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Giovedì, 18 Aprile 2013 10:34

Paolo Rossi

RossiNato a Bologna nel 1952, il professor Paolo Rossi si è laureato in Fisica all'Università di Pisa nel 1975, discutendo la tesi di Fisica teorica "Solitoni dinamici in teoria dei campi quantistica relativistica", diplomandosi nel contempo presso la Scuola Normale Superiore quale allievo ordinario della Classe di Scienze. Ha vinto un posto per il corso di perfezionamento della Scuola Normale Superiore per gli anni accademici 1975/78. Nel 1978, risultato vincitore di una borsa della Fondazione "Della Riccia", ha trascorso un periodo di attività di ricerca al Center for Theoretical Physics del Massachusetts Institute of Technology.

Nel 1981 ha preso servizio come ricercatore universitario presso la Scuola Normale Superiore e ha successivamente trascorso un biennio come research fellow presso la Theoretical Division del CERN di Ginevra. È diventato professore associato di Fisica teorica nel 1988 per la cattedra di Teoria dei campi della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa. Nel 2000 è diventato professore ordinario in Fisica teorica sempre presso la stessa facoltà.

È stato membro del Senato accademico in qualità di rappresentante dei dipartimenti di Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della terra, facendo inoltre parte della Commissione didattica e della Commissione personale d'Ateneo. Direttore del dipartimento di Fisica "Enrico Fermi" dal 2003, ha successivamente ricoperto la carica di preside della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali fino al 18 settembre 2012, data di cessazione delle facoltà dell'Università di Pisa. Dal 2007 è membro del Consiglio Universitario Nazionale e dal 2012 è membro del Consiglio di amministrazione dell'Università di Pisa.

L'attività di ricerca del professor Paolo Rossi si è concentrata inizialmente sui monopoli magnetici non-Abeliani e soluzioni esatte per sistemi di molti monopoli. Un successivo argomento di ricerca sono state le anomalie sia chirali e che nei modelli supersimmetrici. Sui modelli di spin è stato possibile applicare le più moderne tecniche della teoria dei campi, modelli che sono stati poi utilizzati in situazioni di interesse sia teorico che sperimentale.

In modo innovativo il professor Rossi ha applicato gli strumenti della Fisica teorica a problemi biologici, biomedici e all'analisi dei testi letterari e storiografici, nonché alle dinamiche di popolazioni o anche alla distribuzione dei cognomi. L'interesse per il sistema universitario lo ha infine portato a modellare matematicamente le dinamiche di reclutamento e carriera nel sistema universitario, e svolgere studi statistici degli indici bibliometrici.

Dal 2007 si occupa in modo sistematico anche di storia della scienza, e in particolare della fisica pisana e italiana. Parallelamente all'attività professionale, coltiva un interesse per la storia d'Europa nell'Alto Medioevo e ha curato la prima traduzione italiana dei testi di quattro storiografi franchi del X secolo, pubblicando inoltre due romanzi storici.

Il professor Rossi è autore di più di 120 pubblicazioni su riviste internazionali e di due manuali didattici. È stato membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni del IV centenario dell'invenzione del cannocchiale di Galileo Galilei. È attualmente condirettore della Collana "Fonti tradotte per la Storia dell'Alto Medioevo" della Pisa University Press e membro del relativo Comitato scientifico.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Paolo Rossi.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:33

Sonia Senesi

Sonia SenesiNata a Calci nel 1943, la professoressa Sonia Senesi si è laureata in Scienze biologiche presso l'Università di Pisa nel 1970, conseguendo il perfezionamento in Microbiologia presso la Scuola Normale Superiore nel 1973 e il diploma di Specialista in Igiene e sanità pubblica nel 1977 presso l'Università di Pisa. Nel 1974 ha preso servizio come assistente ordinario presso l'Istituto di Microbiologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Ateneo pisano, nel 1982 è diventata professore associato di Microbiologia presso la facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali e, nel 2000, sempre presso la stessa facoltà, ha vinto la cattedra di professore ordinario di Microbiologia, afferendo al dipartimento di Biologia, della cui istituzione è stata proponente.

L'attività di ricerca scientifica della professoressa Senesi è stata inizialmente rivolta allo studio della risposta immunitaria evocata da microrganismi patogeni in modelli animali, attività che si è arricchita con ripetuti soggiorni presso l'Accademia delle Scienze di Praga dal 1968 al 1972.

Dal 1977 al 1978, è stata borsista presso il Department of Microbiology del National Institute for Medical Research, Mill Hill, di Londra, dove matura e indirizza i suoi interessi scientifici verso lo studio del differenziamento cellulare nei batteri, scegliendo come modello i batteri sporigeni, che producono cellule altamente differenziate, le spore batteriche. Il contributo di queste ricerche è attualmente inserito nei libri di testo per lo studio delle discipline microbiologiche.

La sua attività di ricerca ha prodotto numerose collaborazioni, in particolare con l'Istituto Pasteur di Parigi, l'Università di Oslo, l'Università di Medison nel Wisconsin e l'Università dell'Oklahoma degli Stati Uniti d'America. In anni più recenti, l'attività di ricerca della professoressa Senesi è stata rivolta a chiarire la patogenicità multifattoriale dei lieviti patogeni opportunisti, causa frequente di infezioni, talora fatali, e di difficile trattamento terapeutico. L'attività di ricerca scientifica della professoressa Senesi si è concretizzata in oltre 100 pubblicazioni edite su riviste internazionali ad ampia diffusione e in capitoli di libri pubblicati da prestigiose case editrici.

La professoressa Senesi ha coordinato vari progetti di ricerca scientifica che hanno ottenuto finanziamenti dal CNR, dal MURST, dalla Comunità Europea ed è stata coordinatore nazionale di numerosi progetti PRIN. Docente molto apprezzata dagli studenti per competenza, impegno e capacità di coinvolgimento, la professoressa Senesi ha contribuito significativamente allo sviluppo dell'insegnamento della Microbiologia nell'Ateneo Pisano sia in qualità di docente presso la facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali, sia come titolare di insegnamenti in varie scuole di specializzazione e in diversi corsi di dottorato di ricerca.

La professoressa Senesi è stata membro della Commissione di Ateneo per la prima istituzione dei dipartimenti, presidente dei corsi di studio in Biologia e dell'area biologica dell'Ateneo dal 2000 al 2004 e, dal 2011, è presidente dei corsi di studio in Biotecnologie, di recente istituzione. Ha contribuito attivamente alla stesura del primo Codice etico di Ateneo ed è membro della Commissione etica dell'Ateneo Pisano fin dalla sua istituzione.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino alla professoressa Sonia Senesi.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:30

Alfonso Maurizio Iacono

IaconoNato ad Agrigento nel 1949, il professor Alfonso Maurizio Iacono si è laureato nel 1972 a Pisa con Aldo Giorgio Gargani e Nicola Badaloni. Perfezionando della Scuola Normale Superiore, poi contrattista, nel 1980 è diventato ricercatore universitario, nel 1988 professore associato e nel 2000 ordinario di Storia della filosofia. Nel 2002-03 è stato professeur invité all'Università di Paris I (Sorbonne-Panthéon); ha insegnato anche Filosofia della scienza nelle facoltà di Farmacia e di Medicina e chirurgia di Roma-La Sapienza ed è stato coordinatore del dottorato di ricerca in Filosofia a Pisa.

Il professor Alfonso Maurizio Iacono si è occupato e si occupa dei rapporti tra filosofia e antropologia tra XVIII e XX secolo. Ha lavorato attorno alla nozione di zòon politikòn e sui rapporti tra storia e politica. Si è inoltre interessato di epistemologia, in particolare del problema dell'osservatore, dei concetti di "sistema", "complessità", "autopoiesi", della questione della rappresentazione visiva. È stato tra i primi in Italia ad avvertire l'importanza della nozione di "complessità" all'interno di una riflessione che, negli anni '70 e '80, cercava nuovi intrecci fra le scienze naturali e le scienze storico-sociali. Sul piano del metodo di ricerca ha sempre pensato che la storia della filosofia non sia riducibile alla storia dei filosofi e, in questo senso, ha operato soprattutto nel campo della storia e della teoria dei concetti filosofici.

Distante dallo storicismo tradizionale, sensibile ai temi della storia come problema filosofico e gnoseologico, negli ultimi tempi si è occupato, da un lato della questione filosofico-politica dell'autonomia nei suoi rapporti con i temi della libertà, della democrazia, dell'apprendimento, dall'altro con il problema della rappresentazione soprattutto da un punto di vista cognitivo. Nel rapporto fra ricerca e insegnamento ha sempre ritenuto centrale il senso della critica e il nesso tra filosofia e critica, non soltanto sul piano etico-politico, ma anche su quello gnoseologico.

Tra i suoi molteplici interessi e le sue attività di ricerca si segnalano anche lavori nell'ambito della filosofia con i bambini e in quello degli studi cognitivi sull'illusione teatrale. Una parte importante del suo impegno di studioso e di ricercatore è costituita dal campo sull'idea dei mondi intermedi hanno trovato spazio di riflessione, ma anche di applicazione pratica e terapeutica.

La sua bibliografia comprende una vastissima serie di pubblicazioni di natura scientifica e culturale fra cui 12 monografie. Alcuni suoi saggi e interventi sono tradotti nelle maggiori lingue europee. Nel 2001 il suo libro Autonomia, potere, minorità (2000) ha vinto il premio Pozzale-Luigi Russo per la saggistica. Tra i suoi scritti, si segnalano inoltre Il borghese e il selvaggio (1982), Teorie del feticismo (1984), L'evento e l'osservatore (1987), Le fètichisme. Histoire d'un concept (1992), The American Indians and the Ancients of Europe (1994), Tra individui e cose (1995); Paura e meraviglia. Storie filosofiche del XVIII secolo (1998), Caminhos de Saida do Estado de Menoridade (2000), Storia, verità, finzione (2006), L'illusione e il sostituto (2010). A ciò si deve aggiungere la sua attività di giornalista e editorialista che ha svolto per molti anni, pubblicando, tra l'altro e soprattutto, sul quotidiano il manifesto, e continua a svolgere in particolare sulla rivista Il Grandevetro (di cui è stato anche direttore) e più recentemente su Il Tirreno.

È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia dal 2003 al 2012. Ha cercato di interpretare la presidenza non soltanto come organizzazione e coordinamento della didattica, ma anche come funzione di raccordo tra la ricerca in campo umanistico, il mondo universitario in generale e le attività e le produzioni culturali provenienti dall'esterno, promuovendo iniziative pubbliche in particolare nel campo del teatro, della letteratura, del cinema. È, tra l'altro, membro del Comitato scientifico della Fondazione San Carlo di Modena e della Scuola di formazione e ricerca sui conflitti Polemos, direttore di Ichnos (Laboratorio filosofico sulla complessità), presidente del Comitato scientifico di ICON e presidente della Fondazione Armunia-Castello Pasquini.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha insignito dell'Ordine del Cherubino il professor Alfonso Maurizio Iacono.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:29

Walter Grassi

GrassiNato a Napoli nel 1948, il professor Walter Grassi si è laureato in Ingegneria elettronica all'Università di Pisa nel 1974. Dopo aver ricoperto vari incarichi di docenza, il professor Walter Grassi è oggi ordinario di Fisica tecnica presso il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell'Università di Pisa, dove è responsabile del laboratorio LOTHAR (LOw gravity and THermal Advanced Research). Attualmente il professor Walter Grassi è presidente dell'Unione Geotermica Italiana (UGI), membro dell'ESF (European Science Foundation) e membro della Giunta nazionale della Fisica tecnica.

Presso l'Ateneo, il professor Walter Grassi, oltre ad aver fatto parte più volte della giunta del dipartimento, all'inizio degli anni Novanta è stato membro del Senato accademico integrato per la stesura dello Statuto dell'Università di Pisa, del Consiglio di amministrazione nel biennio 1992/94, del Senato accademico nei periodi 1995/98, 1998/2000 e 2010/2012, e direttore di dipartimento dal 2006 al 2010. È stato inoltre energy manager dell'Università di Pisa e delegato del rettore all'Energia.

Il professor Walter Grassi ha svolto attività di ricerca teorica e sperimentale nel campo dello scambio termico con studi sul fenomeno di flusso critico in "pool boiling" e "flow boiling" e sul ribagnamento di superfici ad alta temperatura (rewet), argomento sviluppato sia in funzione della sicurezza dei reattori nucleari sia, successivamente, per la tempra di materiali ferrosi per conto della Dalmine S.p.A.

Nel settore dell'energetica generale, il professor Walter Grassi ha collaborato con l'ENEA svolgendo un'analisi delle prestazioni d'edifici "bioclimatici" per quanto concerne il "consumo energetico" e le condizioni di comfort e uno studio per la riorganizzazione degli impianti della base ENEA in Antartide. Per conto della SIV (Società Italiana Vetro) ha analizzato comparativamente il comportamento energetico e di benessere luminoso di alcune tipologie di vetri.

Il professor Walter Grassi ha coordinato numerosi programmi di ricerca per il MURST, il CNR, l'Unione Europea, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). È stato inoltre coordinatore del PRIN "Termofluidodinamica bifase in mezzi a gocce e bolle per applicazioni energetiche innovative" e dei progetti ENEA realizzati nell'ambito dell'accordo quadro ENEA-MISE sulla definizione di parametri di valutazione sui consumi energetici degli ospedali e della realizzazione di un applicativo software per l'audit energetico per l'edilizia residenziale e terziaria.

Fra gli incarichi ricoperti, il professor Walter Grassi è stato responsabile di una convenzione pluriennale fra il dipartimento di Energetica dell'Università di Pisa e le cooperative toscane per la realizzazione di campagne di misure (termiche, igrometriche, acustiche e di illuminazione) per la qualificazione delle prestazioni energetiche e di benessere degli edifici. Inoltre è stato responsabile della redazione del piano energetico della Provincia di Pisa (su commissione dell'Agenzia Energetica Pisana) e della redazione delle Linee guida per l'Edilizia sostenibile del Comune di Pisa. Infine sino al 2004 è stato membro del Comitato della Giunta regionale toscana per la gestione dell'energia, è stato membro del Comitato scientifico dell'Agenzia regionale per l'energia (REA) durante la fase finale della redazione del piano energetico della Regione Toscana del 2000, consigliere di amministrazione dell'Agenzia pisana per l'energia e dal 2004 al 2006 presidente dell'Agenzia regionale per l'energia, REA S.p.A.

Per l'Agenzia spaziale italiana è stato membro del comitato di referee e per l'Agenzia spaziale europea membro del Physical Science Working Group fino al 2002, oltre che coordinatore di un topical team sul "Boiling", da lui stesso fondato.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha insignito dell'Ordine del Cherubino il professor Walter Grassi.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:28

Eleuterio Ferrannini

FerranniniNato a Benevento nel 1948, il professor Eleuterio Ferrannini ha conseguito la laurea nel 1972 e, dopo vari soggiorni di studio presso prestigiose istituzioni italiane e straniere, nel 1973 è diventato ricercatore del CNR presso il Laboratorio di Fisiologia clinica, svolgendo servizio come medico interno presso la Clinica medica dell'Università di Pisa. Qui nel 1980 è diventato assistente universitario e nel 1985 professore associato. Durante questo periodo, ha conseguito la specializzazione in Medicina nucleare a Pisa (nel 1975) e in Diabetologia a Torino (nel 1978), e nel 1979 la 'laurea americana' (ECFMG certificate).

Nel 1977 ha iniziato la sua esperienza post-laurea all'estero, trascorrendo un anno come visiting investigator al Department of Clinical Physiology del Karolinska Institutet a Stoccolma, e tre anni come fellow dei National Institutes of Health alla Yale University, a New Haven, negli USA. Nel 1983 ha vinto il concorso nazionale di dirigente di ricerca del CNR, nel 1988 è stato nominato Adjunct Clinical Professor al Department of Medicine della Università del Texas a San Antonio. Nell'ottobre 1995 ha vinto la cattedra di Medicina interna all'Università di Pisa.

Il professor Ferrannini ha focalizzato la sua attività di ricerca sul diabete e sulle malattie del metabolismo, costituendo un gruppo di ricerca forte al momento di circa 30 componenti e quotato nel settore come il migliore in Italia e fra i migliori in Europa e negli USA. La produzione scientifica del professor Ferrannini annovera oltre 500 lavori originali su riviste peer-reviewed (con oltre 36.000 citazioni, per un impact factor totale di oltre 2500 e un indice h di 90) e oltre 50 capitoli di libro. I risultati più significativi riguardano il ruolo dell'insulino-resistenza e del deficit ß-cellulare nell'iperglicemia, le complicanze vascolari e la terapia della malattia diabetica, la patogenesi e la terapia dell'obesità.

Socio fondatore e presidente della Società italiana dell'obesità, dal 2005 al 2007 è stato Presidente della European Association for the study of diabetes (EASD). Il professor Ferrannini è stato editor-in-chief di Diabetologia, organo ufficiale della EASD, coautore di due edizioni successive delle Joint American Diabetes Association/EASD Guidelines per la terapia del diabete tipo II ed editor-in-chief dell'International Textbook of Diabetes.

Il professot Ferrannini è stato presidente del consiglio di corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria dal 1996 al 1998, direttore della scuola di specializzazione in Medicina interna per il triennio 1998-2000 e presidente del dottorato di ricerca in Fisiopatologia medica per il triennio 2000-2002. Ricopre, dall'ottobre 2011, la funzione di direttore del Dipartimento assistenziale ad attività integrata di Area Medica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

Fra i riconoscimenti più prestigiosi, ricordiamo la Morgagni Medal (1998), il Novartis Award (2004) e il Claude Bernard Prize della Società europea del diabete (2011). Il professor Ferrannini fa parte del Gruppo 2003, costituito da scienziati italiani di ogni disciplina nominati dall'Institute for Scientific Information dei NIH di Washington come 'highly cited'.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Eleuterio Ferrannini.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:26

Marco Santochi

SantochiNato a Pisa nel 1949, il professor Marco Santochi si è laureato in Ingegneria meccanica presso l'Università di Pisa nel 1972. Subito dopo, ha iniziato la sua carriera accademica nello stesso Ateneo: dal 1979 al 1982 è stato professore incaricato di Tecnologia meccanica per il corso di laurea in Ingegneria nucleare; dal 1982 al 1990 è stato professore associato di Tecnologia meccanica presso la facoltà di Ingegneria e dal 1990 è professore ordinario di Tecnologie e sistemi di lavorazione. Dal 1993 il professor Marco Santochi è anche docente di Tecnologie generali dei materiali presso l'Accademia Navale di Livorno.

Il professor Marco Santochi è stato presidente del corso di laurea in Ingegneria meccanica dal 1992 al 1997, direttore del dipartimento di Ingegneria della produzione dal 1997 al 1998, presidente del corso di laurea in Ingegneria gestionale dal 2002 al 2006, direttore del dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione dal 2006 al 2010.

Il professor Santochi ha svolto la sua attività di ricerca scientifica nei seguenti settori: Fluidica e componentistica pneumatica per automazione industriale; processo di formazione del truciolo e della superficie lavorata; microgeometria e tipologia delle superfici lavorate; sensori per il monitoring del processo di taglio; comandi adattativi delle macchine utensili; Computer Aided Process and Assembly Planning; montaggio robotizzato; trattamento dei RAEE (rifiuti di prodotti elettronici); rapid prototyping; micromanufacturing. In questi ambiti è autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, nonché su atti di congressi internazionali, e di due brevetti. Il professor Marco Santochi è anche autore di un manuale didattico edito dalla Casa Editrice Ambrosiana, adottato da molti colleghi italiani di Tecnologia meccanica, e di due romanzi a sfondo tecnologico-sociale.

Fra gli incarichi ricoperti, il professor Marco Santochi è stato inoltre fellow dal 1991 del CIRP (International Academy for Production Engineering), l'accademia internazionale nel settore della Ingegneria della produzione alla quale aderiscono circa 600 membri da 50 paesi, quindi per 10 anni ha ricoperto la carica di technical secretary, per tre quella di chairman del gruppo Assembly e attualmente ne è il presidente per il periodo 2012-2013. È inoltre fellow della International society for Nanomanufacturing, socio dello SME (Society of Manufacturing Engineers, USA) e dell'AITEM (Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica).

Dal 1991 al 1993 è stato coordinatore nazionale del progetto speciale CNR "Progetto CAPP: generazione automatica di cicli integrati di lavorazione controllo". Inoltre è stato rappresentante dell'Università di Pisa nel consorzio universitario in Ingegneria per la qualità e l'innovazione (QUINN).

Il professor Marco Santochi ha ricoperto l'incarico di esperto per la Regione Toscana, per alcuni ministeri e per l'Unione Europea, è stato responsabile scientifico di vari progetti di ricerca finanziati da enti pubblici (MIUR, CNR) e privati, componente di comitati scientifici di numerosi convegni internazionali e chairman di alcune sessioni, componente del comitato editoriale della rivista CIRP Journal of manufacturing science and Technology, referee di riviste internazionali quali il Journal of Engineering manufacture e il Journal of Manufacturing Systems.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha insignito dell'Ordine del Cherubino il professor Marco Santochi.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:23

Marco Pasquali

pasqualiNato a Cremona nel 1947, il professor Marco Pasquali si è laureato in Chimica Industriale presso l'Università di Pisa nel 1971. Dopo essere stato borsista ministeriale, assistente ordinario e professore incaricato, nel 1980 è diventato professore associato e dal 1990 professore ordinario di Chimica generale e inorganica presso il corso di laurea in Chimica nella facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Ateneo pisano.

Il professor Marco Pasquali è attualmente membro del dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa. Il suo settore di ricerca principale è la chimica di coordinazione e metallorganica dei metalli di transizione delle serie d. I temi di ricerca che ha sviluppato sono relativi alla attivazione di piccole molecole per mezzo di centri metallici e i risultati più significativi riguardano lo studio della coordinazione e della reattività di CO2 e molecole CO2 simili per mezzo di derivati organometallici di titanio; lo studio della coordinazione di monossido di carbonio per mezzo di ammino-derivati di rame; la caratterizzazione in soluzione e allo stato solido dei primi derivati carbonilici termicamente stabili isolati di rame e lo studio della reattività del monossido di carbonio coordinato al centro metallico; lo studio dell'attivazione di idrogeno molecolare, di legami carbonio-idrogeno e fosforo-idrogeno per mezzo di derivati organometallici mono e polinucleari di palladio e platino.

I risultati che ha conseguito - l'indice di Hirsch del professor Marco Pasquali è 32 - sono stati oggetto di circa 100 pubblicazioni su riviste internazionali in lingua inglese, prevalentemente edite dalla Società Chimica Americana e dalla Società Chimica Inglese. Il professor Marco Pasquali è stato più volte responsabile di progetti coordinati inter-universitari finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche ed è attualmente responsabile del progetto di ricerca interdisciplinare "Materiali polimerici innovativi con funzionalità ottiche, elettriche o adesive" finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa con un milione di euro. Il progetto coinvolge chimici, fisici e ingegneri dell'Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Eletto Rettore dell'Università di Pisa per il quadriennio 2002-2006, è stato poi confermato per quello successivo sino al 2010. Durante il suo secondo mandato, dal 2008 al 2010, è stato membro del Comitato direttivo della Conferenza dei Rettori e delegato della Conferenza stessa per la ricerca. Sempre all'Università di Pisa, dal 1995 al 1996 è stato presidente del corso di laurea in Chimica e dal 1996 al 2003 preside della facoltà di Scienze periodo in cui, per tre anni, è stato vice presidente della Conferenza nazionale dei presidi delle facoltà di Scienze. Fra le altre cariche ricoperte, dal 2005 al 2011, è stato membro della Commissione scientifica per l'assegnazione di ENI Awards, dal 2009 al 2011 ha fatto parte del Comitato di valutazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal 2009 al 2010 è stato membro del "EUA Research Policy Working Group".

Nel 2005 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica, nel 2009 è stato insignito della laurea honoris causa in Scienze dall'Università Ricardo Palma di Lima in Perù. Nel 2010 Farmindustria gli ha consegnato il premio "Opera et Virtute" per l'impegno a favore della ricerca.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha insignito dell'Ordine del Cherubino il professor Marco Pasquali.

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:23

Marco Nuti

Il professor Marco Nuti è nato a Pisa nel 1945. Fino al 1978 è stato docente di Microbiologia del suolo all'Università di Pisa e successivamente ha ricoperto la cattedra di Microbiologia agraria, dirigendo l'Istituto di Microbiologia agraria, la Scuola di specializzazione per Biotecnologie vegetali, il Centro di Microbiologia del suolo e l'Istituto di mutagenesi e differenziamento del CNR.

È stato presidente del corso di laurea aggregato in Biotecnologie agro-industriali e membro della Commissione tecnica brevetti dell'Università di Pisa.

Nel 2002 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.

Nuti

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:22

Pietro Menotti

Il professor Pietro Menotti è nato a Riva del Garda (Trento) nel 1937. Docente di Fisica teorica all'Università di Pisa dal 1980, nel 1981 è stato direttore della scuola di perfezionamento in Fisica e dal 1982 al 1985 presidente del consiglio di corso di laurea in Fisica. Dal 1994 al 1997 è stato presidente del consiglio della Scuola di dottorato in Fisica.

Nel 1994 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.

Menotti

Giovedì, 18 Aprile 2013 10:22

Andrea Maggiolo Schettini

Il professor Andrea Maggiolo Schettini è nato a Genova nel 1938. Docente di Informatica all'Università di Pisa dal 1979, è stato direttore del dipartimento di Informatica dal 1983 al 1986. Dal 1996 al 2006 è stato presidente del dottorato in Informatica e dal 2002 al 2005 è stato direttore della Scuola di dottorato in Scienze di base "Galileo Galilei" dell'Università di Pisa.

Nel 2001 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.

Maggiolo Schettini 

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