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sharing medLa fertilità del suolo e i sistemi agricoli delle aree aride e semiaride del Mediterraneo sono al centro del progetto di ricerca europeo SHARInG-MeD “Soil Health and Agriculture Resilience through an Integrated Geographical information systems of Mediterranean Drylands”, coordinato dall’Università di Pisa e finanziato nell’ambito del Programma PRIMA con un budget totale di 4,1 milioni di euro, di cui circa 1 milione destinato all’Ateneo pisano. Con responsabile scientifico Sergio Saia (nella foro in basso), professore associato di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie, SHARInG-MeD ha una durata di tre anni e ha l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoli e la resilienza dei sistemi agricoli nelle aree aride e semiaride del Mediterraneo attraverso uno studio integrato a scala geografica di una vasta gamma di indicatori di fertilità e bontà agronomica dei sistemi e dei territori.

In SHARInG-MeD sono coinvolti partner da tutto il Mediterraneo con una grande varietà di competenze, dalla nematologia (Marocco) all’entomologia e qualità ambientale (Algeria), dalla Scienza del Suolo (Tunisia), alla microbiologia del suolo (Spagna), all’uso dei microrganismi promotori della crescita vegetale, applicazione di materiali organici al suolo e agricoltura conservativa (Italia, Croazia e Turchia), alla modellistica del suolo e agricoltura di precisione (Francia, Grecia, Croazia), alla qualità del suolo ed emissioni di gas serra (Francia).

sergio saia“Il partenariato campionerà suoli da ambienti diversificati, in usi del suolo diversi ma prossimali, e li analizzerà per una pluralità di variabili già incluse nel database LUCAS del Joint Research Center della Commissione Europea, con cui collaborerà attivamente – spiega il professor Saia. Tra le variabili misurate a scala di campione, appezzamento e territorio sono incluse le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del suolo, le emissioni potenziali in gas serra, gli impatti economici e ambientali dell’uso del suolo e della sua gestione e i dati telerilevati. Con tali informazioni, verranno proposti modelli di gestione per salvaguardare gli aspetti socio-economici e ambientali”.

In parallelo, tecniche di agricoltura conservativa e altre tecniche per il miglioramento del suolo verranno studiate in prove di campo sperimentali e presso aziende e di queste verrà valutato l’impatto economico e ambientale. Infine, il turnover dell’azoto dalle piante agli insetti (una fondamentale componente del suolo e del ciclo degli elementi) al suolo e quindi nuovamente alle piante verrà studiato in dispositivi controllati con traccianti isotopici.

Le strategie di campionamento saranno inoltre condotte sia in accordo alle metodologie del JRC, che campiona dal 2009 con cadenza quadriennale i suoli europei, sia con il progetto H2020 Soil4Africa, focalizzato sui suoli africani, consentendo quindi di poter strutturare procedure di armonizzazione dei database al fine di poter valutare in maniera coerente la qualità dei suoli del Mediterraneo. Nel progetto, verranno intessuti anche rapporti con studenti di istituti superiori, produttori, policy makers e consumatori, onde fornire consapevolezza dell’importanza della tutela ambientale e del suolo, con speciale riferimento all’agricoltura.

Venerdì 7 luglio è prevista una sessione aperta online per la presentazione del progetto a cui è possibile iscriversi qui: https://tinyurl.com/SharingMed7Jul.

Pisa 5 – E' aperta dal 5 luglio al 29 ottobre 2023 al Museo della Grafica (Lungarno Galileo Galilei, 9) la mostra Fashion, Sport, Tourism. L’esposizione presenta opere grafiche, manifesti, abiti e video dal primo ‘900 a oggi. Splendide storie di moda, di sport e turismo interpretati da grandi stilisti: da Elsa Schiaparelli a Emilio Pucci, Bally, Caruso, Purest, Lacoste, Miu Miu, da Pisa a Saint Tropez, alla Svizzera. Le opere compongono un originale percorso fra strategie e i modelli di comunicazione che intersecano i linguaggi del teatro e del cinema, della grafica e della pubblicità.

La mostra, realizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) e dall’Università della Svizzera Italiana, si inserisce all’interno del programma del convegno internazionale “Factum2023. La comunicazione della moda: tra tradizione e futuri sviluppi digitali”. L’evento, sulle pratiche di comunicazione nell’ambito dell'industria della moda e su come incidono sulla società, si svolge dal 3 al 5 luglio, al "Centro Congressi Le Benedettine” dell’Università di Pisa. Fra i partecipanti studiosi e docenti provenienti da numerose università italiane e internazionali fra cui Lorenzo Cantoni dell'USI, Nadzeya Sabatini della Gdańsk della University of Technology e dell'USI, Teresa Sabada dell'ISEM Fashion Business School, Università di Navarra, e Veronica Neri e Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica, per l’Ateneo pisano.

 

Garantire un’inclusione didattica reale e concreta, accelerando il processo verso un’editoria universitaria sempre più accessibile. È questo il tema al centro del convegno, organizzato della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità – CNUDD, che si terrà venerdì 7 luglio presso il Centro Congressi Le Benedettine dell’Università di Pisa: “AVA3 e le nuove sfide per l’inclusione didattica: il ruolo dell’editoria universitaria accessibile”.

“Siamo contenti che la CNUDD abbia scelto il nostro Ateneo per affrontare il tema dell’editoria accessibile coinvolgendo tutti gli operatori del settore ed in particolare le University Press Italiane -  commenta il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Il nostro Ateneo ha intrapreso da anni un processo interno per fornire agli studenti ed alle studentesse materiale didattico accessibile ed apprezziamo che il recente modello AVA3 adottato dall’ANVUR preveda in maniera esplicita che gli Atenei adottino le opportune iniziative per rendere accessibili e fruibili agli studenti e alle studentesse con disabilità o con DSA anche le attrezzature, le tecnologie e le metodologie utilizzate per lo svolgimento delle attività didattiche”.

“Da oltre 10 anni la CNUDD si sta impegnando per fornire agli studenti e alle studentesse che ne abbiano bisogno i libri per affrontare gli studi universitari in formato accessibile e ciò per affermare un pari diritto allo studio – dichiara il presidente della CNUDD, Alberto Arenghi - Negli anni il confronto con le case editrici è sicuramente migliorato, ma non basta la buona volontà. Certo esisteva un vulnus normativo che oggi pare poter essere superato dopo il recepimento del Trattato di Marrakesh anche da parte italiana. La questione, tuttavia, non è prettamente giuridica, ancorché importante, perché le università si devono attrezzare e formare per la digitalizzazione dei libri a partire dai prodotti che pubblicano attraverso le University Press. Il convegno farà il punto sulla situazione dell’oggi con uno sguardo allo European Accessibility Act e ad AVA3, da un lato, a questioni pratiche dall’altra”.

Seguendo la strada tracciata dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca - ANVUR attraverso le linee guida di AVA3 (il nuovo modello di accreditamento per gli Atenei), le università sono già da tempo impegnate per garantire, in forma diffusa, l'accesso delle persone con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) alla conoscenza e all’alta formazione, e dunque anche l’accesso ai prodotti editoriali di natura digitale.

Un impegno fondamentale, tenuto conto che il numero degli studenti e delle studentesse con disabilità/DSA che accedono ai corsi di studio universitari è in costante aumento. Secondo l’ultimo rapporto ANVUR (2022), infatti, partire dall’a.a. 1999-2000 gli studenti con disabilità iscritti ai corsi di laurea e post-laurea sono quadruplicati, passando da 4.443 a 17.073 nell’a.a. 2019-20 (ultimo disponibile). Mentre gli studenti con DSA sono passati dagli iniziali 983 dell’a.a. 2011-12 (anno della prima rilevazione) ai 14.441 dell’a.a. 2019-20. Il tutto per un dato complessivo di 36.816 studenti con disabilità o con DSA che nell’a.a. 2019-20 risultavano iscritti ai corsi di laurea e post-laurea. Pari al 2% del totale della popolazione studentesca universitaria.

A fare da sfondo al convegno pisano e al percorso avviato dagli Atenei è l'Accessibility act, la legge europea sull'accessibilità, che punta a fornire gli strumenti normativi per una società più inclusiva, garantendo alle persone con disabilità un migliore accesso alla conoscenza, ai prodotti e ai servizi e, di conseguenza, al mondo del lavoro.

Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo:

http://call.unipi.it/IncontroEditoriaAccessibile

Sono al via i lavori per la realizzazione del nuovo polo didattico di Ingegneria che, con consegna prevista a metà 2025, si estenderà su una superficie coperta di oltre 1.100 metri quadri e avrà 11 aule per un totale di 1.200 posti banco e una sala studio con 112 sedute. La prima pietra dell’edificio, che è posto all’interno dell’area di Ingegneria di via Diotisalvi, raggiungibile anche da via Giunta Pisano, è stata posata mercoledì 5 luglio dal rettore Riccardo Zucchi, dal prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese, dal presidente della Scuola Interdipartimentale di Ingegneria, Gabriele Pannocchia, e dai direttori dei tre Dipartimenti di Ingegneria, Andrea Caiti (DII), Rocco Rizzo (DESTEC) e Maria Vittoria Salvetti (DICI). Con loro erano inoltre presenti il professor Luca Lanini, coordinatore del gruppo di professori dell’Ateneo che ha predisposto la progettazione dell’opera, Fabio Bianchi della Direzione Edilizia, che è il responsabile del procedimento e coordinatore dell’intervento, Michela Bertini della stessa Direzione, che si occupa della direzione dei lavori in un team composto da tecnici interni e professionisti esterni all’Ateneo.

Il progetto, inserito nel Piano di sviluppo urbanistico dell’Università di Pisa, mira a potenziare i servizi didattici a disposizione degli studenti Unipi, in questo caso soprattutto dell’area di Ingegneria, sia dal punto di vista della qualità e quantità delle strutture, sia sotto l’aspetto della sicurezza. Il nuovo polo sarà dotato di 7 grandi aule, con 1.073 posti banco, e 4 aule più piccole; una sala studio con 112 sedute, che sarà autonoma e separata dal resto dell’edificio e con portineria, in modo da rendere più facile ed economica la sua apertura anche indipendentemente dagli orari del polo; altri 87 posti lettura ricavati negli spazi di distribuzione. Nei circa 2.000 metri quadrati che delimitano la superficie del lotto saranno ricavati spazi verdi e percorsi dedicati alla completa accessibilità all'edificio, mentre in un’area limitrofa sarà realizzato un parcheggio a uso del fabbricato.

L’edificio è stato progettato in conformità alle recenti disposizioni in tema energetico (trattasi di fabbricato NZEB, Nearly Zero Energy Building) e in tema ambientale. Gli impianti meccanici saranno infatti alimentati tramite pompe di calore e sarà installato un impianto fotovoltaico in copertura.

Per l’intervento è previsto un costo complessivo di 14 milioni di euro, con un cofinanziamento ministeriale di 2,8 milioni di euro ottenuto grazie alla partecipazione a cura della Direzione Edilizia dell’Ateneo a un bando pubblico rivolto a tutte le università nazionali. La realizzazione dell’opera è stata affidata al Consorzio Ar.Co., vincitore della gara pubblica europea di appalto.

“La realizzazione del nuovo Polo didattico di Ingegneria – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – fa parte del Piano di sviluppo pluriennale edilizio e patrimoniale “UNIPI 2030”, che prevede la costruzione di nuovi poli didattici e nuove strutture dipartimentali e di ricerca. Vi anticipo che la prossima settimana poseremo la prima pietra anche agli edifici che andranno a completare l’area di Veterinaria di San Piero a Grado. Queste opere andranno ad arricchire il patrimonio infrastrutturale dell’Università e metteranno a disposizione dei nostri studenti, oltre che di tutta la comunità accademica, spazi e servizi moderni e funzionali”.

“Già adesso – ha continuato il prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese – l’Ateneo dispone di circa 400 aule per la didattica, distribuite in 27 edifici inseriti nel tessuto urbano della città. Alcuni sono edifici storici di grande pregio collocati nei quartieri del centro, altri sono poli didattici di recente costruzione collocati in varie zone della città. Oggi gli studenti possono usufruire di circa 25.000 posti a sedere dedicati alle attività didattiche e laboratoriali, per una superficie complessiva di spazi dedicati alla didattica - tra aule, laboratori, biblioteche e servizi - di circa 70.000 metri quadrati. Nell’ultimo quadriennio tali spazi hanno avuto un tasso di incremento annuo del 5%”.

Sono al via i lavori per la realizzazione del nuovo polo didattico di Ingegneria che, con consegna prevista a metà 2025, si estenderà su una superficie coperta di oltre 1.100 metri quadri e avrà 11 aule per un totale di 1.200 posti banco e una sala studio con 112 sedute. La prima pietra dell’edificio, che è posto all’interno dell’area di Ingegneria di via Diotisalvi, raggiungibile anche da via Giunta Pisano, è stata posata mercoledì 5 luglio dal rettore Riccardo Zucchi, dal prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese, dal presidente della Scuola Interdipartimentale di Ingegneria, Gabriele Pannocchia, e dai direttori dei tre Dipartimenti di Ingegneria, Andrea Caiti (DII), Rocco Rizzo (DESTEC) e Maria Vittoria Salvetti (DICI). Con loro erano inoltre presenti il professor Luca Lanini, coordinatore del gruppo di professori dell’Ateneo che ha predisposto la progettazione dell’opera, Fabio Bianchi della Direzione Edilizia, che è il responsabile del procedimento e coordinatore dell’intervento, Michela Bertini della stessa Direzione, che si occupa della direzione dei lavori in un team composto da tecnici interni e professionisti esterni all’Ateneo.

polo Ingegneria gruppo

Il gruppo di lavoro del progetto con rettore, alcuni prorettori e delegati, rappresentanti di ingegneria..

Il progetto, inserito nel Piano di sviluppo urbanistico dell’Università di Pisa, mira a potenziare i servizi didattici a disposizione degli studenti Unipi, in questo caso soprattutto dell’area di Ingegneria, sia dal punto di vista della qualità e quantità delle strutture, sia sotto l’aspetto della sicurezza. Il nuovo polo sarà dotato di 7 grandi aule, con 1.073 posti banco, e 4 aule più piccole; una sala studio con 112 sedute, che sarà autonoma e separata dal resto dell’edificio e con portineria, in modo da rendere più facile ed economica la sua apertura anche indipendentemente dagli orari del polo; altri 87 posti lettura ricavati negli spazi di distribuzione. Nei circa 2.000 metri quadrati che delimitano la superficie del lotto saranno ricavati spazi verdi e percorsi dedicati alla completa accessibilità all'edificio, mentre in un’area limitrofa sarà realizzato un parcheggio a uso del fabbricato.

L’edificio è stato progettato in conformità alle recenti disposizioni in tema energetico (trattasi di fabbricato NZEB, Nearly Zero Energy Building) e in tema ambientale. Gli impianti meccanici saranno infatti alimentati tramite pompe di calore e sarà installato un impianto fotovoltaico in copertura.

Per l’intervento è previsto un costo complessivo di 14 milioni di euro, con un cofinanziamento ministeriale di 2,8 milioni di euro ottenuto grazie alla partecipazione a cura della Direzione Edilizia dell’Ateneo a un bando pubblico rivolto a tutte le università nazionali. La realizzazione dell’opera è stata affidata al Consorzio Ar.Co., vincitore della gara pubblica europea di appalto.

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“La realizzazione del nuovo Polo didattico di Ingegneria – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – fa parte del Piano di sviluppo pluriennale edilizio e patrimoniale “UNIPI 2030”, che prevede la costruzione di nuovi poli didattici e nuove strutture dipartimentali e di ricerca. Vi anticipo che la prossima settimana poseremo la prima pietra anche agli edifici che andranno a completare l’area di Veterinaria di San Piero a Grado. Queste opere andranno ad arricchire il patrimonio infrastrutturale dell’Università e metteranno a disposizione dei nostri studenti, oltre che di tutta la comunità accademica, spazi e servizi moderni e funzionali”.

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“Già adesso – ha continuato il prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese – l’Ateneo dispone di circa 400 aule per la didattica, distribuite in 27 edifici inseriti nel tessuto urbano della città. Alcuni sono edifici storici di grande pregio collocati nei quartieri del centro, altri sono poli didattici di recente costruzione collocati in varie zone della città. Oggi gli studenti possono usufruire di circa 25.000 posti a sedere dedicati alle attività didattiche e laboratoriali, per una superficie complessiva di spazi dedicati alla didattica - tra aule, laboratori, biblioteche e servizi - di circa 70.000 metri quadrati. Nell’ultimo quadriennio tali spazi hanno avuto un tasso di incremento annuo del 5%”.

Mercoledì, 05 Luglio 2023 08:57

DIRASA

logo dirasa

 

 

 

Définition d’un renouvellement de la gouvernance de la recherche en Tunisie

Unipi Team Leader: Viviana Re, Department of Geosciences

By bringing together all the 13 Tunisian public universities, the Tunisian Ministry of Higher Education (MESRS) and two other very important players such as the ANPR and the IEAQA, the DIRASA Project has the objective to contribute to the improvement of the university research governance in Tunisia by promoting dialogue and scientific cooperation between the actors of the Tunisian national research system. In particular, DIRASA aims to strengthen the capacities of strategic monitoring and scientific foresight process through the improvement of the skills of university staff, by enhancing the visibility of university research and by developing interactions between research and the socio-economic environment. Because of these objectives, DIRASA highlight the new technologies in higher education that are needed for the development of the higher education sector and for its links with society through the creation of a Network at a national level where universities, research units and laboratories, research centres work together to apply the research products into the local context. Three are the main target groups of the project’s actions: the leaders (rectors, vice-rectors, heads of institutions and departments, deans and vice-deans in charge of university research) of Tunisian universities; administrative and academic staff as well as those in charge of research management and administration, who are responsible for the operational management of research; and finally, researchers and doctoral students, who will benefit from the training provided by the project. In addition to these target groups, there are also representatives of general society (policy makers, other national and local institutions that are not consortium partners) who will actively participate in the cooperation workshop still planned by the project.

Coordinator:  SFAX UNIVERSITY  (Tunisia) 

Other participants

Università di Pisa
UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo (Italy)
Università degli Studi di Pavia (Italy)
CESIE (Italy)
Université de Tunis (Tunisia)
Université de Tunis El Manar (Tunisia)
Carthage University (Tunisia)
University of Sousse (Tunisia)
Université de Gabes (Tunisia)
Université de la Manouba (Tunisia)
University of Monastir (Tunisia)
Université Virtuelle de Tunis (Tunisia)
University of Kairouan (Tunisia)
Université de Gafsa (Tunisia)
Université of Jendouba (Tunisia)
Université Ez-Zitouna (Tunisia)
Ministry of Higher Education And Scientific Research (Tunisia)
Agence Nationale de la Promotion de la Recherche Scientifique (Tunisia)
Université de Rouen Normandie (France)

Start date: 01-02-2023

End date: 31-01-2026

EU Grant: 979.303 €

Project website: https://www.dirasa.eu/

logo erasmus en full

 

AVA3 IG 1080x1080 1 1Garantire un’inclusione didattica reale e concreta, accelerando il processo verso un’editoria universitaria sempre più accessibile. È questo il tema al centro del convegno, organizzato della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità – CNUDD, che si terrà venerdì 7 luglio presso il Centro Congressi Le Benedettine dell’Università di Pisa: “AVA3 e le nuove sfide per l’inclusione didattica: il ruolo dell’editoria universitaria accessibile”.

“Siamo contenti che la CNUDD abbia scelto il nostro Ateneo per affrontare il tema dell’editoria accessibile coinvolgendo tutti gli operatori del settore ed in particolare le University Press Italiane -  commenta il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Il nostro Ateneo ha intrapreso da anni un processo interno per fornire agli studenti ed alle studentesse materiale didattico accessibile ed apprezziamo che il recente modello AVA3 adottato dall’ANVUR preveda in maniera esplicita che gli Atenei adottino le opportune iniziative per rendere accessibili e fruibili agli studenti e alle studentesse con disabilità o con DSA anche le attrezzature, le tecnologie e le metodologie utilizzate per lo svolgimento delle attività didattiche”.

“Da oltre 10 anni la CNUDD si sta impegnando per fornire agli studenti e alle studentesse che ne abbiano bisogno i libri per affrontare gli studi universitari in formato accessibile e ciò per affermare un pari diritto allo studio – dichiara il presidente della CNUDD, Alberto Arenghi - Negli anni il confronto con le case editrici è sicuramente migliorato, ma non basta la buona volontà. Certo esisteva un vulnus normativo che oggi pare poter essere superato dopo il recepimento del Trattato di Marrakesh anche da parte italiana. La questione, tuttavia, non è prettamente giuridica, ancorché importante, perché le università si devono attrezzare e formare per la digitalizzazione dei libri a partire dai prodotti che pubblicano attraverso le University Press. Il convegno farà il punto sulla situazione dell’oggi con uno sguardo allo European Accessibility Act e ad AVA3, da un lato, a questioni pratiche dall’altra”.

Seguendo la strada tracciata dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca - ANVUR attraverso le linee guida di AVA3 (il nuovo modello di accreditamento per gli Atenei), le università sono già da tempo impegnate per garantire, in forma diffusa, l'accesso delle persone con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) alla conoscenza e all’alta formazione, e dunque anche l’accesso ai prodotti editoriali di natura digitale.

Un impegno fondamentale, tenuto conto che il numero degli studenti e delle studentesse con disabilità/DSA che accedono ai corsi di studio universitari è in costante aumento. Secondo l’ultimo rapporto ANVUR (2022), infatti, partire dall’a.a. 1999-2000 gli studenti con disabilità iscritti ai corsi di laurea e post-laurea sono quadruplicati, passando da 4.443 a 17.073 nell’a.a. 2019-20 (ultimo disponibile). Mentre gli studenti con DSA sono passati dagli iniziali 983 dell’a.a. 2011-12 (anno della prima rilevazione) ai 14.441 dell’a.a. 2019-20. Il tutto per un dato complessivo di 36.816 studenti con disabilità o con DSA che nell’a.a. 2019-20 risultavano iscritti ai corsi di laurea e post-laurea. Pari al 2% del totale della popolazione studentesca universitaria.

A fare da sfondo al convegno pisano e al percorso avviato dagli Atenei è l'Accessibility act, la legge europea sull'accessibilità, che punta a fornire gli strumenti normativi per una società più inclusiva, garantendo alle persone con disabilità un migliore accesso alla conoscenza, ai prodotti e ai servizi e, di conseguenza, al mondo del lavoro.

Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo:

http://call.unipi.it/IncontroEditoriaAccessibile

Martedì, 04 Luglio 2023 12:44

Rumba de Bodas in concerto

Sabato 21 luglio alle 22, ad Arno Vivo (Lungarno bruno buozzi 1), si tiene il concerto dei "Rumba de Bodas", organizzato dall’Associazione studentesca “Isola del Jazz”.

I Rumba de Bodas sono un gruppo fondato  nel 2008 da otto ragazzi bolognesi. La loro musica fonde ska, funk, ritmi latini e afro.

Hanno partecipato a festival come  Boomtown Fair, Fusion Festival, Edinburgh Jazz Festival, Cous Cous Festival, Irlanda in Festa, Montreux Jazz Festival, Seoul Music Week 2019, SulaFest 2020

La formazione:

  • Rachel Doe – vocals
  • Mattia Francheschini – keys/synth
  • Alessandro Orefice – drums
  • Giacomo Vianello Vos – bass
  • Fabio Scalmana - trumpet
  • Kim Gianesini - Saxophone
  • Alain - Guitar

Il concerto è realizzato con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche autogestite.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Martedì, 04 Luglio 2023 12:31

Rumba de Bodas in concerto

Sabato 21 luglio alle 22, ad Arno Vivo (Lungarno bruno buozzi 1), si tiene il concerto dei "Rumba de Bodas", organizzato dall’Associazione studentesca “Isola del Jazz”.

I Rumba de Bodas sono un gruppo fondato  nel 2008 da otto ragazzi bolognesi. La loro musica fonde ska, funk, ritmi latini e afro.

Hanno partecipato a festival come  Boomtown Fair, Fusion Festival, Edinburgh Jazz Festival, Cous Cous Festival, Irlanda in Festa, Montreux Jazz Festival, Seoul Music Week 2019, SulaFest 2020

La formazione:

  • Rachel Doe – vocals
  • Mattia Francheschini – keys/synth
  • Alessandro Orefice – drums
  • Giacomo Vianello Vos – bass
  • Fabio Scalmana - trumpet
  • Kim Gianesini - Saxophone
  • Alain - Guitar

Il concerto è realizzato con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche autogestite.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Pisa – Il 4 luglio alle 18 si inaugura al Museo della Grafica (Lungarno Galileo Galilei, ) la mostra Fashion, Sport, Tourism. L’esposizione, aperta sino al 29 ottobre 2023, presenta opere grafiche, manifesti, abiti e video dal primo ‘900 a oggi. Splendide storie di moda, di sport e turismo interpretati da grandi stilisti: da Elsa Schiaparelli a Emilio Pucci, Bally, Caruso, Purest, Lacoste, Miu Miu, da Pisa a Saint Tropez, alla Svizzera. Le opere compongono un originale percorso fra strategie e i modelli di comunicazione che intersecano i linguaggi del teatro e del cinema, della grafica e della pubblicità.

La mostra, realizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) e dall’Università della Svizzera Italiana, si inserisce all’interno del programma del convegno internazionale “Factum2023. La comunicazione della moda: tra tradizione e futuri sviluppi digitali”. L’evento, sulle pratiche di comunicazione nell’ambito dell'industria della moda e su come incidono sulla società, si svolge dal 3 al 5 luglio, al "Centro Congressi Le Benedettine” dell’Università di Pisa. Fra i partecipanti studiosi e docenti provenienti da numerose università italiane e internazionali fra cui Lorenzo Cantoni dell'USI, Nadzeya Sabatini della Gdańsk della University of Technology e dell'USI, Teresa Sabada dell'ISEM Fashion Business School, Università di Navarra, e Veronica Neri e Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica, per l’Ateneo pisano.

 

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