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Una spedizione in Antartide alla ricerca di meteoriti, in quello che è un terreno privilegiato per la raccolta di materia extraterrestre per studi sull'origine e sull'evoluzione del sistema solare. Partiranno con questo obiettivo, martedì 20 novembre 2012, i tre ricercatori dell'Università di Pisa che sono stati inseriti nella XXVIII missione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziata dal MIUR. A guidare il gruppo sarà Luigi Folco, ricercatore del dipartimento di Scienze della terra e coordinatore nazionale del progetto Meteoriti Antartiche del PNRA, che è al suo nono viaggio in Antartide. Con lui ci saranno due giovani studiosi dello stesso dipartimento: Maurizio Gemelli, assegnista di ricerca, e Agnese Fazio, dottoranda. Entrambi sono alla loro prima esperienza e per prepararsi hanno dovuto seguire corsi di pronto soccorso, antincendio e movimento sul ghiaccio, tenuti al Centro ENEA di Brasimone in Emilia e sul Monte Bianco.

Durante le settimane della missione, i tre ricercatori pubblicheranno un "diario" delle loro attività sulla pagina Facebook dell'Ateneo: "Università di Pisa - Pagina ufficiale".

Gli studiosi pisani utilizzeranno come supporto logistico la base italiana del PNRA "Mario Zucchelli", gestita dall'ENEA, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova, e che è aperta dalla metà di ottobre. Da qui si muoveranno per montare un campo remoto sul plateau polare a ridosso delle Montagne Transantartiche, dove si tratterranno per più di due settimane alla ricerca di meteoriti, con una temperatura media che oscillerà intorno ai -25 gradi e un vento di oltre 40 chilometri all'ora.

Le meteoriti sono in massima parte frammenti di asteroidi, comete e pianeti, ovvero corpi celesti primitivi che permettono di approfondire lo studio sull'origine del sistema solare, avvenuta circa 4,5 miliardi di anni fa. Quasi tutti i 45.000 esemplari di meteoriti presenti oggi nelle collezioni di musei e istituti di ricerca di tutto il mondo provengono dall'Antartide o dai deserti del Sahara, dell'Oman, dell'Australia, degli Stati Uniti e del Cile.

Con più di 30.000 campioni ritrovati a partire dal 1969 da spedizioni per ricerche sistematiche di diversi programmi nazionali - a cui vanno aggiunti i ritrovamenti sporadici avvenuti durante l'esplorazione "eroica" agli albori del XX secolo - l'Antartide rappresenta il terreno ideale per la raccolta di meteoriti. Questo eccezionale numero di scoperte è dovuto all'evidente contrasto tra la crosta scura delle meteoriti e il bianco del ghiaccio, alle condizioni ambientali che, grazie al clima freddo e secco, permettono la conservazione delle rocce e, soprattutto, ai meccanismi di concentrazione che trasportano in zone ristrette, chiamate "trappole", le meteoriti cadute sui vasti bacini del plateau polare.

Le spedizioni in Antartide a carattere nazionale sono iniziate nel 1985, mentre dal 1990 è partita la ricerca di meteoriti nell'ambito del PNRA. Da allora sono state effettuate dieci missioni nelle aree di ghiaccio blu della Terra Vittoria settentrionale, che hanno portato al ritrovamento di oltre 850 esemplari. Questi pezzi sono conservati ed esposti al Museo nazionale dell'Antartide che si trova a Siena.

Oltre alla ricerca di meteoriti, in Antartide si svolgono spedizioni, coordinate a livello scientifico dal CNR, nell'ambito dei raggruppamenti scientifici dell'oceanografia, della fisica dell'atmosfera e della cosmologia, delle scienze della terra, della biologia e della medicina, dell'impatto ambientale. Alcune di queste hanno come protagonisti altri ricercatori dell'Università di Pisa. A fine dicembre partirà un'unità di ricerca geologica, che avrà come obiettivi principali l'acquisizione di nuovi dati - stratigrafici, sedimentologici, paleontologici, strutturali, petrografici e geocronologici - per una migliore caratterizzazione delle successioni vulcano-sedimentarie Triassico-Giurassiche lungo la catena Transantartica che affiora in Terra Vittoria, con particolare riguardo ai cambiamenti climatici a scala globale relativi al magmatismo del Giurassico inferiore. L'unità sarà composta da due veterani antartici - i professori Piero Pertusati, del dipartimento pisano di Scienze della terra, che è anche il coordinatore dell'Unità, e Rodolfo Carosi, dell'Università di Torino - e da Chiara Montomoli, ricercatrice dello stesso dipartimento pisano, alla sua prima missione.

L'Istituto Europeo di Oncologia (IEO), mediante la sua società di trasferimento tecnologico TTFactor, ha firmato con l'Università di Pisa un importante accordo di licenza per lo sviluppo di una nuova classe di molecole che sembrano essere in grado di bloccare il modo in cui le cellule cancerose producono l'energia necessaria per vivere e crescere.

La nuova classe di composti, inventata dal professor Filippo Minutolo e dai colleghi del dipartimento di Farmacia dell'Ateneo pisano, va a colpire l'enzima lattato deidrogenasi, interferendo con il metabolismo delle cellule tumorali. L'accordo in questione va ad alimentare ulteriormente il programma sul metabolismo del cancro che viene portato avanti in IEO attraverso il programma di "Drug Discovery", diretto dal dottor Mario Varasi presso lo stesso Istituto, consentendo così di perseguire in modo rapido la selezione, l'ottimizzazione e lo sviluppo di queste molecole ai fini della fruizione da parte dei pazienti oncologici.

"Siamo molto lieti di costatare un riscontro così entusiastico da parte dell'IEO nei confronti del nostro lavoro e confidiamo nella loro abilità nel traslare in modo efficace la nostra ricerca accademica in applicazioni cliniche", commenta Filippo Minutolo.

"La collaborazione con l'Università di Pisa su questo progetto per andare a colpire il metabolismo del cancro è un approccio strategico nell'ottica degli sforzi che l'IEO sta facendo per produrre nuovi farmaci per le persone affette da neoplasie", aggiunge Pier Giuseppe Pelicci, co-direttore scientifico dell'IEO.

È al taglio del nastro la decima edizione del master organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza in "Giurista dell'economia e manager pubblico", volto a formare la figura del giurista d'impresa, una professione sempre più ricercata che rappresenta un'importante risorsa per aziende di ogni settore, quali, ad esempio, banche, assicurazioni, società operanti nel mercato finanziario, associazioni imprenditoriali e professionali, aziende di grandi e medie dimensioni, enti pubblici.

Compito del consulente è, infatti, non solo risolvere, ma soprattutto segnalare all'azienda le opportunità correlate a nuove disposizioni normative o prevenire i problemi, valutando ex ante gli eventuali risvolti giuridici delle iniziative più importanti decise dal vertice aziendali. Nel giurista d'impresa si sposano così, in un'unica realtà, le figure del legale e del manager.

"C'è un gran bisogno di questa professione – spiega Antonio Marcello Calamia, direttore del master – perché finora ci sono solo molti operatori del diritto che agiscono dopo che le controversie sono sorte. Pensate invece a quanto potrebbe essere utile un giurista che avverte un'impresa che non può costruire uno scarico in un certo modo perché è contrario alla leggi vigenti in materia. Immaginate a quante controversie e infrazioni potrebbero essere evitate. Questa è dunque una figura strategica che agisce in modo preventivo e consultivo. Abbiamo testimonianze di diversi partecipanti alle precedenti edizioni che hanno trovato lavoro e questo rappresenta per noi motivo di grande soddisfazione". Infatti negli ultimi anni abbiamo visto che i laureati in Giurisprudenza e non solo hanno, attraverso questa professione, sempre più prospettive di carriera in azienda.

Per festeggiare la decima edizione e gli ottimi risultati raggiunti, quest'anno sono previste tre agevolazioni fiscali a copertura parziale del costo del master, che saranno attribuite in base a una graduatoria di merito, e una borsa di studio a copertura totale offerta da Piaggio S.p.a.. Saranno inoltre organizzati convegni collaterali al corso.

Il master durerà un anno. Le 260 ore di lezione avranno inizio il 30 novembre si svolgeranno il venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19 e il sabato dalle ore 9 alle 13, per consentire la frequenza a chi già lavora. I posti disponibili vanno da un minimo di 15 a un massimo di 50. Il costo è di 3.000 euro. Saranno accettate in via eccezionale e su provvedimento del consiglio del master anche iscrizioni fino a completamento dei posti.

La presentazione del master si terrà venerdì 16 novembre, alle ore 17.30, nel Palazzo dei Cavalieri di Santo Stefano, in Piazza dei Cavalieri.

Il corso è stato accreditato dall'Ordine degli Avvocati di Pisa per l'attribuzione dei crediti necessari ai professionisti per la propria formazione continua. Secondo il criterio della territorialità, l'accreditamento da parte dell'Ordine degli Avvocati, produce automaticamente l'effetto di riconoscimento dei crediti da parte di tutti gli altri Ordini territoriali.

Per ulteriori informazioni sul master è possibile consultare il bando, all'indirizzo: www.mastergemp.it

 

Venerdì 16 novembre 2012 al dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali si svolgerà una giornata di studio per presentare una sintesi delle principali attività di ricerca del dipartimento negli ambiti della "Sostenibilità dei sistemi agro-forestali", della "Biosicurezza e qualità degli alimenti" e della "Biodiversità e valorizzazione dei prodotti tipici toscani".

La giornata consentirà di fare il punto sullo stato di avanzamento delle ricerche attive e di proporre temi innovativi per il futuro sviluppo delle attività, alla presenza di funzionari della Regione Toscana impegnati nella programmazione dei futuri bandi di finanziamento europeo della ricerca.

Le proposte interdisciplinari presentate durante la giornata andranno a costituire il corpus delle possibili iniziative che il dipartimento attiverà nell'ambito del programma Orizzonte 2020 ("Horizon 2020"), che è il nuovo programma dell'Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione.

L'incontro è aperto agli specialisti del settore e anche agli studenti e ai cittadini interessati ad approfondire il contributo che le scienze agrarie pisane potrebbero dare rispetto alle strategie di contenimento degli effetti negativi dei cambiamenti climatici, di progressiva erosione genetica del nostro patrimonio biologico locale e nazionale, di valorizzazione dei prodotti tipici con forti legami storico-culturali con la nostra Regione e di ecosostenibilità delle produzioni agrarie.

Chiara MontomoliDopo la partenza di un mese fa dei tre studiosi alla ricerca di meteoriti, il 24 dicembre sono volati in Antartide altri due geologi del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, inseriti nella XXVIII missione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA): si tratta della dottoressa Chiara Montomoli e del professor Natale Perchiazzi, affiancati nella loro attività dal professor Rodolfo Carosi, dell'Università di Torino, che con i loro studi tenteranno di capire attraverso quali processi geologici l'Antartide abbia acquisito la sua attuale configurazione e di ricostruirne la storia nelle varie ere geologiche.

rodolfo e nataleI ricercatori di Scienze della Terra si dedicheranno allo studio del continente antartico così come appare oggi: una vasta area emersa (più grande dell'Europa) ricoperta quasi totalmente da ghiaccio, ma sotto al quale, contrariamente a quanto avviene nell'Artide, esistono rocce che in numerosi punti emergono dal ghiaccio stesso, sono cioè "in affioramento", soprattutto lungo le zone periferiche del continente e in corrispondenza delle fasce montuose. La zona in cui si concentra l'attività di ricerca dei geologi italiani è la porzione settentrionale della Terra Vittoria (Northern Victoria Land), un'estesa regione che si affaccia sulla costa occidentale del Mare di Ross (Ross Sea), proprio a sud della Nuova Zelanda.

antartide mapL'attività dei ricercatori dell'Ateneo pisano si focalizzerà sulle rocce testimoni di una fase cruciale della storia dell'Antartide, quella che risale al Giurassico, intorno a 180-170 milioni di anni fa. Gli obiettivi principali sono l'acquisizione di una vasta serie di nuovi dati, stratigrafici, sedimentologici, paleontologici, strutturali, petrografici e geocronologici, che consentiranno una migliore caratterizzazione delle successioni vulcano-sedimentarie Triassico-Giurassiche che affiorano lungo la catena Transantartica nella Terra Vittoria. Particolarmente interessanti possono essere le conclusioni relative ai cambiamenti climatici a scala globale verificatisi a seguito dell'attività magmatica avvenuta nel Giurassico inferiore.

Perchiazzi e CarosiL'attività di ricerca farà perno sulla base Italiana del PNRA "Mario Zucchelli", gestita dall'ENEA, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova. Un'attenta pianificazione preliminare dell'attività in Antartide ha permesso di selezionare una serie di affioramenti rocciosi su cui si concentrerà l'attività dei ricercatori. Le località da esplorare saranno raggiunte con una serie di escursioni giornaliere in elicottero, allo scopo di effettuare campionamenti sugli affioramenti rocciosi e chiarire le relazioni e le giaciture delle rocce affioranti.

L'attività di ricerca in Antartide dell'Ateneo Pisano si sviluppa in un vasto insieme di discipline, dalla chimica, alla biologia, alle scienze della terra, con gruppi di ricerca che hanno una notevole esperienza pluriennale di attività in questo ambiente unico in natura. Le ricerche si svolgono nel rispetto degli accordi internazionali previsti dal cosiddetto Patto Antartico, che prevede di "utilizzare" l'Antartide come un grande laboratorio senza interessi di tipo economico o militare seguendo progetti scientifici nazionali e internazionali approvati dallo SCAR (Scientific Committee for the Antarctic Research) che è l'ente scientifico mondiale che esamina e approva i programmi di studio in Antartide.

Durante il periodo di svolgimento della missione (24 dicembre-8 febbraio) sarà cura dei ricercatori pubblicare un "diario" delle loro attività sulla pagina Facebook http://www.facebook.com/SpedizioneInAntartide.

Ne hanno parlato: 
CorriereFiorentino.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 
ilReporter.it 
PisaToday.it 
Greenreport.it 

Venerdì, 21 Dicembre 2012 12:58

Taglio del nastro a Palazzo Matteucci

Inaugurazione Palazzo MatteucciDopo un accurato intervento di restauro durato due anni, torna agli antichi splendori Palazzo Matteucci, l'edificio in piazza Torricelli sede del nuovo dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica. Il palazzo è stato inaugurato venerdì 21 dicembre alla presenza del rettore Massimo Augello e del direttore del dipartimento Mauro Tulli, che hanno guidato gli ospiti a visitare i nuovi spazi restaurati, tra cui i locali della biblioteca di Lingue e letterature moderne 1 con i suoi 4.050 metri lineari di materiale bibliografico e 131 posti lettura, l'Aula Magna con le decorazioni pittoriche rimaste per anni oscurate da un controsoffitto ligneo e il cortile interno riqualificato a spazio verde con alberature e sedute utilizzabili come posti lettura all'aperto.

Palazzo Matteucci è uno degli edifici più rappresentativi per la storia della ricerca scientifica all'Università di Pisa: fu edificato tra il 1841 e il 1844 per volontà di Carlo Matteucci, maestro di Antonio Pacinotti, che ottenne dal Granduca Leopoldo i mezzi necessari per la costruzione di un "nuovo teatro di Fisica". L'immobile, che ha ospitato la sede del dipartimento di Fisica fino al trasferimento nell'area della ex Marzotto, ha subito negli anni numerosi interventi di ampliamento volti a far fronte all'esigenza di adattare la didattica e la ricerca alle nuove tecnologie.

Biblioteca Palazzo MatteucciI recenti lavori hanno interessato il nucleo storico dell'edificio, nel quale si è operato con interventi di restauro e adeguamento funzionale e impiantistico. Al piano terra di Palazzo Matteucci sono stati eseguiti interventi di ripristino degli spazi originari, destinati a ospitare le sale lettura e consultazione della biblioteca, mentre ai piani superiori sono stati ricavati gli studi del dipartimento, sale riunioni, l'Aula Magna e spazi per didattica a piccoli gruppi.

Il restauro di Palazzo Matteucci fa parte di un ampio piano di interventi nel settore dell'edilizia che l'Università di Pisa ha programmato già da alcuni anni e che ha già portato alla realizzazione e alla riqualificazione di diversi edifici. L'inaugurazione di oggi segue la consegna del polo didattico nell'ex stabilimento Guidotti e anticipa di poche settimane il taglio del nastro del grande polo didattico delle Piagge. Altri interventi significativi, di cui sono già stati aperti i cantieri, riguardano il nuovo dipartimento di Chimica e il polo didattico ad esso collegato nell'area di San Cataldo che sarà terminato entro la fine del 2013, il complesso degli ex Salesiani nella zona di via Santa Maria e il secondo lotto del polo ex Guidotti.

Palazzo MatteucciCome ha ricordato il rettore nel suo intervento, "gli investimenti nel campo dell'edilizia sono cresciuti in modo consistente negli ultimi anni, arrivando alla cifra di 24,5 milioni di euro nel 2012, con la previsione di salire nel 2013 a circa 35 milioni. Accanto alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni, abbiamo dato nuovo impulso alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare dell'Università, il cui valore non è solo quello di mercato, ma tocca anche la sfera storica, artistica e culturale".

 

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaInformaFlash.it 

Venerdì, 21 Dicembre 2012 11:14

Libri in dono alla biblioteca di Matematica

libriPer il terzo anno consecutivo, le Edizioni Ets regalano libri alle biblioteche dell'Università di Pisa. Dopo le biblioteche di Storia, Filosofia, Lettere, quest'anno è la volta di Matematica.

"Abbiamo lanciato l'idea oramai due anni fa - fanno sapere dalla casa editrice - rinunciare al tradizionale buffet natalizio offerto ai nostri autori e lettori, per fare un gesto concreto sostenendo un settore culturale importante di questa città e a noi vicino, le biblioteche universitarie",

La biblioteca di Matematica le Edizioni Ets concorderemo l'elenco dei libri. Nella donazione saranno compresi titoli dal catalogo ETS e volumi di altri editori. italiani e stranieri,

"E' un gesto – concludono dalle Ets – per sostenere, anche se in piccola parte, le biblioteche sempre più in affanno per i tagli inferti, ispirandoci all'idea di una condivisione solidale e fiduciosi che un piccolo seme possa produrre buoni frutti per la cultura e per l'Università di questa città nel prossimo futuro"

maria_allegriniUn nuovo e prestigioso riconoscimento per un docente dell'Ateneo pisano. Maria Allegrini, professoressa di Fisica della Materia è stata eletta Fellow dell'American Physical Society (APS) per i suoi "contributi alle interazioni laser con atomi e piccole molecole: collisioni dette di energy-pooling, spettroscopia ad alta risoluzione, raffreddamento laser di molecole biatomiche e contributi alla fisica internazionale attraverso collaborazioni e servizi professionali".

Gli esperimenti sul raffreddamento laser di molecole biatomiche sono stati condotti da Maria Allegrini al Laboratoire Aimé Cotton dell'Université Paris Sud-11 di Orsay, France nell'ambito di un'azione di sostegno delle Relazioni Internazionali dell'Ateneo pisano.

L'APS Fellowship Program è nato per insignire quegli studiosi che si sono distinti nel campo della fisica attraverso ricerche e pubblicazioni originali o che abbiano contribuito in modo significativo e innovativo all'applicazione della fisica nel campo della scienza e della tecnologia. Ogni anno, meno dello 0.5% di tutti gli affiliati (americani e stranieri) all'APS viene nominato Fellow.

 

 

 

Ne hanno parlato:

Il Tirreno Pisa

La Nazione Pisa

Tirreno.it

OgniSette

PisaToday

Giovedì, 20 Dicembre 2012 08:59

Trecentomila euro per la mobilità Erasmus

erasmus Dall'Università di Pisa arriva un biglietto in più per l'Europa. Con l'obiettivo di favorire la mobilità internazionale nell'ambito del Programma Erasmus, l'Ateneo ha stanziato un finanziamento di 300 mila euro che andrà a integrare le borse erogate dall'Agenzia Nazionale LLP Italia e consentirà a tutti gli studenti selezionati quest'anno di beneficiare interamente della borsa prevista. Grazie alla sempre maggiore attività di promozione, alla riapertura dei termini per l'assegnazione dei posti ancora disponibili e al crescente interesse da parte degli studenti, per l'anno accademico in corso si è verificato un incremento di partecipazione al bando, sia per studio che per placement. Ad oggi sono circa 500 le partenze da Pisa per l'Europa.

Mercoledì, 19 Dicembre 2012 09:06

«Atenei a rischio chiusura»

Crui

La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN)
Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU)

DENUNCIANO

il taglio di 400 milioni di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario per l'anno 2013 che provocherà una situazione di crisi gravissima ed irreversibile per il Sistema Universitario italiano.

A causa di questo ulteriore taglio, successivo ad altri avvenuti nelle precedenti leggi finanziarie, le Università non saranno più in grado di garantire la formazione, la ricerca, i servizi agli studenti e più in generale lo sviluppo tecnologico e culturale del Paese.

I tre Organismi di rappresentanza istituzionale del Sistema Universitario lanciano con forza l'allarme sul collasso che colpirà inevitabilmente la maggior parte degli Atenei italiani se il Senato della Repubblica non provvederà a ripristinare questi 400 mln di euro necessari alla sopravvivenza delle Università già pesantemente sottofinanziate.

CRUI, CUN e CNSU denunciano quella che si sta oggi configurando come una violazione dei diritti irrinunciabili e costituzionalmente garantiti della formazione e della ricerca a solo detrimento del futuro e delle opportunità lavorative delle prossime generazioni.

Il presidente della CRUI: Marco Mancini
Il presidente del CUN: Andrea Lenzi
Il presidente del CNSU: Mattia Sogaro

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