Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Al via un progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa che indagherà il rivoluzionario passaggio dalla pittura a tempera alla pittura a olio avvenuto durante il Rinascimento. E sarà la chimica a gettare nuova luce su questa transizione, cercando di svelare “ricette” e composizione delle pitture. In partenza a novembre, il progetto denominato “ARIAH: A Revolution In Art History” è coordinato dall’Ateneo pisano in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università statunitense di Madison-Wisconsin e il Doerner Institut di Monaco di Baviera delle Collezioni di pittura statali bavaresi. Al centro della ricerca ci saranno maestri come Tiziano, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Leonardo da Vinci. Questi artisti si collocano in un periodo in cui veniva impiegata quella che gli storici dell’arte definiscono “tempera grassa”, cioè una tempera “normale” costituita da pigmenti colorati dispersi in un legante proteico, per lo più uovo, a cui però aggiungevano anche un olio vegetale.

ilaria_bonaduce _rafaela_georgiou.jpg

Da sinistra, Ilaria Bonaduce e Rafaella Georgiou


“Il passaggio dalla pittura a tempera a quella ad olio fu legato certamente ad un cambiamento del gusto e tuttavia non è ancora chiaro come avvenne e perché, né sappiamo esattamente cosa accadde nella fase di transizione durante la quale furono usate tecniche miste che prevedevano l’uso congiunto di uovo e olio”, dice la professoressa Ilaria Bonaduce del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa.

Oltre a Pisa, la sperimentazione del progetto sarà condotta a Madison-Wisconsin dove la dottoressa Rafaella Georgiou, vincitrice della borsa post-dottorato Marie Curie, lavorerà nei prossimi due anni sotto la supervisione del professore Uwe Bergmann.

Per rivelare la composizione atomica e molecolare degli strati pittorici dei capolavori del Rinascimento costituiti da proteine, oli siccativi e pigmenti saranno usate, in combinazione con la spettrometria di massa, tecniche all’avanguardia come il X-ray Raman Scattering (XRS) ad alta risoluzione, l'imaging di speciazione chimica XRS 2D e 3D e la microscopia a scansione in trasmissione di raggi X che si avvalgono delle sorgenti di sincrotrone. Le risposte che emergeranno grazie al progetto potranno servire per ottimizzare tecniche di conservazione e restauro, ma soprattutto getteranno nuova luce su questa rivoluzione artistica dell’Italia del Rinascimento.

Un’iniziativa di presentazione pubblica e di confronto con le amministrazioni e le aziende locali, regionali e nazionali per ribadire la centralità del tema energetico per lo sviluppo sostenibile della nostra società e l’impegno prioritario dell’Università di Pisa in questo settore. Nasce con questi obiettivi la giornata dedicata alla nuova cattedra dell’Unesco in “Sustainable Energy Communities” (https://unescochair.unipi.it/), che si terrà nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza mercoledì 26 ottobre, con inizio alle ore 11. A dare ancor più risalto all’incontro interverranno come relatori il presidente del World Energy Council, Marco Margheri, la presidente dell’Eni, Lucia Calvosa, la direttrice di Electricite de France, Sandrine Charousset, la vicedirettrice generale dell’Unesco Parigi, Stefania Giannini, e il ministro dell'Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi. Parteciperanno inoltre il vicepresidente della Commissione Nazionale per l’Unesco, Salvatore Settis, il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il rettore e il rettore eletto dell’Ateneo pisano, Paolo Maria Mancarella e Riccardo Zucchi, il professor Marco Raugi, titolare della cattedra Unesco. A moderare gli interventi sarà la giornalista Carmen Lasorella.

Prima cattedra Unesco istituita a Pisa e tra le poche in Toscana, quella in “Sustainable Energy Communities” ha una connotazione fortemente multidisciplinare e nasce con l’obiettivo di promuovere un sistema integrato di ricerca, training e informazione sul tema dell’energia per la sostenibilità. Attraverso la collaborazione a livello internazionale con oltre 40 tra partner accademici, industriali e istituzionali intende facilitare la collaborazione tra ricercatori di università e centri di ricerca, e fornire supporto alle amministrazioni pubbliche, la società civile e il sistema imprenditoriale nell’ambito della transizione energetica.

Il programma completo della giornata è disponibile all’indirizzo: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6735-unesco-chair-sustainable-energy-communities

mostra FattoriÈ in corso al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi "Oltre la macchia. Incisioni di Giovanni Fattori", una mostra a cura di Vincenzo Farinella e Alessandro Tosi con allestimento di Alice Tavoni.

L'esposizione di Palazzo Lanfranchi raccoglie trenta acqueforti realizzate dall'artista, che lo collocano ai vertici assoluti della storia della grafica europea: nel 1883 Giovanni Fattori, ormai lontano dalla gloriosa stagione della “macchia”, inaugura infatti pubblicamente la propria attività di incisore con la grande lastra della Carica di cavalleria. Da questo momento, per un quarto di secolo, si distende la straordinaria produzione grafica che impegna in modo sempre più appassionato il grande artista livornese.

I soggetti proposti nelle acqueforti toccano praticamente tutti i temi e i generi in cui si era distesa la creatività pittorica fattoriana: le strade assolate, percorse da solitari soldati a cavallo, il primigenio paesaggio maremmano, i deserti sentieri di campagna, dove i contadini tornano stancamente dal lavoro, il mondo degli umili ma nobilissimi animali agresti, la vita dei campi, incarnata nelle monumentali figure di boscaiole e gabbrigiane fissate in pose di primordiale monumentalità, il mondo dei vinti e degli emarginati, rappresentati con totale condivisione per la grama esistenza delle classi subalterne.

incisione fattoriSolo dopo la morte di Fattori ci si cominciò a rendere conto che, se Fattori era stato grande nella pittura, doveva essere considerato sommo nell’incisione: nel 1984 Roberto Tasi poteva così affermare che “ci accorgiamo allora che questa impresa grafica è l’episodio più potente, moderno e originale di tutto l’Ottocento italiano, degno di una competizione e di una collocazione europee”.

Le trenta acqueforti esposte, conservate presso il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi e parte della splendida raccolta di Sebastiano Timpanaro, storico della scienza e collezionista d’arte, sono in grado di suggerire al visitatore i motivi per cui i più grandi incisori italiani del Novecento hanno amato, studiato e liberamente rievocato nelle loro opere le infinite suggestioni trasmesse dalle mirabili incisioni fattoriane.

 

La mostra è in programma fino al 26 febbraio 2023, tutte le informazioni su orari e ingressi sono disponibili a questo link.

“Maria Chiara Carrozza è senza dubbio una delle ricercatrici italiane che con la sua competenza ha saputo offrire un contributo visibile al processo di crescita delle giovani generazioni e allo sviluppo di tematiche avveniristiche in grado di migliorare la qualità della vita della nostra comunità”. Con queste parole, il presidente dell’Associazione Laureati dell’Ateneo Pisano (ALAP), Paolo Ghezzi, ha concluso la lettura delle “Motivazioni” e consegnato il “Campano d’Oro” 2022 alla professoressa Maria Chiara Carrozza, “prima donna di sempre - ha ricordato poco prima - a ricoprire la presidenza del più importante Centro di Ricerca Italiano, il CNR”.

Campano Carrozza1

La cerimonia, tenuta giovedì 20 ottobre nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, è stata aperta dai saluti del rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, e del sindaco Michele Conti.

"Con la sua attività di ricercatrice, come col suo impegno politico e istituzionale, Maria Chiara Carrozza ha dato e continua a dare un contributo fondamentale allo sviluppo del nostro Paese - ha detto il Rettore Paolo Mancarella - L'Italia, inutile nasconderlo, avrebbe bisogno di più esempi positivi come il suo. Non solo per allargare il numero delle donne nel mondo delle scienze, ma anche per rendere l’Italia un luogo più favorevole all’innovazione, perché è nella ricerca che risiede il nostro futuro. Conferirle oggi il Campano d'Oro, col quale, da più di mezzo secolo, celebriamo quei nostri allievi che con la loro opera si sono distinti nel campo delle istituzioni, della cultura e delle scienze è un grande onore per la nostra comunità. E non credo sia un'esagerazione affermare che in lei, questo riconoscimento, trova la sua massima espressione".

“L’impegno della professoressa Maria Chiara Carrozza – ha commentato il sindaco Michele Conti – e il suo contributo da docente prima, rettrice della Scuola Sant’Anna poi, Ministro e, attualmente, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche sono per tutti noi pisani motivo di grande orgoglio. A Pisa ospitiamo una delle più grandi e importanti sedi del Cnr, con centinaia di ricercatori che contribuiscono al prestigio del sistema pisano dell’Università e della ricerca, oltre che allo sviluppo economico, sociale e culturale della città. Ed è doppiamente un onore che questi ricercatori siano guidati da una personalità come la professoressa Carrozza, pisana ed ex studentessa”.

Campano Carrozza2

Nella foto, da sinistra: Dario, Mancarella, Carrozza, Ghezzi e Conti.

Nella “Laudatio” Paolo Dario, professore emerito di Robotica biomedica della Scuola Superiore Sant’Anna, ha insistito sul profilo scientifico e istituzionale della premiata. “Maria Chiara Carrozza – ha detto - ha interpretato al meglio le qualità che caratterizzano un profilo moderno di docente di statura internazionale: ha condotto ricerche in settori di avanguardia, ottenendo risultati che la posizionano fra le ‘Top Italian Women Scientists’ e fra le migliori ricercatrici del mondo nella Bioingegneria e nella Biorobotica; ha educato e formato un gran numero di studentesse e studenti che si sono poi distinti in ruoli di grande responsabilità e prestigio; ha promosso e partecipato attivamente a iniziative di valorizzazione della ricerca, fondando aziende spin-off e sedendo in Consigli di Amministrazione di grandi aziende. Ma a tutto questo si sono aggiunti negli anni attività di servizio istituzionale e civico di straordinario rilievo, attività di servizio istituzionale che fanno di Maria Chiara Carrozza una figura di altissimo prestigio, che onora al massimo grado l’Università e la città di Pisa, oltre all’Italia tutta”.

La Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza ha dichiarato: “Sono orgogliosa di ricevere questo premio per il quale ringrazio gli organizzatori e l’Associazione Laureati Ateneo Pisano. Sarò sempre legata alla città di Pisa, dalla quale provengo, e alla sua Università, che ho frequentato durante il mio corso di laurea in Fisica e dove, come me, ha studiato tutta la mia famiglia”.

Campano Carrozza3

Dopo l’intervento della premiata, la cerimonia si è chiusa con un omaggio musicale del Coro dell’Università di Pisa.

Istituito nel 1971, il “Campano d’Oro” viene assegnato a ex allievi dell’Ateneo pisano che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Nell’albo del premio figurano personalità quali Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, Tiziano Terzani, Andrea Bocelli e, ultimi due in ordine cronologico, Salvatore Settis e Manuela Roncella.

Pisa - Il 21 ottobre alle 11,30, nell’aula magna della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa (Largo Lucio Lazzarino, 1), si tiene la conferenza “The Filmmaking of Architecture” sull’evoluzione dell’abitare contemporaneo secondo le declinazioni della “domesticity” e delle logiche dell’informalità.

La conferenza, organizzata dal laboratorio di ricerca Polit(t)ico dell’Ateneo pisano, prevede la proiezione del film Moriyama-San e l’intervento dei due registi Ila Bêka e Louise Lemoine la cui opera completa è stata acquisita nel 2016 dal MoMA (Museum of Modern Art) di New York, entrando a far parte della collezione permanente del museo. Definiti dal New York Times “figure culto nel mondo dell'architettura europea”, Ila Bêka e Louise Lemoine concentrano la loro ricerca sulla sperimentazione di nuove forme narrative e cinematografiche legate all'architettura contemporanea e alla città.

Il laboratorio di ricerca Polit(t)ico, fondato nel 2019 e diretto da Lina Malfona, si occupa di teoria dell’architettura, epistemologia, tecnologia e arti, e, dal momento della sua nascita, ha coinvolto un gruppo di architetti, ingegneri e artisti che, grazie alla sinergia delle loro differenti competenze, propone approcci innovativi per riflettere sulla realtà urbana e sull’architettura. Si tratta di una fabbrica creativa che organizza seminari, workshop, simposi, mostre, e pubblicazioni.

Il 17 ottobre 15 studenti dell’Università di Pisa hanno preso parte a un incontro sul tema della Leadership etica e sostenibile presso l’Aula Spinelli del Parlamento Europeo a Bruxelles. L’incontro ha rappresentato la conclusione del progetto formativo "Ethical and sustainable leadership. Possible paths for the new generations", realizzato in collaborazione con il CAFRE (Centro interdipartimentale per la formazione, l’aggiornamento, la ricerca educativa) dell’Università di Pisa, il laboratorio Link Università-Aziende e la Fondazione Area.
Gli studenti coinvolti, provenienti dai corsi di laurea in Ingegneria gestionale e in Scienze politiche, sono: Pietro Balestri, Riccardo Benedetti, Sara Carloni, Marco Antonio Caserta, Andrea Giglioli, Paolo Mattioni, Ilaria Morelli, Camilla Moschetti, Giordana Pompei, Marianna Ricci, Silvia Tedeschi, Niccolò Viale, Alfonso Villani, Giovanni Greco e Francesca Molesti.

Parlamento UE 1
Gli studenti coinvolti nel progetto "Ethical and sustainable leadership. Possible paths for the new generations"

Alla conferenza sono intervenuti la coordinatrice del progetto Serena Gianfaldoni, docente di Gestione delle risorse umane del corso di laurea in Ingegneria gestionale; Sonia Bernicchi, manager del Laboratorio Link; i due funzionari del Parlamento europeo Niccolò Rinaldi (Head of unit) e Ursa Pondelek (Policy advisor), che già da tempo collaborano alle proposte formative realizzate dal CAFRE; alcuni tra gli studenti partecipanti, che hanno esposto i contributi finali al progetto.
“I ragazzi hanno svolto un grande e intenso lavoro - commenta il professor Michele Lanzetta, direttore del CAFRE - e hanno affrontato temi urgenti e complessi con un’attenzione e una profondità lodevole”.
“Come frutto del loro intenso impegno - spiega la coordinatrice del progetto, Serena Gianfaldoni - è stato consegnato un documento redatto dagli studenti nel quale sono contenute analisi, ma anche proposte concrete per le istituzioni. Evidente una domanda da parte dei giovani quella cioè di rafforzare il legame possibile fra leadership responsabile, approccio etico e una matura sensibilità verso il tema della sostenibilità, intesa anche come sociale”.

Lo scorso 10 ottobre una delegazione del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, composta da Aldo Petrucci, Antonio Vallini, Andrea Landi e Alessandro Cassarino, ha partecipato alla presentazione del libro "Los derechos del cuerpo humano y sus actos de disposición", che racchiude i contributi della Sexta investigación conjunta tra Escuela Libre de Derecho di Città del Messico e Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa.

giurisp_messico.jpg

Il libro è frutto di una collaborazione tra le due istituzioni che dura da 17 anni, e la sua presentazione si è inserita negli eventi organizzati per i 110 anni dell'Ateneo messicano. Al suo interno sono raccolti articoli di diritto romano e storia del diritto, diritto costituzionale, diritto civile, diritto penale, filosofia del diritto e bioetica, dove si confrontano, per ciascun settore, il punto di vista messicano e italiano.

Il 12 ottobre ha avuto luogo un incontro con il Magnifico Rettore dell'Università messicana, il professor Ricardo Antonio Silva Díaz, durante il quale si sono rinnovati gli auspici di proseguire e intensificare ancor più la cooperazione accademica già esistente.

Nei prossimi mesi, infatti, grazie al finanziamento di un accordo Erasmus+ KA131, i primi due studenti di Giurisprudenza avranno l’opportunità di svolgere un periodo di mobilità presso la Escuela Libre de Derecho, potendo così approfondire lo studio di ambiti giuridici di comune interesse tra Italia e Messico.

Sabato 5 novembre la Presidenza della Regione Toscana e Giovanisì organizzano, nell’Anno Europeo dei Giovani, il Next Generation Fest, un evento dedicato alle nuove generazioni, in cui saranno al centro temi come Europa, Innovazione, Digitale, Sostenibilità, Creatività, Inclusione e Cittadinanza, visti con gli occhi della Generazione Z.

Il Next Generation Fest, attraverso momenti di talk, speech ispirazionali e live performance, intende rilanciare i valori fondanti dell’Unione Europea con il coinvolgimento attivo dei giovani come costruttori di comunità.

L’evento intende anche permettere alle Istituzioni di intercettare le istanze dei giovani e raccontare le opportunità di autonomia offerte nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana, cofinanziato con i fondi strutturali europei.

Il Next Generation Fest è un evento gratuito che si svolgerà in presenza sabato 5 novembre (h 10-23) negli spazi del Teatro del Maggio (Piazza Vittorio Gui 1, Firenze).

Oltre al Mainstage sarà anche allestita un’area stand dove enti regionali, nazionali e europei daranno informazioni ai giovani sulle opportunità promosse, tra cui quelle del programma Next Generation EU.

Iscrizioni entro il 27 ottobre 2022, fino a esaurimento posti.

Vai al sito per info e iscrizioni

Inerba” è un progetto nato al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, per dare spazio, con una rivista e un blog, alla passione per la lettura e la scrittura saggistica e creativa.

La rivista Inerba - scrive Roberta Ferrari, direttrice del Dipartimento - ambisce a diventare punto di riferimento per giovani studiosi e appassionati, luogo di confronto e di scambio in cui non solo interrogarsi sui testi e la loro affascinante complessità, ma anche aprire l’orizzonte a più ampie riflessioni sul ruolo che le discipline umanistiche possono e devono rivestire nel nostro presente. 
La rivista, che si ispira al modello anglosassone degli Undergraduate Research Journals, ha periodicità annuale e intende accogliere, oltre agli “adattamenti” delle tesi, realizzati dagli autori sotto la supervisione dei loro relatori, alcune rubriche dedicate alle proposte editoriali di traduzione e alla recensione dei classici.

Alla rivista si affianca Inerba Blog, gestito autonomamente da studenti, un laboratorio di scrittura che si avvale dei consigli forniti da persone competenti (docenti, tirocinanti etc) e che vuole offrire, attraverso diverse figure redazionali, tutte le competenze del mondo digitale.

La redazione, divisa in sezioni, affida a ogni persona una sua area di competenza con lo scopo di imparare, sperimentare e coltivare nuove conoscenze e sfruttarle come “simulazione” del mondo lavorativo nell’editoria digitale.
Il blog è aperto alla collaborazione di tutti gli studenti dell'ateneo: leggi i dettagli su come partecipare.

https://inerba-blog.fileli.unipi.it/ 

https://inerba.fileli.unipi.it/ 

elisabetta_palagi.jpgLa professoressa Elisabetta Palagi (foto), etologa del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, è entrata a far parte del nuovo comitato scientifico della Fondazione Bioparco di Roma, il giardino zoologico più antico d'Italia situato all'interno di Villa Borghese che ospita attualmente circa 1200 animali. La nomina è stata conferita direttamente dal sindaco della capitale Roberto Gualtieri e la professoressa resterà in carica per i prossimi tre anni.

Elisabetta Palagi è stata scelta per le sue ricerche sul comportamento animale sia in cattività sia in natura. Il confronto fra le due differenti condizioni permette infatti di capire molto della biologia di una specie, delle sue capacità cognitive e soprattutto quali sono (se ci sono) gli aspetti del comportamento che in cattività richiedono più attenzione. Tutto ovviamente per migliorare il benessere degli animali.

Il nuovo comitato scientifico comprende il presidente Enrico Alleva, etologo, accademico dei Lincei, vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, Elsa Addessi dell'istituto scienze e tecnologia della cognizione del Cnr di Roma, Federica Pirrone, medico veterinario, etologa e professoressa all'Università degli Studi di Milano e Carlo Rondinini professore di zoologia all'Università "Sapienza" di Roma.

“E’ un onore far parte di questo gruppo che vede coinvolte persone di altissimo livello culturale – dice Palagi - per me sarà quindi un'occasione non solo di contribuire a qualcosa di davvero importante, ma anche di imparare tantissimo dalle esperienze degli altri colleghi”.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa