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Comunicati stampa

Facoltà di EconomiaMercoledì 28 e giovedì 29 marzo si è svolta alla facoltà di Economia la consueta attività di orientamento denominata "Porte Aperte a Economia", rivolta agli studenti delle quarte e quinte classi delle scuole superiori.

L'iniziativa, alla sua ottava edizione, ha visto la partecipazione di circa 200 studenti frequentanti gli istituti superiori delle varie province della Toscana.

Gli alunni hanno avuto la possibilità di conoscere l'offerta didattica e i servizi forniti dalla facoltà, di visitare le sue strutture e di assistere alle lezioni universitarie in corso di svolgimento.

L'evento si colloca nel contesto delle attività di orientamento che la facoltà organizza ogni anno con l'obiettivo di potenziare la collaborazione e l'interazione con le scuole superiori del territorio.

La buona riuscita dell'iniziativa si deve, oltre che al lavoro della Commissione Orientamento e Comunicazione presieduta da Paola Ferretti, al contributo dei professori Cambini, Martines, Mariani e Spataro, che hanno svolto seminari molto interessanti per l'uditorio, dei colleghi che hanno ospitato gli studenti nelle loro ore di lezione e degli studenti counseling, davvero efficaci nella presentazione della facoltà.

intervista Roan Johnson"Tanta voglia di raccontarsi e di andare oltre l'esperienza universitaria, con storie ed esistenze che meriterebbero un film a sé". Si è appena conclusa la prima sessione delle "Interviste all'Università" di Roan Johnson e le impressioni del regista alla fine dei quattro giorni di riprese sono quelle di un mondo pieno di entusiasmo e forza di volontà, costretto però a fare i conti con una realtà caratterizzata dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro. "Ci siamo trovati di fronte a storie che ci hanno sorpreso ed emozionato, ragazzi giovanissimi con una grande maturità, docenti con un grande senso di responsabilità per il loro ruolo, ricercatori entusiasti del loro lavoro. Sarà difficile fare una selezione tra loro".

intervista Roan Johnson 2Sono circa 40 le persone che la scorsa settimana si sono sedute davanti alla telecamera di Johnson e che, con una formula di "casting" un po' diversa, hanno parlato delle loro esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Tra loro la maggior parte studenti, ma anche docenti, ricercatori (anche stranieri) e personale tecnico-amministrativo dell'Università. Le videointerviste andranno a formare un video sull'Università di Pisa, un affresco che racconterà l'Ateneo attraverso storie e volti dei suoi protagonisti. Il progetto, ideato in collaborazione con l'Ateneo, potrebbe essere sviluppato in futuro in un film documentario.

intervista Roan Johnson 3Lo staff di Johnson ha effettuato una prima scrematura dei candidati attraverso un questionario inviato per email, in cui si chiedeva di raccontare qualcosa di sé e della propria vita privata, compresi i sogni e i progetti per il futuro. A queste domande hanno risposto circa 300 persone (di cui 12 professori, 14 ricercatori e 20 dipendenti) e tra loro Roan Johnson ha poi selezionato un centinaio di potenziali "attori" per le sue interviste, che continueranno in una seconda sessione tra fine aprile e maggio.

roan e il suo staffA fare da set ai "casting" di Johnson sono stati diversi luoghi e spazi dall'Ateneo: il primo giorno le riprese sono state effettuate tra gli scaffali di una sala lettura della Biblioteca di Filosofia e Storia; il secondo giorno a fare da sfondo alle interviste c'era invece il murale dell'Aula F del Polo Fibonacci, dipinto dagli stessi studenti per raccontare il movimento di protesta dell'autunno 2010; la torre della Specola (con vista panoramica sui tetti di Pisa) e l'Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza hanno fatto da set per le interviste del terzo giorno; la vetrata della palazzina del Centro Matricolandosi è stata poi la location per l'ultimo giorno.

Roan Johnson è laureato all'Università di Pisa, sede in cui attualmente sta seguendo il corso di dottorato in Storia delle arti visive e dello spettacolo, e ha già collaborato ad alcune attività di laboratorio del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione. Proprio a testimonianza dello stretto legame con il corso di laurea e con l'Ateneo, due studentesse sono state coinvolte nel progetto per fare esperienza diretta sul campo.

Sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa sono disponibili le gallerie fotografiche dei quattro giorni di interviste:

Primo giorno: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.331798583535122.68716.277210202327294&type=3

Secondo giorno: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.332446256803688.68865.277210202327294&type=3

Terzo giorno: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.332847576763556.68928.277210202327294&type=3

Quarto giorno: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.333401763374804.69014.277210202327294&type=3 


Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Pisanotizie.it
Pisanotizie.it - Galleria fotografica
PisaInformaFlash.it 
PisaToday.it


Ringraziamenti:
L'ufficio stampa e comunicazione ringrazia le strutture che hanno supportato il progetto delle "Interviste all'Università" nei quattro giorni di riprese: Biblioteca di Filosofia e Storia, Presidenza della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Dipartimento e corsi di laurea di Fisica, Polo Fibonacci, Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza, Area Economato e Patrimonio, Servizio Prevenzione e Protezione, Area Edilizia, Ditta Global Service.

 

 

 

FurioDeDenaro3Con la mostra "Furio de Denaro. Arte e scienza dell'incisione" il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi propone una suggestiva selezione di opere dell'artista triestino Furio de Denaro (1956-2012). L'esposizione sarà inaugurata venerdì 30 marzo alle ore 18.00, e resterà aperta fino al 29 aprile. Le oltre cento incisioni in mostra al Museo della Grafica ed eseguite nell'arco di un'attività trentennale, dal 1979 al 2011, comprendono ex libris xilografici, acqueforti, bulini e un'opera realizzata con la tecnica della fisiografia, che testimoniano il raffinato universo poetico e la profonda versatilità tecnica di una delle voci più intense e impegnate nel panorama dell'incisione contemporanea.

Incisore, xilografo e storico dell'arte, de Denaro si è dedicato in prevalenza a una produzione artistica di piccolo formato, con particolare attenzione alla realizzazione di ex libris. Nel 1971, durante gli studi presso l'Istituto d'Arte E. e U. Nordio di Trieste, comincia a sperimentare la xilografia su legno di testa e a partire dal 1976 la tecnica della calcografia. Alla sua formazione di incisore contribuiscono significativi contatti con figure prestigiose quali Tranquillo Marangoni, Gabor Petardi e Simon Brett.

FurioDeDenaro Nel 1978 inizia a dedicarsi alla didattica artistica, universitaria e museale, nelle città di Trieste (Istituto Statale d'Arte, Museo Civico di Storia ed Arte, Scuola Libera dell'Acquaforte, Università di Trieste), Firenze (Fondazione Il Bisonte) e Pisa (Liceo Artistico "F. Russoli", Museo della Grafica, Università di Pisa). A partire dagli anni Ottanta organizza e coordina attività didattiche, allestimenti sulla storia della stampa e laboratori di esercitazione sulle tecniche incisorie in varie sedi. Dal 1980 al 1988 frequenta la Scuola Libera dell'Acquaforte C. Sbisà di Trieste e nel 1988 partecipa al seminario di bulino calcografico tenuto da Gabor Peterdi presso la Fondazione Il Bisonte di Firenze.

FurioDeDenaroTorna a Firenze l'anno successivo per seguire il "Multiplate Mezzotint Workshop" tenuto da Narumi Harashina e, nello stesso anno, frequenta lo stage di perfezionamento "Wood Engraving Workshop" con Simon Brett e John Lawrence presso il Camberwell College of Art di Londra. Nel 1999 è nominato membro della Society of Wood Engravers e dal 2003 è coordinatore artistico del Centro Culturale Tranquillo Marangoni di Monfalcone. Furio de Denaro ha al suo attivo più di cinquecento matrici tra xilografiche e calcografiche. Sue opere sono conservate in musei, biblioteche, fondazioni e collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali.

La mostra è realizzata dal Museo della Grafica, con la collaborazione della Soprintendenza BAPPSAE di Pisa, del Liceo Artistico "F. Russoli" di Pisa e Cascina, dell'Associazione per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica "La Limonaia" di Pisa e della fondazione "Il Bisonte" di Firenze.

Giovedì, 29 Marzo 2012 10:31

Dottorato Honoris Causa a Harald zur Hausen

zurHausen_premiazioneLunedì 2 aprile alle ore 12.00, nell'Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza, l'Università di Pisa ha conferito il diploma Honoris Causa di dottorato di ricerca in Oncologia sperimentale e molecolare a Harald zur Hausen, lo scienziato che nel 2008 ha vinto il premio Nobel per la medicina per aver dimostrato l'origine virale del cancro del collo dell'utero, causato dal virus del papilloma umano - HPV.
 Dopo la Laudatio letta da Generoso Bevilacqua, direttore della Scuola di dottorato in Scienze biologiche e molecolari che ha proposto il dottorato, zur Hausen ha discusso la sua tesi "Identification of tumour viruses permits a novel approach to cancer prevention". La cerimonia è stata introdotta dai saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco.

zur Hausen - lectioIl premio Nobel si trova a Pisa in occasione del workshop internazionale su "Viruses and Breast Cancer" organizzato dal professor Bevilacqua dal 2 al 4 aprile a Palazzo Blu nell'ambito di uno specifico progetto di ricerca finanziato dalla Regione Toscana. 
Al workshop partecipano i ricercatori maggiormente impegnati nello studio di una possibile eziologia virale del cancro mammario, provenienti da Australia, Austria, Canada, Germania, Israele, Messico, Singapore, Stati Uniti d'America.
 Gli studi del laboratorio pisano rappresentano la visione moderna di un importante filone di ricerca iniziato nel nostro Ateneo da Francesco Squartini (1927-1992), professore di Anatomia patologica e scienziato noto in tutto il mondo come uno dei massimi esperti nella biologia del cancro della mammella. Il suo modello di studio era appunto quello del tumore mammario del topo indotto dal Murine Mammary Tumor Virus - MMTV. La figura del professor Squartini verrà ricordata all'inizio del workshop.

zur HausenIl lavoro di ricerca di Harald zur Hausen si è da sempre incentrato sulle cause virali del cancro. Nella prima parte della sua carriera scientifica si è interessato del ruolo del virus Epstein-Barr nei linfomi di Burkitt ed in altri tumori.
Nel 1976 la sua importante scoperta: dopo anni di ricerche riesce a dimostrare il ruolo dello Human papillomavirus (HPV) nell'eziologia del tumore della cervice uterina, il secondo tumore più comune nella popolazione femminile mondiale.
I risultati delle ricerche condotte dal professor zur Hausen, accolte inizialmente con un certo scetticismo, hanno contribuito allo sviluppo di test diagnostici utilizzabili per lo screening del tumore del collo dell'utero e, più recentemente, di un vaccino preventivo contro l'HPV.
Le applicazioni cliniche di tali scoperte sono particolarmente rilevanti in termini di salute pubblica, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove il tumore del collo dell'utero è la principale causa di morte per tumore nelle donne.

Leggi il programma del workshop internazionale a Palazzo Blu. 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa (31/03)
Tirreno Pisa (02/04)
PisaNotizie.it
Tirreno Pisa (03/04)

Mercoledì, 28 Marzo 2012 14:36

È scomparso il professor Mario Guazzelli

guazzelliÈ scomparso il Prof. Mario Guazzelli, ordinario di Psicologia clinica all'Università di Pisa e direttore dell'omonima Unità operativa dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Era nato a Castagneto Carducci (LI) il 15 agosto del 1948. Laureatosi con il massimo dei voti in Medicina a Pisa nel 1973, nel 1977 si era specializzato, sempre a Pisa, in Psichiatria. Nel 1974 era divenuto contrattista universitario e nel 1985 ricercatore. Nel 1991 l'affidamento del Corso di clinica psichiatrica del corso di laurea in Medicina e chirurgia, fino ad allora tenuto dal fondatore della psichiatria pisana, il Prof. Pietro Sarteschi. Nel 2001 la nomina a professore ordinario di Psicologia generale e nel 2006 di Psicologia clinica presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell'ateneo pisano, dove ha anche istituito, attivato e, dal 2002 al 2008, presieduto il Corso di laurea in Terapia occupazionale. Sempre all'Università di Pisa ha istituito e attivato il Corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia della salute e quello magistrale di Psicologia clinica e della salute di cui era presidente. Fra gli incarichi anche quello di direttore del Centro interdipartimentale di ricerca in esplorazione funzionale del cervello e del Master in Psicoterapia integrata ad orientamento interpersonale. Dal 2006 al 2010 è stato membro del Senato Accademico dell'Università di Pisa. Segretario della Società italiana di Neuropsicofarmacologia, oltreché membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali, membro fondatore della Società europea di ricerca sul sonno (ESSR), vicepresidente, sin dalla sua costituzione, della Fondazione Iris-Istituto per la riabilitazione e l'inserimento sociale, per la quale si è fatto promotore negli anni di numerosi eventi di richiamo internazionale a scopo benefico.

guazzelli benigniProfondo conoscitore dell'animo umano e della psicopatologia classica, a Pisa ha fondato la Psicologia clinica e si è sempre contraddistinto per un approccio raro al paziente, una grande capacità di ascolto e una grande versatilità per la didattica. La sua attività scientifica è stata incentrata sui metodi di studio e le tecniche di intervento che caratterizzano le applicazioni cliniche della psicologia, focalizzando le tematiche della prevenzione, del processo diagnostico e degli interventi terapeutico-riabilitativi del disagio psicologico in vari ambiti della patologia mentale.

I suoi studi si sono rivolti anche alle funzioni psichiche dell'uomo sano, finalizzati a tratteggiare parametri normativi cui riferire il giudizio diagnostico e cui orientare gli interventi tipici della psicologia clinica. La scomparsa del Prof. Mario Guazzelli lascia un profondo vuoto in tutto il mondo accademico pisano e non solo, fra tutti i colleghi dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana e in tutti coloro che l'hanno conosciuto potendone apprezzare le doti di insigne studioso, l'eleganza e la signorilità dei modi, la profonda e rara umanità.

Martedì, 27 Marzo 2012 11:34

CUS Pisa, cercasi mascotte!

locandina_mascotte Il CUS Pisa cerca persone vogliano dare sfogo alla propria creatività, ma bisogna fare in fretta. Il 21 maggio, infatti, scade il termine per presentare i progetti relativi alla nuova mascotte universitaria, un'idea, un "personaggio", che possa identificare la dimensione universitaria, sportiva e territoriale. La creazione diventerà il segno distintivo, il marchio di riconoscimento del CUS Pisa e verrà applicato su tutti i materiali di comunicazione e informazione di vario genere. Per il vincitore del concorso è inoltre previsto un premio.

Per conoscere i dettagli dell'iniziativa e poter scaricare la scheda di partecipazione è sufficiente connettersi a www.cuspisa.it ed entrare nella sezione corrispondente. Disponibile, in Pdf, anche il bando ufficiale, da leggere con attenzione per quanto concerne le modalità di presentazione del progetto, il supporto, le copie e così via. Possono partecipare tutti gli interessati, senza limiti di età, universitari e non.

La giuria sarà più che qualificata e composta dal Presidente CUS Pisa, da membri del consiglio direttivo, da responsabili segreteria e marketing, da un esperto di grafica e comunicazione esterno, da un rappresentante degli studenti, e da un rappresentante universitario.

La "competition" è aperta, il CUS Pisa aspetta la propria mascotte.

sale iodatoRicercatori del gruppo di ricerca di Aldo Pinchera (docente di Endocrinologia) dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna, coordinati da Pierdomenico Perata (docente di Fisiologia vegetale), hanno pubblicato sulla rivista "Scientific Reports", appartenente al prestigioso gruppo editoriale "Nature.com", la scoperta del meccanismo attraverso il quale è possibile far accumulare una maggior quantità di iodio alle piante. La carenza di iodio costituisce, infatti, una delle più importanti componenti di malnutrizione a livello mondiale. Per merito di questa scoperta si aprono nuove prospettive per prevenire le malattie da carenza iodica, grazie a una dieta a base vegetale - senza ricorrere a vegetali geneticamente modificati - per aumentare la quantità dell'importante elemento. La principale strategia di prevenzione finora utilizzata, basata sull'impiego di sale arricchito con iodio, si è rivelata infatti efficace in parte ed è ormai sempre più in conflitto con le politiche sanitarie di numerosi paesi che spingono verso una riduzione del consumo di sale, per prevenire ipertensione e malattie cardiovascolari.

"La pubblicazione di questa ricerca apre nuove prospettive per la iodoprofilassi", sottolinea Massimo Tonacchera, medico e docente dell'Università di Pisa, che collabora da anni con il gruppo di ricerca di Pierdomenico Perata, confermando che la collaborazione tra scienziati di aree molto diverse può portare a un reale avanzamento delle conoscenze scientifiche, come dimostra il fatto che nei laboratori della Scuola Superiore Sant'Anna sono già allo studio pomodori che accumulano quantità di iodio sufficienti ad apportare l'intera dose giornaliera di iodio, contenuta in un pomodoro soltanto.

AlimentiLo iodio è abbondante nel pesce e nelle alghe, ma queste ultime non fanno parte della dieta dei paesi occidentali. "Lo iodio in frutta e verdura è presente in quantità veramente basse", spiega Pierdomenico Perata, coordinatore del gruppo di ricerca che ha studiato i meccanismi di accumulo di iodio nelle piante. Le piante assorbono iodio ma, come hanno dimostrato i ricercatori pisani, lo riemettono nell'atmosfera in forma gassosa. "Si tratta di una forma metilata dello iodio, dannosa per lo strato dell'ozono: siamo riusciti ad aumentare il contenuto di iodio nelle piante eliminando la funzione di un gene responsabile della metilazione dello iodio. Abbiamo dimostrato – continua Pierdomenico Perata - come il problema della bassa quantità di iodio nei vegetali non derivi dall'incapacità di assorbirlo, ma piuttosto di trattenerlo nei tessuti vegetali".

I ricercatori, infatti, hanno simulato il funzionamento della tiroide umana in un sistema vegetale, constatando che la proteina NIS, responsabile dell'assorbimento dello iodio nella tiroide, è in grado di funzionare anche nelle piante. Ma senza portare a un reale aumento del contenuto di iodio nella pianta, che si libera dell'eccesso di iodio emettendolo di nuovo in forma gassosa nell'atmosfera. "Questo risultato dimostra come sia possibile arricchire di iodio le piante senza ricorrere agli 'ogm' - precisa Pierdomenico Perata - anche se l'ingegneria genetica si è nuovamente dimostrata fondamentale per spiegare le basi molecolari dei processi viventi".

Silvia_Gonzali"Lo iodio – afferma il professor Massimo Tonacchera dell'Università di Pisa – è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triiodotironina, che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale e la sua carenza provoca diversi effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo negli animali e nell'uomo. Questi sono definiti disordini da carenza iodica e rappresentano una delle più importanti e comuni malattie umane". La formazione del gozzo e dei noduli tiroidei sono la conseguenza più comune della carenza iodica negli adulti. Tuttavia, i bambini e le donne in gravidanza risultano più vulnerabili nei confronti degli effetti avversi della carenza iodica, poiché in queste fasi della vita il fabbisogno di iodio è maggiore. Nelle aree a carenza iodica, anche lieve o moderata, il suo apporto si rivela spesso insufficiente a coprire l'aumento: ciò si traduce nella comparsa di gozzo con vari gradi di ipotiroidismo nella donna in stato interessante, e nei casi di maggiore carenza, in una aumentata frequenza dell'aborto, del parto prematuro e della mortalità perinatale. La carenza iodica della madre durante la gravidanza e l'allattamento può avere ripercussioni sulla funzione tiroidea del feto e del neonato, con lo sviluppo di gozzo e ipotiroidismo di solito transitorio. Quando il grado di carenza iodica è molto pronunciato, si possono avere anche conseguenze sullo sviluppo cerebrale del feto e del neonato che è particolarmente sensibile alla mancata azione degli ormoni tiroidei: ciò può portare a difetti di vario grado delle funzioni cognitive. Per questo motivo la prevenzione e la correzione del deficit nutrizionale di iodio nella donna in stato interessante rappresenta un obiettivo primario.

Riferimenti della pubblicazione:

M. Landini, S. Gonzali, C. Kiferle, M. Tonacchera, P. Agretti, A. Dimida, P. Vitti, A. Alpi, A. Pinchera, P. Perata. Metabolic engineering of the iodine content in Arabidopsis. Scientific Reports - 2 : 338 (2012)


Ne hanno parlato:
Ansa
Ansa.it - Scienza e tecnica 
Asca
TirrenoPisa.it 
Corriere.it 
Unità.it
PisaInformaFlash.it
InToscana.it 
PianetaUniversitario.com 
 

Venerdì 30 marzo alle 15.30, nell'aula "Pacinotti" della facoltà di Ingegneria di Pisa (Largo Lucio Lazzarino), Franco Silvano Toni di Cigoli, docente dell'Università degli Studi di Padova e dell'Institute of Advanced Legal Studies - IALS (University of London), terrà il seminario "La regolazione dei mercati dell'energia e il diritto dei contratti". La lezione è aperta ed è organizzata nell'ambito del corso dei Percorsi di eccellenza della facoltà di Ingegneria in "International, European and Comparative Energy Law IECEL". Seguirà un dibattito con il pubblico.

Furio DenaroCon la mostra "Furio de Denaro. Arte e scienza dell'incisione" il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi propone una suggestiva selezione di opere dell'artista triestino Furio de Denaro (1956-2012). L'esposizione sarà inaugurata venerdì 30 marzo alle ore 18.00 e resterà aperta fino al 29 aprile.

Le oltre cento incisioni presentate in mostra, eseguite da Furio de Denaro nell'arco di un'attività trentennale, dal 1979 al 2011, comprendono ex libris xilografici, acqueforti, bulini e un'opera realizzata con la tecnica della fisiografia. Prendono corpo così il raffinato universo poetico e la profonda versatilità tecnica di una delle voci più intense e impegnate nel panorama dell'incisione contemporanea.

La mostra è realizzata dal Museo della Grafica con la collaborazione della Soprintendenza BAPPSAE di Pisa, del Liceo Artistico "F. Russoli" di Pisa e Cascina, dell'Associazione per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica "La Limonaia" di Pisa e della fondazione "Il Bisonte" di Firenze.

james_joyceSi apre lunedì 26 marzo alle 17.00 il ciclo di "Seminari d'interpretazione testuale", l'iniziativa promossa dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa come momento d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. L'appuntamento è nell'Aula multimediale di Palazzo Ricci, in via del Collegio Ricci 10, con il professor Sergio Zatti che parlerà de "La scena iniziale del Dedalus di Joyce". L'intento delle lezioni è privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere letterarie nella convinzione che esse parlino della realtà, anche se secondo modi e forme diversissimi dai discorsi dimostrativi e ideologici a cui troppo spesso vengono ricondotte.

Ai relatori si chiede di 'fare parlare' un testo mostrando come, attraverso un uso assai peculiare della lingua, esso costruisce un'immagine fine e complessa del nostro rapporto col mondo. In questo senso, pur nel rispetto di appartenenze disciplinari e specialismi, l'approccio al fenomeno letterario sarà concepito come trasversale: al di là degli steccati di epoca, lingua, cultura e nazionalità; e all'insegna di un'idea ampia di letteratura, dai generi canonici fino ai limiti incerti del non letterario.

Il ciclo di seminari prosegue il 2 aprile con Luigi Blasucci che terrà la lezione "Su un testo usurato di Montale: Non recidere, forbice"; il 16 aprile Paolo Amalfitano parlerà di "Reticenza e narrazione. La funzione degli omissisis in «The Good Soldier» di Ford Madox Ford"; il 23 aprile appuntamento con Francesco Fiorentino "Fabrice a Waterloo: le illusioni perdute"; il 7 maggio con Pier Vincenzo Mengaldo, "Sfogliando lo Zibaldone"; il 14 maggio Matteo Residori farà una "Lettura del madrigale 161 di Michelangelo"; il 21 maggio Francesco Ghelli chiuderà il ciclo con "Antiutopie letterarie e utopie pubblicitarie. 1984 da Orwell a Apple".

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