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"In nome del Popolo italiano e su mandato del Magnifico Rettore dell'Università di Pisa, la nomino dottore in Medicina e Chirurgia col punteggio di 110 su 110, con lode e dignità di stampa". Con queste parole, pronunciate dal prof. Diego Peroni davanti ad un’Aula Magna emozionatissima, Mattia Costenaro, studente sordo dell'Ateneo pisano, ha concluso nel migliore dei modi il suo percorso universitario, dopo aver discusso una tesi dal titolo "Linfoproliferazione in Sindrome di Sjögren: esperienza monocentrica" con relatrice la professoressa Chiara Baldini, docente di Reumatologia dell’Ateneo pisano.

Originario del Comune di Valdilana (BI), Mattia Costenaro, 28 anni compiuti l'8 gennaio, si è immatricolato al corso di laurea in Scienze Biologiche dell'Ateneo pisano nell'anno accademico 2014-2015, per poi passare a Medicina e Chirurgia l'anno successivo. Vincitore di una Borsa di Studio presso la Fondazione “Collegio Puteano” ha portato a termine brillantemente il suo percorso con l'ottima media di 28.5.

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“Quella della mia laurea è stata una giornata indimenticabile, in cui ho sentito ancora più forte la vicinanza dei familiari, degli amici e dei conoscenti che mi hanno sempre supportato nel mio lungo, faticoso ma bellissimo percorso universitario – racconta lo studente – Un giorno di festa per il quale ringrazio di cuore l’Università di Pisa, in particolare i professori Paolo Mancarella e Luca Fanucci, lo staff dell’USID e gli interpreti LIS dell’Associazione Comunico che mi hanno seguito in questi anni rendendo possibile tutto ciò. Anche per questo, ci tengo ad inviare un messaggio agli studenti disabili: ‘Non fatevi ostacolare e abbattere dalla vostra disabilità, il vero e proprio ostacolo sta nella vostra mente, credete sempre in voi stessi, raggiungerete cime a voi prima impensabili e lì potrete toccare il cielo con un dito, vi supporto a distanza e sarò sempre orgoglioso di voi, forza!’”

Nei suoi anni universitari Mattia è stato seguito dall'USID, l'Ufficio Servizi per l'Inclusione di studenti con disabilità dell’Università di Pisa, prevalentemente mediante l'affiancamento di studenti part-time e del servizio di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana), che gli hanno garantito la piena accessibilità alle lezioni anche durante la Pandemia.

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Da sempre molto sensibile alle tematiche della solidarietà, del supporto e del rispetto verso il prossimo e la natura, nel corso degli anni Mattia ha sostenuto varie iniziative benefiche tramite attività di volontariato per associazioni di bambini disabili e centri estivi nelle estati delle scuole superiori e ha partecipato anche a eventi di supporto per i sordi e la LIS (Lingua dei Segni Italiana).

Oggi collabora, in veste di vicesegretario, con il Comitato Giovani Sordi Italiani (CGSI), fa parte di World Health Sign, un gruppo di lavoro che ha l’obiettivo, attraverso video pienamente accessibili, di divulgare le informazioni sulla cura e sulla salute alle persone sorde e sordo-cieche, che nella vita quotidiana soffrono di carenza di informazioni importanti per la loro vita e, infine, collabora con l’associazione Comunico, che opera nella didattica per i bambini sordi in provincia di Livorno.

Sono Lorenzo Catoni, Nicola Vella, Aleandro Prudenzano del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Lorenzo Leonardini del Dipartimento di Informatica, i quattro studenti dell’Università di Pisa che, assieme ai dottorandi Marco Gaglianese (Informatica, UniPi) e Fabio Zoratti (Fisica, Scuola Normale Superiore), parteciperanno, con la rappresentativa italiana, alla Capture The Flag - CTF di Las Vegas, la più importante competizione al mondo di hacking etico. 

Un risultato maturato grazie all’ottima prova della squadra azzurra durante le qualificazioni, dove ha superato ben 527 partecipanti da tutto il mondo, classificandosi all’ottavo posto e accedendo, così, alla gara finale che si terrà dal 10 al 13 agosto all’interno di DEF CON 2023, la conferenza che dal 1993 riunisce i maggiori esperti di cybersecurity del mondo.

“Faccio le mie più vive congratulazioni ai nostri studenti per lo storico risultato – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – Il loro valore fa onore alla grande tradizione del nostro Ateneo che da oltre mezzo secolo è protagonista della trasformazione digitale del nostro Paese. Quello della sicurezza informatica è un tema cruciale della nostra epoca e il fatto che nostri studenti siano in grado di competere a così alti livelli nel mondo costituisce un prezioso riconoscimento al loro talento e alla qualità della nostra offerta formativa, che proprio negli ultimi anni si è arricchita di un Corso di Laurea Magistrale in Cybersecurity, il primo in Italia ad offrire una formazione completa che integra le tematiche legate al software con gli aspetti che concernono l’hardware”.

La squadra italiana che prenderà parte al CTF di Las Vegas. Gli studenti pisani sono: Nicola Vella (secondo in ginocchio davanti), Lorenzo Leonardini (sesto in piedi da sinistra), Aleandro Prudenzano (terzo da destra in piedi in prima fila), Fabio Zoratti (primo da destra in seconda fila), Lorenzo Catoni (terzo da destra in seconda fila).

“È la prima volta che degli studenti dell’Ateneo pisano entrano a far parte della squadra italiana – ha commentato, con soddisfazione, il professor Giuseppe Lettieri, docente di System and Network Hacking  presso il  Dipartimento di Ingegneria dell' Informazione dell’Università di Pisa e coordinatore della team pisano – Si tratta di un risultato che arriva da lontano, da quando, nel 2019 abbiamo iniziato a partecipare al progetto CyberChallenge.IT, il programma italiano di addestramento alla cybersecurity per giovani talenti, coordinato dal CINI e patrocinato dal Ministero della Difesa. Ci siamo lanciati in questa avventura senza sapere come sarebbe andata, ma i nostri ragazzi ci hanno subito sorpreso, qualificandosi terzi alla competizione nazionale del 2019 e vincendo quella del 2020, mentre l’anno scorso siamo arrivati quarti”.

“La cosa più importante, dal mio punto di vista, è che il programma ha dato i suoi frutti in termini di didattica  e in termini di sviluppo dei nostri ragazzi, che hanno continuato a coltivare questi interessi anche dopo la fine del percorso – prosegue Lettieri - Tutti i ragazzi che parteciperanno a DEF CON 2023, infatti, sono membri delle nostre squadre degli anni passati, che poi hanno formato un gruppo locale (Fibonhack) con cui partecipano a questo tipo di competizioni, sempre con ottimi risultati. E soprattutto, fanno da tutor per i nuovi colleghi che iniziano il percorso ogni anno”.

Dodici adesso le squadre di hacker etici che si sfideranno nella gara finale di Las Vegas per tre giorni di fila, cercando di penetrare le difese dei sistemi informatici degli organizzatori e rubare le simboliche “bandiere” (flag) nascoste al loro interno.

Sono Lorenzo Catoni, Nicola Vella, Aleandro Prudenzano del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Lorenzo Leonardini del Dipartimento di Informatica, i quattro studenti dell’Università di Pisa che, assieme ai dottorandi Marco Gaglianese (Informatica, UniPi) e Fabio Zoratti (Fisica, Scuola Normale Superiore), parteciperanno, con la rappresentativa italiana, alla Capture The Flag - CTF di Las Vegas, la più importante competizione al mondo di hacking etico. 

Un risultato maturato grazie all’ottima prova della squadra azzurra durante le qualificazioni, dove ha superato ben 527 partecipanti da tutto il mondo, classificandosi all’ottavo posto e accedendo, così, alla gara finale che si terrà dal 10 al 13 agosto all’interno di DEF CON 2023, la conferenza che dal 1993 riunisce i maggiori esperti di cybersecurity del mondo.

“Faccio le mie più vive congratulazioni ai nostri studenti per lo storico risultato – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi – Il loro valore fa onore alla grande tradizione del nostro Ateneo che da oltre mezzo secolo è protagonista della trasformazione digitale del nostro Paese. Quello della sicurezza informatica è un tema cruciale della nostra epoca e il fatto che nostri studenti siano in grado di competere a così alti livelli nel mondo costituisce un prezioso riconoscimento al loro talento e alla qualità della nostra offerta formativa, che proprio negli ultimi anni si è arricchita di un Corso di Laurea Magistrale in Cybersecurity, il primo in Italia ad offrire una formazione completa che integra le tematiche legate al software con gli aspetti che concernono l’hardware”.

 

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La squadra italiana che prenderà parte al CTF di Las Vegas. Gli studenti pisani sono: Nicola Vella (secondo in ginocchio davanti), Lorenzo Leonardini (sesto in piedi da sinistra), Aleandro Prudenzano (terzo da destra in piedi in prima fila), Fabio Zoratti (primo da destra in seconda fila), Lorenzo Catoni (terzo da destra in seconda fila).

“È la prima volta che degli studenti dell’Ateneo pisano entrano a far parte della squadra italiana – ha commentato, con soddisfazione, il professor Giuseppe Lettieri, docente di System and Network Hacking  presso il  Dipartimento di Ingegneria dell' Informazione dell’Università di Pisa e coordinatore della team pisano – Si tratta di un risultato che arriva da lontano, da quando, nel 2019 abbiamo iniziato a partecipare al progetto CyberChallenge.IT, il programma italiano di addestramento alla cybersecurity per giovani talenti, coordinato dal CINI e patrocinato dal Ministero della Difesa. Ci siamo lanciati in questa avventura senza sapere come sarebbe andata, ma i nostri ragazzi ci hanno subito sorpreso, qualificandosi terzi alla competizione nazionale del 2019 e vincendo quella del 2020, mentre l’anno scorso siamo arrivati quarti”.

“La cosa più importante, dal mio punto di vista, è che il programma ha dato i suoi frutti in termini di didattica  e in termini di sviluppo dei nostri ragazzi, che hanno continuato a coltivare questi interessi anche dopo la fine del percorso – prosegue Lettieri - Tutti i ragazzi che parteciperanno a DEF CON 2023, infatti, sono membri delle nostre squadre degli anni passati, che poi hanno formato un gruppo locale (Fibonhack) con cui partecipano a questo tipo di competizioni, sempre con ottimi risultati. E soprattutto, fanno da tutor per i nuovi colleghi che iniziano il percorso ogni anno”.

Dodici adesso le squadre di hacker etici che si sfideranno nella gara finale di Las Vegas per tre giorni di fila, cercando di penetrare le difese dei sistemi informatici degli organizzatori e rubare le simboliche “bandiere” (flag) nascoste al loro interno.

impact2 rankingSono usciti i risultati del THE Impact Ranking, la classifica che misura l’impatto delle università di tutto il mondo nel loro impegno alla realizzazione degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Si tratta una iniziativa recente che si sta affermando rapidamente a livello internazionale, con un numero di atenei partecipanti in crescita (1591 nella presente edizione).

Quest’anno l’Università di Pisa mantiene il posizionamento nella fascia 101-200 per gli SDGs 9 “Industry, Innovation and Infrastructure” (su 873 istituzioni valutate), 10 “Reduced Inequalities” (su 901), e 14 “Life below Water” (su 504). Complessivamente Unipi entra in classifica con 7 SDGs (3, 5, 7, 9, 10, 14 e 17). Rispetto allo scorso anno Unipi ottiene un netto miglioramento nelle metriche “University spin-offs”, “Research income from industry and commerce”, “% students w/ disabilities”, “Measures vs discrimination” e “Support aquatic ecosyst – education”, premiando lo sforzo che il nostro Ateneo sta facendo per contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile e alla promozione degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il forte impegno dell’Ateneo pisano in questa direzione è testimoniato dalla recente istituzione, con l’insediamento della nuova governance, di un prorettorato per la sostenibilità e l’Agenda 2030, che coordina le attività di Ateneo relative al tema della sostenibilità e monitora l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda.

Sono riaperti i termini per la presentazione delle candidature per la designazione dei due componenti esterni nel Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa, l'organo di governo, di indirizzo strategico e di controllo dell’Ateneo.

Possono presentare la propria candidatura, personalità italiane o straniere, che:

  • non hanno fatto parte dei ruoli dell’Università di Pisa a decorrere dai tre anni precedenti alla designazione e non devono appartenervi per tutta la durata dell’incarico;
  • godono dei requisiti generali di onorabilità previsti dalla legge per poter svolgere servizio nella pubblica amministrazione

Per essere inseriti nella rosa dei candidati approvata dal Senato Accademico e quindi designabili dal Rettore, i soggetti interessati devono possedere uno dei seguenti requisiti:

  1. comprovata ed elevata competenza in campo gestionale;
  2. specifica esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica e culturale;
  3. essere personalità scientifica di livello

La scadenza per presentare la domanda è il 10 luglio 2023 (ore 13).

Vai all'Avviso per i dettagli e le modalità di partecipazione

E’ giunto a conclusione MUSA (Management and Uncertainties of Severe Accidents), un progetto finanziato dalla Commissione europea per aumentare la sicurezza dei reattori nucleari a cui hanno partecipato un centinaio di ricercatori specializzati e, per l’Università di Pisa, il professore Sandro Paci e la dottoressa Michela Angelucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale.

“Negli sforzi costanti per aumentare la sicurezza degli impianti nucleari ai massimi standard anche a seguito dell’incidente di Fukushima nel marzo 2011, - spiega Sandro Paci - è emersa la necessità di valutare le metodologie applicate nelle simulazioni degli incidenti severi con danneggiamento del combustibile nucleare”.

L'obiettivo generale del progetto MUSA è stato infatti quello di valutare la capacità dei codici di calcolo utilizzati per le analisi di questa tipologia di incidenti nella modellizzazione dei diversi scenari per gli attuali reattori nucleari di seconda e terza generazione. A tal fine, durante MUSA sono state utilizzate differenti metodologie di quantificazione delle incertezze (Uncertainties Quantification), ponendo l'accento anche sull'impatto di misure innovative nella gestione di un possibile incidente, in particolare quelle relative alla mitigazione dei rilasci radioattivi verso l’ambiente esterno.

La chiusura del progetto è avvenuta con un workshop che si è svolto lo scorso 10 e 11 maggio presso il CIEMAT (Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnológicas) a Madrid.

L’incontro si è aperto con una sessione in cui i relatori hanno condiviso i diversi punti di vista sull'integrazione dell'analisi delle incertezze nell'area degli incidenti severi e una tavola rotonda "On the use of UQ in the regulatory process" sull'uso della quantificazione delle incertezze nel processo normativo delle centrali nucleari. Nelle successive sessioni sono stati poi esposti i principali risultati raggiunti durante il progetto, argomenti come il nuovo database sulle incertezze nella valutazione dei rilasci radioattivi verso l’ambiente esterno, costruito durante il progetto, le metodologie utilizzate per quantificare le bande di dispersione dei risultati e la loro applicazione in scenari realistici di incidenti nei reattori e nelle piscine del combustibile.

Nella sessione dedicata alle attività di “Communication and Results Dissemination” il professor Paci, responsabile del relativo Working package, ha presentato un bilancio delle diverse azioni condotte in quest’ambito ed in particolare sugli aspetti di “education & training”, inclusa la produzione di tre “educational modules” divulgativi, relativi alle fenomenologie degli incidenti severi e ai risultati raggiunti nel progetto MUSA.

La chiusura del seminario è stata curata dal coordinatore del progetto professore Luis E. Herranz del CIEMAT, che ha presentato il nuovo progetto INNOMUSA, prosecuzione delle attività di MUSA in corso di presentazione alla Commissione Europea nell’ambito del nuovo bando relativo ai finanziamenti EURATOM.

 

https://www.unipi.it/index.php/risultati-e-prodotti/item/15525-musa

https://musa-h2020.eu/educationtraining-modules/

 

Mercoledì, 31 Maggio 2023 08:37

Concorso Fotografico Matricolandosi 2023

E’ giunto a conclusione MUSA (Management and Uncertainties of Severe Accidents), un progetto finanziato dalla Commissione europea per aumentare la sicurezza dei reattori nucleari a cui hanno partecipato un centinaio di ricercatori specializzati e, per l’Università di Pisa, il professore Sandro Paci e la dottoressa Michela Angelucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale.
“Negli sforzi costanti per aumentare la sicurezza degli impianti nucleari ai massimi standard anche a seguito dell’incidente di Fukushima nel marzo 2011, - spiega Sandro Paci - è emersa la necessità di valutare le metodologie applicate nelle simulazioni degli incidenti severi con danneggiamento del combustibile nucleare”.
L'obiettivo generale del progetto MUSA è stato infatti quello di valutare la capacità dei codici di calcolo utilizzati per le analisi di questa tipologia di incidenti nella modellizzazione dei diversi scenari per gli attuali reattori nucleari di seconda e terza generazione. A tal fine, durante MUSA sono state utilizzate differenti metodologie di quantificazione delle incertezze (Uncertainties Quantification), ponendo l'accento anche sull'impatto di misure innovative nella gestione di un possibile incidente, in particolare quelle relative alla mitigazione dei rilasci radioattivi verso l’ambiente esterno.

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Partner del progetto MUSA

La chiusura del progetto è avvenuta con un workshop che si è svolto lo scorso 10 e 11 maggio presso il CIEMAT (Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnológicas) a Madrid.
L’incontro si è aperto con una sessione in cui i relatori hanno condiviso i diversi punti di vista sull'integrazione dell'analisi delle incertezze nell'area degli incidenti severi e una tavola rotonda "On the use of UQ in the regulatory process" sull'uso della quantificazione delle incertezze nel processo normativo delle centrali nucleari. Nelle successive sessioni sono stati poi esposti i principali risultati raggiunti durante il progetto, argomenti come il nuovo database sulle incertezze nella valutazione dei rilasci radioattivi verso l’ambiente esterno, costruito durante il progetto, le metodologie utilizzate per quantificare le bande di dispersione dei risultati e la loro applicazione in scenari realistici di incidenti nei reattori e nelle piscine del combustibile.

Nella sessione dedicata alle attività di “Communication and Results Dissemination” il professor Paci, responsabile del relativo Working package, ha presentato un bilancio delle diverse azioni condotte in quest’ambito ed in particolare sugli aspetti di “education & training”, inclusa la produzione di tre “educational modules” divulgativi, relativi alle fenomenologie degli incidenti severi e ai risultati raggiunti nel progetto MUSA.
La chiusura del seminario è stata curata dal coordinatore del progetto professore Luis E. Herranz del CIEMAT, che ha presentato il nuovo progetto INNOMUSA, prosecuzione delle attività di MUSA in corso di presentazione alla Commissione Europea nell’ambito del nuovo bando relativo ai finanziamenti EURATOM.

Sabato 3 giugno 2023 alle ore 21.00 in piazza s. Frediano 5 il coro di San Frediano presenta il suo concerto finale dal titolo “Scorci di Futuro”.
L'evento consisterà in un concerto di musica dal vivo, con coro e ensemble strumentale.
L’ingresso è gratuito, ed è un’attività autogestita svolta con il contributo finanziario dell’Università di Pisa. 

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