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Domenica 6 novembre il Club Alpino Italiano organizza un'escusione all'Acquedotto Leopoldino da Colognole, riservata agli studenti unipi.

L’escursione, partendo dal paese di Colognole, conduce alla scoperta dell’acquedotto Leopoldino, maestosa opera voluta da Ferdinando II de’ Medici che dal 1816 al 1912 ha rifornito di acqua la città di Livorno.

Inserito nella cornice naturale del Parco dei Monti Livornesi, il percorso dell’acquedotto presenta ancora le antiche cisterne, vertiginose arcate in pietra e scalinate avvolte dalla vegetazione.

L’itinerario prosegue nel verde delle colline livornesi, interrotto dall’abitato di Valle Benedetta che ci offrirà qualche scorcio più ampio sulle colline circostanti; la passeggiata continua su strade sterrate fino a tornare al punto di partenza.

Per dettagli e iscrizioni:
 https://www.caipisa.it/evento/acquedotto-leopoldino-da-colognole/

 

Martedì, 25 Ottobre 2022 09:23

DJ Fresh in concerto

Sabato 29 ottobre alle ore 18.30 avrà luogo in Piazza Dante il concerto vocale e strumentale a cura di DJ Fresh.

L'ingresso è gratuito. Si tratta di un'attività autogestita organizzata dall'associazione BEAT e svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina

 

Martedì, 25 Ottobre 2022 09:21

L'inquinamento da microplastiche in Toscana

Il 27 ottobre alle 9, nella Sala Giovanni Gronchi del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli (Viale delle Cascine), si svolge un convegno sull'inquinamento da microplastiche in Toscana. L’evento arriva a conclusione del progetto "Micro e nano plastiche: metodologie di quantificazione, valutazione dell'impatto in ecosistemi marini e lacustri, strategie di remediation ambientale" finanziato dalla Fondazione CaRiLucca e coordinato dal CISUP (Center for Instrument Sharing) dell’Università di Pisa. Alla giornata partecipano esperti, ricercatori, chimici, biologi e geologi dell’Università di Pisa e di altri atenei, del Cnr e dell’Arpat. L’evento si svolge in collaborazione con l'Ente Parco di San Rossore e la sponsorizzazione di SRA Instruments e di Selene.

 

Per info:

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6657-la-ricerca-sull-inquinamento-da-microplastiche-in-toscana

È un progetto dell’Università di Pisa il primo classificato della Start Cup Toscana 2022, la competizione regionale delle migliori iniziative imprenditoriali a elevato contenuto tecnologico provenienti dal mondo della ricerca. Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio è Bio3DPrinting, spin off dell’Ateneo pisano che sviluppa prodotti e servizi nell’ambito della biofabbricazione multiscala e multimateriale di costrutti cellulari 3D aventi l’eterogeneità e la complessa topologia dei tessuti umani. In collaborazione con l’azienda SolidWord, è stato già sviluppato il dispositivo Electrospider, una bio-stampante 3D che consente di ricreare tessuti compatibili con l'essere umano.


La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 24 ottobre presso il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e si è aperta con i saluti di Francesco Frati, rettore dell’Ateneo senese, e di Alessandra Nardini, assessora all'Istruzione, università e ricerca della Regione Toscana. Bio3DPrinting si è aggiudicata il premio di 5.000 euro e l’accesso alla competizione nazionale PNI "Premio Nazionale per l'Innovazione”, che si terrà a L’Aquila a inizio dicembre.

A presentare il progetto Bio3DPrinting era presente Aurora De Acutis, capogruppo del team composto da Carmelo De Maria, Giovanni Vozzi, Giovan Battista Semplici, Agnieszka Ewa Socha, Roberto Rizzo.

Oltre a Bio3DPrinting, tra i 10 finalisti della Start Cup Toscana, c’erano anche Continualist, spin off dell’Università di Pisa in via di accreditamento, e proBOX, progetto della Scuola Normale Superiore che si è aggiudicato il riconoscimento consegnato dallo Studio Rubino alla proposta più meritevole dal punto di vista dello sviluppo brevettuale. Questi tre progetti di impresa sono nati dal percorso del Contamination Lab.

Al secondo posto della Start Cup Toscana si è piazzata NABIS: NAnostructured on-demand 3D-printed BIostructureS (Istituto Italiano di Tecnologia), che ha come focus i dispositivi avanzati di coltura cellulare 3D che consentono agli operatori del campo delle biotecnologie di ottenere facilmente organoidi complessi, che imitano fedelmente i tessuti per test farmacologici e di bioingegneria; al terzo posto per MyEchosrl (Scuola Superiore Sant’Anna), che progetta soluzioni tecniche che semplificano e standardizzano le procedure di acquisizione di dati ecografici, al fine di rendere le ecografie meno operatore-dipendente e facilmente accessibili anche da personale non esperto e a distanza.

È stato inoltre segnalato dalla giuria con una menzione d’onore Neuro-RoboticTouch Lab (Scuola Superiore Sant’Anna), apparato multisensoriale automatizzato per l’analisi macroscopica di campione di tessuto biologico per le esigenze dei medici patologi e la formazione di assistenti e specializzandi.

L’edizione 2022 ha visto anche l’attribuzione della menzione “Green and Blue climate change” al progetto con il maggior potenziale di cambiamento climatico sponsorizzato dal gruppo GEDI. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato AgriZapp (Università di Firenze), piattaforma integrata per gli allevatori, accessibile via web da un qualsiasi dispositivo connesso, che con semplici operazioni fornisce informazioni semplici, chiare ed efficaci per gestire al meglio l’azienda, sfruttandone le risorse senza esaurirle, diminuendo i tempi e i costi, e tutelando l’ambiente.

Gli altri progetti in finale erano BYF-Build Your Future (Università di Siena), Innextart (Scuola Normale Superiore), Liquinvex (Università di Firenze).

Durante la mattinata si è tenuta la tavola rotonda “Il ruolo degli ecosistemi regionali di innovazione Life Science a supporto dell'innovazione e dell'imprenditorialità”, con Simone Bezzini, Assessore alla Salute della Regione Toscana, Davide Ederle, Vicepresidente Cluster ALISEI, Fabrizio Landi, Presidente Toscana Life Sciences e Marco Pierini, Prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università di Firenze.

La Start Cup Toscana è sponsorizzata e patrocinata da Regione Toscana, nell'ambito di GiovaniSì, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani; ed è realizzata in collaborazione con PNI - Premio Nazionale per l’Innovazione. Start Cup Toscana è organizzata, a rotazione, da una delle Università o Scuole Superiori toscane: Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi Lucca e Scuola Normale Superiore. Per l’anno 2022 l’organizzazione è stata curata dall’Università di Siena. 

Sarà firmato e presentato giovedì 27 ottobre, alle ore 11 nella Sala dei Mappamondi del rettorato, l’accordo quadro di collaborazione tra Università di Pisa e Agile Academy che mira a sviluppare percorsi di alta formazione e attività di ricerca sui temi della cybersecurity, della robotica, dell’Internet of Things e della Data Analysis.

Alla conferenza interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, il presidente di Agile Academy, Roberto Renai, l’amministratore delegato di Agile Academy, Piero Ferrari, e il professor Gian-Luigi Ferrari, ordinario di Informatica al dipartimento di Informatica.

Ad alcune settimane di distanza dalla prima volta, molto frequentata e apprezzata, torna la possibilità di guardare in Piazza dei Miracoli le immagini dell’universo come non si era mai visto finora, in una nuova nottata memorabile organizzata dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e con l’Opera della Primaziale Pisana. Giovedì 27 ottobre saranno presentati al pubblico i risultati del JW Space Telescope, il telescopio spaziale più avanzato e tecnicamente complesso mai realizzato, le cui foto hanno fatto negli scorsi giorni il giro del mondo. Sulle pareti del Camposanto Monumentale passate e presenti “cosmografie” faranno da ponte tra i secoli, su uno schermo più grande e suggestivo dell’iniziativa passata. Le immagini, che rivelano l’universo invisibile infrarosso come mai visto dal genere umano, sono un ponte tra passato e futuro nell’incantevole meraviglia di Piazza dei Miracoli.

L'afflusso in Piazza inizierà alle ore 21 e un quarto d’ora dopo ci saranno le brevi introduzioni e indirizzi di saluto, a cui seguirà la visione delle immagini con il commento dell’astrofisico Steve Shore. L'ingresso all’iniziativa è gratuito e non è richiesta alcuna prenotazione. Le presentazioni saranno in italiano e inglese.

L'evento di divulgazione scientifica è offerto dalla Conferenza internazionale “Quantum Gases, Fundamental Interactions, and Cosmology – QFC 2022” (https://agenda.infn.it/e/QFC2022), giunta alla sua terza edizione, organizzata a Pisa tra il 25 e il 28 ottobre dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e dall'INFN, in collaborazione con la Scuola Normale e il LENS di Firenze. Ha il patrocinio e sponsorizzazione della Fondazione Comel, la preziosa collaborazione di Palazzo Blu e il contributo di Frontiers Detectors for Frontiers Physics e di Bufalini Sas. QFC riunirà massimi esperti ed esperte di fisica e tecnologie quantistiche, interazioni fondamentali, e cosmologia, che in modo interdisciplinare discuteranno di domande fondamentali sulle origini e il funzionamento dell'Universo alla frontiera dei tre campi di ricerca, dalle scale di lunghezza ed energia dei quark a quelle del cosmo. Il Comitato scientifico di QFC, presieduto dalla professoressa Marilù Chiofalo, è composto da Laura Elisa Marcucci, Dario Grasso, Giancarlo Cella, Scilla Degl'Innocenti, Ignazio Bombaci, Jorge Yago Malo, oltre al Comitato scientifico internazionale che include, tra gli altri, Andrea Ferrara, Steve Shore, Guglielmo Tino, Gordon Baym, Gianfranco Bertone, Dmitri Kharzeev, e il premio Nobel Eric Cornell.

“La Conferenza – ha dichiarato la professoressa Chiofalo - vuole anche essere un’occasione per fare cultura e tracciare una visione, nella consapevolezza del fatto che senza cultura non possano esserci né tecnica né tecnologie davvero funzionali alla crescita dell’umanità. Pisa è città di scienza e di arte, non a caso visto che queste condividono la complessità di dare forma tangibile al pensiero creativo attraverso un linguaggio non sempre alla portata di tutti/e”.

Ad alcune settimane di distanza dalla prima volta, molto frequentata e apprezzata, torna la possibilità di guardare in Piazza dei Miracoli le immagini dell’universo come non si era mai visto finora, in una nuova nottata memorabile organizzata dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e con l’Opera della Primaziale Pisana. Giovedì 27 ottobre saranno presentati al pubblico i risultati del JW Space Telescope, il telescopio spaziale più avanzato e tecnicamente complesso mai realizzato, le cui foto hanno fatto negli scorsi giorni il giro del mondo. Sulle pareti del Camposanto Monumentale passate e presenti “cosmografie” faranno da ponte tra i secoli, su uno schermo più grande e suggestivo dell’iniziativa passata. Le immagini, che rivelano l’universo invisibile infrarosso come mai visto dal genere umano, sono un ponte tra passato e futuro nell’incantevole meraviglia di Piazza dei Miracoli.

L'afflusso in Piazza inizierà alle ore 21 e un quarto d’ora dopo ci saranno le brevi introduzioni e indirizzi di saluto, a cui seguirà la visione delle immagini con il commento dell’astrofisico Steve Shore. L'ingresso all’iniziativa è gratuito e non è richiesta alcuna prenotazione. Le presentazioni saranno in italiano e inglese.

telescopio orizzontale

L'evento di divulgazione scientifica è offerto dalla Conferenza internazionale “Quantum Gases, Fundamental Interactions, and Cosmology – QFC 2022” (https://agenda.infn.it/e/QFC2022), giunta alla sua terza edizione, organizzata a Pisa tra il 25 e il 28 ottobre dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e dall'INFN, in collaborazione con la Scuola Normale e il LENS di Firenze. Ha il patrocinio e sponsorizzazione della Fondazione Comel, la preziosa collaborazione di Palazzo Blu e il contributo di Frontiers Detectors for Frontiers Physics e di Bufalini Sas.

Chiofalo Marilu 1QFC riunirà massimi esperti ed esperte di fisica e tecnologie quantistiche, interazioni fondamentali, e cosmologia, che in modo interdisciplinare discuteranno di domande fondamentali sulle origini e il funzionamento dell'Universo alla frontiera dei tre campi di ricerca, dalle scale di lunghezza ed energia dei quark a quelle del cosmo. Il Comitato scientifico di QFC, presieduto dalla professoressa Marilù Chiofalo, è composto da Laura Elisa Marcucci, Dario Grasso, Giancarlo Cella, Scilla Degl'Innocenti, Ignazio Bombaci, Jorge Yago Malo, oltre al Comitato scientifico internazionale che include, tra gli altri, Andrea Ferrara, Steve Shore, Guglielmo Tino, Gordon Baym, Gianfranco Bertone, Dmitri Kharzeev, e il premio Nobel Eric Cornell.

“La Conferenza – ha dichiarato la professoressa Chiofalo - vuole anche essere un’occasione per fare cultura e tracciare una visione, nella consapevolezza del fatto che senza cultura non possano esserci né tecnica né tecnologie davvero funzionali alla crescita dell’umanità. Pisa è città di scienza e di arte, non a caso visto che queste condividono la complessità di dare forma tangibile al pensiero creativo attraverso un linguaggio non sempre alla portata di tutti/e”.

È un progetto dell’Università di Pisa il primo classificato della Start Cup Toscana 2022, la competizione regionale delle migliori iniziative imprenditoriali a elevato contenuto tecnologico provenienti dal mondo della ricerca. Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio è Bio3DPrinting, spin off dell’Ateneo pisano che sviluppa prodotti e servizi nell’ambito della biofabbricazione multiscala e multimateriale di costrutti cellulari 3D aventi l’eterogeneità e la complessa topologia dei tessuti umani. In collaborazione con l’azienda SolidWord, è stato già sviluppato il dispositivo Electrospider, una bio-stampante 3D che consente di ricreare tessuti compatibili con l'essere umano.

bio3dprinting.jpg

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 24 ottobre presso il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e si è aperta con i saluti di Francesco Frati, rettore dell’Ateneo senese, e di Alessandra Nardini, assessora all'Istruzione, università e ricerca della Regione Toscana. Bio3DPrinting si è aggiudicata il premio di 5.000 euro e l’accesso alla competizione nazionale PNI "Premio Nazionale per l'Innovazione”, che si terrà a L’Aquila a inizio dicembre.

A presentare il progetto Bio3DPrinting era presente Aurora De Acutis, capogruppo del team composto da Carmelo De Maria, Giovanni Vozzi, Giovan Battista Semplici, Agnieszka Ewa Socha, Roberto Rizzo.

Oltre a Bio3DPrinting, tra i 10 finalisti della Start Cup Toscana, c’erano anche Continualist, spin off dell’Università di Pisa in via di accreditamento, e proBOX, progetto della Scuola Normale Superiore che si è aggiudicato il riconoscimento consegnato dallo Studio Rubino alla proposta più meritevole dal punto di vista dello sviluppo brevettuale. Questi tre progetti di impresa sono nati dal percorso del Contamination Lab.

Al secondo posto della Start Cup Toscana si è piazzata NABIS: NAnostructured on-demand 3D-printed BIostructureS (Istituto Italiano di Tecnologia), che ha come focus i dispositivi avanzati di coltura cellulare 3D che consentono agli operatori del campo delle biotecnologie di ottenere facilmente organoidi complessi, che imitano fedelmente i tessuti per test farmacologici e di bioingegneria; al terzo posto per MyEchosrl (Scuola Superiore Sant’Anna), che progetta soluzioni tecniche che semplificano e standardizzano le procedure di acquisizione di dati ecografici, al fine di rendere le ecografie meno operatore-dipendente e facilmente accessibili anche da personale non esperto e a distanza.

È stato inoltre segnalato dalla giuria con una menzione d’onore Neuro-RoboticTouch Lab (Scuola Superiore Sant’Anna), apparato multisensoriale automatizzato per l’analisi macroscopica di campione di tessuto biologico per le esigenze dei medici patologi e la formazione di assistenti e specializzandi.

L’edizione 2022 ha visto anche l’attribuzione della menzione “Green and Blue climate change” al progetto con il maggior potenziale di cambiamento climatico sponsorizzato dal gruppo GEDI. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato AgriZapp (Università di Firenze), piattaforma integrata per gli allevatori, accessibile via web da un qualsiasi dispositivo connesso, che con semplici operazioni fornisce informazioni semplici, chiare ed efficaci per gestire al meglio l’azienda, sfruttandone le risorse senza esaurirle, diminuendo i tempi e i costi, e tutelando l’ambiente.

Gli altri progetti in finale erano BYF-Build Your Future (Università di Siena), Innextart (Scuola Normale Superiore), Liquinvex (Università di Firenze).

Durante la mattinata si è tenuta la tavola rotonda “Il ruolo degli ecosistemi regionali di innovazione Life Science a supporto dell'innovazione e dell'imprenditorialità”, con Simone Bezzini, Assessore alla Salute della Regione Toscana, Davide Ederle, Vicepresidente Cluster ALISEI, Fabrizio Landi, Presidente Toscana Life Sciences e Marco Pierini, Prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università di Firenze.

La Start Cup Toscana è sponsorizzata e patrocinata da Regione Toscana, nell'ambito di GiovaniSì, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani; ed è realizzata in collaborazione con PNI - Premio Nazionale per l’Innovazione. Start Cup Toscana è organizzata, a rotazione, da una delle Università o Scuole Superiori toscane: Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi Lucca e Scuola Normale Superiore. Per l’anno 2022 l’organizzazione è stata curata dall’Università di Siena. 

Al via un progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa che indagherà il rivoluzionario passaggio dalla pittura a tempera alla pittura a olio avvenuto durante il Rinascimento. E sarà la chimica a gettare nuova luce su questa transizione, cercando di svelare “ricette” e composizione delle pitture. In partenza a novembre, il progetto denominato “ARIAH: A Revolution In Art History” è coordinato dall’Ateneo pisano in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università statunitense di Madison-Wisconsin e il Doerner Institut di Monaco di Baviera delle Collezioni di pittura statali bavaresi. Al centro della ricerca ci saranno maestri come Tiziano, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Leonardo da Vinci. Questi artisti si collocano in un periodo in cui veniva impiegata quella che gli storici dell’arte definiscono “tempera grassa”, cioè una tempera “normale” costituita da pigmenti colorati dispersi in un legante proteico, per lo più uovo, a cui però aggiungevano anche un olio vegetale.


“Il passaggio dalla pittura a tempera a quella ad olio fu legato certamente ad un cambiamento del gusto e tuttavia non è ancora chiaro come avvenne e perché, né sappiamo esattamente cosa accadde nella fase di transizione durante la quale furono usate tecniche miste che prevedevano l’uso congiunto di uovo e olio”, dice la professoressa Ilaria Bonaduce del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa.

Oltre a Pisa, la sperimentazione del progetto sarà condotta a Madison-Wisconsin dove la dottoressa Rafaella Georgiou, vincitrice della borsa post-dottorato Marie Curie, lavorerà nei prossimi due anni sotto la supervisione del professore Uwe Bergmann.

Per rivelare la composizione atomica e molecolare degli strati pittorici dei capolavori del Rinascimento costituiti da proteine, oli siccativi e pigmenti saranno usate, in combinazione con la spettrometria di massa, tecniche all’avanguardia come il X-ray Raman Scattering (XRS) ad alta risoluzione, l'imaging di speciazione chimica XRS 2D e 3D e la microscopia a scansione in trasmissione di raggi X che si avvalgono delle sorgenti di sincrotrone. Le risposte che emergeranno grazie al progetto potranno servire per ottimizzare tecniche di conservazione e restauro, ma soprattutto getteranno nuova luce su questa rivoluzione artistica dell’Italia del Rinascimento.

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