraria dell'Ateneo pisano. "In questo modo non solo si riduce l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ma è possibile ottenere cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori".

I frutti del pomodoro sono una riserva naturale di molecole antiossidanti come acido ascorbico, vitamina E, flavonoidi, composti fenolici e carotenoidi, tra cui il licopene, che, oltre ad una forte attività antiossidante, è capace di indurre la comunicazione cellulare e modulare le vie metaboliche ormonali e del sistema immunitario. Il valore nutraceutico del pomodoro è però molto influenzato dalle condizioni di coltivazione, in quanto il contenuto di fitochimici può aumentare se la pianta cresce unitamente ai suoi simbionti naturali, microfunghi benefici appartenenti al gruppo dei Glomeromycota.

Lo studio dell'Università di Pisa ha permesso di evidenziare che la simbiosi micorrizica influenzava positivamente la crescita e il contenuto in sostanze minerali delle piante di pomodoro e aumentava il valore nutrizionale e nutraceutico dei frutti. In particolare, i frutti prodotti da piante micorrizate contenevano concentrazioni più elevate di Calcio (15%), Potassio (11%), Fosforo (60%) e Zinco (28%), in confronto ai controlli non micorrizati.

"Le modificazioni del metabolismo secondario del pomodoro producevano aumenti del 18,5% nei livelli di licopene nei frutti ottenuti da piante micorrizate, rispetto ai controlli", spiega la professoressa Giovannetti. "Gli estratti di pomodoro provenienti da piante micorrizate, soprattutto la frazione lipofila, che non avevano effetti genotossici, mostravano altresì un alto potere anti-estrogenico dei frutti, con una forte inibizione del recettore E2 umano".

Recentemente i polifenoli e il licopene sono stati proposti come agenti farmacologici promettenti nella prevenzione del cancro a causa dei loro effetti antiproliferativi e della loro azione inibitoria sui recettori degli estrogeni umani. In particolare, i composti antiestrogenici possono antagonizzare i processi estrogeno-dipendenti nei tessuti target, contrastando la crescita dei tipi di cancro estrogeno-correlati. I risultati dello studio pisano suggeriscono che l'assunzione di cibi funzionali come i pomodori coltivati con i loro simbionti naturali potrebbero antagonizzare in vivo l'attività estrogenica elicitata da molti contaminanti ambientali e industriali a cui gli esseri umani sono esposti attraverso la catena alimentare.

Si svolgerà martedì 13 marzo nell'Aula Magna della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, in via Buonarroti 4, il terzo appuntamento di "Perché Nobel", il ciclo di incontri organizzati dall'Università di Pisa per spiegare a un pubblico di non esperti il significato e l'importanza del lavoro dei vincitori del Premio Nobel 2011. Alle ore 17.30 Marco Abate dell'Università di Pisa risponderà al quesito "Perché John Milnor ha vinto il Premio Abel 2011 per la Matematica". A seguire Roberto Grossi dell'Università di Pisa spiegherà "Perché Leslie Valiant ha vinto il Turing Award 2011 per l'Informatica?".

L'ultimo appuntamento del ciclo si terrà giovedì 15 marzo, sempre alle 17.30 nell'Aula Magna di Scienze MFN, con Gianna Chiesa Isnardi, già docente dell'Università di Genova, che risponderà al quesito "Perché Tomas Tranströmer ha vinto il Premio Nobel 2011 per la Letteratura?" e Giacomo Costa, sempre dell'Ateneo pisano, che spiegherà "Perché Thomas J. Sargent and Christopher A. Sims hanno vinto il Premio Nobel 2011 per l'Economia?".

Per informazioni è possibile contattare il professor Umberto Mura (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o Maria Benvenuti, coordinatore didattico della facoltà di Scienze MFN, (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ha ufficialmente preso vita il progetto della "Campus Wireless Community Network", la comunità degli utenti dell'Università di Pisa che utilizzano la rete wireless di Ateneo. La quasi totalità dei 70.000 utenti che possono collegarsi alla rete wireless SerraUnipi - che dal punto di vista informatico è una rete "privata", ovvero riservata in modo esclusivo ai propri utenti - è composta dagli studenti dell'Università di Pisa. Proprio per questo, il progetto esplicita la volontà dell'Ateneo di investire nei servizi agli studenti, rispondendo alle loro concrete esigenze e dunque, in questo caso, potenziando la rete da loro più utilizzata, quella wireless. Naturalmente, la rete Wi-Fi sarà anche a disposizione dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dell'Università.

Il primo passo è rappresentato dalla realizzazione del portale della "Campus Wireless Community Network", disponibile all'indirizzo http://wifi.unipi.it/ o direttamente dalla Homepage del sito dell'Ateneo (www.unipi.it). Scopo del portale è quello di fornire le informazioni utili agli utenti della comunità, come le modalità e le istruzioni di collegamento alla rete, la mappa delle aree attive, con 180 access point già installati, il regolamento per l'accesso ai servizi di rete, le statistiche di utilizzo, che registrano picchi giornalieri di 2.300 utenti collegati contemporaneamente, le news trasmesse anche sul canale Twitter della Community.

I passaggi successivi saranno destinati al potenziamento dell'infrastruttura di rete, in modo tale da allargare e potenziare la connettività wireless a disposizione degli studenti in tutte le aree ad alta frequentazione studentesca. Due sono i progetti in corso di realizzazione: "Internet in Giardino", che mira a illuminare con il segnale wireless tutti i giardini e i cortili dell'Università, e "Campus Wi-Fi", che intende offrire il segnale wireless di ateneo anche all'esterno delle mura dei palazzi dell'Università, nelle aree vicine comunemente frequentate dagli studenti. In questo modo si raggiungeranno quasi 250 access point installati, che permetteranno un notevole aumento del numero di utenti che possono collegarsi contemporaneamente.

Il potenziamento della infrastruttura wireless permetterà inoltre di offrire agli utenti della "Wireless Community" nuovi e moderni servizi, per ora in fase di studio e sviluppo. Tra le idee ci potrebbero essere, solo per fare qualche esempio, lezioni offerte in streaming o in podcast e nuovi sistemi per telefonare e inviare messaggi.

In definitiva, il progetto della "Wireless Community", coordinato dall'Unità Rete Dati del SerRA (Servizi Rete Ateneo), metterà a disposizione innanzitutto degli studenti e poi dell'intera comunità universitaria un nuovo e moderno mezzo per comunicare al loro interno, ma anche per migliorare il dialogo con la propria Università. Tramite il canale Twitter o gli indirizzi disponibili nel portale della Community, gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo potranno così presentare le esigenze di potenziamento del sistema, proporre nuovi servizi, segnalare guasti, o diventare parte attiva nella gestione della rete wireless loro dedicata.

Il nuovo Statuto dell'Università di Pisa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2012 (numero 55) ed entrerà quindi in vigore il 21 marzo. Da questa data partiranno tutte le procedure attuative, per giungere al completamento del processo di definizione dei nuovi organi entro l'inizio del prossimo anno accademico.

L'Università di Pisa, pur consapevole della possibilità di un ulteriore intervento da parte del ministero con riferimento alle modalità di costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione, esprime intanto soddisfazione per il risultato raggiunto, che è frutto di un lavoro lungo e approfondito all'interno degli Organi accademici dell'Ateneo e di un percorso largamente condiviso e partecipato da tutte le componenti della comunità universitaria pisana.

L'Università di Pisa, nell'ambito del piano di ottimizzazione del suo patrimonio immobiliare, ha deliberato un programma di vendita sia di fabbricati situati nella città di Pisa che di poderi nelle zone di Tombolo e San Piero a Grado.

Allo stesso tempo, l'Università ha avviato un'indagine di mercato per verificare eventuali manifestazioni d'interesse alla vendita di un immobile - anche da realizzare - ad uso foresteria, con disponibilità degli interessati per una permuta con immobili di proprietà universitaria non necessari per fini istituzionali. Questa iniziativa, tra le tante in favore dell'internazionalizzazione, nasce soprattutto dall'esigenza di garantire agli ospiti stranieri dell'Ateneo servizi di elevato livello qualitativo e quantitativo, tra cui, in primis, un'adeguata ricettività. La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 12 aprile 2012.

Quanto alle alienazioni, è attualmente in vendita mediante asta pubblica, in un unico lotto, un complesso residenziale situato in Pisa, via Santa Marta, costituito da cinque unità immobiliari libere (e in piena proprietà dell'Ateneo) e una unità gravata da diritto di usufrutto (di cui pertanto è in vendita la nuda proprietà). La superficie lorda complessiva pari a mq. 607 c.a. Il prezzo a base d'asta è di euro 850.000,00 con termine per la presentazione delle offerte fissato al 21 marzo 2012.

È inoltre in vendita, sempre mediante asta pubblica, il complesso immobiliare "Podere Poggio al Lupo", situato in Pisa, via Aurelia sud, in prossimità della frazione di Stagno. Si tratta di un interessante complesso costituito da vari fabbricati di tipologia rurale. La superficie coperta complessiva è di circa mq. 1.240, con una volumetria di circa mc. 5.200 e terreno annesso di oltre un ettaro. Il prezzo a base d'asta è di euro 513.000,00, con termine per la presentazione delle offerte fissato al 28 marzo 2012.

Per informazioni è possibile fare riferimento al sito internet dell'Ateneo http://patrimonio.unipi.it/ o rivolgersi all'Ufficio Patrimonio (tel. 050 2212924-2212342 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Lunedì, 12 Marzo 2012 11:16

Il pomodoro cibo benefico per la salute

pomodoro Che il frutto del pomodoro abbia assunto negli ultimi anni lo status di "cibo funzionale", capace cioè di ridurre il rischio di malattie come il cancro e le malattie cardiovascolari, è ormai confermato dagli esperti. Ma è in qualche modo possibile aumentare il valore nutrizionale e nutraceutico di questa pianta? Uno studio finanziato dall'Università di Pisa ha dimostrato che i pomodori coltivati con microfunghi benefici hanno un più alto contenuto di sostanze minerali vantaggiose per la nostra salute. I risultati di questa ricerca sono stati appena pubblicati nel "British Journal of Nutrition" in un articolo dal titolo "Nutraceutical value and safety of tomato fruits produced by mycorrhizal plants" a firma di Manuela Giovannetti et al.

"I pomodori coltivati biologicamente con i loro simbionti naturali rappresentano un esempio di produzione ecologica e sostenibile del cibo", commenta la professoressa Giovannetti, docente di Microbiologia agraria dell'Ateneo pisano. "In questo modo non solo si riduce l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ma è possibile ottenere cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori".

I frutti del pomodoro sono una riserva naturale di molecole antiossidanti come acido ascorbico, vitamina E, flavonoidi, composti fenolici e carotenoidi, tra cui il licopene, che, oltre ad una forte attività antiossidante, è capace di indurre la comunicazione cellulare e modulare le vie metaboliche ormonali e del sistema immunitario. Il valore nutraceutico del pomodoro è però molto influenzato dalle condizioni di coltivazione, in quanto il contenuto di fitochimici può aumentare se la pianta cresce unitamente ai suoi simbionti naturali, microfunghi benefici appartenenti al gruppo dei Glomeromycota.

British Journal of NutritionLo studio dell'Università di Pisa ha permesso di evidenziare che la simbiosi micorrizica influenzava positivamente la crescita e il contenuto in sostanze minerali delle piante di pomodoro e aumentava il valore nutrizionale e nutraceutico dei frutti. In particolare, i frutti prodotti da piante micorrizate contenevano concentrazioni più elevate di Calcio (15%), Potassio (11%), Fosforo (60%) e Zinco (28%), in confronto ai controlli non micorrizati. "Le modificazioni del metabolismo secondario del pomodoro producevano aumenti del 18,5% nei livelli di licopene nei frutti ottenuti da piante micorrizate, rispetto ai controlli", spiega la professoressa Giovannetti. "Gli estratti di pomodoro provenienti da piante micorrizate, soprattutto la frazione lipofila, che non avevano effetti genotossici, mostravano altresì un alto potere anti-estrogenico dei frutti, con una forte inibizione del recettore E2 umano".

Recentemente i polifenoli e il licopene sono stati proposti come agenti farmacologici promettenti nella prevenzione del cancro a causa dei loro effetti antiproliferativi e della loro azione inibitoria sui recettori degli estrogeni umani. In particolare, i composti antiestrogenici possono antagonizzare i processi estrogeno-dipendenti nei tessuti target, contrastando la crescita dei tipi di cancro estrogeno-correlati. I risultati dello studio pisano suggeriscono che l'assunzione di cibi funzionali come i pomodori coltivati con i loro simbionti naturali potrebbero antagonizzare in vivo l'attività estrogenica elicitata da molti contaminanti ambientali e industriali a cui gli esseri umani sono esposti attraverso la catena alimentare.

Ne hanno parlato: 
Ansa.it 
Tirreno Pisa 
PisaNotizie.it (6/4/2012)
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it 
GreenReport 
CorriereNazionale.it 

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