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Venerdì 30 novembre, alle 21.30, al Leningrad Café, l’Associazione NEWS presenta l’evento di stand up comedy con Stefano Bellani “Quattro meno al genitore” nella rassegna Pisa Comedy Fest - Winter Edition.

L’evento è realizzato con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.

Per informazioni: https://www.facebook.com/events/500023957167804/ 

BELLANI

Nuovo appuntamento con l’eccellenza per l’Università di Pisa che ha celebrato sabato 24 novembre la nuova edizione del PhDay2018, la Giornata dedicata ai dottorati di ricerca dell’Ateneo. Tra i molti eventi in programma, il conferimento di sei premi per insignire le tesi di dottorato più meritevoli che sono state discusse nell’ultimo anno, una per ciascuna area del sapere. Gli elaborati sono stati selezionati in base a parametri quali l’originalità e l’innovazione dei risultati conseguiti, la rilevanza nel settore di riferimento e l’impatto di internazionalizzazione delle ricerche condotte.

Sei nuove speranze della ricerca, quattro donne e due uomini, quattro toscani e due siciliani, questi i loro nomi e il frutto delle loro fatiche. Edoardo Battaglia, dottore in Ingegneria dell’informazione, è stato premiato per la tesi "Touch on the Go: Wearable Haptics for Sensing and Augmented Perception"; Rossella Bruno, dottoratasi in Fisiopatologia clinica, ha visto premiata la sua tesi "Analysis and validation of new biomarkers for the diagnosis of malignant pleural mesothelioma"; Regina Fichera, dottoressa di ricerca in Scienze dell’antichità e archeologia, è risultata la migliore nel settore umanistico con una tesi dal titolo "Il miracolo nelle biografie dei filosofi neoplatonici della tarda antichità (IV-VI sec. d.C.)". Gli altri tre vincitori sono Anna Grassi, la più giovane (è nata nel 1989), per la tesi in Fisica "Collisionless shocks in the context of laboratory astrophy", smentendo ancora una volta – se ce ne fosse stato bisogno – pregiudizi sempre difficili da superare sul rapporto tra donne e discipline scientifiche; Patrizia Pacini Volpe, dottoratasi in Scienze politiche, con l’elaborato " Anatomia della prigione. Aspetti politico-sociali della condizione carceraria in Italia e in Francia"; e Alberto Vangelisti, dottore in Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, per la tesi "Transcriptome analysis of plants-fungus interaction: RNA-seq approach on sunflower (Helianthus annus L.) mycorrhizal roots".
La premiazione, effettuata dal rettore Paolo Mancarella con la delegata ai Dottorati di ricerca, Marcella Aglietti, e i ventitré coordinatori dei dottorati con sede presso l’Ateneo (ma ve ne sono altri 10 attivi in convenzione con altri Atenei) è avvenuta nell’ambito della Cerimonia di consegna dei diplomi ai circa 220 nuovi dottori di ricerca di quest’anno.

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In foto da sinistra, Grassi (la mamma della premiata), Pacini Volpe, Fichera, Vangelisti, Mancarella, Battaglia, Aglietti, Bruno.

giornata si è avviata con l'inaugurazione dell'anno dottorale dell'Università di Pisa, alla presenza di molti degli oltre 700 immatricolati, dei quali 260 solo per il primo anno. La Giornata s’intitolava “La ricerca cambia la vita”, e il valore dell’esperienza costruita durante il proprio percorso dottorale è stato testimoniata da quattro ex-allievi che, conseguito il titolo di laurea o di dottore di ricerca presso l’Ateneo pisano, hanno poi proseguito il proprio cammino accademico e professionale all’insegna del successo e della massima gratificazione personale, in Italia e nel mondo.

Così Alessandro Launaro, classe 1979 ed ex dottorando in Storia Antica, ha raccontato com’è diventato uno dei massimi specialisti al mondo di storia dell’Italia Romana: oggi professore all'Università di Cambridge, Direttore in Studi Classici al Gonville and Caius College e a capo, insieme a Martin Millet, di un progetto di ricerca archeologica nella città romana di Interamna Lirenas. Non da meno il dottor Piergiorgio Morosini, che dopo aver conseguito il dottorato in Diritto privato a Pisa è diventato il magistrato che ha presenziato l’udienza preliminare del processo sulla c.d. “Trattativa Stato-Mafia” e, dal 2014 al 2018, membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Il dottorato di ricerca conseguito nel 1997 in Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa è stato invece il viatico che ha permesso a Riccardo Marian di assurgere, dopo le sue ricerche al CERN e aver fondato l’azienda Yogitech, al titolo di Intel Fellow e al ruolo di Chief Functional Safety Technologist per tutto il gruppo Internet of Things di Intel Corporation. Di esempio anche il caso della dottoressa Francesca Iezzi, laureatasi in Matematica presso l’Ateneo pisano e dal 2017 presso l'Università di Edimburgo, dove coordina l’ambito della divulgazione scientifica. Quattro modelli d’ispirazione e di motivazione per i giovani ascoltatori.

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In foto da sinistra, Marian, Mancarella, Iezzi, Aglietti; Morosini e Launaro.

Il programma ha inoltre previsto numerosi seminari e workshop dedicati alle opportunità di formazione specificamente pensate per i dottorandi, oltre a laboratori di ricerca, panel session e spazi informativi a cura dell’Ufficio dottorati e dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani.

"L’Università di Pisa - ha ricordato il rettore Mancarella - sta puntando molto sui dottorati di ricerca, con un investimento superiore rispetto ad altri atenei di analoghe dimensioni e pari alla ragguardevole somma di oltre 5 milioni di euro per il solo 2019. La valorizzazione del dottorato ha visto altri riconoscimenti importanti, come la riforma dello Statuto, con l’attribuzione di un posto per i rappresentanti dei dottorandi nel massimo organo di governo accademico, la creazione della borsa in memoria di Giulio Regeni e la realizzazione nel prossimo semestre di oltre 20 moduli di didattica trasversale in conformità ai più alti parametri della formazione di terzo livello nell’ambito della ricerca italiana ed internazionale".

"Guido Emilio Tonelli ha dedicato la propria vita professionale alla ricerca delle origini dell'Universo contribuendo ad evidenze scientifiche di portata epocale nel mondo dell'infinitamente piccolo e dell'infinitamente grande". Con queste parole il Presidente dell’Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano, Paolo Ghezzi, ha avviato la lettura della Motivazione del conferimento del "Campano d'Oro" 2018 al professor Guido Tonelli, ordinario di Fisica dell'Università di Pisa.

La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, assegnato dall'ALAP e giunto quest'anno alla 48a edizione, si è svolta venerdì 23 novembre nella sede del Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi. Dopo i saluti portati dalla prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco e dall'assessore comunale alle politiche educative con delega alla divulgazione scientifica, Rosanna Cardia, sono intervenuti il professor Arnaldo Stefanini, che ha tenuto la Laudatio, e il presidente Ghezzi, che ha letto la Motivazione. Alla consegna del premio, è quindi seguito il saluto del professor Guido Tonelli. L'incontro si è concluso con un omaggio musicale.

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"È per me un grande onore e un immenso privilegio ricevere il 'Campano d’Oro' - ha detto il professor Tonelli - non solo perché il mio nome viene inserito in un albo d’oro che contiene un numero impressionante di persone eccezionali. Alcuni sono stati i miei miti fin da quando ero un giovane studente di fisica dell’Ateneo. Mi riferisco a grandi scienziati come Franco Rasetti, Gilberto Bernardini e Carlo Rubbia, per non parlare delle altissime personalità che hanno dato lustro al nostro paese in campo artistico e culturale, nel mondo della politica e delle istituzioni". Il messaggio finale del professor Tonelli è stato rivolto all'Ateneo e al futuro: "la nostra Università ha una grande tradizione di eccellenza che le nuove generazioni di studenti e giovani ricercatori dell’oggi sapranno rinnovare e far crescere ulteriormente".

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Nel suo intervento la professoressa De Francesco ha sottolineato come "il professor Tonelli non sia solo un grande fisico e uno scienziato moderno. Soprattutto nei suoi lavori più recenti ha dimostrato di essere un intellettuale a tutto tondo, introducendo analisi e riflessioni che si staccano dalla fisica per toccare aspetti più propriamente storici e filosofici". In chiusura la prorettrice vicaria ha citato le motivazioni con cui nel 2014 l'allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso la Medaglia d'onore al professor Tonelli, "ultimo esempio - era scritto - di una tradizione di eccellenza dell'Università di Pisa che è cominciata con Galileo Galilei per passare attraverso scienziati quali Enrico Fermi, Bruno Pontecorvo e Carlo Rubbia".

"È una grande soddisfazione per tutta la città - ha dichiarato l'assessore Cardia - attribuire questo riconoscimento ad uno dei maggior studiosi a livello mondiale di fisica sperimentale che, con la sua attività di ricerca portata avanti presso i più prestigiosi centri internazionali, ha contribuito in prima persona al raggiungimento di traguardi scientifici epocali per la storia della fisica. La sua attività di insegnamento e di studioso qui a Pisa costituisce un motivo di grande orgoglio non solo per il mondo accademico e universitario, ma per la città intera, che, grazie all’impegno, all’intelligenza e alla passione di persone come lui, si conferma città ad alta vocazione scientifica".

Nella foto in alto: da sinistra, Ghezzi e Tonelli.
Nella foto in basso: da sinistra, Stefanini, De Francesco, Ghezzi e Cardia.

La dottoressa Marzia Del Re dell’unità operativa Farmacologia clinica e Farmacogenetica dell'Aoup, diretta dal professor Romano Danesi dell'Università di Pisa è stata premiata per le sue ricerche sul tumore del polmone nel corso del congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica, che si è tenuto a Roma dal 16 al 18 novembre. Il premio le è stato assegnato per lo sviluppo e l’applicazione clinica di tecniche di analisi molecolare su sangue di pazienti trattati con farmaci inibitori del recettore del fattore di crescita EGF, un tipo di terapia somministrata a pazienti la cui patologia è contraddistinta da caratteristiche mutazioni che coinvolgono appunto il bersaglio farmacologico.

 

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La dottoressa Marzia Del Re, a sinistra, con la professoressa Silvia Novello.


“Con queste informazioni - spiega Del Re - potremo seguire l’evoluzione adattativa del tumore nei confronti del trattamento farmacologico, individuando precocemente non solo la risposta alla terapia ma anche lo sviluppo di resistenze. Sono disponibili farmaci con caratteristiche differenziate per quanto concerne attività terapeutica e tollerabilità, quindi disporre di strumenti accurati di monitoraggio farmacologico permette di adattare il trattamento al paziente, come dimostrato nel caso di osimertinib, un farmaco avanzato di terza generazione che si aggiunge ai già noti gefitinib, erlotinib e afatinib, di prima e seconda generazione, utilizzati per il trattamento del tumore del polmone. Ciò rientra nella più ampia applicazione della medicina di precisione, dove la conoscenza accurata delle caratteristiche dei farmaci e la disponibilità di strumenti avanzati di indagine molecolare mini-invasiva – come, ad esempio, il sangue o altri fluidi corporei – ha rivoluzionato il modo con cui viene gestito il paziente, grazie alle informazioni che il clinico riceve dal laboratorio”.

“Il premio che ho ricevuto - sottolinea Del Re - è il risultato della collaborazione multidisciplinare di un team di giovani oncologi e farmacologi, tra cui gli oncologi Iacopo Petrini e Enrico Vasile – del gruppo del dottor Antonio Chella e del professor Alfredo FalconePaola Bordi e Marcello Tiseo dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Voglio inoltre condividere il riconoscimento con le mie più strette collaboratrici e amiche: le dottoresse Eleonora Rofi, Stefania Crucitta e Giuliana Restante”.

 

Venerdì, 23 Novembre 2018 09:52

Attenti al cane!

Domenica 25 novembre dalle ore 15,00 alle 19,00 al Palazzo dei Congressi di Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1) si svolgerà la prima edizione di “Attenti al cane!”, un evento divulgativo organizzato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, con il patrocinio del Comune di Pisa. L’incontro, a ingresso libero, è rivolto ai proprietari o semplici appassionati di cani che vogliano ottenere informazioni precise e corrette sul comportamento di questo animale.
“Il nostro obiettivo è quello di fornire informazioni corrette sulla gestione del cane in famiglia – spiega il professore Angelo Gazzano dell’Università di Pisa - l’interesse per il comportamento del cane non è infatti limitato alla comunità scientifica, che da pochi anni ha iniziato a studiarlo, ma è condiviso anche dalle numerose persone che hanno scelto di avere questo animale all’interno delle proprie case”.
Articolata in brevi interventi mirati e condotti da esperti del settore, il pomeriggio sarà tutto incentrato sui nostri amici a quattro zampe. È questo, infatti, il vero significato del titolo “Attenti al cane!”, un invito cioè a prestare la dovuta attenzione ad un animale che, nonostante viva con noi dalla notte dei tempi, ancora non conosciamo del tutto.

 

Sabato 24 novembre, alle 10,30 nell'Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, sarà inaugurato l'anno dottorale dell'Università di Pisa, alla presenza del rettore Paolo Mancarella, della delegata ai Dottorati di ricerca, Marcella Aglietti, e di quattro testimonial di prestigio internazionale. Il professor Alessandro Launaro, dell'Università di Cambridge, farà da testimonial per le discipline umanistiche, storiche, linguistiche e filosofiche; la dottoressa Francesca Iezzi, dell'Università di Edimburgo, per le discipline scientifiche; il dottor Piergiorgio Morosini, del Consiglio Superiore della Magistratura, per le discipline giuridiche, economiche, politologiche e sociali; infine il dottor Riccardo Mariani, dell'Intel Corporation Italia S.p.A, per le discipline ingegneristiche.
Nel pomeriggio, alle 14,30, il rettore e i coordinatori dei dottorati di ricerca procederanno alla consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e, novità di quest'anno, ad attribuire sei premi di studio alle miglior tesi di dottorato dello scorso anno accademico, una per ciascun settore scientifico. Il programma proseguirà quindi con alcuni seminari informativi sulle opportunità offerte ai neo-dottorandi dall'Ateneo. Per l’intera giornata al Polo Fibonacci saranno allestiti un punto informativo a cura dell’Ufficio dottorati e un desk gestito dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani.
Con il PhDay, ideato lo scorso anno, l'Università di Pisa vuole dare il benvenuto alle nuove allieve e ai nuovi allievi che entrano a far parte della comunità dei dottorandi che vivono e lavorano all’Università di Pisa, oltre che favorire la condivisione di esperienze e percorsi di studio. Sono circa 730 gli studenti pisani del dottorato suddivisi fra i tre anni di corso.
L'Ateneo pisano sta puntando molto sui dottorati di ricerca, con un investimento superiore rispetto agli altri atenei italiani di pari dimensioni. Oltre a mantenere il numero delle borse e ad aumentare l'attrattività nazionale e internazionale dei corsi, l'Università ha apportato una importante riforma dello Statuto, che contempla un posto per i rappresentanti dei dottorandi nel massimo organo di governo accademico.
I colleghi giornalisti sono invitati alle ore 10,30 per l’inaugurazione dell’anno dottorale e alle 14,30 per la consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e per la premiazione delle sei migliori tesi di dottorato.

Nella classifica del “social populism” Matteo Salvini è il leader del “bold populism", mentre Matteo Renzi e Silvio Berlusconi del “moderate populism”. E tuttavia il populismo è 'endemico' nella facebooksfera italiana e i leader politici, anche quelli non populisti, non disdegnano l’uso di questo genere di retorica. Sono queste, in estrema sintesi, le conclusioni dello studio “Socially mediated populism: the communicative strategies of political leaders on Facebook” pubblicato sulla rivista “Palgrave Communications” del gruppo Nature e condotto da due ricercatori delle Università di Pisa e di Milano. Roberta Bracciale e Gianpietro Mazzoleni hanno monitorato per un anno, da ottobre 2016 a ottobre 2017, l’attività su Facebook di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi, analizzando in tutto 3.725 post.

In Italia gli utenti di internet sono circa 43 milioni di cui 34 milioni sono attivi, anzi molto attivi, su Facebook – racconta Roberta Bracciale del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano – nel periodo analizzato i cinque leader hanno ricevuto in totale 53 milioni interazioni, fra mi piace, reazioni, commenti e condivisioni, con un minimo di 7.000 interazioni per post, è il caso Giorgia Meloni, a un massimo di 25mila per Matteo Salvini”.

Per definire il grado di populismo dei vari leader i ricercatori si sono quindi concentrati sui post più condivisi e quindi più visibili, 934 in tutto (Berlusconi, 66; Di Maio, 283; Meloni, 216; Renzi, 156; Salvini, 213), che hanno studiato alla ricerca di contenuti riconducibili al concetto di populismo.

 

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“Abbiamo costruito un ‘indice di populismo’ sulla base di tre indicatori, cioè la retorica dell’appello al popolo, dell’attacco all’élite e dell’altro come nemico – spiega Roberta Bracciale – da cui abbiamo modulato una scala crescente di per definire il posizionamento dei vari leader politici”.

“In generale al di là dei singoli e specifici posizionamenti – conclude Bracciale - quello che è emerso è che la comunicazione su Facebook di Berlusconi e Renzi rientra nel populismo che abbiamo definito moderato, quella di Meloni e Di Maio è invece caratterizzata da un livello di populismo più soft, mentre la retorica di Salvini è un ottimo esempio di populismo ‘completo’, ovvero utilizza più degli altri tutte le argomentazioni populiste riconducibili ai tre indicatori che abbiamo individuato”.

Nella classifica del “social populism” Matteo Salvini è il leader del “bold populism", mentre Matteo Renzi e Silvio Berlusconi del “moderate populism”. E tuttavia il populismo è 'endemico' nella facebooksfera italiana e i leader politici, anche quelli non populisti, non disdegnano l’uso di questo genere di retorica. Sono queste, in estrema sintesi, le conclusioni dello studio “Socially mediated populism: the communicative strategies of political leaders on Facebook” pubblicato sulla rivista “Palgrave Communications” del gruppo Nature e condotto da due ricercatori delle Università di Pisa e di Milano. Roberta Bracciale e Gianpietro Mazzoleni hanno monitorato per un anno, da ottobre 2016 a ottobre 2017, l’attività su Facebook di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi, analizzando in tutto 3.725 post.
“In Italia gli utenti di internet sono circa 43 milioni di cui 34 milioni sono attivi, anzi molto attivi, su Facebook – racconta Roberta Bracciale del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano – nel periodo analizzato i cinque leader hanno ricevuto in totale 53 milioni interazioni, fra mi piace, reazioni, commenti e condivisioni, con un minimo di 7.000 interazioni per post, è il caso Giorgia Meloni, a un massimo di 25mila per Matteo Salvini”.
Per definire il grado di populismo dei vari leader i ricercatori si sono quindi concentrati sui post più condivisi e quindi più visibili, 934 in tutto (Berlusconi, 66; Di Maio, 283; Meloni, 216; Renzi, 156; Salvini, 213), che hanno studiato alla ricerca di contenuti riconducibili al concetto di populismo.
“Abbiamo costruito un ‘indice di populismo’ sulla base di tre indicatori, cioè la retorica dell’appello al popolo, dell’attacco all’élite e dell’altro come nemico – spiega Roberta Bracciale – da cui abbiamo modulato una scala crescente di per definire il posizionamento dei vari leader politici”.
“In generale al di là dei singoli e specifici posizionamenti – conclude Bracciale - quello che è emerso è che la comunicazione su Facebook di Berlusconi e Renzi rientra nel populismo che abbiamo definito moderato, quella di Meloni e Di Maio è invece caratterizzata da un livello di populismo più soft, mentre la retorica di Salvini è un ottimo esempio di populismo ‘completo’, ovvero utilizza più degli altri tutte le argomentazioni populiste riconducibili ai tre indicatori che abbiamo individuato”.

 

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