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Comunicati stampa

Venerdì 30 novembre alle ore 16 al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa nella Certosa di Calci (Via Roma, 79, Calci, Pisa) sarà inaugurato il nuovo allestimento “Grotta del Leone, l’uomo preistorico sul Monte Pisano” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Ateneo e finanziato dalla Fondazione Pisa.
Il nuovo settore espositivo si sviluppa in due ambienti. Nella prima sala si trova una suggestiva ricostruzione della Grotta del Leone di Agnano, all’interno della quale i visitatori potranno osservare un sito archeologico durante le fasi di scavo e toccare con mano alcuni modelli di fossili e di manufatti ritrovati. Nella seconda sala, allestita per la prima volta dalla professoressa Renata Grifoni Cremonesi nel 2007 con la mostra “Preistoria del Monte Pisano”, sono esposti i principali reperti rinvenuti a Grotta del Leone e in due altri siti dell’area pisana, il Riparo La Romita di Asciano e il sito di Dune di Poggio di Mezzo a S. Rossore. Accanto ai reperti archeologici i visitatori potranno osservare ricostruzioni sperimentali e conoscere la storia del territorio e delle ricerche attraverso un ricco apparato grafico ed una postazione multimediale, che permetterà di accedere a contenuti ed approfondimenti sulla preistoria.
Le due sale espositive sono collegate da un corridoio di accesso nel quale sarà possibile ammirare un pannello con scene di vita preistorica, realizzato da Mauro Cutrona, uno dei principali paleoartisti italiani.
Le ricerche archeologiche dell’Università di Pisa nella Grotta del Leone di Agnano furono avviate da Ezio Tongiorgi, dal 1947 al 1950, e proseguite da Antonio Mario Radmilli dal 1970 al 1974. Dal 2015 sono ripresi gli scavi a cura di Giovanna Radi e in collaborazione con il Museo di Storia Naturale ed è proprio questa la cornice in cui è nato il progetto del nuovo allestimento. In occasione dell’inaugurazione sono previsti gli interventi di Roberto Barbuti, direttore del Museo di Storia Naturale – Università di Pisa, Massimiliano Ghimenti, sindaco del Comune di Calci, Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa, Andrea Muzzi, soprintendente SABAP province di Pisa e Livorno, Simone Farina del Museo di Storia Naturale, Giovanna Radi del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e Lucia Angeli, responsabile scavi Grotta del Leone. Seguirà la visita alla nuova esposizione.

È partito ufficialmente a novembre “Smart Industry”, il primo dottorato in Italia interamente dedicato a Industria 4.0. Dodici i primi ammessi, tra cui due studenti stranieri, provenienti da Turchia e India, mentre gli altri dieci, tra i quali figurano tre donne, provengono da Toscana, Liguria e Sicilia.

Il dottorato, un percorso triennale di studio e ricerca che metterà gli allievi in contatto con le aziende, è finanziato dalla Regione Toscana con il bando Pegaso, e condotto in maniera congiunta dalle Università di Pisa, Firenze e Siena con lo scopo di formare figure professionali che possano guidare l’innovazione tecnologica nei processi industriali, sfruttando al meglio le enormi potenzialità di Industria 4.0.

“Vogliamo trasmettere agli studenti le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio creativo e multi-disciplinare – commenta il professore Andrea Caiti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa, coordinatore del dottorato - Devono quindi formarsi in diversi campi, che vanno dall’informatica, matematica, ingegneria industriale e dell’informazione fino al management d’impresa. Per questo motivo il dottorato è condotto in modo congiunto tra tre Atenei, che metteranno in comune le proprie competenze in settori di ricerca trasversali”.

Tra i punti di forza del percorso di formazione, oltre alla multidisciplinarietà, l’obbligo di condure parte della ricerca presso laboratori di imprese o laboratori misti Università-imprese.

“Si tratta di un percorso orientato al trasferimento tecnologico - prosegue Caiti – e che necessita di un confronto continuo con il mondo industriale, in particolare regionale, per mantenere un allineamento tra l’offerta formativa e di ricerca e l’esigenza del sistema produttivo territoriale. E’ quindi necessario che gli studenti che fanno ricerca su un campo specifico della nuova industria, processi, organizzazione aziendale, filiere, possano sperimentare direttamente sul campo le soluzioni metodologiche e tecnologiche che propongono”.

“Uno degli ostacoli più grossi al 4.0 in Italia è lo scollamento tra ricerca e impresa -conclude il professore Giuseppe Anastasi, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – Questo percorso di dottorato si colloca tra le iniziative messe in campo dall’Università per avvicinare la ricerca alle esigenze reali delle industrie. Accanto a questo percorso formativo, infatti, portiamo avanti dallo scorso anno il progetto crosslab, che prevede laboratori integrati e multidisciplinari aperti alle aziende, e che ospiteranno anche il lavoro degli studenti di Smart Industry.
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Attivisti ed esperti di ecologia politica italiana si riuniscono a Pisa per discutere sul tema “Ripensare il limite”. L’appuntamento è il 29 e il 30 novembre nell’auditorium del Centro Le Benedettine (piazza San Paolo a Ripa d’Arno 1) con la seconda edizione del seminario “Politics Ontology Ecology”. Nella due giorni si incontreranno le varie anime dell’ecologia politica italiana, fra cui attivisti, esponenti di movimenti e studiosi di varia estrazione. A partire da un breve testo di Luigi Pellizzoni, i partecipanti rifletteranno sul significato e la presenza del limite ecologico e delle sue declinazioni nella struttura sociale, sul significato che assume nella divisione del lavoro e nelle forme del potere. Sarà possibile seguire l’evento anche in diretta streaming dal sito www.poeweb.eu Sono previsti gli interventi di Alfredo Agustoni, Adam Arvidsson, Viviana Asara, Maura Benegiamo, Stefania Barca, Niccolò Bertuzzi, Mauro Bonaiuti, Elena Bougleux, Nadia Breda, Laura Centemeri, Liliana Cori, Alice Dal Gobbo, Marco Deriu, Andrea Ghelfi, Robert Gianni, Manlio Iofrida, Emanuele Leonardi, Silvia Lelli, Tommaso Luzzati, Alvise Mattozzi, Fabio Mengali, Dario Minervini, Antonella Nappi, Dario Padovan, Sonia Paone, Luigi Pellizzoni, Agostino Petrillo, Katia Poneti, Roberto Raffaetà, Onofrio Romano, Ivano Scotti, Salvo Torre, Francesco Zanotelli.

È partito ufficialmente a novembre “Smart Industry”, il primo dottorato in Italia interamente dedicato a Industria 4.0. Dodici i primi ammessi, tra cui due studenti stranieri, provenienti da Turchia e India, mentre gli altri dieci, tra i quali figurano tre donne, provengono da Toscana, Liguria e Sicilia.

Il dottorato, un percorso triennale di studio e ricerca che metterà gli allievi in contatto con le aziende, è finanziato dalla Regione Toscana con il bando Pegaso, e condotto in maniera congiunta dalle Università di Pisa, Firenze e Siena con lo scopo di formare figure professionali che possano guidare l’innovazione tecnologica nei processi industriali, sfruttando al meglio le enormi potenzialità di Industria 4.0.

 

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“Vogliamo trasmettere agli studenti le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio creativo e multi-disciplinare – commenta il professore Andrea Caiti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa, coordinatore del dottorato - Devono quindi formarsi in diversi campi, che vanno dall’informatica, matematica, ingegneria industriale e dell’informazione fino al management d’impresa. Per questo motivo il dottorato è condotto in modo congiunto tra tre Atenei, che metteranno in comune le proprie competenze in settori di ricerca trasversali”.

 

Andrea Caiti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa, coordinatore del dottorato

 

Tra i punti di forza del percorso di formazione, oltre alla multidisciplinarietà, l’obbligo di condure parte della ricerca presso laboratori di imprese o laboratori misti Università-imprese.

“Si tratta di un percorso orientato al trasferimento tecnologico - prosegue Caiti – e che necessita di un confronto continuo con il mondo industriale, in particolare regionale, per mantenere un allineamento tra l’offerta formativa e di ricerca e l’esigenza del sistema produttivo territoriale. E’ quindi necessario che gli studenti che fanno ricerca su un campo specifico della nuova industria, processi, organizzazione aziendale, filiere, possano sperimentare direttamente sul campo le soluzioni metodologiche e tecnologiche che propongono”.

“Uno degli ostacoli più grossi al 4.0 in Italia è lo scollamento tra ricerca e impresa -conclude il professore Giuseppe Anastasi, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – Questo percorso di dottorato si colloca tra le iniziative messe in campo dall’Università per avvicinare la ricerca alle esigenze reali delle industrie. Accanto a questo percorso formativo, infatti, portiamo avanti dallo scorso anno il progetto crosslab, che prevede laboratori integrati e multidisciplinari aperti alle aziende, e che ospiteranno anche il lavoro degli studenti di Smart Industry".

Saturday 24th November saw a new encounter with excellence for the University of Pisa which celebrated the latest edition of the PhDay 2018, a day dedicated to the university doctoral research. The events in the programme also included the awarding of six prizes to honour the most deserving doctoral theses discussed during the last year, one prize for each area of knowledge. The papers were chosen on the basis of the originality and innovation of the results obtained, the relevance in the sector of reference and the impact on internationalisation of the research carried out.

Six new promising researchers, four ladies and two men, four from Tuscany and two from Sicily. Here are their names and the fruits of their labours: Edoardo Battaglia, PhD in Information Engineering, was awarded the prize for his thesis "Touch on the Go: Wearable Haptics for Sensing and Augmented Perception"; Rossella Bruno, PhD in Clinical Physiopathology, received the prize for her thesis "Analysis and validation of new biomarkers for the diagnosis of malignant pleural mesothelioma"; Regina Fichera, PhD in Sciences of Antiquity and Archeology, was the best in the Arts sector with a thesis entitled "Il miracolo nelle biografie dei filosofi neoplatonici della tarda antichità (IV-VI sec. d.C.)". The other three winners are Anna Grassi, the youngest (born in 1989), for her thesis "Collisionless shocks in the context of laboratory astrophy", once again contradicting the prejudice – if there were any need - which is always difficult to overcome about the relationship between women and scientific disciplines; Patrizia Pacini Volpe, PhD in Political Science, with her paper " Anatomia della prigione. Aspetti politico-sociali della condizione carceraria in Italia e in Francia"; and Alberto Vangelisti, PhD in Sciences of Agriculture, Food and the Agricultural Environment, for the thesis "Transcriptome analysis of plants-fungus interaction: RNA-seq approach on sunflower (Helianthus annus L.) mycorrhizal roots".

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From the left Grassi's mother, Pacini Volpe, Fichera, Vangelisti, Mancarella, Battaglia, Aglietti, Bruno.

The award ceremony, officiated by the rector Paolo Mancarella with the delegate to doctoral research, Marcella Aglietti, and the twenty-three doctoral programme coordinators based in the University of Pisa (there are another 10 in convention with other universities) took place during the course of the Diploma Ceremony when around 220 new PhDs were awarded for this year. 

The day began with the inauguration of the doctoral programme academic year at the University of Pisa, in the presence of many of the over 700 candidates, 260 of whom from the first year alone. The Day was entitled “La ricerca cambia la vita” (Research changes your life), and the value of this experience gained along the doctoral journey was presented by four former students who, having received their degree or PhD from the University of Pisa, have continued their academic and professional journey with success and great personal gratification, both in Italy and the world in general. Thus, Alessandro Launaro, born in 1979 and a former PHD student in Ancient History, recounted how he has become one of the world’s most renowned specialists in the history of Roman Italy: he is at present Senior Lecturer at the University of Cambridge, Director of Studies in Classics at Gonville and Caius College and alongside Martin Millet is head of an archeological research project at the Roman town of Interamna Lirenas. Of equal importance is Piergiorgio Morosini who received his PhD in Private Law at Pisa. He later became the magistrate who presented the preliminary hearing in the so-called “State-Mafia Pact” case, and from 2014-2018 was a member of the Italian High Council of the Judiciary. The PhD in Information Engineering from the University of Pisa completed in 1997 was, instead, the means that allowed Riccardo Marian, after his research at CERN and the foundation of Yogitech, to achieve the title of Intel Fellow and the role of Chief Functional Safety Technologist for the whole Internet of Things group of Intel Corporation. Yet another example is the case of Dr Francesca Iezzi, who graduated in Mathematics at the University of Pisa and has been with the University of Edinburgh since 2017 where she leads the outreach activities for the School of Mathematics. Four inspiring and motivating models for the young listeners.

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From the left Marian, Mancarella, Iezzi, Aglietti; Morosini e Launaro


The programme also included various seminars and workshops on the training opportunities specifically dedicated to the PhD students, as well as research laboratories, panel sessions and information display areas set up by the PhD office and the Italian Association of PhD students and PhDs.
“The University of Pisa“, said the rector Mancarella, “places great emphasis on PhDs, with a significant investment of over 5 million euros for 2019, a much higher figure than other universities of the same size. This regard for the PhD programmes has led to other important acknowledgements, such as the reform of the Statute, the highest body of academic government, where a place has been assigned to the PhD student representatives, the creation of a bursary in memory of Giulio Regeni and in the following semester, the creation of over 20 cross-ranging didactic modules in accordance with the highest formative parameters in third-level education in the field of Italian and international research”.

 

Martedì, 27 Novembre 2018 13:57

"Bella figura" di Yasmina Reza al Teatro Era

Venerdì 30 novembre alle 21, al Teatro Era di Pontedera, va in scena "Bella figura", di Yasmina Reza, per la regia di Roberto Andò.

Roberto Andò dirige per la prima volta in Italia Bella Figura di Yasmina Reza, con Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti e con Simona Marchini. Una “tragedia divertente”, secondo la definizione che ne ha dato il regista inglese Matthew Warchus.
“Non so se le commedie di Yasmina Reza siano leggere – riflette Roberto Andò – perché in lei rimane sempre qualcosa di difficile da definire: il suo è umorismo nero, tutto si gioca sul lato del cinismo in cui l’essere umano sicuramente parte svantaggiato nei meccanismi della vita e deve quindi muoversi.”
Un disguido tra due amanti in una macchina parcheggiata davanti a un ristorante: Boris confessa ad Andrea che il ristorante in cui intende portarla gli è stato consigliato dalla moglie. Bella Figura esplora la notte che segue a quell’errore fatale l’errore, i legami segreti con una seconda coppia, Eric e Françoise, le reazioni improvvise, i comportamenti irrazionali che si creano senza che ce ne rendiamo conto.
Non si tratta di inventare grandi storie, ma di estrarre dal tempo presente tutto ciò che contiene uno spazio drammatico. “Nelle mie opere – afferma Yasmina Reza – non racconto mai vere e proprie storie, a meno che non si consideri l’incerta e ondeggiante trama della vita, di per se stessa, una storia”.

Studenti e personale dell'Università di Pisa possono acquistare biglietti a prezzo ridotto.

foto di scena Bella Figura

Info

TEATRO ERA
Parco Jerzy Grotowski
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587.55720 / 57034
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.teatroera.it  - www.teatrodellatoscana.it 

Martedì, 27 Novembre 2018 13:47

"Bella figura" di Yasmina Reza al Teatro Era

Venerdì 30 novembre alle 21, al Teatro Era di Pontedera, va in scena "Bella figura", di Yasmina Reza, per la regia di Roberto Andò.

Roberto Andò dirige per la prima volta in Italia Bella Figura di Yasmina Reza, con Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti e con Simona Marchini. Una “tragedia divertente”, secondo la definizione che ne ha dato il regista inglese Matthew Warchus.
“Non so se le commedie di Yasmina Reza siano leggere – riflette Roberto Andò – perché in lei rimane sempre qualcosa di difficile da definire: il suo è umorismo nero, tutto si gioca sul lato del cinismo in cui l’essere umano sicuramente parte svantaggiato nei meccanismi della vita e deve quindi muoversi.”
Un disguido tra due amanti in una macchina parcheggiata davanti a un ristorante: Boris confessa ad Andrea che il ristorante in cui intende portarla gli è stato consigliato dalla moglie. Bella Figura esplora la notte che segue a quell’errore fatale l’errore, i legami segreti con una seconda coppia, Eric e Françoise, le reazioni improvvise, i comportamenti irrazionali che si creano senza che ce ne rendiamo conto.
Non si tratta di inventare grandi storie, ma di estrarre dal tempo presente tutto ciò che contiene uno spazio drammatico. “Nelle mie opere – afferma Yasmina Reza – non racconto mai vere e proprie storie, a meno che non si consideri l’incerta e ondeggiante trama della vita, di per se stessa, una storia”.

Studenti e personale dell'Università di Pisa possono acquistare biglietti a prezzo ridotto.

foto di scena Bella Figura

Info

TEATRO ERA
Parco Jerzy Grotowski
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587.55720 / 57034
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