G7 e G20 Youth Summit: selezione per i delegati italiani
In collaborazione con il Governo Italiano e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Young Ambassadors Society (YAS) sta selezionando i delegati che rappresenteranno l’Italia allo Youth 7 (Y7) e allo Youth 20 (Y20), gli engagement group ufficiali del G20 e G7 dedicati ai giovani.
Y20 Italia 2021
Per la prima volta nella storia, nel 2021 l’Italia ospiterà il Y20 Summit, l’engagement group ufficiale del G20 Italia. Y20 sarà organizzato da Young Ambassadors Society.
Il Y20 Summit si terrà a fine luglio nella città di Milano e YAS sta selezionando i tre Delegati Italiani che parteciperanno al Summit.
I delegati saranno chiamati a discutere sui seguenti temi:
- Inclusione
- Sostenibilità, cambiamento climatico e ambiente
- Innovazione, digitalizzazione e futuro del lavoro
Le conclusioni alle quali perverranno i delegati saranno raccolte in un comunicato finale che sarà presentato ai leader del G20.
Per fare domanda, I delegati dovranno possedere i seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 18 e i 30 anni al momento del Summit
- Ottima padronanza della lingua inglese e capacità di negoziare con gli altri delegati
- Ottimo curriculum accademico e/o esperienza di volontariato o lavorativa
- Profonda conoscenza di almeno uno dei tre temi sopraelencati
- Aver dimostrato capacità di leadership
- Forte interesse per la politica estera e/o gli affari internazionali
- Comprensione dei problemi globali con una prospettiva multiculturale
- Essere in grado di partecipare e impegnarsi nella preparazione per il Y20 Summit.
Vitto e alloggio durante la permanenza a Milano saranno coperti. Tuttavia, le spese del viaggio di andata e ritorno da e per Milano saranno a carico di ciascun delegato.
I delegati dovranno essere proattivi, entusiasti e motivati, individualmente e in gruppo.
Saranno anche chiamati a lavorare alla preparazione del Summit (ex. facendo ricerche sui temi trattati, partecipando a negoziazioni e incontri online, scrivendo policy papers, etc) e a lavorare ad eventuali seguiti dopo il Summit.
I candidati selezionati potrebbero essere contattati per un breve colloquio online/telefonico.
La scadenza per presentare la propria candidatura è il 10 febbraio 2021.
Le application saranno valutate in in ordine di arrivo, per questo motivo è consigliabile fare domanda il prima possibile.
Per farlo è necessario compilare il modulo al seguente link:
https://www.youngambassadorssociety.it/application2021y20/
Y7 Gran Bretagna 2021
Il Y7 Summit si terrà in Gran Bretagna a fine maggio 2021.
YAS sta selezionando i quattro Delegati Italiani che parteciperanno al Summit.
I delegati saranno chiamati a discutere sui seguenti temi:
- Clima
- Digitale e Tecnologia
- Economia Globale
- Salute
Le conclusioni alle quali perverranno i delegati saranno raccolte in un comunicato finale che sarà consegnato ai leader del G7.
Per fare domanda, i delegati dovranno possedere i seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 18 e i 30 anni
- Ottima padronanza della lingua inglese e capacità di negoziare con gli altri delegati
- Ottimo curriculum accademico e/o esperienza di volontariato o lavorativa
- Aver dimostrato capacità di leadership
- Forte interesse per la politica estera e/o gli affari internazionali
- Comprensione dei problemi globali con una prospettiva per lo Y7 Summit
- Essere in grado di partecipare e impegnarsi nella preparazione per lo Y7 Summit
Vitto e alloggio durante la permanenza in Gran Bretagna saranno coperti. Tuttavia, le spese del viaggio di andata e ritorno per raggiungere il luogo del Summit saranno a carico di ciascun delegato.
I delegati dovranno essere proattivi, entusiasti e motivati, individualmente e in gruppo.
Saranno anche chiamati a lavorare alla preparazione del Summit (ex. facendo ricerche sui temi trattati, partecipando a negoziazioni e incontri online, scrivendo policy papers, etc) e a lavorare ad eventuali seguiti dopo il Summit.
I candidati selezionati potrebbero essere contattati per un breve colloquio online/telefonico.
La scadenza per presentare la propria candidatura è il 20 gennaio 2021. Le application saranno valutate in in ordine di arrivo, per questo motivo è consigliabile fare domanda il prima possibile.
Per farlo è necessario compilare il modulo al seguente link:
https://www.youngambassadorssociety.it/application2021y7/
Incarico di lavoro autonomo nella forma di collaborazione temporanea nell’ambito della ricerca: “Monitoraggio ambientale di apoideofauna e flora apistica”.
Con il progetto EXPERIENCE la realtà virtuale entra nei social network
Cosa succederebbe se sui social, oltre alle foto, ai video e ai post potessimo condividere delle vere e proprie emozioni e magari "rivivere" delle vere e proprie esperienze? Immaginate un giro sulle montagne russe oppure la visita a un museo o, magari, il viaggio a Tokyo di un amico che diventa il 'nostro' viaggio a Tokyo. Regalandoci la percezione spazio-temporale (oltre a quella visuale, auditiva e cutanea/tattile) dell'esperienza compiuta sul campo dall'altra persona.
Avremo un Facebook e un Instagram 'plus', molto potenziato rispetto ad oggi e questo grazie a EXPERIENCE (The "EXtended-PErsonal Reality": augmented recording and transmission of virtual senses through artificial- IntellgENCE), un progetto europeo inserito tra le Future and Emerging Technologies di Horizon 2020 per quanto riguarda l'uso dell'intelligenza artificiale nell'ambito delle scienze sociali e neuroscienze. Il progetto, che ha ottenuto dalla Commissione Europea un contributo di circa 4,5 milioni di euro, di cui circa un milione per l'Ateneo pisano, è coordinato dal bioingegnere Gaetano Valenza del Centro di Ricerca E. Piaggio e del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, e vede la partecipazione di Università degli Studi di Siena, Università di Padova, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata, Università Politecnica di Valencia, Karolinska Institutet, French CEA a Parigi, Centro Svizzero di Microelettronica CSEM e di una start-up spagnola (Quatechnion).
La tecnologia ruota attorno alla realtà virtuale che, per la prima volta, sarà incorporata nelle piattaforme social e sarà combinata con segnali neurali e cardiovascolari (di chi compie l'esperienza virtuale) adeguatamente modulati e controllati da sistemi di intelligenza artificiale. Insomma, basterà indossare dei visori che incorporano speciali biosensori e si verrà proiettati nell'esperienza vissuta da qualcun altro.
Creare i nostri ambienti virtuali sui social, come facciamo con le foto e i video, non sarà più un tabù. Nell'ambito di EXPERIENCE, l'Università di Pisa e i suoi partner europei creeranno simulazioni virtuali che suscitino risposte psicologiche, cognitive, neurofisiologiche e comportamentali 'uniche' per ogni soggetto preso in esame. Questo porterà quindi alla generazione automatica di ambienti virtuali a partire dai dati neurofisiologici di ognuno di loro. In seguito, tali ambienti virtuali saranno manipolati per comunicare e suscitare emozioni specifiche e condividere "esperienze" sensoriali altrui.
Naturalmente, questa nuova realtà virtuale 'ad personam' avrà anche altre applicazioni, oltre a quelle social. Permetterà, ad esempio, di valutare le caratteristiche socio-psicometriche (umore, tendenze caratteriali, attitudini ecc.) di un soggetto, mettendo in luce eventuali patologie psichiatriche. Se la manipolazione della realtà virtuale personale consente di stimolare specifiche reazioni neuro-cardiovascolari, inducendo in un soggetto particolari stati cognitivo-comportamentali ed emozionali, va da sé che il sistema può essere utilizzato anche per curare patologie molto diffuse, come depressione, ansia e stress.
Il futuro o, meglio, i futuri, sono a portata di mano. Ambiti quali gaming, e-learning, neuroeconomia saranno completamente rivoluzionati grazie a EXPERIENCE.
Al via con un record di iscritti l’edizione 2021 del Contamination Lab Pisa
Con il numero record di 159 iscritti si apre la quarta edizione del Contamination Lab Pisa, finalizzato a promuovere e incentivare lo spirito imprenditoriale in studenti, studentesse, ricercatori, ricercatrici e docenti dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore, della Scuola Sant’Anna e dell’IMT Lucca e che si sviluppa su due corsi: uno base, PhD+, e uno avanzato, CYB+.
La nuova edizione, che si svolgerà interamente online su Microsoft Teams, si presenta con un programma rinnovato che dedicherà ancora più attenzione a concetti come il mindset imprenditoriale, il team building, il business plan e la proprietà intellettuale. Ampio spazio anche alle tecniche di creatività, alla costruzione di un business model efficace, alle principali fonti di finanziamento delle startup, al pitch e all’industria 4.0.
I 159 iscritti del PhD+, principalmente studenti magistrali e dottorandi di ricerca, frequenteranno 11 seminari, tenuti da imprenditori, consulenti e docenti,in cui potranno acquisire le principali competenze necessarie a comprendere il mondo dell’imprenditorialità innovativa anche attraverso le consulenze di esperti messe a disposizione dallo staff del CLab Pisa.
La platea degli iscritti mai come quest’anno si presenta particolarmente variegata con quasi tutti i settori disciplinari rappresentati e con le Scienze Sociali e Umanistiche, l’Ingegneria dell’Informazione, l’Informatica e l’Economia e Management che si fanno apprezzare come i più rilevanti numericamente.
PhD+ 2021 si aprirà ufficialmente con un evento inaugurale previsto per martedì 12 gennaio alle ore 15.00 su Microsoft Teams in cui ai consueti saluti istituzionali del rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella e delle Scuole Normale, Sant’Anna e IMT Lucca, si aggiungeranno gli interventi del professor Leonardo Bertini, Chief del CLab e della professoressa Maria Chiara Di Guardo in rappresentanza del Netval e dell’ItalianCLab Network.
“Il CLABPisa giunge oggi alla sua quarta edizione, - ha dichiarato il professor Leonardo Bertini - dopo un percorso grazie al quale si è andato progressivamente arricchendo di contenuti innovativi, tra i quali possiamo citare a titolo di esempio i seminari sulle “Soft Skills”, gli incontri di socializzazione, l’”Hackaton”, il percorso “Umanisti e Impresa: si può”. Il bilancio può considerarsi pienamente positivo, sia per quanto riguarda il gradimento degli allievi, che relativamente ai promettenti progetti di impresa sviluppati, per cui si può ritenere l’iniziativa senz’altro meritevole di una prosecuzione anche negli anni a venire”.
Per seguire l’evento inaugurale in diretta o per consultare il programma dei seminari collegarsi a questo link.
Con il progetto EXPERIENCE la realtà virtuale entra nei social network
Cosa succederebbe se sui social, oltre alle foto, ai video e ai post potessimo condividere delle vere e proprie emozioni e magari “rivivere” delle vere e proprie esperienze? Immaginate un giro sulle montagne russe oppure la visita a un museo o, magari, il viaggio a Tokyo di un amico che diventa il ‘nostro’ viaggio a Tokyo. Regalandoci la percezione spazio-temporale (oltre a quella visuale, auditiva e cutanea/tattile) dell’esperienza compiuta sul campo dall’altra persona.
Avremo un Facebook e un Instagram ‘plus’, molto potenziato rispetto ad oggi e questo grazie a EXPERIENCE (The “EXtended-PErsonal Reality”: augmented recording and transmission of virtual senses through artificial- IntellgENCE), un progetto europeo inserito tra le Future and Emerging Technologies di Horizon 2020 per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale nell’ambito delle scienze sociali e neuroscienze. Il progetto, che ha ottenuto dalla Commissione Europea un contributo di circa 4,5 milioni di euro, di cui circa un milione per l’Ateneo pisano, è coordinato dal bioingegnere Gaetano Valenza (nella foto in basso) del Centro di Ricerca E. Piaggio e del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, e vede la partecipazione di Università degli Studi di Siena, Università di Padova, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata, Università Politecnica di Valencia, Karolinska Institutet, French CEA a Parigi, Centro Svizzero di Microelettronica CSEM e di una start-up spagnola (Quatechnion).
La tecnologia ruota attorno alla realtà virtuale che, per la prima volta, sarà incorporata nelle piattaforme social e sarà combinata con segnali neurali e cardiovascolari (di chi compie l’esperienza virtuale) adeguatamente modulati e controllati da sistemi di intelligenza artificiale. Insomma, basterà indossare dei visori che incorporano speciali biosensori e si verrà proiettati nell’esperienza vissuta da qualcun altro.
Creare i nostri ambienti virtuali sui social, come facciamo con le foto e i video, non sarà più un tabù. Nell’ambito di EXPERIENCE, l’Università di Pisa e i suoi partner europei creeranno simulazioni virtuali che suscitino risposte psicologiche, cognitive, neurofisiologiche e comportamentali ‘uniche’ per ogni soggetto preso in esame. Questo porterà quindi alla generazione automatica di ambienti virtuali a partire dai dati neurofisiologici di ognuno di loro. In seguito, tali ambienti virtuali saranno manipolati per comunicare e suscitare emozioni specifiche e condividere “esperienze” sensoriali altrui.
Naturalmente, questa nuova realtà virtuale ‘ad personam’ avrà anche altre applicazioni, oltre a quelle social. Permetterà, ad esempio, di valutare le caratteristiche socio-psicometriche (umore, tendenze caratteriali, attitudini ecc.) di un soggetto, mettendo in luce eventuali patologie psichiatriche. Se la manipolazione della realtà virtuale personale consente di stimolare specifiche reazioni neuro-cardiovascolari, inducendo in un soggetto particolari stati cognitivo-comportamentali ed emozionali, va da sé che il sistema può essere utilizzato anche per curare patologie molto diffuse, come depressione, ansia e stress.
Il futuro o, meglio, i futuri, sono a portata di mano. Ambiti quali gaming, e-learning, neuroeconomia saranno completamente rivoluzionati grazie a EXPERIENCE.
Selezione per Dirigente di II Fascia - Direzione Edilizia - Scad.12/02
Bando per supporto alle attività all’Area Educativa del Centro di Ateneo Museo di Storia Naturale
Centotrenta iscritti per il Corso di alta formazione in “Giustizia costituzionale”
Sono quasi 130 gli iscritti alla decima edizione del Corso di alta formazione in Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti che si terrà a Pisa dall’11 al 22 gennaio. Il Corso, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza con il coordinamento scientifico del professor Roberto Romboli, durerà due settimane; si tratterà di un’edizione speciale, ricorrendo il decennale; 10 conferenze in 10 giorni, interamente online ed in lingua spagnola, che impegneranno oltre 40 docenti di varie nazionalità.
I partecipanti al corso provengono dall’Italia e, in larghissima misura, da Paesi stranieri, soprattutto dell’America Latina.
Oltre ai seminari su tematiche che vanno dai modelli di giustizia costituzionale, alla tutela sovranazionale dei diritti fondamentali, il Corso vedrà affrontare casi pratici connessi all’attualità costituzionale, attraverso l’analisi di sentenze che hanno inciso nel campo della protezione dei diritti umani. All’interno del Corso sono programmate conferenze tenute da ospiti illustri, tra cui Luigi Ferrajoli, Eduardo Ferrer-Mac Gregor e Luis López Guerra.
Dispositivi indossabili e intelligenza artificiale per curare i disturbi del sonno
I disturbi del sonno sono tanto diffusi quanto trascurati. Si ritiene infatti che più di un terzo della popolazione ne soffra (il più comune e diffuso è l’insonnia). La rilevanza di tali disturbi è però spesso ignorata, per tanti motivi. Uno di questi dipende dai sistemi complessi e costosi di monitoraggio del sonno in ambiente ospedaliero, che necessitano dell’applicazione di numerosi elettrodi che rendono la diagnostica del sonno complessa e indaginosa (polisonnografia). Uno studio pubblicato su Scientific Reports da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa è destinato a cambiare lo scenario. Grazie all’utilizzo combinato di dispositivi indossabili e algoritmi di intelligenza artificiale, viene proposto infatti un nuovo contributo alla semplificazione validata della diagnostica dei disturbi del sonno, in particolare dell’insonnia, senza la necessità di ricorrere agli elettrodi della polisonnografia.
Lo studio descrive un nuovo approccio che si avvale dell’utilizzo di piccoli braccialetti poco invasivi, detti actigrafi, che vengono posizionati sul polso, come se fossero degli orologi, e dell’elaborazione dei dati grazie ad un algoritmo di intelligenza artificiale per l’identificazione delle epoche di sonno e dei risvegli. Questo algoritmo può essere impiegato con i dati raccolti da dispositivi indossabili come smartwatch e smartband commerciali comunemente utilizzati per il monitoraggio dell’attività fisica. Il metodo sviluppato garantisce un’analisi ad alta prestazione del ciclo sonno-veglia e tutela la riservatezza dei dati sensibili del paziente poiché può essere integrato all’interno del dispositivo indossabile stesso.
“Abbiamo applicato recenti tecniche di machine learning allo studio del sonno e dell’actigrafia – dichiara Tommaso Banfi, post doc dell’Istituto di BioRobotica che lavora nel gruppo di ricerca coordinato dal prof. Gastone Ciuti - In alcune circostanze cliniche, è infatti utile poter monitorare in maniera accurata, non invasiva e a basso costo, vari aspetti di base del ciclo sonno-veglia. I risultati di questo studio possono essere usati a supporto dell’attività clinica e ad uso delle persone affette da disturbi del sonno, come nel caso dell’insonnia, patologia che interessa più di 10 milioni di persone, solamente in Italia".
“Questo lavoro scientifico – commenta il prof. Gastone Ciuti - applica con successo algoritmi di machine learning in un contesto clinico fondamentale, quello delle malattie del sonno, grazie alla collaborazione con il Prof. Ugo Faraguna, docente dell'Università di Pisa e fondatore dell'azienda sleepActa Srl, e con i colleghi e autori di questo contributo”.
(Fonte Scuola Sant'Anna).