Il cordoglio dell'Area medica Unipi per la tragica scomparsa della dottoressa Barbara Capovani
Il presidente della Scuola di Medicina, professor Emanuele Neri, il direttore del Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica, professor Angelo Gemignani, il direttore del Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, professor Aldo Paolicchi, e il direttore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, professor Stefano Taddei, esprimono il profondo cordoglio dell’area medica universitaria per la tragica scomparsa della dottoressa Barbara Capovani.
La dottoressa Capovani era una persona speciale, che sapeva unire le competenze professionali a una carica umana non comune, elementi fondamentali per potersi occupare di un ambito così difficile e complesso quale la salute mentale a livello territoriale. La sua testimonianza è riuscita persino a superare il limite estremo della morte, grazie alla sua volontà di donare gli organi. Grazie a questo gesto di generosità finale, Barbara potrà continuare ad aiutare il prossimo al quale ha sempre dedicato la sua vita.
Tuttavia, al di là di tutte le doverose manifestazioni di cordoglio, quanto è accaduto alla nostra Collega Barbara sconvolge in modo particolare le nostre coscienze in quanto sottolinea ulteriormente la precarietà delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari. E’ inaccettabile che chi svolge con dedizione, competenza e amore un compito così difficile come quello di essere responsabile della psichiatria territoriale possa essere esposto alla folle violenza proprio di coloro verso i quali si presta l’opera di aiuto e cura. Ed è ancora più doloroso pensare che questo avvenimento non è assolutamente una novità, ma è ormai la normalità nella cronaca quotidiana.
In questo momento il nostro pensiero è esclusivo per Barbara Capovani, e siamo vicini a tutti i suoi cari che lascia con un vuoto incolmabile. Ma eventi come questi ci obbligano ad assumerci le proprie responsabilità, ciascuno nel suo ambito di azione, in modo da sensibilizzare le istituzioni a prendere tutti quei provvedimenti necessari perché gli operatori sanitari possano finalmente svolgere il proprio compito in sicurezza e serenità.
Cinema e filosofia si incontrano nella sala dell'Arsenale
Quattro appuntamenti con il grande cinema d’autore visto dalla prospettiva di filosofi e filosofe. Si apre giovedì 27 aprile alle 20.30, con la proiezione di Tre colori - Film rosso di Krzysztof Kieślowski introdotto da Alessandra Fussi - presidente del corso di studi aggregato di Filosofia e Filosofia e Forme del Sapere dell’Università di Pisa -, Filosofia al Cinema: la nuova rassegna nata dalla collaborazione tra l’ateneo pisano e il Cinema Arsenale.
“L’idea – spiega Fussi, ideatrice del programma - è quella di incontrare ogni volta un film dalla prospettiva di filosofi e filosofe che provengono da discipline diverse. Apriremo la rassegna con Tre colori - Film rosso che chiude magistralmente la trilogia di Kieślowski sui colori e i concetti della Rivoluzione francese, il rosso rappresenta la fraternità. La proiezione sarà l’occasione per affrontare da una prospettiva filosofica la questione del voyeurismo come cifra del cinema e il ruolo del caso, che disegna imprevedibili vie d’amore e fratellanza fra personaggi che inizialmente si respingono”.
Dopo Film rosso, sarà poi la volta di Rashomon, di Akira Kurosawa (leone d’oro al miglior Film al Festival di Venezia nel 1951), che sarà proiettato il 4 maggio con un’introduzione di Maurizio Iacono che, prendendo spunto dalla trama del film, in cui un episodio di sangue viene raccontato da quattro personaggi in modi radicalmente diversi, affronterà il tema della verità e dell’interpretazione.
L’11 maggio sarà la volta di Giovanni Paoletti, che rifletterà sul concetto di tempo nel film Interstellar di Christopher Nolan, in cui un’umanità affamata e flagellata da fenomeni meteorologici disastrosi deve trovare vie di scampo in altri mondi. Centrale nel film il rapporto fra spazio, tempo e identità personale.
Infine, il 18 maggio, Donatella Fantozzi affronterà da una prospettiva pedagogica La forma dell'acqua, diretto da Guillermo del Toro (Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 2017). Ambientato nel 1962 a Baltimora, il film segue le vicende di una donna emarginata e affetta da mutismo che, in un laboratorio governativo di massima sicurezza, riesce a comunicare con una creatura anfibia umanoide che subisce torture nel laboratorio, e fa di tutto per salvarla.
La rassegna, che proseguirà in autunno, si rivolge in primo luogo a studenti e studentesse in filosofia, ma è aperta a chiunque sia interessato.
25 aprile. Una data, la nostra storia
25 aprile. Una data, la nostra storia
Inaugurazione evento e saluti delle autorità
Sabato 22 aprile ore 11
Cortile del Palazzo della Sapienza dell'Università di Pisa
Via Curtatone e Montanara, 15, Pisa
Saranno presenti:
Riccardo Zucchi, Magnifico Rettore Università di Pisa
Saulle Panizza, Direttore Cidic - Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura Università di Pisa
Antonio Mazzeo, Presidente del consiglio regionale della Toscana
Alessandra Nardini, Assessora all’istruzione Regione Toscana
Massimiliano Angori, Presidente Provincia di Pisa
Michele Conti, Sindaco Comune di Pisa
Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale Anpi
Renate Wendt, Console Onorario del Germania in Italia
Matteo Mazzoni, Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza
Gad Lerner, giornalista
Michele Battini, docente Università di Pisa
In Gipsoteca si svela il portale MAGOH, il nuovo applicativo di gestione dei dati archeologici del nord della Toscana
Il 21 aprile, alle ore 10:30, presso la Gipsoteca di Arte Antica dell'Università di Pisa, in piazza San Paolo all'Orto, verrà presentato MAGOH, il nuovo applicativo di gestione dei dati archeologici del nord della Toscana. Il portale è frutto del lavoro biennale dell’omonimo progetto (MAGOH: Managing Archaeological data for a sustainable GOvernance of the Heritage), finanziato da Regione Toscana (nell'ambito del "POR FSE 2014-2020 Asse A – Occupazione, assegni di ricerca in ambito culturale, 2018), dall’Università di Pisa e dal Ministero della Cultura.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Maria Letizia Gualandi con la collaborazione del professor Gabriele Gattiglia e della dr. Francesca Anichini, è stato realizzato nell'ambito del "Laboratorio MAPPA - Metodologie digitali APPlicate all'Archeologia" del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e ha visto la stretta collaborazione di un team di giovani ricercatori e studenti con i funzionari di due Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, rispettivamente per le province di Pisa e Livorno e per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, e dell’Istituto Centrale Archeologia del MIC.
Obiettivo del progetto era la digitalizzazione e la messa a sistema delle informazioni contenute nell’enorme mole di documenti archeologici conservati negli archivi delle Soprintendenze. Attraverso un innovativo applicativo web, tutti questi legacy data sono stati acquisiti, sistematizzati e resi disponibili in rete.
MAGOH risponde così alle esigenze dei funzionari di Soprintendenza, agevolandone e velocizzandone il lavoro di gestione della documentazione che quotidianamente ricevono e utilizzano, fornendo loro uno strumento che, quotidianamente aggiornato, facilita le azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico. MAGOH è inoltre pensato per favorire e semplificare il lavoro dei tanti archeologi e delle tante archeologhe professioniste impegnate nelle attività di progettazione, consulenza, pianificazione territoriale che lavorano in Toscana, permettendo loro di accedere a un quadro completo delle informazioni di archivio oggi disponibili. Infine, MAGOH è progettato anche come strumento di studio e ricerca, integrando su un’unica piattaforma i dati di un territorio tanto ricco di evidenze archeologiche come è quello toscano.
Le informazioni messe a disposizione da MAGOH coprono ben 87 comuni tra le province di Firenze, Pisa, Prato e Pistoia, su un territorio di oltre 7.200 Kmq, censendo oltre 7.900 interventi e 20.000 resti archeologici.
La giornata del 21 aprile sarà l’occasione per svelare le funzionalità del sistema e i tanti strumenti che MAGOH mette a disposizione degli utenti.
Con l’applicativo MAGOH, l’Università di Pisa consolida ancora di più il rapporto di grande collaborazione attivato negli anni con il Ministero della Cultura, mettendo l’innovazione e l’eccellenza della propria ricerca a servizio della tutela e valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico del nostro Paese e promuovendone la conoscenza attraverso l’accesso aperto.
Il Coro dell’Università di Pisa partecipa al Festival Università Canta
Il Coro dell’Università di Pisa parteciperà all’evento Università Canta, festival che si svolge il 22 e 23 aprile a Bergamo e Brescia.
Università Canta è una iniziativa nata durante il difficile periodo di isolamento del primo lockdown da Covid-19 da un’idea di Laura Pesenti, docente del Coro degli Studenti dell’Università degli Studi di Bergamo. Da qui il progetto di una staffetta musicale in video che ha coinvolto ben venticinque università italiane. Finalmente adesso i cori della staffetta si incontrano fisicamente a Bergamo e Brescia nell’anno della nomina di queste città a Capitali della Cultura.
Sabato 22 aprile più di 800 coristi intoneranno in piazza vecchia a Bergamo Alta l’Inno di Mameli. La sera al Teatro Sociale, sarà riproposto il programma della staffetta e il Coro dell’Università di Pisa intonerà l’inno Di canti di gioia.
La giornata di domenica 23 aprile avrà inizio con sette concerti itineranti in luoghi simbolo di Bergamo e Brescia. Il Coro dell’Ateneo pisano canterà nella Chiesa di Sant’Andrea di Città Alta brani di Rossini e Schumann diretto dal suo maestro Stefano Barandoni e accompagnato al pianoforte da Silvia Mannari. La domenica sera i coristi ripeteranno il concerto del giorno precedente al Teatro San Barnaba di Brescia.
Escursione del CAI a Sant'Anna di Stazzema
Il 20 maggio il Club Alpino Italiano organizza un'escursione a Sant'Anna di Stazzema riservata agli studenti Unipi.
Il percorso tocca alcuni dei luoghi che furono teatro degli eccidi nazifascisti del 12 agosto 1944. Da Molina di Stazzema, dove fu trucidato con la sua famiglia il giovane parroco Don Fiore Menguzzo, la visita sale prima a Farnocchia e poi a Foce di Sant’Anna. Da qui procede direttamente verso il Sacrario, per scendere poi verso la piccola frazione di Sant’Anna, dove fu consumata la strage più cruenta, e dove avrà luogo una sosta.
Nel primo pomeriggio, dopo aver visitato il Museo della Resistenza, il percorso scende verso Valdicastello. Vicino alla chiesa si trova un altro memoriale, in ricordo del parroco Don Libero Raglianti e di altri abitanti della zona pure oggetto della furia nazifascista.
Info e iscrizioni: https://www.caipisa.it/evento/santanna-di-stazzema-2/
L’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa cerca nuovi piloti
L’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa è alla ricerca di nuovi piloti per le prossime competizioni di Formula SAE della stagione 2022/2023.
La Squadra ha bisogno di uno studente o una studentessa dell'Università di Pisa che abbia dimestichezza ed esperienza con la guida di veicoli sportivi, la sola passione non basta.
La selezione si terrà presso il circuito di Siena (Circuito di Siena - https://g.co/kgs/d9UHnc) alle ore 17:30 di domenica 30 aprile.
Per poter esprimere la propria volontà a partecipare alla selezione dei piloti è necessario compilare il seguente form: https://forms.gle/euLG1YtCk13F3uJL6.
Ci teniamo specificare che per poter compilare il form è necessario accedere con la propria mail istituzionale (@studenti.unipi.it) e che il diventare piloti dell’E-Team Squadra Corse non implica necessariamente la partecipazione alle gare estive.
Per maggiori informazioni o richieste di chiarimenti scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Cinema e filosofia si incontrano nella sala dell'Arsenale
Quattro appuntamenti con il grande cinema d’autore visto dalla prospettiva di filosofi e filosofe. Si apre giovedì 27 aprile alle 20.30, con la proiezione di Tre colori - Film rosso di Krzysztof Kieślowski introdotto da Alessandra Fussi - presidente del corso di studi aggregato di Filosofia e Filosofia e Forme del Sapere dell’Università di Pisa -, Filosofia al Cinema: la nuova rassegna nata dalla collaborazione tra l’ateneo pisano e il Cinema Arsenale.
“L’idea – spiega Fussi, ideatrice del programma - è quella di incontrare ogni volta un film dalla prospettiva di filosofi e filosofe che provengono da discipline diverse. Apriremo la rassegna con Tre colori - Film rosso che chiude magistralmente la trilogia di Kieślowski sui colori e i concetti della Rivoluzione francese, il rosso rappresenta la fraternità. La proiezione sarà l’occasione per affrontare da una prospettiva filosofica la questione del voyeurismo come cifra del cinema e il ruolo del caso, che disegna imprevedibili vie d’amore e fratellanza fra personaggi che inizialmente si respingono”.
Dopo Film rosso, sarà poi la volta di Rashomon, di Akira Kurosawa (leone d’oro al miglior Film al Festival di Venezia nel 1951), che sarà proiettato il 4 maggio con un’introduzione di Maurizio Iacono che, prendendo spunto dalla trama del film, in cui un episodio di sangue viene raccontato da quattro personaggi in modi radicalmente diversi, affronterà il tema della verità e dell’interpretazione.
L’11 maggio sarà la volta di Giovanni Paoletti, che rifletterà sul concetto di tempo nel film Interstellar di Christopher Nolan, in cui un’umanità affamata e flagellata da fenomeni meteorologici disastrosi deve trovare vie di scampo in altri mondi. Centrale nel film il rapporto fra spazio, tempo e identità personale.
Infine, il 18 maggio, Donatella Fantozzi affronterà da una prospettiva pedagogica La forma dell'acqua, diretto da Guillermo del Toro (Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 2017). Ambientato nel 1962 a Baltimora, il film segue le vicende di una donna emarginata e affetta da mutismo che, in un laboratorio governativo di massima sicurezza, riesce a comunicare con una creatura anfibia umanoide che subisce torture nel laboratorio, e fa di tutto per salvarla.
La rassegna, che proseguirà in autunno, si rivolge in primo luogo a studenti e studentesse in filosofia, ma è aperta a chiunque sia interessato.
Pisa to host the first Circle U. Summer School in Sensory Neuroscience (20 April 2023)
Read more: https://www.unipi.it/index.php/english-news/item/25701-pisa-to-host-the-circle-u-summer-school-in-sensory-neuroscience
A Pisa la Circle U. Summer School in Sensory Neuroscience
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