Come imprese e multinazionali influenzano le democrazie
Capire come le imprese, soprattutto le grandi imprese incluse le multinazionali, siano in grado di incidere e influenzare i processi democratici. E’ questo l’obiettivo di REBALANCE, un nuovo progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa e finanziato con 2,6 milioni di euro, 600.000 dei quali destinati solo all’Ateneo pisano.
“L’attenzione dell’UE verso questi temi rispecchia una preoccupazione sul destino delle democrazie, comprese quelle europee, minate da fenomeni quali la scarsa partecipazione al voto o il populismo emergente di partiti e governi”, spiega Elisa Giuliani, professoressa del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo pisano e responsabile di REBALANCE.
Una parte del progetto sarà infatti orientata a capire come nelle democrazie più avanzate, le imprese possano influenzare le decisioni di politica economica, energetica e industriale, ma anche minacciare i diritti delle comunità sociali che gravitano intorno ad esse. E ci sono esempi in tale senso anche molto vicino a noi.
“In Italia abbiamo casi eclatanti come quello dell’Ilva di Taranto le cui emissioni tossiche sono state dimostrate da numerosi studi, così come è stato provato il nesso causale tra emissioni e il danno alla salute della popolazione locale - continua Elisa Giuliani - Questo è solo uno dei numerosi casi dove il perdurare di situazioni di violazione dei diritti da parte di una impresa, non solo va a danneggiare il godimento di diritti importanti come quello alla vita o alla salute, ma va anche a minare il tessuto sociale e a ridurre la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei valori fondanti dei sistemi democratici”.
“Per questo - sottolinea Giuliani - è fondamentale capire come, quando e perché le imprese possano rappresentare un pericolo per le democrazie e per questo creeremo un osservatorio permanente su questi temi che tra le sue funzioni avrà anche quella di diventare un incubatore di imprese sociali portatrici di democrazia”.
Una parte del progetto studierà infatti anche l’emergere di nuove forme di impresa che siano invece in grado di rafforzare i principi democratici, contribuendo positivamente alla società, all’ambiente e al pieno godimento dei diritti. Ne sono un esempio le imprese sociali. In questo caso l'idea non è più quella del mercato che seleziona le imprese più efficienti e con più performance economiche, ma quella di imprese che hanno modelli di business trasformativi che generano valore sociale ed ambientale oltre che economico, spostando l’attenzione dal profitto degli azionisti al benessere di tutti.
Il progetto REBALANCE (Rebalancing disruptivE Business of multinAtional corporation and gLobal value chAins within democratic and iNClusive citizenship processes) partito ufficialmente ad ottobre 2022 durerà tre anni. Il consorzio internazionale coordinato dall’Università di Pisa comprende sette partner: l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Stoccolma, la Hertie School di Berlino, l’Università Wageningen in Olanda, l’Università di Bath nel Regno Unito, la Yaroslav Mudryi National Law University di Kharkiv (Ucraina) e la ONG Source International. Il team dell’Ateneo pisano attualmente comprende la professoressa Elisa Giuliani e le dottoresse Federica Nieri del REMARC, Dipartimento di Economia e Management e Verdiana Morreale, dottoranda del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico. Nell’ambito del progetto verranno a breve bandite quattro nuove posizioni per giovani ricercatori e ricercatrici.
All’Università di Pisa convegno internazionale su clima e sostenibilità con Piergiorgio Odifreddi
Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile al centro della conferenza internazionale “Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russel Brown”, che si tiene il 19 e il 20 ottobre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (via del Borghetto 80) dell’Università di Pisa. L'evento, introdotto e coordinato da Piergiorgio Odifreddi, è gratuito e aperto al pubblico sia in presenza che in streaming. L’evento si apre alle 9.15 del 19 ottobre con i saluti istituzionali e l’intervento del professor Marcello Mele, direttore del Dipartimento.
Ospite d’onore del convegno è il professor Lester R. Brown, che torna a Pisa a trent’anni dalla laurea honoris causa, assegnatagli dall’Università di Pisa il 14 febbraio 1991. Considerato uno dei pionieri della sostenibilità, il professor Brown è il fondatore del Worldwatch Institute ed è stato il fondatore e il presidente dell’Earth Policy Institute, organizzazione ambientale indipendente e senza scopo di lucro con sede a Washington, negli Stati Uniti. L'intervento del professor Brown è previsto alle ore 15 di mercoledì 19 ottobre.
La conferenza espone i più recenti risultati scientifici sulla scarsità dei terreni e delle risorse idriche, la necessità di nuove tecnologie produttive e la tutela della risorsa suolo per il ruolo svolto nelle produzioni. Obiettivo dell’evento è aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento verso queste tematiche, già indicate come prioritarie da Lester Brown nella lectio magistralis del 1991. Per il programma completo e maggiori informazioni consultare la pagina dell’evento.
“Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russel Brown” è organizzato dal Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa con il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il patrocinio dell’Accademia dei Georgofili e del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Ministero della Giustizia.
Imprenditorialità, innovazione, sostenibilità e relazioni con il territorio al centro delle sfide di CONTHACKT
L’Hackathon dell’Università di Pisa, giunto alla terza edizione, è una competizione tra squadre di studenti finalizzata alla proposta di soluzioni innovative in risposta ai bisogni del territorio. Le proposte premiate, presentate sottoforma di idee di business, avranno accesso a due percorsi di sviluppo per start-up o spin off. Il percorso, diretto dal Contamination Lab Pisa, offre attività di formazione e di supporto in collaborazione con enti pubblici e privati, alla presenza di esperti di business e incubazione d’impresa. L’altro percorso, di taglio internazionale, si svolge nel contesto del progetto Start for Future, del quale l’UNIPI è partner. Nato sotto l’egida dell’EIT (European Institute of Technology) l’iniziativa si avvale della collaborazione con università europee e partner privati specializzati nell’educazione all’imprenditorialità e alla business innovation. I team avranno l’occasione di formarsi, essere seguiti da esperti nei settori specifici relativi alla propria idea, incontrare altri studenti internazionali che partecipano allo stesso percorso, valutando poi se accedere a percorsi di incubazione e accelerazione d’impresa.
I primi step dell’Hackathon si sono svolti online il 3 e il 5 ottobre. Durante il primo appuntamento, oltre al momento di introduzione generale a cura dello staff del CLab della responsabile Paola Cacciatori e del professor Alessio Cavicchi, responsabile scientifico dell’Hackathon, si è dato spazio agli stakeholders che hanno lanciato le sfide: Giovanni Filippi, segretario dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS; Franca Bernardi, presidente della Comunità del cibo e dell'Agrobiodiversità della Garfagnana; Stefano Berti, presidente del Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina; Luca Colombo, segretario generale della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB); Silvia Di Passio - Community Manager; Francesca Cupelli, della cooperativa agricola Terre dell’Etruria; Pier Paolo Lorieri, presidente delle Strade del Vino e dei Sapori della Toscana; Emanuele Pettenella, SEAcoop STP, a nome della Cooperativa L'Ecosistema di Castell'Azzara; Antonio e Giulia Arrighi dell’Impresa Agricola Arrighi, Viticoltori dell’Isola d’Elba.
L’edizione 2022 è stata caratterizzata anche dalla collaborazione con la Fondazione Campus Lucca, che ha preso parte alle fasi organizzative e ha partecipato all’Hackathon con alcuni team di studenti.
Il 5 ottobre, i team hanno seguito la formazione metodologica online: un percorso sul Design Thinking guidato dall’esperta Sonia Massari (Università di Pisa e “The Fork” Organization). I team hanno poi espresso la propria preferenza, scegliendo di affrontare, in particolare, le sfide relative al turismo rurale, alla logistica e al food & beverage delivery e al tema dei regimi alimentari più salutari e sostenibili.
L’evento del 12 ottobre si è tenuto in presenza presso la sede del CLab e in streaming su Microsoft Teams. L’apertura dei lavori è stata a cura del prof. Leonardo Bertini, delegato UNIPI per la promozione delle iniziative di Spin Off, Start Up e Brevetti e responsabile del CLab Pisa, che ne ha presentato le attività, fornendo spunti di riflessione sull’importanza della corretta composizione dei team, dell’assetto finanziario e dell’utilità percepita dell’idea promossa, ai fini del successo di un progetto d’impresa. A seguire, il prof. Alessio Cavicchi ha illustrato le modalità di svolgimento della giornata. La parola è poi passata alle sue collaboratrici per le indicazioni strategiche e per la spiegazione relativa all’uso degli strumenti di lavoro da adottare per la presentazione dell’idea: Sabrina Tomasi, assegnista di ricerca dell’Università di Pisa e Chiara Mignani, assegnista di ricerca dell’Università di Macerata hanno seguito i vari momenti della giornata e supportato i team nelle diverse fasi di empatia, definizione e ideazione della proposta.
Sofia Pansoni, dell’Università di Macerata, Ira Sulejmeni ed Emanuele Torrisi di Teamballo, team vincitore della passata edizione dell’Hackathon e startuppers, Daniele Vergamini (UNIPI), Cristina Santini (Uni S. Raffaele, Roma) hanno presenziato all’evento, svolgendo il loro ruolo di mentori. Durante la giornata hanno seguito i lavori e supportato gli studenti online: Francesca Galli (UNIPI), Silvia Rolandi (UNIPI), Maria Vasile (UNIPI), Giovanna Bertella (Università di Tromsø, Norvegia), Elisa Pellegrini (UNIPI). Silvia di Passio, referente di una delle sfide sul turismo rurale, ha seguito il proprio team di riferimento online. I referenti delle sfide presenti sono stati: Giovanni Filippi, Luca Colombo, Franca Bernardi e Lucia Giovannetti, Francesca Cupelli e Pier Paolo Lorieri.
Le idee degli 8 team in gara, per un totale di 22 partecipanti, sono state valutate da una giuria di livello: Alessandra Gemmiti, funzionaria della Regione Toscana nel settore della Gestione delle misure del PSR per la consulenza, la formazione, l'innovazione, per i giovani agricoltori e per la diversificazione delle attività agricole e Jérôme Hamacher dello Strascheg Center for Entrepreneurship di Monaco.
Alle ore 18.00 sono stati decretati i team vincitori. Diversi pari merito hanno caratterizzato questa edizione. La sfida sulla logistica lanciata dalla Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana è stata vinta da entrambe le squadre sfidanti: Smart Viridis (Nicola Rizzo, Jostina Gendy, Salvatore D'Amico) e ISVE TEAM (Gabriele Figoli, Camilla Viglierchio, Giuseppe Rodolico); la sfida delle Strade del Vino e dei Sapori della Toscana e di Terre dell’Etruria, sui nuovi bisogni professionali e forme organizzative per la creazione di destinazioni turistiche rurali è stata aggiudicata alla pari dalle due squadre della Fondazione Campus Lucca (Campus A e Campus C), composte da: Antonio Vanacore, Pasquale Cirella, Giuseppina Caccioppoli, Simone Orsenigo. Hanno vinto la sfida sulla valorizzazione del lupino bianco come alimento proteico e salutare, a cura della FIRAB, gli Aquilegia Tech (Elena Andreotti, Davide Russo, Michele Persico). La sfida sui nuovi modelli di sviluppo per il turismo rurale promossa dalla Community Manager Silvia Di Passio è stata vinta dai Greener Together (Filippo Neri e Hosnelly Rostele Goumbi Govin). Infine, la sfida sul turismo e sui nuovi strumenti di relazione tra nomadi digitali e comunità rurali lanciata dall’Associazione Italiana Nomadi digitali è stata vinta dai Salmon&Carpfunkel (Simone Boccaccio, Leonardo Gazzarrini, Jacopo Tosi) risultati anche vincitori assoluti dell’Hackathon.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori e dagli studenti. Questi ultimi hanno gestito con intraprendenza e spirito di squadra il poco tempo a loro disposizione, per formulare idee innovative e al contempo applicabili alle realtà oggetto della sfida.
Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sulla pagina ufficiale del Contamination Lab.
Come imprese e multinazionali influenzano le democrazie
Capire come le imprese, soprattutto le grandi imprese incluse le multinazionali, siano in grado di incidere e influenzare i processi democratici. E’ questo l’obiettivo di REBALANCE, un nuovo progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa e finanziato con 2,6 milioni di euro, 600.000 dei quali destinati solo all’Ateneo pisano.
“L’attenzione dell’UE verso questi temi rispecchia una preoccupazione sul destino delle democrazie, comprese quelle europee, minate da fenomeni quali la scarsa partecipazione al voto o il populismo emergente di partiti e governi”, spiega Elisa Giuliani (foto), professoressa del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo pisano e responsabile di REBALANCE.
Una parte del progetto sarà infatti orientata a capire come nelle democrazie più avanzate, le imprese possano influenzare le decisioni di politica economica, energetica e industriale, ma anche minacciare i diritti delle comunità sociali che gravitano intorno ad esse. E ci sono esempi in tale senso anche molto vicino a noi.
“In Italia abbiamo casi eclatanti come quello dell’Ilva di Taranto le cui emissioni tossiche sono state dimostrate da numerosi studi, così come è stato provato il nesso causale tra emissioni e il danno alla salute della popolazione locale - continua Elisa Giuliani - Questo è solo uno dei numerosi casi dove il perdurare di situazioni di violazione dei diritti da parte di una impresa, non solo va a danneggiare il godimento di diritti importanti come quello alla vita o alla salute, ma va anche a minare il tessuto sociale e a ridurre la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei valori fondanti dei sistemi democratici”.
“Per questo - sottolinea Giuliani - è fondamentale capire come, quando e perché le imprese possano rappresentare un pericolo per le democrazie e per questo creeremo un osservatorio permanente su questi temi che tra le sue funzioni avrà anche quella di diventare un incubatore di imprese sociali portatrici di democrazia”.
Una parte del progetto studierà infatti anche l’emergere di nuove forme di impresa che siano invece in grado di rafforzare i principi democratici, contribuendo positivamente alla società, all’ambiente e al pieno godimento dei diritti. Ne sono un esempio le imprese sociali. In questo caso l'idea non è più quella del mercato che seleziona le imprese più efficienti e con più performance economiche, ma quella di imprese che hanno modelli di business trasformativi che generano valore sociale ed ambientale oltre che economico, spostando l’attenzione dal profitto degli azionisti al benessere di tutti.
Il progetto REBALANCE (Rebalancing disruptivE Business of multinAtional corporation and gLobal value chAins within democratic and iNClusive citizenship processes) partito ufficialmente ad ottobre 2022 durerà tre anni. Il consorzio internazionale coordinato dall’Università di Pisa comprende sette partner: l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Stoccolma, la Hertie School di Berlino, l’Università Wageningen in Olanda, l’Università di Bath nel Regno Unito, la Yaroslav Mudryi National Law University di Kharkiv (Ucraina) e la ONG Source International. Il team dell’Ateneo pisano attualmente comprende la professoressa Elisa Giuliani e le dottoresse Federica Nieri del REMARC, Dipartimento di Economia e Management e Verdiana Morreale, dottoranda del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico. Nell’ambito del progetto verranno a breve bandite quattro nuove posizioni per giovani ricercatori e ricercatrici.
La CRUI sostiene la mozione di Scholars at Risk - Italy sull'Iran
La CRUI sostiene la mozione di Scholars at Risk - Italy sull'Iran: leggi i dettagli : https://www.crui.it/home-ri/crui-endorses-sar-italy%E2%80%99s-statement-on-iran.html
CRUI endorses SAR Italy’s statement on Iran
Together with the international academic community, the Italian section of Scholars at Risk (SAR Italy), is deeply concerned by the current violations of the human rights of students and staff at Iranian universities, higher education institutions and secondary schools.
The demonstrations against the regime started after 22 years old Mahsa (Jhina) Amini was detained by the Iranian moral police over an alleged violation of Iran’s restrictive hijab laws, and later died in custody on September 16. Iranians across the country have taken to the streets to express their anger over the lack of human rights, with the slogan, “Woman, Life, Freedom”. Thousands of Iranians have joined peaceful protests voicing their basic demands for reforms. It has been reported that Iranian state security forces have responded by opening fire on unarmed protestors, killing dozens and arresting hundreds more across the country.
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La Società Italiana di Chirurgia premia gli specialisti pisani
"Updates in Surgery", edita da Springer, è la rivista scientifica ufficiale della Società italiana di Chirurgia, nella fascia medio alta delle riviste scientifiche chirurgiche di rilievo internazionale. La scelta è caduta sul docente e chirurgo pisano - che affianca nel ruolo di Editor-in-Chief il professore Fulvio Calise – in virtù del suo elevato profilo scientifico e dell’indiscussa leadership nazionale e internazionale della scuola di chirurgia generale pisana, con il progetto di incrementare l’impact factor della rivista e portarla definitivamente nella fascia alta delle riviste scientifiche chirurgiche internazionali.
Già nel 2019 questo riconoscimento era stato assegnato a un chirurgo pisano, il dottor Niccolò Napoli. E’ quindi motivo di particolare orgoglio che ben due giovani ricercatori dell’Università di Pisa ne siano stati insigniti a distanza di pochi anni. Il premio Ruggieri è infatti assegnato annualmente dalla Società italiana di Chirurgia al miglior giovane ricercatore italiano in base alla qualità della ricerca scientifica chirurgica prodotta, requisito indispensabile per una chirurgia altrettanto eccellente, che possa continuare a garantire in piena armonia la duplice missione accademica e assistenziale dell'Ospedale di Pisa.
Inaugurata al Museo di Palazzo Reale di Pisa “Eleonora di Toledo e Cosimo de’ Medici, Coppia nobilissima et bella”
Pisa fu la prima città toscana a fare da scenario, con festeggiamenti ben riusciti, alla coppia nobilissima et bella, inaugurando una tradizione che vedrà la corte medicea riproporvi le celebrazioni dei più significativi avvenimenti della famiglia. Eleonora, nata nel 1522, ad Alba de Tormes in Spagna e figlia del viceré di Napoli, don Pedro de Toledo, salpata da Napoli accompagnata da un numeroso seguito di cavalieri e dame, sbarcò a Livorno il 22 giugno 1539 per raggiungere Pisa dove l’attendeva lo sposo, Cosimo de' Medici, secondo duca di Firenze e poi primo granduca di Toscana. Il percorso del corteo nuziale mosse dalla Porta a Mare e proseguì, superato l’attuale Ponte di Mezzo che era decorato con archi trionfali, fino al palazzo che la casata Medici possedeva a Pisa sin dal 1441 (attualmente sede della Prefettura) e che Cosimo, stante il clima più mite rispetto a quello di Firenze, aveva scelto come residenza invernale della corte. Lungo il percorso del corteo, i pisani e i fiorentini, presenti ai festeggiamenti, resero omaggio alla coppia nobilissima et bella, come la definisce Pier Francesco Giambullari in Apparato et feste nelle noze dello illustrissimo Signor Duca di Firenze del 1539.
Allestimento della mostra nel Salone degli Arazzi di Palazzo Reale, i ritratti di Cosimo I e Eleonora di Toledo del Bronzino
La mostra inaugurata a Palazzo Reale il 14 ottobre è realizzata dalla Direzione regionale musei della Toscana in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e con MUSEIA, il laboratorio di cultura museale del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, con il contributo di Fondazione Pisa, che ha finanziato il progetto Art bonus ad essa destinato, e il patrocinio del Comune di Pisa. Sono intervenuti alla presentazione alla stampa Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana, Marinella Pasquinucci, Fondazione Pisa, Pierpaolo Magnani, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierluigi Nieri, Direttore del Museo nazionale di Palazzo Reale, Antonella Gioli, professoressa associata di Museologia e responsabile scientifica di MUSEIA.
Da sinistra a destra: Antonella Gioli, Pierluigi Nieri, Stefano Casciu, Marinella Pasquinucci, Pierpaolo Magnani
“Sono particolarmente felice di questa esperienza – afferma la professoressa Gioli – che ha dato e darà modo ai nostri studenti, ai diversi gradi di formazione, di conoscere aspetti e complessità del museo e delle mostre, di riflettere e lavorare sulle modalità di comunicazione e educazione museale, di contribuire con le proprie conoscenze e competenze a una importante iniziativa culturale. Un’esperienza che arricchisce sia l’offerta formativa, sia la collaborazione tra Unipi e territorio nell’ambito della Terza missione”.
La professoressa Antonella Gioli insieme ad alcune delle studentesse coinvolte nel progetto
Al progetto espositivo, curato da Stefano Casciu e Pierluigi Nieri con la collaborazione di Monica Baldassarri, docente di Numismatica presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Genova, hanno collaborato Antonella Gioli insieme a studenti dei corsi di laurea triennali di “Scienze dei Beni culturali” e di “Discipline dello spettacolo e della comunicazione”, del corso di laurea magistrale “Storia delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media” (Gemma Bolognesi, Elena Franzi, Camilla Gessa, Giulia Ghezzi, Alessia Marrucci, Elena Niccolai, Eleonora Teppati Lose, Fabiola Zullo), e specializzandi della “Scuola di specializzazione in Beni storico artistici” (Sara Bruni, Giulia Campanella, Emanuele Chelini, Rosarita Compare, Marina Porri).
In particolare, gli studenti e specializzandi hanno contribuito all’ideazione, elaborazione e realizzazione di materiali e attività di comunicazione, educazione e mediazione della mostra. Un ulteriore sviluppo della collaborazione tra Dipartimento e Musei nazionali di Pisa, avviato con le due edizioni del Progetto speciale per la didattica “Musei Università Pubblici”.
La nuova esposizione dell’Abito di velluto rosso cremisi
L'esposizione raccoglie le opere conservate al Museo di Palazzo Reale, il Ritratto di Eleonora di Toledo con il figlio Francesco, realizzato intorno al 1549 da Agnolo di Cosimo detto Bronzino, ritrattista ufficiale della corte dei Medici, e l’Abito di velluto rosso cremisi, ritrovato nel convento di San Matteo a Pisa, e che si pensa sia stato donato dalla stessa Eleonora alle monache. Le due opere, esposte per l’occasione con un nuovo allestimento, saranno in seguito concesse in prestito alla mostra Eleonora di Toledo e l'invenzione della corte dei Medici a Firenze, curata da Bruce Edelstein, uno dei maggiori esperti della figura della duchessa, che sarà allestita nelle prestigiose Sale di rappresentanza del Tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti dal 6 febbraio al 14 maggio 2023. Alcune monete d’oro e d’argento coniate per Cosimo dal 1537 al 1569, provenienti dai depositi del Museo nazionale di San Matteo, ripercorrono le tappe del suo governo prima dell’elevazione dello Stato mediceo a Granducato di Toscana. Completano l’esposizione due prestigiosi prestiti delle Gallerie degli Uffizi di Firenze: il Cammeo grandissimo, opera di Giovanni Antonio De' Rossi e un Ritratto di Cosimo del Bronzino.
Si riuniscono a Pisa gli esperti delle principali agenzie spaziali del mondo
Da lunedì 17 a mercoledì 19 ottobre, al centro conferenze “le Benedettine”, avrà luogo la nona “International SpaceWire and SpaceFibre Conference” (ISC2022). L’evento, organizzato dall’Università di Pisa con la sua spin-off IngeniArs S.r.l, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’azienda STARDundeee, si svolgerà in lingua inglese e riunirà la comunità spaziale internazionale con partecipazione da parte di tutte le maggiori agenzie spaziali del mondo per discutere del futuro della comunicazione ad alta velocità a bordo dei satelliti.
L’apertura del 17 sarà affidata al prorettore alla Cooperazione e alle Relazioni Internazionali dell’Ateneo pisano, Francesco Marcelloni, alla presidente della IEEE Aerospace Electronic Systems Society, Maria Sabrina Greco, e al responsabile dell’Unità Tecnologie dell’Agenzia Spaziale Italiana, Marco Di Clemente. Il convegno proseguirà con 3 diversi keynote tenuti da eccellenze del mondo spazio italiano e internazionale: Massimo Claudio Comparini, Deputy CEO ESVP Observation Exploration Navigation a Thales Alenia Space, Marco Molina, Managing Director of Sales and Products a Sitael, e Ali Zadeh, Head of Data Systems & Microelectronics Division all’Agenzia Spaziale Europea.
“Siamo onorati di ospitare nel nostro Ateneo questo evento - ha dichiarato il professor Luca Fanucci dell’Università di Pisa, che ha coordinato l'organizzazione - con partecipazioni di tutte le principali agenzie spaziali del mondo; insieme discuteremo i più recenti sviluppi nell’ambito delle tecnologie per le comunicazioni ad alta velocità a bordo dei satelliti che abiliteranno le future missioni spaziali”. Fondamentale è la collaborazione con l’azienda IngeniArs, spin-off dell’Università di Pisa, che nel giro di pochi anni si è affermata come una delle aziende leader a livello internazionale per la tecnologia SpaceWire & SpaceFibre. L’ingegner Giuseppe Gentile, CEO di IngeniArs, precisa che “la sinergia tra l’Università di Pisa e la spin-off IngeniArs è stata un elemento chiave per il suo successo in un settore ad alta specializzazione tecnologica come il mercato dello Spazio”.
La conferenza è patrocinata dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla IEEE Aerospace Electronics System Society (AESS), di cui la professoressa Sabrina Greco è President elect: “Siamo felici di supportare eventi di alto livello scientifico come questo – commenta - che attraverso lo scambio e la contaminazione tra enti, università e industria a livello internazionale permette di contribuire alla missione IEEE di sviluppare e promuovere tecnologia avanzata per l'umanità”.
Selezione per un collaboratore ed esperto linguistico di lingua polacca
Scadenza: 07/11/2022
Leggi i dettagli: https://bandi.unipi.it/public/Bandi/Detail/5f051636-18b4-416e-8683-960cd5ff7c9e