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La mostra “1938 – La Storia” ospitata dall’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli all’interno della Sala “G. Gronchi” è stata prorogata sino al 2 dicembre. L’esposizione a ingresso gratuito è aperta da lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 solo su prenotazione, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 16.30 anche senza prenotazione. La mostra ideata e realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma fa parte della rassegna “San Rossore 1938” organizzata dall’Università di Pisa.

Per informazioni e prenotazioni di visite guidate gratuite rivolte a scuole e gruppi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 050.539207/212 – www.parcosanrossore.org.

Il Coro dell’Università di Pisa ha partecipato al II Simposio Internazionale e VI Convegno Nazionale “I Cori e le Orchestre Universitarie” che si è svolto a Perugia dall’8 al 10 novembre e che ha visto protagonisti quindici differenti cori provenienti da varie regioni italiane e da due paesi stranieri.
Il Coro dell’Università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni, si è esibito la prima sera nella Basilica di San Pietro eseguendo una selezione di brani di Mendelssohn. A conclusione del Simposio, e insieme ad altri cori, ha poi cantato il Requiem di Verdi nella Cattedrale di San Lorenzo.
Oltre alle performance corali, l’Università di Pisa è stata coinvolta attivamente nelle sessioni del convegno che si sono svolte nell’aula magna dell’Università di Perugia. In particolare sono intervenuti la professoressa Maria Antonella Galanti, coordinatrice del Centro d’Ateneo per la diffusione della cultura e della pratica musicale, con una relazione su “Università e valore formativo dell’esperienza musicale” e il dottor Manfred Giampietro, direttore dell’Orchestra universitaria, che ha parlato su “La pratica orchestrale all’Università: un equilibrio dinamico tra inclusività e qualità formativa”.
“La trasferta – racconta Maria Antonella Galanti – è stata un’importante occasione di scambio interculturale e d’apprendimento di tecniche vocali e stili differenti, specie durante i workshop pomeridiani tenuti da Albert Hera, Greta Panettieri, Enrico Zuddas. Sulle note del Gaudeamus Igitur, inno degli studenti europei, siamo quindi rientrati a Pisa portando con noi splendidi ricordi di questa esperienza”.

Si intitola “Arte monumentale nel nuovo millennio? Street Art! I casi di Pisa e San Pietroburgo” la giornata di confronto che si tiene giovedì 22 novembre dalle 10 alle 17 nell’Auditorium Centro Congressi delle Benedettine (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16).
L’appuntamento è una prima occasione di collegamento fra l’esperienza nella nostra città, sviluppata anche recentemente con i murales di Porta a Mare e con l'Associazione “StART - open your eyes”, e lo Street Art Museum di San Pietroburgo. Nel corso dell’incontro si parlerà delle esperienze e delle realtà consolidate di arte urbana, di rapporto fra arte e città, di problemi di conservazione e restauro, di legislazione. Sono previsti interventi di docenti dell’Università di Pisa, come Antonella Gioli e Dianora Poletti; di curatori come Gian Guido Grassi; dell’architetto Roberto Pasqualetti e dell’artista Moneyless. La folta delegazione russa vedrà gli interventi di artisti, le relazioni della direttrice del museo di San Pietroburgo dedicato a queste opere, Tatyana Pinchuk, di Ivan Czeczot, storico dell’arte della Università di San Pietroburgo e di vari curatori. Alexey Morozov, fra gli ideatori dell’incontro pisano con Gian Guido Grassi, introdurrà i lavori della giornata, in qualità di artista e di membro della confederazione russa delle Accademie di Belle Arti. In sala sarà presente la traduzione per le due sessioni italiano/russo e russo/italiano.

L’effetto antitumorale in vivo della doxiciclina, un antibiotico appartenente alla classe delle tetracicline e comunemente impiegato nel trattamento dell’acne volgare, è stato recentemente pubblicato sulla rivista internazionale "Frontiers in Oncology", aprendo la strada al possibile utilizzo degli antibiotici nel trattamento del tumore della mammella. Gli antibiotici infatti, oltre a uccidere i batteri, hanno un effetto distruttivo anche sui mitocondri, le “centrali elettriche” delle cellule, di cui sono molto ricche le cellule staminali neoplastiche, responsabili dell’origine del tumore e delle recidive locali, della resistenza alle terapie e delle temute metastasi a distanza.

Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca del professor Antonio Giuseppe Naccarato (nella foto in alto), del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa, direttore della Sezione dipartimentale di Anatomia patologica 1 dell’Aoup, con il dottor Cristian Scatena (nella foto in basso), anatomopatologo e allievo della Scuola di dottorato in Scienze cliniche e traslazionali dell’Ateneo pisano, unitamente a ricercatori dell’University of Salford di Manchester, in Gran Bretagna, e in collaborazione con il Centro Senologico dell’Aoup e la Fondazione pisana per la scienza onlus.

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La ricerca clinica è stata condotta su 15 donne affette da carcinoma della mammella in stadio precoce e ha evidenziato, dopo solo 14 giorni di trattamento antibiotico, una riduzione significativa (in media di circa il 40%) del numero delle cellule staminali neoplastiche. I ricercatori dell’University of Salford, coordinati dal professor Michael P. Lisanti, studiavano da tempo questo effetto in modelli tumorali ‘in vitro’ riconoscendo come l’antibiotico doxiciclina fosse capace di eradicare le cellule staminali neoplastiche in otto diversi tipi di tumore, compreso il carcinoma della mammella.
Tali studi in vitro hanno posto le basi per la realizzazione del primo trial clinico sull’utilizzo della doxiciclina in pazienti affette da carcinoma della mammella in stadio precoce e candidate perciò a trattamento chirurgico. Il trial è stato condotto nel Centro Senologico dell’Aoup diretto dalla professoressa Manuela Roncella. Nel dettaglio, la doxiciclina è stata somministrata in 9 pazienti (braccio sperimentale), mentre ulteriori 6 pazienti sono state inserite come braccio di controllo; le prime hanno assunto l’antibiotico per i 14 giorni antecedenti l’intervento chirurgico, a una dose giornaliera standard di 200 mg; le altre, invece, sono state sottoposte direttamente a terapia chirurgica.

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Numerosi marcatori biologici (di staminalità, di massa mitocondriale, di proliferazione cellulare etc…) sono stati indagati in entrambi i bracci del trial clinico, confrontando i loro valori prima e dopo la terapia antibiotica, rispettivamente tra il tessuto tumorale della ago-biopsia preoperatoria e quello del pezzo chirurgico asportato. Ebbene, i tumori delle pazienti del braccio sperimentale, dopo trattamento con doxiciclina, dimostravano una diminuzione significativa nel marcatore di staminalità, compresa tra il 17.65 e il 66,67%. Dati simili sono stati osservati anche con un secondo biomarcatore di staminalità.

I risultati ottenuti da questo studio pilota suggeriscono che le cellule tumorali neoplastiche esprimono selettivamente grandi quantità di proteine correlate al metabolismo mitocondriale. Ciò significa che, se è possibile inibire il metabolismo mitocondriale, è dunque possibile eradicare le cellule staminali neoplastiche. L’arruolamento di nuovi pazienti potrà permettere di confermare nei prossimi mesi questi primi risultati molto promettenti.

Di seguito il link all'articolo: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fonc.2018.00452/full

Ha festeggiato venti anni di attività il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (Cisp) dell'Università di Pisa, che studia e promuove le condizioni per trasformare pacificamente i conflitti, ridurre le violenze e costruire una pace sostenibile. Lo ha fatto con una giornata di riflessione tenuta, venerdì 16 novembre, nell'Auditorium del Centro "Le Benedettine".
Dopo i saluti introduttivi del rettore Paolo Mancarella, i professori Giorgio Gallo, Fabio Tarini e Pierluigi Consorti, che hanno diretto il Centro negli scorsi anni, hanno ripercorso la storia del Cisp. Sono poi intervenuti gli ex rettori Luciano Modica e Marco Pasquali e la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco a portare la loro testimonianza. L’attuale direttrice Enza Pellecchia e la presidente dei corsi di laurea in Scienze per la pace, Eleonora Sirsi, hanno llustrato le attività attuali e le prospettive di sviluppo. L'incontro si è chiuso con le relazioni dei professori Simone D’Alessandro e Alessandro Breccia e con le testimonianze di tante e tanti che nel corso di questi anni hanno collaborato a vario titolo con il Centro, contribuendo a renderlo un apprezzato protagonista degli studi per la pace.
Nato nel 1998 per iniziativa di alcuni professori dell'Università di Pisa provenienti da vari settori disciplinari, l’allora Centro Interdipartimentale di Scienze per la Pace - divenuto nel 2005 Centro Interdisciplinare di Ateneo - partiva dalla consapevolezza che il mondo accademico poteva offrire un contributo alla costruzione della pace, valorizzandola come occasione di incontro e confronto tra discipline diverse. Nel corso di questi anni un centinaio di docenti hanno aderito al Centro, svolgendo attività di ricerca, organizzando seminari e incontri di studio, con particolare attenzione ai temi della promozione dei diritti umani, della globalizzazione, del servizio civile, della difesa civile non armata e nonviolenta. Nel 2001 il Cisp ha promosso la nascita degli attuali Corsi di laurea in Scienze per la pace – tuttora unici in Italia – affiancandoli nel tempo con altre impegnative attività didattiche, sulla mediazione e conciliazione, sulla gestione dei conflitti interculturali e interreligiosi e sulle crisi migratorie.
"A distanza di venti anni - ha detto la professoressa Enza Pellecchia, direttrice del Cisp - ha senso domandarsi non solo cosa sia stato già fatto per promuovere una cultura di pace, ma soprattutto come continuare questo impegno. I peace studies sono nati in un contesto di guerra fredda e di ordine bipolare, molto diverso dal disordine mondiale nel quale viviamo adesso. Inoltre, le nuove tecnologie e i cambiamenti climatici pongono nuovi problemi e nuovi dilemmi, che la globalizzazione non riesce ad affrontare. Celebrare questo anniversario significa anche interrogarci sulle nuove sfide che impegnano la costruzione della pace e che chiedono riflessioni su etica, libertà, diritti, democrazia, sovranità, potere, sviluppo e crescita, competizione, uguaglianza, tolleranza, solidarietà”.

Si è tenuto venerdì 16 novembre nell’Auditorium di Piazza Bonaparte a San Miniato l'incontro dal titolo "I sommersi, i salvati, i salvatori. Ritratti, racconti e pensieri sulle leggi razziali". L’appuntamento, seguito da circa 300 partecipanti, in gran parte studenti e insegnanti delle ultime classi delle scuole superiori di San Miniato, è stato organizzato nell’ambito della rassegna "San Rossore 1938", promossa dall'Università di Pisa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
La mattinata si è aperta con il saluto del presidente della Fondazione CRSM, Gianfranco Rossi, cui è seguita la proiezione di “Phoebe Miranda”, un breve film di Massimo Martella che raccoglie la testimonianza di una donna toscana, allora ragazzina, sopravvissuta alle persecuzioni razziali e vittima delle leggi firmate nel 1938. Sono quindi intervenuti il professor Fabrizio Franceschini, docente di Linguistica italiana dell’Università di Pisa e direttore del Centro interdipartimentale di studi ebraici "Michele Luzzati", e il giornalista e scrittore Alfredo De Girolamo.
Nel suo intervento il professor Franceschini ha raccontato un episodio inedito avvenuto nel luglio 1947 sulla spiaggia di Migliarino e rimasto a lungo segreto. Nel quadro dell’operazione "Alyah Bet" coordinata da Ada Sereni, circa ottocento ebrei, scampati ai campi di sterminio, giunsero clandestinamente da Milano e dal Lazio a Migliarino a bordo di trentasette corriere. Facendosi passare per stravaganti turisti americani, furono infine traghettati sulla nave Raffaelluccia (nella foto) e partirono verso Israele. "Gli ottocento ebrei - ha ricordato il professor Franceschini - si diressero verso la tenuta Salviati di Migliarino: i guardacaccia, che ne custodivano l’ingresso, furono rabboniti a forza di sorrisi femminili, cioccolata e sigarette americane, e i profughi furono fatti passare appunto per stravaganti turisti americani, desiderosi di vedere dalla spiaggia l’aurora sui monti vicini. Dopo aver attraversato la tenuta, giunsero al mare e furono caricati sulla nave".
“La tenuta di Migliarino – ha concluso il direttore del Centro interdipartimentale di studi ebraici dell'Ateneo pisano – è a qualche chilometro di distanza dall’allora tenuta reale di San Rossore. Questa storia bella e segreta riscatta dunque, in qualche modo, il territorio macchiato da Vittorio Emanuele III con la firma della prima legge razziale, il 5 settembre 1938, appunto a San Rossore”.

Giovedì 22 novembre, dalle 9.30, nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana (Scuola Normale Superiore - Piazza dei Cavalieri, 7 - Pisa), l’associazione CEST organizza il Forum degli Allievi della Scuola Normale Superiore “Migrazioni e asilo nella regione euro-mediterranea”.

L'incontro si divide in due momenti: la sessione mattutina “Narrazioni e politicizzazione del fenomeno migratorio” e quella pomeridiana “La governance delle migrazioni UE: focus sul Regolamento dei Dublino”.

L’evento è realizzato con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

 

Per informazioni: 

http://www.associazionecest.it/associazione
 

 Locandina CEST

Venerdì 23 novembre 2018 ore 18.30, nell'Aula R10 - Palazzo Ricci, Via del Collegio Ricci, si terrà l'incontro: Stenoscopie - La rappresentazione del sesso e delle identità sessuate nella società

L'evento è organizzato dall'associazione Glauco con i contributi per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.

Nel secondo appuntamento di Stenoscopie sarà approfondita la rappresentazione della sessualità dei soggetti non eteronormati nella società in cui viviamo. Il filo conduttore, come nel primo appuntamento, è la sessuofobia intrinseca che caratterizza la cultura occidentale in cui siamo immersi. Come vengono raccontate le identità queer relativamente alla loro sessualità? Quali fondamenti ha la visione dell'omosessualità come "devianza sessuale"? Come si inserisce la pornografia in questi contesti? Esistono tante pornografie? Ne parleremo in una tavola rotonda con sociologhe e attiviste LGBTIQ.

Saranno presenti:

- Mariella Popolla, sociologa, Università di Genova
- Maria Luisa Fagiani, sociologa urbana, Università della Calabria
- Massimo Milani, coordinatrice Palermo Pride
- Daniela Tomasino, attivista diritti umani ed ex presidente Arcigay Palermo

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Info e contatti:

www.pinkriot.arcigaypisa.it/glauco

 

Lunedì, 19 Novembre 2018 13:09

Arancine, ricettario intersezionale

Giovedì 22 novembre 2018 ore 18:00, nell'aula R10 di Palazzo Ricci, Via del Collegio Ricci, 10  si terrà il seminario "Arancine" 

L'eventi è orgazizzato dall'associazione Glauco con i contributi per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.

Cosa significa Intersezionalità? in che modo e con quali interazioni più identità sociali co-esistono nella stessa persona? Quali potenzialità ha l'adozione di uno sguardo complesso e complessivo? 

Due appuntamenti per parlare di interserzionalità come prassi politica e lente interpretativa.Due appuntamenti
per parlare di interserzionalità come prassi politica e lente interpretativa.

 Programma

Saranno presenti:
Massimo Milani: coordinatrice Palermo Pride
Daniela Tomasino
Attvista per I diritti umani ed ex presidente Arcigay Palermo

Info e contatti:

www.pinkriot.arcigaypisa.it/glauco

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Al fisico Guido Emilio Tonelli,  professore di Fisica sperimentale dell'Università di Pisa, è stato assegnato il “Campano d’Oro”, quest’anno alla 48a edizione. La consegna del prestigioso riconoscimento avverrà venerdì 23 novembre, alle 17,30 nel Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi in Lungarno Galilei.

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È dal 1971 che l’Alap (Associazione laureati ateneo pisano) assegna, in stretta collaborazione con l’Ateneo, il "Campano d’Oro" a illustri personalità che si siano laureate a Pisa. Nell’ormai lunga serie di premiati figurano figure della cultura, della scienza, dello spettacolo, dell’economia. Fra coloro che sono stati premiati nelle edizioni passate ci sono Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Andrea Bocelli, Paolo Dario e Franco Mosca. Lo scorso anno il Campano d’Oro fu assegnato al Capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli.

Il premiato di quest’anno è dunque il professor Guido Emilio Tonelli, personalità di grande spicco nel mondo della scienza. Nato in Lunigiana, laureato a Pisa nel 1975, il professor Tonelli è ordinario di fisica sperimentale nell'Ateneo pisano. Fra i suoi maggiori meriti è quello di aver partecipato e di essere stato portavoce dell'esperimento CMS al CERN di Ginevra, che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. Nominato commendatore per meriti scientifici dal Presidente della Repubblica nel 2012, il professor Tonelli ha ricevuto attestati in tutto il mondo fra i quali l’ambito premio “Enrico Fermi” della Società Italiana di Fisica.
Al professor Tonelli sarà consegnata una medaglia d’oro che raffigura la torre medievale, chiamata “Torre del Campano”, che si trovava in prossimità della Sapienza. La sua campana, già dal Medioevo, scandiva l'inizio e la fine delle lezioni universitarie.

Nella cerimonia del 23 novembre, dopo i saluti della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco e del sindaco Michele Conti, il professor Arnaldo Stefanini leggerà la ‘laudatio’ mentre il presidente dell’Alap, Paolo Ghezzi, darà lettura della motivazione del conferimento dle premio. Dopo la consegna del "Campano d’Oro" è previsto un intervento del premiato. Un omaggio musicale concluderà, come da tradizione, la cerimonia.

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