Nella Chiesa di Santa Caterina il concerto del Coro dell’Università di Pisa per il Giugno pisano
Giovedì 15 giugno, alle ore 21.30, nella Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in Piazza Santa Caterina, il Coro dell’Università di Pisa ha svolto il suo XXIV concerto annuale nel Giugno Pisano. per l'occasione è stata eseguita la “Grande Messa in do minore KV 427” di W.A. Mozart. Insieme al Coro si sono esibiti il soprano Sonia Ciani, il mezzosoprano Sara Bacchelli, il tenore Marco Mustaro e il basso Marco Innamorati, insieme alla Tuscan Chamber Orchestra, sotto la direzione di Stefano Barandoni.
Il Polo Musicale dell’Università di Pisa ha voluto offrire al pubblico un’opera che, nonostante l'incompiutezza, è la più intrigante e sperimentale composizione sacra del maestro di Salisburgo. Mozart iniziò a comporre fra il 1782 e il 1783 la “Messa in do minore K. 427” (detta “Grande Messa”) di sua iniziativa, per una volta senza una committenza specifica. Per lui si trattava di una sorta di voto, forse per essere riuscito a sposare Konstanze Weber (nonostante l’opposizione del proprio padre), forse per ottenere il consenso di quest’ultimo, forse per la guarigione della moglie da una malattia: non si sa con certezza. Quel che è certo è che in quell’epoca per un musicista era difficile dedicare il proprio tempo a una composizione priva d'una precisa destinazione e quindi la “Grande Messa” non fu mai finita e rimase in un cassetto a favore di lavori più urgenti.
In compenso, proprio la mancanza di un committente permise a Mozart di concepire l’opera su una scala particolarmente ampia e complessa, mettendo in partitura solo quanto gli interessava e creando una composizione estremamente ardita negli esperimenti combinatori. La prima esecuzione della “Grande Messa” ebbe luogo il 26 ottobre 1783 a Salisburgo, anche se l’opera non era finita: erano completi il Kyrie, il Gloria, il Sanctus e il Benedictus; il Credo si interrompeva all'lncarnatus ed era in parte lacunoso nell'orchestrazione, l’Agnus Dei non era neppure iniziato.
Mozart sarebbe morto otto anni più tardi, nel 1791, e in quel lasso di tempo, in cui vide la luce una serie di capolavori strepitosi – dalla trilogia operistica Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, alla Clemenza di Tito e al Flauto Magico, fino al Requiem – non ci fu più spazio per il completamento della Grande Messa, che rimase nello stato della prima e unica esecuzione salisburghese.
Riconoscimento internazionale per un lavoro su un sistema di sorveglianza epidemiologica basato sull’intelligenza artificiale
È stato assegnato al dottor Luigi De Angelis, medico in formazione presso la Cattedra di Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Pisa, il primo premio per il miglior abstract presentato alla Conferenza Aimed Global Summit 2023 di San Diego, negli Stati Uniti (https://ai-med.io/all-events/global-summits/aimed-23/ ).
Il lavoro presentato dal dottor De Angelis ha riguardato i risultati preliminari di un sistema di sorveglianza epidemiologica innovativa delle infezioni del sito chirurgico, basato su tecniche di intelligenza artificiale (AI) attraverso l'elaborazione del linguaggio naturale (NLP), al quale hanno partecipato tutti i medici in formazione della scuola di Igiene dell’Università di Pisa. Il progetto è frutto di una collaborazione fra il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e il Dipartimento di Informatica, rappresentati rispettivamente, dalla professoressa Caterina Rizzo e dal professor Paolo Ferragina. Esso rientra anche nelle attività del Piano di sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza programmate dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
La giuria ha premiato l’abstract del dottor De Angelis con una somma in denaro e la possibilità di pubblicazione sulla rivista “Intelligence-Based Medicine”, appartenente al gruppo Elsevier.
Riconoscimento internazionale per un lavoro su un sistema di sorveglianza epidemiologica basato sull’intelligenza artificiale
È stato assegnato al dottor Luigi De Angelis, medico in formazione presso la Cattedra di Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Pisa, il primo premio per il miglior abstract presentato alla Conferenza Aimed Global Summit 2023 di San Diego, negli Stati Uniti (https://ai-med.io/all-events/global-summits/aimed-23/ ).
Il lavoro presentato dal dottor De Angelis ha riguardato i risultati preliminari di un sistema di sorveglianza epidemiologica innovativa delle infezioni del sito chirurgico, basato su tecniche di intelligenza artificiale (AI) attraverso l'elaborazione del linguaggio naturale (NLP), al quale hanno partecipato tutti i medici in formazione della scuola di Igiene dell’Università di Pisa. Il progetto è frutto di una collaborazione fra il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e il Dipartimento di Informatica, rappresentati rispettivamente, dalla professoressa Caterina Rizzo e dal professor Paolo Ferragina. Esso rientra anche nelle attività del Piano di sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza programmate dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
La giuria ha premiato l’abstract del dottor De Angelis con una somma in denaro e la possibilità di pubblicazione sulla rivista “Intelligence-Based Medicine”, appartenente al gruppo Elsevier.
Il rettore Riccardo Zucchi ha incontrato il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev
Negli scorsi giorni il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha incontrato il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, nell’ambito del viaggio che il leader uzbeko ha fatto prima a Roma per essere ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e da rappresentanti del governo e poi a Milano per partecipare a una tavola rotonda con il mondo imprenditoriale e alcune università italiane.
All’incontro lombardo sono intervenuti una cinquantina di invitati, presidenti e amministratori delegati di aziende di varie dimensioni che hanno rapporti con il paese dell’Asia centrale, tra le quali ENI ed ENEL. Due gli atenei presenti: l’Università di Pisa e il Politecnico di Torino.
In apertura, il presidente Mirziyoyev ha illustrato le potenzialità della propria nazione, invitando a portare investimenti dall’estero con la promessa di sgravi fiscali e di altre agevolazioni. Hanno quindi preso la parola dieci rappresentanti del mondo industriale e i rettori dei due atenei invitati.
Il professor Zucchi ha ricordato brevemente il percorso che ha portato l’Ateneo pisano, attraverso il Dipartimento di Scienze della Terra, ad attivare una sede a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, e in collaborazione con la locale University of Geological Sciences a costruire un corso di laurea triennale in Geologia, con 60 studentesse e studenti iscritti che stanno già frequentando l’anno propedeutico in vista della prossima immatricolazione. “Se sarà accreditata – ha sottolineato – la sede dell’Università di Pisa sarà la prima in un paese estero tra tutti gli atenei italiani”.
Oltre alla geologia, ha concluso il rettore, Pisa può vantare altri settori disciplinari intorno ai quali sviluppare le collaborazioni con l’Uzbekistan, per esempio nei campi dell’ingegneria e delle scienze matematiche, fisiche e naturali.
Dal canto suo, il presidente Mirziyoyev ha mostrato grande apprezzamento per la cooperazione internazionale avviata con l’Università di Pisa, ha enfatizzato l’importanza della geologia per lo sviluppo del suo paese e ha aggiunto che senza un’adeguata istruzione universitaria non ci può essere futuro per l’Uzbekistan, evidenziando che negli ultimi anni i giovani che hanno intrapreso un percorso universitario sono cresciuti dal 9 al 38 per cento.
Tornano in Sapienza i Career Days: protagoniste le aziende del settore ICT
Il 20 giugno alle 9.00 nel Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15) si inaugurano i Career Days dell’Università di Pisa dedicati al settore dell’Information & Communication Technology, con l'apertura degli stand aziendali e l'accoglienza degli iscritti. I Career Days proseguono il 22 giugno per una seconda giornata di incontri, presentazioni e colloqui con le aziende e si concludono alle 18.00 con il consueto appuntamento dell’“Aperitivo con gli Alumni”.
L'iniziativa, organizzata dal Career Service d’Ateneo, si rivolge a studenti e a laureati dell’Università di Pisa, iscritti a qualsiasi corso di studio.
Saranno presenti in totale 24 aziende di dimensioni e caratteristiche diverse: si va da imprese locali come Apparound e Stmicroelectronics e realtà internazionali come Garmin e Huawei. Ognuna delle aziende presenti avrà un proprio stand presso il quale chiedere informazioni e fare colloqui conoscitivi per candidarsi a oltre 130 offerte di lavoro per diversi profili.
Per partecipare ai colloqui e consultare le singole offerte pubblicate dalle aziende occorre registrarsi sul portale Job Teaser, accedendo con la mail istituzionale @studenti.unipi.it. L’iscrizione è obbligatoria anche se non si è interessati a candidarsi per i colloqui.
Il programma delle due giornate prevede al mattino delle brevi presentazioni aziendali di circa venti minuti ciascuna, che hanno l’obiettivo di illustrare ai presenti valori, strategie aziendali e opportunità professionali.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, si svolgono i colloqui.
Nel corso della prima giornata sarà presente uno stand del Career Service che offrirà un servizio di CV check e consulenza veloce per i colloqui, mentre durante la seconda giornata ci sarà uno stand di A.R.T.I., l’Agenzia Regionale Toscana per l'impiego.
Il 22 giugno alle 18 nel cortile della Sapienza l'appuntamento è con gli “Aperitivi con gli Alumni”, momenti di incontro e condivisione fra laureati dell’Ateneo che hanno intrapreso carriere particolarmente brillanti e originali e la comunità accademica.
La protagonista di questa edizione è Darya Majidi, laureata in Informatica all’Università di Pisa e pioniera e visionaria dell’Information Technology in Italia. CEO di Daxo Group e Presidente di Donne 4.0, è imprenditrice digitale italo-iraniana, esperta in intelligenza artificiale, attivista per i diritti umani e digitali e keynote speaker. Darya partecipa attivamente alla trasformazione digitale del nostro Paese da oltre 30 anni, con esperienze maturate in ambito pubblico, privato, accademico ed internazionale, ed è per questo che nel 2020 D. Repubblica l’ha inserita tra le 100 donne che cambiano il mondo.
L'Aperitivo è coordinato in collaborazione con il Polo Comunicazione del CIDIC, il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Ateneo.
Il programma completo è disponibile su: www.unipi.it/careerservice.
Università e industrie insieme per l'innovazione
Nell'ambito della convenzione in essere e delle attività di collaborazione con l'Università di Pisa, le imprese associate alla Confindustria di Livorno e Massa Carrara lunedì 14 giugno hanno incontrato la nuova squadra di delegati chiamati dal neo rettore Riccardo Zucchi a guidare l'ateneo.
I docenti Chiara Galletti con delega alla relazioni industriali, Corrado Priami con delega alla valorizzazione della ricerca e alle nuove iniziative imprenditoriali, Marco Macchia con delega ai rapporti con il territorio, Caterina Rizzo con delega alla formazione continua, e Laura Marcucci con delega all'orientamento hanno illustrato le attività in corso e quelle in programma nell'ambito dell'operatività delle rispettive funzioni, condividendo iniziative comuni con le imprese di Confindustria.
Ha dichiarato la professoressa Chiara Galletti: “Queste sono occasioni importanti di incontro tra imprese e accademia, che saranno promossi dalla nuova strategia dell’ateneo di Pisa. Dal dialogo possono nascere opportunità uniche sia per il mondo industriale che per quello della ricerca, stimolando l’innovazione e favorendo la crescita socio-economica e culturale del territorio”.
Nuova imprenditorialità e start up, trasferimento tecnologico e supporto brevettuale, attività di formazione, orientamento e organizzazione di careers day con le imprese sono stati i temi affrontati nell'incontro odierno, moderato da Stefano Santalena, consigliere del Presidente degli industriali, Piero Neri.
"La collaborazione tra le università e le imprese assume un'importanza strategica per l'innovazione e il trasferimento tecnologico – ha dichiarato Massimiliano Turci, direttore dello stabilimento della multinazionale Baker Hughes di Massa, che ha promosso l'iniziativa odierna nella sua qualità di vicepresidente di Confindustria Livorno Massa Carrara con delega al coordinamento delle Multinazionali e Grandi Imprese -. Lo scambio continuativo di conoscenze tra atenei e imprese e l'attuazione di progetti comuni sono decisivi per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori".
(fonte ufficio stampa Confindustria Livorno)
Università e industrie insieme per l'innovazione
Nell'ambito della convenzione in essere e delle attività di collaborazione con l'Università di Pisa, le imprese associate alla Confindustria di Livorno e Massa Carrara lunedì 14 giugno hanno incontrato la nuova squadra di delegati chiamati dal neo rettore Riccardo Zucchi a guidare l'ateneo.
I docenti Chiara Galletti con delega alla relazioni industriali, Corrado Priami con delega alla valorizzazione della ricerca e alle nuove iniziative imprenditoriali, Marco Macchia con delega ai rapporti con il territorio, Caterina Rizzo con delega alla formazione continua, e Laura Marcucci con delega all'orientamento hanno illustrato le attività in corso e quelle in programma nell'ambito dell'operatività delle rispettive funzioni, condividendo iniziative comuni con le imprese di Confindustria.
Ha dichiarato la professoressa Chiara Galletti: “Queste sono occasioni importanti di incontro tra imprese e accademia, che saranno promossi dalla nuova strategia dell’ateneo di Pisa. Dal dialogo possono nascere opportunità uniche sia per il mondo industriale che per quello della ricerca, stimolando l’innovazione e favorendo la crescita socio-economica e culturale del territorio”.
Nuova imprenditorialità e start up, trasferimento tecnologico e supporto brevettuale, attività di formazione, orientamento e organizzazione di careers day con le imprese sono stati i temi affrontati nell'incontro odierno, moderato da Stefano Santalena, consigliere del Presidente degli industriali, Piero Neri.
"La collaborazione tra le università e le imprese assume un'importanza strategica per l'innovazione e il trasferimento tecnologico – ha dichiarato Massimiliano Turci, direttore dello stabilimento della multinazionale Baker Hughes di Massa, che ha promosso l'iniziativa odierna nella sua qualità di vicepresidente di Confindustria Livorno Massa Carrara con delega al coordinamento delle Multinazionali e Grandi Imprese -. Lo scambio continuativo di conoscenze tra atenei e imprese e l'attuazione di progetti comuni sono decisivi per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori".
(fonte ufficio stampa Confindustria Livorno)
Tornano in Sapienza i Career Days del settore ICT
Il 20 giugno alle 9.00 nel Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15) si inaugurano i Career Days dell’Università di Pisa dedicati al settore dell’Information & Communication Technology, con l'apertura degli stand aziendali e l'accoglienza degli iscritti. I Career Days proseguono il 22 giugno per una seconda giornata di incontri, presentazioni e colloqui con le aziende e si concludono alle 18.00 con il consueto appuntamento dell’“Aperitivo con gli Alumni”.
L'iniziativa, organizzata dal Career Service d’Ateneo, si rivolge a studenti e a laureati dell’Università di Pisa, iscritti a qualsiasi corso di studio.
Saranno presenti in totale 24 aziende di dimensioni e caratteristiche diverse: si va da imprese locali come Apparound e Stmicroelectronics e realtà internazionali come Garmin e Huawei. Ognuna delle aziende presenti avrà un proprio stand presso il quale chiedere informazioni e fare colloqui conoscitivi per candidarsi a oltre 130 offerte di lavoro per diversi profili.
Per partecipare ai colloqui e consultare le singole offerte pubblicate dalle aziende occorre registrarsi sul portale Job Teaser, accedendo con la mail istituzionale @studenti.unipi.it. L’iscrizione è obbligatoria anche se non si è interessati a candidarsi per i colloqui.
Il programma delle due giornate prevede al mattino delle brevi presentazioni aziendali di circa venti minuti ciascuna, che hanno l’obiettivo di illustrare ai presenti valori, strategie aziendali e opportunità professionali.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, si svolgono i colloqui.
Nel corso della prima giornata sarà presente uno stand del Career Service che offrirà un servizio di CV check e consulenza veloce per i colloqui, mentre durante la seconda giornata ci sarà uno stand di A.R.T.I., l’Agenzia Regionale Toscana per l'impiego.
Il 22 giugno alle 18 nel cortile della Sapienza l'appuntamento è con gli “Aperitivi con gli Alumni”, momenti di incontro e condivisione fra laureati dell’Ateneo che hanno intrapreso carriere particolarmente brillanti e originali e la comunità accademica.
La protagonista di questa edizione è Darya Majidi, laureata in Informatica all’Università di Pisa e pioniera e visionaria dell’Information Technology in Italia. CEO di Daxo Group e Presidente di Donne 4.0, è imprenditrice digitale italo-iraniana, esperta in intelligenza artificiale, attivista per i diritti umani e digitali e keynote speaker. Darya partecipa attivamente alla trasformazione digitale del nostro Paese da oltre 30 anni, con esperienze maturate in ambito pubblico, privato, accademico ed internazionale, ed è per questo che nel 2020 D. Repubblica l’ha inserita tra le 100 donne che cambiano il mondo.
L'Aperitivo è coordinato in collaborazione con il Polo Comunicazione del CIDIC, il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Ateneo.
Il programma completo è disponibile su: www.unipi.it/careerservice.
Minicervelli da cellule staminali riprogrammate per studiare le cause genetiche della microcefalia
Minicervelli riprodotti nei laboratori dell’Università di Pisa grazie a cellule staminali riprogrammate. E’ questo il set sperimentale del tutto innovativo che ha reso possibile lo studio di un particolare gene, WDR62, le cui mutazioni rappresentano la seconda causa più comune della microcefalia, una grave patologia che emerge durante la vita prenatale e che comporta un mancato sviluppo del cervello umano. La ricerca pubblicata sulla rivista eLife è stata condotta dal professore Marco Onorati e dalla dottoressa Claudia Dell’Amico del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Angeliki Louvi della Yale School of Medicine.
La scoperta dei ricercatori è che la mutazione del gene WDR62 sarebbe responsabile del precoce differenziamento e della minore capacità delle cellule staminali di dividersi, spiegando il sintomo peculiare della microcefalia, ovvero il ridotto sviluppo del sistema nervoso.
“Abbiamo utilizzato un sistema innovativo di cellule staminali pluripotenti riprogrammate a partire dalle cellule della pelle - spiega il professore Marco Onorati, direttore del NeuroStemCell Lab dell’Ateneo pisano - Queste cellule riprogrammate possono essere differenziate verso tutti i tipi cellulari del nostro corpo, compresi i neuroni del nostro cervello e quindi essere usate per generare organoidi cerebrali umani. In questo modo, abbiamo realizzato un modello di studio che ci permette di ricapitolare in vitro eventi precoci dello sviluppo del nostro cervello, e delle sue disfunzioni, che altrimenti non sarebbero facilmente osservabili”.
“Mediante la tecnica CRISPR/Cas9, che permette di riparare in modo preciso la sequenza di un gene, mediante ‘forbici molecolari’, abbiamo corretto la mutazione in vitro”, aggiunge Claudia Dell’Amico, prima autrice dello studio - Questo ha permesso di applicare la terapia genica e “curare” gli organoidi aprendo la strada a sviluppi futuri della terapia genica”.
Allo studio hanno preso parte il gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Elena Cattaneo dell’Università Statale di Milano, e la dottoressa Maria Teresa Dell’Anno della Fondazione Pisana per la Scienza.
Minicervelli da cellule staminali riprogrammate per studiare le cause genetiche della microcefalia
Minicervelli riprodotti nei laboratori dell’Università di Pisa grazie a cellule staminali riprogrammate. E’ questo il set sperimentale del tutto innovativo che ha reso possibile lo studio di un particolare gene, WDR62, le cui mutazioni rappresentano la seconda causa più comune della microcefalia, una grave patologia che emerge durante la vita prenatale e che comporta un mancato sviluppo del cervello umano. La ricerca pubblicata sulla rivista eLife è stata condotta dal professore Marco Onorati e dalla dottoressa Claudia Dell’Amico del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa in collaborazione con la professoressa Angeliki Louvi della Yale School of Medicine.
Il team di ricerca UNIPI, da sinistra: dott.ssa Claudia Dell’Amico, prof. Marco Onorati, dott.ssa Marilyn Marlene Angulo Salavarria
La scoperta dei ricercatori è che la mutazione del gene WDR62 sarebbe responsabile del precoce differenziamento e della minore capacità delle cellule staminali di dividersi, spiegando il sintomo peculiare della microcefalia, ovvero il ridotto sviluppo del sistema nervoso.
“Abbiamo utilizzato un sistema innovativo di cellule staminali pluripotenti riprogrammate a partire dalle cellule della pelle - spiega il professore Marco Onorati, direttore del NeuroStemCell Lab dell’Ateneo pisano - Queste cellule riprogrammate possono essere differenziate verso tutti i tipi cellulari del nostro corpo, compresi i neuroni del nostro cervello e quindi essere usate per generare organoidi cerebrali umani. In questo modo, abbiamo realizzato un modello di studio che ci permette di ricapitolare in vitro eventi precoci dello sviluppo del nostro cervello, e delle sue disfunzioni, che altrimenti non sarebbero facilmente osservabili”.
Organoide cerebrale (minicervello) generato a partire da cellule staminali riprogrammate (Foto del dott. Alessio Zanelli)
“Mediante la tecnica CRISPR/Cas9, che permette di riparare in modo preciso la sequenza di un gene, mediante ‘forbici molecolari’, abbiamo corretto la mutazione in vitro”, aggiunge Claudia Dell’Amico, prima autrice dello studio - Questo ha permesso di applicare la terapia genica e “curare” gli organoidi aprendo la strada a sviluppi futuri della terapia genica”.
Allo studio hanno preso parte il gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Elena Cattaneo dell’Università Statale di Milano, e la dottoressa Maria Teresa Dell’Anno della Fondazione Pisana per la Scienza.