Al via la terza edizione del concorso scolastico CIRSEC sui cambiamenti climatici
Stimolare e promuovere l’educazione alla consapevolezza ambientale grazie al talento artistico dei giovani: è questo l’obiettivo del concorso scolastico di comunicazione e creatività sul tema dei cambiamenti climatici. Possono partecipare al concorso tutti gli allievi delle classi quinte delle scuole secondarie superiori di qualsiasi istituto scolastico, sottoponendo il proprio elaborato entro il 30 aprile all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Organizzatore dell’iniziativa è il Centro interdipartimentale dell’Università di Pisa per lo studio degli effetti dei cambiamenti climatici (CIRSEC). Il regolamento con tutte le informazioni sul concorso è scaricabile dal sito del Centro.
L’edizione 2022-2023 è articolata in due sezioni, narrativa e illustrazioni. La giuria selezionerà tre opere per ciascuna delle due categorie in gara. I sei studenti saranno premiati con l’iscrizione gratuita per l’anno accademico 2023-2024 a un qualsiasi corso di laurea dell’Università di Pisa. Le opere vincitrici saranno pubblicate sul sito del CIRSEC. Sono previsti anche premi speciali per le scuole che promuoveranno la più ampia partecipazione al concorso e presenteranno il maggior numero di elaborati.
A caccia di fake news
27 aprile 2023
Organizzatore: CIDIC
Il 27 aprile, dalle ore 9 alle ore 12, nell'Aula magna palazzo Boileau Via Santa Maria 85 (capienza circa 50 posti), il CIDIC (Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura) organizza un incontro dedicato alle fake news.
Cosa sono le fake news? Come riconoscerle? Chi le fabbrica? Il racconto di alcuni casi più eclatanti di fake news tratti dal web e dalla stampa porteranno studentesse e studenti a confrontarsi con il fenomeno per capirne le implicazioni e gli effetti sull'opinione pubblica. L'incontro prevede una presentazione più teorica, attività ed esercitazioni, quindi una discussione conclusiva. Il percorso è destinato particolarmente ai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori.
Personale CIDIC coinvolto nell'attività: Marina Caterina Magnani, Maria Linda Pessolano, Nicola Maggi, Fabiano Catania
Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Quantum Jungle - The Dance of the Quanta
27 Aprile 2023
Responsabile del percorso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Dipartimento di Fisica, Università di Pisa
Il percorso prevede l'esperienza dell'installazione "Quantum Jungle" che dovrebbe essere riproposta, a Pisa, presso l'Aula 131, Edificio C, del Dipartimento di Fisca (Largo Bruno Pontecorvo). La Quantum Jungle è un’installazione artistica interattiva di Robin Baumgarten che visualizza l’affascinante mondo delle particelle quantistiche. Le leggi della Natura per le particelle quantistiche sono molto diverse da ciò di cui noi abbiamo esperienza quotidiana. L’installazione ci mostra la bellezza delle leggi che conosciamo per il nostro Universo, fornendoci una esperienza su grande scala del mondo della fisica quantistica e della computazione quantistica, ora accessibile a tutte/i.
La matematica è il linguaggio della scienza, l'arte è il linguaggio universale dell'umanità. Nella Quantum Jungle i due linguaggi si combinano, cosicché possiamo sperimentare artisticamente le equazioni matematiche che descrivono il comportamento di tutto ciò che ci circonda. La comprensione della scienza richiede un'alfabetizzazione matematica e sperimentale. Nella fisica quantistica la matematica è piuttosto sofisticata e gli esperimenti vengono eseguiti in laboratori specializzati, spesso di non facile accesso. Nel proprio lavoro quotidiano, chi fa fisica quantistica deve pensare in termini matematici. La Quantum Jungle funziona come una specie di traduttore, che integra l'alfabetizzazione formale e sperimentale, aiutandoci a sviluppare un'intuizione dei fenomeni quantistici.
Nella Jungle vedrete vere e proprie simulazioni quantistiche che avvengono su un computer collegato (dietro le quinte) alle molle e ai LED. Le migliaia di LED, molle metalliche ed elettronica all’avanguardia sono specificamente costruite per simulare e visualizzare algoritmi quantistici eseguiti su computer quantistici. L'onda colorata prodotta nella Danza dei Quanti è la visualizzazione di un cosiddetto quantum walk, che illustra come una particella quantistica va in giro nella giungla. Pur essendo una soltanto, la particella quantistica può iniziare la sua danza in una sovrapposizione di più posizioni. Sorprendente no? Ma appunto, le leggi della Natura per le particelle quantistiche sono molto diverse da quelle che sperimentiamo nella nostra vita quotidiana!
Il percorso educativo della Quantum Jungle pensato per la Giornata della Solidarietà include momenti di sperimentazione interattiva dell'installazione e momenti di approfondimento nella forma di domande e risposte sui concetti di base di fisica quantistica e sulle tecnologie quantistiche come qubit e teletrasporto (insomma, un po' come la passaporta nella saga di Harry Potter). Si farà uso di risorse e linguaggi differenti adattati a bambine e bambini dalla scuola dell'infanzia in su, che includono animazioni (come le quantum pills di www.qplaylearn.com), videogiochi (come il tris quantistico), e laboratori virtuali, fino a trattare aspetti formali (solo con studenti delle scuole superiori).
Qualora l'installazione non sia fisicamente accessibile, il laboratorio avrà comunque luogo anche utilizzando video e tutorials della Quantum Jungle.
Credits:
Artista:Robin Baumgarten
Quantum Physicists: Sabrina Maniscalco, Marilù Chiofalo, Caterina Foti, Guillermo García-Pérez, Matteo Rossi, Boris Sokolov, Jorge Yago Malo
Quantum Jungle è realizzata da e con: Università di Pisa, Università di Helsinki, Aalto University, Fondazione Pisa, Fondazione di Palazzo Blu, InstituteQ, Algorithmiq e QPlayLearn.
Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Percorsi didattici del Sistema Museale di Ateneo
Tutte le informazioni al link: https://www.sma.unipi.it/2022/12/giornata-solidarieta-2023-sma/
Corsi trasversali
L'Università di Pisa offre alcuni corsi "trasversali", insegnamenti su temi di interesse generale che, per il loro carattere multidisciplinare, possono essere inseriti nei piani di studio di diversi corsi di laurea.
L’Agenda 2030 e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile
Responsabile: Giovanna Pizzanelli
“L’Agenda 2030 e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile” introduce allo studio del concetto di sviluppo sostenibile come articolato nei 17 obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030 e mira a fornire le basi per comprendere i problemi collegati alla sostenibilità, con un approccio multidisciplinare, necessario per la comprensione della complessità del tema.
Il corso consente l’apprendimento della dimensione economica, ambientale e sociale del concetto di sviluppo sostenibile e la conoscenza del ruolo dei singoli, delle imprese, della tecnologia e delle istituzioni pubbliche nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Il sapere inteso non solo come strumento per comprendere il mondo circostante, ma anche per trasformarlo, rendendo le nuove generazioni, e non solo, agenti del cambiamento è l’idea che sta alla base dell’iniziativa dell’Ateneo per far conoscere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Il corso trasversale, attivato a partire dall’A.A. 2020-2021, è volto a promuovere la cultura della sostenibilità in attuazione dello Statuto di Ateneo e di altri documenti di programmazione ed è sostenuto dalla Commissione per lo sviluppo sostenibile di Ateneo conformemente alle linee guida elaborate dal Gruppo di Lavoro Educazione della RUS.
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Start up e multidisciplinarietà: a road map
Responsabile: Corrado Priami
Il corso si propone di avvicinare gli studenti di qualunque disciplina alle problematiche da affrontare per costruire start up innovative e di analizzare gli strumenti necessari a risolvere tali problematiche consentendo agli studenti di sfruttare al meglio le loro peculiarità disciplinari.
Vengono mostrati tramite video e testimonianze casi di studio di successo e vengono poi discussi attivamente cercando di cogliere i motivi del successo e cercando di mapparli sui concetti elementari introdotti nel corso. Si affrontano inoltre i temi della multidisciplinarietà e della creatività come aspetti essenziali per il successo delle nuove iniziative imprenditoriali e conseguentemente si lavora con gli studenti per migliorare la comunicazione, la capacità di costruire squadre adeguate alla soluzione dei problemi e a lavorare efficacemente in gruppo.
Il corso fornisce anche le tecniche di problem solving indispensabili per affrontare il percorso di costruzione di una start up. Si introducono varie forme di start up (for profit, no profit, cooperative per coprire lo spettro più ampio possibile di opportunità. Parte importante del corso è legata all’analisi dell’etica della responsabilità e alla sostenibilità in quanto valori fondanti dell’Ateneo e tematiche sempre più rilevanti a qualunque livello operativo.
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Studi di genere e prospettive interdisciplinari
Responsabile: Elettra Stradella
“Studi di genere e prospettive interdisciplinari” rappresenta una delle azioni previste nel Gender Equality Plan dell’Università di Pisa. Il corso include diversi approcci e contenuti: la dimensione sociologica e antropologica del genere, il rapporto tra diritto e genere nello scenario europeo, la costruzione degli stereotipi di genere e il loro impatto giuridico e socio-culturale, la storia delle donne e il riconoscimento dei diritti, anche in prospettiva intersezionale, le interazioni tra genere e medicina, tra genere e scienza.
In particolare, attraverso il contributo della sociologia e delle discipline demo-etno antropologiche si proporrà una problematizzazione del concetto di genere che verrà analizzato considerando i principali approcci e linee evolutive maturate nell’ambito dei gender studies.
La prospettiva di genere sarà quindi utilizzata per far emergere i processi sociali di costruzione delle differenze e delle disuguaglianze analizzando le ricadute in termini di costruzione dell’identità, di organizzazione sociale, di obbligazioni e di aspettative a livello individuale e societario.
Saranno ricostruite le ragioni strutturali dell’esclusione delle donne dai diritti civili e politici e sarà riattraversato criticamente il modo in cui è stata concettualizzata la cittadinanza in età contemporanea, affrontando la questione di genere non soltanto nel contesto della tradizione occidentale, ma anche con riferimento al mondo islamico.
Saranno prese in considerazione le relazioni tra diritto e genere nello scenario europeo, le origini europee del diritto antidiscriminatorio e dell’eguaglianza di genere, le politiche europee di genere e la giurisprudenza della Corte di Giustizia e della Corte europea dei diritti dell’uomo, e alcune tematiche di genere fondamentali quali leadership femminile, ruoli all’interno della famiglia, violenza di genere.
Infine, il corso guarderà alle sfide di genere per la scienza e la medicina, con una riflessione sulla genderizzazione della ricerca scientifica, sul tema dell’introduzione di una prospettiva di genere nell’innovazione tecnologica, e sulla realizzazione di condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro in chiave di genere.
Il corso è organizzato nell’ambito della cattedra Jean Monnet “EUWONDER” finanziata dalla Commissione europea.
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Affidabilità del Software: due docenti UniPi ricevono un Meta Research Gift
Importante riconoscimento per il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa grazie al lavoro di ricerca condotto dai professori Roberto Bruni e Roberta Gori, che hanno ricevuto un Meta Research Gift per l’articolo A Logic for Locally Complete Abstract Interpretations, scritto assieme ai colleghi Roberto Giacobazzi (Università di Verona) e Francesco Ranzato (Università di Padova).
Un riconoscimento, quello consegnato da Meta Inc. agli autori, che sottolinea l’alto valore del contributo che questo studio dà al campo della verifica del software in termini di rilevanza, originalità, significato e chiarezza. Tanto da essere stato selezionato anche come “distinguished paper” in occasione dell’edizione 2021 del LICS Symposium, il forum internazionale dedicato ad argomenti teorici e pratici dell'informatica, la cui 36ª edizione si è svolta a Roma.
Grazie al finanziamento previsto dal Meta Research Gift, potranno adesso nascere delle nuove borse di studio dedicate agli studenti interessati agli aspetti teorici e pratici della verifica di programmi.
“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento perché sottolinea l'importanza della ricerca di base – hanno commentato il professor Roberto Bruni e la professoressa Roberta Gori - L'articolo premiato nasce da una collaborazione tra le Università di Pisa, Verona e Padova nell'ambito di un progetto di interesse nazionale (PRIN, ASPRA - Analysis of Program Analyses) che affronta alcune tematiche attuali quali l'affidabilità e la correttezza del software”.
“L'idea alla base del lavoro è quella di definire un metodo effettivo per dimostrare che un programma soddisfi certi requisiti oppure, nel caso in cui tali requisiti non siano soddisfatti, per individuare le sorgenti di errore – proseguono i professori Bruni e Gori - Questo tipo di metodologie sono alla base di strumenti (quali Astrée, Infer, Julia, PolySpace, Pulse-X, Slam e Zoncolan) che sono utilizzati quotidianamente da società che sviluppano applicazioni software di grandi dimensioni per assicurare la qualità delle nuove funzionalità offerte prima che queste vengano messe a disposizione degli utenti”.
“La formazione di esperti nella verifica di proprietà legate alla sicurezza e affidabilità dei programmi – concludono - sta assumendo un'importanza sempre maggiore data la sempre maggiore diffusione del software in tutti gli ambiti della nostra vita, la crescente complessità dei sistemi coinvolti e le nuove sfide che essi pongono. Ringraziamo Peter O'Hearn e Meta inc. che hanno deciso di finanziare la nostra ricerca senza porre nessun vincolo sulle direzioni future dei nostri studi e sulla diffusione dei nostri risultati”.
Percorso "Celebrare la vittoria. Quale vittoria?"
Il percorso "Celebrare la vittoria. Quale vittoria?", rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, è dedicato all’impiego dell’arte come strumento di comunicazione, tanto per la diffusione di contenuti propagandistici quanto per l’ispirazione del pensiero critico. Il ragionamento si sviluppa attraverso due tappe, presso la Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa e presso la Domus mazziniana.
Il percorso è organizzato da Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa (Sistema Museale di Ateneo); Domus Mazziniana; laboratorio MARSIA - Musei Archeologici. Ricerca, Società e Innovazione per l’Accademia del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.
TAPPA Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa (durata 45 minuti)
“Scultura greca ellenistica e nuove prospettive per l'interpretazione del reale”, incontro con Chiara Tarantino
Una parte della storiografia e della mitologia ci presentano un universo dicotomico in cui la civiltà si trova ad affrontare la barbarie e la giustizia divina deve arginare la tracotanza umana. In questa incessante tensione, divergenze di opinioni, sfide e battaglie si risolvono ogni volta con un finale ineluttabile e letale. Siamo davvero sicuri che a prevalere sia il vincitore? L’arte ellenistica ci invita a valutare tanto le storie esemplari quanto la realtà da prospettive diverse: i gruppi statuari dedicati alle tragiche morti del satiro Marsia, del troiano Laocoonte e dei Galati sconfitti sono in questo senso esempi emblematici.
TAPPA Domus mazziniana (durata 45 minuti)
“La monumentalità pubblica tra Risorgimento e Grande Guerra/Repubblica”, incontro con Pietro Finelli
Tra la metà del XIX secolo e gli anni ’50 del ‘900 le strade e le piazze delle città europee (e non solo) vengono invase da un vero e proprio alluvione di monumenti, lapidi e busti dedicati a personaggi più o meno noti.
A lungo bollata negativamente come ‘monumentomania’, espressione di una cultura retorica e autocelebrativa, in realtà la monumentalità pubblica otto-novecentesca è espressione di un progetto di educazione alla cittadinanza inclusivo che scopriremo attraverso i principali monumenti risorgimentali di Pisa.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 05024174.
Affidabilità del Software: due docenti UniPi ricevono un Meta Research Gift
Importante riconoscimento per il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa grazie al lavoro di ricerca condotto dai professori Roberto Bruni e Roberta Gori, che hanno ricevuto un Meta Research Gift per l’articolo A Logic for Locally Complete Abstract Interpretations, scritto assieme ai colleghi Roberto Giacobazzi (Università di Verona) e Francesco Ranzato (Università di Padova).
Un riconoscimento, quello consegnato da Meta Inc. agli autori, che sottolinea l’alto valore del contributo che questo studio dà al campo della verifica del software in termini di rilevanza, originalità, significato e chiarezza. Tanto da essere stato selezionato anche come “distinguished paper” in occasione dell’edizione 2021 del LICS Symposium, il forum internazionale dedicato ad argomenti teorici e pratici dell'informatica, la cui 36ª edizione si è svolta a Roma.
Grazie al finanziamento previsto dal Meta Research Gift, potranno adesso nascere delle nuove borse di studio dedicate agli studenti interessati agli aspetti teorici e pratici della verifica di programmi.
Il professor Roberto Bruni e la professoressa Roberta Gori del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa
“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento perché sottolinea l'importanza della ricerca di base – hanno commentato il professor Roberto Bruni e la professoressa Roberta Gori - L'articolo premiato nasce da una collaborazione tra le Università di Pisa, Verona e Padova nell'ambito di un progetto di interesse nazionale (PRIN, ASPRA - Analysis of Program Analyses) che affronta alcune tematiche attuali quali l'affidabilità e la correttezza del software”.
“L'idea alla base del lavoro è quella di definire un metodo effettivo per dimostrare che un programma soddisfi certi requisiti oppure, nel caso in cui tali requisiti non siano soddisfatti, per individuare le sorgenti di errore – proseguono i professori Bruni e Gori - Questo tipo di metodologie sono alla base di strumenti (quali Astrée, Infer, Julia, PolySpace, Pulse-X, Slam e Zoncolan) che sono utilizzati quotidianamente da società che sviluppano applicazioni software di grandi dimensioni per assicurare la qualità delle nuove funzionalità offerte prima che queste vengano messe a disposizione degli utenti”.
“La formazione di esperti nella verifica di proprietà legate alla sicurezza e affidabilità dei programmi – concludono - sta assumendo un'importanza sempre maggiore data la sempre maggiore diffusione del software in tutti gli ambiti della nostra vita, la crescente complessità dei sistemi coinvolti e le nuove sfide che essi pongono. Ringraziamo Peter O'Hearn e Meta inc. che hanno deciso di finanziare la nostra ricerca senza porre nessun vincolo sulle direzioni future dei nostri studi e sulla diffusione dei nostri risultati”.
Crosslab festeggia i primi cinque anni e rilancia la ricerca per l'industria del futuro
Si è chiuso con la visita del rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi il primo quinquennio di attività di CrossLab, i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione aperti alle imprese e dedicati alle tecnologie abilitanti per la fabbrica intelligente. Finanziati dal Ministero Università e Ricerca grazie al bando “dipartimenti di eccellenza” nel 2018, i laboratori sono diventati in questi anni un punto di riferimento per le aziende che necessitano di una ristrutturazione di metodi o processi per intraprendere la strada della trasformazione digitale.
“I laboratori CrossLab dedicati alla ricerca sulla nuova industria - commenta il direttore esecutivo del progetto Giuseppe Anastasi - hanno ormai acquisito una rilevanza non solo locale, ma anche nazionale e internazionale, viste le numerose richieste di collaborazione da parte di aziende sia italiane che estere. Il progetto ha raggiunto, e di fatto ecceduto, gli obiettivi prefissi per i primi cinque anni, ed è stato il volano per un notevole incremento della quantità e qualità della ricerca e per lo sviluppo del territorio. Le collaborazioni con le aziende vanno dall’avvio di corsi di formazione al personale, a soluzioni progettate sulla base delle esigenze che le imprese stesse ci raccontano, fino a laboratori di ricerca congiunti con la presenza in loco dei nostri ricercatori e alla possibilità per le imprese di fare uso delle strumentazioni di ricerca all’avanguardia presente nei laboratori, per esempio per studiare linee di prodotto innovative Questa apertura al territorio e questo dinamismo hanno consentito ai CrossLab di colmare effettivamente il divario da sempre esistito tra ricerca e impresa, mettendo letteralmente allo stesso tavolo due mondi che solitamente si parlano poco. La nostra scommessa, vinta, era che solo in questo modo il nostro paese avrebbe potuto acquisire i mezzi e gli strumenti per fare fronte alle sfide della rivoluzione digitale”.
“Il nostro lavoro non si ferma qui - aggiunge il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Andrea Caiti - dopo avere vinto nel 2018, infatti, il nostro dipartimento è stato riconfermato tra i dipartimenti di eccellenza dal MUR anche per il quinquennio 2023-27.Questo ci permetterà di avviare un ulteriore laboratorio, il FoReLab, dedicato alla ricerca di frontiera su tecnologie più futuristiche, per la cosiddetta “industria 5.0”. I CrossLab continueranno la loro attività di ricerca applicata, costituendo per il DII la principale cinghia di trasmissione della propria ricerca verso il mondo delle imprese, ma prepareremo anche il terreno per la nuova generazione di industria, autonoma, sostenibile, resiliente e centrata sulla persona. Anche questo non lo faremo da soli, ma assieme al mondo dell’impresa che vuole scommettere su ricerche e scenari di applicazione non immediati e più ampi e complessi”.
"I CrossLab sono un esempio di come i finanziamenti del MUR per i “Dipartimenti di eccellenza” siano per le università linfa vitale per promuovere una ricerca di qualità, capace di dialogare con il territorio e le imprese - commenta il rettore Riccardo Zucchi - I risultati ottenuti dall’Università di Pisa con il nuovo bando sono molto incoraggianti: non solo sono stati riconfermati i dipartimenti di Ingengeria dell’Informazione e Civiltà e Forme del Sapere, ma a questi si sono aggiunti altri cinque dipartimenti - Biologia, Filologia, Letteratura e Linguistica, Fisica, Matematica e Scienze Veterinarie - che potranno disporre di significative risorse aggiuntive per sviluppare progetti e iniziative di ricerca in altri settori di punta del nostro Ateneo, con ricadute concrete sulla società”.