Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale cat. D nell’ambito della chirurgia generale dei piccoli animali
Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale cat. D nell’ambito della riproduzione equina
Avviso di fabbisogno interno per ricerca di documentazione online e preparazione di sintesi, resoconti, materiali multimediali per la divulgazione degli studi danteschi attuali, in particolare in relazione alle attività svolte nelle zone di Pisa...
Incarico per: "Traduzione dall'italiano in inglese di 6 saggi di Mirko Tavoni sulla linguistica del Rinascimento destinati a essere pubblicati nel volume Essays in Renaissance Linguistics dalla casa editrice Legenda di Oxford"
Ricercatore dell’Ateneo premiato fra i migliori esperti al mondo nel settore dell’olivicoltura e dell’olio di oliva
Giovanni Caruso, ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, è il vincitore dell’EVOO Research’s Got Talent 2020 per la sezione “Arboricolture and Plant Protection” con una ricerca intitolata “Precision olive growing: a modern management for an ancient tree”.
Giovanni Caruso e a lato il premio ricevuto
Il contest internazionale, promosso dall’Università degli Studi Aldo Moro e dal Politecnico di Bari e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Consiglio Olivicolo Internazionale, si è svolto a Bari dal 20 al 22 gennaio riunendo i 35 migliori giovani ricercatori al mondo nel settore dell’olivicoltura e dell’olio di oliva. La giuria internazionale ha scelto i sei vincitori sulla base del curriculum e dei progetti di presentati.
Sistemi agricoli più resilienti ai cambiamenti climatici
Una nuova agricoltura in grado di sostenere la sfida del cambiamento climatico per una gestione più sostenibile del territorio. E’ questa l’obiettivo di Agromix, un progetto europeo appena approvato al quale partecipa il Centro Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa sotto la responsabilità scientifica del dottor Daniele Antichi. Il consorzio Agromix, formato da 28 partner provenienti da 14 diversi Paesi Europei, ha ricevuto un finanziamento di circa 7 milioni di euro e sarà attivo per i prossimi quattro anni.
Tenuta Paganico
“Noi come Centro Avanzi ci occuperemo di misurare e monitorare alcuni indicatori agro-ambientali e socio-economici dei sistemi agricoli biodiversi in relazione ai cambiamenti climatici - spiega Daniele Antichi – fra questi la stabilità nel tempo delle produzioni e la qualità dei prodotti, il sequestro di carbonio nel suolo e le ridotte emissioni di gas serra, il consumo idrico e risparmio di concimi minerali, la redditività e le dinamiche dei prezzi”.
La sperimentazione avverrà a San Piero a Grado, nei campi del dispositivo sperimentale “Arnino LTE” su una superficie complessiva di circa 40 ettari sui quali si testano sistemi agroforestali in cui coesistono colture erbacee, animali al pascolo ed alberi da legno, e presso l’azienda agricola “Tenuta di Paganico” di Civitella Paganico (GR), dove si conduce a livello aziendale una forte integrazione tra allevamento animale e produzioni vegetali.
Daniele Antichi
Attraverso il coinvolgimento delle aziende agricole e degli attori delle filiere interessate, il progetto guiderà la transizione dei sistemi agricoli verso una maggiore resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici. Nello specifico, basandosi su un network di ben 83 diversi siti sperimentali e casi studio aziendali e regionali, Agromix approfondirà la conoscenza dei nuovi modelli di business e testerà il potenziale di mitigazione e di adattabilità nei confronti dei cambiamenti climatici da parte di sistemi agricoli che integrano allevamento animale e produzioni colturali, incrementando la biodiversità dei sistemi produttivi e diversificando il paniere dei prodotti.
Il Centro Avanzi contribuirà alla realizzazione del progetto Agromix attraverso la partecipazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare coordinato dal dottor Daniele Antichi e dai professori Fabio Bartolini (responsabile di un WorkPackage sugli aspetti socio-economici dei sistemi misti e agroforestali) e Marcello Mele (direttore del Centro “Avanzi” e responsabile di un task sulle produzioni animali).
“Questo nuovo progetto europeo – conclude Antichi - è un’ulteriore conferma del ruolo fondamentale che il Centro Avanzi svolge da trent’anni nel coordinare le conoscenze interdisciplinari e promuovere modelli innovativi di agricoltura sostenibile”.
Sistemi agricoli più resilienti ai cambiamenti climatici
Una nuova agricoltura in grado di sostenere la sfida del cambiamento climatico per una gestione più sostenibile del territorio. E’ questo l’obiettivo di Agromix, un nuovo progetto europeo al quale partecipa il Centro Ricerche Agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa sotto la responsabilità scientifica del dottor Daniele Antichi. Il consorzio Agromix, formato da 28 partner provenienti da 14 diversi Paesi Europei, ha ricevuto un finanziamento di circa 7 milioni di euro e sarà attivo per i prossimi quattro anni.
“Noi come Centro Avanzi ci occuperemo di misurare e monitorare le variazioni di alcuni indicatori agro-ambientali e socio-economici dei sistemi agricoli biodiversi in relazione ai cambiamenti climatici - spiega Daniele Antichi – fra questi, ad esempio, la stabilità nel tempo delle produzioni e la qualità dei prodotti, il sequestro di carbonio nel suolo e le ridotte emissioni di gas serra, il consumo idrico e risparmio di concimi minerali, la redditività e le dinamiche dei prezzi”.
La sperimentazione avverrà a San Piero a Grado, nei campi del dispositivo sperimentale “Arnino LTE” su una superficie complessiva di circa 40 ettari sui quali si testano sistemi agroforestali in cui coesistono colture erbacee, animali al pascolo ed alberi da legno, e presso l’azienda agricola “Tenuta di Paganico” di Civitella Paganico (GR), dove si conduce a livello aziendale una forte integrazione tra allevamento animale e produzioni vegetali.
Attraverso il coinvolgimento delle aziende agricole e degli attori delle filiere interessate, il progetto guiderà la transizione dei sistemi agricoli verso una maggiore resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici. Nello specifico, basandosi su un network di ben 83 diversi siti sperimentali e casi studio aziendali e regionali, Agromix approfondirà la conoscenza dei nuovi modelli di business e testerà il potenziale di mitigazione e di adattabilità nei confronti dei cambiamenti climatici da parte di sistemi agricoli che integrano allevamento animale e produzioni colturali, incrementando la biodiversità dei sistemi produttivi e diversificando il paniere dei prodotti.
Il Centro Avanzi contribuirà alla realizzazione del progetto Agromix attraverso la partecipazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare coordinato dal dottor Daniele Antichi e dai professori Fabio Bartolini e Marcello Mele.
“Questo nuovo progetto europeo – conclude Antichi - è un’ulteriore conferma del ruolo fondamentale che il Centro Avanzi svolge da trent’anni nel coordinare le conoscenze interdisciplinari e promuovere modelli innovativi di agricoltura sostenibile”.
"Una donna. Poco più di un nome"
Martedì 28 gennaio, alle ore 15, nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (DiSAAA) sarà proiettato "Una donna. Poco più di un nome", film documentario su Enrica Calabresi, scienziata ebrea che è stata imprigionata nel carcere fiorentino di Santa Verdiana ove si è tolta la vita prima di essere deportata nel lager di Auschwitz.
L'evento è organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, insieme al dipartimento, nel quadro delle iniziative per il mese dedicato alla Memoria dell’Olocausto. Dopo la proiezione del film si aprirà un confronto, coordinato dalla dottoressa Adriana Ciurli, vice presidente del CUG dell’Università di Pisa, cui parteciperanno la regista del film, Ornella Grassi, il direttore del DiSAAA, Alberto Pardossi, la professoressa di Entomologia generale e applicata, Elisabetta Rossi, la ricercatrice in discipline demo-etnoantropologiche afferente al dipartimento di Civiltà e forme del sapere, Caterina Di Pasquale, la docente di filosofia politica della Scuola Sant’Anna, Barbara Henry.