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Comunicati stampa


Unica in Italia, parte all’Università di Pisa la laurea magistrale in Biotecnologie e Intelligenza Artificiale Applicata alla Salute che consentirà di ottenere un doppio titolo con l’Università di Aix-Marsiglia o con l’Università di Stoccolma. L’obiettivo è di formare figure professionali nell’ambito delle biotecnologie applicate alla salute con competenze trasversali e digitali avanzate.

“I progressi compiuti negli ultimi anni nelle applicazioni dell'Intelligenza Artificiale (AI) per la salute dimostrano una crescente domanda di formazione da parte degli operatori sanitari e di tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca biotecnologica e biomedica - spiega il professore Roberto Giovannoni dell’Ateneo pisano – da cui l’esigenza di creare un corso di laurea interdisciplinare e internazionale con lezioni ed attività didattiche interamente in lingua inglese, e chi si iscrive potrà avere borse di mobilità per studiare negli atenei partner in Francia e Svezia e per svolgere tirocini o internati di tesi in prestigiose università, istituti di ricerca e aziende”.

 

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l team del nuovo corso di laurea magistrale europea, da sinistra a destra: Prof. Roberto Giovannoni, vice-presidente dei corsi aggregati di Biotecnologie e co-tutor del corso di laurea magistrale in Biotechnologies and Applied AI for Health; Prof.ssa Arianna Tavanti, presidente dei corsi aggregati di Biotecnologie e coordinatrice del PhD in Biology; Prof.ssa Daria Bottai, co-tutor del corso di laurea magistrale in Biotechnologies and Applied AI for Health; Dott.ssa Giorgia Bandini, tecnico amministrativo reclutato sul progetto europeo AI and Health


La laurea magistrale è stata disegnata ed attivata nell’ambito del progetto europeo “AI and Health”, finanziato dalla Commissione Europea nel bando DIGITAL EUROPE, cui partecipano l’Università di Pisa, l’Università di Aix-Marsiglia, l’Università di Stoccolma, l’Università di Barcellona, l’Inria (Institut National De Recherche en Informatique et Automatique) e, come partner industriali, due aziende pisane, Kode Srl e Ingeniars, quest’ultima già spin-off dell’Ateneo pisano, e Genomeup di Roma. Per l’Università di Pisa sono coinvolti i dipartimenti di Biologia, Ingegneria dell’Informazione, Informatica, Farmacia, Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Giurisprudenza.


Pisa - Il Circolo culturale Filippo Mazzei ha premiato i vincitori del Contamination lab 2023. La cerimonia si è svolta il 4 luglio in occasione dell’Indipendence Day a Villa di Corliano. Nel corso della serata, i due team vincitori Fill the Gap, composto da Giuseppa Lonoce, Eliana Maraglino ed Alessandro Tripodi, e Hear Again, di cui fanno parte Annachiara Aiello, Dario Balboni, Giacomo Carfì e Sebastian Serra hanno esposto la loro idea di impresa e hanno ricevuto una targa da Massimo Balzi, Presidente del Circolo culturale Filippo Mazzei.

 

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Un  momento della premiazione

“Un grazie al Presidente Balzi per la bellissima iniziativa e per avere coinvolto il nostro Ateneo anche quest’anno in questo importante evento organizzato dal Circolo Culturale Filippo Mazzei – ha detto il professor Marco Macchia, Delegato del Rettore per i Rapporti con il Territorio - la scelta di premiare gli Startupper vincitori del Contamination Lab evidenzia il valore dei nostri giovani e delle loro idee innovative.”

Il circolo culturale Filippo Mazzei, così chiamato in onore al medico e diplomatico italoamericano, opera per valorizzare le discipline a cui il Mazzei si dedicò in vita, dunque politica, quella estera in particolare, giornalismo, agricoltura, economia e medicina. In un quadro di amicizia e scambio tra i popoli, in particolare con gli Usa, il circolo organizza eventi, raccolte di fondi e iniziative di volontariato a tutela del nostro patrimonio culturale e dell’italian food.

Lunedì, 17 Luglio 2023 12:32

The European Agritech project is launched

With a budget of around 3.5 million euros and 50% co-funded under the Digital Europe programme, the project ‘Digital agriculture for sustainable development’ (AGRITECH EU) is about to start.
Coordinated by Prof. Gianluca Brunori of the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences with the collaboration of the Computer Engineering and Computer Science Departments, the project involves the QUINN university consortium, CNR-ISTI, the University of Macerata, the Universities of Ghent, Athens, Almería and Montpellier, and several AgriTech companies

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The aim of the project is to devise teaching modules aimed at developing high-level skills in the area of digitalization for sustainable agriculture, with an emphasis on the principles of agroecology and responsible innovation. Among others, the topics of precision agriculture, the use of drones for monitoring purposes, farm data management, the application of artificial intelligence, the automation of agricultural operations, and the digitalization of supply chain traceability will be addressed. Socio-economic (including risks and unintended consequences) and legal implications will also be dealt with for each of these themes. The courses will be based on interdisciplinary programmes that combine technological, agronomic, and socio-economic skills.

The modules will be aimed mainly at graduates with a bachelor’s degree in agricultural sciences, computer science, or computer engineering. The project aims to build a European catalogue of blended learning activities, focussing on innovative experience-based teaching and on the use of online tools. The project will also involve student and lecturer mobility as well as the award of joint degrees.

From an educational point of view, the project aims to make the most of the experience gained in various European projects and in the postgraduate course activated by DISAAA in collaboration with DI, DII, CNR, QUINN, and to create synergies with the initiatives launched within the Contamination Lab. For the University of Pisa, which will oversee the scientific and administrative coordination, the project represents a valuable opportunity to present itself as one of the universities of excellence in Europe in the field of digital agriculture.

 

E’ in partenza il progetto "Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile" (Agritech UE), con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe.

Il progetto è coordinato dal professor Gianluca Brunori dell'Università di Pisa e vi partecipano il consorzio universitario QUINN, il CNR-ISTI, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, ed alcune imprese Agritech.

L’obiettivo di Agritech è sviluppare moduli didattici che costruiscano competenze di alto livello nell’ambito della digitalizzazione per l’agricoltura sostenibile, con una particolare enfasi sui principi dell'agroecologia e dell’innovazione responsabile. Verranno affrontati tra gli altri i temi dell'agricoltura di precisione, dell'uso di droni a scopo di monitoraggio, della gestione dei dati aziendali, dell'applicazione dell'intelligenza artificiale, dell'automazione delle operazioni agricole, della digitalizzazione della tracciabilità di filiera. Per ciascuno di questi temi si analizzeranno anche le implicazioni socio-economiche (compresi i rischi e le conseguenze inattese) e legali. I corsi saranno basati su programmi interdisciplinari in grado di unire le competenze tecnologiche, agronomiche, e socio-economiche.

I moduli saranno rivolti in via prioritaria a studenti con laurea triennale in scienze agrarie, informatica, ingegneria informatica. Il progetto ambisce a costruire un catalogo europeo di attività didattiche blended, puntando su una didattica innovativa basata sull’esperienza, fortemente orientata su strumenti online. E’ prevista la mobilità degli studenti e dei docenti e l’attivazione di titoli congiunti.

“Puntiamo a valorizzare l’esperienza maturata in diversi progetti europei e nel corso di perfezionamento attivato dal DISAAA in partnership con DI, DII, CNR, QUINN e creare sinergie con le iniziative avviate nell'ambito del Contamination Lab – spiega il professor Brunori – per l’Ateneo, che partecipa con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Informatica e di Informatica, il progetto rappresenta una preziosa opportunità per qualificarsi in ambito Europeo come uno degli atenei di eccellenza sulla tematica dell'agricoltura digitale”.

E’ in partenza il progetto "Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile" (Agritech UE), con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe.

Il progetto è coordinato dal professor Gianluca Brunori dell'Università di Pisa e vi partecipano il consorzio universitario QUINN, il CNR-ISTI, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, ed alcune imprese Agritech.

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L’obiettivo di Agritech è sviluppare moduli didattici che costruiscano competenze di alto livello nell’ambito della digitalizzazione per l’agricoltura sostenibile, con una particolare enfasi sui principi dell'agroecologia e dell’innovazione responsabile. Verranno affrontati tra gli altri i temi dell'agricoltura di precisione, dell'uso di droni a scopo di monitoraggio, della gestione dei dati aziendali, dell'applicazione dell'intelligenza artificiale, dell'automazione delle operazioni agricole, della digitalizzazione della tracciabilità di filiera. Per ciascuno di questi temi si analizzeranno anche le implicazioni socio-economiche (compresi i rischi e le conseguenze inattese) e legali. I corsi saranno basati su programmi interdisciplinari in grado di unire le competenze tecnologiche, agronomiche, e socio-economiche.

I moduli saranno rivolti in via prioritaria a studenti con laurea triennale in scienze agrarie, informatica, ingegneria informatica. Il progetto ambisce a costruire un catalogo europeo di attività didattiche blended, puntando su una didattica innovativa basata sull’esperienza, fortemente orientata su strumenti online. E’ prevista la mobilità degli studenti e dei docenti e l’attivazione di titoli congiunti.

“Puntiamo a valorizzare l’esperienza maturata in diversi progetti europei e nel corso di perfezionamento attivato dal DISAAA in partnership con DI, DII, CNR, QUINN e creare sinergie con le iniziative avviate nell'ambito del Contamination Lab – spiega il professor Brunori – per l’Ateneo, che partecipa con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Informatica e di Informatica, il progetto rappresenta una preziosa opportunità per qualificarsi in ambito Europeo come uno degli atenei di eccellenza sulla tematica dell'agricoltura digitale”.

Managing virtual libraries of chemical compounds has never been easier. Only a few days ago thanks to MolBook UNIPI, the powerful software launched by the Department of Pharmacy of the University of Pisa as part of the activities of the national HPC, Big Data and Quantum Computing centre, pharmaceutical chemists and biologists from all over the world have at their disposal, free of charge, an innovative tool for creating, archiving, managing and sharing molecular databases in just a few clicks.

A true technological revolution in the world of pharmaceutical chemistry and biology, in which there has been a lack of free similar software so far, it can make database management procedures, “user-friendly” providing an inexperienced user with an easy and intuitive tool. The software’s potential was analysed in the application note recently published in the prestigious Journal of Chemical Information and Modeling.

The software was developed by Salvatore Galati, Miriana Di Stefano, Lisa Piazza and Giulio Poli, members of the Molecular Modeling & Virtual Screening Laboratory Group of the Department of Pharmacy at the University of Pisa and coordinated by Professor Tiziano Tuccinardi.

MolBook UNIPI was created for the academic and research community to process data in order to compose, manage and analyse databases containing information on chemical compounds to exploit several properties, including the prediction of the toxicological profile of molecules.

 

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“The possibility of digitally archiving the structural characteristics of each individual molecule and the various activity and toxicity data related to it, which is of essential importance. It allows rapid searches, analysis of archived molecules and the use of artificial intelligence to process and predict the properties of different molecules. It is possible, for example, to search in just a few seconds for all the molecules characterised by a particular functional group or a particular biological activity, or to predict their possible toxicity,” explains Professor Tiziano Tuccinardi. “To date, there are several tools that allow the creation of these molecular databases; however, many of these do not carry out exhaustive analyses and moreover are very difficult to be used because they are mainly aimed at researchers working in the field of computational chemistry. The software developed by our research group will lead biologists, non-computational and pharmaceutical chemists to create, manage and share databases of the molecules they are studying. The launch of MolBook UNIPI represents the first step of this project: our idea is to implement it by adding predictive tools based on artificial intelligence that in a simple and intuitive way can help research, by providing from the earliest stages of development of potential drugs, predictions regarding their possible toxicity and activity towards different molecular targets."

MolBook UNIPI is available free of charge for academic, governmental and industrial organisations and can be downloaded from www.molbook.farm.unipi.it.

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The Project was developed thanks to the contribution of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR), Mission 4 Component 2 Investment 1.4 'National Centre for HPC, Big Data and Quantum Computing' - Spoke 7 'Materials & Molecular Sciences' (European Union - NextGenerationEU).

Are you an academic, a researcher or a student at one of the 9 member universities of Circle U.? Do you have any brilliant ideas to make our alliance a reality, to contribute to our mission and vision, to involve more colleagues, students and partners? Apply for this call and secure seed funding of up to 10,000 euros to support your project.

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Here’s how it works: You can join together with partners from at least two other Circle U. universities to propose innovative projects ranging from seminars, workshops, joint modules, courses and programmes to joint research activities. If you are a student, your project could contribute to reinforcing student democracy and student engagement, disseminating Circle U. among all students, supporting new learning and training activities, or organizing cultural activities across Circle U.

The objective of the Circle U. seed funding scheme is to provide academics, researchers and students with opportunities to develop projects across the alliance, to strengthen it and to drive bottom-up initiatives. By funding smaller-scale, time-limited, bottom-up projects, we ultimately aim to facilitate the initiation of long-term collaborative activities within the alliance.

Find out more about the conditions and eligibility criteria in the call for applications available on the Circle U. website.

For any questions, please contact Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Dall’Alleanza Circle U. arrivano opportunità di finanziamento fino a 10.000 euro per docenti, ricercatori e studenti di tutte le discipline. È infatti aperta la nuova call del “Seed Funding Scheme”, un’iniziativa che dà l’opportunità di sviluppare progetti di vario tipo con la collaborazione di almeno tre università che fanno parte dell’Alleanza universitaria, che è stata nuovamente finanziata dall’Unione Europea per la sua seconda fase. Le nove università di Circle U. – che oltre all’Ateneo pisano sono Aarhus University (Danimarca), Humboldt-Universität zu Berlin (Germania), King’s College London (UK), Université Paris Cité (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università di Louvain (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Universität Wien (Austria) – condividono la missione di rafforzare i legami tra insegnamento, ricerca, innovazione e società per rispondere alle grandi sfide globali di oggi e di domani, concentrandosi sulle tematiche della democrazia, del cambiamento climatico e della salute globale.

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Finanziando progetti di docenti, ricercatori e studenti, il “Seed Funding Scheme” mira a facilitare l'avvio di attività collaborative a lungo termine all'interno dell'alleanza. In concreto, il programma dà la possibilità di proporre progetti innovativi che vanno da seminari, workshop, moduli, corsi e attività di ricerca congiunte sviluppati in collaborazione con almeno altri due partner. Nel caso di studenti, i progetti proposti contribuiranno a rafforzare la partecipazione e il coinvolgimento della comunità studentesca all’interno di Circle U., supportando nuove attività di apprendimento e formazione o organizzando attività culturali in Circle U.

Per candidarsi c’è tempo fino al 15 ottobre 2023. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link. È anche possibile contattare l'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nell’ultima call del Seed Funding Scheme sono stati finanziati due progetti in cui è coinvolta l’Università di Pisa: il primo è Lights of Tuscany 2023, proposto da uno studente del Dipartimento di Fisica e organizzato con la collaborazione dell’Associazione italiana degli studenti di Fisica, insieme alle università di Belgrado e Aarhus. Il secondo è HELA - Health and Labour, proposto da un dottorando del Dipartimento di Giurisprudenza, e realizzato insieme alle università di Vienna e Berlino. Maggiori informazioni a questo link: https://www.circle-u.eu/opportunities/seedfunding/projects/.

Anche quest'anno l'Università di Pisa, in un'ottica di valorizzazione del personale tecnico amministrativo, favorisce la partecipazione alle attività formative nell'ambito di corsi di laurea e di laurea magistrale dell'Ateneo, esonerando gli interessati dal pagamento della tassa di iscrizione ai Corsi singoli di insegnamento.
Le domande di partecipazione alla selezione dovranno pervenire, con le modalità indicate nel bando, entro e non oltre il giorno 11 settembre 2023 alle ore 13:00.

Leggi i dettagli: 

https://www.unipi.it/index.php/formazione/item/26230-bando-per-l-iscrizione-a-corsi-singoli-di-insegnamento-dell-universita-di-pisa 

È stato sottoscritto in rettorato, venerdì 14 luglio, un accordo per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi relativi a interventi di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà dell’Università di Pisa. Partner della collaborazione sono l’Ateneo, rappresentato dal rettore Riccardo Zucchi, e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, rappresentata dal soprintendente Valerio Tesi. Erano inoltre presenti il prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese, la dirigente dell’Edilizia, Maria Luisa Cialdella, e la funzionaria della Soprintendenza, Maria Irene Lattarulo.

L’accordo, di durata decennale, riguarda gli immobili riconosciuti di interesse culturale con specifico decreto, sia ope legis quelli realizzati da più di settanta anni, secondo le disposizioni della parte seconda del Decreto Legislativo 42/2004 sul “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Lo stesso D. Lgs. stabilisce che per gli interventi su beni culturali pubblici da eseguirsi da parte di amministrazioni dello Stato, delle regioni, di altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente e istituto pubblico, l’autorizzazione necessaria del soprintendente può essere espressa nell’ambito di specifici accordi atti a disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune in collaborazione.

In concreto, l’accordo prevede la costituzione di un “Tavolo tecnico” composto da personale tecnico dell’Università e della Soprintendenza, uno per ciascuna amministrazione, con la possibilità di far partecipare di volta in volta, in relazione a specifiche necessità e peculiarità, ulteriori figure delle rispettive amministrazioni al fine di definire nel dettaglio e facilitare la valutazione dei casi in esame. In tale sede il personale della Soprintendenza procede alla valutazione della compatibilità degli interventi proposti con l’interesse culturale dei beni immobili oggetto di intervento, potendo richiedere eventualmente approfondimenti, chiarimenti o ulteriori acquisizioni documentali, con contestuale sospensione della richiesta in esame. Al termine dei lavori del tavolo, il funzionario della Soprintendenza a ciò delegato esprime la determinazione conclusiva del Ministero, autorizzando l’intervento o esprimendo un diniego motivato in tempo pressoché reale alla presentazione del caso in esame.

“La collaborazione con la Soprintendenza, definita attraverso modalità programmate e strutturate – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – ha l’obiettivo di snellire e semplificare l’azione amministrativa e in particolare per quella miriade di piccoli interventi manutentivi che comunque risultano fondamentali per la conservazione dell’immobile e del suo valore monumentale, rendendo anche più rapide le tempistiche. Si tratta di un accordo di grande rilievo, per il quale ringrazio il soprintendente Tesi, tenuto conto del numero considerevole di edifici che rientrano nel patrimonio immobiliare dell’Ateneo, di cui la maggior parte con carattere storico-artistico-monumentale oltre che paesaggistico importanti, oggetto di frequenti interventi di manutenzione”.

“La semplificazione delle procedure amministrative – ha aggiunto il soprintendente Valerio Tesi - è un obiettivo fondamentale e l’accordo sottoscritto con l’Università di Pisa si aggiunge agli altri accordi di collaborazione già stipulati dalla Soprintendenza con vari enti locali e con altre pubbliche amministrazioni, appunto per disciplinare e snellire le attività di interesse comune. Ora, la tutela, la conservazione e la manutenzione del rilevantissimo patrimonio architettonico dell’Ateneo pisano potrà compiersi in maniera più efficace, con procedure più semplici e più rapide, in una ancor più stretta collaborazione tra Soprintendenza e Università, di cui ringrazio il rettore Riccardo Zucchi”.

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