Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

In una recente interrogazione al ministro Profumo, ripresa da alcuni quotidiani locali, l'onorevole Deborah Bergamini chiede spiegazioni in ordine alla presunta decisione dell'Ateneo pisano di "raddoppiare le indennità di carica di rettore, prorettore e dei capi delle unità dipartimentali".

La parlamentare si rivolge a una delle più alte istituzioni della Repubblica riproducendo notizie riportate diverse settimane fa da alcuni quotidiani, all'indomani della diffusione di un comunicato di un'organizzazione sindacale di base. Tali notizie erano del tutto false e fantasiose e, per tale ragione, sono state prontamente e decisamente smentite dal rettore sugli stessi organi di stampa.

In particolare, come già ampiamente precisato, ciò che l'onorevole Bergamini definisce come un "raddoppio" dell'indennità di carica del rettore è in realtà un aumento di circa il 10% all'interno di una manovra che, avendo drasticamente ridotto il numero delle cariche accademiche, porterà nel 2013 a un risparmio complessivo del 20% rispetto alla cifra spesa per le indennità nell'anno precedente.

Per quanto riguarda poi il richiamo che l'onorevole Bergamini fa alle "università che stanno aumentando le tasse agli studenti", si ricorda che l'Ateneo pisano è tra i pochi in Italia che, oltre a non aver aumentato le tasse, ha addirittura varato lo scorso anno una significativa manovra di riduzione delle stesse, pur mantenendo la medesima quantità e la qualità dei servizi offerti agli studenti.

Ha ragione, invece, l'onorevole Bergamini quando si riferisce ai "diversi tagli effettuati sul sistema universitario e nei confronti delle pubbliche amministrazioni"; si ricorda, per inciso, che quei tagli sono stati realizzati dai diversi governi che si sono succeduti alla guida del Paese negli ultimi anni, alcuni dei quali hanno avuto il sostegno della stessa onorevole Bergamini.

Si precisa infine che una dettagliata documentazione sulla questione delle indennità è stata trasmessa al ministero competente per consentire a quest'ultimo di rispondere in modo esauriente all'interrogazione dell'onorevole Bergamini.

La collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova porta la robotica italiana all'avanguardia mondiale. Ai ricercatori del gruppo che collabora con il Centro "E. Piaggio" dell'Ateneo pisano e l'IIT è andato il più prestigioso riconoscimento della conferenza internazionale "Humanoids 2012", ad Osaka, per la realizzazione di una mano robotica di nuova generazione, in grado di compiere i movimenti di un arto umano, ma indistruttibile ed economica, e destinata a rivoluzionare in futuro non solo la robotica ma anche il settore delle protesi. La chiave sta nella struttura "soft", che la rende contemporaneamente flessibile e robusta.

La nuova mano robotica si chiama "PISA/IIT SoftHand" ed è stata realizzata con i finanziamenti arrivati dalla Comunità Europea, con il progetto di Robotica Cognitiva "THE Hand Embodied" (Pisa) e con il grant ERC "SoftHands" (IIT).

Nel panorama delle mani robotiche fino ad ora sviluppate, la "PISA/IIT SoftHand" è unica per la sua robustezza e affidabilità: al costo di alcune centinaia di dollari e con un solo motore la mano è in grado di fare tutte le prese di mano umana e, grazie all'estrema versatilità, può essere usata sia come mano robotica che come protesi in modo molto semplice. Le dita si possono piegare, tirare, distorcere, disarticolare, e ritornano a posto senza danno: davanti allo stupito uditorio della conferenza la mano è stata sbattuta violentemente contro una lastra di ghisa, uscendone intatta.

"Tutto questo - spiega Antonio Bicchi, coordinatore del Gruppo di Robotica al Centro "E. Piaggio" e Senior Scientist all'IIT di Genova - grazie al fatto che la mano ha un design rivoluzionario. Non ha giunti con cuscinetti a sfere, ma le falangi rotolano l'una sull'altra come le articolazioni del corpo umano. Non ha vincoli rigidi tra le dita, ma legamenti che le conferiscono elasticità. E ovviamente non ha ruote dentate, ma tendini. Questi elementi di base sono applicati non copiando pedissequamente la struttura della mano umana, ma cercando di capire quali sono le parti della struttura della mano che le consentono di svolgere determinate funzioni, per poi sviluppare una struttura artificiale in grado di svolgere la stessa funzione". Le funzioni stesse sono progettate e realizzate sulla base di una delle teorie più avanzate delle neuroscienze moderne, quella delle sinergie motorie.

La collaborazione tra il Centro "E. Piaggio" di Pisa, tradizionale eccellenza nello studio della mano e del tatto, e l'IIT di Genova, centro di ricerca che cerca di far raggiungere alla robotica italiana la massa critica per trasformare la qualità scientifica in applicazioni effettivamente utili per la società, è stata resa possibile dal prestigioso premio assegnato dal Consiglio Europeo delle Ricerche ERC Grant SoftHands, che ha portato un finanziamento di 2,5 milioni di euro della Comunità Europea al gruppo guidato dal professor Antonio Bicchi.

La mano robotica è già di fatto pronta per essere usata come protesi: è stato infatti sviluppato un avambraccio artificiale a cui la mano può essere agganciata e mossa con una sola leva, collegata all'unico motore della mano, che la rende in grado di fare praticamente tutte le prese comuni sugli oggetti quotidiani, come una tazza, uno spruzzatore, un telefono, la maniglia di una valigia o di una porta.

Il riconoscimento ottenuto in Giappone è il secondo consecutivo conferito quest'anno al progetto dell'arto robotico, che aveva già ottenuto un premio analogo alla conferenza mondiale di Robotica e Sistemi Intelligenti (IROS 2012) a ottobre in Portogallo.

Sabato 8 dicembre alle 12 al Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, lungarno Galilei 9, Pisa) si inaugura la mostra "A spasso lungo l'Arno. Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell'Ottocento". L'esposizione, che resterà aperta sino al 2 aprile, presenta un inedito e affascinante nucleo di disegni che consente di ricostruire l'intreccio delle personalità della società colta e cosmopolita che si avvicendarono nelle amicizie della contessa pisana Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta e del marito Andrea. Il tutto in una cornice unica anche grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cerratelli che ha messo a disposizione gli abiti per l'allestimento.

Le raccolte di disegni, databili dal 1846 al 1851/2, rientrano nel genere degli "album amicorum", diffusi negli ambienti aristocratici ottocenteschi, specialmente fra le dame per raccogliere souvenirs e fissare nella memoria visite e incontri. Gli schizzi di Maddalena assolvono questo compito attraverso la via della caricatura e della satira. Gli ospiti di palazzo della Seta sono fermati sulla carta con un pennello beffardo ma capace, nella deformazione dei tratti, di perspicaci accenti introspettivi: ne emerge un vero e proprio spaccato della società granducale e italiana di metà dell'Ottocento e nel contempo riaffiora alla memoria una galleria variegata di personaggi che vissero a Pisa, spesso da protagonisti, alla vigilia dello Stato Unitario.

Accanto ai disegni di Maddalena Serristori, sono in mostra anche alcuni album di Francesco Ruschi (1807-1875), esponente di una famiglia pisana di antica nobiltà ghibellina. In questo caso i disegni costituiscono una sorta di storia domestica a fumetti che testimoniano lo stile di vita dell'aristocrazia toscana dell'Ottocento scandita da riunioni di famiglia, soggiorni nelle proprietà terriere, teatro, cure termali a Montecatini e "bagnature" viareggine al bagno Nettuno.

Giovedì, 27 Dicembre 2012 14:02

Tè, pasticcini e... scienza

"Perdonare" i nemici e "aiutare" gli amici. Solo roba da uomini?". E' questo il titolo dell'incontro che si svolgerà venerdì 7 dicembre alle 15,30 al Museo di Storia Naturale alla Certosa di Calci (via Roma 79). A illustrare l'argomento Elisabetta Palagi, ricercatrice del Museo che da anni studia il comportamento dei primati non umani. "Abbiamo deciso di inaugurare il ciclo di incontri 'Tè, pasticcini... e scienza' con il tema del perdono perché in qualche modo è un argomento legato alle feste natalizie", ha spiegato la dottoressa Palagi.

La rassegna "Tè, pasticcini e... scienza" del Museo di Storia Naturale continuerà con altri tre incontri dedicati al mondo animale. Ogni conferenza è a ingresso gratuito e sarà seguita da un momento conviviale durante il quale sarà possibile bere tè caldo, mangiare pasticcini e confrontarsi con i ricercatori per discutere su quanto ascoltato. Dati i posti limitati si prega di prenotarsi scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I prossimi appuntamenti sono previsti nel 2013: il 13 gennaio Paolo Barale parlerà di "...Non dirmelo ti sento!", un viaggio nel mondo emotivo del cavallo, il 15 febbraio sarà la volta di Paolo Luschi che illustrerà l'incredibile capacità di orientamento delle tartarughe marine mentre il 15 marzo Marco Zuffi spiegherà come questo animale si sviluppa in relazione al suo habitat.

C'era anche una delegazione di studenti Erasmus dell'Università di Pisa all'incontro con il presidente Enrico Rossi organizzato martedì 4 dicembre nell'ambito della giornata "Muoversi", promossa dal progetto Giovanisì della Regione Toscana come momento di confronto e occasione per sottolineare gli impegni che la Regione Toscana vuole assumersi in relazione al programma di mobilità europea. Nel corso dell'incontro Enrico Rossi ha annunciato la decisione di impegnare circa 1 milione di fondi regionali per arricchire le borse di studio dei giovani toscani che parteciperanno all'Erasmus a partire dal 2013.

Sono moltissimi (1.173 giovani in Toscana, quasi 20.000 in Italia nell'anno accademico 2010-2011) gli studenti universitari che chiedono di "andare in Erasmus", ossia di trascorrere una parte del loro periodo di studio in un istituto di istruzione superiore di un altro paese. La Regione si è impegnata ad aiutare gli studenti che per le loro condizioni economiche non possono permettersi questa avventura, dando loro la possibilità di seguire corsi e preparare la laurea all'estero, con la garanzia del riconoscimento del periodo di studio e degli esami sostenuti. Questo perché il contributo UE previsto per la mobilità di studio è esiguo, 230 euro mensili che salgono a 500 euro nel caso della mobilità per tirocinio.

Nel corso dell'incontro si è anche parlato di una nuova collaborazione con le istituzioni che in Toscana partecipano al Programma, attraverso la prossima firma di un protocollo per l'istituzione di un tavolo permanente volto a promuovere il tema della mobilità tra i giovani. Inoltre la Fondazione GaragErasmus (www.garagerasmus.org) ha lanciato l'applicazione web 'Check-in Europe', che ha l'obiettivo di riunire il maggior numero di ex erasmus in Europa. L'applicazione in versione beta è stata presentata al Parlamento Europeo il 5 novembre scorso e ha ottenuto il supporto della Commssione Europea e del Parlamento Europeo. Il presidente Rossi è stato il primo a fare il "check-in" e quindi ad aderire alla rete.

La delegazione pisana era formata da 16 persone, fra le quali alcuni giovani professionisti e ricercatori che hanno fatto un'esperienza Erasmus in passato, studenti Erasmus stranieri che studiano a Pisa quest'anno, e studenti pisani che hanno già fatto o che faranno in primavera un'esperienza Erasmus di studio o di tirocinio. Hanno partecipato anche la prorettrice per l'Internazionalizzazione Alessandra Guidi, e Katherine Isaacs, docente dell'Università di Pisa e ambasciatrice Erasmus per l'Italia, che si è iscritta all'applicazione come prima tra i suoi "colleghi" europei.

È una delle idee di innovazione sociale risultate vincitrici al concorso "La tua idea per il Paese", la competizione promossa dall'Associazione ItaliaCamp in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e 60 università nazionali, che lo scorso fine settimana, nell'ambito degli "Stati Generali del Centro Nord", ha premiato a Verona i migliori progetti tra i 120 presentati. L'idea si chiama "Dr.Drin" ed è stata sviluppata dal team "BioCare Provider" formato da giovani provenienti dall'Università di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant'Anna: "Il nostro progetto nasce dal desiderio di mettere le più moderne tecnologie informatiche al servizio dei malati", spiega Francesca Sernissi, laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche e dottore di ricerca all'Università di Pisa. "Oltre a migliorare le condizioni di salute e di vita dei pazienti - in particolare i malati cronici che hanno difficoltà ad assumere regolarmente i farmaci - "Dr.Drin" permette di ottenere al contempo una riduzione della spesa a carico del sistema Sanitario Nazionale".

L'idea di "Dr.Drin" è nata nell'ambito dell'edizione 2011 del PHD Plus, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa per diffondere lo spirito imprenditoriale tra i dottorandi e stimolare le loro capacità imprenditoriali: "L'idea è stata sviluppata partendo dal concetto che ricordare a un paziente quando assumere i farmaci non è sufficiente", spiega Francesca Sernissi. "Il paziente deve essere innanzi tutto motivato, quindi seguito, e per rispondere a queste esigenze sono stati realizzati un insieme di servizi online e applicazioni, fruibili sia attraverso dispositivi mobili (smartphone e tablet), che da un comune pc".

Ciò che rende Dr.Drin unico è però la possibilità di creare un nuovo canale comunicativo tra medico e paziente in grado di coinvolgere anche i familiari e i caregiver, facilitando il monitoraggio dell'aderenza del paziente alle singole terapie prescrittegli. Nel prossimo futuro Dr.Drin sarà disponibile anche in versione di dispositivo medico, studiato per rispondere alle esigenze di persone tecnologicamente meno esperte.

Il team "BioCare Provider" si compone oggi di 8 validi professionisti dei settori farmaceutico e ICT. A partire dal 2011, il team ha partecipato a varie competizioni (Start Cup Toscana 2011, PhDplus 2011, Il Talento delle Idee 2012) con ottimi risultati e suscitando un interesse sempre crescente, culminato nel raggiungimento della fase finale di Intel Business Challenge Europe 2012, nell'ambito della quale il team si è classificato nei primi 9 posti tra più di 4000 proposte. Oltre a Francesca Sernissi, nel gruppo ci sono Sara Bendinelli, anche lei laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche e dottore di ricerca all'Università di Pisa, Mauro Marinoni, ingegnere informatico attualmente ricercatore a contratto presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Antonio Mancina, laureato in Ingegneria informatica all'Università di Pisa e dottore di ricerca presso la Scuola Sant'Anna, Raffaello Brondi, laureato in Informatica all'Università di Pisa, dottorando presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Filippo Bannò, ingegnere informatico attualmente dottorando presso la Scuola Sant'Anna, Daniele Sartiano, laureato in Informatica attualmente assegnista di ricerca presso il dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, e Christian Castelli, laureato in Comunicazione digitale all'Università di Milano.

Al concorso "La tua idea per il Paese", dedicato alle 13 regioni del centro nord, "Dr.Drin" è risultata vincitrice per il Trentino Alto Adige. Le 2 idee vincitrici di ogni regione coinvolta saranno inserite all'interno di un'idea programma che ItaliaCamp a gennaio sottoporrà al Governo Monti.

Sarà presentato venerdì 7 dicembre 2012, alle ore 14 nella sede del dipartimento di Economia e management, il volume "Conoscenza e creazione di valore. Il ruolo del Business Plan" di Giovanna Mariani. L'autrice, che è ricercatrice allo stesso dipartimento pisano, si focalizza sul ruolo strategico del Business Plan, di cui prende in esame sia gli aspetti operativi, sia gli ampi risvolti strategici che esso presenta in relazione al processo di creazione di valore lungo il ciclo di vita dell'impresa, così come delle organizzazioni non profit. La prima parte del libro è dedicata all'analisi degli aspetti connessi al processo di Business Planning, mentre la seconda, in allegato on line al testo, presenta case histories curati direttamente da professionisti che hanno svolto un ruolo attivo in tali progetti.

La presentazione sarà introdotta dai saluti del rettore Massimo Augello, che ha anche curato la prefazione al volume, e del direttore del dipartimento di Economia e management, Valeria De Bonis. Seguiranno le relazioni di Ada Carlesi, docente di Finanza aziendale e prorettore per le politiche di Bilancio dell'Ateneo, e di Michele Pallottini, chief financial officer SEA degli Aeroporti di Milano. Con l'autrice interverranno poi Ottavio Conigliaro, direttore generale di Nuovi Investimenti Sim, Andrea Cremoncini responsabile Marketing e Sviluppo Prodotti presso Ingegneria dei Sistemi Elettronici s.r.l., Alessandra Nenci, financial advisor, Francesco Oppedisano, amministratore delegato NetResults S.r.l., e Mauro Prignoli, responsabile Finanza del Gruppo Piaggio.

Serena Giusti e Tommaso Sbrana, ricercatori al Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, sono stati selezionati tra i quattro finalisti del premio "Bioingegneria e staminali: idee per la vita", promosso dalla Fondazione Altran Italia. Il progetto dei ricercatori pisani, "SQPR: SQueeze Pressure Bioreactor", studia un dispositivo per colture cellulari per influenzare e guidare la differenziazione di cellule staminali adulte con lo scopo di sostituire e rigenerare i tessuti.

"La sostituzione di tessuti danneggiati - afferma Serena Giusti - è oggi una delle pratiche più diffuse in chirurgia, specialmente in ambito ortopedico, cardiaco e urologia. Questa procedura è però fortemente limitata dall'esigua disponibilità di donatori e dal problema del rigetto. L'uso di cellule staminali correttamente differenziate per la sostituzione e rigenerazione di tessuti danneggiati può risolvere questi punti critici".

Il Centro "E. Piaggio" è da anni all'avanguardia nel campo degli studi bioingegneristici sulla produzione di tessuti artificiali che, oltre per la sostituzione dei tessuti del corpo umano, possono essere utilizzati per studiare malattie, conoscere le modalità di funzionamento del corpo umano, sviluppare e testare nuovi farmaci.

Giovedì, 27 Dicembre 2012 13:55

«BaBar» ha colto il tempo in castagna

Per la prima volta un esperimento ha misurato direttamente l'eccezione alla simmetria del tempo. L'esperimento «BaBar», a Stanford in USA, ha mostrato che, come si pensava, il tempo nel mondo delle particelle può essere più lento in una direzione o nell'altra e che quindi esiste una freccia del tempo preferenziale almeno per alcuni fenomeni. L'esperimento, risultato di una collaborazione internazionale costituita da circa 400 scienziati e ingegneri di 74 università e laboratori americani ed europei, vede un importantissimo contributo da parte di numerosi docenti del dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa: il professor Marcello Giorgi è stato spokesperson dell'esperimento Babar per tre anni, mentre il "gruppo Babar" di Pisa, composto Carlo Angelini, Giovanni Batignani, Stefano Bettarini, Massimo Carpinelli, Giulia Casarosa, Alberto Cervelli, Francesco Forti, Alberto Lusiani, Benjamin Oberhof, Eugenio Paoloni, Alejandro Perez, Giuliana Rizzo, John Walsh, ha realizzato il rivelatore di vertice dell'esperimento.

La legge violata (i fisici la conoscono come invarianza temporale T) prevede che nel mondo subatomico il tempo sia invariabile: così, se noi girassimo un film su due particelle che interagiscono e producono altre particelle più leggere, bene, dovremmo poter rimontare il film al contrario e vedere che nello stesso tempo e allo stesso modo le particelle più leggere diventano quelle originali. Nessuno sarebbe in grado di dire qual è il verso giusto per far scorrere i fotogrammi della pellicola e osservare il film. Questa è l'invarianza temporale. Che in alcune condizioni potesse essere violata era già noto e misurato indirettamente, ma questa è la prima osservazione diretta di questa violazione.

Anche noi a Pisa – spiega il professor Marcello Giorgi dell'Ateneo pisano – abbiamo contribuito allo sviluppo delle tecniche di analisi dei dati per questo particolare e difficile misura. Questo sviluppo è stato anche argomento di tesi di laurea e di dottorato".

"Abbiamo visto la violazione dell'invarianza temporale attraverso lo scambio di particolari stati iniziali e finali di mesoni B neutri – spiega Roberto Calabrese, Università e INFN di Ferrara e coordinatore della collaborazione italiana BaBar - Abbiamo osservato che il mesone B0 (neutro) si trasforma nel mesone B1 (anch'esso neutro) più velocemente di quanto un B1 si trasformi in B0. È stato emozionante verificare che l'invarianza temporale è violata, mentre la simmetria globale CPT, come previsto teoricamente, resta valida".

Il ruolo dell'Italia è stato determinante per il raggiungimento di questo importante risultato. Tramite l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha fornito un contributo pari al 20% di persone e di risorse finanziarie per la realizzazione dell'esperimento BaBar. In particolare hanno il marchio della ricerca e dell'industria italiana, il grande magnete che incurva la traiettoria della particelle, prodotte nel cuore del rivelatore di BaBar e altre componenti fondamentali dello stesso rivelatore: il rivelatore di vertice, realizzato dal gruppo pisano, e il rivelatore di muoni.

Un incontro con Google per affrontare il tema del lavoro nella multinazionale statunitense, dall'internship al processo di assunzione, e quello delle sfide tecnologiche nella creazione e gestione del servizio globale di Gmail. Saranno questi gli argomenti trattati dal dottor Nicola Cascarano, di Google Europe, nell'ambito dell'intervento che terrà venerdì 30 novembre 2012, alle ore 16, nella Sala Gerace del dipartimento di Informatica.

L'incontro è aperto a tutti, ma rivolto principalmente agli studenti delle lauree magistrali in Informatica e networking, in Informatica e in Informatica per l'economia e per l'azienda e a quelli del corso di dottorato in Informatica. L'obiettivo è quello di individuare le condizioni che consentano di instaurare una fattiva collaborazione con Google.

"Quest'anno - spiega il professor Gian Luigi Ferrari, vicedirettore del dipartimento di Informatica con la delega al coordinamento delle attività didattiche - il dipartimento di Informatica ha organizzato una serie di iniziative in collaborazione con alcune delle più importanti aziende che operano nel settore dell'Information and communications technology. Gli incontri sono pensati per mettere a contatto i nostri laureandi, laureati e dottorandi che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro, con queste realtà, in modo da facilitare la conoscenza delle figure professionali più richieste, dei percorsi di selezione e delle possibilità di crescita e di carriera".

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa