Individuato un nuovo marcatore delle patologie infiammatorie degli equini e dei bovini
Sono moltissime le malattie infiammatorie che colpiscono bovini ed equini e che rappresentano un problema economico ed emotivo importante per proprietari ed allevatori. Per la cura di queste patologie sono infatti necessarie terapie lunghe e costose e spesso, nonostante l’intervento veterinario, non si riesce a salvare l’animale, specie nel caso degli esemplari più giovani come puledri e vitelli.
Agire tempestivamente è quindi fondamentale e un aiuto in questo senso arriva dal dipartimento di Scienza Veterinarie dell’Università di Pisa. Qui un team di ricercatori composto da Francesca Bonelli (foto a destra), Micaela Sgorbini, Valentina Meucci, Luigi Intorre e Rosalba Tognetti ha indentificato uno specifico marcatore, la procalcitonina, per la diagnosi precoce di queste malattie. Come riconoscimento del ruolo della scuola pisana negli studi in questo settore, Francesca Bonelli è stata l’unica unica ricercatrice proveniente da un ateneo italiano invitata a tenere una “lezione” all’ACVIM Forum 2019, il congresso annuale dell’American College of Veterinary Internal Medicine, fra i più importanti appuntamenti mondiali del settore, che si è svolto dal 6 all’8 giugno a Phoenix, in Arizona (USA).
“A partire dal 2012, ho iniziato a studiare la procalcitonina come possibile marcatore in Medicina Veterinaria – spiega Francesca Bonelli - e dopo quasi sette anni di ricerche siamo arrivati a identificare il suo ruolo fondamentale per la diagnosi precoce di alcune delle più comuni patologie dei cavalli e dei bovini come setticemia neonatale, colica, polmoniti batteriche, peritoniti, laminite emastiti tossiche”
Attualmente la quasi totalità degli studi presenti in letteratura scientifica sulla procalcitonina nel cavallo e nel bovino proviene dal team dell’Ateneo pisano che in questi anni, su questo filone di ricerca, ha stretto collaborazioni scientifiche sia a livello nazionale che internazionale anche grazie al lavoro svolto dalla dottoressa Bonelli.
“Mi sono laureata all’Università di Pisa nel 2011 – racconta Francesca Bonelli 33 anni, originaria di Collodi in provincia di Pistoia - e ho lavorato sul campo per quasi un anno per poi iniziare il mio percorso accademico presso il dipartimento di Scienze Veterinarie, con periodi all’estero presso l’Università di Barcellona, la Cornell University e, attualmente, l’Università di Berna. Ad oggi sono un ricercatore a tempo determinato di tipo A dell’Ateneo pisano e sto concludendo una specializzazione Europea sulla salute del bovino e della mandria bovina”.
Concerto Betta Blues society
Venerdì 21 giugno, alle ore 22,00, avrà luogo il concerto con ingresso gratuito della Betta Blues Society. L'attività autogestita, organizzata con il finanziamento dell'Università di Pisa, corrispondente al rif 1904.
Avviso di fabbisogno interno "Supporto alle attività di monitoraggio e valutazione di impatto sociale"
Incarico presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale per "Indagini teoriche e numeriche rivolte all’analisi strutturale della cupola ottagonale del Sangallo nella fortezza Vecchia di Livorno”
Il ricercatore Paolo Casale tra i 200 “eroi della porta accanto” della campagna “EU Protects”
C’è anche un ricercatore dell’Università di Pisa tra gli “eroi della porta accanto” protagonisti della campagna di comunicazione “EU Protects - UE L’Unione è protezione”, promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica su come l’UE risponda alle sfide globali che i suoi cittadini si trovano ad affrontare oggi. Paolo Casale, ricercatore del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, grazie al sostegno finanziario del programma LIFE dell’UE, monitora le tartarughe marine, specie essenziale per l’ecosistema marino, nelle aree di alimentazione e di nidificazione sulle coste europee. La distribuzione di animali marini è difficile da studiare e a tal fine Casale integra dati ottenuti in modi diversi, come il monitoraggio aereo con droni, l’applicazione di trasmittenti satellitari su singoli individui, la collaborazione con pescatori professionisti e una app per la raccolta di segnalazioni tramite un approccio di citizen science.
Finalità del progetto “EU Protects - UE L’Unione è protezione” è raccogliere le storie di uomini e donne che, unendo le loro forze e collaborando insieme, vanno oltre gli interessi e i confini nazionali per fronteggiare sfide che riguardano la salute, l’ambiente e l’economia come anche fenomeni quali la criminalità, il terrorismo e la migrazione. Un’iniziativa su scala europea, che racconta le storie di circa 200 persone – medici, scienziati, forze dell’ordine, tecnici, volontari – provenienti dai 28 Stati membri dell’Unione e da contesti diversi, che vanno dalle amministrazioni locali alle agenzie europee, senza dimenticare le aziende private e le ONG.
La campagna utilizza storie vere per dimostrare in che modo l'UE giochi un ruolo concreto nella vita quotidiana dei propri cittadini. L’Unione europea quindi non vive solo sulla carta, non è solamente un'entità giuridica che adotta regolamenti, ma è parte attiva della rete di sicurezza sulla quale i suoi cittadini possono contare per vivere la propria vita più serenamente.
Per leggere le storie e scoprire i profili degli “eroi della porta accanto” della campagna “EU Protects – UE l’Unione è protezione” è possibile consultare il sito internet https://europa.eu/euprotects/italy_it.
Il ricercatore Paolo Casale tra i 200 “eroi della porta accanto” della campagna “EU Protects”
C’è anche un ricercatore dell’Università di Pisa tra gli “eroi della porta accanto” protagonisti della campagna di comunicazione “EU Protects - UE L’Unione è protezione”, promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica su come l’UE risponda alle sfide globali che i suoi cittadini si trovano ad affrontare oggi. Paolo Casale, ricercatore del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, grazie al sostegno finanziario del programma LIFE dell’UE, monitora le tartarughe marine, specie essenziale per l’ecosistema marino, nelle aree di alimentazione e di nidificazione sulle coste europee. La distribuzione di animali marini è difficile da studiare e a tal fine Casale integra dati ottenuti in modi diversi, come il monitoraggio aereo con droni, l’applicazione di trasmittenti satellitari su singoli individui, la collaborazione con pescatori professionisti e una app per la raccolta di segnalazioni tramite un approccio di citizen science.
Finalità del progetto “EU Protects - UE L’Unione è protezione” è raccogliere le storie di uomini e donne che, unendo le loro forze e collaborando insieme, vanno oltre gli interessi e i confini nazionali per fronteggiare sfide che riguardano la salute, l’ambiente e l’economia come anche fenomeni quali la criminalità, il terrorismo e la migrazione. Un’iniziativa su scala europea, che racconta le storie di circa 200 persone – medici, scienziati, forze dell’ordine, tecnici, volontari – provenienti dai 28 Stati membri dell’Unione e da contesti diversi, che vanno dalle amministrazioni locali alle agenzie europee, senza dimenticare le aziende private e le ONG.
La campagna utilizza storie vere per dimostrare in che modo l'UE giochi un ruolo concreto nella vita quotidiana dei propri cittadini. L’Unione europea quindi non vive solo sulla carta, non è solamente un'entità giuridica che adotta regolamenti, ma è parte attiva della rete di sicurezza sulla quale i suoi cittadini possono contare per vivere la propria vita più serenamente.
Per leggere le storie e scoprire i profili degli “eroi della porta accanto” della campagna “EU Protects – UE l’Unione è protezione” è possibile consultare il sito internet https://europa.eu/euprotects/italy_it.
Genesi. Il grande racconto delle origini
Fra i padri della scoperta del bosone di Higgs, Guido Tonelli, professore all’Università di Pisa e fisico al Cern di Ginevra, unisce alla sua professione di scienziato quella di appassionato divulgatore. Il suo ultimo libro rivolto al grande pubbilco è "Genesi. Il grande racconto delle origini" (Feltrinelli, 2019)".
Nel corso della sua carriera Guido Tonelli ha ricevuto numerosi riconoscimenti - il Fundamental Physics Prize (2013), il premio Enrico Fermi della Società italiana di fisica (2013) e la Medaglia d’onore del presidente della Repubblica (2014) per essere “l’ultimo esempio di una tradizione di eccellenza che è cominciata con Galileo Galilei per passare attraverso scienziati come Enrico Fermi, Bruno Pontecorvo e Carlo Rubbia”.
Gli altri suo libri a carattere divulgativo sono La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo (Rizzoli, 2016; vincitore del premio Galileo) e Cercare mondi. Esplorazioni avventurose ai confini dell’universo (Rizzoli, 2017).
Presentiamo di seguito un estratto dal volume"Genesi. Il grande racconto delle origini"
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Da tempo immemorabile le grandi scoperte scientifiche hanno fortemente condizionato il nostro rapporto con il mondo. Basti pensare all’impatto che hanno avuto relatività e meccanica quantistica sulla cultura di tutto il Novecento. Quando la scienza cambia i propri paradigmi e guarda al mondo con occhi diversi cambia tutto, per sempre. Senza Einstein e Heisenberg non ci sarebbero stati Kokoshka e Fontana, Schoenberg e Berio, Pirandello e Strindberg e così via.
Ma questo non avviene una volta sola, è un processo che continua, via via che la scienza progredisce e produce risultati nuovi. Ecco perché la visione del mondo che essa produce deve essere conosciuta da tutti. Capire le nostre radici più antiche, appropriarsi del moderno racconto delle origini prodotto dalla scienza, significa possedere uno degli strumenti più importanti per guardare con occhio critico al passato e ricavarne spunti con cui affrontare le sfide del futuro.
La nascita dell’universo è una storia meravigliosa che ci dice che lo spazio, il tempo e tutta la materia e l’energia che lo occupano sono nati da una minuscola, quasi impercettibile fluttuazione quantistica del vuoto. L’universo nasce dal vuoto perché è ancora vuoto, è un sistema a energia totale nulla, che ha subito una serie di trasformazioni, vere e proprie metamorfosi, che ne hanno determinato la struttura che ci è così familiare.
È questa la storia meravigliosa che ho scelto di raccontare nel libro 'Genesi, il grande racconto delle origini', e l’ho fatto evitando, deliberatamente, il linguaggio specialistico degli scienziati; per eliminare alla radice ogni barriera che impedisca la comprensione dei concetti più importanti, e consentire a tutti di far propria una visione del mondo che toglie il respiro per la bellezza che ne promana, e che ci cambia radicalmente, in profondità.
Guido Tonelli
A Pisa il primo Centro clinico proctologico e del pavimento pelvico
Nasce a Pisa il primo Centro clinico in Italia interamente dedicato alle malattie proctologiche e alle disfuzioni del pavimento pelvico, con uno staff multidisciplinare e multiprofessionale ad alta specializzazione e l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza, standardizzare le procedure, ottimizzare tempo e risorse, ridurre il rischio clinico e fare formazione anche internazionale. Proprio a Pisa si tiene per due giorni (13 e 14 giugno, alla Camera di commercio) l’International masterclass on proctology and pelvic floor diseases con i migliori opinion leaders mondiali del settore da Cina, Korea del Sud, Australia, esperti europei e una selezione di giovani emergenti in collaborazione con Young Siccr-Società italiana di chirurgia colorettale e Young Escp-European society of coloproctology. Questo corso internazionale coincide con la strutturazione in Aoup - dopo anni di esperienza e casistica, applicazioni e tecniche chirurgiche all’avanguardia (standard e robotica) - di un centro clinico che rappresenta una svolta dal punto di vista qualitativo e organizzativo per la cura di queste malattie.
Per patologie proctologiche si intende una vasta gamma di disturbi, per fortuna non gravi, ma che pregiudicano notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto e incidono molto sui costi del servizio sanitario nazionale: emorroidi, ragadi, prolassi, stenosi, fistole, cisti pilonidali, malattie infiammatorie pelviche, tutte nel distretto anale e perianale, stitichezza ostinata, incapacità di trattenere le feci. Inoltre, spesso, a queste patologie si associano problemi urologici e uroginecologici: ritenzione e incontinenza urinaria, prolassi genitali, dolore pelvico cronico, dolore ai rapporti sessuali: in una parola, le disfunzioni del pavimento pelvico di cui soffrono, in Italia, oltre 5,3 milioni di persone (il 10% della popolazione generale adulta) ma solo lo 0,4% cerca terapie specialistiche. Forse anche per disinformazione, la stragrande maggioranza comunque convive con il disturbo, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta sulla qualità della vita, anche sociale.
Un centro clinico di quelli che caratterizzano l’Aoup, ossia uno staff multidisciplinare di professionisti, ciascuno specializzato in uno step terapeutico della stessa patologia, che lavorano tutti insieme in uno stesso luogo fisico, può invece fare la differenza anche in termini di attrattività e quindi contribuire a un’inversione di tendenza dei dati epidemiologici (anche in Toscana soffrono di disturbi del pavimento pelvico più di 336mila persone e sempre solo lo 0,4% cerca un rimedio nella medicina specialistica).
Studi internazionali (Shouldice Hernia Center in Ontario) dimostrano che la concentrazione della casistica in un unico Centro (Focused Hospital) si traduce in riduzione dei costi, incremento dell’efficienza, abbattimento delle liste di attesa, miglioramento dell’efficacia delle cure, aumento della soddisfazione degli utenti, diminuzione delle complicanze.
Il progetto che si sta realizzando in Aoup prevede appunto la strutturazione di un centro dedicato a queste patologie, da trattare con con i setting assistenziali più idonei (week surgery, day surgery e ambulatoriale), ambulatori multispecialistici (chirurgo proctologo, uroginecologo, urologo, gastroenterologo motilista e fisioterapista del pavimento pelvico) e multiprofessionali (medico, infermiere, ostetrico, fisioterapista). Parallelamente sta crescendo l’ambulatorio delle malattie sessualmente trasmesse del pavimento pelvico, dove si aggiungono le figure dell'infettivologo, del dermatologo, del microbiologo e dell’otorinolaringoiatra.
Un settore in cui l’Aoup rappresenta un'eccellenza nazionale ed internazionale (più di 10mila prestazioni in ambito proctologico e del pavimento pelvico e circa 1200 interventi chirurgici l’anno), grazie anche agli ottimi risultati della tecnica robotica, e si appresta a divenire anche punto di riferimento per la formazione e la ricerca, con i corsi e i master universitari già attivi e l’accoglienza di fellows stranieri (Pisa è già centro di formazione della Società italiana di chirurgia, dell’Associazione chirurghi ospedalieri e della Società italiana unitaria di coloproctologia).
Alla conferenza stampa erano presenti: il senatore Pierpaolo Sileri, presidente Commissione igiene e sanità del Senato; il direttore dell’Unità operativa Direzione medica di presidio dell’Aoup Mauro Giraldi; il prorettore per i rapporti con gli enti del territorio dell’Università di Pisa Marco Gesi; il direttore del Dipartimento di Chirurgia generale dell’Aoup Piero Buccianti; il direttore del Centro Clinico proctologico e pavimento pelvico dell’Aoup Gabriele Naldini; il direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e ginecologia 1 dell’Aoup Tommaso Simoncini. (Fonte Ufficio Stampa AOUP).
Signed agreement with the Dominican Republic Minister of Superior Education, Science and Technology
Representatives of the University of Pisa, composed by Francesco Marcelloni, Vice Rector for the International Cooperation and Relationships, Laura Nelli, responsible for the International Promotion Unit and Paola Cappellini, responsible for the International Cooperation Unit, went to Santo Domingo to sign an agreement between the University of Pisa and Dominican Republic Minister of Superior Education, Science and Technology (MESCYT). The representatives were welcomed by Alejandrina German, Minister of MESCYT, Narciso Reyes, Vice Minister of International Relationships of MESCYT, Alba Maria Cabral Peña-Gómez, Dominican Republic Ambassador in Italy and Mario Beccia, Officer of the Italian Embassy in Santo Domingo.
According to the agreement, MESCYT is going to finance twenty scholarships for Dominican students distributed between the academic years 2019-2021 within the Master’s degree programmes in the areas of Agriculture and Veterinary, Engineering, Social Sciences, Mathematics and Physics.
“This agreement – says professor Marcelloni – is one of the results of a constant work carried forward in the last few months to improve our relationships with Latin American countries. Thanks to the activities of the units in charge of the International Promotion and Cooperation of our University, in particular Belkis Hernandez, numerous meetings with Latin American countries embassies have been organized in order to establish links with their Ministers of High Education and their Universities. As for the Dominican Republic, I have to thank the Ambassador Maria Cabral Peña-Gómez, who believed in this agreement from the start and she made it possible thanks to her precious diplomatic work, and Johanne Peña Ariasfrom the Dominican Republic Ambassy in Rome”.
The representatives of the University of Pisa have also met representatives from several Dominican Republic Universities and institutions (Universidad Nacional Pedro Henríquez Ureña, Universidad Iberoamericana, Instituto Tecnológico De Santo Domingo, Instituto Tecnológico De Las Americas, Autoridad Dominicana De Asuntos Marítimos, Sociedad Dominicana De Física and Universidad Católica Tecnológica De Barahona) and signed with them agreements of academic collaboration and discussed future collaborations in several areas, such as Marine Biology, Physics, Engineering, Mathematics, Medicine, Nanotechnologies, Seismology and Tourism.
Professor Marcelloni also held two conferences about Artificial Intelligence, and in particular the automatic extraction of opinions from tweets analysis at the Instituto Tecnológico De Las Americas and the Universidad Nacional Pedro Henríquez Ureña. The meetings have also been an opportunity to promote the educational offer and the excellences of the University of Pisa to the present students.