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Dal 13 dicembre al 2 aprile il Museo della Grafica dell'Università di Pisa a Palazzo Lanfranchi ospita "L'arte del disegno", una rara mostra antologica di Bruno Caruso. Sono oltre ottanta le opere, fra disegni e acqueforti, scelte per illustrare il percorso dell'artista siciliano nato nel 1927 che attualmente vive e lavora a Roma.

"Il viaggio si apre e si chiude idealmente con due autoritratti: il primo è un giovane Caruso che disegna al cavalletto nel 1945, l'ultimo del 2010 è un'acquaforte intitolata "Povero Bruno", dove la testa dell'artista emerge dal suolo contornata da vari animali", spiega il professore Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica.

In mezzo a queste due autorappresentazioni si snoda tutta la complessa poetica di Bruno Caruso, un artista italiano che si è imposto sulla scena internazionale tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento, quando il suo tratto è servito ad esempio ad illustrare le copertine di riviste come Times e Life. Dalla mostra emergono i temi più importanti che ha esplorato nel corso della sua lunga e complessa carriera. La passione politica che spesso si accompagna ad una rappresentazione cruda della realtà contemporanea come ad esempio in "Stop War" del 1969 contro la guerra del Vietnam. Lo sguardo sul costume e sulla società: come in "Jungla" del 1976, una serie di donne ammantate in pellicce di leopardo, o come nel volume "La real casa dei matti" (1975) introdotto da Franco Basaglia, che realizza dopo il suo training psichiatrico nel manicomio di Palermo. Quindi il tema della natura, a partire dai disegni dell'orto botanico di Palermo, e poi la sicilianità, che si sposa con la storia, gli influssi arabi e normanni e la grande amicizia con Leonardo Sciascia che a Caruso ha dedicato alcune pagine suggestive. Non ultimo l'intreccio con Pisa e l'Olivetti. Nel 1960, l'artista disegna l'agenda per l'Olivetti che ha appena costruito a Pisa una delle prime macchine calcolatrici, l'ELEA. Caruso traduce tutto questo in un percorso "dalla calligrafia alla memoria" in cui "spiega" i calcolatori a partire dalla scrittura.

"La mostra, che sino ad aprile sarà animata da eventi come una 'giornata Olivetti' e dalla presenza stessa dell'artista, - continua Alessandro Tosi – nasce anche da questo intreccio con Pisa. Nel 1959 Caruso fu infatti uno dei primi a donare alcune sue opere al Gabinetto Disegni e Stampe dell'Università di Pisa, il nucleo iniziale da cui poi è nato il Museo della Grafica".

"Negli ultimi decenni è ripresa in Bruno Caruso la grande passione per i libri e i manoscritti illustrati – ha detto la curatrice della mostra Caterina Napoleone – in quello dedicato al Teatro Biondo di Palermo e nel volume con i suoi disegni di commento al 'Gattopardo', culmina la sua mentalità storica senza barriere cronologiche e geografiche e l'assoluta padronanza dell'arte del disegno".

La mostra "Bruno Caruso. L'arte del disegno", curata da Caterina Napoleone e allestita dall'archietetto Diana Rastelli, è realizzata dal Museo della Grafica, dal Comune di Pisa e dall'Università di Pisa, ha l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, della Fondazione Adriano Olivetti, e dell'Orto Botanico di Palermo.

Venerdì 14 dicembre, alle ore 16.30, nell'Aula Magna "Ulisse Dini", in Largo Lucio Lazzarino a Pisa, si terrà la conferenza di presentazione ufficiale del prototipo TVT Gamma di Trave Vitrea Tensegrity con il quale è stata raggiunta recentemente la luce libera di 12 metri. Il risultato ottenuto corona un percorso decennale di ricerca teorica e sperimentale condotto al dipartimento dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio, delle Costruzioni dell'Università di Pisa dal professor Maurizio Froli e dai suoi collaboratori, che va verso il raggiungimento di una sempre maggiore smaterializzazione delle strutture portanti nell'architettura.

Dopo i saluti del sindaco Marco Filippeschi e l'introduzione di Roberto Pasqualetti, architetto del Comune di Pisa, interverranno Giovanni Barale, dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pisa, e Alberto Linciano, dell'Ordine degli Architetti Provincia di Pisa. A seguire il professor Maurizio Froli terrà un intervento dal titolo "Verso la smaterializzazione delle strutture". Alle 18.00 è prevista una visita alla trave.

Venerdì 14 dicembre, alle ore 17.00, al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa a Calci si terrà la conferenza organizzata dall'Associazione Paolo Savi - Amici del Museo Naturalistico di Calci - in collaborazione con il Museo, dal titolo "Marmotte, iene, orsi delle caverne, rinoceronti ed elefanti: gli antichi abitanti dei Monti Pisani" tenuta da Simone Farina.

La conferenza è incentrata sulla storia recente del nostro territorio e in particolar modo sugli animali che hanno abitato le numerose grotte presenti sul versante pisano del monte negli ultimi 100.000 anni. Gli abbondanti resti fossili ritrovati testimoniano la presenza di animali tipici di ambienti e climi molto diversi dalla fauna attuale. Al termine dell'incontro l'Associazione Paolo Savi - Amici del Museo Naturalistico offrirà un piccolo brindisi natalizio.

La "generazione choosy" a confronto con Beppe Severgnini e Roan Johnson per riflettere sui giovani, la formazione e le sfide del futuro. È questo il significato dell'incontro che il giornalista e il regista pisano avranno con gli studenti dell'Università di Pisa giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Carmignani.

Durante l'incontro Roan Johnson presenterà il video "L'uva migliore", basato sulle videointerviste agli studenti realizzate nei mesi scorsi con la collaborazione dell'Università di Pisa. Il progetto del video era nato con l'obiettivo di raccontare, attraverso gli occhi di un giovane autore, il mondo universitario e le persone che lo compongono, tracciando anche un affresco più generale sul mondo giovanile di oggi.

Beppe Severgnini parlerà del suo ultimo libro "Italiani di domani" e delle "otto T del tempo che viene", le chiavi necessarie ai giovani per aprire le porte del futuro. Nato da alcuni interventi tenuti nelle università, il volume approfondisce otto tematiche che vogliono essere utili, oltre che ai giovani, alle famiglie e alle persone di ogni età, tanto nel lavoro come nella vita privata. Come ha dichiarato lo stesso autore, "Italiani di domani" è insomma destinato a chi vuole provare a ragionare sul proprio futuro, e magari a cambiarlo.

Giovedì, 27 Dicembre 2012 14:11

Sotto la Torre? Domus romane di lusso

Giovedì 13 dicembre alle ore 16,30, nell'Auditorium G. Toniolo in piazza dell'Arcivescovado, è in programma il secondo appuntamento del ciclo di conferenze "Prima dei miracoli. L'archeologia della piazza aspettando i 950 anni dalla fondazione della Cattedrale", organizzato dall'Opera della Primaziale Pisana e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con Archeoclub-sede di Pisa.

L'attenzione sarà puntata sulla fase d'insediamento di età romana. L'indagine archeologica svolta tra il 2003 e il 2009 (grazie anche al lavoro di molti studiosi nella maggior parte formati nell'Università di Pisa), ha permesso di riportare alla luce consistenti resti di domus che individuano un quartiere residenziale di lusso abitato per un lungo arco di tempo, dal I secolo a.C. almeno fino al V d.C. La ricchezza degli edifici è provata dal rinvenimento di ampie porzioni di pavimenti a coccio pesto e di mosaici policromi, oltre che da frammenti di intonaci dipinti che decoravano le pareti. Una campionatura di reperti sarà per la prima volta esposta al pubblico in occasione della conferenza.

Relatrice dell'intervento, dal titolo "L'età romana: l'insediamento", sarà Emanuela Paribeni, funzionaria archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, responsabile per la città di Pisa negli anni 2000-2007, che ha diretto le campagne di scavo 2003-2005 e successivamente ha curato, con Antonio Alberti, il volume "Archeologia in Piazza dei Miracoli. Gli scavi 2003–2009″ (Felici Editore, 2012).

Giovedì, 27 Dicembre 2012 14:10

Concerto di Natale dell’Università di Pisa

Come ormai tradizione, l'Ateneo pisano offre agli studenti, al personale e a tutta la cittadinanza il Concerto di Natale. Giovedì 13 dicembre alle 21,15, nella chiesa di Santa Maria del Carmine in corso Italia, il Coro e l'Orchestra universitari, sotto la direzione di Stefano Barandoni, eseguiranno il corale "Jesus bleibet meine Freude" dalla cantata 147 e il mottetto "Lobet den Herrn alle Heiden" di Johann Sebastian Bach, per proseguire poi con una serie di canti della tradizione natalizia siciliana, campana, sarda e toscana, tra cui l'inedito "Epifania dei monti carrarini". Il concerto si chiuderà con il celebre "Hallelujah" da "Il Messiah" di George Friedrich Haendel. Sarà inoltre eseguita, in prima assoluta, la composizione "La neve a mezzanotte" di Manfred Giampietro, maestro dell'orchestra. La cittadinanza è invitata.

Un video e un libro per parlare di giovani, formazione e sfide del futuro. Giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Carmignani, Roan Johnson e Beppe Severgnini incontrano gli studenti dell'Università di Pisa per un confronto sulla "generazione choosy", quella che entrambi hanno provato a raccontare da regista e da scrittore nel video "L'uva migliore" e nel libro "Italiani di domani". L'iniziativa, coordinata dal direttore de "Il Tirreno" Roberto Bernabò, sarà introdotta dai saluti del rettore Massimo Augello ed è aperta al pubblico.

"L'Università di Pisa ha voluto organizzare questo incontro come momento di riflessione sui temi che toccano più da vicino i nostri studenti – spiega Massimo Augello. "Con le loro opere e il loro sguardo particolare sulla realtà, gli ospiti dell'evento racconteranno come i giovani di oggi affrontano le difficoltà della loro generazione e come si rapportano al futuro che li attende". Ad animare l'iniziativa ci saranno anche i ragazzi di Radioeco, la radio degli studenti dell'Università di Pisa, che con le loro "incursioni", coinvolgeranno il pubblico nella discussione.

Durante l'incontro Roan Johnson presenterà il video "L'uva migliore", basato sulle videointerviste realizzate nei mesi scorsi agli studenti con la collaborazione dell'Università di Pisa. Il progetto del video era nato con l'obiettivo di raccontare, attraverso gli occhi di un giovane autore, il mondo universitario e le persone che lo compongono. In tutto sono circa 40 le persone che si sono sedute davanti alla telecamera di Johnson e che, con una formula di "casting" un po' diversa, hanno parlato delle loro esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Da questo materiale è nato il video "L'uva migliore" che, partendo dalle storie degli studenti di Pisa, ha tracciato un affresco sul mondo giovanile di oggi.

Beppe Severgnini parlerà del suo ultimo libro "Italiani di domani" e delle "otto T del tempo che viene", le chiavi necessarie ai giovani per aprire le porte del futuro. Come ha dichiarato lui stesso, "Italiani di domani" è destinato a chi vuole provare a ragionare sul proprio futuro, e magari a cambiarlo: "Se vogliamo riprogrammare noi stessi e il nostro Paese - dice Severgnini - dobbiamo continuare a provarci, anche quand'è finito il tempo epico della gioventù".

Mercoledì 12 dicembre, alle 16.00, alla libreria Blu Book in via Toselli, si terrà la presentazione del libro "Una noia mortale. Il tema del doppio nella letteratura italiana del Novecento" di Beatrice Laghezza (Felici Editore). Il libro fa parte della collana "Studi Italianistici" in cui sono raccolte le pubblicazioni legate alle attività dell'omonimo dottorato dell'Università di Pisa.

Sosia beffati dal tempo, altri sé imbevuti di metafisica e allegoria, narcisi a colloquio sul senso della vita, identità moltiplicate, doppi ossessionati dal potere, inviluppati nelle trame di una virtualità onirica e metaletteraria, sedotti da illusioni neobarocche o schiavi delle merci. Questo libro ripercorre la storia letteraria del Novecento italiano da una prospettiva tematica e indaga attraverso alcuni testi considerati esemplari una figura, quella del Doppelgänger, che a detta di Vladimir Nabokov è stata a tal punto oggetto di riscritture e rielaborazioni da diventare nella letteratura del ventesimo secolo «di una noia mortale».

Giovedì, 27 Dicembre 2012 14:08

Robot alla ricerca di tesori in fondo al mare

L'11 dicembre alle 9.30, nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore, si terrà il convegno "Conoscenza e tutela del patrimonio sommerso", in cui ricerca storica e tecnologica si confronteranno sulle più recenti esperienze per il rilievo e la tutela del nostro patrimonio culturale sommerso.

Il convegno è stato organizzato nell'ambito del progetto THESAURUS (TecnicHe per l'Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante l'Utilizzo di Robot aUtonomi in Sciami), coordinato dal Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa e finanziato dalla Regione Toscana. THESAURUS prevede la progettazione di mini robot sottomarini capaci di esplorare fondali inaccessibili ai sub, fino a 300 metri di profondità, capaci di navigare in modo autonomo e di comunicare tra loro grazie ad una rete informatica. Oltre al Centro "E.Piaggio" compongono il partenariato del progetto l'Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Informazione del CNR di Pisa, la Scuola Normale Superiore e il dipartimento di Energetica "Sergio Stecco" dell'Università di Firenze.

Il convegno si articolerà in tre sessioni: la prima, dal titolo "Mappare il mondo sommerso", su alcuni metodi di censimento del patrimonio culturale sommerso; la seconda, "Innovazione tecnologica e ricerca archeologica", moderata da Andrea Caiti, docente del Centro di Ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa e coordinatore del progetto THESAURUS, dedicata all'interazione tra tecnologia e nuove possibilità di scoperta; la terza, di chiusura, intitolata "Nuove conoscenze fra archeologia e storia", moderata da Andrea Camilli della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, relativa alle novità archeologiche e storiche del settore.

I robot sviluppati da THESAURUS saranno in grado di esplorare i fondali con strumenti ottici, acustici e magnetici, e potranno costituire in futuro un utile strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio ancora presente sui fondali marini. Il primo veicolo è quasi ultimato e verrà testato nei mari dell'isola d'Elba a fine gennaio.

Il convegno vuole offrire un'opportunità di incontro tra storia e tecnologia nella prospettiva di una miglior conoscenza e tutela del patrimonio culturale sommerso.

Un video e un libro per parlare di giovani, formazione e sfide del futuro. Giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Carmignani, Roan Johnson e Beppe Severgnini incontrano gli studenti dell'Università di Pisa per un confronto sulla "generazione choosy", quella che entrambi hanno provato a raccontare da regista e da scrittore nel video "L'uva migliore" e nel libro "Italiani di domani". L'iniziativa, coordinata dal direttore de "Il Tirreno" Roberto Bernabò, sarà introdotta dai saluti del rettore Massimo Augello ed è aperta al pubblico.

"L'Università di Pisa ha voluto organizzare questo incontro come momento di riflessione sui temi che toccano più da vicino i nostri studenti – spiega Massimo Augello. "Con le loro opere e il loro sguardo particolare sulla realtà, gli ospiti dell'evento racconteranno come i giovani di oggi affrontano le difficoltà della loro generazione e come si rapportano al futuro che li attende". Ad animare l'iniziativa ci saranno anche i ragazzi di Radioeco, la radio degli studenti dell'Università di Pisa, che con le loro "incursioni", coinvolgeranno il pubblico nella discussione.

Durante l'incontro Roan Johnson presenterà il video "L'uva migliore", basato sulle videointerviste realizzate nei mesi scorsi agli studenti con la collaborazione dell'Università di Pisa. Il progetto del video era nato con l'obiettivo di raccontare, attraverso gli occhi di un giovane autore, il mondo universitario e le persone che lo compongono. In tutto sono circa 40 le persone che si sono sedute davanti alla telecamera di Johnson e che, con una formula di "casting" un po' diversa, hanno parlato delle loro esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Da questo materiale è nato il video "L'uva migliore" che, partendo dalle storie degli studenti di Pisa, ha tracciato un affresco sul mondo giovanile di oggi.

Beppe Severgnini parlerà del suo ultimo libro "Italiani di domani" e delle "otto T del tempo che viene", le chiavi necessarie ai giovani per aprire le porte del futuro. Come ha dichiarato lui stesso, "Italiani di domani" è destinato a chi vuole provare a ragionare sul proprio futuro, e magari a cambiarlo: "Se vogliamo riprogrammare noi stessi e il nostro Paese - dice Severgnini - dobbiamo continuare a provarci, anche quand'è finito il tempo epico della gioventù".

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