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Comunicati stampa

bando operaÈ stato pubblicato sul sito dell'Università di Pisa il bando per selezionare i progetti più originali di un'opera artistica finalizzata a ricordare e celebrare i 50 anni dall'istituzione del corso di laurea in Informatica, il primo in Italia. Il concorso, consultabile a questo link, assegnerà un premio di 1.000 euro al primo classificato e due di 500 euro al secondo e terzo classificato. Resterà in vigore fino al 9 settembre del 2019. È aperto a professionisti e artisti di qualunque nazionalità, che nella domanda dovranno presentare il proprio curriculum, il titolo e la descrizione grafica o il rendering dell'opera proposta con l'indicazione dei materiali da utilizzare.

Il primo classificato potrà essere chiamato a realizzare il progetto proposto, che dovrà avere un costo complessivo massimo di 50.000 euro, attraverso l'eventuale finanziamento da parte di un ente esterno. In quel caso l’opera vincitrice potrebbe essere collocata all’interno del Polo Fibonacci, nel piazzale davanti l’edificio "E" fino a qualche anno fa sede della presidenza di Scienze matematiche fisiche e naturali.

Il concorso fa parte di Informatica50, il ciclo di iniziative ed eventi con cui l'Università di Pisa vuole ricordare e festeggiare per tutto il 2019 il 50° anniversario del corso di laurea in Informatica. In particolare, ai partecipanti si richiede di esplorare, senza indicazioni vincolanti di forme, linguaggio e stile, il significato e l’impatto dell’informatica per sottolineare il contributo di Pisa alla nascita e alla crescita dell’informatica italiana e delle sue tecnologie nella società contemporanea.

Da lunedì 8 a sabato 13 luglio, presso la sede della Fondazione Montanelli (Fucecchio), in collaborazione con l'Università di Pisa e il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, prenderà avvio la Summer School di Giornalismo Internazionale.

Dieci incontri, ciascuno dei quali vedrà due esperti del settore, un giornalista e un docente, confrontarsi sui temi di maggiore attualità e lavorare a stretto contatto con i partecipanti.

Marco Damilano, direttore de L'Espresso, terrà la lezione inaugurale lunedì 8 luglio sul tema: Le sfide del giornalismo: tra social media e limitazioni alla libertà di espressione.

La quota di iscrizione è di 250 € (comprensiva di pranzi e coffee break).

Per info e iscrizioni
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Modulo di iscrizione: http://www.fondazionemontanelli.it/sito/pagina.php?IDarticolo=361


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Un gruppo di studenti dell’Università di Pisa sono impegnati, nella settimana dal 27 maggio al 31 maggio, nel workshop Pisa_Volterra_Detroit, progetto speciale per la didattica finanziato dall’Ateneo pisano. Gli studenti italiani, del corso di ‘Istituzioni di storia dell’architettura e dell’urbanistica’ (corso di studio in Scienze dei Beni Culturali), partecipano al workshop insieme ai loro colleghi americani, futuri architetti, dell’University of Detroit, Mercy School of architecture, a Volterra per il semestre estivo. L’attività didattica è coordinata dalla professoressa Denise Ulivieri (Università di Pisa), dal professore e architetto Dan Pitera, Executive Director of the Detroit Collaborative Design Center (DCDC), dalla professoressa Galina Tirnanic dell’University of Oakland, con la collaborazione della dott.ssa Chiara Lo Re.

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Il workshop Pisa_Volterra_Detroit è uno strumento di confronto interculturale e un’occasione per gli studenti di aprirsi a una prospettiva internazionale. Questa esperienza didattica, introdotta e consolidata nell’ambito delle passate attività del Laboratorio Universitario Volterrano (dal 2014 al 2016), ha lo scopo di aprire uno spazio di scambio culturale tra studenti di varie nazionalità per favorire la crescita e l’integrazione culturale, per svolgere in modo nuovo formazione didattica sugli amplissimi beni culturali e ambientali presenti a Volterra.

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Anche quest’anno il congresso annuale organizzato dall’Asco-American society of clinical oncology, uno dei più importanti appuntamenti di aggiornamento scientifico in ambito oncologico con circa trentamila partecipanti attesi a Chicago dal 31 maggio al 4 giugno, vedrà importanti riconoscimenti per gli oncologi dell’Aoup guidati dal professor Alfredo Falcone.

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Nella foto, da sinistra a destra: Daniele Rossini, Chiara Cremolini, Federica Marmorino e Gemma Zucchelli.

La dottoressa Chiara Cremolini, ricercatrice dell’Università di Pisa, avrà l’onore di presentare nella sessione delle comunicazioni orali i risultati dello studio TRIBE2, un progetto accademico che ha coinvolto 679 pazienti affetti da tumore del colon retto metastatico, trattati in 56 centri di oncologia su tutto il territorio nazionale. Lo studio, promosso dal Gono-Gruppo oncologico del nord-ovest - di cui il professor Falcone è presidente e coordinato proprio dall’Oncologia di Pisa - è stato selezionato tra le migliori ricerche in ambito oncologico proprio per il suo potenziale impatto immediato nella gestione quotidiana dei pazienti affetti da tale patologia. Lo studio infatti rafforza e integra i risultati che hanno portato, negli ultimi anni, a modificare le linee guida internazionali, introducendo una strategia d’esordio intensificata, la cosiddetta tripletta, tra le opzioni terapeutiche per alcuni pazienti. Afferma la dottoressa Cremolini: “Aver partecipato negli anni a una linea di ricerca che ha cambiato il modo di trattare il carcinoma colorettale è una grande soddisfazione, ma sapere di aver contribuito a migliorare le prospettive dei pazienti lo è ancora di più”.

Nel corso del medesimo congresso verranno inoltre premiati con il "Conquer cancer foundation of Asco merit award” - premio destinato ai giovani ricercatori per l'alto valore scientifico dei loro contributi – due specializzandi della scuola di specializzazione di Oncologia medica diretta dal professor Falcone, il dottor Daniele Rossini, premiato per il terzo anno consecutivo, la dottoressa Gemma Zucchelli e un’assegnista di ricerca del medesimo gruppo, la dottoressa Federica Marmorino.

“Tutti i progetti che presenteremo all’Asco – spiega il professor Falcone – mirano a ottimizzare la gestione del trattamento dei pazienti affetti da carcinoma colorettale in base alle loro specifiche caratteristiche cliniche e agli aspetti molecolari delle loro malattie. La personalizzazione delle scelte terapeutiche è il nostro pane quotidiano e la via da perseguire per migliorare i risultati dei trattamenti che abbiamo a disposizione”.

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