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Il professore Ugo Boggi (foto), direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup, è stato nominato coordinatore del tavolo tecnico istituito dal Ministero della Salute per le problematiche relative al tumore del pancreas. Al tavolo partecipano i chirurghi e gli oncologi più esperti a livello nazionale, ricercatori di base, rappresentanti di AGENAS (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e le associazioni dei pazienti. I lavori dovranno essere completati entro il 30 settembre.

 

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Compito del tavolo tecnico è quello di valutare lo stato attuale della cura del tumore del pancreas in Italia e proporre strategie migliorative. L’azione coprirà ogni aspetto della cura di questa grave neoplasia, partendo dalla diagnosi precoce/prevenzione fino alle terapie più avanzate (incluse quelle di tipo sperimentale), interessando anche il settore della formazione. E’ infatti chiaro come per una neoplasia così aggressiva la “generica” competenza medica, oncologica o chirurgica, non siano sufficienti e sia invece opportuno approntare un percorso formativo specifico che comprenda anche l’aggiornamento continuo.

Si tratta quindi di un’iniziativa strategica. Il modello che sarà proposto per il pancreas (tumore relativamente poco frequente ma altamente letale) potrebbe poi essere applicato ad altre neoplasie contribuendo a ridisegnare i percorsi oncologici in Italia. Si tratta quindi di una iniziativa fondamentale per questa grave malattia ma che potrebbe svolgere ruolo di apripista ad una nuova impostazione dell’oncologia in Italia.

“Sono molto felice dell’incarico – dichiara il professor Boggi – perché riconosce oltre 30 anni di impegno in questo settore e un ruolo di livello nazionale e internazionale da tempo accreditato in campo accademico-scientifico e ora anche ministeriale”.

Benedetta Mennucci, professore ordinario di Chimica Fisica dell’Università di Pisa, ha ricevuto il premio per la Chimica del Ministro della Cultura. Il riconoscimento le è stato consegnato da Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica 2021 in occasione della chiusura dell’anno accademico dell’Accademia nazionale dei Lincei che si è svolto a Roma lo scorso 17 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Mennucci ha ricevuto il premio per aver contribuito in maniera significativa allo sviluppo di diversi campi della chimica teorica e computazionale.

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Giorgio Parisi consegna il premio a Benedetta Mennucci

 

“L'impatto internazionale sua attività scientifica – recita la motivazione del premio - si riflette nel suo elenco di 307 pubblicazioni (articoli scientifici e recensioni monografiche) nelle migliori riviste e nei libri e nell'alto numero di citazioni. Oltre ai suoi contributi fondamentali alle scienze molecolari teoriche e computazionali, è un eccezionale esempio di cittadina, che ha veramente a cuore la sua comunità. In qualità di editore associato per l'American Chemical Society Journal of Physical Chemistry Letters, ha svolto un ruolo importante nel plasmare il progresso di questa rivista verso tematiche scientifiche di assoluta attualità”.

 

Ogni terzo sabato del mese, l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa propone una visita guidata dedicata alle sue preziose collezioni vegetali, un patrimonio botanico unico che muta nel corso delle stagioni. Il prossimo appuntamento del “Sabato botanico”, dedicato alla scoperta della collezione di piante montane, è previsto sabato 18 giugno alle ore 17, con prenotazione obbligatoria da effettuare scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il costo della visita, che partirà con un minimo di 6 partecipanti paganti, è 8 euro a persona (gratuito sotto i 6 anni). Le visite guidate si svolgeranno su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. Ulteriori informazioni su https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2022/06/sabato-botanico-la-collezione-di-piante-montane-dellorto-botanico/.

20220401_120000.jpgL’Ateneo ha recentemente siglato una convenzione con l’associazione no profit “La collina dei conigli” per il recupero degli animali usciti da procedure sperimentali. I primi affidi per la riabilitazione e il reinserimento in habitat delle cavie sono già iniziate con la consegna di 6 conigli e 40 ratte albine, a cui ne seguiranno altre nel corso dell’estate.

Una volta dati all’associazione gli animali, se sussistono le condizioni, possono essere ceduti in adozione a privati come "pet", altrimenti rimangono nei rifugi dove viene comunque loro garantita una buona qualità di vita.
La convenzione appena siglata dall'Ateneo ottempera a quando stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria che tutela il benessere degli animali impiegati nella ricerca in cui è prescritto il percorso riabilitatativo per gli esemplari non più utilizzabili in procedure sperimentali. In particolare, la scelta de “la collina dei conigli” è avvenuta dopo un’attenta selezione per assicurare che l’associazione fosse in possesso delle competenze e della formazione specifica richiesta per questo tipo di attività di recupero.

Una volta abbandonato il laboratorio, gli animali vengono sottoposti ai controlli sanitari da parte di veterinari e comportamelisti che provvedono ai trattamenti necessari ed al riadattamento alimentare e comportamentale in base alle esigenze etologiche specie specifiche, con particolare riguardo all'interazione con l'uomo e con altri animali.

La stipula della convenzione è stata possibile grazie all'impegno, in particolare, di Stefano Martinelli, presidente dell'associazione “La collina dei conigli” e della sua collaboratrice Marina Giorgi e per l'Ateneo di Alessandra Coli, responsabile del benessre animale, e di Antonella Pochini, Responsabile Unità Etica e Benessere Animale, della Direzione Servizi per la ricerca ed il trasferimento tecnologico.

 

Didascalia foto: Stefano Martinelli mentre ritira uno degli animali all'Università di Pisa

Mercoledì, 15 Giugno 2022 09:58

Contributi del CUG per i campi estivi

Il Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Pisa offre, anche per l'anno 2022, un contributo economico a tutti i componenti della comunità universitaria pisana (personale docente e tecnico-amministrativo, studenti, dottorandi, specializzandi, assegnisti di ricerca, borsisti) che iscrivono i propri figli e le proprie figlie ai campi estivi.

 Il contributo è previsto per:

  • bambine/i ragazze/i in età per frequentare nidi d'infanzia, scuole materne e scuola primaria o secondaria di 1° grado.
  • ragazze/i che frequentano la scuola secondaria di 2° grado purché non abbiano superato il 14° anno di età;
  • ragazze/i con disabilità, in questo caso  il rimborso non è vincolato a limiti di età. 

Il contributo economico sarà di 50,00 Euro settimanali, per un periodo massimo di quattro settimane, per ogni figlia/o.

Leggi i dettagli sul sito del CUG 

La dottoressa Sara Palumbo (foto), giovane studiosa delle basi molecolari del comportamento dell’Università di Pisa si è aggiudicata il premio “Best paper in neuroscience”.
Classe 1982 e laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche nell’Ateneo pisano, Palumbo lavora attualmente nel Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana diretto dalla professoressa Silvia Pellegrini dell’Università di Pisa.

 

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Il riconoscimento le è stato assegnato durante l’ottavo convegno della Società Italiana di Neuroetica (SINe), che si è tenuto nelle scorse settimane a Milano per una ricerca sperimentale dal titolo “Natura e ambiente nel comportamento sociale: il ruolo del contesto ambientale nei portatori dell’allele A del polimorfismo rs53576 del recettore dell’ossitocina”. Il lavoro di Palumbo affronta l'antica questione dell'interazione tra biologia e ambiente e in particolare indaga il funzionamento dell'ossitocina, un ormone che un ruolo fondamentale nei processi emotivi e cognitivi alla base del comportamento sociale e del senso di attaccamento e cura per la prole.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Fondazione Stella Maris di Calambrone, la Scuola IMT Alti Studi Lucca e la University of New Mexico (USA) in tre gruppi indipendenti (bambini con problemi di condotta e adolescenti e adulti detenuti in carcere). I risultati mostrano come gli individui portatori di una variante allelica del gene che codifica per il recettore dell’ossitocina (Allele A) siano più suscettibili agli effetti di un ambiente di crescita negativo, caratterizzato da scarse cure genitoriali, abbandono o abusi, con la conseguenza di un maggior rischio di comportamenti antisociali una volta diventati adulti. In un ulteriore sviluppo della ricerca, condotto in un gruppo di soggetti attivamente coinvolti in attività di volontariato, è stato osservato che i portatori dell’allele A che avevano ricevuto un adeguato supporto sociale a seguito di esperienze di vissuti traumatici nell'infanzia, mostravano una maggiore propensione verso comportamenti prosociali, una forma di altruismo che nasce dalla propria esperienza di sofferenza.

Lo studio dunque fornisce nuove evidenze per la comprensione della complessa interazione tra geni e ambiente nel plasmare il nostro comportamento sociale. Poiché l’ambiente, a differenza della genetica, può essere modificato da interventi sociali, educativi e psico-riabilitativi, i risultati di questa ricerca possono avere rilevanti implicazioni nel prevenire o correggere comportamenti devianti e nel promuovere comportamenti prosociali in individui che possiedono una maggiore vulnerabilità genetica agli stimoli ambientali.

Si arricchisce di due nuovi corsi di studio l’offerta didattica dell’Università di Pisa, che per l’anno accademico 2022-2023 propone in totale 59 lauree triennali e 82 lauree magistrali (di cui 9 a ciclo unico). Si tratta dei corsi in “Biotechnologies and applied artificial intelligence for health” e in “Sistemi agricoli sostenibili”, entrambe lauree magistrali, la prima erogata in lingua inglese. Le immatricolazioni si apriranno a fine luglio, con l’inaugurazione del Centro Matricolandosi.

"Con questi nuovi corsi incrementiamo ulteriormente la proposta di lauree magistrali su temi all’avanguardia e di profonda attualità, interdisciplinari e internazionali, strettamente collegati alla ricerca contemporanea e con immediata applicazione nel mondo del lavoro – commenta il professor Marco Abate, prorettore per la Didattica – L’Università di Pisa si conferma quindi fra le università italiane più attive nell’offrire lauree magistrali innovative e di alto livello, garantendo agli studenti un’ampia scelta e una qualità didattica eccellente.”

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La nuova laurea magistrale in “Biotechnologies and applied artificial intelligence for health” è la prima in Italia dedicata esplicitamente agli aspetti più all’avanguardia delle applicazioni delle biotecnologie e dell’intelligenza artificiale alla salute, applicazioni la cui importanza attuale è stata sottolineata nella lotta alla pandemia e che in futuro potranno dare risultati anche maggiori nel contrasto a un ampio spettro di malattie. Scopo del corso è la formazione di qualificate figure professionali operanti negli ambiti di progettazione, realizzazione, controllo e analisi di procedure e prodotti biotecnologici in settori all’avanguardia della ricerca e dello sviluppo biotecnologico applicati alla salute umana. Oltre a essere offerta in inglese, questa laurea è profondamente internazionale e permetterà agli studenti di inserirsi nell’ambiente europeo della ricerca: il programma di studi è stato infatti costruito in collaborazione con le università di Marsiglia, Stoccolma e Barcellona.

La nuova laurea magistrale “Sistemi agricoli sostenibili” che prepara gli studenti a usare i metodi più avanzati di agricoltura sostenibile, confermando e rafforzando l’impegno dell’Università di Pisa anche sul lato didattico sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’educazione alla sostenibilità. Il corso formerà figure professionali altamente specializzate che, con le loro conoscenze e competenze, potranno contribuire ottenere produzioni agroalimentari di elevata qualità intrinseca ed estrinseca, remunerative, compatibili con il rispetto dell’ambiente, del paesaggio e dei valori di equità e solidarietà sociale. Il nuovo corso di laurea riserva particolare attenzione alle tecniche sostenibili di produzione agro-alimentare, al fine di aumentare l’efficienza d’uso delle risorse naturali, ridurre la dipendenza da risorse non rinnovabili come fertilizzanti chimici e agrofarmaci, incrementare la biodiversità e la resilienza dei sistemi agrari, ottimizzare l’uso dei servizi ecosistemici, promuovere l’economia circolare.

Due giorni di sport, musica, cultura, street-food e divertimento. Dopo due anni di stop causa pandemia, torna il Tower Festival, il più grande evento sportivo dell’estate pisana organizzato dal Cus Pisa. Sabato 18 e domenica 19 giugno decine di tornei sportivi, dj set, campeggio, street-food e iniziative culturali animeranno i tredici ettari della cittadella sportiva del Centro Universitario Sportivo pisano di via Chiarugi con la nona edizione della manifestazione che ogni anno attira centinaia di atleti, decine di società sportive e migliaia di partecipanti.

La manifestazione è stata presentata a Palazzo alla Giornata dal rettore Paolo Maria Mancarella, dal prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e dal presidente del CUS Pisa, Stefano Pagliara.

Protagonisti del Tower Festival saranno lo sport e la promozione della cultura sportiva. Molto ricco il programma dei tornei, con otto discipline sportive e decine di competizioni di green volley, calcio a 5, tennis, hockey, ultimate frisbee, beach-tennis, corsa campestre e il torneo di streetball (basket 3 contro 3 a metà campo, dallo scorso anno anche disciplina olimpica) organizzato dall'associazione Daground. Spenti i riflettori sui campi, sabato 18 giugno si accenderanno le luci sul palco del Tower, dove a partire dalle 23 si esibirà alla consolle Whitney Mkok con il suo dj-set caratterizzato da musica afro deep-techno house.

Domenica 19 giugno, alle 18, il PalaCus ospiterà invece la presentazione del libro di Claudio Grassini “Buona fortuna fratello mio”, che ripercorre la storia personale e sportiva dell'allenatore e della storica figura della pallavolo pisana e nazionale, delle sfide in campo e quelle che la vita gli ha presentato, compreso la Sla che improvvisamente ha stravolto il suo percorso. Insieme all'autore, saranno presenti tutte le persone che lo hanno aiutato, ospiti ed amici che hanno fatto la storia della pallavolo italiana e pisana.

Una vasta area camping permetterà agli amanti della natura di dormire gratuitamente per una notte all’ombra delle stelle, mentre per i buongustai sarà attiva per tutta la durata dell’iniziativa un'ampia zona food dedicata allo street-food, alle birre artigianali e ai prodotti locali.

Tower Festival

"A distanza di due anni dall'ultima edizione – ha detto il rettore Paolo Maria Mancarella - torna, finalmente, il Tower Festival. Un appuntamento con cui non solo il nostro CUS rinnova la sua identità di realtà strettamente connessa al territorio, ma tutta l'Università di Pisa e la nostra città potranno celebrare il tanto atteso ritorno alla normalità e inaugurare l’estate. Dopo anni durissimi è finalmente tempo che si torni a frequentarci, a riscoprire l'immenso piacere dello stare insieme e niente, più dello sport, della musica e della cultura, credo possa aiutarci a ricostruire la nostra fiducia nel mondo e nell'altro".

“Dopo due anni di stop, abbiamo fortemente voluto riproporre il Tower Festival, non solo per impreziosire ancora di più la stagione sportiva del Cus Pisa, ma soprattutto per dare un ulteriore segnale di rinascita dopo la pandemia da Covid – ha aggiunto il presidente del Cus Pisa, Stefano Pagliara – Il Cus Pisa, anche durante i mesi più difficili, è stato sempre in prima linea con le proprie attività, anche se proposte in forme diverse, per supportare bambini e ragazzi. Con il Tower Festival e gli innumerevoli progetti in corso e in programma, il Cus Pisa è protagonista adesso del pieno ritorno alla normalità, impegnato nella promozione dello sport, dell'attività motoria e delle pratiche di socializzazione per far riscoprire e alimentare il desiderio di sport e di aggregazione di centinaia e centinaia di ragazzi”.

“Agli eventi e alle feste del giugno pisano – ha quindi concluso il professor Marco Gesi - sono orgoglioso che si possa aggiungere anche una festa non solo sportiva per noi importantissima. Il Tower festival torna a riempire il nostro CUS. sport, socialità e inclusione. Saranno due giorni di spensieratezza e di svago, dobbiamo essere contenti che finalmente i nostri giovani tornano a vivere la loro età e la loro voglia di divertirsi. Quindi l’appuntamento è per il 18 e il 19 giugno presso la cittadella universitaria più bella d’Italia.

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Sarà illustrata mercoledì 15 giugno, alle ore 11, in Sala dei Mappamondi del rettorato, la nuova edizione del Tower Festival, il più grande evento sportivo della provincia di Pisa che torna il 18 e 19 giugno, dopo due anni di stop causato dalla pandemia, con decine di tornei e incontri sportivi, musica, street-food, campeggio e tanto divertimento.

Alla presentazione interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, il prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e il presidente del CUS Pisa, Stefano Pagliara.

Il Centro di medicina riabilitativa “Sport and Anatomy” dell’Università di Pisa si amplia con il laboratorio di Biomeccanica e la Medicina dello sport, discipline indispensabili per poter prendere in carico in modo completo lo sportivo e non solo. L’inaugurazione dei nuovi locali si è tenuta venerdì 10 giugno, con gli interventi del rettore Paolo Maria Mancarella, del direttore del Centro Marco Gesi, del sindaco Michele Conti, il presidente del Pisa SC Calcio, Giuseppe Corrado, e del presidente dell'Associazione Italiana Allenatori, Renzo Ulivieri.

“Sviluppare la progettualità del Centro - dichiara il professor Marco Gesi – è uno dei principali obiettivi che ci eravamo posti fin dall’inizio del progetto. Nuove attività, nuove figure e nuovi settori scientifico-disciplinari sono indispensabili per ottenere traguardi più alti nell’ambito della formazione e della ricerca, così da raggiungere sia i professionisti che operano in questo ambito, sia gli studenti che si preparano a entrare in un mondo lavorativo sempre più competitivo”.

Il Centro “Sport and Anatomy” è nato nel 2018 con l’intento di essere un laboratorio aperto e interdisciplinare, un vero e proprio “campo di allenamento”, per gli studenti dei corsi di laurea in Fisioterapia e in Scienze motorie, dove vedere e mettere in pratica molti degli argomenti trattati durante le lezioni frontali. Molti sono infatti gli studenti dell’Università di Pisa e di altri atenei italiani ed esteri che vi svolgono tirocini curriculari ed extracurriculari, l’internato di tesi, oppure che lo frequentano da laureati. Con le due nuove discipline ancora più studenti saranno interessati a frequentare il Centro per aumentare il loro bagaglio formativo e perfezionare le esperienze anche nell’ambito della ricerca. Solo per fare qualche esempio, gli specializzandi della Scuola in Medicina dello sport e dell’esercizio fisico potranno trovare un ambiente formativo particolarmente idoneo, mentre gli studenti di Ingegneria potranno dedicarsi allo studio dell’analisi del movimento riuscendo a comprendere, in sinergia con il personale sanitario, gli aspetti fisiologici e patologici del paziente/sportivo.

Il laboratorio di Biomeccanica, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale, è dotato di una tecnologia di altissima precisione e ha tra i suoi interessi primari l’analisi del movimento tramite un sistema optoelettronico VICON, con pedane di forza e IMU.

Grazie alla Medicina dello sport, il Centro “Sport and Anatomy” entra a far parte delle “strutture di sede” (al pari di quelle presenti all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) nel cui ambito gli specializzandi in Medicina dello sport e dell’esercizio fisico potranno fare esperienza in questo ambito specialistico e approfondire i diversi aspetti che ruotano attorno a uno sportivo, dall’imaging alla riabilitazione, dalla riatletizzazione sino allo studio delle dinamiche biomeccaniche. Questo permetterà loro di andare al di là della certificazione per l’attività fisica, accostandosi ad altre competenze specialistiche indispensabili per divenire un professionista a tutto tondo del settore.

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