Avviso di fabbisogno interno per le esigenze del dipartimento di civiltà e forme del sapere
Premiate le idee innovative nate al Contamination Lab
Hanno vinto una settimana di formazione nella Silicon Valley i ragazzi del team BlockLock, che con il loro progetto di impresa si sono classificati primi alla finale del Contamination Lab dell’Università di Pisa, lo spazio fisico e virtuale con sede alle Benedettine che offre a studenti, dottorandi e ricercatori un ambiente stimolante per sviluppare progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale. Il progetto, premiato nel corso dell’evento “Il laboratorio della creatività” ospitato alle Benedettine, propone una serratura smart che sfrutta la tecnologia blockchain per garantire la sicurezza. Alessandro Berti ed Eugenio Paluello parteciperanno al programma TVLPx Blue a Menlo Park, in California, dal 22 al 27 luglio: l’Università di Pisa finanzierà due quote di partecipazione al corso, spese di viaggio, spese di alloggio e spese di assicurazione.
Il gruppo dei finalisti con il professor Leonardo Bertini e lo staff dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico.
Il Contamination Lab, ormai alla seconda edizione, è nato da un progetto finanziato dal Miur e sviluppato dall’Unità Servizi per il trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa, con la collaborazione di Scuola IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
«Il CLab 2019 si è concluso con l’apprezzamento generale degli allievi per l’alta qualità dei corsi erogati e per l’ambiente molto coinvolgente che si è riusciti a creare, alternando per la prima volta alle lezioni anche momenti di socializzazione – afferma Leonardo Bertini, delegato per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti dell’Università di Pisa – Tutto questo è stato possibile grazie al grande lavoro di tutto lo staff e, in particolare, dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico, della professoressa Giovanna Mariani, project manager del Clab e di tutti i docenti. Nella giornata finale sono stati presentati ben sei progetti di impresa innovativi, tra i quali la giuria ha avuto difficoltà a individuare i vincitori dei premi. Infatti, tutti i progetti appaiono molto promettenti per il futuro, con elevate possibilità di dare luogo a imprese vincenti. L’incitamento per i nostri ragazzi è quindi quello di credere fermamente nelle loro idee, non lasciarsi scoraggiare dai primi, quasi inevitabili ostacoli e perseguire una strada, certamente difficile, ma potenzialmente foriera di grandi soddisfazioni».
Il team BlockLock ritira il "biglietto" per la Silicon Valley dal professor Bertini e dalla professoressa Giovanna Mariani.
Anche per il 2° e 3° classificato – ThinkLive e AURORIS (AUtomatic RObot for RFID Inventory & Positioning Service) – ci sono stati riconoscimenti importanti: i ragazzi potranno partecipare a Campus Party di Milano dal 24 al 27 luglio 2019 o al Maker Faire di Roma dal 18 al 20 ottobre 2019.
Fabio Bernardini di AURORIS ritira il premio.
Confindustria Livorno Massa Carrara, inoltre, ha premiato il progetto DreamsVR con un voucher per 40 ore di formazione da usufruire nell’arco di 18 mesi sui corsi erogati da Assoservizi Formazione, agenzia formativa di Confindustria LI MS, su tematiche a scelta del vincitore. «Si parla sempre più di competenze trasversali, le cosiddette “soft skills” indispensabili in un mondo interculturale e che cambia ad una velocità sorprendente - afferma Stefano Santalena, vice presidente di Confindustria LI MS - È fondamentale che i giovani abbiano un giusto mix di competenze, per evitare una sottoutilizzazione dei talenti e delle potenzialità. Per questo è, oggi è più che mai, strategica l’alleanza tra università e imprese nell’ottica di offrire una formazione orientata alla persona, in grado di essere non solo tecnica e tesa all’innovazione, ma anche tesa a sviluppare e valorizzare le competenze trasversali».
Stefano Santalena consegna il premio al team DreamsVR, formato da Jacopo Baldini e Niccolò Albertini.
All’evento finale del Contamination Lab sono intervenuti Leonardo Bertini, delegato per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti dell’Università di Pisa, che ha parlato di obiettivi e risultati raggiunti nell’edizione 2019 del CLab; Sara Lovato Investiment Manager United Ventures, con l’intervento “People first: il valore dell’investimento di Venture Capital”; e Stefano Santalena, vice presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara, con “Il valore della formazione per la creazione di impresa”.
Il professor Leonardo Bertini con Sara Lovato, Investiment Manager United Ventures.
Descrizione progetti finalisti:
AURORIS, AUtomatic RObot for RFID Inventory & Positioning Service, di Andrea Motroni e Fabio Bernardini, è un robot per la gestione automatizzata di negozi/magazzini.
BlockLock, di Alessandro Berti ed Eugenio Paluello, è una serratura smart basata su tecnologia blockchain.
DreamsVR, di Jacopo Baldini e Niccolò Albertini, è un servizio per sviluppare applicazioni digitali multimediali.
FPEX, di Taavoni Jalalledin ed Elahe Babaei, è una piattaforma per la gestione di servizi di spedizione/consegna.
ThinkLive, di Nicola Mei, è una piattaforma per la pubblicizzazione e ricerca di eventi ludici e culturali .
Worm-Up, di Simona Sestito, prof, Simona Rapposelli, dott. Massimiliano Runfola è un servizio di screening automatizzato di molecole per valutarne l'attività biologica e/o tossica.
Vedi le altre foto nella gallery:
In memoria del professor Attilio Salvetti
Il 24 giugno si è spento il professor Attilio Salvetti.
Nato a La Spezia il 22 maggio 1939, nella sua città natale ha frequentato il liceo classico, ove ha ricevuto un'educazione approfondita negli studi umanistici. Successivamente, ha frequentato la facoltà di Ingegneria di Pisa, corso di laurea in Ingegneria aeronautica, dove si è laureato con lode nel 1963. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera universitaria presso la stessa Università, dove dal 1975 è stato professore ordinario di Costruzioni aeronautiche. Insignito dell’Ordine del Cherubino nel 1984, ha mantenuto un costante impegno nell’insegnamento nella sua disciplina di cattedra e come professore incaricato di diverse discipline aeronautiche. Dal 1 novembre 2010 ha lasciato la posizione di professore di ruolo per limiti di età continuando però l’attività di insegnamento, come docente di Dinamica del volo degli elicotteri, nel corso di laurea specialistica/magistrale in Ingegneria aerospaziale dell’Ateneo pisano.
Durante la sua carriera il professor Salvetti ha condotto un’intensa attività di insegnamento, di ricerca, e di consulenza industriale. La sua attività di ricerca si è incentrata in particolar modo sulle strutture aeronautiche, sui metodi di progetto degli aeroplani e dei veicoli spaziali, e sulla dinamica e il controllo dei velivoli. Una parte significativa della sua attività di ricerca è stata di tipo sperimentale e ha riguardato, soprattutto, le problematiche della fatica e della meccanica della frattura nelle strutture aeronautiche. Le attività di consulenza industriale del professor Salvetti hanno riguardato un'ampia gamma di argomenti nel campo dell'ingegneria aerospaziale, off-shore e della produzione di energia.
È stato membro fondatore della scuola europea di formazione avanzata post-lauream in aeronautica ECATA. Ha ricoperto la carica di Presidente del consiglio di corso di laurea in Ingegneria aerospaziale fino al 31 ottobre 2006, e successivamente di Direttore del dipartimento di Ingegneria aerospaziale dell’Università di Pisa fino al 31 ottobre 2010.
È stato Consigliere d'amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana e coordinatore del gruppo di lavoro in Ingegneria Spaziale di ASI. È stato membro del Comitato per lo Sviluppo dell'Industria Aeronautica presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dal marzo del 2006 è stato Consigliere d’amministrazione indipendente di Ansaldo STS. È stato Presidente dell’Associazione Laureati dell’Ateneo Pisano.
L’attività del professor Salvetti e i numerosi contratti di ricerca da lui coordinati, insieme all’impegno del personale docente e non docente che progressivamente veniva potenziando l’organico, hanno reso possibile la realizzazione dei laboratori strutturali sperimentali del dipartimento (Istituto di aeronautica fino al 1982) inesistenti nel 1964 e portati alla metà degli anni 80 a una posizione di primaria importanza in campo nazionale e internazionale.
Il professor Salvetti è stato un didatta eccellente e un ricercatore entusiasta, con una visione lungimirante e coraggiosa delle sfide in campo aeronautico e spaziale e una sorprendente capacità di capire problemi complessi e proporne soluzioni. Nel corso degli anni ha formato un’intera scuola di ricercatori e di ingegneri che hanno lavorato e lavorano in ambito accademico e nelle maggiori industrie italiane e straniere. La sua eredità sarà duratura; i suoi collaboratori e allievi hanno fatto e faranno tesoro dei suoi insegnamenti, che hanno influenzato e influenzeranno ancora a lungo lo sviluppo dell’Ingegneria aerospaziale a Pisa, ma non solo.
Le esequie si terranno il 25 giugno alle 15.30 nella chiesa di San Francesco di Lerici.
I colleghi di Ingegneria Aerospaziale
Assegno per il nucleo familiare per il periodo dal 1/7/19-30/6/20
Incarico presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: “Studi conoscitivi e ricerche per la conservazione e la valorizzazione del Complesso della Certosa di Calci e dei suoi Poli Museali”
Un brevetto dell’Università di Pisa al Techshare Day di Torino
Ci sarà anche un brevetto dell’Università di Pisa al Techshare Day 2019, l’evento di trasferimento tecnologico organizzato da Politecnico di Torino e Università di Torino, nato per condividere le conoscenze tecnologiche sviluppate dalle università e centri di ricerca italiane e per creare legami con aziende e investitori. Martedì 25 giugno, il professor Silvio Chericoni, il professor Mario Giusiani e il dottor Fabio Stefanelli saranno presenti a illustrare le potenzialità della loro invenzione, un kit per droghe d’abuso su materiale cheratinico. All’evento sarà presente anche lo staff dell’Unità Servizi per il Trasferimento Tecnologico dell’Ateneo.
Il Techshare Day 2019 porterà a Torino oltre 300 inventori da 30 università e centri di ricerca di tutta Italia, che esporranno 140 tecnologie selezionate dall’eccellenza tecnologica made in Italy. Gli inventori avranno l’opportunità di esporre le proprie tecnologie e di confrontarsi direttamente con imprese e investitori. Per i visitatori sarà un’occasione per scoprire i vantaggi delle nuove tecnologie, ottenere una licenza dei brevetti di loro interesse, entrare in contatto con i team di ricerca e interagire con gli inventori per promuovere lo sviluppo delle tecnologie ed eventuali applicazioni commerciali.
Parallelamente alla parte espositiva ci sarà un focus dedicato al mondo Corporate, con 6 tavole rotonde in cui 26 grandi aziende che racconteranno le rispettive esperienze in ambito di Open Innovation, presentando come questo modello sia stato adottato e integrato nelle loro strategie industriali e illustrando i casi di successo che ne sono derivati.
La quarta edizione del Techshare Day si svolge nell’ambito dell’Italian Tech Week, 7 giorni per vivere il futuro; ci saranno incontri tra imprenditori innovativi, business angel e VC internazionali, esposizione di tecnologie per il business e per la scuola, esperienze di imprese sociali, workshop sulle professioni digitali ed eventi con i protagonisti della scena mondiale tech.Fanno parte del comitato organizzatore di ITW: CCIAA di Torino, Club degli Investitori, OGR, School of Entrepreneurship and Innovation (SEI), Compagnia di Sanpaolo, Torino Social Impact, Università di Torino e Politecnico di Torino.
L’evento vede la collaborazione del MISE-Uibm
Nel corso dell’ITW sarà presentata la piattaforma Knowledge share per la promozione dei brevetti a disposizione degli associati Netval, tra cui Università di Pisa; dove è possibile visionare le schede marketing in merito a numerosi brevetti di cui è titolare l’Ateneo.
Incarico presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: “Supporto al progetto europeo ETER attraverso la estrazione e l’analisi di microdati ed elaborazioni statistiche”
Avviso di fabbisogno interno per tre incarichi di sviluppatori software inerenti al progetto di recupero OFA di matematica di base in modalità e-learning
Avviso di fabbisogno interno per un incarico incarico per le esigenze del progetto di ricerca “LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIAGNOSTICA ONCOLOGICA IN EMATOLOGIA: FOCUS SULLA DIGITAL PCR”.
La globalizzazione economica
Pompeo Della Posta è professore associato di Economia politica al dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Visiting professor in università e centri di ricerca in tutto il mondo, tra cui Canada, Cina, India, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, il profesore è attualmente presidente dell'Associazione internazionale del commercio e delle finanze e direttore della rivista scientifica «Scienza e Pace / Scienza e pace». "The Economics of Globalization. An Introduction" (Edizioni Ets, 2019) è il suo ultimo libro.
Pubblichiamo di seguito una presentazione del volume tratta da una intervista al professore.
****************
Quando inizia la globalizzazione economica?
Il primo periodo storico nel quale l’integrazione commerciale ha cominciato a produrre convergenza dei prezzi (è questo l’indicatore chiave che viene di solito considerato al fine di datare l’inizio della globalizzazione economica) è la seconda metà del 1800, e in particolare si prende come data simbolica il 1869, quando fu aperto il canale di Suez, grazie al quale il collegamento navale fra Europa e Asia divenne più diretto, accorciando significativamente i tempi di percorrenza.
La globalizzazione economica però non riguarda solo l’integrazione commerciale, ma anche quella dei fattori della produzione, vale a dire il lavoro e il capitale.
Quel periodo fu caratterizzato da enormi migrazioni volontarie e non episodiche (il 10% della popolazione mondiale viveva in un paese diverso da quello di nascita, a fronte del 3,4% che caratterizza i nostri giorni), e da ingenti movimenti di capitale (che dall’Europa, per esempio, si muovevano verso l’America per finanziarne lo sviluppo).
Si può tornare indietro?
La storia ci dice che è senz’altro possibile cambiare direzione. Basti pensare a quello che accadde nel periodo fra le due guerre mondiali. La prima fase della globalizzazione economica, quella che ebbe luogo fra la fine del 1800 e i primi del 1900 - il periodo del Liberty e della Belle Époque le cui testimonianze e la cui architettura ritroviamo ancora in tante città italiane ed europee - fu seguita da una chiusura economica catastrofica, caratterizzata dal grido di “America First” di allora. Quelle spinte protezionistiche si concretizzarono nelle barriere tariffarie alzate dagli americani contro le esportazioni europee e nelle svalutazioni competitive fra i paesi. Come è andata a finire lo sappiamo: è arrivata la II Guerra Mondiale.