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Comunicati stampa

Anche per l'anno 2020 si terrà il concorso fotografico a tema botanico, bandito dall’Orto e Museo Botanico del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa. Il bando è aperto a tutti.
Le proposte dovranno pervenire entro il 30 marzo 2020.
Il primo classificato riceverà come premio una copia della ‘Flora d’Italia’ di Sandro Pignatti (4 volumi), mentre le 12 fotografie (vincitrice inclusa) più votate, saranno utilizzate per il calendario 2021 dell’Orto e Museo Botanico di Pisa.
La presentazione di tutte le foto meritevoli e la contestuale premiazione della foto vincitrice, avverrà presso l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa, nel pomeriggio di sabato 18 Maggio 2020. A partire da quella data, sarà allestita una mostra temporanea, presso la struttura, che esporrà tutte le foto meritevoli.
Bando e informazioni: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2020/01/fito-2020-concorso-fotografico/

 

Né troppo, né troppo poco, la formula migliore per gestire il sonno degli equipaggi durante le regate è alternare due ore di sonno e due di veglia; addirittura, per ogni ora di sonno in più che si aggiunge, il piazzamento medio peggiora di 16 posizioni. E’ questo quanto emerge dal progetto “151 e una notte”, coordinato da Ugo Faraguna professore di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa, che insieme al suo gruppo, ha analizzato la gestione del sonno degli equipaggi dell’appuntamento velico “151 Miglia-Trofeo Cetilar”.

 

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“Le regate sono un laboratorio ideale per studiare il sonno e i suoi ritmi in situazione di stress – spiega Ugo Faraguna – per analogia i risultati che otteniamo possono essere applicati in molte altre situazioni, anche per migliorare la performance lavorativa in ambienti professionali a ciclo continuo come fabbriche e ospedali”.

La ricerca ha analizzato il sonno di 165 equipaggi, in media otto velisti per imbarcazione, che hanno partecipato al “151 Miglia-Trofeo Cetilar”. La regata, giunta alla decima edizione, si è svolta dal 29 maggio al 1 giugno 2019 dai porti di Pisa e Livorno sino alla Marina di Punta Ala (GR) ed ha previsto una notta intera di navigazione.

“Una competizione che dura più giorni di navigazione continua, notte e dì – ha detto Ugo Faraguna - mette a dura prova l’attenzione, la lucidità e la capacità di lavorare in stretta sinergia con gli altri membri dell’equipaggio; per questo motivo un’accurata valutazione della qualità del sonno risulta intuitivamente essenziale per comprendere quali possono essere le strategie vincenti che impattano positivamente sulla performance”.
I ricercatori dell’Università di Pisa hanno quindi sottoposto i membri degli equipaggi a un questionario per stabile, anche sulla base poi del risultato della gara, quale delle strategie messe in atto – i turni di sonno veglia andavano da 2 a 4 ore – fosse la migliore. Per questioni statistiche sono state invece scartate le situazioni estreme, cioè gli equipaggi che sono rimasti sempre svegli e quelli con i turni di una sola ora, troppo poco per entrare nelle fasi profonde del sonno.

“I turni di due ore sono risultati la strategia vincente – ha concluso Faraguna – chi ha dormito di più ha fatto peggio in classifica. I turni di quattro ore sono risultati infatti associati ad un piazzamento peggiore. Possiamo speculare che questo sia legato al concetto di inerzia del sonno: più si dorme, più tempo ci vuole per essere operativi al risveglio. Questa prima esperienza ci impone di continuare ad indagare. Il prossimo anno ci piacerebbe studiare i tempi di reazione durante tutta la regata, a chi vorrà aderire all’evoluzione di “151 e una notte, seconda edizione.”

La ricerca dell’Università di Pisa è stata promossa dallo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. Il “151 Miglia-Trofeo Cetilar” è un evento organizzato da un vasto comitato formato da: YC Repubblica Marinara di Pisa, YC Punta Ala e YC Livorno, con la collaborazione del Porto di Pisa, del Marina di Punta Ala, dei partner PharmaNutra S.p.A. con il brand Cetilar®, Rigoni di Asiago, North Sails e TAG Heuer, e di Devitalia Telecomunicazioni. Questa regata d’altura richiama l’attenzione di armatori italiani e internazionali sulle province di Pisa, Livorno e Grosseto, essendo infatti una tappa del Campionato Italiano Offshore della FIV, del Mediterranean Maxi Offshore Challenge, il circuito di regate riservato ai Maxi Yachts, e del Trofeo Arcipelago Toscano.

 

Né troppo, né troppo poco, la formula migliore per gestire il sonno degli equipaggi durante le regate è alternare due ore di sonno e due di veglia; addirittura, per ogni ora di sonno in più che si aggiunge, il piazzamento medio peggiora di 16 posizioni. E’ questo quanto emerge dal progetto “151 e una notte”, coordinato da Ugo Faraguna professore di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa, che insieme al suo gruppo, ha analizzato la gestione del sonno degli equipaggi dell’appuntamento velico “151 Miglia-Trofeo Cetilar”.
“Le regate sono un laboratorio ideale per studiare il sonno e i suoi ritmi in situazione di stress – spiega Ugo Faraguna – per analogia i risultati che otteniamo possono essere applicati in molte altre situazioni, anche per migliorare la performance lavorativa in ambienti professionali a ciclo continuo come fabbriche e ospedali”.
La ricerca ha analizzato il sonno di 165 equipaggi, in media otto velisti per imbarcazione, che hanno partecipato al “151 Miglia-Trofeo Cetilar”. La regata, giunta alla decima edizione, si è svolta dal 29 maggio al 1 giugno 2019 dai porti di Pisa e Livorno sino alla Marina di Punta Ala (GR) ed ha previsto una notta intera di navigazione.
“Una competizione che dura più giorni di navigazione continua, notte e dì – ha detto Ugo Faraguna - mette a dura prova l’attenzione, la lucidità e la capacità di lavorare in stretta sinergia con gli altri membri dell’equipaggio; per questo motivo un’accurata valutazione della qualità del sonno risulta intuitivamente essenziale per comprendere quali possono essere le strategie vincenti che impattano positivamente sulla performance”.
I ricercatori dell’Università di Pisa hanno quindi sottoposto i membri degli equipaggi a un questionario per stabile, anche sulla base poi del risultato della gara, quale delle strategie messe in atto – i turni di sonno veglia andavano da 2 a 4 ore – fosse la migliore. Per questioni statistiche sono state invece scartate le situazioni estreme, cioè gli equipaggi che sono rimasti sempre svegli e quelli con i turni di una sola ora, troppo poco per entrare nelle fasi profonde del sonno.
“I turni di due ore sono risultati la strategia vincente – ha concluso Faraguna – chi ha dormito di più ha fatto peggio in classifica. I turni di quattro ore sono risultati infatti associati ad un piazzamento peggiore. Possiamo speculare che questo sia legato al concetto di inerzia del sonno: più si dorme, più tempo ci vuole per essere operativi al risveglio. Questa prima esperienza ci impone di continuare ad indagare. Il prossimo anno ci piacerebbe studiare i tempi di reazione durante tutta la regata, a chi vorrà aderire all’evoluzione di “151 e una notte, seconda edizione.”
La ricerca dell’Università di Pisa è stata promossa dallo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. Il “151 Miglia-Trofeo Cetilar” è un evento organizzato da un vasto comitato formato da: YC Repubblica Marinara di Pisa, YC Punta Ala e YC Livorno, con la collaborazione del Porto di Pisa, del Marina di Punta Ala, dei partner PharmaNutra S.p.A. con il brand Cetilar®, Rigoni di Asiago, North Sails e TAG Heuer, e di Devitalia Telecomunicazioni. Questa regata d’altura richiama l’attenzione di armatori italiani e internazionali sulle province di Pisa, Livorno e Grosseto, essendo infatti una tappa del Campionato Italiano Offshore della FIV, del Mediterranean Maxi Offshore Challenge, il circuito di regate riservato ai Maxi Yachts, e del Trofeo Arcipelago Toscano.

 

Seminari e incontri di formazione su temi come la museologia, l’educazione ambientale e la biodiversità, osservazioni etologiche, riconoscimento e raccolta di materiale botanico e altro ancora. Sono state moltissime le attività realizzate nel corso della prima missione del progetto Erasmus plus K107 in Etiopia che si è svolta alla fine del 2019. Per l’Università di Pisa hanno preso parte all’iniziativa la professoressa Elisabetta Palagi del Dipartimento di Biologia e la dottoressa Giada Cordoni dello staff del Sistema Museale di Ateneo e dell’Orto e Museo Botanico. Questo primo contatto ha gettato le basi per future collaborazioni e scambi interculturali in ambito naturalistico e a maggio 2020 sette docenti dell’Università di Addis Ababa saranno ospiti dell’Ateneo.

Sfoglia la gallery per le immagini della missione



“La creazione di una cultura della conservazione e della salvaguardia della natura è possibile solo promuovendo e sviluppando l’educazione e la formazione non solo a livello universitario ma anche scolastico. I bambini e i ragazzi, che rappresentano le componenti “più fertili e duttili” del futuro tessuto sociale di un paese, sono stati tra i protagonisti di questa prima missione africana – dicono Elisabetta Palagi e Giada Cordoni - Come aiuto concreto, ma anche con il preciso scopo di sensibilizzazione e riduzione delle barriere culturali, abbiamo svolto attività ludico-didattiche con i ragazzi di due scuole delle zone rurali dell’altopiano di Kundi e della città di Ankober a cui abbiamo donato, grazie all’aiuto di numerose persone dentro e fuori l’Ateneo pisano, libri e materiale scolastico”

"Per il successo di questa prima missione - concludono Elisabetta Palagi e Giada Cordoni - vogliamo ringraziare la professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo, e il professor Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico, nonché l’Unità Programmi Internazionali di Cooperazione, Formazione e Mobilità per l’attività di coordinamento del progetto.

Lunedì, 20 Gennaio 2020 09:25

L’Unipi ricorda il "Giorno della Memoria"

Fittissimo il calendario degli appuntamenti dal 20 al 30 gennaio a Pisa (oltre un appuntamento a Ferrara) per celebrare il Giorno della Memoria istituito il 27 gennaio per commemorare le vittime dell'Olocausto. L’Ateneo, in particolar modo attraverso il Cise (Centro interdipartimentale di studi ebraici) e il Cug (Comitato unico di Garanzia), partecipa alle varie iniziative insieme agli enti, istituzioni e associazioni del territorio pisano – Comune, Prefettura, Questura, Provincia, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Ufficio scolastico regionale, Comunità Ebraica, Anpi sezione di Pisa, Cineclub Arsenale e Coop Culture.

Il rettore Paolo Mancarella e il direttore del Centro interdipartimentale di studi ebraici, Fabrizio Franceschini, hanno sottolineato in un videomessaggio l’importanza di ricordare la ricorrenza del 27 gennaio e illustrato l’impegno dell’Università di Pisa a tenere viva la memoria, soprattutto verso le giovani generazioni.

 

Ecco il calendario completo delle iniziative 2020.

Lunedì 20 gennaio alle 10, Palazzo dei Congressi (vedi fotogallery)
Tatiana Bucci, superstite della Shoah, incontra gli studenti delle scuole di Pisa
Intervengono: Michele Conti, Sindaco di Pisa, Giuseppe Castaldo, Prefetto di Pisa, Massimiliano Angori, Presidente della Provincia di Pisa, Paolo Mancarella, Rettore Università di Pisa, Maurizio Gabbrielli, Presidente Comunità Ebraica di Pisa, Bruno Possenti, Presidente Anpi Pisa, Laura Geloni, Presidente Aned Sez. di Pisa, Giacomo Tizzanini, Dir. Ufficio Scolastico di Pisa Apre e coordina la discussione Fabrizio Franceschini, Direttore del CISE

 

Mercoledì 22 gennaio alle 17, al MEIS - Museo Nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara, si tiene la presentazione di due volumi di Fabrizio Franceschini dedicati a Frida Misul (Livorno 1919-1992), deportata ad Auschwitz ed autrice di uno dei primi resoconti letterari italiani sull'esperienza dei campi di sterminio.

Giovedì 23 gennaio alle 18.30, Cinema Arsenale Vicolo Scaramucci
Proiezione del film su Vera Vigevani Jarach "Vera, nunca más el silencio" di Manuela Irianni (Argentina, 2019). Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti

Venerdì 24 gennaio alle 9.30, Aula Magna nuova della Sapienza
Incontro con Vera Vigevani Jarach, esule in Argentina dopo le leggi razziali e Madre de Plaza de Mayo Linea Fundadora, sul tema "Tante voci una storia: gli ebrei italiani in Argentina tra leggi razziali e dopoguerra"

Sabato 25 gennaio dalle 9.30, Camera del Lavoro di Pisa - Viale Bonaini
"America Latina, oggi" - Incontro con Vera Vigevani Jarach Madre de Plaza De Mayo

Domenica 26 gennaio alle 17.30, Teatro Sant’Andrea di Pisa
Letture e canzoni in occasione del Giorno della Memoria

Lunedì 27 gennaio Celebrazione - Giorno della memoria 2020
dalle ore 9 alle ore 11: Visita guidata per le scuole alla Sinagoga di via Palestro. A cura di Coop Culture, la cooperativa che gestisce le visite al monumento.
ore 10 - Questura di Pisa: Il Prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo e il Questore di Pisa Paolo Rossi depongono una corona d'alloro alla targa commemorativa di Angelo de Fiore, Giusto tra le Nazioni e già Questore di Pisa. A cura della Questura di Pisa
ore 10.30 - Stazione Leopolda: Intervengono: Michele Conti, Sindaco di Pisa Giuseppe Castaldo, Prefetto di Pisa Massimiliano Angori, Presidente della Provinicia di Pisa Paolo Mancarella, Rettore Università di Pisa Maurizio Gabbrielli, Presidente Comunità Ebraica di Pisa Bruno Possenti, Presidente Anpi Pisa Laura Geloni, Presidente Aned Sez. di Pisa Giacomo Tizzanini, Dir. Ufficio Scolastico di Pisa
A seguire Canti e melodie della tradizione ebraica - Duo Adar Demetra Fogazza voce e flauto - Andrea Gottfried pianoforte
ore 16-19 Aula Magna Storica della Scuola Superiore Sant’Anna: "Memoria delle Vite Sospese. Esperienza virtuale". Incontro con Gianni Lucchesi, Chiara Evangelista, Camilla Tanca, Barbara Henry, Michele Emdin, Massimo Bergamasco

Martedì 28 gennaio alle 15, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie
Proiezione del film "Una donna. Poco più di un nome" di Ornella Grassi, dedicato alla figura di Enrica Calabresi. Seguirà tavola rotonda. L'evento è organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo, insieme al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (DiSAAA).

Mercoledì 29 gennaio alle 11,  Scuola Normale Superiore Sala Azzurra
“Antisemitismo e Shoah nel discorso pubblico” Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC (Fondazione Centro Documentazione Comunità Ebraica Contemporanea). Ingresso libero.
Alle ore 21, alla Gipsoteca di Arte Antica: Spettacolo diretto da Piero Nissim "Le canzoni di Frida" Concerto dei canti di Frida Misul.

Giovedì 30 gennaio ore 10, Aula magna del Dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica, Palazzo Matteucci
Lezione magistrale di Liliana Picciotto Fargion, del CDEC Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, sul tema "Donne, Shoah, Resistenza". Presentazione dei volumi "Frida Misul, Canzoni tristi, Il diario inedito del Lager" e "Per Frida Misul. Donne e uomini ad Auschwitz", a cura di Fabrizio Franceschini, Livorno, Salomone Belforte & C., 2019. Intervengono: Paolo Mancarella, Rettore Università di Pisa, Michele Conti, Sindaco di Pisa, Giuseppe Castaldo, Prefetto di Pisa, Massimiliano Angori, Presidente Provincia di Pisa, Maurizio Gabbrielli, Pres. Comunità Ebraica di Pisa.

 

Hanno iniziato la loro esperienza venerdì 17 gennaio i 63 volontari, giovani dai 18 ai 29 anni, che per un anno svolgeranno il servizio civile regionale nelle diverse sedi dell'Università di Pisa. La prima giornata, al Polo Fibonacci, è stata dedicata alla formazione obbligatoria, curata dal CISP-Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace.

Gli 11 progetti di servizio civile regionale dell'Ateneo, presentati sempre dal CISP e dallo stesso gestiti e coordinati, riguardano il Sistema Museale di Ateneo, il Museo di Calci, l'Orto Botanico, il Sistema Bibliotecario di Ateneo, il Centro Linguistico di Ateneo, il Centro Avanzi, la direzione Didattica, quella Edilizia e Telecomunicazione e quella di Area medica, l'Ufficio comunicazione, i dipartimenti di Farmacia, Filologia, letteratura e linguistica, Ingegneria civile e industriale, Scienze della terra, oltre alla Fondazione Arpa. 

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Durante i prossimi mesi i giovani avranno l'opportunità di vivere, all’interno delle varie realtà universitarie, un percorso di alto valore formativo e di impegno civile, oltre che significativamente professionalizzante, come risulta dal fatto che alcuni giovani volontari, a partire dalla prima esperienza del 2015, hanno colto dopo il servizio civile e grazie a esso, delle interessanti occasioni di lavoro tuttora in essere. L'esperienza si consolida dunque come un importante punto di riferimento per la promozione di valori di impegno civile, solidarietà, partecipazione, inclusione e utilità sociale dei servizi resi dall'Ateneo. Inoltre rafforza l'impegno formativo delle giovani generazioni, potenziandone le capacità professionali e di inserimento lavorativo, con importanti ricadute sul territorio. In questo ambito il CISP si attestata come polo di riferimento nazionale nell’ambito delle attività di documentazione e studio dei processi di pace, anche in relazione al servizio civile sia regionale che nazionale.

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