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Comunicati stampa

Si è riunito presso Villa Letizia il Comitato strategico e di indirizzo del Polo Universitario Sistemi Logistici di Livorno con la partecipazione di Gianluca Dini, direttore del Polo, di Francesco Dal Canto in rappresentanza dei Dipartimenti universitari coinvolti, di Nicola Castellano, presidente del Consiglio aggregato dei corsi di studio, di Luciano Guerrieri e di Claudio Capuano, rispettivamente presidente e dirigente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, di Luca Salvetti e di Barbara Bonciani, sindaco e assessore con delega all'università e al porto del Comune di Livorno, e di Luciano Barsotti e Giovanna Colombini, presidente e dirigente della Fondazione Livorno. Ospite d'eccezione il neoeletto rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, che ha voluto presentarsi personalmente al Comitato per ribadire l’attenzione dell’Ateneo verso il Polo Sistemi Logistici di Livorno, “un esempio - ha detto – di come la didattica e la ricerca universitarie possano mettersi al servizio delle esigenze concrete del territorio, in un dialogo continuo e costruttivo con le istituzioni e le realtà imprenditoriali di riferimento interessate a far crescere e sviluppare l’economia di quell’area”.

La riunione del Comitato è stata l’occasione per tracciare le linee di sviluppo del prossimo anno e approvare il budget di spesa. Il Polo, che vanta un percorso di laurea magistrale in Management e Controllo dei Processi Logistici e un percorso di laurea triennale in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici, intende ampliare gli investimenti a favore di percorsi di alta formazione e di ricerca oltre che di innovazione tecnologica.

"Il placement dei nostri laureati conferma il ruolo strategico dei nostri corsi di studio - afferma il direttore Gianluca Dini - dal 2006 ad oggi ben 600 infatti sono i laureati e per circa metà hanno trovato un impiego sul territorio. Il nostro obiettivo è insistere ancora di più sulla valorizzazione delle competenze in termini di ricerca e di trasferimento tecnologico, in modo da rendere maggiormente appetibile la nostra collaborazione per progetti locali, nazionali e internazionali".

Turchia Centro-Settentrionale, sito archeologico di Uşaklı Höyük. È qui, nel cuore dell’altopiano anatolico, che il team internazionale di archeologi guidato dall'Università di Pisa ha riportato alla luce una misteriosa costruzione a forma di cerchio di epoca ittita. Il ritrovamento, assieme agli altri fatti nel corso delle precedenti campagne di scavi, potrebbe contribuire a confermare che il sito è veramente l’antica città santa di Zippalanda.

“L’interpretazione di questa struttura circolare – spiega il professore Anacleto D’Agostino dell’Università di Pisa, che dirige gli scavi - è molto difficile al momento e sarà necessario un’estensione dei lavori che permetta di farsi un’idea di cosa ci sia attorno ad essa”.

“La sua collocazione a nord di quello che, probabilmente, è il principale tempio della città, non lontano dal fiume che scorre vicino alla base degli spalti – aggiunge D’Agostino – ci fa però propendere per una interpretazione in chiave rituale di questo ritrovamento, la cui importanza è data anche dal fatto che non ne sono documentati di simili in altri siti contemporanei”.

“Se così fosse – conclude il direttore degli scavi – questa struttura, assieme agli altri reperti scoperti negli corso degli anni, contribuirebbe a rafforzare l’identificazione di Uşaklı con l’importante città ittita di Zippalanda, centro di culto di un potente Dio della Tempesta, sede di un santuario e di una residenza reale e menzionata in diverse feste cui prendeva parte il re”.

L’importante ritrovamento è avvenuto durante la campagna 2022 della missione archeologica internazionale diretta dall’Università di Pisa. Campagna che ha riportato alla luce anche i resti di una grande cinta muraria a gradoni che circonda la cittadella dell’età del Ferro e alcune tombe di età tardoantica.

In quindici anni di indagini e scavi, il lavoro degli archeologi ha permesso di far riemergere i resti di edifici monumentali e frammenti di tavolette con iscrizioni in cuneiforme, contribuendo alla ricostruzione di un periodo di primaria importanza per il Vicino Oriente e il bacino orientale del Mediterraneo, quando gli Ittiti, popolazione che parlava una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, fecero la loro comparsa tra i protagonisti della grande storia, costituendo il potente regno di Hatti.

Architetture e materiali, quelli ritrovati durante gli scavi, la cui consistenza e qualità, oltre a rendere sempre più solida l’identificazione tra Uşaklı Höyük e la città santa di Zippalanda, mostrano anche come questo sito sia stato occupato in maniera estesa a partire dalla fine del Bronzo Antico fino all’epoca romano-bizantina, con sporadiche tracce più recenti che arrivano sino al periodo ottomano.

Il progetto archeologico della Missione Archeologica Italo-Turca in Anatolia Centrale (Uşaklı Höyük Archaeological Project), iniziato nel 2008 e in cui è impegnato l’Ateneo pisano, è l’unico a direzione italiana che opera su un insediamento ittita nell’area che fu centro del regno prima e poi dell’impero.


Il progetto opera con una concessione decennale della Direzione Generale del Patrimonio Culturale e dei Musei, Ministero della Cultura e Turismo della Repubblica di Turchia. Sostenuto finanziariamente, per l’anno 2022, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Università di Pisa, dalla Fondazione Oriente Mediterraneo e dall’Università degli Studi di Firenze, coinvolge archeologi, filologi, ricercatori e studenti delle Università di Pisa, Firenze, Siena, Yozgat Bozok, UCL Londra, Hacettepe Ankara e del Salento, coordinati da Anacleto D’Agostino (Pisa), Valentina Orsi (Siena), Stefania Mazzoni e Giulia Torri (Firenze), Yagmur Heffron (Londra), Demet Taşkan (Yozgat Bozok), Yılmaz Selim Erdal (Ankara) e Claudia Minniti (Salento).

Hanno inoltre preso parte alla campagna 2022: i dottori Neil Erskine, Giacomo Casucci, Joshua Britton e Marta Doglio; gli studenti Ilaria Carboni, Federico Papa, Emanuele Gemignani, Federico Mandorino e Filomena Rescigno; il dottor Emanuele Taccola del Laboratorio LaDiRe dell’Università di Pisa - che ha realizzato il rilievo topografico e le riprese da drone -; Sergio Martelli che ha eseguito i disegni dei materiali e la dott.ssa Chiara Tarantino che ha curato la comunicazione.

 

Per approfondimenti scarica il Report della Campagna di Scavo 2022 (.pdf)

Martedì, 20 Dicembre 2022 10:44

Terza laurea per Jacopo Favarin

Jacopo Favarin laurea_cover.jpgÈ il terzo obiettivo universitario che raggiunge, oltre a master e specializzazioni, per i quali ha studiato anche all’estero. Jacopo Favarin ha conseguito la laurea triennale in Lettere antiche al Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università di Pisa, pochi giorni fa, discutendo una tesi di storia dell’egittologia con la professoressa Marilina Betrò e conseguendo il voto di 100.

Jacopo è un ragazzo speciale, non solo per i numerosi traguardi di studio raggiunti ma anche perché soffre di una malattia degenerativa, la Corea di Huntington, che affronta con il sostegno degli operatori che lo seguono al centro Le Vele, il centro polifunzionale socio-assistenziale della Fondazione Dopo di Noi - ente di scopo della Fondazione Pisa - attiva sul fronte dell’assistenza e riabilitazione a persone con disabilità.

Il brillante percorso di studi universitari di Jacopo, che ha 33 anni ed è nato a Pontedera, è iniziato con la laurea triennale in Scienze politiche nel 2012 (voto 110/110 Lode), è proseguito con la laurea magistrale in Scienze politiche - relazioni internazionali nel 2018, sempre con voto finale 110/110 e lode. Nel 2013 Favarin aveva frequentato un master a Maastricht in Studi Europei e nel 2014 aveva conseguito una specializzazione in Diritti Umani al Parlamento Europeo. La voglia di continuare a studiare lo ha poi portato a iscriversi a Lettere antiche.

Jacopo dal 2018 è inserito presso il centro Le Vele, dove vive. Da subito ha manifestato la volontà di impegnarsi nel percorso di studi universitari e trovato il necessario supporto nelle azioni quotidiane, nella riabilitazione e nello studio. Il centro Le Vele è una struttura residenziale accreditata al sistema socio–sanitario regionale che opera nel campo dell’assistenza socio–sanitaria, socio–assistenziale, educativa e riabilitativa. Il centro Le Vele nasce da un progetto della Fondazione Pisa, che dopo aver finanziato la realizzazione della struttura l’ha affidata in gestione al proprio ente di scopo, la Fondazione Dopo di Noi, che ha come sua mission l’assistenza alle categorie deboli svantaggiate.

“Sono molto contento dell’obiettivo raggiunto – racconta Jacopo – e non ho intenzione di fermarmi, anzi prestissimo inizierò a frequentare i corsi per proseguire gli studi per la laurea magistrale in Orientalistica. Ringrazio gli operatori del centro Le Vele, che ogni giorno mi seguono e mi aiutano. Ringrazio anche l’Università di Pisa, nella persona del delegato del Rettore per gli studenti con disabilità, il professor Luca Fanucci, e il dottor Alfonso Curreri, dell’Ufficio servizio per l’inclusione degli studenti con disabilità (USID), che mi ha supportato nelle procedure amministrative”.

L’Università di Pisa istituirà un percorso di Dual career per studenti atleti. Il prorettore per la Didattica, Giovanni Paoletti, il delegato per i Rapporti con il territorio e per lo sport, Marco Macchia, la prorettrice per la Coesione della comunità universitaria e per il diritto allo studio, Enza Pellecchia, elaboreranno una proposta da sottoporre alla valutazione degli organi in vista del prossimo anno accademico.

Il percorso di Dual career è rivolto alle studentesse e agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca e master universitari dell’Ateneo pisano, che praticano sport ad alti livelli agonistici, partecipando a competizioni di particolare rilievo a carattere nazionale o internazionale. Il percorso terrà conto delle Linee guida nazionali ed europee per l’incentivo e il sostegno della Dual career degli atleti di alto livello che intraprendono la carriera universitaria.

Nelle more dell’istituzione di tale percorso, le studentesse e gli studenti interessate/i possono scrivere per informazioni e supporto al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

CUS

Turchia Centro-Settentrionale, sito archeologico di Uşaklı Höyük. È qui, nel cuore dell’altopiano anatolico, che il team internazionale di archeologi guidato dall'Università di Pisa ha riportato alla luce una misteriosa costruzione a forma di cerchio di epoca ittita. Il ritrovamento, assieme agli altri fatti nel corso delle precedenti campagne di scavi, potrebbe contribuire a confermare che il sito è veramente l’antica città santa di Zippalanda.

“L’interpretazione di questa struttura circolare – spiega il professore Anacleto D’Agostino dell’Università di Pisa, che dirige gli scavi - è molto difficile al momento e sarà necessario un’estensione dei lavori che permetta di farsi un’idea di cosa ci sia attorno ad essa”.

“La sua collocazione a nord di quello che, probabilmente, è il principale tempio della città, non lontano dal fiume che scorre vicino alla base degli spalti – aggiunge D’Agostino – ci fa però propendere per una interpretazione in chiave rituale di questo ritrovamento, la cui importanza è data anche dal fatto che non ne sono documentati di simili in altri siti contemporanei”.

“Se così fosse – conclude il direttore degli scavi – questa struttura, assieme agli altri reperti scoperti negli corso degli anni, contribuirebbe a rafforzare l’identificazione di Uşaklı con l’importante città ittita di Zippalanda, centro di culto di un potente Dio della Tempesta, sede di un santuario e di una residenza reale e menzionata in diverse feste cui prendeva parte il re”.

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Vista aerea degli scavi di Uşaklı Höyük. In basso al centro è visibile la struttura circolare rinvenuta durante la campagna di scavo 2022. Foto Emanuele Taccola

L’importante ritrovamento è avvenuto durante la campagna 2022 della missione archeologica internazionale diretta dall’Università di Pisa. Campagna che ha riportato alla luce anche i resti di una grande cinta muraria a gradoni che circonda la cittadella dell’età del Ferro e alcune tombe di età tardoantica.

In quindici anni di indagini e scavi, il lavoro degli archeologi ha permesso di far riemergere i resti di edifici monumentali e frammenti di tavolette con iscrizioni in cuneiforme, contribuendo alla ricostruzione di un periodo di primaria importanza per il Vicino Oriente e il bacino orientale del Mediterraneo, quando gli Ittiti, popolazione che parlava una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, fecero la loro comparsa tra i protagonisti della grande storia, costituendo il potente regno di Hatti.

Architetture e materiali, quelli ritrovati durante gli scavi, la cui consistenza e qualità, oltre a rendere sempre più solida l’identificazione tra Uşaklı Höyük e la città santa di Zippalanda, mostrano anche come questo sito sia stato occupato in maniera estesa a partire dalla fine del Bronzo Antico fino all’epoca romano-bizantina, con sporadiche tracce più recenti che arrivano sino al periodo ottomano.

Il progetto archeologico della Missione Archeologica Italo-Turca in Anatolia Centrale (Uşaklı Höyük Archaeological Project), iniziato nel 2008 e in cui è impegnato l’Ateneo pisano, è l’unico a direzione italiana che opera su un insediamento ittita nell’area che fu centro del regno prima e poi dell’impero.

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Il team di archeologi della Missione Archeologica Italo-Turca in Anatolia Centrale guidata dall'Università di Pisa

Il progetto opera con una concessione decennale della Direzione Generale del Patrimonio Culturale e dei Musei, Ministero della Cultura e Turismo della Repubblica di Turchia. Sostenuto finanziariamente, per l’anno 2022, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Università di Pisa, dalla Fondazione Oriente Mediterraneo e dall’Università degli Studi di Firenze, coinvolge archeologi, filologi, ricercatori e studenti delle Università di Pisa, Firenze, Siena, Yozgat Bozok, UCL Londra, Hacettepe Ankara e del Salento, coordinati da Anacleto D’Agostino (Pisa), Valentina Orsi (Siena), Stefania Mazzoni e Giulia Torri (Firenze), Yagmur Heffron (Londra), Demet Taşkan (Yozgat Bozok), Yılmaz Selim Erdal (Ankara) e Claudia Minniti (Salento).

Hanno inoltre preso parte alla campagna 2022: i dottori Neil Erskine, Giacomo Casucci, Joshua Britton e Marta Doglio; gli studenti Ilaria Carboni, Federico Papa, Emanuele Gemignani, Federico Mandorino e Filomena Rescigno; il dottor Emanuele Taccola del Laboratorio LaDiRe dell’Università di Pisa - che ha realizzato il rilievo topografico e le riprese da drone -; Sergio Martelli che ha eseguito i disegni dei materiali e la dott.ssa Chiara Tarantino che ha curato la comunicazione.

 

Per approfondimenti scarica il Report della Campagna di Scavo 2022 (.pdf)

Venerdì 16 dicembre, in concomitanza con lo svolgimento del Senato accademico, un gruppo di studenti e studentesse ha organizzato un presidio dinanzi al Rettorato per richiamare l'attenzione sulla vicenda giudiziaria che ha riguardato uno studente nella sua qualità di presidente di un’associazione studentesca denunciata per avere svolto, nel dicembre 2021, un'assemblea non autorizzata in un'aula del polo Fibonacci. Il presidio – assolutamente pacifico – non ha interferito con il regolare svolgimento dei lavori del Senato.

Prima dell'inizio della riunione il rettore Riccardo Zucchi è uscito per ascoltare le ragioni dei manifestanti, dando appuntamento ad una loro delegazione per il pomeriggio.

Durante l'incontro con la delegazione studentesca - al quale ha partecipato anche la professoressa Pellecchia (prorettrice per la coesione della comunità universitaria e per il diritto allo studio) - il rettore ha richiamato alcuni dei temi qualificanti del suo programma relativamente alla grande attenzione per gli studenti e ha ribadito l’intento di rilanciare una stagione di dialogo e confronto con le rappresentanze e le associazioni studentesche: “penso che le rappresentanze e le associazioni studentesche abbiano un ruolo importante per la vitalità di tutta la comunità universitaria, perché con la loro sensibilità e la loro attenzione a quanto accade nella società consentono una proficua interazione tra università e società, che andrebbe incoraggiata piuttosto che ostacolata. Nessuna voce deve essere repressa, a condizione che il dibattito sia costruttivo e rifugga da ogni forma di violenza e prevaricazione”.

 

Nella seduta di venerdì 16 dicembre, il Senato Accademico dell'Università di Pisa ha approvato la seguente mozione relativa al tema degli alloggi universitari:

L’Università di Pisa si impegna a cercare e realizzare un coordinamento tra Università, Città e ARDSU per portare avanti una interlocuzione con la Società San Ranieri S.r.l., al fine di individuare soluzioni che implementino il diritto allo studio, riducano il disagio abitativo degli studenti a basso reddito, promuovano Pisa come città accogliente verso gli studenti anche grazie alla collaborazione virtuosa tra soggetti pubblici e soggetti privati, tramite un accordo che permetta di rendere accessibile alla comunità studentesca, attraverso il bando per il posto alloggio, la struttura (oppure un certo numero di posti) che nel progetto si intende adibire a studentato.

L’Università di Pisa si impegna inoltre ad individuare, di concerto con la Città e l’ARDSU, qualsiasi altra soluzione volta a calmierare l’emergenza abitativa: a questo scopo andranno valutate con attenzione le possibilità che si apriranno con l’imminente emanazione del decreto attuativo previsto dalla legge 17-11-2022 n.175, relativo alle misure attuative del PNRR in materia di alloggi e residenze per studenti universitari.

Più in generale, l’Università di Pisa si impegna a promuovere iniziative che favoriscano l’inserimento nel tessuto cittadino degli studenti che scelgono l’Ateneo pisano, migliorando la qualità di vita e quella dei servizi disponibili, per la piena realizzazione del diritto allo studio, che è a sua volta strumento per il progresso e l’avanzamento della società tutta, a livello locale e nazionale.

L’Arcidiocesi di Lucca, l’Università di Pisa - Dipartimento di Ingegneria dell’Energia e dei Sistemi del Territorio e delle Costruzioni (DESTeC) e Sisifo Società Benefit hanno siglato lunedì 19 dicembre un protocollo d’intesa per l’adesione di DESTeC al Progetto Lucensis in qualità di partner scientifico. L’accordo, sottoscritto dall’Arcivescovo, S.E. Monsignor Paolo Giulietti, dal direttore di DESTeC, Rocco Rizzo, e dall’amministratore delegato di Sisifo, Giuseppe Lanzi, mira a sviluppare delle azioni congiunte del Progetto, finalizzate alla crescita e al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica con l’obiettivo primario la costituzione di CERS - Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali. Alla firma erano presenti il prorettore vicario dell'Ateneo, Giuseppe Iannaccone, e il professor Marco Raugi, titolare della cattedra Unesco in Sustainable Energy Communities, e il professor Walter Ganapini, coordinatore del Comitato scientifico del progetto. Ha inoltre partecipato la dottoressa Simona Italiano, respopnsabile dell’Unità Ricerca del DESTeC.

Il DESTeC ha competenze consolidate nell’ambito della progettazione, gestione e governo dei sistemi integrati per la generazione di energia da fonti rinnovabili proprio in ambito di Comunità Energetiche.

Lucensis, progetto ispirato all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e alle quattro piste di conversione (CER - Comunità Energetiche Rinnovabili, finanza responsabile, consumo responsabile, proposta dell’alleanza) individuate dalla 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, intende ridurre l’impatto ambientale delle strutture e delle attività parrocchiali e diocesane. Attraverso una sinergica collaborazione tra le tre realtà che hanno sottoscritto l’intesa verrà favorita una puntuale disseminazione e una corretta informazione delle attività svolte, delle riflessioni maturate all’interno del Comitato Scientifico e dei valori condivisi.

"Il Progetto Lucensis che abbiamo avviato un anno fa – commenta Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca – è ispirato alla Laudato Si’ di Papa Francesco e lo stiamo vivendo come un pellegrinaggio di Ecologia Integrale. Nei processi di trasformazione, anche tecnologica, servono delle particolari competenze tecniche che dobbiamo trovare al di fuori delle nostre strutture e che abbiamo trovato con questo accordo con l’Università di Pisa. Quando istituzioni così autorevoli accettano di condividere con noi il percorso di Ecologia Integrale che abbiamo chiamato Progetto Lucensis, affrontiamo con meno timore l’obiettivo di costituire delle CERS e combattere la crescente povertà energetica".

"Come Università di Pisa, tramite il DESTeC, sede della Cattedra UNESCO in “Sustainable Energy Communities”, siamo molto contenti di poter partecipare al Progetto Lucensis mettendo a disposizione le nostre competenze scientifiche nel campo delle Comunità Energetiche – sottolinea il professor Rocco Rizzo, direttore del DESTeC - Di particolare interesse è poi per noi la natura solidale del Progetto che permette da un lato di far risaltare gli effetti “sociali” della ricerca scientifica e dall’altro di affermare il concetto di Energia come bene comune che non deve e non può essere sprecato".

"Ci troviamo a vivere un momento storico - commenta Giuseppe Lanzi, AD di Sisifo Società Benefit – dove è evidente che parlare di Comunità Energetiche significa parlare anche di tecnologie e di specifiche competenze; per questo è costante lo sforzo di ampliare la Comunità dei Partner. La collaborazione con DESTeC rappresenta per Lucensis la possibilità di ipotizzare anche vie nuove in questi processi che sostengono lo sforzo nazionale di transizione energetica".  

Il Progetto Lucensis (www.lucensis.org) ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e del Pontificio Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Attualmente fanno parte della Comunità dei Partner di Progetto le seguenti realtà: Banca Popolare Etica, Ecocomunicazione, Ecomondo (Italian Exibition Group), Ecozema Società Benefit, Etica SGR, Fondazione Finanza Etica, Inredev, Sarvex, Sazalex.

Lunedì, 19 Dicembre 2022 16:38

Concerto "Capodanno sotto le stelle"

Sabato 31 dicembre, alle ore 22.00, presso Piazza Dante, si terrà il concerto di musica elettronica dal titolo "Capodanno sotto le stelle" con Dj Genga, Dj Amer, vocalist il Conte.

La partecipazione è gratuita. Si tratta di un'attività autogestita svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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